Barriera oggi. Il quartiere diventa comunità

Barriera oggi. Il quartiere diventa comunità” è tra i progetti approvati dal bando “Comunità educanti” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Il progetto si propone di costituire una comunità educativa territoriale (CET) che lavorerà alla definizione di un Patto Educativo tra i partner, valorizzando le pregresse esperienze di collaborazione.

Don Stefano Mondin, Direttore della Casa salesiana Michele Rua, realtà che da oltre un secolo opera al servizio del territorio nella realtà più ampia di Barriera di Milano Torino, ha espresso la speranza di

“Ampliare la conoscenza fra realtà che in parte già lavoravano insieme, per provare a istituire delle modalità permanenti e strutturali che creino una comunità a favore dei ragazzi.”

L’opportunità di conoscenza reciproca ha già portato alla nascita di nuove idee e ad una maggior sintonia fra le varie associazioni coinvolte:

“In alcuni casi si potrà realizzare una collaborazione più attiva, in altri i ragazzi riceveranno delle opportunità che la singola Casa non avrebbe potuto offrire.”

Prossimi step la riflessione sui ragazzi da individuare e tramite cui costituire una comunità, la definizione degli ambienti che la Casa metterà a disposizione e le attività da implementare a favore dei giovani del territorio.

AM: presentazione del terzo incontro del Percorso Nel Cuore del Mondo

Sabato 16 e domenica 17 dicembre si svolgerà a Torino presso l’Istituto delle figlie di Maria Ausiliatrice di via Maria Ausiliatrice 35, il terzo incontro del Percorso Nel Cuore del Mondo 2023/2024.

I giovani coinvolti affronteranno il tema dell’”Economia a servizio dei popoli“. Il primo stimolo di riflessione, il sabato pomeriggio, sarà curato dal sig. Antonio Cutillo, Security and Privacy Researcher, e prenderà avvio dall’esortazione Apostolica Evangelii Gaudium.

La domenica i giovani avranno l’opportunità di incontrare Federica Rosso, laureata in giurisprudenza e con un master in sicurezza e sviluppo internazionale. Ha lavorato in ONG per rifugiati e migranti e successivamente a Bruxelles nella Commissione Europea per Servizio Civile e aiuti umanitari e, attualmente, è legale di quest’ultimo ufficio.

Federica illustrerà le conseguenze di un’economia asservita al potere con un taglio specifico sulle questioni umanitarie, a partire dall’esperienza di missione in Madagascar di 10 anni fa.

Programma

Sabato 16
  • 15.30: Accoglienza nel cortile delle FMA di via Maria Ausiliatrice, 35
  • 16.00: Preghiera e lancio della tematica
  • 17.00: Intervento di Antonio Cutillo
  • 17.50: Pausa
  • 18.15: Deserto
  • 18.50: Condivisione
  • 19.30: Cena condivisa
  • 20.45: Gioco missionario
  • 22.00: Preghiera a “Buonanotte”
Domenica 17
  • 7.45: Sveglia
  • 8.15: Colazione
  • 8.45: Preghiera
  • 9.30: Intervento di Federica Rosso
  • 10.30: Laboratori/Silenzio e condivisione
  • 12.10: Messa
  • 13.15: Pranzo
  • 14.30: Chiusura

E se la fede avesse Ragione? – Terzo incontro dedicato al tema “Un solo Signore Gesù Cristo”

Giovedì 30 novembre si è tenuto il terzo incontro di E se la fede avesse Ragione? nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco. Tema di questo incontro “Un solo Signore Gesù Cristo“.

Nell’affrontare il tema lo speaker del giorno, Don Giorgio Garrone, ha toccato i seguenti argomenti:

  • L’esperienza del Figlio
  • Agnello di Dio/Che toglie il peccato del mondo
  • Trovare il Messia
  • Cerco gli uomini

Per rivivere i vari incontri, oltre al video, è disponibile un podcast dedicato dove vengono caricati tutti gli appuntamenti.

Lettera dell’Ispettore – Novembre 2023

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di novembre 2023.

San Benigno, 30 novembre 2023

A confratelli e laici corresponsabili di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania

Carissimi/e,
un saluto cordiale a tutti voi.

Vi scrivo da San Benigno, mentre ascolto il vociare dei ragazzi in cortile e sto per concludere la Visita Ispettoriale. Non intendo parlarvi delle attività di questa bella comunità ed opera, però. Il tempo ed il luogo sono propizi per affrontare altri due argomenti: l’Avvento ormai prossimo – inizia sabato 2 dicembre – , ed il Sogno dei 10 diamanti, che proprio in questa casa Don Bosco ha vissuto nella notte tra il 10 el’11 settembre del 1881, mentre erano in corso gli esercizi spirituali per i confratelli.

Forse questo sogno è poco conosciuto dai laici: mentre vi invito ad una lettura completa prendendo il testo contenuto in Memorie Biografiche XV, pp 183-187 (ma rintracciabile facilmente anche su internet), dico sinteticamente che Don Bosco sogna di trovarsi insieme con i direttori salesiani di fronte ad un personaggio misterioso – modello de La Pia Società Salesiana quale deve essere – che porta attaccati al mantello che lo avvolge 5 diamanti sul petto/spalle (fede, speranza, carità, lavoro e temperanza) e 5 diamanti sulla schiena (castità, povertà, obbedienza, premio e digiuno); il diamante della carità è posto al centro del petto e quello dell’obbedienza è posto al centro della schiena. In un secondo momento lo stesso personaggio appare con il mantello privato dei diamanti; al loro posto si vedono dei tarli, simbolo dei vizi opposti alle virtù precedentemente indicate; tale scena rappresenta La Pia Società Salesiana quale corre pericolo di diventare. Il sogno si conclude con l’apparizione di un giovane, presumibilmente una figura angelica, che offre ai presenti alcune riflessioni relative al sogno.

Solo 3 anni dopo, nel 1884, nella Lettera da Roma Don Bosco esorterà i salesiani a rimanere fedeli al carisma così come questo era stato vissuto nelle sue origini a Valdocco. Sono passati tanti anni da quel sogno, 142 per l’esattezza, e la Congregazione salesiana ha continuato a camminare nella fedeltà a Don Bosco, estendendosi in tante parti del mondo. Inutile negare però che il pericolo di snaturare il carisma delle origini è sempre presente.

Abbiamo bisogno di verificarci costantemente per capire se la nostra vita e missione di consacrati, che nel frattempo si è arricchita della presenza e condivisione di tantissimi laici corresponsabili, continua ad essere quella che Don Bosco, spinto dallo Spirito e per intercessione di Maria, ha inaugurato a Valdocco intorno alla metà del XIX secolo.

Se il CG29 ha tra i suoi nuclei di riflessione l’Animazione e cura della vita vera di ciascun salesiano, ed il Rettor Maggiore in ACG 441 come primo impegno ci ricorda il seguente: “Come credenti conquistati da Dio fissiamo il nostro sguardo nella vita consacrata salesiana incentrata in Gesù Cristo“, vuol dire che il tema sollevato dal sogno dei 10 diamanti è decisamente attuale, anche oggi!

La necessità di verificarci ci spinge ad utilizzare bene quelle occasioni, quali i tempi forti, che il cammino dell’Anno Liturgico mette a nostra disposizione.

L’Avvento mi pare realmente un tempo propizio anche per cominciare la verifica della nostra identità di salesiani consacrati. Le comunità salesiane iniziano ad entrare nel tema capitolare attraverso le elezioni dei delegati al Capitolo Ispettoriale; ma contestualmente possono approfondire l’ultimo numero degli Atti del Consiglio Generale, che sviluppa le tracce di riflessione sui temi proposti per il CG29. Tale riflessione potrà proseguire opportunamente nel mese “salesiano” di gennaio, e poi, anche attraverso i materiali che il Regolatore invierà alle comunità, convergerà ad aprile nelle giornate dedicate al capitolo ispettoriale. La riflessione sull’identità della nosra consacrazione salesiana potrù senz’altro essere arricchita dai bei video di presentazione dei 12 articoli costituzionali sullo spirito salesiano che stanno arrivando nelle comunità; dice a questo proposito il personaggio celeste che entra in campo prima della conclusione del Sogno dei 10 diamanti: “Ascoltate bene e intendete. La meditazione del mattino e della sera sia costantemente sull’osservanza delle Costituzioni. Se ciò farete, non vi verrà meno giammai l’aiuto dell’Onnipotente“.

L’Avvento è tempo di attesa; è tempo di ricerca umile, gioiosa, credente; totalizzante, con il Dio che si incarna in Gesù di Nazareth. E i consacrati vengono definiti “cercatori di Dio”. Certamente, più ci immergiamo in Cristo, più capiamo chi siamo noi. E questo vale non solo per i consacrati, ma anche per tutti i christifideles laici.

Nel sogno dei 10 diamanti ad ogni diamante è collegata una frase, scritta su uno dei raggi che la singola gemma emana; per il diamante della Speranza, virtù tipica del tempo di Avvento, troviamo scritto: “Sperate nel Signore, non negli uomini. I vostri cuori siano sempre intenti a conquistare la vera gioia“.

Mi pare un buon viatico per questo Avvento: concentriamo il nostro sguardo, il nostro cuore, la nostra mente, la nostra volontà, le nostre azioni, sulla vera gioia, su Gesù, il sempre veniente: che è venuto nel Natale, che verrà alla fine dei tempi, che viene ogni giorno nei ragazzi che incontriamo e a cui siamo chiamati a consegnare l’annuncio evangelico della Salvezza.

Buon tempo di Avvento allora, buona attesa/ricerca di Gesù. E buona festa, ormai vicinissima, del compleanno dell’Opera salesiana, la festa dell’Immacolata. Maria di Nazareth, protagonista dell’Avvento, accompagni il nostro cammino incontro al Bambino di Betlemme, Signore della Storia e rivelatore del senso profondo di ogni vita.

Un abbraccio fraterno in Don Bosco,

Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP

Work Lab ad Alessandria

Ad Alessandria l’8 novembre presso i locali del CNOS-FAP e promosso dall’Istituto salesiano Don Bosco, è iniziato il corso di Piccola Manutenzione rivolto a giovani di 17 anni, grazie al progetto Labs To Learn e al finanziamento dell’impresa sociale Con I Bambini

Il corso di durata complessiva di 100 ore, mira a dare le basi ai partecipanti per formarsi professionalmente nell’ambito elettrico e di imbiancatura per poter offrire loro una carta da giocare nel loro prossimo futuro nel mondo degli adulti e nel mercato del lavoro.

I partecipanti al progetto sono 6 ragazzi che vivono nel territorio della provincia e puntano ad arricchire il loro bagaglio sia con nozioni tecniche sia con concetti chiave della lingua italiana.

I ragazzi hanno iniziato il percorso e hanno fatto diverse ore di pratica nel laboratorio elettrico messo a loro disposizione, divertendosi e imparando a spelare i fili e costruire dei piccoli attacchi per prese e interruttori.

Inoltre i ragazzi seguono alcune lezioni di italiano per conoscere termini specifici del settore e capire come destreggiarsi meglio nel mondo del lavoro, hanno già incontrato anche le formatrici di orientamento che forniranno loro le conoscenze per poter redigere un CV adatto alle loro competenze e che sia utile per potersi interfacciare con possibili datori di lavoro.

Terzo incontro di E se la Fede avesse Ragione?: Un solo Signore Gesù Cristo

Ritornano gli appuntamenti di “E se la fede avesse ragione?”, questa volta col terzo incontro: “Un solo Signore Gesù Cristo“. Rivolti ai giovani per un percorso autentico di fede, sono organizzati in collaborazione con la Pastorale Giovanile Diocesana.

L’appuntamento è il 30 novembre sempre presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Valdocco dalle ore 20.45 alle 22.30, con possibilità, per chi lo desidera, di una cena condivisa alle ore 19.45.

Lo speaker del giorno sarà don Giorgio Garrone, che toccherà i seguenti punti del tema principale “Un solo Signore Gesù Cristo: sulle orme del Maestro“:

  • L’esperienza del Figlio
  • Agnello di Dio/Che toglie il peccato del mondo
  • Trovare il Messia
  • Cerco gli uomini

La diretta sarà trasmessa sul canale Facebook di “E se la Fede”.

Per rivivere gli appuntamenti, inoltre, è stato creato un canale podcast dedicato così da rendere accessibili le catechesi sui diversi canali di distribuzione.

 

Primi due incontri del percorso missionario “Nel Cuore del Mondo” 2023/2024

Sono partiti gli incontri del percorso missionarioNel Cuore del Mondo” per l’annualità 2023/2024, organizzato dall’équipe dell’Animazione Missionaria Salesiana.

Un percorso rivolto ai giovani per prepararsi a vivere un’esperienza concreta di servizio che trasformi il proprio modo di vedere e permetta di vivere sempre più da “Buoni cristiani e onesti cittadini” e allo stesso tempo conoscere meglio ciò che conta: Dio, il mondo e sé stessi.

Nel primo incontro, tenutosi domenica 29 ottobre, si è partiti dalla conoscenza del percorso e dalle motivazioni che hanno portato i ragazzi, circa una 30ina, ad iscriversi.

Attraverso attività di gruppo si è prima descritto il percorso missionario attraverso le testimonianze dei partiti che hanno vissuto il percorso in prima persona lo scorso anno.

Per farlo, hanno diviso in 3 parti il loro racconto:

  1. Il percorso: cosa si aspettavano prima di iniziare
  2. La missione: come il percorso li ha fatti maturare
  3. La revisione di vita: come l’esperienza di missione ha portato alla svolta di una vita rinnovata

Le testimonianze hanno toccato tre tematiche specifiche: l’esperienza di fede, l’esperienza di gruppo e l’incontro con l’altro.

Dopo un momento di risposta alle domande scaturite dall’attività e di spiegazione della parte più tecnica del percorso (date, modalità di partenza etc…), si è passati prima ad una riflessione personale sulle motivazioni che hanno portato i ragazzi ad iscriversi, e poi al sottolineare l’impegno richiesto a tutti i partenti.

In particolare, già dal primo incontro è stato chiesto di impegnarsi in un servizio presso la propria Casa/realtà di appartenenza, perché l’esperienza estiva in missione sia parte di un cammino di dono di sé.

A concludere una cena conviviale insieme, un momento di preghiera in San Francesco e la buonanotte di suor Lucia Vásquez Figueroa, FMA missionaria che da quest’anno cura il cammino di Animazione Missionaria.

Il secondo incontro, domenica 12 novembre, è partito con un intervento di don Matteo Rupil sulla dottrina sociale della Chiesa che ha messo in luce come il Vangelo sia attuale, come è possibile viverlo nella propria vita e come possa fare la differenza oggi.

Dalle parole di don Marco Cazzato, Incaricato di Animazione Missionaria:

Il Vangelo è come lo zucchero nel tè e il sale nella pasta: è quella cosa che si scioglie, quasi non si vede ma fa la differenza. Un qualcosa che rivoluziona la società e la rende migliore, a condizione che si disperda e si doni ad essa.

A seguire, un’attività di sensibilizzazione attraverso tre laboratori sui macrotemi:

  • sanità
  • formazione al lavoro
  • migrazioni

per dar luce a realtà attuali che a volte si fa finta di non vedere o che non si conosce a fondo.

Per ogni realtà sono stati presentati dei casi specifici ed è stato lasciato ai ragazzi del materiale di approfondimento perché il cammino possa continuare anche nella sfera personale.

Dopo la pausa, un momento di silenzio e riflessione personale, seguito da un momento di condivisione.

Prima di cena, insieme al gruppo dei ragazzi del percorso Buoni Cristiani e Onesti Cittadini, la testimonianza di don Alejandro León dell’Ispettoria del Medio Oriente, in collegamento dalla Terra Santa.

Le sue parole sulla necessità di pace e perdono hanno consegnato ai giovani l’impegno di pregare, affidare e testimoniare con scelte credibili e autentiche nel proprio quotidiano, perché anche queste possono influire sulla sofferenza e sulla rinascita di tante bambine, bambini, donne e uomini che oggi non hanno la libertà di scegliere.

Dopo la cena insieme, la conclusione con il rosario nel cortile di Valdocco, per pregare per il cammino iniziato insieme e per tutte le persone ai margini delle nostre vite, spesso non notate.

Prossimo incontro il weekend del 16-17 dicembre.

Labs To Learn: ad Alessandria è aperta la bottega dei giochi del Maker Lab e il Work Lab

Ad Alessandria è aperta la bottega dei giochi del Maker Lab

Il 16 novembre è ripartito il Maker Lab, inserito all’interno del più ampio progetto Labs To Learn, dal titolo “La bottega dei giochi“. Promosso dall’Istituto salesiano Don Bosco (grazie alla collaborazione tra oratorio e CNOS-FAP) coinvolge i ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Vochieri-Carducci per offrire loro un’esperienza di apprendimento alternativa.

Il progetto vede coinvolti 9 ragazzi ed ha come obiettivo favorire l’acquisizione di competenze nelle materie STEM.

Ai ragazzi vengono forniti gli strumenti per costruire partendo da zero, con nozioni di collegamento tra le vari materie, e si insegna loro come programmare per realizzare oggetti di proprio interesse.

La produzione di tali oggetti aiuterà i ragazzi a crescere in autonomia e grado decisionale.

Ma prima di passare direttamente ai computer bisogna saper usare e dare i comandi a un pc: ed è per questo che durante i primi due incontri il formatore ha presentato ai ragazzi metodi per comprendere il funzionamento della programmazione tramite giochi, presentazioni, condivisione e costruzione di origami.

Dalla carta ai pc, questo passaggio ha aiutato i ragazzi a capire il meccanismo della programmazione (comando a comando) e alla fine sono riusciti a creare, divisi in piccoli gruppi, un timer digitale, con effetti sonori e visivi tramite l’uso di un software specifico (Scratch).

Un timer che ha scandito la partenza della gara tra rane di origami. 

L’entusiasmo sembra essere la caratteristica principale dei partecipanti, chissà quante altre cose riuscirà a realizzare questo gruppo! 

Work Lab ad Alessandria

L’8 novembre presso i locali del CNOS-FAP e promosso dall’Istituto salesiano Don Bosco, è iniziato il corso di Piccola Manutenzione rivolto a giovani di 17 anni, grazie al progetto Labs To Learn e al finanziamento dell’impresa sociale Con I Bambini

Il corso di durata complessiva di 100 ore, mira a dare le basi ai partecipanti per formarsi professionalmente nell’ambito elettrico e di imbiancatura per poter offrire loro una carta da giocare nel loro prossimo futuro nel mondo degli adulti e nel mercato del lavoro.

I partecipanti al progetto sono 6 ragazzi che vivono nel territorio della provincia e puntano ad arricchire il loro bagaglio sia con nozioni tecniche sia con concetti chiave della lingua italiana.

I ragazzi hanno iniziato il percorso e hanno fatto diverse ore di pratica nel laboratorio elettrico messo a loro disposizione, divertendosi e imparando a spelare i fili e costruire dei piccoli attacchi per prese e interruttori.

Inoltre i ragazzi seguono alcune lezioni di italiano per conoscere termini specifici del settore e capire come destreggiarsi meglio nel mondo del lavoro, hanno già incontrato anche le formatrici di orientamento che forniranno loro le conoscenze per poter redigere un CV adatto alle loro competenze e che sia utile per potersi interfacciare con possibili datori di lavoro.

Il secondo incontro del percorso “Buoni Cristiani e Onesti Cittadini”

Il 12 novembre 2023 si è svolto il secondo incontro del percorso “Buoni cristiani e onesti cittadini” dal titolo “Tutto è relazione – la spiritualità ecologica e l’ecologia integrale”. 

Come affermato nella Laudato Sì, oggi:

“L’analisi dei problemi ambientali è inseparabile dall’analisi dei contesti umani, familiari, lavorativi, urbani e dalla relazione di ciascuna persona con se stessa che genera un determinato modo di relazionarsi con gli altri con ambiente”.

Grazie all’intervento del professore Davide Maggi si è dato spazio all’ecologia della vita quotidiana, inseparabile dal principio del bene comune con una particolare attenzione ai concetti di ecologia ambientale ma anche sociale e culturale. 

In particolare, anche in questo incontro i diversi passaggi sono stati cadenzati da tre verbi che assumono un nuovo significato, ulteriore rispetto alla tradizionale scansione “vedere-giudicare-agire”:

  • Riconoscere: cosa mi permette di vedere ciò che già esiste? Riconoscere è molto più che vedere, perché tante cose le riconosco solo se le percepisco con tutti i sensi;
  • Interpretare: non è crudo come il “giudicare”, ma richiama una serie di valori di riferimento (è il filo delle parabole evangeliche) e permette di riconoscere;
  • Scegliere: il tema del discernimento gesuitico, che non permette di restare al piano dell’interpretazione e porta all’azione consapevole.

L’incontro ha avuto inizio con un gioco di simulazione, da cui è emerso che la sostenibilità è un concetto molto più ampio, basato su tre pilastri fondamentali: sostenibilità economica, sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale.

Questo momento introduttivo ha innescato una prima domanda:

“Come definiresti l’epoca attuale in cui viviamo?”

Il professore Davide Maggi ha aiutato i giovani a trovare una una definizione esatta con un inquadramento storico-sociale che li ha nell’immediato sollecitati a rivedere il proprio modo di vedere la realtà, un modo che deve andare oltre il semplice guardare.

È necessario cambiare epistemologia con uno sguardo che non parte più dal nord ma dal sud del mondo con la consapevolezza che è la vera conoscenza a renderci liberi di fare delle scelte per noi, per e nel mondo in cui viviamo.

Sul verbo riconoscere, un ulteriore step ha offerto ai giovani l’opportunità di riflettere sulla posizione dell’uomo tra globalizzazione e digitalizzazione e sulla radice dei problemi economici che hanno sempre radici sociali e spirituali.

La citazione di Aristotele

Se ci fosse vera amicizia, non servirebbe la giustizia

ha permesso di riflettere sulla concretezza delle scelte che facciamo, scelte che spesso dimenticano che esistono beni “relazione” che non si possono comprare.

Dopo il coffee break, un breve passaggio sulla nostra capacità di interpretare che richiede una sensibilità all’altro per essere realmente capace di scegliere e realizzare il bene comune. 

Ai giovani, suddivisi in gruppo, sono stati consegnati, stralci delle parti del capitolo 4 della Laudato Sì per fare sintesi dei diversi passaggi affrontati durante l’incontro, immaginando anche questa volta scelte possibili e realizzabili a partire dalla propria vita come persona inserita in una comunità.

Ultimo passaggio: l’ecologia deve diventare “integrale” per riportare a vita l’ambiente esterno ma anche quello interno a noi stessi La casa comune è inquinata perché “Noi siamo stati inquinati da filosofie e paradigmi non umani”.

L’incontro, si è concluso con una restituzione, frutto di una profonda e autentica riflessione dei giovani.

Un sincero grazie a Davide Maggi che ha guidato i giovani ad una comprensione della realtà, del mondo che vivono invitandoli a riconoscere, interpretare e scegliere con la consapevolezza che

La conversione personale all’umano è la prima soluzione all’emergenza climatica”.

La preghiera ha voluto “Celebrare” l’incontro insieme ai giovani dell’Animazione missionaria con la testimonianza di Don Alejandro in diretta dalla Terra Santa.

Le sue parole sulla necessità di pace e perdono hanno consegnato ai giovani l’impegno di pregare, affidare e testimoniare con scelte credibili e autentiche nel proprio quotidiano, perché anche queste possono influire sulla sofferenza e sulla rinascita di tante bambine, bambini, donne e uomini che oggi non hanno la libertà di scegliere.

Riparte il Maker Lab pomeridiano a Valdocco

Il 14 e il 15 novembre 2023, presso l’Oratorio San Francesco di Sales a Valdocco (Torino), si sono svolti i primi incontri dei percorsi extrascolastici di Maker Lab, inseriti nel più ampio contesto del progetto Labs To Learn, coinvolgendo rispettivamente ragazzi delle scuole medie Verga, Morelli e Giacosa, e bambine della scuola elementare De Amicis.

TU SEI UN CAPOLAVORO | Maker Lab dedicato alla fascia delle medie

Anche quest’anno il progetto è ripartito con grande entusiasmo. I ragazzi sono stati accolti con gioia e familiarità.

Dopo un momento di presentazione, il formatore Diego Cravero e l’educatore Gioele Cavallaro hanno illustrato il programma che ha come finalità quella di fornire ai partecipanti strumenti utili per la realizzazione del lorocapolavoro”: elaborato importante che può essere di supporto per la tesina in vista dell’esame degli studenti del terzo anno.

Successivamente, i ragazzi hanno partecipato a un’attività di conoscenza che li ha visti disegnare la sagoma del proprio corpo su un rotolone di cartone, evidenziando le parti preferite e rappresentando un talento personale.

Un momento significativo è stato la realizzazione di un video di presentazione chiamato “Presentazione di sé“, dove ogni partecipante ha condiviso dettagli sulla propria vita, scuola, passioni e talenti. Alla fine, durante il momento conclusivo, i ragazzi hanno espresso il loro feedback positivo sottolineando la sensazione di essere accolti e apprezzati.

ROBOT-CHALLENGE | Maker Lab dedicato alla fascia delle elementari

Il primo incontro con le bambine della scuola elementare De Amicis è stato altrettanto coinvolgente.

Dopo il consueto momento di preghiera in cortile, il gruppo si è spostato nel salone San Giuseppe per iniziare l’attività insieme agli educatori.

Dopo una serie di attività ludiche per favorire la conoscenza reciproca, le bambine sono state divise in due squadre (“Bhu non lo so” e “It’s me“) e hanno sperimentato la costruzione di robot.

Una squadra ha realizzato una robot-cavalletta, mentre l’altra ha iniziato a lavorare su un robot più complesso, capace di seguire comandi esterni.

Alla fine dell’attività, è stato dedicato un momento di condivisione e riflessione, durante il quale le bambine hanno espresso entusiasmo e soddisfazione per l’inizio del progetto.

Hanno dimostrato un eccellente lavoro di squadra, aiuto reciproco e un notevole coinvolgimento nelle attività proposte dagli educatori, ricco di curiosità e stupore.

In entrambi gli incontri, è emersa la positività e l’entusiasmo dei partecipanti, suggerendo che questi momenti costituiranno una base solida per le attività future, incoraggiando la collaborazione e la scoperta continua.