Dal 10 al 22 ottobre 2022 si è tenuto il primo periodo di apertura della mostra missionaria di quest’anno, dal titolo “7 NON RUBARE: la giusta mercede”, per le scuole secondarie di primo e secondo grado sia salesiane che del territorio torinese. L’itinerario della mostra ha visto coinvolte quasi 40 classi, e una decina di giovani del Movimento Giovanile Salesiano, che si sono resi disponibili per guidare le classi lungo il percorso, tra i locali del Museo Casa Don Bosco e della Tipografia Salesiana.
Sono un migliaio i ragazzi e i giovani che, accompagnati dai loro insegnanti e formatori, hanno avuto la possibilità di seguire il percorso della mostra nella prima finestra di apertura. Un’occasione per ciascuno di confronto con i propri sogni e il proprio futuro per un rinnovato slancio di impegno nella formazione: iniziare a essere già da oggi la persona che voglio essere domani.
don Marco Cazzato
Un viaggio, o meglio una storia, scritta insieme per lasciarsi interrogare dal tema del lavoro a diversi livelli a seconda della fascia d’età: l’importanza della formazione per la scuola secondaria di primo grado; il senso della fatica, per il biennio e la logica della relazione come base per costruire il futuro per il triennio. Si è chiamata storia perché, ad accompagnare i ragazzi, c’è stato sempre anche un “grande libro”.
Il percorso, infatti, è stato sin da subito pensato per avere come protagonisti non solo i volti raffigurati nei pannelli di Massimiliano Ungarelli che compongono la mostra, ma anche gli sguardi, i pensieri e le idee dei ragazzi che si mettevano loro davanti. Lungo tutto il percorso, le tappe sono state scandite da alcune domande, a cui le classi rispondevano su dei post-it che andavano così a comporre nel “grande libro” la storia della mostra missionaria vista dagli occhi dei ragazzi e delle ragazze delle scuole di Torino.
Queste due settimane di mostra mi hanno insegnato ad andare oltre le apparenze, a fidarmi di chi avevo davanti. Ogni giro mi ha lasciato qualcosa di nuovo, degli occhi diversi ogni volta, in base ai ragazzi che avevamo davanti e alla persona con cui avevo la fortuna di guidare nel percorso.
Cecilia
Sinteticamente il percorso scuole si compone di tre parti: una riflessione introduttiva – nella cucina del primo oratorio – in cui i ragazzi vengono guidati nella riflessione su cosa sia il lavoro e cosa sia necessario perché quel lavoro sia considerabile giusto. Successivamente – nel primo refettorio – l’incontro con un mondo, dipinto ma reale, in cui il lavoro diventa troppo spesso sfruttamento, e il racconto di un “undicesimo pannello” fatto di mattoni dai ragazzi di don Bosco per costruire insieme la propria casa. Infine, un’attività laboratoriale nella Tipografia Salesiana per scoprire la realtà che don Bosco ha costruito come risposta concreta alle necessità dei ragazzi che aveva intorno e che non riuscivano, per mancanza di formazione, a trovare un lavoro dignitoso.
È sorprendente la curiosità dei ragazzi. Non importa l’età, la scuola che frequentano o quanto sia presto al mattino, li vedevi proprio presenti, con gli occhi sgranati perché si stava parlando di futuro, del loro futuro. Abbiamo incontrato giovani con sogni grandi.
Giulia
La mostra vedrà, per fronteggiare l’alto numero di richieste e far fronte alla spinta arrivata dai moltissimi rimandi positivi di insegnanti e ragazzi, una nuova apertura per le scuole dal 21 novembre al 3 dicembre 2022.
Continuiamo a scrivere questa storia con tanti giovani, in pieno stile salesiano.
Penso che un elemento fondamentale del percorso proposto alle scuole sia la scoperta per i ragazzi dell’importanza della formazione e di quanto loro siano fortunati a poter far parte del sogno di Don Bosco.
Altea