Atelier Urbani: spazi che educano – Convegno finale progetto A.U.D.E.

L’ evento “Atelier Urbani: Spazi che Educano” segna la conclusione del progetto A.U.D.E. e di un percorso dedicato all’esplorazione del rapporto tra spazi, tecnologie e apprendimento.

Il convegno – che avrà luogo il prossimo 9 Aprile dalle ore 14:30 alle ore 17:30 presso le Scuole Cottolengo di Torino – riunirà esperte/i del settore, rappresentanti delle istituzioni e professioniste/i dell’educazione, che offriranno contributi e riflessioni su tematiche centrali quali la valutazione d’impatto, la narrazione didattica, il learning by doing e i Patti digitali. Un momento di confronto e condivisione per promuovere nuove prospettive sull’apprendimento e sul ruolo degli spazi educativi.

Nel corso della mattina allievi e allieve delle Scuole Cottolengo parteciperanno ad un’esperienza conclusiva con l’utilizzo di Octostudio i cui output saranno presentati al pomeriggio durante il convegno. La giornata si concluderà con una performance pensata per coinvolgere attivamente i partecipanti sempre attraverso l’utilizzo di Octostudio, la app gratuita per un coding a portata di tutte e tutti sviluppata dal gruppo di ricerca Lifelong Kindergarten del MIT Media Lab di Boston.

Le prenotazioni saranno accettate fino ad esaurimento dei posti disponibili al seguente link, sono invitati a partecipare tutto il mondo della scuola, Dirigenti, docenti ed educatrici/educatori:

Il nuovo Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile è don Rafael Bejarano

Dall’Agenzia ANS.

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Nella seconda votazione del mattino di venerdì 28 marzo 2025, il Capitolo Generale 29° della Congregazione Salesiana ha eletto don Rafael Bejarano come nuovo Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile.

Secondo l’articolo 136 delle Costituzioni Salesiane, “il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile anima ed orienta l’azione educativa apostolica salesiana nelle sue varie espressioni, curando che in esse siano realizzate la priorità giovanile e l’ispirazione al Sistema Preventivo. Assiste le Ispettorie nello sviluppo dei loro progetti pastorali perché, fedeli allo spirito di Don Bosco, rispondano alle esigenze dei tempi e dei luoghi”.

Don Rafael Bejarano Rivera, salesiano della Ispettoria “San Luigi Bertrando” di Colombia-Medellín (COM), è nato il 1° dicembre 1977 a Buga, Colombia, ed è il secondo dei tre figli di Carlos Humberto Bejarano e Dioselina Rivera. Dopo gli studi presso l’Istituto “San Juan Bosco” di Cali, ha iniziato il cammino salesiano nel prenoviziato di Rionegro (1995), proseguendo con il noviziato a La Ceja (1996), dove ha emesso la prima professione religiosa il 24 gennaio 1997. Ha poi emesso la professione perpetua il 12 gennaio 2003 a Medellín, ed è stato ordinato sacerdote il 2 dicembre 2006 a Cali.

Completata la formazione filosofica e teologica, con studi presso l’Università Pontificia Bolivariana di Medellín e la Pontificia Università Javeriana di Bogotá, ha ottenuto un master in “Amministrazione di imprese sociali per l’innovazione e lo sviluppo locale” e attualmente è dottorando in “Cooperazione Internazionale allo Sviluppo” presso l’Università Pontificia “Comillas” di Madrid.

Tra i vari incarichi è stato Coordinatore di Pastorale presso il centro “Hogar Jesús Adolescente” di Buenaventura (2005), Vicario e Coordinatore Pastorale presso il Centro Sociale “Don Bosco” di Barranquilla (2007), Delegato Ispettoriale per la Pastorale Giovanile di COM (2010) e Direttore dell’opera sociale “Ciudad Don Bosco” di Medellín (2013-2015, 2016-2018). Ha inoltre ricoperto il ruolo di Consigliere Ispettoriale in COM per tre trienni consecutivi (2013-2019) e di Direttore dell’Istituto “San Juan Bosco” di Dosquebradas (2019).

Dal 2020 è collaboratore del Settore per la Pastorale Giovanile presso la Casa Generalizia di Roma, dove si è occupato soprattutto del coordinamento delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani.

Eletto il Consigliere Generale per la Formazione: don Silvio Roggia

Dall’Agenzia ANS.

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Il Capitolo Generale 29° della Congregazione Salesiana, nella prima votazione del mattino di venerdì 28 marzo 2025, ha eletto don Silvio Roggia come nuovo Consigliere Generale per la Formazione.

Secondo l’articolo 135 delle Costituzioni Salesiane, “il Consigliere Generale per la Formazione ha il compito di promuovere la formazione integrale e permanente dei soci. Segue con particolare sollecitudine la formazione iniziale nelle sue varie fasi, perché in esse i contenuti, l’ordinamento degli studi i metodi formativi e le strutture garantiscano le condizioni per la crescita della vocazione salesiana”.

Questo è il compito che da oggi spetta dunque a don Silvio Roggia, salesiano italiano, originario del Piemonte, come Don Bosco, nato il 4 luglio 1963 a Novello, in Provincia di Cuneo, Diocesi di Alba.

Entrato nel 1982 nel noviziato di Pinerolo-Monteoliveto, ha emesso i primi voti l’8 settembre 1983, e li confermati poi in forma perpetua il 5 maggio 1989 a Torino.

Dopo aver servito per alcuni anni nelle case salesiane della sua Ispettoria, è partito come missionario andando a servire i giovani poveri dei Paesi dell’Africa Occidentale Anglofona (AFW), lavorando come Maestro dei Novizi dapprima a Ondo, in Nigeria (1999-2005) e poi a Sunyani, in Ghana (2005-12).

Complessivamente in Africa ha trascorso quasi 20 anni, dal 1997 fino al 2016, ricoprendo anche il ruolo di Delegato Ispettoriale per la Formazione (2013-16) e di Vicario (2010-16) per l’Ispettoria AFW.

Successivamente è stato chiamato a Roma, e dal 2016 al 2022 ha collaborato con il suo predecessore nell’incarico di Consigliere Generale per la Formazione, don Ivo Coelho, nel medesimo Settore, curando, tra l’altro, in prima persona il coordinamento della grande ricerca internazionale condotta tra oltre 4.000 salesiani – 3.500 giovani e 500 guide e formatori – per approfondire la conoscenza del vissuto della formazione iniziale e dell’accompagnamento salesiano sul campo.

Dal 2022, infine, è Direttore della comunità salesiana internazionale di studenti di Teologia “Zeffirino Namuncurá”, sita a Roma, in via della Bufalotta, nonché Consigliere della Visitatoria Maria Sede della Sapienza” dell’Università Pontificia Salesiana.

Don Fabio Attard è l’11° successore di Don Bosco alla guida della Congregazione Salesiana

Dall’Agenzia ANS.

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L’elezione di don Fabio Attard come 11° successore di Don Bosco segna un momento storico per la Congregazione Salesiana e per la Famiglia Salesiana nel mondo. Eletto durante il 29° Capitolo Generale della Società di San Francesco di Sales, don Fabio Attard incarna pienamente il carisma di Don Bosco e si prepara a guidare la missione salesiana dedicata ai giovani, specialmente ai più poveri e vulnerabili, in ben 136 nazioni. Con una vasta esperienza teologica, pastorale e accademica, don Attard è chiamato a condurre la Congregazione Salesiana verso un futuro rinnovato, portando il sogno di Don Bosco al centro del mondo contemporaneo.

Un Cammino di Fede e Formazione

Nato il 23 marzo 1959 a Gozo, Malta, don Fabio Attard è cresciuto a Victoria, dove ha frequentato le scuole primarie e secondarie pubbliche. La sua vocazione ha iniziato a prendere forma durante gli anni trascorsi al Seminario Maggiore di Gozo (1975-1978). Successivamente, ha intrapreso l’aspirantato salesiano presso il Savio College di Dingli, Malta, per poi prepararsi al noviziato a Dublino. L’8 settembre 1980, ha fatto la professione religiosa come Salesiano di Don Bosco a Maynooth, Irlanda.

Don Attard ha proseguito i suoi studi con grande impegno, conseguendo una laurea in Teologia presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS) e una Licenza in Teologia Morale presso la prestigiosa Accademia Alfonsiana di Roma. Ordinato sacerdote il 4 luglio 1987, ha intrapreso un ministero profondamente radicato nella cura pastorale e nella ricerca accademica.

Un Missionario ed Educatore al Servizio del Mondo

Lo spirito missionario di don Attard si è manifestato fin dai primi anni della sua vita salesiana. Dal 1988 al 1991, ha fatto parte del gruppo di Salesiani che hanno avviato la nuova presenza della Congregazione in Tunisia, in un contesto prevalentemente non cristiano, dove ha gettato le basi di un servizio evangelico ed educativo. Tornato a Malta, ha assunto ruoli di leadership come Rettore della Scuola Salesiana di San Patrizio e dell’Oratorio Salesiano, dove ha operato dal 1993 al 1996.

Nel 1999, don Attard ha completato il suo dottorato di ricerca sul tema della coscienza nei sermoni anglicani di John Henry Newman, presso il Milltown Institute for Philosophy and Theology. Grazie alla sua competenza, è entrato a far parte del corpo docente dell’Università Pontificia Salesiana, dove ha co-diretto tesi di dottorato presso l’Accademia Alfonsiana e contribuito alla formazione accademica di futuri teologi.

Un Visionario per la Pastorale Giovanile

Il ruolo di don Attard come leader globale si è concretizzato nel 2008, quando è stato eletto Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile durante il 26° Capitolo Generale. Rieletto per un secondo mandato nel 2014, ha ricoperto questo incarico fino al 2020, guidando la Congregazione nella sua missione per e con i giovani.

Con il suo coordinamento, è stato pubblicato il Quadro di Riferimento della Pastorale Giovanile Salesiana (2013), un documento fondamentale che offre linee guida aggiornate per il lavoro pastorale salesiano a livello mondiale. Don Attard ha promosso iniziative a livello mondiale come il Congresso Internazionale sulla Pastorale Giovanile e la Famiglia (Madrid, 2017) e ha coordinato le attività volte a fronteggiare problemi come l’emarginazione, la povertà e le migrazioni.

Ha inoltre rafforzato i programmi di volontariato missionario e consolidato l’istruzione tecnica e professionale (TVET) attraverso iniziative come Don Bosco Tech Africa e Don Bosco Tech ASEAN, rappresentando i Salesiani in importanti forum internazionali dedicati a politiche giovanili, migrazione e occupazione giovanile a Bruxelles e New York.

Un Ponte tra Teologia e Cura Pastorale

Oltre ai suoi incarichi amministrativi, don Attard si è sempre distinto come un costruttore di ponti tra teologia e pastorale. Nel 2005 ha fondato e diretto l’Istituto di Formazione Pastorale a Malta, dedicato alla formazione dei laici impegnati nella pastorale. Ha continuato a insegnare come professore visitatore presso l’Università Pontificia Salesiana, contribuendo allo sviluppo intellettuale e spirituale degli educatori salesiani e dei loro collaboratori.

Il suo contributo alla Chiesa universale è stato riconosciuto nel 2018, quando Papa Francesco lo ha nominato Consultore del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita. La sua partecipazione al Sinodo sui Giovani (2018) ha evidenziato il suo impegno nel dare voce ai giovani e nel favorirne una maggiore integrazione nella vita della Chiesa.

Un Leader per il Futuro della Congregazione Salesiana

Al termine del suo mandato come Consigliere Generale, don Attard è stato incaricato di coordinare la Formazione Salesiana e Laicale in Europa dal 2020 al 2023. Questo progetto ha portato alla creazione di un programma di master per la formazione di Salesiani e collaboratori laici, oggi gestito dall’Università Pontificia Salesiana in collaborazione con il Settore della Pastorale Giovanile.

Portare Avanti il Sogno di Don Bosco

Come nuovo Rettor Maggiore, don Fabio Attard guiderà una Congregazione composta da 13.750 Salesiani consacrati, organizzati in 92 ispettorie e presenti in 136 nazioni. Con la sua profonda spiritualità, la sua visione carismatica, il suo brillante percorso accademico e i suoi decenni di esperienza, è pienamente preparato per animare e governare la Congregazione Salesiana e la Famiglia Salesiana nel XXI secolo.

La sua elezione rappresenta una nuova alba per la Congregazione Salesiana, che, sotto la sua guida, continuerà a crescere come forza mondiale per l’educazione, l’evangelizzazione e la trasformazione sociale. Don Attard saprà coinvolgere e motivare Salesiani, collaboratori laici e giovani in tutto il mondo a proseguire la missione di Don Bosco: essere testimoni e portatori dell’amore di Dio per i giovani, specialmente per i più bisognosi.

Con la sua leadership, la Congregazione Salesiana continuerà a fiorire, portando avanti il sogno di Don Bosco e trasformando la vita di migliaia di giovani in tutto il mondo. È chiamato a guidare la seconda più grande Congregazione religiosa al mondo, generando speranza e luce nelle nuove generazioni.

Don Stefano Martoglio confermato Vicario del Rettor Maggiore

Dall’Agenzia ANS.

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Il 29° Capitolo Generale della Società di San Francesco di Sales ha eletto don Stefano Martoglio come Vicario del Rettor Maggiore, confermandolo nell’incarico affidatogli già dal precedente Capitolo. L’elezione è avvenuta alle ore 10:45, e un lungo e caloroso applauso nel Teatro Grande di Valdocco ha accolto il responso dello scrutinio.

Secondo le Costituzioni Salesiane il Vicario è il primo collaboratore del Rettor Maggiore nel governo della Società e ha potestà ordinaria vicaria. Fa le veci del Rettor Maggiore assente o impedito. A lui è affidata particolarmente la cura della vita e della disciplina religiosa.

Don Stefano Martoglio è nato il 30 novembre 1965 a Torino e attualmente ha 59 anni. Entrato nel 1984 al Noviziato “Monteoliveto” di Pinerolo, ha emesso i primi voti nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino l’8 Settembre 1985 e i voti perpetui il 27 Settembre 1992 a Castelnuovo Don Bosco. È stato ordinato sacerdote a Torino l’11 Giugno 1994.

Ha servito la comunità salesiana come Consigliere dell’opera di Pinerolo e dell’opera San Domenico Savio di Valdocco, prima di diventare, nel 2004, il Direttore della Casa Madre della Congregazione, sempre a Valdocco.

Nel 2008 è stato nominato Superiore della Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta (ICP).

Ha partecipato al Capitolo Generale 25° e ha fatto parte della Commissione precapitolare del Capitolo Generale 27°.

Proprio il Capitolo Generale 27° del 2014 lo ha portato per la prima volta nel Consiglio Generale, eleggendolo Consigliere per la nuova Regione Mediterranea, istituita proprio da quel Capitolo come fusione delle due precedenti Regioni, Italia-Medio Oriente ed Europa Ovest.

Al Capitolo Generale 28° del 2020 è stato eletto per la prima volta Vicario del Rettore Maggiore, e in virtù di quest’incarico ha guidato la Congregazione Salesiana dal 17 agosto 2024 fino a questo Capitolo Generale, nel rispetto dei tempi accordati dalla Santa Sede dopo la nomina a Cardinale del Rettor Maggiore Ángel Fernández Artime.

Il nuovo Rettor Maggiore dei Salesiani: “I giovani? Il problema sono gli adulti che non ascoltano” – Rai News

Si riporta di seguito l’articolo di Rai News.

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Parla don Fabio Attard: 66 anni, origini maltesi, eletto alla guida di quasi 14 mila consacrati presenti in 136 nazioni. È l’undicesimo successore di don Bosco

Cosa vuol dire per messere l’undicesimo successore di Don Bosco? Ho bisogno di un po’ di tempo per assimilarlo perché è troppo grande.

Le prime parole, nell’intervista rilasciata alla TGR Piemonte, sono  di umiltà. È lui, don Fabio Attard, l’eletto da 220 Ispettori e Delegati Salesiani nella storica Casa Madre di Valdocco. Pensare che ieri mattina era a Roma, in fretta e furia è andato a Termini per rientrare a Torino:

 Il confratello che mi ha lasciato alla stazione. Mi ha lasciato un pochettino lontano dalla stazione e io con serenità ho preso la valigia e la borsa che avevo camminando e lui ha scattato una foto.

La prima foto da Rettore Maggiore, un impegno che don Attard intende vivere così:

Nella maniera in cui l’ha vissuto don Bosco, Non è che il Rettor Maggiore viene qui a fare il bravo di turno e a dire 13 mila 700 persone in 167 Paesi adesso vi dico io cosa dovete fare

Per dodici anni ha guidato la Pastorale Giovanile dei salesiani nel mondo. Ma non vuole sentire di un problema-giovani, semmai rovesciare la questione:

 I giovani cercano paternità, cercano adulti significativi, punti di riferimento… però è una razza che sta diventando sempre più rara.

Lettera dell’Ispettore – Marzo 2025

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di marzo 2025.

Valdocco, 23 marzo 2025
III Domenica di Quaresima

A confratelli e laici corresponsabili
di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania,

Carissimi/e,
un saluto cordiale a tutti/e voi.

Siamo giunti al termine della quinta settimana (su otto) di Capitolo Generale, e ci apprestiamo ad iniziare le elezioni del membri del Consiglio Generale, che culmineranno martedì prossimo 25 marzo nella nomina dell’11° Successore di Don Bosco, il nuovo Rettor Maggiore, e proseguiranno poi con la nomina degli altri consiglieri.

Approfitto allora di questa fase di “svolta” del Capitolo per farvi arrivare alcune impressioni da parte di chi, a nome della ICP, sta partecipando ai lavori. Certamente finora voi avete avuto modo di seguire l’andamento delle sedute capitolari su ANS, che ogni giorno pubblica notizie su temi e metodologie del CG29. Accanto a queste notizie con don Claudio e don Fabiano abbiamo pensato di farvi arrivare anche alcune riflessioni più personali.

Andando in ordine alfabetico, iniziamo con quanto don Claudio ha scelto di condividere.

È la prima volta che partecipo ad un Capitolo Generale. È un’esperienza bella e intensa, un assaggio di quanto la Congregazione Salesiana sia ricca e varia nelle nazionalità, nelle lingue e nelle culture. Non nascondo una certa fatica di comprensione profonda, per la poca conoscenza di altre lingue. Spesso si parla italiano, ma è ordinario anche l’uso dell’inglese e dello spagnolo, qualche volta anche del francese e del portoghese.

Se penso che tutto è partito da un sogno di un povero ragazzo di periferia, viene spontaneo meravigliarmi per le “grandi cose che ha fatto il Signore” dandoci come madre, maestra e guida la Madonna e come padre fondatore Don Bosco. A 150 anni dalla prima spedizione missionaria si vedono i frutti di questo piccolo seme. In questa fase della storia della Congregazione, l’Africa, il cui progetto missionario è stato avviato attorno al 1980, è un continente in forte espansione, tanto che si è ritenuto opportuno e si è deciso di creare due raggruppamenti regionali con relativo consigliere per un migliore accompagnamento delle Ispettorie e dei confratelli.

Ho trovato di grande aiuto e veramente provvidenziale la presenza di Don Pascual Chavez, che partecipa al Capitolo in quanto Rettor Maggiore emerito. Ogni settimana ci ha offerto una lettura di quanto vissuto, un momento denominato “Facciamo il punto”, spesso raccordando il nostro cammino a quanto vissuto nella Congregazione dal Vaticano II in avanti. Il Signore e la Madonna hanno fatto tutto questo, hanno ispirato e guidato il nostro cammino. E sono sicuro, anche se a volte per vie e scelte non sempre chiare, che continueranno a guidare e sostenere la Congregazione, come via della nostra santificazione e del servizio ai giovani.

Ecco ora quanto don Fabiano desidera comunicare.

La ricchezza del lavoro in commissione è notevole. Sono nella commissione di lingua francese, composta da 24 confratelli da: Italia (uno), Francia (due), Guinea equatoriale (due) e vari paesi dell’Africa francofona. Si tratta di ispettorie giovani come data di costituzione: metà dei salesiani africani ha cambiato ispettoria negli ultimi 5 anni, poiché sono state costituite 10 nuove ispettorie, rimescolando le nazioni di appartenenza delle antiche ispettorie. Quindi molta freschezza di idee, vivo desiderio di impostare bene il cammino, consapevolezza di vivere un tempo ispettoriale vocazionalmente fecondo e zelo per vivere fedeli a don Bosco.

Il dinamismo che si respira deriva anche dalla giovane età dei capitolari: solo fra gli europei (esclusi gli ispettori) io sono fra i più vecchi. Non manca il confronto schietto, ma non “partitico”. La presenza di Don Chavez è essenziale e preziosissima: una vera autorità morale, presenza disponibile e saggia.

Per quanto mi riguarda confermo anche io che il Capitolo Generale è una esperienza molto arricchente, dove si ha la possibilità di osservare il carisma salesiano da tante prospettive differenti, le prospettive delle culture e delle problematiche giovanili tipiche delle diverse parti del mondo. Si fa esercizio di comunione e di mondialità, perché si osserva l’unico carisma salesiano da una parte condiviso fedelmente e dall’altra declinato profeticamente nelle infinite situazioni di fronte a cui la missione giovanile e popolare ci pone. Si respira una grande passione per l’annuncio del Vangelo e per i giovani più poveri; c’è un forte desiderio di fedeltà a Don Bosco, ma anche la costante preoccupazione di ascoltare che cosa lo Spirito oggi dice alla Chiesa ed alla Congregazione, attraverso e per il mondo giovanile. Si nota la freschezza delle ispettorie più giovani e dinamiche (Africa, Asia, Oceania), accanto all’esperienza carismatica più profonda delle ispettorie di antica fondazione e che fronteggiano oggi le sfide del secolarismo e della necessità di ripartire con il primo annuncio (Europa e America). Tutti sono sinceramente impegnati a far sì che ogni salesiano in Congregazione possa essere sempre più appassionato per Gesù Cristo e dedicato ai giovani!

Questo è tutto per ora. Termino – d’accordo con don Claudio e don Fabiano – chiedendo una preghiera particolare perché il discernimento sul Rettor Maggiore e sul Consiglio Generale venga condotto in totale ascolto dello Spirito.

Buon cammino quaresimale, verso la Pasqua di Risurrezione.

Un abbraccio fraterno in Don Bosco,

Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP

Il quinto incontro di E Se La Fede 2024/25 “La vocazione alla vita consacrata”

Giovedì 20 marzo si è tenuto il penultimo incontro di E se la fede avesse Ragione? per l’annualità 2024/2025: tema della serata “La vocazione alla vita consacrata“. Location, come al solito, una Basilica di Maria Ausiliatrice di Valdocco gremita di giovani.

Speaker della serata don Paolo Paulucci, che ha affrontato i seguenti argomenti del tema principale:

  • La radicalità ha il sapore della rinuncia
  • L’esclusività ha il sapore del paradiso
  • “Sponsor” di santità pasquale
  • Un equilibrio difficile, una tentazione costante

Per rivivere l’incontro è disponibile il video della diretta:

Prossimo appuntamento, conclusivo, il 10 aprile 2025 sul tema “Il mio posto nella Chiesa“.

ANNULLAMENTO MGS DAY 23 MARZO

A causa delle previsioni meteo avverse del prossimo weekend è stata presa la difficile decisione di annullare l’MGS Day di domenica 23 Marzo, che prevedeva necessariamente lunghi momenti all’aperto e di spostamento in città.

L’equipe organizzativa si scusa sinceramente per il poco preavviso e il disagio creato ma si è sperato fino all’ultimo di potersi incontrare vagliando anche altre soluzioni logistiche.

Porgiamo una preghiera verso gli esercizi spirituali di Quaresima che inizieranno al Colle Don Bosco la prossima settimana.

In arrivo il quinto incontro di E se la Fede avesse Ragione? 2024/25: La vocazione alla vita consacrata

Tornano gli appuntamenti di “E se la fede avesse ragione?” 2024/2025: il tema della quinta serata sarà “La vocazione alla vita consacrata“. Rivolti ai giovani per un percorso autentico di fede, sono organizzati in collaborazione con la Pastorale Giovanile Diocesana.

L’appuntamento è giovedì 20 marzo 2025 nella Basilica Maria Ausiliatrice di Valdocco dalle ore 20.45 alle 22.30, con possibilità, per chi lo desidera, di una cena condivisa alle ore 19.45. Prenderà la parola per la catechesi don Paolo Paolucci.

L’evento sarà trasmesso in diretta sul canale Facebook di “E se la Fede”.