La Scuola Barolo di Varallo in visita al Don Bosco di Chatillon

Venerdì 29 ottobre 2021, una delegazione dell’istituto Lancia di Borgosesia si è recata in visita presso l’istituto professionale industria e artigianato salesiano di Chatillon. Di seguito l’articolo pubblicato su tgvercelli.it lo scorso 3 novembre.

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Trasferta istruttiva, per gli studenti della “Scuola Barolo” di Varallo. Venerdì 29 ottobre, guidata (in tutti i sensi, dal momento che si è anche improvvisato autista d’eccezione) dal Sindaco e Presidente della Provincia Eraldo Botta, una delegazione dell’istituto Lancia di Borgosesia, cui fa capo la classe prima dell’indirizzo Artigiano del legno, si è recata a Chatillon in visita all’istituto professionale industria e artigianato intitolato a Don Bosco e gestito dai salesiani.

 

Il Don Bosco di Chatillon, da 48 anni polo formativo d’eccellenza, ha riservato alla delegazione valsesiana e vercellese una straordinaria accoglienza, sin dall’ottima colazione offerta a tutti: il direttore don Vincenzo Caccia, il coordinatore delle attività didattiche ed educative Luciana Marguerettaz e il suo vice, Carlo Vancheri, sono stati molto disponibili e cordiali presentando l’intera offerta formativa e accompagnando gli amici piemontesi nella visita durata oltre due ore. I professori delle varie classi e gli studenti hanno illustrato direttamente le attività e produzioni in corso di svolgimento. L’istituto professionale, dotato di numerosi e ampi fabbricati di proprietà regionale, oltre che di un convitto che ospita circa 70 ragazzi, oggi forma artigiani e operatori del legno e anche addetti alla manutenzione e assistenza tecnica in più campi (carrozzeria, meccanica per automezzo, elettronica ed elettrotecnica).

Tutto ciò seguendo le orme del fondatore della congregazione salesiana, san Giovanni Bosco (1815-1888), indiscusso maestro nell’educazione e nella formazione professionale dei giovani grazie alle sue numerose intuizioni educative e realizzazioni pratiche (nell’Oratorio di Valdocco tra il 1853 e il 1862 il santo dei giovani inaugurò personalmente ben 5 laboratori: per calzolai e sarti, legatori, falegnami, tipografi e fabbri-ferrai). La visita è stata molto utile per confrontarsi con questi “fratelli maggiori” e così raccogliere preziosi spunti e suggerimenti per il futuro della rinata Scuola Barolo di Varallo.

ecco le immagini della visita