Mathi: la Cartiera all’avanguardia di Don Bosco, continua a crescere

Continua il percorso di sviluppo della Cartiera di Mathi, che dal 1877 passò nelle mani di don Bosco, diventando una realtà all’avanguardia nella pubblicazione di libri e giornali cattolici. Ecco il servizio editoriale realizzato dalla Redazione de La Voce E il Tempo, in edicola Domenica 15 Luglio 2018:

 

AHLSTROM-MUNKSJÖ – IL GRUPPO FINLANDESE AUMENTA LA PRODUZIONE: L’IMPIANTO PER 40 ANNI FU GESTITO DAI SALESIANI

La cartiera che fu di don Bosco ha vinto la crisi

Articolo a cura Marco LONGO

Buone notizie sul fronte occupazionale a Mathi canavese: il gruppo finlandese Ahlstrom-Munksjö, leader globale nella produzione di soluzioni a base di fibre sostenibili e innovative, ha avviato un finanziamento di oltre 20 milioni di euro per aumentare la produttività della cartiera mathiese. Due gli obiettivi del gruppo finlandese: il primo prevede di ricostruire la linea produttiva numero 3 (produzione di materiali filtranti) ed il secondo, ancora in fase progettuale, riguarda l’installazione di una nuova turbina di cogenerazione, rendendo così autonomo lo stabilimento per quel che riguarda la produzione energetica.

La cartiera di Mathi è presente nel territorio fin dal 1841, quando il cavaliere Michele Varetto acquistò il fabbricato – al tempo per usi agricoli – per convertirlo nell’attività che ancora oggi lo contraddistingue. In seguito la produzione viene potenziata fino al raggiungimento di 50 dipendenti. Il 26 aprile 1877 la vedova Varetto cedette la proprietà della cartiera a don Bosco (per rispondere alle esigenze delle opere di formazione professionale salesiana); all’atto era presente don Giulio Barberis, divenuto in seguito primo maestro dei novizi salesiani. Don Bosco in quegli anni, oltre alla sua opera educativa a favore dei giovani più poveri, era impegnato nella pubblicazione di libri e giornali cattolici per contrastare la diffusa propaganda della borghesia massonica anticlericale. La cartiera di Mathi sotto la gestione di don Bosco diventò una impresa all’avanguardia tanto che il sacerdote acquistò in Svizzera una modernissima macchina per la produzione continua della carta. Per una quarantina d’anni l’impianto fu gestito dai figli di don Bosco e nel 1907 la cartiera viene ceduta alla Società anonima agricola industriale torinese e nel 1919 alla Società cartiera Giacomo Bosso di Torino. Nel 1967, infine, passa nelle mani della società finlandese che la gestisce tuttora.

Oggi la cartiera di Mathi è lo stabilimento più grande del gruppo Ahlstrom-Munksjö, conta circa 600 dipendenti e produce carte base per autoadesivi e materiali per la filtrazione. «Vediamo molto favorevolmente la decisione del gruppo finlandese di attuare questo investimento qui a Mathi», commenta il sindaco Maurizio Fariello, sindaco, «specialmente alla luce delle più di trenta assunzioni previste al termine di questi lavori». Un favore dato anche dalla serietà con cui la ditta si rapporta al
territorio, infatti, prosegue Fariello, «le procedure di sicurezza per prevenire ed affrontare possibili incidenti sono un’eccellenza visto l’utilizzo di agenti chimici molto pericolosi necessari alla creazione di carta dalla porosità adeguata per i filtri. Altro fattore positivo per quel che riguarda l’impatto ambientale è che la cartiera sfrutta il canale che scorre al suo fianco per le produzione della carta, prendendone l’acqua dal suo letto e, al termine del suo utilizzo, la reinserisce nel torrente da cui proviene: ebbene, dai risultati delle analisi chimiche compare che l’acqua re-introdotta è più pura di quella prelevata». L’unica criticità per l’ambiente sono gli autoarticolati (i tir), essenziali per il trasporto degli enormi rotoli di carta ma, dal momento che ne attraversano la zona 50-60 al giorno, l’impatto su viabilità e ambiente è pesante.

Con il progetto dell’installazione della nuova turbina di cogenerazione, inoltre, aumenterà anche la competitività sul mercato del gruppo finlandese: «già oggi la cartiera produce circa il 90% dell’energia che consuma, consentendo un enorme risparmio a livello energetico; con la nuova turbina si otterrebbe un ulteriore abbattimento dei costi di produzione».

«Insomma, è motivo di orgoglio sapere che il nostro stabilimento ha ricevuto questo tipo di attenzione
da parte della compagnia finlandese», conclude il sindaco, «l’unico auspicio è che per le assunzioni si presti una particolare attenzione al territorio e si privilegi la zona limitrofa, in particolar modo Mathi, come tradizionalmente si è fatto in passato».