Pinerolo: un addio in due tappe

Si segnala, qui di seguito, l’articolo a cura di Vincenzo Parisi pubblicato dal mensile “Vita diocesana Pinerolese” circa la presenza salesiana nel pinerolese:

Nel prossimo mese di settembre 2018, come già noto da tempo, lasceranno definitivamente il noviziato di Monte Oliveto. E, nel mese di agosto 2019 (notizia resa ufficiale pochi giorni fa) anche la parrocchia Spirito Santo, con l’annesso fiorente oratorio e centro giovanile “Pier Giorgio Frassati”. Stiamo parlando della congregazione dei figli di don Bosco, i Salesiani, e della loro presenza pastorale nel territorio della città di Pinerolo. Spiega don Mario Fissore, viceparroco e responsabile dell’oratorio, a nome della comunità religiosa pinerolese: «A seguito della decisione di trasferire il noviziato di Monte Oliveto al Colle don Bosco, si è avviato nei mesi scorsi il discernimento a riguardo della presenza salesiana nella parrocchia Spirito Santo. Lo scorso 19 febbraio don Enrico Stasi, superiore dei Salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta, ha incontrato il consiglio pastorale della parrocchia e ha comunicato, non senza rammarico, la decisione di assicurare la presenza salesiana in parrocchia solo fino ad agosto 2019, la parrocchia sarà poi restituita alla cura del clero diocesano. Tale decisione è stata motivata innanzitutto dal fatto che il trasferimento del noviziato comporterà il venir meno della comunità religiosa a cui parroco e viceparroco appartengono». Nell’anno corrente don Livio Recluta continuerà il suo servizio come parroco fino alla festa di Pentecoste, dopo di che l’amministrazione della parrocchia sarà affidata a don Mario Fissore, allo scopo anche di valutare le prospettive future in merito al vivace oratorio parrocchiale. L’opera di Monte Oliveto fu ultimata nel 1915. E l’inaugurazione ufficiale (come Istituto Don Bosco “pro orfani di guerra”) è datata oltre un anno più tardi, precisamente il 22 ottobre 1916. L’edificio deve le sue fondamenta ai padri Gesuiti, i quali nel 1728 decisero di costruire una casa (per ospitare i loro corsi di Esercizi Spirituali) proprio sulla sommità di quel colle che, a partire dal lontano XIII secolo, era conosciuto da tutti come “Monte Oliveto” o “Monte Rotondo”, come allora si chiamava il poggio che costituisce l’estrema pendice di Costagrande. Sulla sommità del colle vi erano degli ulivi e perciò il luogo era chiamato “L’Oliveto” da tempi assai antichi, come proverebbe una pergamena del 1280 firmata da un certo “Martinus de Monte Oliveto”. Durante la loro gestione, i Gesuiti destinarono la casa a sede di villeggiatura per gli alunni del proprio Collegio ed a centro di Esercizi Spirituali per il clero ed il laicato pinerolese. Dopo numerose vicende e passaggi di proprietà, entrarono in campo i Salesiani, ricordando il detto del loro fondatore, pronunciato durante un suo soggiorno a Pinerolo. La proprietà di Monte Oliveto era stata posta in vendita a buone condizioni economiche. La congregazione di don Bosco non si lasciò sfuggire l’affare. Di fronte al dramma della Prima Guerra Mondiale, i Salesiani adibirono la struttura di Monte Oliveto ad istituto per ospitare orfani di guerra. Alcuni anni dopo il termine della Grande Guerra però, la necessità di soccorrere orfani non era più così pressante: la congregazione di don Bosco poté quindi tornare a pensare all’originario scopo della casa: sede del noviziato dell’Ispettoria Subalpina. L’erezione canonica è datata 28 luglio 1930 ed il 5 agosto dello stesso anno l’allora Rettor Maggiore, don Filippo Rinaldi, promulgò il Decreto proveniente dalla Santa Sede. Con il passare degli anni, la congregazione decise di unificare il noviziato nel Piemonte. Poi esso passò ad accogliere i novizi del resto dell’Italia settentrionale e centrale. Nel corso degli anni Novanta, il bacino geografico di riferimento varcò i confini nazionali: Ucraina, Slovacchia, Austria, Germania, Slovenia… Nel 1933 fu costruita la cappella del Sacro Cuore, all’esterno del palazzo di abitazione. La parrocchia Spirito Santo è stata eretta canonicamente il 20 marzo 1972 dall’allora vescovo di Pinerolo, monsignor Santo Quadri. Il primo parroco è stato Silvio Bertrand, a cui è succeduto Rino Girotti. Nel 1993 la Diocesi stipulò una convenzione che affidava ai Salesiani la parrocchia e nominava parroco Pier Giorgio Palazzin, attualmente missionario in Argentina. A lui è succeduto Giacomo Crotti e poi Augusto Motta. Dal settembre 2010 all’agosto 2015 è stato parroco Andrea Ciapparella, sostituito nel settembre del 2015 da don Livio Recluta.

(Articolo a cura di Vincenzo Parisi,
tratto da “Vita diocesana Pinerolese”)