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ADMA: festeggiati i 150 anni di vita – Giornata Mariana

Domenica 6 ottobre 2019, presso Valdocco, si è tenuta la Giornata Mariana dell’ADMA nel 150° della fondazione dell’Associazione. Il tema scelto per l’occasione è stato “Condividi la grazia. Con Maria donna credente“.

L’incontro è iniziato alle ore 9.00 presso il Teatro piccolo di Valdocco e, dato il numero elevato di partecipanti, un gruppo di associati è stato dislocato nella Sala Sangalli da dove si è potuto seguire l’evento della mattinata in diretta streaming.

Un clima di festa e di raccoglimento ha caratterizzato tutta la giornata con numerose attività: al mattino le lodi guidate da don Pierluigi Cameroni (animatore dell’associazione), i canti, la rappresentazione dell’ADMA Giovani sui passi di Don Bosco e Maria Ausiliatrice, l’intervento del Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime sulla sua lettera scritta in occasione dei 150 anni dell’Associazione e alcune forti testimonianze di vita e di fede.

In merito alla Lettera dedicata all’ADMA, dopo aver ringraziato per l’invito all’iniziativa, il Rettor Maggiore ha sottolineato:

penso che sarà un aiuto per promuovere l’ADMA e la devozione a Maria Ausiliatrice in tutto il mondo.

Nel testo della sua Lettera:

“Ringrazio tutti coloro che rendono possibile questo cammino e invito tutta la nostra Famiglia Salesiana e tutte le nostre presenze a potenziare questo amore alla Madre con la stessa passione educativa ed evangelizzatrice vissute da don Bosco. Vi assicuro che non vi mancherà la protezione del Signore, la presenza materna di Maria Ausiliatrice e l’intercessione di don Bosco. In particolare, chiedo a 45 Gv 2,5. tutta la nostra Famiglia Salesiana: promuoviamo l’apertura di questa Associazione, nei luoghi dove non è ancora presente, con creatività pastorale, anche se sono passati 150 anni dalla sua fondazione. Maria Ausiliatrice farà il resto.

Nel pomeriggio ci si è ritrovati invece per il momento più celebrativo della giornata, con la preghiera del Santo Rosario in Basilica, la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Rettor Maggiore ed infine il momento delle nuove adesioni all’Associazione ADMA.

6 OTTOBRE – TORINO VALDOCCO – 150° DI FONDAZIONE DELL'ADMA CON IL RETTOR MAGGIORE – 600 PARTECIPANTI DA TUTTA ITALIA

Publiée par ADMA don Bosco sur Dimanche 6 octobre 2019

6 OTTOBRE – TORINO VALDOCCO – 150° DI FONDAZIONE DELL'ADMA CON IL RETTOR MAGGIORE – CELEBRAZIONE EUCARISTICA – 55 NUOVI SOCI

Publiée par ADMA don Bosco sur Dimanche 6 octobre 2019

Rivivi il momento:

ADMA: 150 anni di vita

In occasione dei festeggiamenti dei 150 di vita dell’Associazione di Maria Ausiliatrice, ADMA, riportiamo due articoli pubblicati su due differenti riviste (Ed. San Paolo): Maria con te Famiglia Cristiana.

MARIA NEI FATTI
“NOI, FAMIGLIE SOTTO IL MANTO DELLA MADONNA”

(Lorenzo Montanaro)
Famiglie sotto il manto della Vergine. L’Adma (Associazione di Maria Ausiliatrice) festeggia i suoi primi 150 anni, ma è più giovane che mai. E pur restando fedele allo spirito di don Bosco, che la fondò personalmente nel 1869, l’anno seguente alla consacrazione della chiesa di Maria Ausiliatrice a Torino, ha saputo rinnovarsi: un cambio di pelle radicale, grazie al quale l’associazione riesce a fronteggiare le tante sfide del presente. E a guardare al futuro con speranza, in una logica d’inclusione che, partendo da Torino, abbraccia l’Italia e i 5 continenti.

La nuova rotta, inaugurata a partire da una ventina d’anni, sta tutta in un’intuizione semplice quanto dirompente: fare delle famiglie il motore propulsivo.

«Don Bosco aveva fondato l’Adma per custodire la fede del popolo, sotto la guida di Maria»

ricorda don Pierluigi Cameroni, 63 anni, dal 2007 animatore spirituale dell’associazione.

«Oggi la dimensione di fede popolare va costruita e coltivata soprattutto in famiglia».

Dai racconti di chi, per primo, ne ha fatto esperienza, emerge che il cammino si è svolto in modo assolutamente naturale, «senza grandi proclami, senza marketing o strategie».

Più di tutto, a contare, è stato il passaparola: un primo nucleo di famiglie, unito saldamente nella preghiera comune e nella condivisione, ha iniziato a invitare coppie di amici, che, trovandosi bene, hanno a loro volta esteso l’invito ad altre persone.

Oggi la sezione torinese dell’Adma, detta “la primaria”, appunto perché la più antica per fondazione, conta 200 iscritti ” ufficiali” e una marea di amici e simpatizzanti.

Agli ultimi esercizi spirituali comunitari, tenutisi lo scorso agosto a Pracharbon (Valle d’Aosta) hanno partecipato oltre 650 persone. Di tutte le età. Sì, perché i “senior” (per decenni ossatura dell’associazione) continuano ad avere un posto speciale, ma a loro si sono affiancati tanti giovani e giovanissimi, che hanno portato una ventata di freschezza.

«Bellissimo il confronto intergenerazionale»,

dice don Cameroni.

«Altrettanto preziosa l’osmosi tra religiosi e laici, che hanno un ruolo di primo piano e sono il volto della Chiesa del domani».

Basta partecipare all’incontro di preghiera che si tiene ogni 24 del mese (giorno in cui il gruppo fa memoria di Maria Ausiliatrice) per averne un’idea. La chiesa di San Francesco di Sales (da lui il nome di “Salesiani”, che don Bosco volle dare alla sua congregazione), all’interno del grande complesso di Valdocco (là dove il sogno del “santo dei giovani” ha preso avvio) è gremita di gente. Come in famiglia, ci si saluta, ci si abbraccia. Poi, nel silenzio, l’adorazione eucaristica, le confessioni, i misteri del Rosario. E la dolcezza dei canti mariani. Quello di Torino, basato sulla centralità di famiglie e giovani, è un modello che sta prendendo piede in altre realtà italiane: in Lombardia ad esempio (soprattutto nelle province di Milano e di Brescia), in Valle d’Aosta, in Liguria (Genova e La Spezia), ma anche in Sicilia, dove peraltro l’Adma è da sempre molto radicata. Ma c’è uno sguardo che si estende ben oltre, fino a includere il mondo intero. L’associazione infatti è presente in 50 Paesi.

«A seconda del luogo prende forme diverse. Questa è stata una straordinaria intuizione di don Bosco»,

spiega Renato Valera, 46 anni, presidente Adma.

Circa 120.000 gli iscritti sparsi in tutto il pianeta, raccolti in 800 gruppi. Per dar voce a questa immensa ricchezza esistono momenti di incontro mondiale, come i Congressi di Maria Ausiliatrice, cui partecipa l’intera famiglia salesiana. Il prossimo si terrà dal 7 al 10 novembre a Buenos Aires (Argentina), prima destinazione dei missionari mandati da don Bosco, ma anche terra di papa Francesco (che non ha mai nascosto la sua affinità col mondo salesiano). Né supereroi, né “santini”.

«Siamo gente normale, con le fragilità e le fatiche di ogni giorno, ma sperimentiamo in un’alleanza che si rafforza nella preghiera»,

ci spiega Valera.

«E abbiamo una sicurezza», aggiunge sua moglie, Barbara Rosa Clot, 43 anni. «Per noi Maria è una donna vicina e concretissima, che ci accompagna con pazienza, mitezza e misericordia».

03/10/2019
Pag. 18 N.40 – 6 ottobre 2019 Maria con te

ANNIVERSARI
«GRAZIE A MARIA SI RIM ANE SEMPRE GIOVANI»
«OFFRIAMO CAMMINI DI FEDE CHE ATTIRANO SEMPRE PIÙ NEOSPOSI E GENITORI CON FIGLI PICCOLI 0 ADOLESCENTI», DICONO RENATO, BARBARA E DON PIERLUIGI, RESPONSABILI DELL’ORGANISMO

(Lorenzo Montanaro)

Un volto fresco della Chiesa, I che sa guardare al domani e I parlare la lingua dei giovani, pur restando fedele alle I proprie radici. L’Adma (Associazione di Maria Ausiliatrice), fondata personalmente da don Giovanni Bosco nel 1869, l’anno seguente alla consacrazione della chiesa di Maria Ausiliatrice a Torino, festeggia 1 suoi primi 150 anni, ma è più giovane che mai. Ha cambiato pelle, inaugurando un nuovo stile, che mette al centro le famiglie. Dal capoluogo piemontese (cuore dell’esperienza salesiana) questo modello si va estendendo in diverse zone d’Italia e oltre, in una logica che abbraccia idealmente tutto il mondo.

L’associazione è diffusa in 50 Paesi sparsi nei cinque continenti, dagli Usa al Brasile, dall’India alle Filippine, passando per Corea e Indonesia: conta, in tutto, circa 120 mila iscritti. La sezione torinese di Valdocco (detta “la primaria”, perché la più antica per fondazione) ha da sempre un ruolo guida. Ed è proprio da qui che, una ventina d’anni fa, è partita la “piccola rivoluzione”. In passato, a tener viva l’associazione erano state principalmente persone adulte e anziane (spesso ex allievi salesiani o persone che avevano frequentato l’oratorio).

I “senior” hanno ancora oggi un posto importante, ma a loro si sono aggiunte tante famiglie con bambini e giovani che hanno portato una ventata di novità.

 

Tutto è partito da un nucleo di coppie, molto affiatate, che si ritrovavano assiduamente per la preghiera e la condivisione. Nel tempo sono stati coinvolti alcuni amici che, trovandosi bene, hanno a loro volta esteso l’invito. Così, grazie al passaparola, il gruppo si è ingrandito. Attualmente “la primaria” conta circa 200 iscritti “ufficiali”, affiancati da un gran numero di simpatizzanti e amici. Agli ultimi esercizi spirituali comunitari, tenutisi tra luglio e agosto a Pracharbon (in Valle d’Aosta), hanno partecipato oltre 650 persone.

«Tutto è accaduto in modo molto naturale, senza strategie di marketing»,

racconta Renato Valera, (46 anni, lavora nel settore informatico), presidente mondiale dell’Adina. Né supereroi, né “santini”.

«Siamo gente noimale, contadini, opeiai, impiegati, insegnanti, commeicianti, medici, magistrati fino a un guaidiapaico, con le fragilità e le fatiche di ogni giorno, ma speiimentiamo un’alleanza che si rafforza nella preghiera».

«E ci affidiamo a Maria, che per noi è una donna vicina e concretissima», aggiunge la moglie, Barbara Rosa Clot (43 anni).

Per volere di don Bosco, l’Adma aveva tra i suoi obiettivi quello di “custodire la fede del popolo”, diffondendo l’amore per Gesù Eucaristia e la devozione a Maria Ausiliatrice, le “due colonne” care al Santo dei giovani.

Oggi «è proprio all’interno della famiglia che le nuove generazioni possono respirare questa dimensione di fede popolare», spiega don Pierluigi Cameroni, 63 anni, dal 2007 animatore spirituale dell’associazione. L’esperienza inaugurata a Valdocco ha tra i suoi pregi quello di «favorire un vitale confronto tra le generazioni». Per averne un’idea basta frequentare uno dei momenti di preghiera, come quelli che si tengono ogni 24 del mese (giorno in cui il gruppo fa memoria di Maria Ausiliatrice) nella chiesa di San Francesco di Sales (da lui il nome di Salesiani, dato da don Bosco alla sua congregazione). Proprio come in famiglia, ci sono il bambino e il nonno, la coppia di fidanzati e i genitori adulti.

Un modello “familiare” che sta prendendo piede anche in altre realtà italiane: in Lombardia, per esempio (soprattutto ad Arese, in provincia di Milano, e bel Bresciano) in Valle d’Aosta, Liguria e in Sicilia.

Per valorizzare questa dimensione universale, che va oltre l’Italia, esistono i Congressi di Maria Ausiliatrice, cui partecipa l’intera famiglia salesiana. Il prossimo si terrà dal 7 al 10 novembre a Buenos Aires (Argentina), prima destinazione dei missionari mandati da don Bosco, ma anche terra di papa Francesco (che non ha mai nascosto la sua riconoscenza per il mondo salesiano che ha inciso sulla sua formazione). L’appuntamento argentino è preceduto da un altro importante incontro domenica 6 ottobre a Valdocco: partecipa il Rettor maggiore, don Àngel Fernandez Artime.

03/10/2019
Pag. 70 N.40 – 6 ottobre 2019

ADMA: Giornata Mariana nel 150° di fondazione

Domenica 6 ottobre 2019 si terrà la Giornata Mariana nel 150° di fondazione dell”Associazione di Maria Ausiliatrice – ADMA, in cammino verso il Congresso Mondiale di Maria Ausiliatrice. Il tema scelto per l’occasione è “Condividi la grazia. Con Maria donna credente“.

L’appuntamento è previsto a Valdocco alle ore 9.00 (Via Maria Ausiliatrice 32).

PROGRAMMA

Mattina:

Rappresentazione dell’ADMA Giovani

Intervento del Rettor Maggiore

Esperienza di Famiglia Salesiana

Pomeriggio:

Santo Rosario

Celebrazione Eucaristica

Nuove adesioni ADMA

 

150° anniversario di fondazione dell’Associazione di Maria Ausiliatrice: l’ADMA della Spagna in visita nei luoghi salesiani

Dal 3 all’8 luglio 2019, per festeggiare il 150° anniversario di fondazione dell’Associazione di Maria Ausiliatrice, circa 120 soci dell’ADMA e altri membri della Famiglia Salesiana della Spagna hanno compiuto un pellegrinaggio nei luoghi salesiani (Valdocco, Chieri, il Colle Don Bosco e Mornese), accompagnati da don Juan Carlos Peréz Godoy, Ispettore salesiano di Madrid, da suor Isabel Pérez, Vicaria e Delegata per la Famiglia Salesiana delle FMA della Spagna, e da diversi altri animatori spirituali SDB e FMA.

Durante il pellegrinaggio, il gruppo ha vissuto una giornata carismatica e formativa con l’ADMA Primaria di Torino Valdocco, grazie all’accompagnamento di don Pierluigi Cameroni, Animatore spirituale mondiale dell’ADMA. Nella stessa giornata, si è tenuto l’incontro con i membri del Consiglio dell’ADMA Primaria e il suo Presidente, Renato Valera.

Successivamente, attraverso un video, sono state raccontate la storia e la diffusione dell’ADMA della Spagna e insieme ad esse anche alcuni momenti significativi della vita dei gruppi. In questo modo è apparso chiaramente come questo secondo gruppo della Famiglia Salesiana in Spagna vanti una ricca storia di fede e di religiosità popolare, con numerosissime presenze in tutte le regioni del Paese.

L’ADMA di Torino, da parte sua, ha illustrato il cammino di rinnovamento in atto, in particolare l’esperienza con le famiglie, i giovani e i senior.

Nella Basilica di Maria Ausiliatrice è stata poi celebrata l’Eucaristia, in castigliano e in italiano, presieduta da don Cameroni e concelebrata dai salesiani presenti. E per sugellare il gemellaggio, e a ricordo del 150° di fondazione e del pellegrinaggio a Valdocco, si è assistito anche ad un significativo scambio di doni, cui hanno fatto seguito un momento di festa e una gioiosa e fraterna serata in spirito di famiglia.

“Questo pellegrinaggio sui Luoghi Salesiani è stata una chiamata a trasmettere ciò che è stato vissuto nei gruppi di appartenenza, a portare avanti il cammino di fede ispirato al carisma salesiano, rinnovando la missione ad andare verso i giovani e verso i più deboli e i più vulnerabili, preceduti e guidati da Maria Ausiliatrice

ha commentato in conclusione don Cameroni.

“Affida, confida, sorridi!” – La lettera del Rettor Maggiore

Pubblichiamo la notizia proveniente da Info ANSAgenzia iNfo Salesiana – riguardo alla lettere scritta dal Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime, ai Salesiani ed in particolar modo alla Famiglia Salesiana in occasione del 150° della fondazione dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA).

(ANS – Roma) – “Affida, confida, sorridi!”. È questo il titolo della lettera indirizzata dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ai Salesiani e a tutta la Famiglia Salesiana in occasione del 150° della fondazione dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA), promossa da Don Bosco il 18 aprile 1869, ad un anno di distanza della consacrazione della Basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco.

Il desiderio di Don Á.F. Artime è quello di rinnovare la dimensione mariana della vocazione salesiana, rivedendo le convinzioni sottostanti e portando a fare un’attenta valutazione della propria devozione all’Ausiliatrice come Salesiani di Don Bosco. Questo, senza dubbio, può diventare un suggerimento utile per tutta la Famiglia Salesiana nel mondo, in modo tale da rendere attuale oggi l’appello che rivolse a suo tempo don Egidio Viganò, quando invitò a “prendere la Madonna in casa”.

Con il desiderio di tenere sempre più in casa Maria Ausiliatrice, viene offerta una semplice riflessione sull’adesione salesiana all’Eucaristia e a Maria Ausiliatrice, sul cammino percorso in questi 150 anni di fondazione dell’ADMA, sul carattere popolare del carisma salesiano che è stato consegnato nel tempo come tesoro da custodire, e sul cammino da percorrere “dalla casa dell’Ausiliatrice alle nostre case”.

In sintonia con la Strenna di quest’anno, viene ricordato come non c’è via verso la santità senza l’Eucaristia. L’Eucaristia è la chiave di volta per la conversione radicale del cuore all’amore di Dio. L’affidamento a Maria è condizione per vivere la grazia battesimale e maturarla attraverso il cammino della fede, convinti che Lei prenda “per mano” per condurre all’incontro con suo Figlio Gesù.

“La devozione a Maria Ausiliatrice fu intesa e promossa da Don Bosco proprio secondo una prospettiva di aiuto e difesa della fede nel popolo di Dio, tentato da ideologie che svuotavano il senso cristiano della vita e da tanti movimenti che attaccavano la fede e l’unità della Chiesa fondata sulla salda roccia della professione di fede di Pietro”. Con l’ADMA Don Bosco ha voluto offrire al popolo cristiano un itinerario di santificazione e di apostolato semplice e accessibile a tutti, nell’intento di difendere e promuovere la fede della gente e valorizzando i contenuti della religiosità popolare.

Concludendo, così si esprime il Rettor Maggiore: “Mentre rendiamo grazie per questi 150 anni di vita dell’Associazione di Maria Ausiliatrice, impegniamoci, fedeli al carisma del nostro santo fondatore della Famiglia Salesiana, a lasciarci guidare dallo Spirito Santo per un rinnovato impulso evangelizzatore ed educativo… L’essenziale di questo impulso evangelizzatore consiste nel rinnovare l’Associazione con un’attenzione privilegiata alla famiglia e alle nuove generazioni”.

Seguendo queste tracce, si rimarrà fedeli alla strada percorsa da Don Bosco, per il quale la devozione alla Madre di Dio ha caratterizzato e fortemente segnato tutta la sua spiritualità e la sua azione pastorale ed educativa.

18 aprile 1869-2019: festeggiamo i 150 anni di ADMA

Oggi, giovedì 18 aprile, festeggiamo i 150 anni dalla fondazione dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA).

Per l’occasione, don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore, ha rivolto un saluto speciale ai soci dell’ADMA e a tutti i membri della Famiglia Salesiana, ricordando il valore dell’Eucaristia e dell’affidamento all’Ausiliatrice nella spiritualità salesiana.

Riportiamo di seguito il messaggio del Rettor Maggiore.

Miei cari fratelli e sorelle della Famiglia Salesiana in tutto il mondo, ricevete il mio saluto affettuoso in questa Domenica delle Palme.

Vi saluto oggi perché il Giovedì Santo, tra quattro giorni, si festeggerà il 150° anniversario della fondazione di quella che oggi chiamiamo “Associazione di Maria Ausiliatrice”, che all’epoca era l’Arciconfraternita di Maria Ausiliatrice.

Nel documento della fondazione si legge un testo del nostro amato padre Don Bosco.

“Nella chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice di Torino e con l’’autorizzazione del Reverendo Arcivescovo di Torino, l’Associazione dei devoti che intendono promuovere la gloria della divina Madre del Salvatore è canonicamente costituita, per meritare la Sua protezione, nella vita e in particolare al momento della morte. Due sono i mezzi proposti come mezzi speciali: estendere la devozione alla Vergine Santissima e la venerazione a Gesù nel Santissimo Sacramento”.

Lo leggiamo nel documento delle letture cattoliche che comunicano questo messaggio, perché è un’occasione per poter dire che quello che stiamo celebrando è qualcosa di bello.

Sebbene quello che vi ho appena letto sia l’inizio della lettera che mi accingo a rendere pubblica per tutta la Famiglia Salesiana, oggi voglio soltanto farvi arrivare un saluto dall’altare di questo luogo, l’altare di Maria Ausiliatrice nella Basilica del Sacro Cuore. L’altare che mi piace chiamare “delle lacrime e i singhiozzi di Don Bosco”, perché in questo luogo Don Bosco ha avuto quella manifestazione di ciò che era la sua vita, interamente accompagnata, senza dubbio, dal Signore, che lo ha guidato sempre con la protezione unica e speciale della Madre. Perché “Lei ha fatto tutto”, come diceva Don Bosco.

Le mie parole di oggi sono di felicitazione per questi 150 anni, importanti per tutto il mondo salesiano, per la nostra Famiglia Salesiana, per gli 800 gruppi giuridicamente costituiti di questa nostra Associazione “ADMA”.

Ed è un invito a realizzare quanto proposto da Don Bosco: estendere la devozione alla nostra Madre Maria Ausiliatrice, con la certezza che con l’Eucaristia e con Lei, nostra Madre, abbiamo questi due grandi pilastri che sostengono personalmente la nostra vita, la Famiglia Salesiana e la Chiesa.

Colgo l’occasione per ricordare a tutta la Famiglia Salesiana che, sotto la guida dell’Associazione di Maria Ausiliatrice, celebreremo alla fine dell’anno, nell’ultima parte, il Congresso Mariano Mondiale a Buenos Aires, Argentina, dove Maria sarà proposta come modello di fede per tutti voi, cari fratelli e sorelle.

Il mio affettuoso saluto, le mie parole di incoraggiamento e la mia preghiera davanti alla nostra Madre Ausiliatrice, per tutti voi, per le nostre Congregazioni, Istituti, Famiglie e Comunità.

A presto!

ADMA 2018/2019: Il calendario degli appuntamenti

Nell’anno del 150° Anniversario di fondazione, l’Associazione Di Maria Ausiliatrice (ADMA) presenta il suo calendario ricco di incontri, momenti di riflessioni e preghiera.
Il primo evento in programma sarà quello del 21 Ottobre presso la Basilica di Maria Ausiliatrice di Valdocco, Torino. La giornata sarà alternata da momenti particolari, come la lettura del vangelo e l’intervento di don Eusebio Muñoz, (Delegato del Rettor Maggiore per  la Famiglia Salesiana) o il Cammino con Maria.

Santa Messa conclusiva presieduta da don Muñoz.

 

Ecco il programma della giornata del 21 Ottobre 2018

 

 

Apertura del 150° anniversario di fondazione dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA)

Serralunga di Crea, Italia – 16 settembre 2018 – Domenica scorsa oltre 200 soci dell’ADMA Primaria e del Piemonte hanno dato vita ad un pellegrinaggio al santuario mariano di Crea nel Monferrato, un luogo che anche Don Bosco visitò con i suoi ragazzi durante le passeggiate autunnali, il 10 ottobre 1861. Con questo pellegrinaggio di fede e di affidamento Maria è stato ufficialmente avviato il cammino associativo e formativo di un anno speciale e di grazia che vedrà l’ADMA vivere due grandi eventi: il 150° anno di fondazione, che cadrà esattamente il 18 aprile 2019, e la celebrazione dell’VIII Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice (Buenos Aires, Argentina – 7-10 novembre 2019), sul tema: “Con Maria, donna credente”. Il senso di questo percorso sarà guardare a Maria e lasciarsi da Lei guidare, per vivere un cammino di fede come popolo di Dio, riprendendo e attualizzando i temi che spinsero Don Bosco a fondare l’ADMA come secondo gruppo della sua Famiglia carismatica: il ringraziamento a Maria Ausiliatrice per le grazie da Lei ottenute, la difesa e la crescita della fede nel popolo di Dio, le colonne dell’Eucaristia e di Maria, la proposta di un itinerario semplice e popolare di santificazione e di apostolato. Il tutto con la potenza della devozione che si esprime in amore ardente per l’Eucaristia, affidamento filiale a Maria, zelo appassionato per le anime, cammini condivisi di fede e di santità.

(Fonte: ANS – Agenzia Info Salesiana)