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Prima visione nelle sale salesiane Agnelli e Monterosa: “Zvanì – Il romanzo Famigliare di Giovanni Pascoli”

In arrivo una prima visione esclusiva nelle sale del circuito ACEC di cui fanno parte le sale salesiane Cinema Teatro AgnelliCinema Teatro Monterosa: “Zvanì – Il romanzo Famigliare di Giovanni Pascoli“.

Il film ripercorre la vita del poeta, gettando luce sugli aspetti meno noti e conosciuti, dando risalto, in particolare, al periodo giovanile, al suo animo inquieto e ribelle che lo portò a lottare contro le ingiustizie negli anni dell’università.

Trama

Giovanni Pascoli è morto e un treno, su cui si trovano parenti, studenti e autorità, parte da Bologna per trasportare il feretro al paese natale, Castelvecchio di Barga. Attraverso il ricordo della sorella Mariù ripercorriamo la vita del poeta a partire dall’uccisione del padre per poi scoprire il suo impegno politico, i rapporti non sempre facili con Giosuè Carducci e la sua vita con le sorelle Ida e Mariù.  

Giuseppe Piccioni ci fa conoscere aspetti spesso dimenticati della vita di uno dei poeti più famosi in Italia. “Zvanì” è il diminutivo affettuoso con cui in Romagna si chiama chi ha come nome Giovanni. Già questa dizione nel titolo segnala l’intenzione di avvicinare agli spettatori un poeta che troppo spesso i libri scolastici hanno relegato, talvolta fraintendendone il senso, all’immagine del “fanciullino” o alla poesia “La cavallina storna” dedicata all’uccisione del padre. 

Giuseppe Piccioni decide di affrontarne la biografia scavando, grazie a una sceneggiatura che vede tra le firme Sandro Petraglia, nelle vicende meno note della sua formazione culturale e politica e nel rapporto con le sorelle.  Pagato il debito iniziale, che lo costringe a presentare i personaggi principali affinché se ne distingua il rapporto con il poeta, Piccioni continua a proporre il suo modo di fare cinema che consiste nell’indagare nelle pieghe dell’animo umano sia che si tratti di personaggi frutto dell’immaginazione o, come in questo caso, di uno scrittore noto al grande pubblico per reminiscenze scolastiche ma, sotto questo profilo, ancora sostanzialmente sconosciuto. 

Accompagniamo così Giovanni nella sua ansia di portare allo scoperto le vere cause dell’uccisione del genitore così come lo vediamo, da studente, impegnato sul piano politico in qualità di seguace delle idee ‘rivoluzionarie’ di Andrea Costa, primo deputato socialista d’Italia, e ne seguiamo i rapporti non sempre idilliaci con Giosuè Carducci e Gabriele D’Annunzio. Dove poi Piccioni torna a portare in primo piano quegli slittamenti del cuore e dell’affettività che hanno innervato, sin dagli esordi con Il grande Blek, la sua filmografia, è nel rapporto tra il poeta e le sorelle Ida e Mariù. Le dinamiche che intercorrono tra di loro sono complesse e il film, senza avere la pretesa di offrirci una risposta definitiva, ci suggerisce alcune ipotesi decisamente interessanti, in particolare per quanto riguarda Ida.

Orari dell’Agnelli

  • Lunedì 6 e mercoledì 8 ottobre ore 21.00
  • Martedì 7 ottobre ore 20.30
    • sarà presente in sala il regista Giuseppe Piccioni.

Orari del Monterosa

  • Lunedì 6 ottobre ore 21.00
Biglietti: Intero 7€ – Ridotto 5€

Viaggio nelle Sale della Comunità in occasione dei 75 anni di ACEC – Famiglia Cristiana

Si riporta di seguito l’articolo apparso su Famiglia Cristiana.

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Qui facciamo cultura del bene e del bello

PARLA IL PRESIDENTE DON GIANLUCA BERNARDINI

«Da 75 anni lavoriamo per educare in maniera umana e cristiana attraverso film, teatro e incontri»

Le sale della comunità sono un luogo dove le persone possono incontrarsi e ritrovarsi. Dove da settantacinque anni lavoriamo per educare in maniera umana e cristiana attraverso i film, il teatro e gli incontri.

È con questo spirito che i teatri parrocchiali costruiti tra ‘800 e inizio ‘900 sono diventati sale della comunità. Perché è in questi luoghi che si esercita la carità della cultura al servizio del bene e del bello degli uomini e delle donne che abitano questo tempo, questo spazio e questa storia. Questi presidi sono vere e proprie strutture non soltanto parrocchiali, ma pastorali, che accolgono tutti e diffondono i nostri valori.

È questa la forza delle sale della comunità che a distanza di 75 anni dalla costituzione dell’ente che le riunisce”, spiega don Gianluca Bernardini, presidente ACEC, Associazione Cattolica Esercenti Cinema, “permette a questi luoghi di esistere e resistere alla fortissima crisi che attraversa il settore cinematografico tutto dall’avvento della pandemia“.

Le vostre sale come hanno vissuto il periodo della pandemia e come sono ripartite dopo il trauma?

“Le sale della comunità sono esercizi commerciali sul mercato che come tutti con le chiusure hanno sofferto. Dopo il Covid, però, ricreare un rapporto di fiducia con il nostro pubblico è stato naturale. È questa la nostra vocazione. Riportare le persone al cinema dopo gli anni della distanza richiedeva anche una risposta valoriale. E gli oltre 600 presidi che fanno parte dell’ACEC in tutta Italia hanno nelle fondamenta la malta per rispondere ai periodi di crisi: le persone“.

Intende i volontari?

“Certo. Loro sono uno degli aspetti più belli, dinamici e resilienti dei nostri cinema. E sono una comunità, letteralmente”.

Quanti sono in tutta Italia?

“Oltre 20mila e sono il cuore di queste sale, appassionati di cinema, ma anche alleati di una comunità che vuole crescere attraverso la cultura. Grazie a loro i nostri cinema sono a pochi minuti di auto o raggiungibili a piedi da una popolazione di quasi 26 milioni di persone. Uno degli aspetti su cui ACEC lavora da 75 anni, dalla sua nascita insomma, è la passione di questi volontari e la loro professionalizzazione, soprattutto tra i più giovani”.

Ci spieghi meglio.

“Sono tante le storie di registi e attori che si sono innamorati del cinema nelle nostre sale e sono sempre disponibili a tornarci per incontrare gli spettatori. Le dico questo perché, da anni, stiamo puntando a professionalizzare i volontari che nella vita fanno altri lavori o sono in pensione e vogliono essere operatori della sala della comunità. E con ancor più energia dedichiamo tempo e, soprattutto, investimenti economici per dare un contributo ai ragazzi che vogliono lavorare nell’ambito della programmazione culturale di un cinema. E dove possibile, assumerli”.

È questa la priorità della sua presidenza nazionale?

“Assolutamente sì, stiamo ricominciando proprio dalla qualità della proposta e di chi ragiona sulla scelta dei film della domenica, del cineforum, degli incontri e dei teatri che vanno in scena. Perché ciò che dobbiamo continuare a fare è incontrare il nostro pubblico e fargli venire voglia di tornare in sala. Quelle stesse persone che negli anni hanno usufruito e riconosciuto il potenziale e il valore delle nostre proposte, che non sono solo cinematografiche ma utilizzano anche altri linguaggi, come il teatro e la musica. Sempre di più stiamo notando che molte volte abbiamo bisogno di competenze aggiornate all’interno delle nostre sale che sono presidi culturali inseriti a tutti gli effetti in una logica di mercato e di proposta che richiede professionalismo e non improvvisazione”.

La mattina le vostre sale sempre più spesso si riempiono di scolaresche. Perché?

“La cultura visiva permea sempre di più la nostra quotidianità e spesso si chiede alla scuola di educare i ragazzi alla lettura delle immagini. Invece che portare il cinema a scuola, noi lavoriamo per portare le scuole al cinema. Ormai si usano quotidianamente gli audiovisivi in classe, ma anche durante gli incontri di catechesi e in tante occasioni pastorali delle nostre comunità cristiane. Come ACEC non abbiamo fatto altro che accogliere le domande provenienti da più parti. E le nostre matinée sono sempre di più strumento di di formazione e un modo per dialogare e far appassionare i ragazzi al cinema. Ma anche l’occasione per educare alla lettura delle immagini in movimento grazie all’intervento dei nostri critici preparati e spesso cresciuti a loro volta sulle poltroncine della sala della comunità del loro quartiere o paese. In un continuo passaggio di testimone“.

Cinema Agnelli: proiezione film “Mary e lo spirito di mezzanotte” e workshop col regista Enzo D’Alò

Notizia a cura del Cinema Agnelli di Torino.

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In occasione della Giornata Mondiale del Disegno, sabato 27 aprile, il Cinema Agnelli, ACEC e in collaborazione con Aliante Film propone una proiezione speciale di “Mary e lo spirito di mezzanotte. Il film si svolgerà in contemporanea in tutte le Sale della Comunità aderenti.

Il film non finirà con i titoli di coda.

Dopo la visione gli spettatori potranno rimanere per un collegamento in diretta con l’animatore e regista del film Enzo D’Alò. In circa trenta minuti la sala si trasformerà in un laboratorio creativo.

Impara l’animazione con Enzo D’Alò è un evento pensato per tutte le famiglie e soprattutto per i più piccoli che saranno stimolati a mettersi in gioco in maniera interattiva e, sotto la guida del regista, sperimentare e capire cosa c’è dietro la creazione di un film.

Programma evento

  • Ore 15:30: proiezione del film “Mary e lo Spirito di Mezzanotte” (Durata: 85′)
  • Ore 17:00: diretta Workshop a cura di Enzo D’Alò (Durata: 30’)

Ingresso unico di € 5.

Cinema al Cinema: film per famiglie la domenica all’Agnelli e altre sale salesiane

Il progetto “Cinema al cinema in famiglia“, di AGIS Piemonte e ANEC e ACEC Piemonte, apre le porte di alcuni cinema salesiani la domenica, per proiezioni indirizzate alle famiglie. Di seguito i dettagli nel comunicato stampa a cura del Cine Teatro Agnelli.

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Una nuova iniziativa del Cinema Agnelli per le famiglie: da domenica 5 marzo fino a domenica 14 maggio (esclusa domenica 9 aprile) saranno organizzate delle proiezioni alla mattina alle ore 11.15 con programmazione dedicata ai più piccoli!

In alcune di queste domeniche le proiezioni saranno ad un prezzo speciale di € 3.50 poiché parte del progetto “Cinema al cinema in famiglia“, ideato da AGIS Piemonte con ANEC e ACEC Piemonte.

L’iniziativa mira a promuovere il rilancio del ruolo della sala cinematografica partendo dall’assunto che questa sia un prezioso bene comune di altissimo valore culturale e socio- relazionale.

Le proiezioni a 3,50€*:

  • 5 marzo – La fata combinaguai
  • 26 marzo – Il cerchio
  • 2 aprile – Peter va sulla luna
  • 30 aprile – Il bambino che scoprì il mondo
  • 14 maggio – Argonuts Missione Olimpo

*Per le proiezioni a 3,50€ non è possibile acquistare on-line i biglietti.

La programmazione delle altre domeniche sarà pubblicata di settimana in settimana sul sito del Cine Teatro Agnelli.

L’iniziativa è stata inoltre accolta da altri cinema salesiani: il Cinema Teatro Don Bosco di Cuneo, il Teatro Monterosa di Torino e il Lumiére di Asti.