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I Sogni di Don Bosco: una novena per conoscerli, approfondirli e riceverne nuove energie

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Inizia oggi, 22 gennaio, la novena in preparazione alla festa del Padre e Maestro dei Giovani, San Giovanni Bosco.

In quest’anno bicentenario del Sogno dei Nove Anni, l’Agenzia iNfo Salesiana vuole accompagnare questo cammino di preparazione con un percorso tematico tra i suoi innumerevoli “sogni”, per lasciarci ancora una volta guidare da Don Bosco e dalle sue profetiche visioni.

Don Bosco aveva un particolare dialogo con Dio: Egli gli parlava attraverso i sogni. Non erano mai delle comunicazioni dirette, ma sempre allegoriche, un po’ come nei Vangeli spesso Gesù parlava in parabole.

Qui vediamo una caratteristica importantissima del Santo: la disponibilità a lasciarsi guidare da un padre spirituale. Sempre, infatti, egli domandava e interrogava chi in quel momento lui riteneva la sua guida, sull’interpretazioni di questi sogni e cosa Dio volesse da lui.

E sul valore dei suoi sogni, lo stesso Don Bosco, inizialmente dubitava.

“Molte volte li attribuivo a scherzi della fantasia. Raccontando quei sogni, annunciando morti imminenti, predicendo il futuro, più volte ero rimasto nell’’incertezza, non fidandomi di aver compreso e temendo di dire bugie. Alcune volte mi confessai da don Cafasso di questo, secondo me, azzardato parlare”.

A sua volta, don Eugenio Ceria, biografo di Don Bosco, che compilò gli ultimi nove volumi delle Memorie Biografiche, classifica i sogni di Don Bosco in tre gruppi:

  • sogni che non sono altro che semplici sogni notturni;
  • sogni che non furono sogni, ma vere visioni avvenute in pieno giorno;
  • sogni fatti di notte, che rivelano cose oscure o future.

È difficile però distinguere tra le tre categorie. Ad esempio, una volta, Don Bosco sognò di trovarsi nella Basilica di San Pietro a Roma, dentro la grande nicchia che si apre sotto il cornicione a destra della navata centrale, perpendicolarmente alla statua bronzea di san Pietro e al medaglione in mosaico di Pio IX. Egli non sa capacitarsi come sia capitato lassù. Vuole scendere. Chiama, grida, ma nessuno risponde. Finalmente, vinto dall’angoscia, si sveglia. Un sogno da cattiva digestione, si direbbe. Ma chi guarda oggi quella nicchia di San Pietro vi vede la grandiosa statua di Don Bosco dello scultore Canonica. E allora si capisce che la cattiva digestione non c’entrava.

Innumerevoli sono stati i sogni riportati da Don Bosco: la prima raccolta completa, tratta dalle Memorie Biografiche, è quella di Rodolfo Fierro Torres, che ne trascrive e traduce 153, tra lunghi e brevi. Fausto Jiménez, che rivede e integra questa collezione, restituisce l’elenco cronologico di 159 sogni, offrendone anche i riferimenti bibliografici.

Tra tutti i sogni, alcuni sono certamente più significativi e rilevanti di altri: se il 2024 è dedicato da tutta la Famiglia Salesiana all’approfondimento del Sogno dei Nove Anni è proprio per il suo enorme valore carismatico.

Altre classificazioni fatte da varie autori hanno cercato di raggrupparli per finalità: don Giovanni Battista Lemoyne, altro noto biografo di Don Bosco, li divideva in quattro gruppi:

“la prima abbraccia quelli che gli indicavano le opere da compiere e il modo in cui compierle; la seconda quelli che gli svelavano lo stato delle coscienze, vocazioni, le morti imminenti; la terza categoria abbraccia i sogni didattici; infine vengono quelli che gli schieravano innanzi future vicende della Chiesa e delle nazioni”.

Una ripartizione che, come tutte le classificazioni, scrisse in materia don Pietro Scotti, SDB, “si applica sempre, più o meno propriamente alla realtà. Quanti sogni infatti sono insieme e didattici e profetici!

Ben consapevoli di questa vastità del campo onirico e visionario di Don Bosco; della difficoltà di separare i sogni dagli elementi aggiunti dalla tradizione o dallo stesso Don Bosco per fini pastorali; e della ristrettezza di spazio di queste poche giornate che ci separano dalla festa, nei prossimi giorni ANS cercherà, ad ogni modo, di presentare nove sogni di Don Bosco, alcuni più celebri, altri meno, provando a presentare attraverso di essi tre diverse tipologie dei sogni di Don Bosco:

  • quelli dalla valenza educativo-pedagogica per i giovani;
  • quelli cosiddetti “missionari”;
  • quelli di portata profetica per la Congregazione e la Chiesa tutta.

Sarà un modo, anche questo, per continuare a portare avanti la missione di Don Bosco e il suo sogno per i giovani di tutto il mondo.

ANS Spagna – Il Premio Nazionale Don Bosco consolida l’impegno dei Salesiani per l’innovazione

I quattro progetti vincitori della 36ª edizione del Premio Nazionale “Don Bosco” dai salesiani di Saragozza.

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(ANS – Saragozza) – Una turbina eolica realizzata con prodotti riciclati, cassette per uccelli con sensori per rendere meglio l’aspetto di un paesaggio naturale, la scienza nascosta dietro le bolle di sapone e uno studio sul recupero delle lesioni al midollo spinale: sono questi i quattro grandi progetti vincitori della 36ª edizione del Premio Nazionale “Don Bosco”, che si è svolta nei giorni 15 e 16 marzo 2023 dai salesiani di Saragozza.

Durante i due giorni della mostra, i 137 partecipanti hanno esposto i loro 58 progetti, presentandoli e spiegandoli a tutte le persone che hanno visitato i diversi padiglioni, compresa la giuria, composta da professionisti del settore e da aziende. A questa edizione hanno preso parte anche due membri del Ministero dell’Educazione, a dimostrazione del sostegno del governo spagnolo a questo premio, giunto alla 36ª edizione.

I progetti vincitori di questa edizione sono stati:

nella categoria Tecnologie industriali, il progetto “Aeromimetics”, una turbina eolica realizzata con prodotti riciclati, creata da Daniel Ferriz ed Elena Sáez, di Villena (Alicante); nella categoria Tecnologia dell’Informazione, “Monitoraggio della Nidificazione”, cassette per uccelli con sensori per rendere meglio l’aspetto di un paesaggio naturale, di Víctor Gea e Alberto Cánovas di Orihuela (Alicante); nella categoria Scienza, “Bolle di sapone”, che analizza la scienza che ne è alla base, grazie al lavoro di Paula Gómez, di Lleida; infine, nella categoria Scienze della Salute, “Studio comparativo di diverse terapie cellulari”, sul recupero delle lesioni al midollo spinale, realizzato da Estel Gubianes, di Sabadell.

Il Premio per l’Impegno è andato al Gruppo Editoriale “Edebé”, per il suo sostegno al Premio Nazionale “Don Bosco” sin dalle sue origini.

Alla serata di gala hanno partecipato numerose personalità del mondo dell’economia, dell’educazione e della congregazione salesiana. Inoltre, il gala è stato concluso da Felipe Faci, Consigliere di Educazione e Cultura del Governo di Aragona.

Per la Direttrice della scuola salesiana di Saragozza, Merche López, la 36ª edizione dell’evento

è stata molto interessante: per i partecipanti, per vivere l’atmosfera che si genera in questo evento, condividere esperienze e buone pratiche; e per le aziende, per conoscere i loro progetti e interessarsi al loro talento e al loro futuro, cosa che li incoraggia a continuare a lavorare con entusiasmo”.

Nel corso delle diverse edizioni, un numero sempre maggiore di aziende e organizzazioni è stato coinvolto, poiché vede in questo evento un bacino di talenti e di progetti interessanti.

Quest’anno hanno partecipato scuole pubbliche, sovvenzionate dallo Stato e private, di 12 comunità autonome. I tipi di progetti sono stati molto vari e afferenti alle seguenti aree: industriale, che comprende meccatronica, elettronica e robotica; l’area delle comunicazioni, con telecomunicazioni, tecnologie audiovisive, tecnologie dell’informazione e della comunicazione; l’area delle scienze, che comprende fisica, chimica e matematica; e l’area delle scienze della salute e delle scienze sociali e giuridiche, che valuta progetti di medicina, psicologia e scienze umane.

RMG: I Coordinatori Regionali di Comunicazione Sociale si ritrovano per riflettere e progettare insieme

Nella giornata di venerdì 4 marzo, si è svolto in modalità digitale, il primo raduno del 2022 con i Coordinatori Regionali di CS, condotto da don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale.

Di seguito l’articolo di ANS AGENZIA INFO SALESIANA.

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Lo scorso venerdì, 4 marzo 2022, don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale (CS), ha condotto, in modalità digitale, il primo raduno del 2022 con i Coordinatori Regionali di CS, alla presenza dei due membri del Settore della Comunicazione a Roma, don Harris Pakkam, Direttore di ANS, e don Ricardo Campoli.

Erano presenti anche:

  • Don João Carlos Ribeiro (per l’America Cono Sud)
  • Don Ernest Rosario (Asia Sud)
  • Don Mariusz Jawny (Europa Centro e Nord)
  • Don Javier Valiente (Mediterranea)
  • Don Rigobert Fumtchum (Africa e Madagascar)
  • Don Ambrose Pereira (Asia Est – Oceania)
  • Zaida Elisa Navarrete (Interamerica)

Durante l’incontro, coordinato da don Ernest Rosario, l’equipe ha ragionato sulle attività realizzate l’anno passato e ne ha programmate altre secondo quanto pianificato dal Settore per la CS per il 2022.

L’equipe ha esaminato la Scuola Salesiana di Comunicazione Sociale (SSCS), un progetto di formazione per i Delegati della Comunicazione e i laici impegnati nella comunicazione nelle presenze salesiane di tutte le Ispettorie. Un totale di 508 persone sta partecipando a questo progetto, attualmente in corso, e che terminerà, nelle varie regioni, tra agosto e dicembre 2022.

Inoltre, l’équipe ha preso in esame due importanti progetti di comunicazione sociale in cui il Settore è stato molto coinvolto – il festival cinematografico giovanile salesiano “Don Bosco Global Youth Film Festival” e la Strenna del Rettor Maggiore per il 2022. Le opinioni raccolte sul tema sono state positive, e sono stati anche offerti suggerimenti e proposte per le edizioni future.

Da parte sua, don Ambrose Pereira ha presentato brevemente il “Patto Globale per l’Educazione”, un documento rilasciato da Papa Francesco il 12 settembre 2019 come invito al dialogo su come plasmare il futuro del pianeta e la necessità di impegnarsi con i giovani e la società verso la trasformazione positiva del mondo. Il documento sarà studiato dai Delegati di CS per stabilire un dialogo tra la comunicazione e le proposte del Patto Globale e le azioni che possono derivare da questo dialogo.

Durante la riunione sono stati anche presentati il calendario e i luoghi degli incontri congiunti tra i Delegati per la CS e quelli per la Formazione nelle varie Regioni salesiane, da agosto a novembre 2022. Sono stati anche annunciati i preparativi in corso per la Consulta Mondiale del Settore Comunicazione, che si terrà a Lisbona dal 29 ottobre al 1° novembre di quest’anno.

Nell’ambito del processo di approfondimento e attuazione di una mentalità progettuale, e alla luce della terza proposta programmatica del Rettor Maggiore per il sessennio, relativa al cosiddetto “Sacramento Salesiano della Presenza”, è stato annunciato che da maggio 2022 a dicembre 2023, il Consigliere Generale accompagnerà e sosterrà ogni Delegato ispettoriale di CS nell’elaborare e aggiornare il Piano di Comunicazione della propria Ispettoria.

Infine, nel suo intervento don Mendes ha lodato il servizio dedicato di tutti i Coordinatori Regionali di CS e li ha esortati a continuare a lavorare in stretta collaborazione con gli uffici ispettoriali di Pastorale Giovanile e a promuovere la comunicazione istituzionale in linea con la missione della Congregazione, per educare ed evangelizzare i giovani, specialmente i più poveri.

Agustín de la Torre spiega come è nato il poster della Strenna 2022

Agustín de la Torre, autore del poster della Strenna 2022 racconta come è stato sviluppato questo progetto e come la sua vicinanza al mondo salesiano abbia ispirato questo disegno.

Dal sito dell’agenzia ANS

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L’artista spagnolo Agustín de la Torre, autore del poster della Strenna 2022 con il grande cuore rosso al centro dell’opera, ha raccontato come è stato sviluppato questo progetto e come la sua vicinanza al mondo salesiano abbia ispirato questo disegno di grande impatto visivo.

Il legame di Agustín de la Torre, membro dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori, con la Congregazione Salesiana inizia quando lui aveva sei anni e prosegue ancora oggi, dal momento che lavora nella scuola “Maria Ausiliatrice” di Siviglia come insegnante di disegno. “La mia vita ha sempre ruotato intorno alle figure e alla pedagogia di Don Bosco e di Madre Mazzarello”, spiega de la Torre.

Una delle sue più grandi passioni è proprio il mondo della grafica e dell’illustrazione e da molti anni pubblica sulle reti sociali, cercando di fare dell’arte uno strumento di evangelizzazione e una “traduzione” del messaggio di Gesù. Ha anche prodotto numerosi disegni dell’ambiente salesiano che circolano in molte parti del mondo; alcuni di essi adornano scuole, opere sociali e sono stati persino sulla copertina del Bollettino Salesiano.

“Tuttavia, mi mancava qualcosa – ha raccontato l’artista – Ogni anno aspettavo la Strenna del Rettor Maggiore e guardavo le foto e le immagini che la accompagnavano. Ho sempre pensato la stessa cosa: ‘Un giorno avrò il privilegio di fare io stesso il poster’. E quel giorno è arrivato. Quando mi è stata offerta la possibilità di farlo, ho sentito che uno dei miei sogni si era realizzato e sappiamo cosa significano e quanto sono importanti i sogni in termini salesiani”, ha aggiunto.

Agustín de la Torre si è prontamente messo al lavoro, concentrandosi sulla frase di San Francesco di Sales che ispira la Strenna 2022. “Ho pensato che l’AMORE, parola centrale del messaggio di San Francesco, Don Bosco e Gesù di Nazareth, che iconograficamente è rappresentato come un cuore, doveva essere composto da giovani di diverse età, culture, etnie, situazioni sociali. Un cuore presieduto e abbracciato da Don Bosco, sostenuto da San Francesco di Sales e, naturalmente, dalla sua Ausiliatrice”, spiega ancora l’artista.

Il disegno, inoltre, è anche ricco di riferimenti al mondo salesiano, che sono distribuiti in modo più o meno nascosto nell’insieme: dalle date di nascita e morte di Don Bosco, al Progetto di Vita Apostolica dei Salesiani Cooperatori, dalle castagne, alla margherita, in onore al nome della madre di Don Bosco. È presente anche un cane che, pur non essendo grigio come il famoso “angelo custode” di Don Bosco, ha la parola italiana “grigio” scritta sulla zampa.

Tutto nel poster è “salesiano”, persino le ombre dei personaggi, che, infatti, hanno un’opacità del 24% (il numero di Maria Ausiliatrice).

“Ringrazio Dio per questo dono – conclude Agustín de la Torre – Spero di continuare a disegnare e dipingere il messaggio del Vangelo per molti anni a venire, soprattutto attraverso l’immagine e la testimonianza di persone che lo mettono in pratica e che sono grandi e indispensabili come San Giovanni Bosco”.

Giornata Missionaria Salesiana 2022: “COMUNICARE CRISTO OGGI – #MissionariInRete”

In occasione della festa di San Francesco di Sales è stata lanciata la Giornata Missionaria Salesiana 2022 che consisterà nel affrontare il tema dell’annuncio del Vangelo nel mondo dei social media, inoltre sui canali social del Settore Missioni, verranno caricati dei brevi video, in stile TikTok-Point of View, che racconteranno le tre parole “Comunicare”, “Cristo”, “Oggi” dal punto di vista dei giovani.

Di seguito l’articolo di ANS AGENZIA INFO SALESIANA

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Social Media e spirito missionario salesiano: da oggi potete trovare i materiali della Giornata Missionaria Salesiana di quest’anno.

Oggi, in occasione della festa del grande San Francesco di Sales, a 400 anni esatti dal suo “dies natalis”, il Settore per le Missioni lancia la Giornata Missionaria Salesiana 2022. La coincidenza della data non è casuale perché il tema di quest’anno si collega bene all’attitudine comunicativa ed evangelizzatrice del Dottore della Chiesa: “COMUNICARE CRISTO OGGI“- #MissionariInRete.

Seguendo questo motto, la Giornata Missionaria Salesiana intende creare un ponte tra l’Animazione Missionaria e la Comunicazione Sociale affrontando il tema dell’annuncio del Vangelo nel mondo dei social media.

Tanti spunti da tutto il mondo salesiano e non solo ci aiuteranno a riflettere e a celebrare questo importante appuntamento salesiano, che non necessariamente corrisponde ad una giornata: ogni Ispettoria e comunità può offrire un itinerario educativo-pastorale di cui la GMS costituisca il punto culminante, come espressione dello spirito missionario.

I materiali di animazione saranno disponibili nel sito sdb.org e comprendono un poster, una preghiera e un libretto.

Oltre a questi, sui canali social del Settore Missioni, verranno caricati dei brevi video, in stile TikTok-Point of View, che racconteranno le tre parole “Comunicare”, “Cristo”, “Oggi” dal punto di vista dei giovani.

Il poster della GMS 2022 mostra cinque giovani riuniti intorno ad una tavola che si confrontano in una maniera semplice utilizzando gli strumenti tecnologici che fanno parte della nostra quotidianità: smartphone, computer, tablet… La diversità delle culture non è un ostacolo e il mondo delle reti sociali avvicina ed unisce. San Francesco di Sales accompagna il lavoro di trasmettere il Vangelo in dinamiche sempre nuove e creative. Alla base di tutto c’è il volto di Gesù: è Lui il motore e il messaggio che i salesiani vogliono portare ai giovani con le loro vite, anche quando utilizzano le reti sociali.

All’interno del libretto la riflessione è guidata dai tre elementi che costituiscono il tema: “Comunicare”, attraverso un’esperienza concreta di educazione ai media, “Cristo”, la vera sorgente di ogni forma di comunicazione del Vangelo, “Oggi”, approfondendo il rapporto tra i giovani di tutto il mondo e i social media.

Ulteriori spunti vengono dati dalla lettera del Rettor Maggiore, dall’intervista a tre Consiglieri Generali e dalla Lectio Divina sul brano di Romani 12,9-21 “L’amore sia senza ipocrisia”.

“Per avere un riferimento salesiano, è stata inserita una riflessione per una comunicazione efficace in stile salesiano, e la presentazione di ANS, preziosa risorsa per la Congregazione e per la Chiesa. Introdurci nella mentalità dei giovani di oggi, ‘millennials’ e ‘Generazione Z’ e ascoltare la voce di un sacerdote in prima linea su questi temi e di alcuni giovani dell’MGS ci aiuterà a tradurre in esperienza di vita gli stimoli ricevuti” affermano dal Settore per le Missioni.

La testimonianza di santità di Francesco di Sales e del giovane Carlo Acutis ci mostrano che questo è un cammino verso il Cielo.

Alcune attività grafiche di gioco accompagnano il testo e possono essere utilizzate con i ragazzi per riflettere sui temi della GMS 2022.

Il progetto da sostenere scelto per quest’anno è la rete radiofonica salesiana “ARTESBOL” in Bolivia.

Il lavoro per la realizzazione dei materiali della GMS, sotto la guida del Settore Missioni, ha coinvolto tante persone di diverse Ispettorie di tutto il mondo. La preghiera è stata scritta da Mattia, giovane studente che vive all’opera “Sacro Cuore”, a Roma ed è impegnato nelle attività pastorali della casa.

Tutti noi possiamo comunicare Cristo attraverso la nostra semplice testimonianza di vita sui social media, con un po’ di coraggio e di creatività!

RMG – L’ultimo video di “CaglieroLIFE” del 2021 e un nuovo logo dal 2022

Il Settore per le Missioni Salesiane, come da tradizione , ha rilasciato un nuovo video della serie “CaglieroLIFE” con il tema della testimonianza e dal 2022 il Settore si doterà di un nuovo logo.

Di seguito l’articolo di ANS Agenzia Info Salesiana

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Roma – Come divenuto ormai tradizione, attorno all’11 del mese, commemorazione mensile del Primo Invio Missionario, il Settore per le Missioni ha rilasciato un nuovo video della serie “CaglieroLIFE”. Il tema, per dicembre, è quello della testimonianza. Ma non è questa l’unica novità che viene dalle Missioni: infatti, dal 2022 il Settore si doterà di un nuovo logo.

Il 2021, che ha visto nascere la nuova rubrica di animazione missionaria del “CaglieroLIFE”, si chiude con un ultimo video di questa serie che fa riflettere su un tema di estrema attualità per chiunque intenda essere un missionario del Vangelo oggi: l’importanza di essere credibili, oltre che di essere credenti. La breve provocazione visuale, infatti, ricorda che sono l’autenticità, una vita “profetica”, perché degna di fiducia, e la coerenza tra ciò che si crede e come si agisce a caratterizzare davvero il cristiano, più della mera conoscenza teorica della fede o del catechismo. “PROCLAMARE CRISTO È VIVERE CON CRISTO”, è il messaggio centrale del video di questo mese.

Il video, realizzato in collaborazione con l’iniziativa salesiana francese “Don Bosco Intuition Entertainers Media” (DBIEM – www.dbiem.org), è disponibile, come tutti i precedenti, in cinque lingue, sul canale YouTube del Settore per le Missioni Salesiane, sul sito www.sdb.org e sulla pagina Facebook del Settore per le Missioni Salesiane.

Intanto, con lo sguardo già rivolto all’anno che verrà, il Settore per le Missioni ha svelato anche il suo nuovo logo, semplice nella rappresentazione, ma allo stesso tempo ricco di significati.

Su sfondo bianco, si staglia la caratteristica sagoma della croce salesiana, a rappresentare unitamente la persona di Gesù e la salesianità, e a fare da cornice a tutto il resto; al centro, infatti, si trovano 5 fiammelle, che per la loro forma assomigliano anche ad altrettante figuri di uomini. Ognuna colorata diversamente (azzurro, rosso, bianco, giallo e verde), rappresentano l’internazionalità della Congregazione, attraverso la rappresentanza dei 5 Continenti, e la centralità della persona umana in ogni iniziativa missionaria.

Unitamente, però, come immagine di fuoco che arde, richiamano anche molti altri messaggi: il fuoco del carisma, animato dalla fiamma dello Spirito Santo; il roveto ardente dell’amore inestinguibile di Dio Padre; e, per finire, anche i cinque misteri del Rosario, la “catena dolce” che lega a Maria, la grande missionaria.

 

Primo incontro online dei Delegati Ispettoriali per la Famiglia Salesiana del mondo – ANS

Dal 6 al 15 ottobre si è tenuto il primo incontro online tra i Delegati Ispettoriali per la Famiglia Salesiana  attivi in tutte e sette le regioni del mondo e i salesiani membri del Segretariato per la Famiglia Salesiana; l’incontro è stato focalizzato sull’accompagnamento e l’animazione della FS, essendo un’opportunità per valutare i punti di forza e le sfide attuali.

Di seguito si riporta l’articolo pubblicato sul sito dell’Agenzia Info Salesiana.

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(ANS – Roma) – I punti più rilevanti per l’accompagnamento e l’animazione della Famiglia Salesiana del mondo da parte dei Salesiani di Don Bosco sono stati il fulcro del Primo incontro tra i salesiani membri del Segretariato per la Famiglia Salesiana (FS) e i Delegati Ispettoriali per la FS attivi in tutte e sette le Regioni del mondo salesiano, celebrato nei giorni dal 6 al 15 ottobre.

All’incontro, realizzato in modalità digitale, ha partecipato circa il 70% dei Delegati Ispettoriali per la FS: una bella esperienza di comunione e di condivisione, nonché un’ottima opportunità per la valutazione dei punti di forza e delle sfide attuali per la FS di ogni Ispettoria. E tutto questo è stato vissuto in un clima di gioia, preghiera e comunicazione.

I gruppi della FS sono presenti in tutte le Ispettorie, in una proporzione variabile dal 25% al 45% delle presenze dei gruppi riconosciuti ufficialmente. Inoltre, in parecchie Ispettorie ci sono altri gruppi locali che meritano attenzione. La vivacità dei gruppi è manifestata, anche in questo tempo di pandemia, e si esprime attraverso l’impegno dei membri delle Consulte ispettoriali, la crescita di alcuni gruppi (come l’ADMA, i Salesiani Cooperatori…), il rapporto con le Figlie di Maria Ausiliatrice, i progetti spesso collegati alla programmazione delle Ispettorie e le iniziative di celebrazione, formazione, preghiera e anche di missione.

Crescono e si approfondiscono, infine, il legame con le équipe di Pastorale Giovanile, l’apertura alla Chiesa locale e l’impegno nel sociale. Tra le sfide si debbono elencare: il bisogno di crescere ancora di più nel senso della Famiglia Salesiana, nella capacità di accompagnamento, nella formazione nella FS delle nuove generazioni di salesiani, in una formazione congiunta più curata, nella valorizzazione del laicato, nella capacità di autoresponsabilità dei gruppi, nel coinvolgimento di quanti per ragioni diverse non se la sentono di affiliarsi pienamente ad un’organizzazione, nello sbocco del Movimento Giovanile Salesiano all’interno della Famiglia Salesiana e nel rinnovamento della stessa FS.

Il raduno ha permesso anche di condividere informazioni sulle prossime Giornate di Spiritualità della FS, sul Corso per Delegati di recente nomina, sul sito della FS e su altri eventi previsti per i prossimi messi. È stato, in definitiva, un ricco scambio, che diventerà senza dubbio un itinerario di condivisione e di approfondimento nel presente sessennio.

“La santità della Dolcezza”: uno spettacolo dedicato alla figura di mons. Giuseppe Cognata, SDB

Sabato 9 ottobre 2021, a Tivoli, è andata in scena la prima assoluta dello spettacolo musicale ” La santità della dolcezza” che ha risaltato alcuni aspetti della vita creativa di mons. Giuseppe Cognata, salesiano, fondatore delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore.

Si riporta in seguito l’articolo pubblicato sul sito ANS.

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Sabato 9 ottobre 2021 il gruppo vocale “Charmonie” ha presentato a Tivoli la prima assoluta de “La santità della Dolcezza”, spettacolo musicale, scritto, musicato e interpretato da Rita Gentili, Sara Narzisi e Silvia Narzisi, con orchestrazioni di Giovanni Proietti Modi, che ha rivisitato in maniera originale e creativa la vicenda di mons. Giuseppe Cognata, Vescovo di Bova, salesiano, fondatore delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore, la cui Causa di Beatificazione è stata aperta il 10 dicembre 2020, dopo il consenso dato da Papa Francesco.

Una vita raccontata attraverso la musica, vera protagonista dello spettacolo, con sette brani volti ad esaltare il carisma, la fede e la risposta umile alla prova che contraddistinsero la difficile esperienza di mons. Cognata, il quale venne calunniato, destituito dall’ordine episcopale e allontanato dall’istituto da lui fondato. Insieme alla musica, il teatro: l’attore Alessandro Nistri ha interpretato – attraversando sentimenti, coscienze ed intensità diversi – le persone che hanno accompagnato mons. Giuseppe Cognata nei momenti cardine della sua storia.

A fare da scenografia, l’opera d’arte ideata dall’artista Pierluigi Pastori e realizzata dal “LabOratorio Artistico Don Bosco” da lui guidato: una “macchina del tempo”, una cornice perfetta di tanti quadri che si compongono in un unico spazio scenico. Infine, ad accompagnare il canto, le preziose note del violino di Riccardo Pastori. Un sapiente gioco di luci ha scandito le fasi, armonizzato i monologhi e conferito suggestione alla “macchina del tempo”, troneggiante in scena, in cui i simboli cristologici della sofferenza si sono trasformati nelle chiavi che aprono le porte della Santità.

La Famiglia Salesiana era rappresentata da don Gildasio Mendes, Consigliere per la Comunicazione Sociale, da don Joan Lluís Playà Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato della Famiglia Salesiana, don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, da don Líder Justiniano Flores, Ispettore della Bolivia, e don Javier Ortiz, collaboratore del Settore per la Pastorale Giovanile. Gioiosa soddisfazione è stata espressa da Madre Graziella Benghini, Superiora Generale delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore, per il prodotto artistico e per il profondo messaggio di speranza che ha pervaso il pubblico presente.

 

“La formazione per essere SALESIANI PASTORI OGGI”. Ripercorrendo il quarto video di “È ora di Capitolo 28”

I responsabili della Formazione salesiana tornano ad approfondire alcuni dei numerosi spunti che il Rettor Maggiore ha esplicitato nel quarto video della rubrica “È ora di Capitolo 28”.

In seguito l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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“La formazione per essere SALESIANI PASTORI OGGI” non è solo il titolo della quarta Linea Programmatica che il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha consegnato alla Congregazione per il sessennio 2020-2026; piuttosto, è un elemento fondamentale per definire il Salesiano di Don Bosco per i giovani di oggi. Ecco perché, a distanza di qualche settimana dalla pubblicazione in rete del quarto video della rubrica “È ora di Capitolo 28”, pare opportuno tornare ad approfondire, con il contributo dei responsabili della Formazione salesiana, alcuni dei numerosi spunti che il Rettor Maggiore dissemina in quel video.

Già il set del video è un elemento parlante: la cappella di San Francesco di Sales, nel cuore di Valdocco, dove Don Bosco pregava con i suoi primi ragazzi, dove egli crebbe, umanamente, pedagogicamente e spiritualmente i vari Domenico Savio, Michele Magone, Francesco Besucco, Michele Rua, Giovanni Cagliero…

Non è dunque un caso se è in quel luogo che colui che di Don Bosco è il X Successore decide di parlare della formazione. Pur circondato da tanti giovani in formazione iniziale, Don Á.F. Artime alza però lo sguardo verso l’alto, per attestare che “il vero protagonista della formazione è lo Spirito Santo”. Un protagonismo, però, che non annulla la libertà dell’individuo, ma che anzi ne richiede la convinta adesione per aiutare il soggetto a realizzarsi pienamente. Perché lo Spirito Santo può essere il protagonista “sempre che la nostra docilità permetta allo Spirito di fare un vero cammino” – nota subito dopo Don Á.F. Artime.

Egli evidenzia con gioia che Dio ama ancora molto la Congregazione e i giovani poveri “perché amando i giovani, chiama noi, e ci sogna in mezzo a loro” – e di fatti oggi un salesiano su quattro a livello mondiale è un giovane in formazione iniziale. Ma chiarisce pure che la formazione non riguarda solo “il passaggio per alcune delle nostre case”: semplicemente perché non può essere un percorso delimitato nel tempo, che si realizza nei primi anni di vita religiosa e si completa una volta per tutte. Al contrario, afferma il X Successore di Don Bosco, esso “un processo lungo”, che “dura tutta la vita”; un processo caratterizzato da due elementi fondamentali, l’amore verso Dio e l’amore verso i giovani poveri: “Se manca questo amore, questo fascino per Dio e questa generosità per i giovani, faremo altre cose, ma non formazione salesiana” aggiunge ancora.

Alla luce del video del Rettor Maggiore, anche il Consigliere per la Formazione, don Ivo Coelho, ci tiene a sottolineare un fatto: “il percorso formativo non serve a massificare i religiosi uniformandoli ad un unico ideale, ma piuttosto valorizza in ciascun individuo quei tratti che Dio gli ha donato per meglio servire i fratelli e le sorelle. In tal senso la formazione è un processo di grande personalizzazione che richiede processi di vera autenticità e un intenso lavoro artigianale. Ed è un lavoro graduale e delicato, che non si fa in solitudine e che non è limitato nemmeno ai formatori specificamente incaricati, perché è la comunità stessa ad essere formatrice, con quei confratelli che Dio mette sul nostro cammino”.

Da parte sua, invece, il salesiano coadiutore Raymond Callo, collaboratore del Settore per la Formazione, focalizza la sua attenzione su alcuni passaggi finali del video, laddove il Rettor Maggiore parla dell’internazionalità della Congregazione – qualcosa di quanto mai evidente a chiunque frequenti le case salesiane di tutto il mondo, e specialmente le case di formazione iniziale. “Il Rettor Maggiore – afferma – ci offre il giusto approccio: non si tratta di fenomeno da subire, deve essere assunto per quello che è, cioè un’occasione di testimonianza. In un mondo così complesso e con tante divisioni, la nostra realtà comunitaria da tutte le parti del mondo è una vera profezia”.

Il quarto video di “È ora di Capitolo 28” vuole essere una risorsa per l’animazione, la riflessione e il dibattito tra i giovani salesiani in formazione, così come tra tutti i Figli di Don Bosco sparsi per il mondo. È stato visionato già diverse migliaia di volte e viene continuamente scaricato e proiettato in molte comunità come sussidio per l’approfondimento del Capitolo Generale 28° della Congregazione Salesiana.

Incontro di Verifica degli Ispettori a metà del loro sessennio – ANS

L’Agenzia di informazione salesiana ANS, dedica un articolo sull’incontro di Verifica degli Ispettori giunti a metà del loro sessennio avvenuto tra il 12 ed il 21 settembre a Torino. L’appuntamento è stato presieduto dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime e coordinato dal suo Vicario, don Stefano Martoglio, con il suo segretario, don Saimy Ezhanikatt.

Si riporta l’articolo completo pubblicato su ANS, Agenzia di Informazione Salesiana.

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(ANS – Torino) – Per la prima volta dalla conclusione del Capitolo Generale 28° della Congregazione Salesiana, si è svolto a Torino, nei giorni dal 12 al 21 settembre, l’Incontro di Verifica degli Ispettori giunti a metà del loro sessennio. L’appuntamento, presieduto dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, e coordinato dal suo Vicario, don Stefano Martoglio, con il suo segretario, don Saimy Ezhanikatt, ha rappresentato un motivo di speranza e un segno di graduale ritorno alla normalità nella vita della Congregazione dopo i tempi più duri della pandemia.

All’incontro hanno preso parte otto Superiori, provenienti per lo più dall’Europa, ma non solo: don José Aníbal Mendonça, Ispettore del Portogallo (POR); don Wilfried Wambeke, Ispettore di Belgio Nord e Olanda (BEN); don Eunan Mcdonnell, Ispettore dell’Irlanda (IRL); don Reinhard Gesing, Ispettore della Germania (GER); don Angelo Santorsola, Ispettore dell’Italia Meridionale (IME); don Miguel Ángel Asurmendi, Ispettore di “Spagna-Maria Ausiliatrice” (SMX); don Natale Vitali, Ispettore di Brasile-Belo Horizonte (BBH); don Maria Arokiam Kanaga, Superiore della Visitatoria dell’Università Pontificia Salesiana (UPS).

Motivo fondamentale e asse centrale dell’incontro è il colloquio che ogni Ispettore ha con il Rettor Maggiore dopo tre anni di servizio ispettoriale: è quella l’occasione per valutare insieme il percorso compiuto dall’Ispettoria in questo tempo, alla luce delle indicazioni che lo stesso Rettor Maggiore aveva consegnato all’inizio del mandato di ciascuno di loro con la “carta di navigazione”, oltre che con le altre raccomandazioni inviate nelle Lettere redatte al termine delle rispettive Visite Straordinarie. Allo stesso tempo, questi colloqui costituiscono anche un’espressione di vicinanza e di accompagnamento da parte del Rettor Maggiore verso ciascuno degli Ispettori: la cura verso la persona dell’Ispettore, in primo luogo, così come l’ascolto attento delle sue necessità nei compiti di guida e animazione, le sue valutazioni sulla realtà ispettoriale, i punti di forze e le opportunità, le sfide e le aree di miglioramento… Sono tutti temi che vengono affrontati con parresia, amichevolezza e fraternità tipicamente salesiane. Nondimeno, il programma delle giornate ha previsto un ricco programma formativo: grazie in primo luogo alla collaborazione dei Salesiani della Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta (ICP), i partecipanti hanno potuto riapprofondire le radici del carisma salesiano, la spiritualità di Don Bosco, il tema del discernimento e della sequela di Gesù, la centralità di Maria nella spiritualità salesiana, l’identità consacrata salesiana nelle sue due forme, la testimonianza di docilità allo Spirito Santo di Santa Maria Domenica Mazzarello… E approfittando del trovarsi a Torino, e dell’attuale situazione che permette la possibilità di compiere delle visite – pur contingentate e nel rispetto dei protocolli vigenti –, i partecipanti all’incontro di verifica hanno potuto avvantaggiarsi anche del contatto diretto con tutti i Luoghi Salesiani: un elemento che ha costituito un indubbio valore aggiunto di quest’esperienza.