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“Don Bosco Global Youth Film Festival”, prorogata la scadenza per la partecipazione

Prorogate le iscrizioni per partecipare al “Don Bosco Global Youth Film Festival” (DBGYFF), la rassegna cinematografica salesiana globale. Al festival, promosso dai Salesiani di Don Bosco attraverso la Fondazione DON BOSCO NEL MONDO, potranno pertanto essere accolti tutti i video caricati sul sito entro il 15 di ottobre, termine esteso di due settimane in più rispetto alla data precedentemente annunciata.

Riportiamo, per maggiori informazioni, l’articolo pubblicato su ANS.

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Centinaia di video giunti in neanche due mesi, da tutto il mondo, e richieste di partecipazione che vanno dai preadolescenti agli adulti: attorno al “Don Bosco Global Youth Film Festival” (DBGYFF) c’è un entusiasmo crescente e contagioso, che sta già centrando in pieno il primo obiettivo del festival, quello di fomentare tra i giovani un messaggio di speranza che infiammi il mondo intero. Per questo gli organizzatori della prima rassegna cinematografica salesiana globale hanno deciso di prolungare i tempi per la presentazione dei lavori. Al festival, promosso dai Salesiani di Don Bosco attraverso la Fondazione DON BOSCO NEL MONDO, potranno pertanto essere accolti tutti i video caricati sul sito entro il 15 di ottobre – con una proroga di oltre due settimane rispetto alla data precedentemente annunciata. Ma non è questa l’unica novità, quando mancano meno di due mesi allo svolgimento del festival – in programma in contemporanea in varie località di tutto il mondo nei giorni 18-19 novembre 2021. Avanzano, infatti, a ritmo spedito anche i lavori “dietro le quinte”. Spiega il responsabile tecnico del DBGYFF, don Maria Lawrence: “Il portale del film www.dbgyff.com ha avviato un nuovo capitolo dei nostri servizi alla gioventù. Il front-end del sito web del portale facilita l’accesso degli utenti, mentre l’applicazione web back-end, costruita su misura, utilizza la tecnologia cloud da molteplici risorse per ricevere automaticamente i profili degli utenti, i film di varie categorie presentati dai giovani di tutto il mondo; e, in più, assiste la giuria sparsa in tutto il mondo per valutarli”. Quindi, ha aggiunto: “È un sistema robusto, costruito per garantire la pluralità di lingue, culture e paesi sia per i partecipanti che per la giuria, facendo in modo che la tecnologia favorisca la partecipazione”. In questi giorni, inoltre, si sta completando la nomina dei membri della Giuria Preliminare, selezionati su indicazione dei Delegati di Comunicazione Sociale di tutto il mondo. Tali giurati, divisi per gruppi, hanno il compito di visionare un set di video ciascuno e di effettuare una prima selezione in favore della Gran Giuria che, successivamente, stilerà le classifiche e assegnerà i premi. I giurati – i cui nomi verranno tutti pubblicati sul sito – avranno un compito non facile: perché la partecipazione da parte di tutto il mondo salesiano, e non solo, è davvero elevata, in termini di numeri, ma anche di coinvolgimento, e non sarà facile procedere al lavoro di selezione. Fino ad oggi sulla piattaforma del festival – www.dbgyff.com – sono pervenuti video di tutte le categorie (corti dal vivo, di animazione, video musicali) da Italia, Spagna, India, Perù, Francia, Corea del Sud, Irlanda, Guatemala, Belgio, Uganda, Pakistan e Armenia. E che l’interesse suscitato sia davvero vasto è confermato anche da altri particolari: come, ad esempio, le diverse candidature ricevute da bambini e ragazzi al di sotto dei 15 anni o da adulti al di sopra dei 30. Anche se per regolamento tali lavori non potranno essere accolti, stanno spingendo gli organizzatori a prevedere nuove categorie di concorso per eventuali successive edizioni. Parlando della risposta dei giovani, il Direttore del festival, don Harris Pakkam, ha dichiarato: “In generale abbiamo ricevuto feedback da più di 100 Paesi, c’è stata una risposta davvero entusiasta da parte dei nostri giovani! È molto motivante vederli così coinvolti nella creazione di qualcosa per il festival ed esprimere il loro desiderio di essere ambasciatori di speranza. Questa piattaforma del festival è stata concepita proprio per far sentire la loro voce e riunirli per questa nobile causa”. Anche all’interno stesso della Congregazione l’iniziativa del DBGYFF ha acceso la voglia di partecipare: numerosi sono i video realizzati grazie all’accompagnamento di salesiani, istituzioni salesiane e Ispettorie, che hanno sostenuto i propri giovani in un percorso che è soprattutto una forma di presenza e di vicinanza ai ragazzi. Un caso a sé è quello dei corti realizzati da salesiani giovani, Figli di Don Bosco che rispettano i requisiti anagrafici per inviare delle loro creazioni multimediali: si contano già una decina di video presentati da giovani salesiani in formazione, e infatti gli organizzatori del festival stanno pensando di istituire un premio onorifico, una menzione speciale, ai migliori corti appartenenti a questa nuova “categoria”. Conclude don Ricardo Campoli, Responsabile della Promozione del DBGYFF,: “I giovani di America, Africa, Asia, Europa e Oceania si sono uniti positivamente per dare vita e vigore a questo festival. Circa 20 giovani dei nostri ambienti, di varie località geografiche, stanno promuovendo il festival sulle reti sociali, in 4 lingue: italiano, inglese, spagnolo e portoghese. Sento che questa sarà veramente una grande festa per i nostri giovani”.

 

“Responsabilità”: è questo il tema del nuovo video di “CaglieroLIFE”

Il nuovo portale “CaglieroLIFE”, dedicato e promosso dal Settore per le Missioni e collegato all’intenzione salesiana, per il mese di settembre, ha pubblicato un nuovo video dedicato al tema della “Responsabilità”, sensibilizzando sull’importanza di tenere dei comportamenti collettivi corretti per la sopravvivenza del mondo in cui viviamo.
A seguire riportiamo l’articolo completo riportato su ANS.
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“Responsabilità” è il tema portante del nuovo video di “CaglieroLIFE”, la serie di video promossi dal Settore per le Missioni e collegati all’intenzione salesiana del mese.

Per questo mese di settembre si pone l’accento appunto sulla responsabilità, ricordando che “il modo in cui vivo conta”. Nel video, sempre della durata di un minuto, viene sottolineato che il nostro mondo sta soffrendo, per le conseguenze di comportamenti errati. Molte persone, purtroppo, pensano di non poter fare nulla per cambiare le cose. Come cristiani, invece, dobbiamo rispondere: “Sì, possiamo”.

Il video di questo mese ci pone dunque un interrogativo fondamentale: cosa posso fare per vivere in modo più responsabile?

Il “CaglieroLIFE” di settembre è realizzato dal team “DBIEM” di Parigi ed è disponibile in italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese sul canale YouTube del Settore per le Missioni.

“70X7”: superando le frontiere e facendo bei sogni

Da ANS – Agenzia Info Salesiana una notizia sul rinnovamento della Ratio Fundamentalis

(ANS – Roma) – Da alcuni mesi sette giovani salesiani, presenti a Roma per motivi di studio e rappresentanti delle sette Regioni salesiane, stanno lavorando con don Silvio Roggia, del Dicastero per la Formazione, a come raggiungere e coinvolgere tutti i giovani salesiani del mondo. Il loro sogno è stimolare la partecipazione di tutti i giovani salesiani al processo di rinnovo della Ratio Fundamentalis, perché sin da quando è stato lanciato questo percorso, attraverso i questionari inviati a tutte le Ispettorie e comunità, si è desiderato riservare un ascolto privilegiato ai salesiani giovani. La missione di questo gruppo è pertanto proprio quella di trovare un modo concreto per realizzare tale coinvolgimento, e sognare con ogni regione della Congregazione quest’avventura appena cominciata.

A comporre tale particolare équipe sono:

– Diacono Mark Naidzich (Bielorussia – PLE) – Regione Europa Centro Nord – Studente di Teologia (4° anno) a Torino-Crocetta
– Diacono Wellington Batista de Abreu (Brasile – BMA) – Regione America Cono Sud – Studente di Teologia (4° anno) all’UPS/Gerini
– Don Rodolfo Martín Delgado Rivera (Messico – MEG) – Regione Interamerica – Studente di Pedagogia Vocazionale all’UPS.
– Don Carlos Cheung (Hong Kong – CIN) – Regione Asia Est Oceania – Studente di Teologia Dogmatica all’UPS.
– Don Aneke John Paul Chinonso (Nigeria – AFW) – Regione Africa e Madagascar – Studente di Pedagogia per la scuola all’UPS.
– Don Joseph Benny (India – INH) – Regione Asia Sud – Studente di Catechetica all’UPS.
– Marco Tagliavini (Italia – ICC) – Regione Mediterranea – Studente di Teologia (3° anno) a Torino-Crocetta

Dopo qualche incontro e una vasta raccolta di idee, tutti i sette si sono dati da fare, e contattando i Delegati Ispettoriali per la Formazione di ogni ispettoria, hanno individuato altri rappresentanti delle diverse Ispettorie della loro regione. Quindi, attraverso anche degli incontri online, hanno motivato i salesiani di ogni Ispettoria a rispondere ai questionari inviati e a promuovere la partecipazione e i contributi di ogni giovane salesiano.

L’esperienza del ‘70×7’ è proprio questa della moltiplicazione, come nel miracolo dei cinque pani e due pesci, ma anche come nel caso della moltiplicazione del perdono in risposta alla domanda di Pietro… Per questo, sette giovani salesiani stanno facendo settanta volte di più… L’intento è che con loro si riesca ad arrivare ad ogni singolo confratello, rendendolo partecipe del processo e anche moltiplicatore nella propria Ispettoria. Perciò dobbiamo dire un sentito grazie a questi sette giovani salesiani e a tutti i Delegati ispettoriali per la Formazione, per avere indicato i giovani confratelli dando loro appoggio e incoraggiamento in questo processo” ha affermato don Roggia.

Tra questi rappresentanti verrà scelto un giovane salesiano che si unirà all’equipe che a Roma dal 15 al 28 novembre 2021 inizierà a lavorare su quanto è emerso dai questionari e dagli altri contributi per iniziare il processo di riscrittura della Ratio. Sarà un gruppo di 21 salesiani, di cui 7 saranno giovani, uno per regione.

Incontro Regionale dei Delegati Ispettoriali per l’Animazione Missionaria e per la Comunicazione Sociale

“Comunicare Cristo oggi”: questo il tema dell’incontro Regionale dei Delegati Ispettoriali per l’Animazione Missionaria e per la Comunicazione Sociale, convocato dai Settori per le Missioni e per la Comunicazione Sociale e tenutosi il 17 agosto scorso. Il tema scelto rimane legato con la chiamata della Chiesa attraverso il Sinodo sui giovani. Di seguito un breve riepilogo dell’incontro tratto dall’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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Ha avuto inizio il 17 agosto l’incontro Regionale dei Delegati Ispettoriali per l’Animazione Missionaria e per la Comunicazione Sociale, convocato dai Settori per le Missioni e per la Comunicazione Sociale e che avrà come tema “Comunicare Cristo oggi”. I partecipanti, 30 in totale, provengono dalle Ispettorie della Regione America Cono Sud. L’incontro, alla luce della linea programmatica dopo il CG28 del Rettor Maggiore per il sessennio, si pone due obiettivi principali:

  1. rafforzare il coordinamento e la sinergia tra i due Settori
  2. riflettere su come promuovere l’annuncio di Cristo oggi.

Il tema scelto è connesso con la chiamata della Chiesta attraverso il Sinodo sui giovani, che dice che:

“l’ambiente digitale rappresenta per la Chiesa una sfida su molteplici livelli; è imprescindibile quindi approfondire la conoscenza delle sue dinamiche e la sua portata dal punto di vista antropologico ed etico. Esso richiede non solo di abitarlo e di promuovere le sue potenzialità comunicative in vista dell’annuncio cristiano, ma anche di impregnare di Vangelo le sue culture e le sue dinamiche”. (Documento Finale, n. 145).

Inoltre, questo incontro è una risposta all’appello del Rettor Maggiore, che parla “dell’inculturazione della missione salesiana nell’habitat digitale, dove i giovani vivono, coinvolgendo le nostre università, in rete con altri centri e agenzie che più da vicino seguono e studiano le trasformazioni che il mondo digitale sta portando tra le nuove generazioni”. (Proposta Programmatica del Rettore Maggiore, n. 3).

“Oggi i social media fanno parte della nostra vita e della nostra cultura. Ci permettono di comunicare con migliaia di persone con un click. Pertanto, la sfida per ogni educatore salesiano, per ogni animatore giovanile è quella di utilizzare i social media offrendo ai giovani contenuti che li aiutino in qualche modo a incontrare personalmente Gesù. Ovviamente, oggi i social media ci offrono un’opportunità unica per favorire l’annuncio iniziale ed evangelizzare soprattutto i giovani. Io spero vivamente che questi incontri ci aiuteranno in questa linea”, ha affermato don Maravilla, Consigliere Generale per le Missioni.

“Sono felice di questi incontri perché ci offriranno tante opportunità di lavorare con un spirito di sinergia e collaborazione, e ci offriranno tanti spunti per trovare nuovi cammini per inculturare il Vangelo, dove vivono i giovani, attorno alle reti sociali”, ha aggiunto don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale.

Durante gli incontri, che saranno divisi per Regione, saranno presentate due relazioni:

1. «Comunicare Cristo Oggi. Un dialogo sull’inculturazione del Vangelo nell’habitat digitale» – Don Gildasio Mendes;
2. «Connettersi con la mentalità della ’Generazione Z’» – Don Alfred Maravilla.

Gli incontri saranno suddivisi per Regione e, ad eccezione di quello riguardante la Regione Europa Centro e Nord, si svolgeranno in modalità online. Si terranno secondo il seguente calendario:

  • Regione America Cono Sud: 17-18 agosto 2021 dalle ore 15 alle 18;
  • Regione Interamerica: 24-25 agosto dalle 16 alle 19;
  • Regione Africa-Madagascar: 13-14 ottobre dalle 10 alle 13;
  • Regione Mediterranea: 27-28 ottobre dalle 10 alle 13; -> VAI AL CALENDARIO
  • Regione Asia Sud: 15-16 novembre dalle 12 alle 15;
  • Regione Asia Est – Oceania: 16-17 novembre dalle 8 alle 11;
  • Regione Europa Centro e Nord: 22-25 novembre, in presenza a Praga.

Giovani Salesiani e accompagnamento – Persona e comunità responsabili insieme: 9° video

Continua l’approfondimento e la riflessione sul testo del Dicastero per la Formazione “Giovani Salesiani e accompagnamento – Orientamenti e direttive” attraverso  i video dedicati, da utilizzare come “piccoli semi” per la formazione delle case salesiane. Di seguito la notizia dell’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS e l’9° video uscito per il mese di maggio.

È giunto al nono video-seme il percorso per favorire la lettura, riflessione e condivisione sui principali nuclei tematici di “Giovani salesiani e accompagnamento – orientamenti e direttive”. questo penultimo episodio si focalizza su tre sottotitoli del testo: 4.13 accompagnamento spirituale olistico; 4.14 valutazioni trimestrali come aiuto alla crescita; e 4.15 assumersi la responsabilità personale della formazione (dal n° 166 al n° 171).

Nei tre minuti del video messaggio si dà soprattutto rilevanza al punto centrale (4.14), essendo questo anche uno degli aspetti emersi con più forza dalla ricerca su giovani salesiani e accompagnamento, a cui hanno partecipato oltre 4.000 tra giovani in formazione e loro guide.

Da quella indagine infatti è emerso che se da un lato questo può essere uno strumento prezioso di accompagnamento comunitario, dove l’équipe dei formatori si impegna a sostenere il cammino di ognuno incoraggiando, consigliando, correggendo, rafforzando l’itinerario di crescita personale; dall’altro ci sono anche molti segnali che indicano come un cattivo funzionamento di questo strumento può minare alla radice la fiducia tra formatori e formandi, che è come l’anima che rende vivo ed efficace l’accompagnamento in tutte le sue espressioni.

Si richiama un passaggio chiave della Ratio a riguardo delle valutazioni. “Nel periodo della formazione iniziale, per valutare e stimolare il processo formativo personale si compiano gli scrutini ogni tre mesi. Si mettano a confronto gli obiettivi della fase e il cammino del confratello, verificando la maturazione vocazionale in continuità con le valutazioni precedenti. Il confratello sia coinvolto nella verifica con diverse modalità” (FSDB 296). Il coinvolgimento del giovane in formazione non è soltanto una scelta di metodo. Corrisponde piuttosto ad un’altra convinzione basilare per la formazione, già espressa con chiarezza da San Giovanni Paolo II in Pastores dabo Vobis: “Ogni formazione è ultimamente autoformazione” (PdV 69). Senza la piena partecipazione di chi è il protagonista principale di ogni percorso formativo, non può esserci cammino di crescita vocazionale.

A conclusione del video, girato nel post noviziato di San Tarcisio, a Roma, interviene anche il Rettor Maggiore emerito Don Pasqual Chavez, che è membro di quella comunità, e che conclude con queste parole: “La conversione parte dagli occhi e dal cuore. Quando diventiamo mistici nel nostro modo di stimarci a vicenda, nel riconoscere davvero in ogni fratello la presenza di Dio, allora il nostro vivere e lavorare insieme diventa profezia di fraternità; è questo il primo servizio che possiamo offrire ai giovani e che darà vita a nuove generose vocazioni”.

Il video è visibile su ANSChannel.

Inoltre, lo si può scaricare insieme ai materiali di animazione connessi, così come si può accedere agli 8 video-semi precedenti e ai relativi sussidi, dalla sezione multimedia della pagina dedicata alla formazione sul sito www.sdb.org

Giovani Salesiani e accompagnamento – l ruolo della comunità e della missione: 8° video

Continua l’approfondimento e la riflessione sul testo del Dicastero per la Formazione “Giovani Salesiani e accompagnamento – Orientamenti e direttive” attraverso  i video dedicati, da utilizzare come “piccoli semi” per la formazione delle case salesiane. Di seguito la notizia dell’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS e l’8° video uscito per il mese di aprile.

Nel cammino di disseminazione del documento della Formazione salesiana “Giovani salesiani e accompagnamento – Orientamenti e direttive”, in questo mese di aprile l’attenzione si concentra su “Il ruolo della comunità e della missione” (dal n° 140 al n° 151 del testo).

Al n° 141 si legge: “Esiste una relazione reciproca tra l’accompagnamento spirituale e la comunità. Teniamo presente che per comunità intendiamo non solo la comunità religiosa salesiana, ma anche la comunità educativo-pastorale (CEP). Ciò è particolarmente significativo nella fase del tirocinio. Un buon cammino di formazione aiuta a diventare sempre più aperti agli altri e più disponibili al dono di sé nel servizio. È altrettanto vero che l’ambiente della comunità ha un grande impatto sul cammino di ciascun membro e sulla sua apertura e capacità di beneficiare al meglio dell’accompagnamento spirituale”.

L’ottavo video-seme è proprio un invito alla lettura e alla condivisione di questa parte del documento. È stato realizzato con l’aiuto di Christopher, Ignazio, Wellington, Enrico e Orazio, nella camera, ora cappella, dove Don Bosco ha scritto la sua Lettera da Roma del 10 maggio 1884. È da ciò che lui da questa stanza vede nei cortili di Valdocco e che lo fa soffrire, che nasce il: “Non basta amare! Bisogna che si accorgano di essere amati”. Il modo salesiano di stare tra i giovani e con chi condivide la stessa missione forma e sintonizza il cuore con quanto sta a cuore a Don Bosco.

Questo è anche il messaggio forte che Papa Francesco ha indirizzato ai salesiani durante il CG28: “non veniamo formati per la missione, ma veniamo formati nella missione, a partire dalla quale ruota tutta la nostra vita, con le sue scelte e le sue priorità. La formazione iniziale e quella permanente non possono essere un’istanza previa, parallela o separata dell’identità e della sensibilità del discepolo. La missione inter gentes è la nostra scuola migliore: a partire da essa preghiamo, riflettiamo, studiamo, riposiamo”.

Il video-seme si conclude con tre domande per stimolare la riflessione e lo scambio all’interno delle comunità:

  • Come le relazioni all’interno della comunità salesiana, della comunità educativo pastorale e nel campo aperto dove si interagisce con i giovani diventano la mia e nostra formazione?
  • Qual è e quanto è significativa l’interazione con i laici nella fase di formazione che sto vivendo?
  • Quale valore diamo alle esperienze pastorali e al loro accompagnamento? Diventano “imparare dall’esperienza”, cuore della nostra formazione permanente?

Il video è disponibile in italiano sull’apposito canale linguistico di ANSChannel.

Invece, per scaricare il video e i materiali di animazione connessi, e per accedere a tutto quanto già offerto con i 7 video-semi precedenti, è sufficiente cliccare qui.

Settore per le Missioni: la nuova serie “CaglieroLIFE”

Il Settore per le Missioni della Congregazione Salesiana lancerà oggi, 11 febbraio – ricorrenza mensile del giorno missionario – il primo video di una nuova serie intitolata “CaglieroLIFE”. Ciascun video presenterà una tematica o una caratteristica legate all’intenzione salesiana del mese.

“Speriamo che possano essere utilizzati come strumento utile per l’animazione, la discussione e la condivisione all’interno dei vari gruppi giovanili. L’idea è che i video vadano a completare il bollettino missionario cartaceo Cagliero11 e le intenzioni di preghiera missionarie, come parte integrante del progetto”

(Don Pavel Zenisek, dell’équipe del Settore per le Missioni)

Il tema del video di febbraio 2021 è incentrato sulla PROTEZIONE.

Di seguito alcune informazioni aggiuntive riportate nell’articolo pubblicato ieri dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

Il nome della rubrica, “CaglieroLIFE” vuole evidenziare la relazione con il Cagliero11 e con gli aspetti della vita concreta (LIFE), vita che è sempre rivolta in avanti. Il nome richiama al tempo stesso anche un gioco di parole, accentuando la proiezione del video dal vivo (LIVE).

I video sono fatti grazie alla collaborazione con la “Don Bosco Intuition Entertainers Media” (DBIEM – www.dbiem.org) in Francia e sono realizzati in diversi formati per poter essere usati sia per la proiezione in alta risoluzione, sia per la condivisione sulle reti sociali (WhatsApp, Facebook).

Le varianti linguistiche saranno cinque: inglese, italiano e francese nell’edizione parlata, oltre alle versioni in inglese con sottotitoli in lingua spagnola e portoghese.

Sarà possibile vedere e richiedere i video, a partire da domani, su:

Facebook:    @missionisalesiane

Web:           www.sdb.org/it/Dicasteri/Missioni

E-mail:        cagliero11@sdb.org

Giovani Salesiani e accompagnamento – Orientamenti e direttive: il 5° video

Continua l’approfondimento e la riflessione sul testo del Dicastero per la Formazione “Giovani Salesiani e accompagnamento – Orientamenti e direttive” attraverso  i video dedicati, da utilizzare come “piccoli semi” per la formazione delle case salesiane. Di seguito la notizia dell’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS e il 5° video uscito in occasione del mese riservato ai festeggiamenti di Don Bosco.

(ANS – Roma) – Continua il processo di disseminazione di “Giovani salesiani e accompagnamento – Orientamenti e direttive” e il video-seme di gennaio occupa un posto speciale. È il mese di Don Bosco: il video inizia nella sua camera a Valdocco, da dove tutto è cominciato. Lì è ora custodito un piccolo seme di 10 cm x 5, il minuscolo taccuino su cui Michele Rua, sedicenne, il 26 gennaio 1854 ha scritto:

“La sera del 26 gennaio 1854 ci radunammo nella stanza del Sig. D. Bosco; Esso Don Bosco, Rocchietti, Artiglia, Cagliero e Rua; e ci venne proposto di fare coll’aiuto del Signore e di S. Francesco di Sales una prova di esercizio pratico della carità verso il prossimo, per venirne poi ad una promessa, e quindi se parrà possibile e conveniente di farne un voto al Signore. Da tal sera fu posto il nome di Salesiani a coloro che si proposero e si proporranno tale esercizio”.

Non ci potrebbe essere testimonianza più efficace di come Don Bosco accompagnava i suoi giovani e di quanto fecondo sia stato il suo camminare al loro fianco. Ha accolto i “cinque pani e due pesci” che avevano da offrire e ha aperto di fronte a loro orizzonti sconfinati, di cui noi ora siamo parte.

L’accompagnamento di ogni ragazzo, dei gruppi, dell’ambiente è al cuore della pastorale giovanile, sostenendo l’apertura alla vita di chiunque entra nelle case di Don Bosco. Diventa il marchio di qualità di quei centri che si dedicano all’accompagnamento di chi si orienta verso la vita salesiana, come gli aspirantati, in tutta la varietà delle loro forme, e i prenoviziati.

L’appello che Don Bosco ci fa da Valdocco con questo videomessaggio di 3 minuti è di recuperare questo tesoro. È un talento carismatico la cui modernità ci è stata fortemente richiamata dal sinodo sui giovani e Christus Vivit. Diventa per la Famiglia salesiana una responsabilità che la Chiesa ci affida per l’oggi. In “Giovani salesiani e accompagnamento” questo è il focus dal numero 109 al 118.

Giorgio (ITA), Kenneth (ENG), Anselmo (PT), Jean Paul (FRA) e Brandon (ESP), che han realizzato il video, ci lasciano tre domande a conclusione con cui accogliere il seme, farlo germogliare e portare frutto. Tra di esse: “Qual è lo standard e la ‘salute’ della mia ispettoria circa l’accompagnamento personale all’interno della pastorale giovanile, così come ordinariamente ha luogo nelle varie comunità?”. La caption conclusiva: “A Valdocco come a Emmaus: camminare a fianco fa ardere il cuore”.

La presentazione della Strenna 2021: «Mossi dalla speranza: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” (Ap 21,5)»

Il Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime, ha lanciato in diretta mondiale la Strenna 2021 nel pomeriggio del 26 dicembre presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma. Sempre nella stessa giornata, ha presentato la Strenna ad un gruppo di Figlie di Maria Ausiliatrice nella Casa Generalizia FMA a Roma. Di seguito il video in italiano della Strenna «Mossi dalla speranza: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” (Ap 21,5)» e gli estratti degli articoli ANS dedicati all’evento di presentazione.

(ANS – Roma) – Nel pomeriggio del 26 dicembre presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma è stata lanciata, per la prima volta nella storia in diretta mondiale, la Strenna 2021 del Rettor Maggiore

«Mossi dalla speranza: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” (Ap 21,5)»,

attraverso un’intervista Live al Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime, trasmessa dal canale Facebook dell’Agenzia ANS in contemporanea in 5 lingue (italiano, spagnolo, inglese, francese e portoghese).

Il semplice programma moderato da don Silvio Roggia, del Dicastero per la Formazione, è stato introdotto dal tradizionale video della Strenna 2021 di 15 minuti, realizzato dal Dicastero della Comunicazione Sociale, da ANS e dall’Èquipe di Produzione IME Comunicazione, trasmesso sui rispettivi canali Facebook ANS in 5 lingue. Il programma è proseguito con le 10 domande poste dal moderatore al Rettor Maggiore e concluso con le risposte del X successore di Don Bosco ad alcune delle numerose domande relative alla Strenna pubblicate sulla pagina Facebook dai membri della Famiglia Salesiana di tutti e cinque i continenti.

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Il Rettor Maggiore presenta la Strenna 2021 alle FMA

(ANS – Roma) – Il Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime, ha presentato il 26 dicembre la Strenna 2021 «Mossi dalla speranza: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose” (Ap 21,5)», ad un gruppo di Figlie di Maria Ausiliatrice nella Casa Generalizia FMA a Roma. Con un video di presentazione della Strenna 2021, realizzato dal Dicastero della Comunicazione Sociale è stata introdotta la riflessione sulla Speranza.

Il video è ambientato nella città di Napoli (Italia), in un intreccio di immagini e testimonianze di giovani e educatori/educatrici, vengono presentate le problematiche e le fatiche della società attuale: dignità, integrazione, solitudine, ingiustizia, povertà e alcuni luoghi ed esperienze per apprendere ed esercitare la speranza oggi.

Il Rettor Maggiore, lasciandosi interpellare da alcune domande, ha proposto una conversazione sui temi principali della Strenna 2021.

Interpellati dalla realtà mondiale
Non si può ignorare la realtà mondiale e, dunque, come Famiglia Salesiana e come cristiani quali risposte dare per continuare ad esprimere la certezza di essere «mossi dalla speranza»? È Dio nel suo Spirito a fare «nuove tutte le cose». Come Famiglia Salesiana bisogna riflettere l’amore di Dio, quella luce che fa nuove tutte le cose, essere un raggio di speranza, la mano che aiuta a cambiare valori e visioni. Trasformare le difficoltà in opportunità per cercare autenticità e incontro vero e trasformante.

Come favorire comunione, unire gli sforzi per una società più giusta e migliore? Don Bosco ha vissuto tutta la sua vita mosso dalla speranza, affrontando tante situazioni dolorose. Ha insegnato che il cammino della fede e della speranza danno la forza e il coraggio per agire e portare i cambiamenti.
Don Bosco guardava oltre i problemi, e la sua forza era la fede e la speranza. La risposta salesiana al momento presente è proporre un cammino di fede autentica e allenarsi alla speranza, nella certezza che Dio è vicino, sostiene e accompagna.

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