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Istituto tecnico tecnologico Edoardo Agnelli: i robot dell’industria del futuro

L’Istituto Tecnico Tecnologico Edoardo Agnelli di Torino continua a investire sul futuro con l’istituzione di un nuovo percorso teorico-pratico di robotica industriale e collaborativa. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

L’idea è nata da un’intuizione del dipartimento di Meccatronica ed è subito stata condivisa con entusiasmo dal preside Giovanni Bosco e dal direttore don Claudio Belfiore. L’obiettivo ambizioso è quello di formare al meglio gli studenti, prossimi attori dell’Industria 4.0, in modo che possano vantare competenze uniche spendibili nel mondo del lavoro, come la progettazione, la programmazione e la simulazione di una stazione di robotica, oppure l’implementazione dei concetti di Digital ManufacturingDigital Twin e Industry 4.0. 

Questo percorso, offerto da pochissime scuole a livello italiano, rientra all’interno dell’indirizzo di Meccatronica e vanta la prestigiosa collaborazione con l’innovativa società multinazionale ABB, una delle migliori aziende tecnologiche a livello globale, che lavora a stretto contatto con clienti di utility, industrie, trasporti e infrastrutture in circa 100 Paesi. 

Per due ore a settimana, da adesso alla fine dell’anno i ragazzi di terza e quarta meccatronica si metteranno alla prova in questo percorso insieme al prof. Mario Moccia. Verrà privilegiato l’approccio metodologico learning by doing: gli studenti lavoreranno in presenza e a distanza su esempi di programmazione concreti e reali, effettuando delle simulazioni estremamente realistiche con il software RobotStudio della ABB, da sempre utilizzato nel mondo dell’industria. Le classi impareranno quindi a comandare un robot e a interfacciarlo con dispositivi e apparati eterogenei.  

Nei prossimi anni, le imprese manifatturiere intensificheranno sempre di più l’utilizzo di robot di nuova generazione, e cioè di sistemi avanzati in grado di automatizzare tutte le attività. Questi macchinari già adesso sono in grado di compiere azioni in maniera autonoma, di  auto-adattarsi ai cambiamenti della produzione o delle condizioni ambientali e di lavorare in situazioni di forte rischio per la salute umana.  Tutte le aziende potranno avvalersi della robotica in contesti assolutamente diversificati, dal mondo aeronautico a quello alimentare, dal mondo elettronico a quello farmaceutico, dai servizi assistenziali a distanza alle operazioni chirurgiche invasive e delicate. La figura di tecnici in grado di progettare, programmare e gestire questi robot sarà quindi sempre più richiesta nel mondo del lavoro. 

«Tante ferite da curare quando riapriranno le scuole» – La Voce e il Tempo

Si segnala l’intervista al prof. Alessandro Antonioli dell’Istituto Salesiano Edoardo Agnelli di Torino nell’articolo pubblicato da La Voce e il Tempo di questa domenica: “Tante ferite da curare quando riapriranno le scuole”, a cura di Alberto RICCADONNA.

Professore, come è nata questa iniziativa?

Durante il primo lockdown ho pensato di mettere a disposizione di tutti una mia grande passione, quella di raccontare i poemi epici. E così è nata la serie «A casa con Ulisse», con un target omogeneo che includeva anche gli adulti. A fine ottobre ne ho invece iniziata una sull’Eneide specifica per i ragazzi delle superiori: i video sono più brevi e accompagnati da semplici grafiche che ripercorrono i concetti fondamentali. Ho pensato che potevano essere utili ad altri docenti per le lezioni a distanza oppure agli alunni per lo studio di queste opere meravigliose.

Nelle scuole del Piemonte è tornata la didattica a distanza, con gli studenti costretti a casa davanti al computer. Perché, secondo lei, i ragazzi si lamentano di questa modalità?

Intanto perché azzera la socialità di cui fanno esperienza a scuola, impedendo loro di condividere tanti momenti scolastici: intervalli, lezioni, interrogazioni, gite, ritiri o altre attività. La didattica a distanza va a incidere su una componente fondamentale della scuola, la relazione. Quella professore-alunno, ma anche e soprattutto quella fra compagni di classe: lo schermo atrofizza le interazioni e lo scambio. Anche la soglia dell’attenzione è più bassa e questo rende più faticoso l’apprendimento per i ragazzi. Tra l’altro, non tutti possono permettersi un computer e una connessione stabile: qualcuno deve badare ai fratelli, qualcun altro deve dividere la camera o il device con un parente, qualcun altro ancora ha i genitori in smart working a casa. Il contesto familiare incide non poco.

È la didattica a distanza il vero problema della scuola?

Nell’ultimo periodo, la didattica a distanza sembra diventata la radice di tutti i mali: se qualcosa nella scuola non funziona, è colpa della Dad. Come se fosse diventata il tappeto sotto cui nascondere la polvere e lo sporco che si sono accumulati negli anni, frutto di tagli scellerati sulla scuola. La Dad non è il male assoluto, è accettabile ma soltanto come soluzione temporanea. Il problema più grave è la mancanza di un progetto forte sulla scuola del futuro: in questo momento non ha funzionato nulla, dai banchi a rotelle fino al Piano per il rientro in sicurezza della regione Piemonte. Chiudere le scuole è una sconfitta, delle istituzioni in primis, che in questi ultimi mesi si sono mosse poco, male e sempre in ritardo.

Cosa comporta, per un insegnante, la preparazione delle lezioni a distanza? L’Istituto Agnelli come si sta organizzando?

In generale cerchiamo di spiegare di meno, di svolgere più esercizi insieme e di essere più interattivi. Lavoriamo molto per ricercare o spesso per creare noi stessi i contenuti multimediali da sottoporre ai ragazzi. Proponiamo occasioni di ritrovo, di riflessione e di condivisione anche da casa. Come scuola, dopo esserci formati, stiamo sperimentando una didattica nuova, ricca di laboratori a distanza che permettano ai ragazzi di lavorare insieme. Oppure organizziamo degli incontri a distanza con autori: l’anno scorso con Benedetta Tobagi e Pietro Bartolo, il mese prossimo con Fabio Geda. Collaboriamo fra docenti per proporre percorsi multidisciplinari, mentre i colleghi dell’istituto tecnico stanno lavorando su intelligenza artificiale, realtà virtuale e sui robot dell’industria del futuro. Tanti progetti che speriamo appassionino e coinvolgano i ragazzi in un momento di fatica e disagio.

Ecco, si parla molto dei danni prodotti sugli studenti dalla chiusura delle scuole. Quali sono?

In questi mesi nei ragazzi sono emersi disturbi psicologici, è aumentato il fenomeno di dispersione scolastica, gli alunni hanno sofferto per la mancata socialità. Sono punti delicati e importantissimi, su cui si dovrebbe articolare un solido progetto per il rientro a scuola. Qualche settimana fa David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, è stato ascoltato in Senato in merito agli effetti della didattica a distanza e della situazione dei giovani: noia, solitudine, tristezza, insofferenza, disinteresse… Lazzari è stato molto chiaro: non basta spegnere il pc e abbandonare la scrivania per rimediare ai malesseri dei ragazzi e per rimotivarli allo studio. Purtroppo, e lo dico con molta amarezza, non mi sembra che al Ministero o in Regione stiano lavorando su questi punti. Si vive alla giornata e questa incertezza pesa moltissimo sui ragazzi.

Come immagina il mondo della scuola quando l’emergenza sarà finalmente superata? Tutto tornerà come prima oppure qualcosa è cambiato per sempre?

La pandemia ha dato un forte input all’utilizzo di piattaforme e altri strumenti digitale: docenti e alunni hanno maturato competenze specifiche che torneranno utili anche in presenza. Nulla però sarà come prima. Avremo nuove sfide davanti a noi: al di là del recupero degli argomenti, che tanto preoccupano i politici, ci saranno ferite e disagi di cui dovremo prenderci cura. Ci sono già adesso, anche se non si vedono o non si vogliono vedere.

12 marzo 1921-2021: cento anni dalla nascita di Gianni Agnelli

Cento anni fa, il 12 marzo 1921, nasceva a Torino Gianni Agnelli, secondogenito di Edoardo Agnelli e Virginia Bourbon del Monte. La storia dell’opera salesiana torinese dell’Agnelli – L’ ISTITUTO INTERNAZIONALE EDOARDO AGNELLI – rimane strettamente legata alla famiglia dell’Avvocato, prendendo infatti il nome del padre Edoardo, tragicamente scomparso in un incidente aereo, quando Gianni aveva 14 anni. Il nonno (il Senatore Giovanni Agnelli) ebbe infatti in animo di creare una istituzione popolare che intitolata ad Edoardo ne perpetuasse la memoria.

A lavori ultimati si pensò all’inaugurazione. Il 19 aprile 1941, nel pomeriggio, il Card. Maurilio Fossati, allora arcivescovo di Torino, presente il Sen. Agnelli e i nipoti, benediceva la nuova Chiesa. Durante la cerimonia i chierici del Pontificio Ateneo Salesiano di via Caboto, sedendo all’organo “Hammond” (il primo costruito dalla Microtecnica) il M. Pagella e dirigendo il coro don Grosso, i salesiani eseguirono mottetti sacri polifonici. Il giorno seguente don Ricaldone celebrava la Santa Messa nella nuova Chiesa in suffragio di Edoardo Agnelli, presente il Senatore e i familiari. Il Card. Vincenzo La Puma dopo la Messa passava a benedire i locali.

Successivamente venne donato dalla famiglia Agnelli, per opera dello scultore Rubino, l’imponente scultura in marmo, raffigurante don Bosco e la sua vita.

Un articolo de La Stampa del 16 maggio 1993 riporta i festeggiamenti dei 50 anni dell’Istituto salesiano dell’Agnelli, “Festa per i 50 anni. Anche il Senatore tra i giovani“:

L’Istituto industriale “Edoardo Agnelli”, uno dei fiori all’occhiello delle numerose attività dei Salesiani, sforna da mezzo secolo tecnici apprezzati e accoglie oggi 750 allievi. Ieri c’è stata festa per il Cinquantenario e vi ha partecipato anche il sen. Giovanni Agnelli accolto con calore da studenti, genitori e insegnanti. una mattinata diversa per il presidente della Fiat, più volte fatto segno dell’esuberante simpatia dei giovani con i quali si è intrattenuto, posando fra loro per il fotografo, rilasciando autografi, stringendo mani.

Leggi anche l’articolo “LA COMUNITÀ SALESIANA RINGRAZIA LA FAMIGLIA AGNELLI”

CFP Agnelli: lo spettacolo/lezione “The Geek Revolution”

Il 4 marzo alle ore 10.30 il Centro di formazione professionale Agnelli vedrà il debutto web di una nuova produzione del Teatro della Caduta, The Geek Revolution, lo spettacolo/lezione con il monologo del comico, autore e improvvisatore Stefano Gorno. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito del Centro con le informazioni inerenti all’evento.

The Geek Revolution, lo spettacolo/lezione all’Agnelli

Concentrica, rassegna itinerante curata dal Teatro della Caduta, torna nelle scuole per proseguire la sua ottava edizione sul territorio torinese. Una collaborazione da sempre molto fruttuosa, come dimostrano le partnership con il Convitto Nazionale Umberto I e l’ITIS Avogadro, che hanno portato, nel 2019, al progetto laboratoriale “Le storie che a scuola non si raccontano mai”, coinvolgendo con successo oltre 100 studenti.
Il 4 marzo sarà il turno del Centro di formazione professionale Agnelli, che vedrà il debutto web di una nuova produzione del Teatro della Caduta, The Geek Revolution, monologo di Stefano Gorno dal taglio ironico e provocatorio, a metà fra la stand up comedy e il TED talk, che affronta il tema della libera circolazione della cultura. La libertà di accedere alla conoscenza, necessaria più che mai alla democrazia nell’era del web, passa dalla storia di alcuni personaggi, “eroi” che hanno messo il bene pubblico davanti ai loro interessi e hanno pagato un prezzo più o meno alto.
Il personaggio centrale della narrazione è Aaron Swartz, giovanissimo prodigio informatico. Lo spettacolo, che avrebbe dovuto debuttare a gennaio, è stato rielaborato per una fruizione streaming grazie alla collaborazione con Simone Giustinelli, giovane regista romano autore del programma web“L’ultimo nastro di Krapp”.
Il 22 febbraio “Segnale d’allarme” al Berti, il 4 marzo “The Geek Revolution” al CFP Agnelli
Leggi l’articolo direttamente da TorinoOggi.it

Didattica a distanza: “Noi prof trasformati tutti in YouTuber” – l’esperienza dell’Agnelli

Il quotidiano Corriere Torino nella giornata di ieri, 15 febbraio, ha dedicato in primo piano un’inchiesta sugli effetti della Didattica a Distanza che le scuole italiano hanno dovuto affrontare e stanno portando avanti in questo periodo di emergenza sanitaria. A Torino gli istituti superiori statali sono una quarantina e in 18 hanno risposto al questionario proposto dal Corriere Torino sugli effetti della Dad a un anno dall’inizio della pandemia. In 10 scuole su 18 le pagelle di quest’anno non hanno riservato sorprese rispetto al passato: il rendimento è stabile. Emergono tuttavia diverse problematiche: malessere psicologico in crescita e aumento delle richieste agli sportelli di sostegno. Di seguito il focus sulla Dad dell’Istituto Salesiano Agnelli di Torino che è stato riportato nell’articolo, a cura di Giorgia Mecca.

«Noi prof trasformati tutti in YouTuber»

Alessandro Antonioli insegna italiano e latino all’Agnelli

«Siamo dovuti diventare YouTuber».

Alessandro Antonioli ha 29 anni e insegna italiano e latino all’istituto internazionale Giovanni Agnelli, è il suo quinto anno da professore, il più faticoso.

Dai banchi agli schermi è stata stravolta anche la didattica: «Non puoi riproporre online una lezione che avevi preparato dal vivo». Di necessità virtù, nei mesi di lockdown, Antonioli e i suoi colleghi si sono inventati nuovi modi di insegnare, per tenere alta la concentrazione degli studenti: escape room che in base alla preparazione permettevano ai partecipanti di viaggiare da un’epoca all’altra, Google Meet a cui hanno invitato scrittori, intellettuali, il medico di Lampedusa Pietro Bartolo, professori universitari che hanno spiegato ai ragazzi come mai Cicerone continua ad essere così importante.

«In uno dei progetti più belli siamo stati ispirati da J.K. Rowling, (la creatrice di Harry Potter) e dal suo Animali fantastici. Basandoci sul libro, abbiamo trascritto e tradotto alcuni pezzi de L’hortus santatis, una delle prime enciclopedie di storia naturale, individuando undici specie di animali fantastici. Il risultato del progetto sarà in mostra al Museo Leone di Vercelli».

In questa situazione, è fondamentale salvaguardare la relazione con i ragazzi, pensare a progetti nuovi. L’entusiasmo non manca, ma Antonioli ammette che lo scorso anno è stata dura e lo è anche adesso.

«Mi accorgo che passo molte delle mie giornate davanti al pc, a registrare, montare le lezioni, preparare i compiti, cercando di mantenere stabile il rendimento degli alunni».

I ragazzi più bravi hanno perso motivazione, quelli meno bravi hanno avuto ancora più difficoltà.

«Temo che nei prossimi tempi ci saranno cicatrici che dovremo curare. Non solo a livello scolastico, ma psicologico. Alla fine delle lezioni cerco sempre di chiedere ai ragazzi come stanno, di farli distrarre, di parlare di campionato o delle nuove serie Netflix. Mi accorgo che molti ragazzi hanno bisogno di socialità e noi insegnanti dispiace molto quando non riusciamo a intercettare il loro disagio».

G. Mec.

Don Bosco Agnelli: il programma dei festeggiamenti verso il 31 gennaio

Si riporta di seguito il programma dei festeggiamenti di San Giovanni Bosco presso l’Oratorio Don Bosco dell’Agnelli.

dal 25 al 29 gennaio: LA NOVENA

  • ore 18.00: canto delle litanie, Santa Messa e preghiera a don Bosco

giovedì 28 e venerdì 29: IL TRIDUO

  • ore 17.00: preghiera dei ragazzi in oratorio
  • ore 18.00: triduo e Santa Messa vespertina
  • ore 19.00: celebrazione dei Vespri con le comunità SDB ed FMA dell’Agnelli

sabato 30 gennaio: LA VIGILIA

  • ore 18.00: Santa Messa prefestiva
  • ore 19.00: celebrazione dei primi Vespri

domenica 31 gennaio: LA FESTA DI DON BOSCO

  • Ss. Messe ore 8.30 – 10.00* – 11.30* – 16.00 – 18.00
  • ore 11.30*: Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da S. E. Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino
  • ore 16.00: Santa Messa per le famiglie e benedizione dei bambini
  • ore 17.15: Adorazione Eucaristica e celebrazione dei secondi Vespri

– nei giorni della festa sarà esposta alla venerazione dei fedeli la reliquia di San Giovanni Bosco

* il 31 gennaio le celebrazioni delle ore 10.00 e delle 11.30 saranno trasmesse in diretta streaming sul canale YouTubedell’oratorio.

NB: Sarà possibile accedere in chiesa in modo contingentato fino al raggiungimento del numero di 110 posti disponibili.

Al via le Olimpiadi Italiane della Saldatura

Anche quest’anno il Centro di Formazione Professionale dell’Agnelli partecipa come partner alla sesta edizione delle “Olimpiadi Italiane della Saldatura”, manifestazione riservata a Saldatori Professionisti.

La competizione è organizzata dall’Istituto Italiano della Saldatura in collaborazione con partner tecnici del settore.
Le Olimpiadi Italiane della Saldatura devono radunare e selezionare i migliori talenti per la saldatura manuale e semiautomatica presenti sul territorio nazionale.

A questo link tutte le informazioni sull’iniziativa.

Un percorso di studi in Energia, ispirato alle parole del Papa e di Greta

Sul sito dell’Istituto Agnelli viene presentato il nuovo indirizzo dell’Istituto tecnico tecnologico.  Questo nuovo indirizzo sarà in collaborazione con Iren e sarà un percorso di studi dedicato proprio all’energia, ispirato dalle parole di Greta e del Papa.

Di seguito il testo integrale della notizia di presentazione del nuovo indirizzo:

In un momento in cui di scuola si parla spesso tra polemiche e dubbi a causa della pandemia da Covid, l’Istituto Tecnico Edoardo Agnelli annuncia una nuova certezza. Dopo avere avviato nel 2019 la sezione di Informatica e dopo avere conquistato nel 2020 il primo posto tra gli Istituti Tecnici Tecnologici di Torino e provincia come percentuale di collocazione lavorativa (indagine Eduscopio), a settembre prenderà avvio l’articolazione Energia, andando così ad arricchire l’attuale offerta formativa con le sezioni di Meccanica e Meccatronica, Elettronica e Informatica.

Traguardi che non nascono dal nulla, ma che sono frutto di un lavoro costante e appassionato dei docenti e degli studenti. «La crescita di questi anni è la risultanza di tre fattori tra loro interdipendenti: professionalità e continuità del collegio docenti, costante ricerca di collaborazione con le aziende del territorio, cura della formazione personale e professionale degli studenti – commenta il prof. Giovanni Bosco, preside del Liceo Scientifico e dell’Istituto Tecnico Edoardo Agnelli -. Le famiglie ci cercano, gli studenti ci apprezzano, le aziende ci scelgono: siamo molto contenti di come stanno andando le cose. E vogliamo ancora crescere».

Con il nuovo anno scolastico 2021-2022 l’offerta formativa dell’Istituto Tecnico Tecnologico si arricchirà quindi ulteriormente, avviando un percorso di indubbio interesse e attualità: l’articolazione Energia. Il prof. don Fabrizio Gallarato ne illustra i punti principali: «È sufficiente indicare alcuni dei temi innovativi che arricchiscono il curriculum formativo di questa nuova sezione per coglierne il valore aggiunto: energie rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, geotermia…), efficientamento energetico di edifici e impianti, tecniche di accumulo dell’energia, sistemi di supervisione e conduzione di impianti mediante app e da remoto».

L’articolazione Energia è il punto di arrivo della collaborazione sviluppata in questi anni con il Gruppo IREN, che si è sviluppata grazie a stage e percorsi di PCTO (ex alternanza scuola-lavoro), che hanno coinvolto molti studenti: negli ultimi due anni dieci di loro sono stati assunti e alcuni progetti hanno concorso a livello nazionale. «È il punto di arrivo di un bel cammino fatto con il Gruppo IREN. Ci auguriamo e desideriamo che sia punto di partenza per un percorso ancora più coinvolgente – aggiunge don Claudio Belfiore, direttore dell’Istituto Edoardo Agnelli -. Ci tengo a sottolineare che un peso rilevante nella scelta di avviare la nuova sezione Energia hanno avuto i richiami e le sollecitazioni di Papa Francesco con la Laudato sii sulla cura della casa comune e la crescente attenzione sociale al rispetto dell’ambiente provocata da Greta Thunberg e dalle manifestazioni giovanili. Crediamo sia giusto e doveroso che tali sensibilità diventino professionalità, occupabilità e capacità di ricerca di nuove soluzioni».

Le iscrizioni per la nuova articolazione Energia sono aperte. È possibile acquisire ulteriori informazioni e iscriversi partecipando ai prossimi Open Day (in presenza e online) dell’Istituto Tecnico previsti nel corso di questo mese di gennaio: venerdì 15, sabato 16, giovedì 21 e sabato 23. Per contatti e informazioni è possibile telefonare allo 011-6198311 oppure scrivere a segreteria@istitutoagnelli.it.

 

Doppio open day all’Istituto Agnelli

Si rendono note le date per gli open day di gennaio 2021 per l’istituto Agnelli. L’open day sarà doppio, e riguarderà sia la scuola e liceo ma anche il centro di formazione professionale. Di seguito le informazioni in merito agli appuntamenti lato scuola e lato CFP:

Istituto Tecnico:

venerdì 15 gennaio ore 17,00
sabato 16 gennaio ore 9 e ore 10,30
giovedì 21 gennaio ore 17,00
sabato 23 gennaio ore 9 e ore 10,30

Open Day in presenza su prenotazione (per e-mail e telefono); possibilità di collegarsi online tramite link.

Scuola Media e Liceo Scientifico Cambridge: sabato 16 gennaio con due turni, alle ore 9,00 e alle ore 10,30
Possibilità di collegarsi tramite link che si troverà sui due siti – Media e Liceo.

Centro di Formazione Professionale: sabato 16 e sabato 23 gennaio, con due turni on-line alle ore 9,00 e alle ore 10,30.  con la possibilità di seguire le attività sia in presenza presso il nostro centro sia a distanza tramite il seguente link.

Ecco alcune semplici indicazioni:

  • per l’open day in presenza ci saranno due turni, uno alle 9.00 e uno alle 10.30. E’ possibile la presenza di UN SOLO genitore per allievo ed è necessario prenotare la visita alla seguente mail: segreteria.agnelli@cnosfap.net
  • anche per l’open day on line ci saranno due momenti: il primo dalle 9.00 alle 10.00 e il secondo dalle 10.30 alle 11.30

Salesiani Agnelli: l’articolo del Bollettino Salesiano dedicato all’Istituto

Si riporta di seguito l’estratto dell’articolo del Bollettino Salesiano del mese di dicembre dedicato all’Istituto Salesiano dell’Agnelli, con la presentazione di Don Claudio Belfiore, direttore dell’opera.

C’era una volta l’Agnelli… Così avrei potuto iniziare quest’articolo, se l’Agnelli (così viene familiarmente chiamato l’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli di Torino dai genitori e dai giovani che lo frequentano) fosse un ricordo del passato. E invece c’è ancora. E gode di ottima salute. Ve ne parlo io, che sono l’ultimo arrivato.

Don Claudio Belfiore

Ho conosciuto i salesiani 42 anni fa, nel 1978, ne sono rimasto affascinato e sono diventato salesiano nel 1984. Ho girato diverse case salesiane, dentro e fuori Torino: San Luigi, Valdocco, Martinetto, San Paolo, e poi otto anni a Cuneo e dieci a Roma. Fino a due anni fa però non ero mai stato all’Agnelli. Ne avevo sentito parlare e lo osservavo da lontano con una certa soggezione, anche perché porta un nome che a Torino ha un peso storico e sociale notevole.

Benedetta fu l’obbedienza (così noi salesiani chiamiamo l’atto con cui i nostri superiori ci assegnano una nuova casa o un nuovo incarico) con cui don Enrico Stasi, allora Superiore del Piemonte salesiano, mi mandò in questa casa al rientro dal mio servizio a Roma. E dal mio arrivo all’Agnelli, in pieno agosto, con tanto di dodici bagagli tra zaino, borsoni, scatole e baule, non ho più smesso di stupirmi e di apprezzare la bellezza e la vivacità di questa casa. Proverò a descriverne una parte, ma dovrete accontentarvi di queste poche pennellate, non potrò dire tutto. Nel parlare dell’oggi seguirò l’ordine storico, con riferimento al periodo in cui sono nate le diverse attività dell’Agnelli.

L’Opera comincia a esistere nel 1938 con la posa della prima pietra, frutto dei colloqui e degli scambi tra il senatore Giovanni Agnelli, nonno del più recente Gianni Agnelli, presidente della FIAT (ora inglobata in FCA) e il Rettor Maggiore don Pietro Ricaldone, quarto successore di don Bosco. I loro desideri si incontrano e si trovano d’accordo su due aspetti: fare qualcosa per i giovani operai e per il ceto popolare, e allo stesso tempo istituire un’opera in ricordo del figlio Edoardo Agnelli, morto tragicamente in un incidente aereo.