Articoli

Come costruire legami solidi in una società liquida?

Alfabeto familiare – Costruire legami solidi in una società liquida 

Venerdì 16 Febbraio
Ore 20.30
Aula Magna “Don Bosco”

 

L’Istituto E. Agnelli di Torino ospiterà, presso l’Aula Magna Don Bosco, la presentazione del libro edito da Elledici di Roberto Carelli dal titolo “Alfabeto Famigliare – Costruire legami solidi in una società liquida“. A partire dalle ore 20,30 di Venerdì 16 Febbraio, l’autore condurrà l’incontro attraverso le tematiche del libro, ponendo l’accento sulle problematiche emergenti nel nostro tempo, cercando di ritrovare la grammatica dei sessi, rimettere in moto la sintassi degli affetti, riarticolare il discorso dell’amore in vista della sua felice riuscita.

L’iniziativa è rivolta a famiglie e genitori, fidanzati e coppie, operatori pastorali e a tutti coloro che desiderano approfondire il tema. In questa occasione è possibile parcheggiare l’auto internamente all’istituto Agnelli.

La famiglia va valorizzata come primario e fondamentale soggetto educativo: essa “è l’ambito della socializzazione primaria, perché è il primo luogo in cui si impara a collocarsi di fronte all’altro, ad ascoltare, a condividere, a sopportare, a rispettare, ad aiutare, a convivere. Il compito educativo deve suscitare il sentimento del mondo e della società come ambiente familiare, è un’educazione al saper abitare, oltre i limiti della propria casa.

Nel contesto familiare si insegna a recuperare la prossimità, il prendersi cura, il saluto. Lì si rompe il primo cerchio del mortale egoismo per riconoscere che viviamo insieme ad altri, con altri, che sono degni della nostra attenzione, della nostra gentilezza, del nostro affetto”. Questa convinzione non può ignorare le difficoltà che la famiglia incontra nell’assolvere alla sua responsabilità educativa: “Educare in famiglia è oggi un’arte davvero difficile”.

Molti genitori soffrono, infatti, un senso di solitudine, di inadeguatezza e, addirittura, d’impotenza. Si tratta di un isolamento anzitutto sociale, perché la società privilegia gli individui e non considera la famiglia come sua cellula fondamentale. Padri e madri faticano a proporre con passione ragioni profonde per vivere e, soprattutto, a dire dei ‘no’ con l’autorevolezza necessaria. Il legame con i figli rischia di oscillare tra la scarsa cura e atteggiamenti possessivi che tendono a soffocarne la creatività e a perpetuarne la dipendenza”.

10/02: un Gran Galà della Magia all’Agnelli

La magia avvolgerà l’oratorio Don Bosco Agnelli di Torino in un appuntamento speciale. Sabato 10 Febbraio 2018 a partire dalle ore 21.00 presso il Teatro Agnelli (Via Paolo Sarpi,111) inizierà il “Gran Galà della Magia“: un’entusiasmante viaggio nel misterioso mondo della magia, il tutto condito dall’allegria e la pungente ironia di comici professionisti e giovani esordienti.
In sintonia con il tradizionale spirito salesiano, infatti, sul palco dell’Agnelli, si alterneranno alcuni ragazzi che stanno intraprendendo il loro cammino professionale nel mondo dello spettacolo. La serata, presentata dal prestigiatore e illusionista, Daniel Brocci, vedrà la partecipazione di: Marco Aimone, tra i maggiori esponenti del panorama magico internazionale, i CD ROM dal programma tv “Made in Sud”, il prestigiatore Gianluca Gallina, il giovane mago e illusionista Nazarios Magic, Rafael Il Ventriloquo, Senso Doppio dal mondo di “Zelig”, il mago della mente Antonio Argus e molti altri ancora. 
 
L’iniziativa si colloca all’interno del calendario delle celebrazioni dell’80º Anniversario dell’ Istituto E.Agnelli e, congiuntamente, si coglie l’occasione di festeggiare i 60 anni della Parrocchia. Si ricorda che l’ingresso è gratuito, previa prenotazione presso l’Oratorio Agnelli (V.Paolo Sarpi,117) o al numero 3884395777, tutti i giorni dalle ore 15.00 alle 19.00.
Inoltre, la serata sarà arricchita dalla presentazione del progetto “Mirafiori Baby Park“, un nuovo parco giochi aperto ai bambini dai 4 anni in su negli orari di attività dell’oratorio, in primavera ed estate. Per maggiori informazioni sul progetto, clicca qui. 
 

Agnelli: quel vivace laboratorio di talenti

Si pubblica l’articolo uscito nell’edizione del 25 Gennaio 2018 di “Famiglia Cristiana” a cura di Lorenzo Montanaro che ben delinea i tratti peculiari della comunità dell’Agnelli a Torino con il suo frequentatissimo oratorio e la moltitudine di attività che spaziano dal cinema-teatro al polo formativo con scuole di diverso indirizzo fino alle tradizionali attività dell’oratorio alla “don bosco-maniera” per ragazzi in difficoltà e non solo con doposcuola, attività sportive, centro d’ascolto e di riunione per gruppi famiglie, scout, chierichetti, missionari e molto altro ancora.

Mirafiori Baby Park in primavera all’Oratorio Agnelli

Tra la moltitudine di iniziative legate alla celebrazione dell’Ottantesimo anniversario dell’Agnelli di Torino ne spicca una dal nome “Mirafiori Baby Park“: un luogo, fortemente desiderato dalla cittadinanza che orbita intorno a oratorio e istituto, dedicato ai più piccoli affinché “possano vivere momenti ludici con attrezzature adatte alla loro età“, come afferma don Gian Marco Pernice, responsabile dell’oratorio. Sarà un parco giochi aperto ai bambini dai 4 anni in su negli orari di attività dell’oratorio, in primavera ed estate. Per la realizzazione del parco è stato avviato un crowdfunding.

Il disegno del gioco è ispirato alla fabbrica in onore dei tanti nonni che hanno lavorato per tutta la vita negli stabilimenti Fiat e che ora portano i loro nipoti in oratorio.

Per informazioni o donazioni: oratorio@agnelli.it

Ecco la video-presentazione del progetto, che inizierà a concretizzarsi nella Primavera 2018:

 

Si segnala qui di seguito l’articolo relativo al Mirafiori Baby Park, apparso nell’edizione di TorinoOggi.it di Martedì 5 dicembre 2017, che ripercorre gli 80 anni dell’Agnelli e la fioritura di Torino nel corso di questi anni.

Si è parlato più volte di Torino come città delle trasformazioni per eccellenza: da colosso industriale a capitale della cultura, da “paesone” provinciale in via di sviluppo a grande metropoli ricca di energie creative. E tutti questi cambiamenti, da una parte, spingono lo sguardo di chi li vive sempre un po’ più avanti, oltre ogni orizzonte visibile, dall’altra, accrescono il valore affettivo della memoria del tempo che fu. Un tempo indissolubile e stabile, ben piantato sulle proprie fondamenta, perché è da lì che tutto è iniziato, ed è sempre in quel punto che tutto ritorna, come un rimbalzo obbligato tra passato e presente. Ecco allora che certi luoghi, magicamente, mutano aspetto e funzioni, si rinnovano da dentro per abbracciare nuove generazioni, voltando l’ennesima pagina di un enorme libro per iniziare un capitolo ancora più avvincente.

Uno di questi posti è sicuramente l’Oratorio Don Bosco “Agnelli”, in via Paolo Sarpi, annesso agli istituti intitolati a Edoardo e Virginia, figlio e nuora del senatore Giovanni Agnelli. Un complesso ideato nel 1935 per accogliere tutti i ragazzi delle vicine case popolari attorno alla Fiat, avviandoli a una formazione professionale all’interno di un ambiente accogliente, familiare. Un’educazione di stampo salesiano, che si rifacesse agli insegnamenti di Don Bosco, il prete dal cuore grande che sul letto di morte si rivolse ai suoi amati giovani dicendo di andare ad aspettarli tutti in paradiso.

Sono passati 80 anni dalla nascita dell’opera salesiana, e la città attorno si è evoluta in modo esponenziale. I valori che hanno mantenuto in vita l’oratorio, però, sono sempre gli stessi: aggregazione, solidarietà, amore. Ecco allora che da questi capisaldi nasce l’embrione di un sogno: un luogo in cui i vecchi nonni ex lavoratori Fiat possano portare i nipotini a giocare.

Si chiamerà Mirafiori Baby Park e prenderà forma in primavera, nel grande cortile dell’oratorio, ispirandosi al disegno di una vecchia fabbrica. L’assonanza con il film Mirafiori Luna Park, di Stefano Di Polito, infatti, non è per niente casuale. Se nel lungometraggio, presentato al Torino Film Festival del 2015, i tre anziani protagonisti univano le loro forze per occupare una fabbrica destinata alla demolizione, e sede, negli anni Settanta, di lavoro e lotte operaie, adesso a rendere omaggio alla storia della Fiat saranno giochi colorati, allegri, festosi.

“La costruzione dei giochi si rifarà alla fabbrica in onore dei tanti nonni che hanno lavorato per tutta la vita negli stabilimenti Fiat e che ora portano i loro nipoti da noi in oratorio”, spiega il responsabile Don Gian Marco Pernice. “In tutti questi anni l’oratorio ha investito molto nella realizzazione di diversi campi da gioco per ragazzi delle medie e delle superiori. Adesso i genitori chiedono uno spazio per i più piccoli, in modo che possano vivere momenti ludici con attrezzature adatte alla loro età”.

Sarà un parco giochi aperto ai bambini dai 4 anni in su negli orari di attività dell’oratorio, in primavera ed estate. Per realizzarlo è stata avviato un crowdfunding che sta già vedendo una fitta partecipazione di tanti ex allievi degli istituti.

Carlo, Franco e Delfino – protagonisti di Mirafiori Luna Park – sognavano romanticamente un nuovo futuro per lo stabilimento industriale in cui avevano passato gran parte della loro vita. Qui il sogno è già progetto, pronto a sbocciare con la bella stagione, seguendo con il cuore l’imperativo, o la preghiera, di quella breve parola che sarà sempre associata all’identità torinese: Fiat, che sia.

Strage di Capaci, il racconto Giuseppe Costanza: “Quel giorno ho visto l’asfalto salire in cielo”

La strage di Capaci fu un attentato messo in atto da Cosa Nostra in Sicilia, il 23 maggio 1992, un sabato, sull’autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci nel territorio comunale di Isola delle Femmine, a pochi chilometri da Palermo. Nell’attentato persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Gli unici sopravvissuti furono gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza.

Quest’ultimo ha portato la sua testimonianza anche all’Agnelli di Torino: un incontro tra generazioni, con il racconto di una pagina di storia italiana da un punto di vista diverso.

 

Strage di Capaci, il racconto dei sopravvissuti – 21 NOVEMBRE

STRAGE DI CAPACI, IL RACCONTO DEI SOPRAVVISSUTI:
“QUEL GIORNO HO VISTO L’ASFALTO SALIRE IN CIELO”

A 25 anni dalla strage mafiosa di Capaci una serata per non dimenticare, per fare memoria e per impegnarci a costruire una coscienza civile, la sola che può portare a una vera liberazione dalle Mafie. L’Italia, ha detto il Papa “deve essere orgogliosa di aver messo in campo contro la mafia una legislazione che coinvolge lo stato e i cittadini, le amministrazioni e le associazioni, il mondo laico e quello cattolico e religioso in senso lato”. 

Anche “i beni confiscati alle mafie e riconvertiti a uso sociale rappresentano delle autentiche palestre di vita: in tali realtà i giovani studiano, apprendono saperi e responsabilità, trovano un lavoro e una realizzazione, ed anche tante persone anziane, povere o svantaggiate trovano accoglienza, servizio e dignità”.

21 Novembre ore 20.30

Incontro con: Costanza Giuseppe

Autista di Giovanni Falcone

La strage di Capaci fu un attentato messo in atto da Cosa Nostra in Sicilia, il 23 maggio 1992, un sabato, sull’autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci nel territorio comunale di Isola delle Femmine, a pochi chilometri da Palermo.

Nell’attentato persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Gli unici sopravvissuti furono gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza.

L’appuntamento sarà dapprima con gli studenti delle scuole superiori dalle ore 10.05 alle 11.50, invece per i docenti e i genitori della Scuola Media, delle Scuole Superiori, del CFP l’orario è dalle  20.30 alle 22.30 presso l’Aula Magna – Don Bosco dell’Istituto E. Agnelli di Torino. 

 

Ottant’anni di Istituto Agnelli, al via l’inaugurazione dei nuovi ambienti

Sabato 7 ottobre duplice appuntamento per l’Istituto Agnelli che ha celebrato l’inizio dell’ottantesimo e l’inaugurazione dei nuovi ambienti con una messa solenne di inizio anno.

Ottant’anni da quel 4 ottobre 1938, quando vennero approvati i piani di lavoro che portarono alla tanto attesa firma sul decreto regio: il progetto così prendeva forma e le prime pietre vennero posate.

Nel corso del tempo l’istituto è cresciuto e si è trasformato, senza però perdere di vista lo sguardo verso il futuro tanto caro ai fondatori.

I preparativi sono iniziati presto, alle otto: un manipolo di insegnanti e alunni, coordinati ottimamente dal professor Oliva, hanno sistemato le sedie per la messa e i tavoli per il pranzo. Intanto, il coro preparava i canti, il banchetto delle maglie veniva allestito e in mensa si cucinava il pranzo. Tante attività e tanto lavoro dietro le quinte che sottolineano la cura per questo evento. Al centro della giornata, la Santa Messa presieduta dall’ispettore don Enrico Stasi, che nella sua omelia si è concentrato su tre parole: riconoscenzalode e Maria.

Riconoscere, ha spiegato, significa rivolgersi verso il bene e saperlo scorgere in chi cammina con noi. È importante, ha continuato l’ispettore, saper individuare le belle qualità di chi amiamo e metterle davanti ai loro occhi per lodarli. Questo invito, ha precisato, è rivolto non solo ai docenti o ai genitori, ma soprattutto ai ragazzi nei confronti dei loro amici. Infine, don Enrico ha esortato tutti a rivolgersi a Maria: non esitate, ha concluso, a pregare una decina del rosario al giorno, affidando alla Madonna le intenzioni che più vi stanno a cuore.

Al termine dell’eucaristia sono stati benedetti e inaugurati i nuovi locali dell’istituto, molto apprezzati da genitori e ragazzi.

È seguito un momento informale di aperitivo e pranzo, dove si è respirata aria di famiglia: sotto un sole splendente, regnavano incontrastati chiacchiere, sorrisi, giochi e abbracci. Dopo aver rimesso a posto tavoli e sedie, gli ultimi eroi rimasti si sono concessi una granita, degno premio per le loro fatiche.

 

Appuntamenti del mese di ottobre:

  • da Domenica 15 a Venerdì 20 – Settimana della scuola

  • Domenica 15 –  S. Messa alla Consolata ore 16.00 , gruppo MGS

  • Martedì 17 – Missione Marte il pianeta rosso ore 20.30 Aula Magna Don Bosco

  • Venerdì 20 – Open Space  14.30 – 20.30 Istituto Agnelli

  • Sabato 21 – 1° Open Day dalle ore 9.00

All’Agnelli è tutto pronto per OPEN SPACE 2017

OPEN SPACE 2017
6 ore no stop
Venerdì 20 Ottobre 2017

Agnelli Open Space 2017, nella sua seconda edizione, porterà delle esibizioni del tutto speciali come i campioni Europei nella specialità moto Trial e bici Trial, motocross con esibizioni da non perdere.

Saranno inoltre presenti le esposizioni nel campo delle novità automobilistiche con la possibilità di toccare con mano le ultime novità.

Non mancheranno i droni come anche il lancio di missili classe educational a combustibile solido.

I tornei con l’Xbox renderanno piacevole e dinamica la 6 ore no stop, a coronare il tutto la visita ai laboratori tecnologici.

Durante la manifestazione ci sarà la presenza di stand gastronomici.

Il programma della 6 ore prevede:

  • ore 14.30 – apertura Open Space 2
  • ore 15.00 – apertura esposizioni modelli auto
  • ore 15.30 – gara di Moto trial 1
  • ore 16.00 – demo Bici trial
  • ore 16.30 –  gara Moto trial 2 Demo droni e demo motocross
  • ore 17.00 – lancio missili classe educational
  • ore 17.30 – prova auto
  • ore 18.00 – tornei X-Box
  • ore 18.30 – Sound and music
  • ore 19.30 – pasta aglio olio & peperoncino
  • ore 20.30 – chiusura open space 2017

 

“Esserci per educare…le nuove generazioni”: incontro all’Agnelli con AGeSC

Generazione Z, millennials, nativi digitali, generazione screenagers, qualsiasi appellativo si voglia dare ai giovani nati nel pieno dell’era di internet, il comun denominatore è l’uso quotidiano della tecnologia e dei social media in tutti le reti sociali in cui sono coinvolti. Scuola e famiglia sono gli attori principali che a volte subiscono i mutamenti della rivoluzione digitale in atto. Per questo, negli ultimi anni, molte iniziative sono volte ad instaurare un’alleanza solida tra scuola e genitori, come l’incontro di AGeSC – Associazione Genitori Scuole Cattoliche dal titolo “Esserci per educare … le nuove generazioni” rivolto ai Genitori, ai Docenti e a tutti coloro che hanno a cuore la Scuola e l’educazione delle nuove generazioni.

L’appuntamento è dunque per Venerdì 13 ottobre 2017 dalle 18,00 alle 19,30 e dalle 20,00 alle 21,30 presso le Aule della Scuola Media dell’Istituto Internazionale E. AGNELLI, C.so Unione Sovietica 312 a Torino.

Per maggiori info, scarica la locandina

“Ombre della sera”: i detenuti di Rebibbia si raccontano in un film che arriva al CineTeatro Agnelli

Venerdì 13 ottobre 2017 presso il CineTeatro Agnelli di Torino alle ore 21 ci sarà la proiezione del docu-film ‘Ombre della Sera’, opera prima di Valentina Esposito, che sarà presente in sala.

Prodotto da Simonfilm e Lupin Film, con il patrocinio del Ministero della Giustizia, il film, che vede l’amichevole partecipazione di Pippo Delbono, è stato candidato ai Nastri D’Argento 2017 nella sezione Docu-Film, ha ottenuto la Menzione Speciale al Bafici Film Festival di Buenos Aires e partecipato al Sofia International Film Festival (Fuori Concorso), al RIFF – Rome Independent Film Festival e al Cairo International Women Film Festival.

Interpretato da detenuti in misura alternativa e da ex detenuti attori del Carcere di Rebibbia (oggi attori della compagnia Fort Apache), trae ispirazione dalla biografia dei protagonisti e delle loro famiglie per svelare allo spettatore l’aspetto più intimo e delicato del percorso di reinserimento che intraprendono i “liberanti” tornando nel mondo esterno dopo anni di lontananza. Storie intrecciate, attraverso i complessi e sconosciuti labirinti della libertà. Uomini condannati e afflitti, nel tentativo di espiare i propri peccati e di ricostruire le proprie vite.

L’Art. 27 della Costituzione Italiana assegna alla pena detentiva una funzione ben precisa di inestimabile valore sociale: “sostenere e accompagnare i cittadini reclusi in un percorso di rieducazione e riabilitazione che dovrebbe metterli in grado, una volta scontata la condanna, di reinserirsi socialmente e professionalmente nella collettività civile.”

Di questo percorso, di questo tormentato cammino dalla condanna alla liberazione, la nostra società conosce ben poco, ancora condizionata da una visione del carcere come luogo di espiazione fine a se stesso.

Ecco il trailer di “OMBRE DELLA SERA”: