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Buoni cristiani e onesti cittadini: primo incontro

Il 13 novembre si svolgerà il primo incontro del percorso di formazione “Buoni cristiani e onesti cittadini”  che affronterà il tema della Dottrina Sociale della Chiesa.

Il percorso si svilupperà su tre anni con tre temi differenti: Ambiente, Politica ed Economia.

In quest’anno il tema affrontato è basato sull’evento Economy of Francesco, con l’aiuto di ospiti e conoscendo realtà che, ispirandosi al Vangelo, propongono un modo “diverso” di vivere l’economia.

INFO E CONTATTI

Per ulteriori informazioni visitare la landing page dedicata.

Contattare via mail il seguente indirizzo: ape@31gennaio.net

Primo periodo di apertura della mostra missionaria “7 NON RUBARE: la giusta mercede”

Dal 10 al 22 ottobre 2022 si è tenuto il primo periodo di apertura della mostra missionaria di quest’anno, dal titolo “7 NON RUBARE: la giusta mercede”, per le scuole secondarie di primo e secondo grado sia salesiane che del territorio torinese. L’itinerario della mostra ha visto coinvolte quasi 40 classi, e una decina di giovani del Movimento Giovanile Salesiano, che si sono resi disponibili per guidare le classi lungo il percorso, tra i locali del Museo Casa Don Bosco e della Tipografia Salesiana. 

Sono un migliaio i ragazzi e i giovani che, accompagnati dai loro insegnanti e formatori, hanno avuto la possibilità di seguire il percorso della mostra nella prima finestra di apertura. Un’occasione per ciascuno di confronto con i propri sogni e il proprio futuro per un rinnovato slancio di impegno nella formazione: iniziare a essere già da oggi la persona che voglio essere domani.

don Marco Cazzato

Un viaggio, o meglio una storia, scritta insieme per lasciarsi interrogare dal tema del lavoro a diversi livelli a seconda della fascia d’età: l’importanza della formazione per la scuola secondaria di primo grado; il senso della fatica, per il biennio e la logica della relazione come base per costruire il futuro per il triennio. Si è chiamata storia perché, ad accompagnare i ragazzi, c’è stato sempre anche un “grande libro”.

Il percorso, infatti, è stato sin da subito pensato per avere come protagonisti non solo i volti raffigurati nei pannelli di Massimiliano Ungarelli che compongono la mostra, ma anche gli sguardi, i pensieri e le idee dei ragazzi che si mettevano loro davanti. Lungo tutto il percorso, le tappe sono state scandite da alcune domande, a cui le classi rispondevano su dei post-it che andavano così a comporre nel “grande libro” la storia della mostra missionaria vista dagli occhi dei ragazzi e delle ragazze delle scuole di Torino. 

Queste due settimane di mostra mi hanno insegnato ad andare oltre le apparenze, a fidarmi di chi avevo davanti. Ogni giro mi ha lasciato qualcosa di nuovo, degli occhi diversi ogni volta, in base ai ragazzi che avevamo davanti e alla persona con cui avevo la fortuna di guidare nel percorso.

Cecilia

Sinteticamente il percorso scuole si compone di tre parti: una riflessione introduttiva – nella cucina del primo oratorio – in cui i ragazzi vengono guidati nella riflessione su cosa sia il lavoro e cosa sia necessario perché quel lavoro sia considerabile giusto. Successivamente – nel primo refettorio – l’incontro con un mondo, dipinto ma reale, in cui il lavoro diventa troppo spesso sfruttamento, e il racconto di un “undicesimo pannello” fatto di mattoni dai ragazzi di don Bosco per costruire insieme la propria casa. Infine, un’attività laboratoriale nella Tipografia Salesiana per scoprire la realtà che don Bosco ha costruito come risposta concreta alle necessità dei ragazzi che aveva intorno e che non riuscivano, per mancanza di formazione, a trovare un lavoro dignitoso.

È sorprendente la curiosità dei ragazzi. Non importa l’età, la scuola che frequentano o quanto sia presto al mattino, li vedevi proprio presenti, con gli occhi sgranati perché si stava parlando di futuro, del loro futuro. Abbiamo incontrato giovani con sogni grandi.

Giulia

La mostra vedrà, per fronteggiare l’alto numero di richieste e far fronte alla spinta arrivata dai moltissimi rimandi positivi di insegnanti e ragazzi, una nuova apertura per le scuole dal 21 novembre al 3 dicembre 2022.

Continuiamo a scrivere questa storia con tanti giovani, in pieno stile salesiano. 

Penso che un elemento fondamentale del percorso proposto alle scuole sia la scoperta per i ragazzi dell’importanza della formazione e di quanto loro siano fortunati a poter far parte del sogno di Don Bosco.

Altea

AM: primo incontro del Percorso Nel Cuore del Mondo

Domenica 16 ottobre si è svolto, presso l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice a Torino, il primo incontro del “Percorso nel cuore del mondo” 2022/2023. La giornata ha visto riunirsi tanti ragazzi, provenienti da ambienti salesiani e non solo, con il desiderio di conoscere meglio il mondo per poter agire come “buoni cristiani e onesti cittadini” nel tempo presente.

I ragazzi sono stati accolti dalla nuova equipe composta da don Marco Cazzato, Suor Carmela Busia e Don Matteo Vignola, Arianna Colombino, Elena Menguzzo e Giulia Meucci. Hanno partecipato all’incontro anche i giovani partiti la scorsa estate per le esperienze missionarie in Lituania, Albania e Romania.

Questi ultimi, dopo alcuni giochi introduttivi e di conoscenza, hanno portato la loro testimonianza sulla missione riflettendo in particolare sulle tematiche della fede, del gruppo e delle relazioni.

Raccontare l’esperienza vissuta è stato come restituire, anche se solo in minima parte, il Bene immenso che abbiamo ricevuto in missione, nella speranza che sempre più giovani scelgano di partire e lasciarsi cambiare la vita dall’incontro con l’Altro e con il volto di Dio nell’altro.

Giulia

Nella seconda parte dell’incontro, è stato presentato ai nuovi ragazzi il percorso nella sua totalità attraverso dieci parole chiave, un cammino che si propone di essere, non soltanto un percorso formativo ricco di contenuti, ma anche e soprattutto un cammino comune fatto di condivisione, confronto, riflessione e crescita.

A conclusione di questa bellissima giornata, trascorsa in un clima di familiarità e allegria, ci sono state la cena condivisa e un momento di veglia. La veglia è stata accompagnata dal brano di Mc 1, 14-20 e dall’immagine della rete, perché anche noi possiamo imparare a seguire Gesù rimanendo autentici e affidando a Lui la nostra storia così come è. Don Matteo Vignola ha concluso poi l’incontro con la buonanotte, lasciando ai ragazzi l’impegno di vedere il bello che c’è nel mondo e di avere fiducia nel bene che possiamo e siamo chiamti a fare.

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo».
Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti. Li chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedèo sulla barca con i garzoni, lo seguirono.

 

Cagliero 11 – “Per una chiesa aperta a tutti” – Ottobre 2022

Si allega di seguito il Cagliero 11 n°166 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Ottobre 2022 e l’ultimo numero di Bosco Food con consigli culinari da ogni angolo del mondo.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Preghiamo per la Chiesa; sempre fedele e coraggiosa nella predicazione del Vangelo, la Chiesa sia una comunità di solidarietà, fraternità e accoglienza, sempre viva in un clima di sinodalità.

Per il dialogo e la comprensione nell’Ispettoria Salesiana e nella Chiesa in Cile.

Cari Amici,

Nel mese di luglio, nella regione del Cono Sud, si sono svolte diverse esperienze missionarie con adolescenti e giovani legati al Movimento Giovanile Salesiano. I vari gruppi giovanili e le diverse esperienze missionarie inserite nel progetto del Volontariato Missionario Salesiano sono un bel modo per presentare ai giovani il vero volto della Chiesa “in uscita”: una realtà ecclesiale aperta e accogliente, in cui si promuove la comunione e la partecipazione.

La prospettiva missionaria della Pastorale Giovanile contribuisce a una cultura della solidarietà e della testimonianza dell’amore di Dio per le persone più diverse, specialmente per i giovani più vulnerabili. Si tratta di assumere la dimensione missionaria della propria vita, che scaturisce dall’incontro con Gesù e si nutre dell’esperienza della Spiritualità Giovanile Salesiana. Tali esperienze missionarie sono terreno fertile per la maturazione e il discernimento vocazionale dei nostri giovani.

Don Sérgio Ramos de Souza, SDB Coordinatore Regionale per l’Animazione Missionaria, Regione Cono Sud

 

Ottobre Missionario: un’avventura coinvolgente

I giovani dell’Animazione Missionaria hanno sviluppato un sussidio che a partire dalle loro esperienze estive potesse aiutare altri giovani a sensibilizzarsi sui temi della mondialità e della solidarietà durante il Mese “Missionario” di ottobre, in un cammino di riscoperta personale di ciò che dà senso alla vita.

Ogni settimana verrà proposta una scheda di attività e preghiere che partendo da un video di innesco aiuti i gruppi a riflettere sul senso del tempo, delle relazioni, sui doni personali e sul rapporto di amicizia e preghiera con Dio.

Tutto il materiale è disponibile ed accessibile nella pagina dedicata del sito della Pastorale Giovanile, ed è fruibile anche in schede stampabili da offrire ai ragazzi.

Don Marco Cazzato, Incaricato di Animazione Missionaria, ha commentato così l’iniziativa:

“È importante che educatori, catechisti e salesiani possano fare innamorare i giovani di quello stesso sogno missionario che da sempre ha animato la congregazione. Il materiale prodotto desidera essere uno strumento concreto per realizzare questo desiderio nelle diverse case dell’Ispettoria. È bello che i protagonisti siano proprio quei giovani che già hanno avuto modo di sperimentare i frutti belli di una esperienza missionaria e così parlare ai loro coetanei o a ragazzi di poco più giovani per comunicare loro quanto il tempo dedicato agli ultimi sia tempo guadagnato per sé”

Inaugurazione della Mostra Missionaria “7 NON RUBARE: la giusta mercede”

Arte e religione insieme protagoniste per la Mostra Missionaria dell’artista Massimiliano Ungarelli, che inaugura venerdì 30 settembre alle ore 18.00 presso il Teatro Grande Valdocco di Torino.

Oramai giunta alla quarta edizione, l’esposizione intende offrire un percorso interattivo ed esperienziale che, a partire da uno dei 10 comandamenti, punta a evidenziare quei principi fondamentali che compongono e garantiscono la dignità della vita umana, tra i quali quello del lavoro e della possibilità di costruire un futuro. Per “giusta mercede”, riprendendo il titolo della mostra, si intende la possibilità di una realizzazione piena e gratificante della vita per sé e per gli altri nella valorizzazione dell’opera delle proprie mani.

L’itinerario si svolgerà all’interno degli spazi del Museo Casa don Bosco e della Tipografia Storica Salesiana. Questi luoghi sono la memoria vivente dell’operato di don Bosco che pensò ai centri di formazione professionale, oggi CNOS-FAP,  per dare ai ragazzi la possibilità di formarsi e qualificarsi, ottenendo un lavoro dignitoso.

Per partecipare all’inaugurazione: accreditandosi tramite email a museocasadonbosco@eventum.it

Animazione Missionaria ed Emarginazione e Disagio al Festival delle Migrazioni

Animazione Missionaria ed Emarginazione e Disagio parteciperanno alla quarta edizione del Festival delle Migrazioni, in programma a Torino dal 27 settembre al 2 ottobre. Il tema delle migrazioni, affrontato nelle sue possibili declinazioni, sarà al centro dei sei giorni tra dibattiti, proiezioni, incontri, spettacoli teatrali e concerti.

Ideato e organizzato da A.M.A. Factory, AlmaTeatro e Tedacà, si snoderà in luoghi diversi della città tra cui Valdocco, le sedi di Pastorale Migranti, l’ex Cimitero di San Pietro in Vincoli, la Scuola Holden, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e il Giardino Pellegrino a Borgo Dora.

Tra gli ospiti di questa edizione Cecilia Sala, Alex Zanotelli, Cecilia Strada, Baba Sissoko e Alberto Boubakar Malanchino. In collegamento, Tiziana Ferrario, Nico Piro, Asmae Dachan e Francesca Mannocchi.

 RETE 7 (canale 13 del d.t.), mediapartner del festival, darà voce ai protagonisti dell’evento all’interno del programma di interviste “Un caffè con…“, in onda ogni mattina alle 9.35 circa.

Valdocco si renderà protagonista dell’iniziativa mettendo a disposizione i propri spazi per i seguenti eventi:

Sala Sangalli

Martedì 27 settembre, ore 18.30
    • Tempo di Guerra“, un dialogo con Cecilia Sala, autrice e voce del podcast “Stories“, e Davide Demichelis, inviato e autore del programa televisivo “Radici“.
Sabato 1 ottobre, ore 16.30
    • Le resistenze, i conflitti e le migrazioni, un approfondimento sulla situazione politica di alcuni paesi per cercare di comprendere e raccontare una parte importante di flussi migratori.

Teatro Piccolo Valdocco

Venerdì 30 settembre, ore 10.00
    • Storie Fragili“, uno spettacolo di Yulita Ran sulla guerra e la fragilità del nostro mondo, realizzato con bambini ucraini e russi. Durante la presentazione spazio anche alla testimonianza di don Eligio Caprioglio, Direttore della Casa Salesiana di Chieri.
Venerdì 30 settembre, ore 21.00
    • A Come Srebrenica“, uno spettacolo di e con Roberta Biagiarelli che ricorda le vittime degli Interessi di Politica Internazionale.

Museo Casa Don Bosco

    • Mostra Missionaria “7 NON RUBARE: la giusta mercede”, nata dalla volontà dei ragazzi della Pastorale Giovanile Salesiana e dell’Incaricato dell’Animazione Missionaria don Marco Cazzato di realizzare un percorso aperto al pubblico che sia fonte di ispirazione e riflessione personale. La mostra intende offrire un percorso interattivo ed esperienziale che, a partire da uno dei 10 comandamenti, punta a evidenziare quei principi fondamentali che compongono e garantiscono la dignità della vita umana.

Tutte le iniziative sono a ingresso gratuito e prenotabili sul sito www.festivaldellemigrazioni.it, dove è consultabile il programma completo.

Il festival si conferma un invito collettivo a incontrarsi per riflettere sulle resistenze culturali, sulla convivenza, sul concetto di comunità e accoglienza, che vede in dialogo la popolazione italiana autoctona e i migranti, intesi come soggetti attivi del territorio e non oggetti da studiare o raccontare.

Di seguito alcune immagini dalla Conferenza Stampa di presentazione, tenutasi il 22 settembre presso San Pietro in Vincoli e che ha visto la partecipazione di Valentina Bellis, Incaricata Ispettoriale del settore Emarginazione e Disagio. Incaricato Animazione Missionaria

AM: don Marco Cazzato e suor Carmela Busia presentano il nuovo percorso partenti “Nel Cuore del Mondo”

Don Marco Cazzato e suor Carmela Busia, insieme ad alcuni giovani che hanno vissuto in prima persona l’esperienza missionaria, presentano il nuovo percorso partenti “Nel Cuore del Mondo“.

Sei incontri, ognuno con tematica diversa, per entrare nel cuore del mondo e spingere i ragazzi a mettersi in gioco, uscire dalle proprie certezze e aprire lo sguardo agli altri rinunciando al proprio egoismo.

Il percorso è rivolto ai ragazzi dai 20 ai 30 anni che sentono il desiderio di vivere un’esperienza in terra di missione. Questi primi incontri del cammino sono aperti a tutti gli interessati, la futura preparazione all’esperienza estiva in terra di missione è invece riservata a quanti scelgano di fare tutto il percorso, avendo all’orizzonte una scelta di impegno concreto nell’estate 2023.

Trovate tutte le informazioni sul percorso “Nel Cuore del Mondo” nella landing page dedicata:

AM – L’esperienza missionaria a Gur i Zi (Albania)

Si è conclusa l’esperienza missionaria dei ragazzi e delle ragazze che hanno risposto al Mandato Missionario 2022 recandosi presso la realtà salesiana di Gur i Zi in Albania, sotto la guida di Don Alberto Martelli: Luca Coraglia, Pietro Giraudo, Valentina Gondolo, Irene Milone, Paola Dorin, Elena Menguzzo e Sara Brugnati.

Di seguito il resoconto dell’esperienza direttamente con le parole dei partecipanti:

Non eravamo mai stati in Albania e abbiamo scoperto Gur i Zi per la prima volta guardando le immagini di Google maps perché nessuno sapeva che cosa aspettarsi. Adesso è un po’ come se fosse casa nostra!

Abbiamo iniziato a pensare ad un’esperienza missionaria lo scorso ottobre, quando ci siamo iscritti, ancora senza conoscerci tra noi, al percorso di Animazione Missionaria “Nel Cuore del Mondo”, proposto ogni anno dai Salesiani del Piemonte

Siamo 7 giovani, provenienti da oratori e parrocchie del Piemonte, con alle spalle alcuni anni di esperienza nell’animazione dei più piccoli. 

Il percorso di formazione che avevamo scelto ci dava l’opportunità di fare alcuni incontri di carattere spirituale e sociopolitico per conoscere il mondo, approfondire la realtà della missio ad gentes, verificare la nostra chiamata ad andare oltre i nostri luoghi di vita quotidiana, donare la nostra fede, in primo luogo per crescere noi e per dare una mano agli altri.

Ognuno si portava dietro le sue motivazioni e la sua storia e, così, ci siamo affidati completamente: non abbiamo scelto i compagni di viaggio, né la destinazione. Ci siamo fatti guidare dalla Provvidenza.

A maggio ci hanno proposto di partire per l’Albania con un sacerdote accompagnatore e abbiamo detto di sì, entusiasti e pronti a fare nuove esperienze. 

Siamo arrivati a Gur i Zi il 1 di agosto e per tre settimane ci siamo messi a servizio della comunità, accolti da don Raffaele, don Erasmo e dalla gente con grande favore e grande disponibilità. Il nostro programma prevedeva due ingredienti principali. In primo luogo la conoscenza della realtà della chiesa albanese, della sua storia e del suo presente: vogliamo coltivare l’essere fratelli e sorelle, essere una sola comunità al di là dei KM che ci separano e delle culture e delle storie così differenti tra le nostre nazioni. Secondo ingrediente era metterci a disposizione, con quello che sappiamo fare, in modo particolare l’animazione, l’oratorio, per dare una mano, per aiutare a crescere, per condividere con i giovani albanesi l’esperienza della fede e del servizio. 

Per rendere concreto tutto questo, abbiamo proposto nella prima settimana dei momenti di formazione ai giovani animatori attingendo alla nostra esperienza e al carisma salesiano: “Essere buoni cristiani e onesti cittadini“. Abbiamo riflettuto sul senso di essere animatore, sull’importanza di fare affidamento sugli altri e sul servizio ai più piccoli; abbiamo fatto giochi e attività per vincere le nostre paure di entrare in relazione con gli altri e imparare a buttarci senza vergogna. Con i ragazzi, che sono sempre aumentati in numero e che hanno manifestato sin da subito grande entusiasmo e voglia di partecipare, abbiamo scoperto che prima di tutto dobbiamo partire dalla conoscenza di noi stessi, accettando i nostri pregi e difetti. 

 

 

Nostro grande timore era ovviamente la lingua e la diversità di cultura, ma, a parte molti episodi anche ridicoli di frasi spiegate a gesti, di traduttori costretti a fare gli straordinari e di parole imparate a memoria con un po’ di sforzo di pronuncia, abbiamo fatto esperienza di una grande accoglienza, che ci veniva incontro e apriva le porte anche senza conoscerci, prima che potessimo presentarci, così, sulla fiducia, spalancando il cuore e costringendoci a ricambiare.

Sono stati una trentina i ragazzi che hanno frequentato queste giornate di “corso animatori”, tra i 15 e i 19 anni: si sono messi a disposizione, si sono divertiti e hanno scelto di partecipare, anche se spesso impegnati col lavoro o con la famiglia, per il bello di trovarsi insieme e di fare del bene agli altri.

Nella seconda e terza settimana abbiamo fatto attività anche con i più piccoli, nel pomeriggio, proponendo giochi, balli, piccoli laboratori di teatro e di braccialetti. Un centinaio di bambini hanno accolto la proposta e hanno riempito cortili e saloni, mettendo alla prova noi e gli animatori del posto, facendoci mettere in pratica ciò che avevamo condiviso e facendoci sudare per farli giocare e stare insieme in modo cristiano e costruttivo, oltre che divertente.

Eravamo venuti a dare una mano, siamo tornati a casa pieni di doni che non ci aspettavamo. 

Siamo molto grati per l’accoglienza che ci è stata riservata da questa comunità e siamo fiduciosi che i ragazzi animatori possano continuare a dedicare il loro tempo, le loro energie e il loro entusiasmo ai più giovani. Nel nostro piccolo ci sentiamo ora un po’ albanesi anche noi e abbiamo fiducia che per Gur i Zi, come per il resto dei giovani di Albania, ci possa essere un grande futuro, nonostante le difficoltà che ancora segnano la vita di molti. 

Siamo arrivati un po’ titubanti, pieni di entusiasmo e con tante domande, ce ne siamo andati come chi lascia un pezzo di cuore perché si è sentito a casa propria.

Speriamo che l’esperienza possa essere ripetuta e trovare continuità, con altri gruppi come noi del Piemonte o con chi la Provvidenza manderà, e certo il legame creato in questi giorni durerà nei nostri cuori ancora a lungo.

Grazie Gur i Zi, grazie don Raffaele, grazie a tutti i ragazzi e alla comunità intera.

 

Animazione Missionaria: ritrovo partiti 2022

Sabato 3 settembre 2022 si è svolto, presso la casa delle FMA di piazza Maria Ausiliatrice 35 a Torino, il ritrovo dei gruppi che hanno fatto un’esperienza missionaria questa estate.

L’incontro è stata un’occasione per ritrovarsi, tre settimane dopo il ritorno a casa, e condividere la bellezza dell’esperienza vissuta.

Dopo un primo momento di gioco e convivialità, c’è stato spazio per riflettere sul valore profondo che la missione ha e sul desiderio di cambiamento che ne è nato, per condividere e per ascoltare la testimonianza di tutti i gruppi, in un’ottica di scambio e messa in circolo del bene ricevuto. Infine, la serata si è conclusa affidando a Maria Ausiliatrice le esperienze, i ragazzi incontrati, le comunità che hanno accolto i gruppi e il desiderio di cammino.

“Questo incontro per me è stato importante per gli spunti di riflessione e la possibilità di condividere con altri un’esperienza che mi ha cambiato la vita”
-Rachele