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AM: don Marco Cazzato e suor Carmela Busia presentano il nuovo percorso partenti “Nel Cuore del Mondo”

Don Marco Cazzato e suor Carmela Busia, insieme ad alcuni giovani che hanno vissuto in prima persona l’esperienza missionaria, presentano il nuovo percorso partenti “Nel Cuore del Mondo“.

Sei incontri, ognuno con tematica diversa, per entrare nel cuore del mondo e spingere i ragazzi a mettersi in gioco, uscire dalle proprie certezze e aprire lo sguardo agli altri rinunciando al proprio egoismo.

Il percorso è rivolto ai ragazzi dai 20 ai 30 anni che sentono il desiderio di vivere un’esperienza in terra di missione. Questi primi incontri del cammino sono aperti a tutti gli interessati, la futura preparazione all’esperienza estiva in terra di missione è invece riservata a quanti scelgano di fare tutto il percorso, avendo all’orizzonte una scelta di impegno concreto nell’estate 2023.

Trovate tutte le informazioni sul percorso “Nel Cuore del Mondo” nella landing page dedicata:

AM – L’esperienza missionaria a Gur i Zi (Albania)

Si è conclusa l’esperienza missionaria dei ragazzi e delle ragazze che hanno risposto al Mandato Missionario 2022 recandosi presso la realtà salesiana di Gur i Zi in Albania, sotto la guida di Don Alberto Martelli: Luca Coraglia, Pietro Giraudo, Valentina Gondolo, Irene Milone, Paola Dorin, Elena Menguzzo e Sara Brugnati.

Di seguito il resoconto dell’esperienza direttamente con le parole dei partecipanti:

Non eravamo mai stati in Albania e abbiamo scoperto Gur i Zi per la prima volta guardando le immagini di Google maps perché nessuno sapeva che cosa aspettarsi. Adesso è un po’ come se fosse casa nostra!

Abbiamo iniziato a pensare ad un’esperienza missionaria lo scorso ottobre, quando ci siamo iscritti, ancora senza conoscerci tra noi, al percorso di Animazione Missionaria “Nel Cuore del Mondo”, proposto ogni anno dai Salesiani del Piemonte

Siamo 7 giovani, provenienti da oratori e parrocchie del Piemonte, con alle spalle alcuni anni di esperienza nell’animazione dei più piccoli. 

Il percorso di formazione che avevamo scelto ci dava l’opportunità di fare alcuni incontri di carattere spirituale e sociopolitico per conoscere il mondo, approfondire la realtà della missio ad gentes, verificare la nostra chiamata ad andare oltre i nostri luoghi di vita quotidiana, donare la nostra fede, in primo luogo per crescere noi e per dare una mano agli altri.

Ognuno si portava dietro le sue motivazioni e la sua storia e, così, ci siamo affidati completamente: non abbiamo scelto i compagni di viaggio, né la destinazione. Ci siamo fatti guidare dalla Provvidenza.

A maggio ci hanno proposto di partire per l’Albania con un sacerdote accompagnatore e abbiamo detto di sì, entusiasti e pronti a fare nuove esperienze. 

Siamo arrivati a Gur i Zi il 1 di agosto e per tre settimane ci siamo messi a servizio della comunità, accolti da don Raffaele, don Erasmo e dalla gente con grande favore e grande disponibilità. Il nostro programma prevedeva due ingredienti principali. In primo luogo la conoscenza della realtà della chiesa albanese, della sua storia e del suo presente: vogliamo coltivare l’essere fratelli e sorelle, essere una sola comunità al di là dei KM che ci separano e delle culture e delle storie così differenti tra le nostre nazioni. Secondo ingrediente era metterci a disposizione, con quello che sappiamo fare, in modo particolare l’animazione, l’oratorio, per dare una mano, per aiutare a crescere, per condividere con i giovani albanesi l’esperienza della fede e del servizio. 

Per rendere concreto tutto questo, abbiamo proposto nella prima settimana dei momenti di formazione ai giovani animatori attingendo alla nostra esperienza e al carisma salesiano: “Essere buoni cristiani e onesti cittadini“. Abbiamo riflettuto sul senso di essere animatore, sull’importanza di fare affidamento sugli altri e sul servizio ai più piccoli; abbiamo fatto giochi e attività per vincere le nostre paure di entrare in relazione con gli altri e imparare a buttarci senza vergogna. Con i ragazzi, che sono sempre aumentati in numero e che hanno manifestato sin da subito grande entusiasmo e voglia di partecipare, abbiamo scoperto che prima di tutto dobbiamo partire dalla conoscenza di noi stessi, accettando i nostri pregi e difetti. 

 

 

Nostro grande timore era ovviamente la lingua e la diversità di cultura, ma, a parte molti episodi anche ridicoli di frasi spiegate a gesti, di traduttori costretti a fare gli straordinari e di parole imparate a memoria con un po’ di sforzo di pronuncia, abbiamo fatto esperienza di una grande accoglienza, che ci veniva incontro e apriva le porte anche senza conoscerci, prima che potessimo presentarci, così, sulla fiducia, spalancando il cuore e costringendoci a ricambiare.

Sono stati una trentina i ragazzi che hanno frequentato queste giornate di “corso animatori”, tra i 15 e i 19 anni: si sono messi a disposizione, si sono divertiti e hanno scelto di partecipare, anche se spesso impegnati col lavoro o con la famiglia, per il bello di trovarsi insieme e di fare del bene agli altri.

Nella seconda e terza settimana abbiamo fatto attività anche con i più piccoli, nel pomeriggio, proponendo giochi, balli, piccoli laboratori di teatro e di braccialetti. Un centinaio di bambini hanno accolto la proposta e hanno riempito cortili e saloni, mettendo alla prova noi e gli animatori del posto, facendoci mettere in pratica ciò che avevamo condiviso e facendoci sudare per farli giocare e stare insieme in modo cristiano e costruttivo, oltre che divertente.

Eravamo venuti a dare una mano, siamo tornati a casa pieni di doni che non ci aspettavamo. 

Siamo molto grati per l’accoglienza che ci è stata riservata da questa comunità e siamo fiduciosi che i ragazzi animatori possano continuare a dedicare il loro tempo, le loro energie e il loro entusiasmo ai più giovani. Nel nostro piccolo ci sentiamo ora un po’ albanesi anche noi e abbiamo fiducia che per Gur i Zi, come per il resto dei giovani di Albania, ci possa essere un grande futuro, nonostante le difficoltà che ancora segnano la vita di molti. 

Siamo arrivati un po’ titubanti, pieni di entusiasmo e con tante domande, ce ne siamo andati come chi lascia un pezzo di cuore perché si è sentito a casa propria.

Speriamo che l’esperienza possa essere ripetuta e trovare continuità, con altri gruppi come noi del Piemonte o con chi la Provvidenza manderà, e certo il legame creato in questi giorni durerà nei nostri cuori ancora a lungo.

Grazie Gur i Zi, grazie don Raffaele, grazie a tutti i ragazzi e alla comunità intera.

 

Animazione Missionaria: ritrovo partiti 2022

Sabato 3 settembre 2022 si è svolto, presso la casa delle FMA di piazza Maria Ausiliatrice 35 a Torino, il ritrovo dei gruppi che hanno fatto un’esperienza missionaria questa estate.

L’incontro è stata un’occasione per ritrovarsi, tre settimane dopo il ritorno a casa, e condividere la bellezza dell’esperienza vissuta.

Dopo un primo momento di gioco e convivialità, c’è stato spazio per riflettere sul valore profondo che la missione ha e sul desiderio di cambiamento che ne è nato, per condividere e per ascoltare la testimonianza di tutti i gruppi, in un’ottica di scambio e messa in circolo del bene ricevuto. Infine, la serata si è conclusa affidando a Maria Ausiliatrice le esperienze, i ragazzi incontrati, le comunità che hanno accolto i gruppi e il desiderio di cammino.

“Questo incontro per me è stato importante per gli spunti di riflessione e la possibilità di condividere con altri un’esperienza che mi ha cambiato la vita”
-Rachele

Cagliero 11 – “Per l’abolizione della pena di morte” – Settembre 2022

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°165 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Settembre 2022.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Per l’abolizione della pena di morte

Preghiamo perché la pena di morte, che attenta all’inviolabilità e alla dignità della persona, sia abolita nelle legislazioni di tutti i Paesi del mondo.

Per la promozione del sistema preventivo salesiano in Papua Nuova Guinea

Cari Amici,

Vi saluto dal Colle Don Bosco, insieme agli altri Salesiani di diverse ispettorie che hanno chiesto di mettersi a disposizione del Rettor Maggiore e della Congregazione per essere inviati in Missione alla fine di questo mese come missionari ad gentes e ad vitam.

Settembre è conosciuto come il “mese della Bibbia” in memoria di san Girolamo, primo traduttore delle Sacre Scritture in latino. Un mese che si propone di aiutarci a renderci conto che ogni giorno abbiamo bisogno di comunicare con Dio attraverso la sua Parola scritta. Quando apriamo la Bibbia, apriamo le nostre vite! La Bibbia è uno spazio propizio per avvicinarci alle Sacre Scritture, è un tempo in cui, accompagnati dallo Spirito Santo, apriamo i nostri cuori ad essere terra fertile in cui la Parola di Dio pro-duce trenta o sessanta o cento volte, ovunque noi siamo!

Con tutti i Salesiani che fanno parte della 153a spedizione missionaria auguriamo a tutti i lettori di Cagliero 11 un mese benedetto e intenso di ascolto e preghiera alla luce della Parola di Dio.

Don Reginaldo Cordeiro, SDB Membro del Settore per le Missioni Salesiane

I giovani dei SaleCuneo missionari in Albania e in pellegrinaggio nella città di Napoli – La Guida

Il quotidiano d’informazione di Cuneo e provincia La Guida dedica un articolo all’esperienza vissuta quest’estate da alcuni giovani della realtà salesiana di Cuneo in Albania grazie al percorso missionario proposto dall’Ispettoria e a Napoli con il pellegrinaggio MGS.

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(1/09/2022) Cuneo. Un’esperienza missionaria in Albania per alcuni giovani dell’Oratorio salesiano di Cuneo. Per tre settimane, da domenica 30 luglio a domenica 21 agosto, sono stati accolti nella parrocchia di Guri Izi in Albania.

“Cosa ci ha portato ad essere qui insieme? Potremmo dire la risposta a una chiamata che è arrivata in modi diversi. In queste settimane, ci siamo messi a servizio della comunità di Guri Izi, inizialmente proponendo dei momenti di formazione ai giovani animatori secondo il carisma Salesiano: essere buoni cristiani e onesti cittadini – dicono Irene Milone e Luca Coraglia – .

Abbiamo riflettuto sul senso di essere animatore, sull’importanza di fare affidamento sugli altri, abbiamo fatto giochi e attività per vincere le nostre paure di entrare in relazione con gli altri e imparare a buttarci senza vergogna. Con i ragazzi, che sono sempre aumentati in numero e che hanno manifestato sin da subito grande entusiasmo e voglia di partecipare, abbiamo scoperto che prima di tutto dobbiamo partire dalla conoscenza di noi stessi, accettando i nostri pregi e difetti”.

Nella seconda settimana si sono dedicati alle attività anche con i più piccoli, nel pomeriggio, proponendo giochi, balli, piccoli laboratori di teatro e di braccialetti.

“Siamo molto grati per l’accoglienza che ci è stata riservata da questa comunità e siamo fiduciosi che i ragazzi animatori possano continuare a dedicare il loro tempo, le loro energie e il loro entusiasmo ai più piccoli”.

Erano invece 250 i giovani piemontesi, una quindicina da Cuneo, nella settimana di pellegrinaggio a Napoli con il Movimento Giovanile Salesiano di Piemonte e Valle d’Aosta che si è svolta da martedì 9 a sabato 13 agosto.

“Il pellegrinaggio a Napoli, in linea con le esperienze degli anni passati, si è rivelato un momento di grande festa, di profonda spiritualità, di gioia intensa e di vera comunione”.

Così ha detto don Alberto Goia, fino all’anno scorso all’Oratorio salesiano di Cuneo ed oggi Delegato di Pastorale Giovanile per i salesiani del Piemonte.

Una grande festa che ha riunito i giovani, da diverse case salesiane, nello spirito di don Bosco, facendo nascere un grande senso di allegria e di gioia nella semplicità, nel canto, nel gioco, nei momenti di festa sia organizzati sia improvvisati. Ma anche un viaggio di pro fonda spiritualità: l’incontro con le testimonianze di santità dei primi cristiani nelle catacombe di san Gennaro e della figura di San Giuseppe Moscati, l’incontro con la vita di don Peppe Diana, un prete semplice, ucciso dalla camorra nel ’94, i racconti degli educatori e dei salesiani che quotidianamente danno fondo alle loro energie per educare i giovani in territori nei quali farlo è tutt’altro che scontato e senza pericoli.

AM – L’esperienza missionaria a Vilnius e Telsiai (Lituania)

Si è conclusa l’esperienza missionaria dei ragazzi e delle ragazze che hanno risposto al Mandato Missionario 2022 recandosi presso le realtà salesiane di Vilnius e Telsiai in Lituania, guidati da Don Marco Cazzato, Suor Carmela Busia e Vytautas Markunas: Altea Robutti, Antony Ardolino, Federica Busso, Francesca Cederle, Giulia Meucci, Margherita Cantamessa e Rachele Macri.

Di seguito il resoconto dell’esperienza direttamente dalle parole dei partecipanti:

Lituania, un nome che prima dell’inizio della guerra in Ucraina passava inosservato. Anche per noi, terminata la formazione del “percorso nel cuore del mondo”, era poco più che un’area geografica segnata da una mappa, associata per lo più ai lunghi inverni e al freddo. Questo è stato il nostro luogo di missione, di servizio e di incontro con Dio.

Siamo partiti in sette, sei ragazze e un ragazzo, accompagnati da due Salesiani e da una suora Figlia di Maria Ausiliatrice. Non ci conoscevamo prima e ciascuno si approcciava al percorso missionario con motivazioni diverse e senza conoscere la destinazione. Riconoscendo in ciascuno la medesima chiamata a mettersi in gioco nel servizio, abbiamo imparato a vivere insieme e ad amare la Lituania e le persone che vi abbiamo incontrato.

La nostra avventura è iniziata la notte del 23 luglio, quando alle 2 del mattino le ruote del pulmino hanno iniziato a girare in direzione dell’aeroporto di Bergamo. Con gli occhi ancora chiusi e la paura di non trovare il nostro volo sui cartelli delle partenze per via degli intensi scioperi di quel periodo, alle 6.30 siamo partiti in direzione della capitale lituana.

Siamo stati accolti per la prima settimana dalla comunità salesiana di Vilnius. Qui abbiamo conosciuto due missionari italiani da diversi anni in Lituania, don Alessandro, il direttore della comunità, e don Massimo, insieme a don Oliver, missionario filippino e ad altri confratelli salesiani più anziani.

Abbiamo collaborato nelle attività dell’estate ragazzi che si teneva nei locali dell’oratorio ed era già iniziata da una settimana. L’accoglienza da parte dei ragazzi si è fatta comunque sentire. Sapere che c’era qualcuno che ci stava attendendo già da tempo ci ha dato la forza di dare il meglio di noi.

Nei primi giorni l’ostacolo principale è stato sicuramente la lingua. Ci siamo sentiti messi a nudo quando ci siamo trovati davanti a persone con cui avremmo voluto comunicare e abbiamo sperimentato che la lingua inglese spesso non bastava per farsi capire. Grazie al dialogo personale con i giovani incontrati, alla conoscenza un po’ più approfondita della storia recente del paese, in particolare con la visita al museo del KGB, e alle testimonianze di diverse figure significative, tra cui l’ex ministro delle Politiche Sociali e del Lavoro della Lituania, abbiamo pian piano iniziato a comprendere più a fondo la cultura e i modi di fare delle persone incontrate. Ci ha molto colpito sapere, ad esempio, che la Lituania è il primo Paese Europeo per numero di bambini in affido, omicidi e suicidi, autostima negativa tra gli studenti, quantità di alcool consumato, persone in carcere, vittime di violenza… numeri estremamente alti per una nazione così sviluppata economicamente. Inoltre, fra i giochi con l’estate ragazzi, le gite e le attività ricreative ci ha sorpreso vedere come, al di là di un’apparente serenità, sia presente una forte paura per la guerra in corso in Ucraina. I bimbi che ci sorridevano ogni giorno, a casa avevano pronto uno zainetto con il necessario per scappare se la guerra fosse arrivata davanti ai loro occhi, insieme a una compressa di iodio da prendere subito in caso di esposizione a radiazioni nucleari. Ancora ci vengono i brividi al pensiero. Un altro piccolo pezzo che ci ha permesso di aprire gli occhi e di capire che la povertà non è solo quella economica, ma ben altro.

 

 

Dopo questa intensa settimana, ci siamo spostati a Telsiai, cittadina di 30 mila abitanti a circa 300 km da Vilnius. Qui è presente un’altra piccola comunità salesiana formata da tre confratelli: don Vincenzo, responsabile della comunità, don Alexis e Piercarlo. Qui non è presente un oratorio, ma la casa salesiana è proprio una piccola casetta che ospita la comunità. Per questo l’estate ragazzi, Don Bosko Vasara, si teneva nei locali di una scuola della città e del seminario diocesano.

L’attività è durata due settimane. Durante la prima le mattine erano dedicate alla formazione insieme con gli animatori del luogo, una trentina di ragazzi dai 15 ai 19 anni, e i pomeriggi all’animazione dei più piccoli. Nella seconda settimana, invece, tutta la giornata era dedicata all’animazione dei bambini e dei ragazzi, circa centocinquanta che ogni giorno, ci regalavano i loro sorrisi e il desiderio di stare insieme. Abbiamo riscoperto la bellezza del gioco condiviso coi ragazzi, grazie alle attività già preparate dagli animatori del posto. Spesso nei nostri oratori ci dimentichiamo della meraviglia del gioco perché troppo indaffarati nell’organizzazione.

Un altro elemento fondamentale in queste settimane a Telsiai è stato il dialogo. Giorno dopo giorno qualcosina in più di lituano riuscivamo a capirlo anche se la nostra lingua intermediaria rimaneva l’inglese. Dopo la fine della giornata ci si ritrovava tra gli animatori per fare un po’ di verifica e di condivisione. Se qualcosa non era andato troppo bene lo si diceva senza paura e si cercava di trovare una soluzione, messa in pratica dal giorno seguente.

Sono state due settimane felici e spensierate, ricche di incontri che si sono trasformati col tempo in splendide amicizie. Abbiamo scoperto che per stare davvero bene non serve per forza conoscere la stessa lingua, perché, se c’è l’intenzione di farlo, in un modo o in un altro si riesce a comunicare.

Di questi giorni ci portiamo a casa il volto di tanti bambini che sono riusciti a regalarci, nella loro semplicità, la spensieratezza di cui tutti dovremmo godere per affrontare al meglio le nostre giornate e di molti animatori che con la loro umiltà e grinta non ci hanno mai fatti sentire fuori posto.

Il nostro augurio più grande per questa comunità è quello di poter edificare un oratorio, affinché si possa realizzare in maniera più grande il sogno di Don Bosco anche a Telsiai.

In generale, per le due realtà che ci hanno accolto, possiamo dire che ci siamo sentiti a casa, siamo stati coccolati e siamo grati per tutto ciò che abbiamo ricevuto. Ci siamo fidati e affidati e non potevamo fare scelta migliore.

Un grazie sentito a ogni singola persona che abbiamo incontrato lungo il nostro cammino, che ci ha permesso di aprire ancora una volta il nostro cuore. Prima di partire forse avevamo la presunzione che saremmo andati in Missione per aiutare qualcun altro. Ora che siamo tornati abbiamo concretizzato che il dono più grande ci è stato regalato dalle stesse persone che pensavamo di dover “salvare”.

Ancora una volta, grazie.

Altea, Antony, Federica, Francesca, Giulia, Margherita,, Rachele, don Marco, Vytas, sr Carmela

 

Cagliero 11 – “Per i piccoli imprenditori” – Agosto 2022

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°164 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Agosto 2022.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Per i giovani in Laos perché siano responsabili nell’intraprendenza economica

“Preghiamo perché i piccoli e medi imprenditori, duramente colpiti dalla crisi economica e sociale, trovino i mezzi necessari per proseguire la propria attività, al servizio delle comunità in cui vivono”.

 

Cari amici,

Le celebrazioni del centenario della presenza salesiana nell’India nord-orientale di quest’anno ci riportano alla mente gli sforzi valorosi e fruttuosi dei missionari salesiani che vanno avanti dal 13 gennaio 1922. “Osare e sperare” era il motto di don Louis Mathias, capo della spedizione. In una terra estranea per lingua, cultura, tradizione, cibo, clima e in circostanze difficili, con man-canza di personale, scarsità di fondi, calamità naturali, i valorosi e coraggiosi missionari, venuti anno dopo anno, hanno vissuto la loro spiritualità missionaria salesiana con coraggio imper-territo e passione irrefrenabile portando frutti abbondanti: un vero ‘miracolo di Maria Ausiliatrice’.

Il mandato missionario è impegnativo, a volte apparentemente impossibile. Eppure, lo spirito salesiano intuitivo e sempre giovanile trova nuove vie per superare gli ostacoli con coraggio e speranza, perché Cristo ci garantisce: Io sono sempre con voi.

Don Joseph “Sunny”

 Palamthattel, SDB

Coordinatore Regionale per l’Animazione Missionaria, Asia Sud

Cagliero 11 – “Per gli anziani” – Luglio 2022

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°163 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Luglio 2022.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Per gli anziani della Famiglia Salesiana e i benefattori salesiani in Giappone.

“Preghiamo per gli anziani, che rappresentano le radici e la memoria di un popolo, affinché la loro esperienza e la loro saggezza aiutino i più giovani a guardare al futuro con speranza e responsabilità”.

Cari amici,

Siamo chiamati, in virtù del nostro battesimo, ad essere discepoli missionari per annunciare Cristo nel mondo, nelle nostre condizioni di vita, perché il mondo scopra la presenza del Risorto. Cristo ci affida un messaggio di Amore da portare, annunciare, condividere con quanti il Signore ci fa incontrare nel quotidiano.

Ci consegna un messaggio da portare agli altri non come fa il postino che porta una lettera al destinatario senza conoscerne il contenuto, piuttosto il nostro atteggiamento deve essere quello del venditore di profumo, che non si limita ad offrire le varie fragranze, ma nel porgere il profumo, ne resta esso stesso coinvolto. Il messaggio d’Amore che il Signore ci affida ci deve coinvolgere, deve inebriare la nostra vita per poterla condividere con gli altri.

Auguro a tutti di essere inebriati dal profumo dell’amore di Cristo per rendere la vita di chi incontriamo piacevolmente profumata di questo Amore.

Antonio Boccia

Coordinatore Mondiale
Associazione dei Salesiani Cooperatori

Salesiani Cuneo: la cena missionaria organizzata dal gruppo in partenza per l’Albania

Il gruppo partenti di Cuneo per l’esperienza missionaria in Albania organizza per sabato 2 luglio una cena in tema alle ore 19:00 presso l’Oratorio Salesiano Don Bosco di Cuneo.

MENU’ DELLA CENA:
– pasta fredda
– piatto tipico albanese
– dolce

ATTIVITA’ POST-CENA:
– musica
– balli
– gioco libero in cortile

Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera con il form per potersi prenotare.

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Il giorno Sabato 2 luglio 2022, si terrà una cena organizzata dal gruppo di giovani che a fine luglio partirà per l’esperienza missionaria in Albania. Verrà cucinato del cibo tipico albanese e sarà possibile fermarsi in cortile per stare un po’ insieme.

La cena vuole essere un modo per coinvolgere la nostra comunità riguardo a quanto vivranno questi giovani che soggiorneranno presso la casa salesiana di Scutari, dalla quale si sposteranno per svolgere le attività prima di formazione, di un gruppo di animatori locali, e poi di estate ragazzi vera e propria.

Questo gruppo, formato da: Irene, Sara, Valentina, Paola, Pietro e Luca si è formato a partire da ottobre fino a maggio, data del mandato missionario, presso la casa delle figlie di Maria Ausiliatrice a Valdocco.

Questo evento vuole essere anche un modo per continuare a raccogliere fondi preziosi utili una volta che il gruppo arriverà nella realtà Albanese.

Vi invitiamo numerosi e speriamo nella vostra partecipazione.

Il costo è di 10 euro per gli adulti e di 5 euro per i bambini sotto i 15 anni di età.

Per le iscrizioni vi invitiamo a contattare don Mauro Mergola

Cagliero 11 – “Per le famiglie” – Giugno 2022

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°162 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Giugno 2022.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Per il rispetto reciproco e l’amore cristiano nelle famiglie delle presenze salesiane in Ciad.

“Preghiamo per le famiglie cristiane di tutto il mondo, perché con gesti concreti vivano la gratuità dell’amore e la santità nella vita quotidiana.”

2022.06-Cg11_ita

Carissimi amici,

vi saluto cordialmente e vi auguro una grande speranza, in questo tempo difficile in cui la guerra ci sorprende, ci preoccupa e ci impegna ad essere presenti nei posti più nevralgici, con la gente e per la gente che sta soffrendo.
Come Figlie di Maria Ausiliatrice, durante l’ultimo Capitolo generale ci siamo impengate ad Assumere la sinodalità missionaria come stile di vita.
Vogliamo vivere in sinergia la diversità delle vocazioni e dei carismi, per abitare in modo alternativo la contemporaneità. Crediamo che la Spiritualità salesiana è portatrice di valori spirituali e umani che possono trasformare la realtà.
Vivere la Spiritualità salesiana vuol dire incarnare il Sistema Preventivo, educare “insieme” le nuove generazioni al dialogo, alla forza della mitezza, a soluzioni non violente.
Con l’impegno di alimentare ogni giorno lo “Spirito di Famiglia”, ci sentiamo in comunione con tante famiglie.
Continuiamo a lavorare per la pace.

Sr. Chiara Cazzuola, FMA Superiora generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice