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RMG – Pubblicati i testi liturgici per la Memoria di Sant’Artemide Zatti

In vista della canonizzazione di Artemide Zatti del 9 ottobre, sono pubblici i testi liturgici per la celebrazione.

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Dall’articolo pubblicato su ANS:

Vengono pubblicati i testi liturgici (orazionale – lezionario – preghiera universale) per la celebrazione della Memoria di Sant’Artemide Zatti, da utilizzare sia nel giorno liturgico dedicato, il 13 novembre, sia in occasione delle celebrazioni programmate in ringraziamento dopo la canonizzazione, che avrà luogo domenica 9 ottobre a Roma.

Nel Martirologio Romano si legge del beato Artemide Zatti:

“religioso della Società di San Francesco di Sales, che rifulse per lo zelo missionario e, partito per le impervie regioni della Patagonia, per tutta la vita si dedicò nell’ospedale di quella città (Viedma, in Argentina, ove è sepolto) con somma generosità, in tutta pazienza e umiltà, alle necessità dei bisognosi”.

È il primo Salesiano Coadiutore ad essere canonizzato.

Artemide (Boretto, Reggio Emilia, 12 ottobre 1880 – Viedma, Argentina, 15 marzo 1951) con la famiglia, agli inizi del 1897, emigrò in Argentina per stabilirsi a Bahia Blanca, dove frequentò la parrocchia guidata dai Salesiani. A vent’anni fu accolto da Mons. Giovanni Cagliero come aspirante salesiano ed entrò nella casa di Bernal, dove gli fu affidato l’incarico di assistere un giovane sacerdote malato di tubercolosi, contraendo egli pure la malattia. Inviato per curarsi nell’ospedale di San José a Viedma, incontrò padre Evasio Garrone. Insieme a lui, chiese e ottenne da Maria Ausiliatrice la grazia della guarigione, con la promessa di dedicare tutta la vita alla cura degli ammalati. Nel 1908 emise la professione perpetua come salesiano coadiutore. Cominciò ad occuparsi della farmacia annessa all’ospedale e in seguito assunse la responsabilità dell’ospedale. Come “buon samaritano”, visse una dedizione assoluta agli ammalati, riconoscendo in essi il volto di Cristo. Alla scuola di Don Bosco fece della Provvidenza la prima e sicura entrata del bilancio delle sue opere. San Giovanni Paolo II lo ha proclamato beato il 14 aprile 2002 e Papa Francesco lo ha iscritto nell’albo dei santi il 9 ottobre 2022.

Comunicare pace e solidarietà: intervista a don Gildasio Mendes

Il 15 marzo a Varsavia, un programma cattolico della televisione polacca ha intervistato don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale. Durante l’intervista don Gildasio ha parlato del ruolo dei Salesiani e dei loro media durante la guerra in corso in Ucraina, commentando inoltre la lettera del Rettor Maggiore nella situazione del Paese.

Di seguito la notizia dell’ ANS.

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Durante la sua visita di animazione ai Delegati di Comunicazione Sociale della Polonia, il 15 marzo, a Varsavia, don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, ha rilasciato un’intervista alla redazione di un programma cattolico della televisione polacca, durante la quale ha parlato del ruolo dei salesiani e dei media salesiani nella guerra in corso in Ucraina e ha commentato la lettera del Rettor Maggiore sulla situazione in quel Paese, per promuovere una comunicazione basata sulla solidarietà al servizio della pace.

L’intervista è stata coordinata da don Maciej Makula, Coordinatore del programma religioso della TV statale della Polonia, e realizzata da don Mariusz Jawny, Coordinatore di Comunicazione per la Regione Europa Centro e Nord.

Durante l’intervista don Mendes ha parlato dell’importanza di promuovere con molta chiarezza e unità istituzionale, con la Chiesa e tutta la Congregazione Salesiana, una politica e un’azione concrete nel campo della comunicazione per la costruzione della pace nel mondo di oggi. “Don Bosco era un educatore che promuoveva la pace…” ha affermato.

In modo molto chiaro e netto, il Consigliere Generale ha aggiunto che è urgente fermare la guerra in Ucraina e aprire un cammino di dialogo a partire da un’etica politica ed economica giusta e solidale.

Ancora, don Mendes ha sottolineato il grande lavoro che fanno i Salesiani in Polonia, attraverso la Procura Salesiana missionaria di Varsavia e nelle numerose comunità salesiane che accolgono con fraternita e solidarietà i rifugiati nelle case salesiane, oltre che in tutto il mondo, grazie al Coordinamento internazionale della risposta salesiana alle emergenze.

Nel suo messaggio il Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale fa poi un appello perché i Delegati di Comunicazione e i responsabili dei media promuovano un’etica di comunicazione per la costruzione della pace e della solidarietà in Ucraina, come ad Haiti, in Venezuela, in Etiopia in Myanmar… e in tutto il mondo.

L’intervista integrale a don Mendes, che sarà trasmessa dalla TV polacca nella giornata di domenica 27 marzo, è disponibile su ANSChannel in inglese, e con sottotitoli in italiano, spagnolo, francesee portoghese.

RMG: I Coordinatori Regionali di Comunicazione Sociale si ritrovano per riflettere e progettare insieme

Nella giornata di venerdì 4 marzo, si è svolto in modalità digitale, il primo raduno del 2022 con i Coordinatori Regionali di CS, condotto da don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale.

Di seguito l’articolo di ANS AGENZIA INFO SALESIANA.

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Lo scorso venerdì, 4 marzo 2022, don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale (CS), ha condotto, in modalità digitale, il primo raduno del 2022 con i Coordinatori Regionali di CS, alla presenza dei due membri del Settore della Comunicazione a Roma, don Harris Pakkam, Direttore di ANS, e don Ricardo Campoli.

Erano presenti anche:

  • Don João Carlos Ribeiro (per l’America Cono Sud)
  • Don Ernest Rosario (Asia Sud)
  • Don Mariusz Jawny (Europa Centro e Nord)
  • Don Javier Valiente (Mediterranea)
  • Don Rigobert Fumtchum (Africa e Madagascar)
  • Don Ambrose Pereira (Asia Est – Oceania)
  • Zaida Elisa Navarrete (Interamerica)

Durante l’incontro, coordinato da don Ernest Rosario, l’equipe ha ragionato sulle attività realizzate l’anno passato e ne ha programmate altre secondo quanto pianificato dal Settore per la CS per il 2022.

L’equipe ha esaminato la Scuola Salesiana di Comunicazione Sociale (SSCS), un progetto di formazione per i Delegati della Comunicazione e i laici impegnati nella comunicazione nelle presenze salesiane di tutte le Ispettorie. Un totale di 508 persone sta partecipando a questo progetto, attualmente in corso, e che terminerà, nelle varie regioni, tra agosto e dicembre 2022.

Inoltre, l’équipe ha preso in esame due importanti progetti di comunicazione sociale in cui il Settore è stato molto coinvolto – il festival cinematografico giovanile salesiano “Don Bosco Global Youth Film Festival” e la Strenna del Rettor Maggiore per il 2022. Le opinioni raccolte sul tema sono state positive, e sono stati anche offerti suggerimenti e proposte per le edizioni future.

Da parte sua, don Ambrose Pereira ha presentato brevemente il “Patto Globale per l’Educazione”, un documento rilasciato da Papa Francesco il 12 settembre 2019 come invito al dialogo su come plasmare il futuro del pianeta e la necessità di impegnarsi con i giovani e la società verso la trasformazione positiva del mondo. Il documento sarà studiato dai Delegati di CS per stabilire un dialogo tra la comunicazione e le proposte del Patto Globale e le azioni che possono derivare da questo dialogo.

Durante la riunione sono stati anche presentati il calendario e i luoghi degli incontri congiunti tra i Delegati per la CS e quelli per la Formazione nelle varie Regioni salesiane, da agosto a novembre 2022. Sono stati anche annunciati i preparativi in corso per la Consulta Mondiale del Settore Comunicazione, che si terrà a Lisbona dal 29 ottobre al 1° novembre di quest’anno.

Nell’ambito del processo di approfondimento e attuazione di una mentalità progettuale, e alla luce della terza proposta programmatica del Rettor Maggiore per il sessennio, relativa al cosiddetto “Sacramento Salesiano della Presenza”, è stato annunciato che da maggio 2022 a dicembre 2023, il Consigliere Generale accompagnerà e sosterrà ogni Delegato ispettoriale di CS nell’elaborare e aggiornare il Piano di Comunicazione della propria Ispettoria.

Infine, nel suo intervento don Mendes ha lodato il servizio dedicato di tutti i Coordinatori Regionali di CS e li ha esortati a continuare a lavorare in stretta collaborazione con gli uffici ispettoriali di Pastorale Giovanile e a promuovere la comunicazione istituzionale in linea con la missione della Congregazione, per educare ed evangelizzare i giovani, specialmente i più poveri.

La presentazione del “Don Bosco Global Youth Film Festival”

Giovedì 11 novembre, presso la Sede Centrale Salesiana di Roma, si terrà la Conferenza Stampa di presentazione del “Don Bosco Global Youth Film Festival” (DBGYFF), il primo festival cinematografico salesiano di livello mondiale. Il 18 e 19 novembre si svolgeranno invece le cerimonie di presentazione dei corti finalisti e la premiazione dei vincitori, in differenti luoghi, lungo tutti i fusi orari. Per l’Italia l’evento avrà luogo a Valdocco nel pomeriggio di venerdì 19 novembre, alla presenza del Rettor Maggiore. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.
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(ANS – Roma) – Giovedì prossimo, 11 novembre, alle ore 11:00 (UTC+1), presso la Sede Centrale Salesiana di Roma, avrà luogo la Conferenza Stampa di presentazione del “Don Bosco Global Youth Film Festival” (DBGYFF), il primo festival cinematografico salesiano di livello mondiale. All’appuntamento prenderanno parte: il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime; don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale; e don Harris Pakkam, Direttore del Festival; a moderare l’evento sarà don Giuseppe Costa, co-portavoce della Congregazione Salesiana.

Il “Don Bosco Global Youth Film Festival” (DBGYFF) è un progetto unico nel suo genere per coinvolgere i giovani di tutti i Paesi e le latitudini nell’elaborazione di cortometraggi sul tema della speranza, oggi più che mai necessaria in un mondo segnato dalla pandemia, da guerre e calamità naturali.

Essendo un’iniziativa rivolta ai giovani, e traendo spunto da quello che proprio la pandemia ha insegnato, è un festival interamente digitale, con i giovani e le giurie che hanno potuto realizzare ogni fase di lavoro tramite la piattaforma www.dbgyff.com

Dopo aver ricevuto oltre 1.500 video da tutto il mondo – partecipanti nelle cinque categorie predisposte (corti live action fino a 1 minuto e da 1 a 10 minuti, video di animazione fino a un 1 minuto e da 1 a 10 minuti, video musicali entro i 5 minuti) – si è messa in moto l’articolata struttura delle due giurie.

Ad un primo livello è intervenuta la Giuria Preliminare, un gruppo diversificato di rappresentanti di tutti i continenti e di diverse lingue e culture, competenti in materia di cinema e mondo giovanile. Ciascun membro della Giuria Preliminare è stato incaricato di visualizzare almeno un set di film (contenente ciascuno un massimo di 25 brevi video) e ogni film è stato visionato da tre giurati. La giuria ha realizzato tre progressive fasi di selezione e, dopo un percorso trasparente e qualificato, ha finito i suoi lavori in questi giorni, riducendo i film elegibili per le varie premiazioni a circa 110.

Dai primi giorni di novembre, invece, è al lavoro la Gran Giuria, che – formata da personalità distintesi nel campo della cinematografia, dell’arte, della cultura e della comunicazione – sta procedendo, sempre in modalità digitale, a visionare e valutare i video rimasti.

I membri della Giuria Preliminare e della Gran Giuria sono tutti visibili sul sito del festival.

Il 18 e 19 novembre si svolgeranno le cerimonie di presentazione dei corti finalisti e la premiazione dei vincitori, in centinaia di luoghi diversi, lungo tutti i fusi orari.

Per l’Italia l’evento centrale avrà luogo a Torino, la città di Don Bosco, nel pomeriggio di venerdì 19 novembre, alla presenza del Rettor Maggiore.

“La partecipazione che abbiamo visto finora, i commenti ricevuti dalle opere di tutto il mondo, la competenza dei lavori ricevuti e la passione che stanno mettendo anche i giurati… Tutto questo ci fa pensare che il DBGYFF è già riuscito ad accendere una fiamma di speranza nel cuore di tanti giovani – ha commentato don Harris Pakkam, il Direttore del Festival – E ora ci prepariamo con fiducia alle finali”.