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Salesiani Lombriasco – Come nasce il progetto NET4GROW

Si riporta la notizia proveniente da InfoAnsAgenzia iNfo Salesiana – riguardo alla presentazione del progetto “Net4Grow” nato dalla rete creata tra la Scuola Agraria Salesiana di Lombriasco, l’Associazione Plaza Argentina, le Scuole Agrarie Salesiane nel mondo, gli ex-allievi/e di Don Bosco, le imprese ed i professionisti del settore, che ha l’obiettivo di preservare e sviluppare la formazione professionale agricola e generare progetti condivisi di sviluppo locale.

(ANS – Lombriasco) – Ispirati dal tema di Expo Lombriasco AgriCultura 2019: “Ridare la terra ai giovani, agricoltura per la vita”, dagli insegnamenti etico-sociali di San Giovanni Bosco e dei suoi valori più profondi e generosi, insieme ad un gruppo di imprenditori del settore agricolo ci siamo trovati a condividere un Forum internazionale con i rappresentanti di alcune Scuole Agricole di Don Bosco nel mondo, portatrici di un percorso formativo professionale in base di livello Superiore ed Universitario.

Il Forum si è concluso con la presentazione del progetto “Net4Grow”, una rete tra la Scuola Agraria Salesiana di Lombriasco, l’Associazione Plaza Argentina, le Scuole Agrarie Salesiane nel mondo, gli ex-allievi/e di Don Bosco, le imprese ed i professionisti del settore, che ha l’obiettivo di preservare e sviluppare la formazione professionale agricola e generare progetti condivisi di sviluppo locale.

La Struttura

A condurre il percorso produttivo di “Net4Grow” ed a garantire la serietà e la continuità del cammino operativo sono la Scuola Agraria Salesiana di Lombriasco con il suo Direttore Don Marco Casanova (testimone della universalità del carisma di Don Bosco) e l’associazione Plaza Argentina con Daniel Ormeno (come referente e coordinatore del progetto in dialogo con le Scuole Agrarie Salesiane nel mondo).

Oggi si sono sommati altri soggetti di grande valore come l’ONG Salesiana VIS – Volontari Internazionali per lo Sviluppo, dal mondo scientifico della ricerca l’Istituto ISIRES di Torino, dall’accademico con l’Università di Agraria di Torino DISAFA, lo studio Agrimana come coordinamento dello staff di tecnici agrari, agronomi e veterinari, l’equipe di A-Studio di Torino per l’innovazione in agricoltura e, soprattutto, un gruppo di imprenditori del settore agrario, agroindustriale ed agroalimentare, cari alle tradizioni di Don Bosco.

La nostra Mission

La conoscenza delle nostre attività e la sensibilità formativa di ognuno di noi, ci ha portati a elaborare e proporre un progetto di collaborazione che riteniamo possa essere utile al Mondo Agricolo Monferrino, Italiano e ai Paesi dove opera la Missione educativa di Don Bosco nel mondo, soprattutto attraverso le Scuole formative in Agricoltura, Allevamenti, nella Trasformazione; Agroindustria, nell’Innovazione ed Agro-alimentazione, nella Salute Alimentare e nella Ristorazione.

Questo viene attivato attraverso i percorsi educativi già esistenti come: l’Alternanza Scuola Lavoro, i corsi di formazione professionale e gli scambi culturali, dedicati a studenti, laureandi, laureati, docenti e professionisti con la possibilità di effettuare delle esperienze di training on job presso imprese inerenti a questi settori in Italia e/o all’estero.

Obiettivi di Net4grow

  1. offrire opportunità di stage formativi nei nostri luoghi Salesiani italiani ed esteri, presso aziende partner del progetto.
  2. offrire ai giovani studenti la possibilità di scambi culturali, ed incentivando le imprese ad accogliere le domande per l’Alternanza Scuola Lavoro.
  3. promuovere l’interscambio delle conoscenze (stagisti, visitatori, volontari, turisti,…) tra scuole e tra produttori.
    Come prime esperienze abbiamo già realizzato dei viaggi studio con studenti delle Scuole Agrarie Salesiane da e per l’Argentina, la Fracia (Ressins) e l’Irlanda (Pallaskenry).
  4. metterci a disposizione per progetti di occupazione giovanile in agricoltura.
  5. Organizzando insieme all’AgriCultura ACADEMY, corsi di formazione professionali su misura delle Imprese, per la crescita ed il miglioramento delle competenze dei futuri collaboratori. Principio di Impresa Didattica.
  6. integrare sul NETWORK le Imprese, gli Stakeholders, le Istituzioni ed il Sistema Scolastico per ottenere visibilità sul perimetro social del Progetto.
  7. organizzare MISSIONI IMPRENDITORIALI/PROMOZIONALI, proponendo la partecipazione a: Eventi, Fiere, Manifestazioni e Incontri B2B in Italia/estero attraverso il network degli Ex Allievi/e Salesiani nel mondo (Calendario Eventi).
  8. far parte di una rete di ex-allievi e di potenziali relazioni in Italia e nel mondo per la promozione di prodotti e servizi di ogni genere.

I benefit che da subito propone la rete alle imprese, oltre alla propria visibilità data dalla partecipazione ad un network di dimensioni mondo, è le capacità di generare delle opportunità tra i singoli contatti immessi nella stessa e di interloquire con tutti gli attori che ne fanno parte. Altro elemento di grande interesse è l’Academy della Rete NET4GROW e l’area dedicata alle Missioni imprenditoriali.

Nell’Academy di NET4GROW, le imprese riceveranno informazioni utili come:

  • diventare partner di un programma di ricerca attraverso il “LAB di Net4Grow” per la costruzione di progetti con partners nazionali o internazionali;
  • usufruire di Corsi di Formazione Professionale su misura per le proprie attività.

Uno spazio dove le imprese potranno creare delle opportunità offrendo i propri prodotti, servizi, ricercare partners, collaboratori, ecc., in Italia o all’estero.

Appello Missionario 2020 del Rettor Maggiore dei Salesiani, don Ángel Fernández Artime

L’Agenzia d’Informazione Salesiana Ans riporta il video dedicato all’appello missionario 2020 del Rettor Maggiore dei Salesiani, don Ángel Fernández Artime.

Miei cari Confratelli, se oggi l’Africa ha 1500 Salesiani è perché prima, in risposta al progetto Africa, 323 confratelli sono andati come missionari ad gentes in Africa. Se oggi siamo in India con 2800 confratelli è perché prima sono andati dei bravissimi confratelli missionari a condividere l’annuncio del Vangelo, la Parola di Dio e l’educazione dei ragazzi. Questa è la nostra realtà. Questa è anche l’identità della nostra congregazione.

Don Bosco portava nel cuore una grande passione missionaria.

Oggi faccio questo appello missionario: vi invito all’ascolto della chiamata di Dio, perché il Signore continua a chiamare con una vocazione speciale i confratelli che sentono veramente questo appello missionario. Invito anche le Ispettorie ad essere sempre generose. Invito tutti a creare questa sensibilità missionaria dappertutto e aspetto anche le vostre lettere e chiamate dicendo “io penso che il Signore mi stia chiamando”.

(don Ángel Fernández Artime)

Valdocco con gli occhi di… L’organo

A 80 giorni dall’inizio del Capitolo Generale 28, continuano le interviste ANS ai membri della Comunità Salesiana di Valdocco alla scoperta dei luoghi più significativi. Questa settimana è don Maurizio Palazzo il protagonista di “Valdocco con gli occhi di…”. Si riporta l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS in merito.

(ANS – Roma) – “La musica ha sempre avuto un’importanza fondamentale, fin dalla fondazione degli oratori, per Don Bosco. Abbiamo delle fotografie nelle quali è raffigurato insieme alla banda musicale”. A parlare è don Maurizio Palazzo, responsabile dell’animazione musicale della Basilica di Maria Ausiliatrice, che nell’ambito dei video “Interviste con gli occhi di…”, a 80 giorni dall’inizio del Capitolo Generale 28°, ci illustra l’organo a canne della Basilica.

Don Palazzo, nel video, ripercorre la storia dell’organo e della sua funzione all’interno della Basilica. Fu il celebre organaro Giovanni Tamburini a progettare e costruire, pochi anni dopo la canonizzazione di Don Bosco, l’organo a canne delle dimensioni attuali, con una consolle complessa, con circa 90 registri e 5.100 canne. Quello della Basilica di Maria Ausiliatrice, infatti, è l’organo più grande di tutto il Piemonte.

Il video completo, con l’intera spiegazione in merito all’organo a canne, è disponibile nei sei canali – suddivisi per lingua – di ANSChannel.

Valdocco con gli occhi di… Il Centro di Formazione Professionale

A 87 giorni dall’inizio del Capitolo Generale 28, continuano le interviste ANS ai membri della Comunità Salesiana di Valdocco alla scoperta dei luoghi più significativi. Questa settimana è il sig. Marco Gallo (da quattro anni Direttore del Cnos-Fap di Torino Valdocco) il protagonista di “Valdocco con gli occhi di…”. Si riporta l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS in merito.

(ANS – Roma) – A 87 giorni dall’inizio del Capitolo Generale 28, proseguono le “Interviste con gli occhi di…”, i video realizzati da ANS in collaborazione con l’equipe di IMEComunicazione, nelle quali i Salesiani di Valdocco presentano la Casa Madre.

Questa settimana, il sig. Marco Gallo, da quattro anni Direttore del Cnos-Fap di Torino Valdocco, presenta il Centro di Formazione Professionale. Questo centro, spiega il sig. Gallo, “è importante come ai tempi di Don Bosco”.

“Oggi, a così tanti anni di distanza – prosegue il sig. Gallo – Valdocco vuole ancora dire ‘formazione professionale’ per cuochi, elettricisti, grafici. È comunque una soluzione, un’alternativa per questi ragazzi che hanno bisogno di lavorare e di mantenersi”. Il Cnos-Fap è da sempre un modello educativo e un punto di riferimento per tantissimi giovani.

Il video completo, che spiega le attività e le finalità del Centro di Formazione Professionale di Valdocco, è disponibile sui diversi canali, divisi per lingua, di ANSChannel.

Poster della Strenna del Rettor Maggiore per il 2020

Si riporta l’articolo proveniente dalla ANS – Agenzia Info Salesiana, pubblicato in data odierna, riguardante il poster della Strenna 2020 che ricorda l’inizio dell’opera salesiana.

(ANS – Roma) – È disponibile da oggi in rete il poster della Strenna 2020, che sviluppa il motto: “Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra” (Mt 6,10). “BUONI CRISTIANI E ONESTI CITTADINI”. Il poster della strenna 2020 ferma nel ricordo la scintilla dell’inizio dell’opera salesiana.

C’era una scalinata vicina al grande mercato di Porta Palazzo dove i giovani si sedevano a ridere, scherzare e fare merenda. Don Bosco va ad incontrarli là. Là “fuori”, dove si ritrovano normalmente. Non tiene un predicozzo, offre semplicemente la sua amicizia.

Don Bosco non possedeva niente, solo quel suo grande cuore, che si rivelava nello sguardo indimenticabile: “Quel che in Don Bosco più spiccava era lo sguardo, dolce ma penetrantissimo, fino all’intimo del cuore, cui ap­pena si poteva resistere fissandolo” testimoniò un antico alunno.

Il poster è una pagina del Vangelo secondo Don Bosco: Gesù chiamò un bambino, lo mise in mezzo a loro e disse: “Vi assicuro che se non cambiate e non diventate come bambini, non entrerete nel regno di Dio. Chi si fa piccolo come questo bambino, quello è il più grande nel regno di Dio. E chi, per amor mio, accoglie un bambino come questo, accoglie me” (Mt 18, 1-5).

Don Bosco è tutto qui. Ha gli stessi occhi e lo stesso cuore di Gesù.

Aveva una convinzione riguardo ai giovani: “Questa porzione è la più delicata e la più preziosa della umana società, su cui si fondano le speranze di un felice avvenire”. È la sua scelta decisiva: “Tu sei la parte più importante della mia giornata”, “Tu sei speciale, e significhi molto per me” dice ai giovani che incontra. Imagine, finally, that two people are talking to each other about their inner lives. È in questa dinamica quotidiana che si costruisce la personalità dei giovani, è lì che c’è il cuore del processo educativo che riesce a formare “buoni cristiani e onesti cittadini”!

Il suo obiettivo è semplice e immenso: “Voglio che i giovani siano felici nel tempo e nell’eternità”.

Nel poster, in cima alla scalinata c’è una porta spalancata. È la porta della casa di Don Bosco, la porta della chiesa e la porta della vita. I giovani, oggi, trovano spesso solo porte chiuse. Don Bosco vuole che abbiano porte aperte. Quelle di un futuro e una vita felici e responsabili, quelle di una fede matura e appagante, quelle della gioia, della solidarietà, della libera creatività.

Per questo esiste la Famiglia Salesiana.

Il poster della Strenna, opera del disegnatore Stefano Pachi, è in spedizione in questi giorni a tutti gli abbonati di ANSFoto. La versione digitale, in sei lingue, è disponibile su ANSFlickr e qui.

ADMA, l’annuncio del Rettor Maggiore: Il prossimo congresso si farà in Portogallo

Pubblichiamo dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS l’articolo sull’annuncio del Rettor Maggiore circa il prossimo Congresso ADMA 2023 che si terrà in Portogallo, a Fatima.

Domenica 10 novembre, all’interno di una Basilica di Maria Ausiliatrice di Buenos Aires illuminata a festa e colma di fedeli, si è sentita la voce del Padre della Famiglia Salesiana, il Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime, annunciare la decisione di preparare la prossima edizione del Congresso, la nona, in Portogallo, a Fatima, nell’agosto del 2023.

La cerimonia di chiusura dell’VIII Congresso Mondiale di Maria Ausiliatrice, realizzatasi in un clima di festosa allegria nella basilica che venne costruita dall’architetto salesiano don Ernesto Vespignani, ha visto la presenza di Don Eusebio Muñoz, Delegato del Rettor Maggiore per la Famiglia Salesiana, don Pier Luigi Cameroni, Responsabile Mondiale dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA), diversi Superiori e Responsabili dei gruppi della Famiglia Salesiana, di alcuni Ispettori, e di centinaia di fedeli giunti da 36 Paesi per partecipare all’VIII Congresso Mondiale di Maria Ausiliatrice

Renato Valera, Presidente dell’ADMA Primaria di Torino, nell’occasione ha manifestato:

“L’incontro è stata un’esperienza delle due colonne del carisma salesiano – Gesù Eucaristia e Maria Ausiliatrice. Sono emozionato all’idea di dove si terrà il prossimo incontro, soprattutto per l’Amore per Maria che si vive in quei luoghi”.

Alle 10 del mattino al santuario è arrivato il Rettor Maggiore, venuto per offrire le parole di chiusura e presentare la strada da percorrere per i prossimi anni.

“La dimensione missionaria salesiana ci unisce a partire dal cuore stesso di Don Bosco e la storia di questa Nazione ci parla del suo amore per portare il Vangelo” ha detto. Quindi ha aggiunto: “Prima di tutto, dobbiamo essere consapevoli di essere una Chiesa missionaria”.

Don Á.F. Artime ha anche ricordato l’opera dei missionari salesiani in ogni angolo del mondo e, soprattutto, l’impegno di portare Maria Ausiliatrice in tutti i luoghi, anche quelli più difficili, come presso la comunità indigena di Meruri, in Brasile.

Ha poi consegnato alcuni elementi chiave per il lavoro personale e soprattutto per la missione salesiana di ogni credente che si identifichi come figlio di Maria Ausiliatrice.

“Maria ci conosce, conosce i nostri sogni e i nostri progetti. Ci prende per mano e ci conduce poco a poco verso Gesù” ha affermato.

Infine ha invitato tutti i partecipanti al Congresso a vivere in profondità la propria vita spirituale e a chiedersi in ogni momento:

“Che cosa vuoi da me, oh Signore? Questa è la domanda che tutti devono porsi per approfondire la vita e la missione in questo mondo”.

E ha terminato dichiarando:

“Maria è nostra madre e ci dice come nel Vangelo: ‘Fate quello che Dio vi dice!’”

A chiusura della celebrazione, prima di entrare nella cappella di Maria Ausiliatrice, ha dichiarato concluso l’VIII Congresso e ha annunciato la sede del IX. Dall’alto della Basilica ha quindi impartito la benedizione e salutato tutti con gratitudine.

“Lo sviluppo è il nuovo nome della pace”: Tavola Rotonda a Valdocco in ricordo di Maurizio Baradello

Sabato 9 novembre, in concomitanza con l’assemblea VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) si è tenuta la tavola rotonda a Valdocco in ricordo di Maurizio Baradello, tra i soci fondatori del VIS, scomparso nel maggio 2017. Di seguito l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’informazione Salesiana ANS.

Italia – “Lo sviluppo è il nuovo nome della pace”. Tavola Rotonda a Torino in ricordo di Maurizio Baradello

(ANS – Torino) – È stata realizzata lo scorso 9 novembre, in concomitanza con l’assemblea annuale dell’ong salesiana “Volontariato Internazionale per lo Sviluppo” (VIS) con i Presidi territoriali, la tavola rotonda in ricordo di Maurizio Baradello, tra i soci fondatori del VIS, scomparso nel maggio 2017.

L’incontro, aperto a tutti, è stato dedicato alla promozione di società pacifiche ed inclusive ai fini dello sviluppo sostenibile, in linea con l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile n. 16 dell’Agenda ONU 2030 “Pace, Giustizia e Istituzioni solide”. Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile sono stati ideati dalle Nazioni Unite nel 2015 e riguardano temi che tutti i Paesi si impegnano ad affrontare entro il 2030, da qui l’Agenda 2030 che include in totale 17 Obiettivi.

La tavola rotonda, “Lo sviluppo è il nuovo nome della pace”, ha avuto luogo a Torino-Valdocco presso la sede dei Salesiani di Don Bosco. Ad aprire l’evento sono stati i saluti istituzionali e l’introduzione alla Tavola Rotonda del Presidente del VIS, Nico Lotta.

Tra i relatori, si segnalano: Gianni Vaggi, Consigliere nel Comitato Esecutivo del VIS e direttore del Master in Cooperazione allo Sviluppo presso l’università di Pavia, e Maria Bottiglieri, dell’Ufficio Cooperazione Internazionale del Comune di Torino, che parlerà del progetto NUR (New Urban Resources) implementato dal Comune di Torino, insieme al VIS, in Palestina sulle energie rinnovabili.

La lettera del Consigliere per le Missioni ai Salesiani anziani e ammalati

Si riporta l’articolo proveniente da ANS – Agenzia Info Salesiana – riguardo la lettera inviata ai salesiani anziani e ammalati da parte del Consigliere Generale per le Missioni, don Guillermo Basañes, nel giorno in cui si commemora la partenza della prima Spedizione Missionaria Salesiana.

(ANS – Roma) – Nel giorno in cui si commemora la partenza della prima Spedizione Missionaria Salesiana, l’11 novembre, nell’anno della 150° spedizione, il Consigliere Generale per le Missioni, don Guillermo Basañes, ha inviato, come tradizione, una lettera ai salesiani anziani e ammalati.

“Incomincio a scrivere questa lettera a Shillong, nel Nord-Est dell’India, e riesco ad inviarvela da Dili, capitale di Timor Est. Quello che io riesco a fare attraverso faticose giornate di viaggi… voi riuscite a farlo… a volte senza uscire dalle vostre camere, ma unendo tutti i punti del globo nella vostra preghiera e offerta silenziosa” esordisce il Consigliere per le Missioni, rinnovando la sua gratitudine verso tutti quei suoi confratelli che accompagnano l’azione missionaria della Congregazione attraverso il sostegno spirituale e la donazione delle proprie fatiche quotidiane.

Successivamente don Basañes ricorda l’emozione dell’Invio Missionario celebrato lo scorso 29 settembre nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino, aggiungendo che i 36 neo-missionari sono stati non solo frutto dell’appello missionario del Rettor Maggiore, ma anche “delle vostre perseveranti preghiere per le missioni e per i missionari”.

Per questo esorta i salesiani anziani e ammalati a perseverare nell’accompagnamento della preghiera. E, citando la Lettera Apostolica Maximum Illud che Papa Benedetto XV scrisse 100 anni – a motivo della quale Papa Francesco ha dichiarato ottobre 2019 come “Mese Missionario Straordinario” – sottolinea il loro contributo nel tenere acceso “il fuoco” della missione in una Congregazione, e nella Chiesa, “costantemente in cammino”.

La lettera non poteva chiudersi senza un fraterno ricordo dei due missionari salesiani uccisi nei primi mesi del 2019 in Burkina Faso, don Antonio César Fernández e don Fernando Hernández. “Questi due martiri ci aiutino davvero ad avvicinarci sempre di più alle risposte più adeguate alla domanda cruciale del prossimo Capitolo Generale 28°: ‘Quale salesiano…?’ Potremmo dire, un salesiano che viva in permanente stato di martirio”.

Dei salesiani, cioè, “sempre e dappertutto pronti a ‘dare ragione della loro speranza’, ad irradiare la loro fede, anche se questa predicazione dovesse essere sfumata con il rosso del proprio sangue”.

Il testo completo della lettera è disponibile qui.

Prosegue il progetto “Casa Don Bosco”, per riscoprire la storia e i luoghi salesiani

Aspettando la realizzazione del progetto “Casa Don Bosco” che sta prendendo forma giorno dopo giorno nel cuore pulsante salesiano di Valdocco (che sarà inaugurato nel 2020), si riporta il secondo video-intervista di Giampietro Pettenon – Presidente di Missioni Don Bosco – realizzato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS e l’articolo correlato pubblicato oggi.

(ANS – Roma) – Sarà inaugurato nel 2020 “Casa Don Bosco”, il nuovo spazio voluto dal Rettor Maggiore al fine di valorizzare i luoghi storici salesiani. Il progetto di valorizzazione e recupero di questi luoghi viene raccontato, attraverso dei video, da Giampietro Pettenon, Presidente di Missioni Don Bosco.

In questo secondo video, il sig. Pettenon, SDB, ci parla prima della cantina dell’oratorio, per poi spostarsi nello spazio che ospitava il primo oratorio, costruito nel 1854 da Don Bosco e che si trovava al primo piano di Casa Pinardi. Nel video vengono illustrati tutti quei luoghi della quotidianità di Don Bosco, quelli in cui lavorava e svolgeva le attività con i ragazzi.

Riscoprendo questi luoghi si riscopre anche la storia salesiana, le sue origini e le sue radici. Il che, chiaramente, è di grande importanza per tutti i salesiani e per la Famiglia Salesiana di tutto il mondo.

Il video completo è disponibile in 5 lingue su ANSChannel.

Salesiani VIS: “Cabby”, il telefono viaggiatore, in viaggio nelle scuole e nei centri educativi

L’ONG salesiana VISVolontariato Internazionale per lo Sviluppo – ha presentato dal 21 al 25 ottobre scorso presso l’Istituto Scolastico Villa Sora a Frascati la cabina telefonica multimediale “Cabby – Telefono Viaggiatore“, un progetto realizzato per portare un messaggio itinerante di solidarietà e di sensibilizzazione ai problemi dei migranti. Si riporta di seguito l’articolo oggi pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS dedicato all’iniziativa del VIS.

“Cabby”, il telefono viaggiatore, in viaggio nelle scuole e nei centri educativi

(ANS – Roma) – “Cabby – Telefono Viaggiatore” è la cabina telefonica multimediale che l’ONG salesiana “VIS – Volontariato Internazionale per lo Sviluppo” ha realizzato per portare un messaggio itinerante di solidarietà e di sensibilizzazione ai problemi dei migranti. Infatti, chi entra dentro la cabina e alza la cornetta può ascoltare le voci e le storie di chi ha viaggiato dal proprio Paese d’origine fino in Italia. Per “Cabby”, dopo la prima uscita pubblica alla manifestazione “Territori diVini” dello scorso luglio, è iniziato ora un tour nelle scuole italiane.

Dal 21 al 25 ottobre la cabina telefonica multimediale del VIS è stata all’entrata dell’Istituto Scolastico Villa Sora, a Frascati. L’istituto salesiano è il primo ad ospitare “Cabby” e molti ragazzi delle medie e delle superiori hanno avuto la possibilità di scoprire e sperimentare il “Telefono Viaggiatore”. In questi giorni di inizio novembre, invece, si trova all’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma, dove è installata nell’edifico a Piazza dell’Ateneo Salesiano e dove resterà fino a mercoledì 13 novembre.

“Cabby” è nata nell’ambito del progetto VIS “Humanitarian Corridors” (Corridoi Umanitari) finanziato dal fondo europeo AMIF (Asylum, Migration and Integration Fund) con capofila la comunità “Papa Giovanni XXIII”, e il cui scopo è far sì che le persone migranti da Libano ed Etiopia che hanno bisogno di protezione umanitaria possano pienamente godere del diritto di asilo.

Gli obiettivi di “Humanitarian Corridors” sono: tracciare un percorso regolare per i migranti; preparare le comunità ospitanti all’arrivo dei migranti; preparare i migranti pre e post partenza. Tutti passaggi utili all’integrazione futura.

Il VIS in questo progetto è maggiormente coinvolto nella formazione che precede la partenza dall’Etiopia, un Paese in cui è presente e opera dal 1998. Una componente importante del progetto è quella di educazione alla cittadinanza globale e di sensibilizzazione, portato avanti dal VIS anche con attività nelle scuole.

Proprio in questo ultimo segmento di progetto si inserisce “Cabby – Telefono Viaggiatore”. Gli studenti, tramite Cabby, potranno inoltre interagire con i contenuti multimediali, giocare al quiz, consultare il kit didattico e vedere i video con situazioni precedentemente affrontate da alcuni migranti, il tutto accompagnato dalla loro voce alla cornetta.

Cabby quindi non solo viaggia per le scuole italiane, ma fa viaggiare anche chi vi entrerà.