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L’Oratorio salesiano: un passato da condividere e un futuro da inventare

(ANS – Roma) – “L’oratorio salesiano: storia, testimonianze, prospettive” è il titolo del seminario di studio che si è tenuto giovedì 13 dicembre presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, organizzato dall’Istituto Storico Salesiano (ISS), dal Centro Studi Don Bosco (CSDB) e dalla Facoltà di Scienze dell’Educazione (FSE) della stessa Università (UPS).

Dalla giornata di studi è emersa la diversa inculturazione, tanto teorica che pratica, che gli oratori salesiani hanno vissuto a seconda delle contingenze storiche del territorio e della stagione socio-religiosa propria dei giovani in ogni epoca. Come logica conseguenza della riflessione storica si è imposta un’attenta presentazione delle prospettive per gli oratori e dei centri giovanili del prossimo futuro.

Aperto dai saluti del prof. Thomas Anchukandam, Direttore dell’ISS, e del decano della FSE, prof. Mario Llanos, e moderato dal Segretario di coordinamento dell’ISS, prof. Stanisław Zimniak, il seminario è stata l’occasione per la presentazione da parte del prof. Carlo Nanni (UPS) del volume: P. Braido, Una vita per lo studio, i giovani e l’educazione, a cura di C. Nanni, F. Casella, F. Motto (Roma, LAS 2018) e da parte del prof. Paolo Alfieri (Università Cattolica di Milano) del volume: P. Braido, Per una storia dell’educazione giovanile nell’oratorio dell’Italia contemporanea. L’esperienza salesiana. Introduzione di Paolo Alfieri (Roma, LAS 2018). Le due ampie relazioni sono state ricche di spunti di riflessione per l’attualità, all’insegna della riflessione teorica sugli oratori.

Successivamente sono stata brevemente illustrate quattro esperienze oratoriane diverse nel tempo e nello spazio, a loro modo esemplificative di diverse realtà: Un oratorio salesiano reinventato nel nuovo mondo: S. Francisco, 1900-1930 (prof. Francesco Motto – ISS); Un oratorio salesiano sfidato dal regime fascista, Latina, 1930-1945 (prof. Clemente Ciammaruconi); Un oratorio salesiano nelle catacombe, Slovacchia, 1950-1970 (prof. Mikal Vojtáš – UPS); L’oratorio paradigma delle FMA di Valdocco, 1960-1980, (sr Paola Cuccioli, FMA).

La relazione conclusiva, “Verso il futuro degli oratori salesiani”è stata a tenuta da Giovanni d’Andrea, presidente dell’associazione “Salesiani per il Sociale” (SCS) che ha presentato le tante sfide degli oratori-centro giovanili di oggi: dall’emarginazione, all’interculturalità, dal mondo digitale alle nuove povertà, dalla cultura del lavoro ai riconoscimenti professionali, dagli oratori senza strutture alle alleanze educative…

Il seminario realizzato si pone in perfetta consonanza con il n. 143 del Documento finale del Sinodo dei Vescovi sui giovani: “Gli oratori e i centri giovanili e altre strutture simili (…) trasmettono un patrimonio educativo molto ricco, da condividere su larga scala (…). Nel dinamismo di una Chiesa in uscita è però necessario pensare a un rinnovamento creativo e flessibile di queste realtà”.

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Argentina – Ritrovate le bozze di un volume perduto delle “Memorie Biografiche di Don Giovanni Bosco”, opera di don Ceria

(ANS – Fortin Mercedes) 

“Raccontare la vita di Don Bosco e dare conto del suo genio non è un compito facile – ha scritto don Arthur Lenti, SDB -. Le Memorie Biografiche restano una miniera inesauribile di informazioni”.

Per i salesiani le Memorie Biografiche (MB) sono quasi delle reliquie, ma le bozze del volume XVII non erano più presenti nell’Archivio Centrale Salesiano. Per molti anni si è pensato che fossero andate perse, ma proprio in questi giorni sono tornate intatte all’Archivio Centrale Salesiano.

Le MB sono per i salesiani una fonte fondamentale su Don Bosco: in quei manoscritti è possibile trovare le sue parole, i suoi scritti, i suoi documenti. Indubbiamente le bozze elaborate da grandi scrittori come don Eugenio Ceria, SDB, assumono l’autorevolezza delle opere maestre, da studiare ancora oggi.

E come sono stati trovati questi documenti originali? Lo racconta don Natale Vitali, Consigliere per la regionale America Cono Sud:

“Nel corso della Visita Straordinaria all’Ispettoria dell’Argentina Sud ho raggiunto la casa di Fortín Mercedes, dove per molti anni lavorò Don Juan Vecchi, VIII Successore di Don Bosco. La casa ha un Santuario dedicato a Maria Ausiliatrice dove riposarono per molti anni le spoglie del beato Ceferino Namuncurá. Questa presenza aveva una scuola, una casa di ritiro e un museo. Oggi è una casa salesiana senza la presenza di una comunità religiosa”.

E proprio nella visita alla biblioteca della casa è stato trovato un tesoro nascosto: le bozze del volume XVII delle Memorie Biografiche, a cura di don Ceria. Si tratta di due quaderni che l’autore aveva regalato a don Giuseppe Parolini, SDB, nato a Lanzada, provincia di Sondrio, Italia, nel 1905 e missionario italiano in Patagonia.
Nella prima pagina è ancora possibile leggere una dedica manoscritta dello stessa don Ceria:
“A don Parolini: perché preghi per me quando sarò morto”.

“Dopo aver consultato don Francesco Motto, dell’Istituto Storico Salesiano – prosegue don Vitali – ho saputo che si trattava degli originali mancanti dall’Archivio Centrale Salesiano di Roma. L’archivio Bahia Blanca ne ha fatto una copia e ho portato i due quaderni con me quando sono tornato a Roma”.

Alla morte dell’autore dei primi dieci volumi delle MB, don Giovanni Battista Lemoyne, SDB, il Rettor Maggiore dell’epoca, il beato Filippo Rinaldi, decise di far continuare l’opera storico-cronologica a don Ceria; uno scrittore “con uno stile fresco e leggibile” commenta don Lenti.

Torino Valdocco – VII Incontro degli Ispettori salesiani d’Europa

Si riporta qui di seguito la notizia pubblicata da “ANS” – Agenzia Info Salesiana – in data lunedi 3 Dicembre 2018 riguardo all’incontro degli Ispettori Salesiani d’Europa. Circa 60 salesiani e 15 laici collaboratori nella missione, guidati dal Rettor Maggiore e dai membri del suo Consiglio, si sono ritrovati per valutare insieme sfide e opportunità per il carisma di Don Bosco nel Vecchio Continente.

Italia – XI “Corsa dei Santi”: di corsa per le ragazze di Ashaiman

Si riporta l’articolo pubblicato su ANS (Agenzia Info Salesiana), del 30 ottobre 2018, riguardo alla “corsa dei Santi“:

Una corsa che parte da Piazza San Pietro, cuore della cristianità, per attraversare il centro di Roma in una competizione che è molto di più di un evento sportivo: il 1° novembre la “Corsa dei Santi”, una 10 km competitiva a cui si affiancano una 10 km e una 3 km non competitive, si trasforma in una gara di solidarietà con una meta che va oltre il traguardo, ovvero un obiettivo di giustizia sociale

(ANS – Roma) – In occasione della corsa dal 29 ottobre al 3 novembre è infatti possibile sostenere il progetto “Mai più schiave” facendo una donazione al numero 45530: 2 euro con SMS, 5 o 10 euro da rete fissa.

Con questo gesto di solidarietà sarà possibile dare un contributo all’impegno dei missionari salesiani del Ghana, che ad Ashaiman nel 2014 hanno dato vita a un centro di protezione dei minori, il CPC – “Child Protection Centre”. Questo centro accoglie bambine e ragazze vittime di tratta di età compresa tra i 6 e i 17 anni: per loro rappresenta un rifugio che garantisce un presente più sicuro e protetto, ma anche uno spazio dove possono costruire un futuro di nuove opportunità, ovvero seguire un percorso di riabilitazione e di formazione professionale che può culminare nel reinserimento familiare.

Con il progetto “Mai più schiave. Libere di crescere.” Missioni Don Bosco vuole offrire un futuro anche alle ragazze più grandi, di età compresa tra i 14 e i 20 anni, vittime di traffico e tratta negli slum e alle frontiere del paese: al CPC le giovani saranno ospitate per un anno e seguiranno un percorso riabilitativo, al termine del quale frequenteranno una formazione professionale in pasticceria, estetica, sartoria o bigiotteria. Laddove possibile, effettuate le ricerche necessarie, le ragazze saranno reinserite nelle famiglie di origine, alle quali verrà offerto un accompagnamento sociale e psicologico e un’adeguata formazione affinché supportino le proprie figlie nella realizzazione di un’attività generatrice di reddito per avviare la quale riceveranno un micro-credito.

Sostenere questo progetto in occasione della Corsa dei Santi è un modo per coniugare la passione sportiva con l’attenzione per chi nel mondo si trova in condizioni di bisogno, di disagio, di difficoltà. È una chance in più per ricordare quanto concretamente si possa fare con un piccolo gesto per riequilibrare le disuguaglianze che ancora purtroppo esistono.

Gli amici e i benefattori di Missioni Don Bosco sono i benvenuti in questa grande gara di solidarietà: sarà il modo migliore per celebrare la festività di Ognissanti.

Per maggiori informazioni, cliccare sui bottoni sottostanti:

 

 

“Abbiamo bisogno dei giovani, pietre vive di una Chiesa dal volto giovane, ma senza trucco!”

Si riporta l’articolo pubblicato dalla Redazione di ANS in data 3 ottobre 2018 sull’inizio del Sinodo dei Vescovi 2018.

La speranza ci smuove… E ci chiede di alzarci per guardare direttamente il volto dei giovani”
Le parole con cui papa Francesco ha aperto il Sinodo. A seguire l’articolo.

(ANS – Città del Vaticano) – Non si può pensare alla Chiesa senza la presenza dei giovani. Lo ha spiegato e ripetuto il Santo Padre: “Abbiamo bisogno dei giovani, pietre vive di una Chiesa dal volto giovane, ma senza trucco, cioè non ringiovanito, ma rinnovato dall’interno”. Si apre oggi il tanto atteso Sinodo dei Vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” che si concluderà il 28 ottobre 2018. Nell’omelia della Messa celebrata in una Piazza San Pietro gremita di giovani e dei Padri Sinodali, Papa Francesco ha manifestato: “I giovani ci chiamano a prenderci cura di loro con impegno… Non lasciamoli soli”.

Nella sua omelia il Pontefice ha incoraggiato i Padri sinodali nei confronti dei lavori che iniziano questo pomeriggio, e ha assicurato loro che “la Chiesa vi guarda con fiducia e amore”. Ha anche parlato esplicitamente di due degli invitati, i vescovi della Cina mons. Giovanni Battista Yang Xiaoting, vescovo di Yan’an; e mons. Giuseppe Guo Jincai, vescovo di Chengde.

I due presuli, che testimoniano “la comunione dell’intero Episcopato con il Successore di Pietro”, come ha osservato il Papa, fanno parte dei 267 Padri Sinodali; al Sinodo partecipano anche 23 esperti e 49 uditori, inclusi tra questi anche 34 ragazzi e giovani tra i 18 e i 29 anni. Questi ultimi partecipano al Sinodo, ma non avranno il diritto di voto, riservato ai vescovi.

Il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, altri 15 Salesiani di Don Bosco e a due Figlie di Maria Ausiliatrice, costituiscono i rappresentanti della Famiglia Salesiana che partecipa a questo grande evento. Nei 26 giorni di durata del Sinodo si seguiranno tre obiettivi, come sottolineato dal Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, il card. Lorenzo Baldisseri. “Rendere consapevole tutta la Chiesa del suo impegno missionario di accompagnare tutti i giovani alla gioia dell’amore che Gesù Cristo offre a tutte le nuove generazioni”. Un secondo obiettivo è “prendere coscienza della chiamata universale del concetto di vocazione e, di conseguenza, del legame tra pastorale giovanile e pastorale vocazionale”. Il terzo obiettivo evidenziato dal cardinale è “il rinnovamento ecclesiale promosso da Papa Francesco”.

Durante l’omelia della Messa d’apertura del Sinodo, il Papa ha osservato: “La speranza ci smuove… E ci chiede di alzarci per guardare direttamente il volto dei giovani”. E rivolgendosi direttamente ai Padri Sinodali, li ha invitati a guardare al Concilio Vaticano II e al messaggio dei Padri Conciliari ai giovani di quel tempo. Ha ricordato le parole del poeta Friedrich Hölderlin – “L’uomo mantenga quello che da bambino ha promesso” – e ha invitato i Padri Sinodali ad ampliare i cuori per intendere l’appello dei propri fratelli e a mettere con ardore le proprie energie al servizio dei giovani.

ADMA: VIII Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice

L’VIII Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice, evento di Famiglia Salesiana promosso dall’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA), in accordo con il Segretariato della Famiglia Salesiana e con la Famiglia Salesiana dell’Argentina, si terrà a Buenos Aires, Argentina, dal 7 al 10 novembre 2019.

Il Logo rappresenta la familiare e cara immagine di Maria Ausiliatrice accanto alla sagoma della Basilica di Maria Ausiliatrice e di San Carlo, a Buenos Aires; un luogo di enorme significato per la devozione mariana argentina.

I prossimi passi del cammino di preparazione vedranno:

• L’avvio del cammino formativo di preparazione al Congresso, che verrà pubblicato, a partire da questo settembre 2018, ogni mese attraverso l’ADMAonline (www.admadonbosco.org e nel sito dedicato all’evento www.mariaauxiliadora2019.com.ar);

• L’avvio della raccolta delle esperienze di vita, relative ad esperienze giovanili e di famiglia, a partire da ottobre 2018. In occasione del Congresso, infatti, sarà offerta la possibilità di presentare alcune esperienze di vita legate ai temi del Congresso, tra quelle che si candideranno a partecipare.

• L’avvio delle iscrizioni, a partire da novembre 2018: al riguardo gli organizzatori anticipano sin da ora che le iscrizioni dovranno essere fatte a livello di gruppo, non di singoli, e che l’organizzazione del Congresso si occuperà solo della logistica e dei pasti in loco, ma non della sistemazione per la notte. Al riguardo verranno dati maggiori dettagli in sede di avvio delle iscrizioni, con apposita comunicazione.

I Congressi di Maria Ausiliatrice sono eventi di rilevanza mondiale per la Famiglia Salesiana, che attraverso la promozione della devozione a Maria Ausiliatrice vuole far crescere la sua identità spirituale ed apostolica.

Articolo tratto da ANS – Agenzia Info Salesiana

 

Il Poster della Santità Salesiana – 2018

(Articolo tratto da ANS – Agenzia Info Salesiana)

In occasione del secondo Seminario di promozione delle cause di beatificazione e canonizzazione della Famiglia Salesiana, che si terrà a Roma dal 10 al 14 aprile 2018, è stato aggiornato il Poster della Santità Salesiana. Rispetto all’ultima edizione del 2014 ci sono le novità accadute in questi anni: la beatificazione di don Titus Zeman, la Venerabilità di don Giuseppe Arribat, di mons. Stefano Ferrando, di don Francesco Convertini, di don José Vandor e di mons. Ottavio Ortiz Arrieta e i nuovi Servi di Dio don Rodolfo Lunkenbein e Simão Bororo.

In totale la Postulazione riguarda 169 persone di cui 9 Santi, 118 Beati, 16 Venerabili e 26 Servi di Dio. Complessivamente le cause seguite sono 51.

La progettazione grafica è stata curata dal signor Andrea Cugini, della Scuola Grafica Salesiana di Milano, con la collaborazione di don Erino Leoni, Direttore del Postnoviziato di Nave (BS).

Il poster con le immagini dei Santi, Beati, Venerabili e Servi di Dio della Famiglia Salesiana presenta foto originali che narrano la realtà dentro la quale questi uomini e donne hanno detto il loro sì pieno a Dio e all’umanità. Attraverso la visione reale dei loro volti è possibile uscire dalle forme di una certa iconografia tradizionale, per ricuperare la vocazione universale alla santità dentro la trama della vita quotidiana.

“Vederli uno accanto all’altro mostra quanto la nostra breve storia sia già costellata da una grande quantità di santi e candidati alla santità – ha commentato don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana –. La loro vicinanza e visibilità provocano alla meraviglia e alla gratitudine e stimolano all’emulazione, come ha ricordato Papa Francesco in occasione della solennità di Tutti i Santi del 2017: ‘I santi non sono modellini perfetti, ma persone attraversate da Dio. Possiamo paragonarli alle vetrate delle chiese, che fanno entrare la luce in diverse tonalità di colore. I santi sono nostri fratelli e sorelle che hanno accolto la luce di Dio nel loro cuore e l’hanno trasmessa al mondo, ciascuno secondo la propria tonalità. Ma tutti sono stati trasparenti, hanno lottato per togliere le macchie e le oscurità del peccato, così da far passare la luce gentile di Dio. Questo è lo scopo della vita: far passare la luce di Dio, e anche lo scopo della nostra vita’”.

È possibile scaricare il poster originale da ANSFlickr.

“Tempi per la speranza, non per le lamentele”…ecco il nuovo video del Rettor Maggiore

“Cari miei, sono tempi per la speranza, non sono tempi per le lamentele”. Con questo sguardo positivo sul presente e sul futuro, Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore, ha inviato ancora un messaggio di animazione a tutti i Salesiani e la Famiglia Salesiana nel mondo, attraverso un nuovo video delle serie “Cari Confratelli”.

Sono molti i motivi di speranza che Don Á.F. Artime intravede per la Congregazione e per chi condivide il carisma di Don Bosco. In primis, c’è la “missionarietà” dei Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice, che sull’esempio di Giovanni Cagliero e di tanti altri illustri missionari predecessori, hanno ricevuto il crocifisso missionario nella Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino, nell’ambito della 148ª Spedizione Missionaria Salesiana.

C’è poi la freschezza di una “settimana bella, profonda, di spiritualità”, vissuta insieme agli Ispettori salesiani giunti a metà mandato, per fare una verifica dell’andamento delle Ispettorie e per condividere gioie e difficoltà.

Ci sono, infine, anche grande soddisfazione e gratitudine per la liberazione di don Tom Uzhunnalil, dopo 18 mesi di sequestro.

Per questo, prendendo spunto da Don Bosco, “uomo di Dio”, che “ha vissuto con tanta speranza”, il Rettor Maggiore invita tutti i suoi “cari confratelli” a vivere con profonda fede: “che non succeda che le piccole cose che ciascuno di noi vive nel quotidiano, non ci permettano di vedere come il Signore continui veramente ad amarci tanto”.

Grazie all’impegno del Settore Multimedia del Dicastero di Comunicazione Sociale, il video è da oggi disponibile su ANSChannel.

Guarda il video:

Un nuovo tipo di supporti per la Giornata Missionaria Salesiana 2017

Cercando di offrire il migliore servizio per trasmettere in tutti i continenti i filmati della Giornata Missionaria Salesiana 2017, i Dicasteri per le Missioni e per la Comunicazione Sociale, grazie alla collaborazione dell’associazione “Missioni Don Bosco” di Torino, hanno sviluppato una nuova modalità di diffusione.

Il tradizionale DVD che conteneva i video e i materiali aggiuntivi per la GMS è stato da quest’anno sostituito da una chiavetta USB: un’opzione che mentre mantiene la qualità dei filmati in alta definizione, facilita spedizioni, trasporto, riproduzione su schermi e computer e anche il trasferimento e/o la copia dei contenuti.

La distribuzione delle chiavette USB è iniziata in questi giorni, in occasione dell’incontro dei Delegati di Animazione Missionaria delle due regioni Interamerica e America Cono Sud, in corso in Brasile, a Retiro das Rosas, non lontano da Belo Horizonte.

Attraverso i video presenti sulle chiavette USB è possibile conoscere l’impegno che i Salesiani realizzano tra gli indigeni Yanomami, attraverso due importanti missioni dell’Ispettoria di Manaus; o tra i Mixes dello Stato Oaxaca, in Messico, e i Chinantecos, un altro gruppo indigeno che vive nel medesimo Stato; o ancora tra i Mapuche, una popolazione indigena residente nelle aree più meridionali della Patagonia argentina.

La compatibilità delle chiavette USB è stata assicurata per tutti i sistemi operativi da Windows a Mac OS. La velocità del dispositivo non dipende solamente dall’interfaccia ma anche dal tipo di memoria flash utilizzata.

I video sono anche disponibili sul canale YouTube di ANSChannel, in 5 lingue.

 

Rettor Maggiore e gli eroi appassionati nel loro impegno missionario: il Video su ANSChannel

E’ stato pubblicato in rete il nuovo  video della rubrica “Cari Confratelli” curata dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, in collaborazione con l’équipe di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria del Paraguay, ad Ypacaraí, a margine della Visita d’Insieme alla regione salesiana America Cono Sud e a pochi giorni di distanza dalla sua visita in Cile per la celebrazione del  primo centenario della morte del pioniere missionario salesiano, mons. Giuseppe Fagnano.

Mons. Fagnano, come la missionaria delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Sr Angela Vallese, e i loro compagni e compagne missionari, “erano tutti veramente santi, eroi, appassionati nel loro impegno missionario” testimonia Don Á.F. Artime, “degli autentici appassionati di Dio”.

L’eroismo, la santità e la testimonianza dei grandi missionari Salesiani e della Famiglia Salesiana e il loro impegno profuso nel lavoro con i giovani è un esempio importante – come suggerisce il Rettor Maggiore –  in questo tempo di Pasqua ad andare incontro ai giovani “nei quali troviamo davvero la nostra pienezza con una vera passione educativa e pastorale, portando loro il fuoco e il calore di chi ha potuto incontrare Dio.”

Il video integrale di “Cari Confratelli” di aprile 2017 è disponibile sul canale ANSChannel di YouTube in Spagnolo, in Italiano e sottotitolato in altre 17 lingue.

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