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Don Bosco Casale: Festa di don Bosco

I salesiani di Casale si preparano a festeggiare la solennità di San Giovanni Bosco con diversi appuntamenti:

  • Venerdì 27 gennaio

ore 21.00: Preghiera comunitaria con testimonianza vocazionale

  • Sabato 28 gennaio donbosco pub

ore 19.30: Festa per ragazzi e giovani

  • Domenica 29 gennaioSolennità di San Giovanni Bosco

Dopo le S. Mese distribuzione del pane di Don Bosco

ore 10.30: Santa Messa unificata presieduta da Mons. Gianni Sacchi, con rinnvodelle promesse dei Salesiani Cooperatori. Seguono giochi per bambini e ragazzi

  • Martedì 31 gennaio – Festa Liturgica di S. Giovanni Bosco

Sante Messe in Basilica con orario feriale (7.00-18.00)

Vi voglio felici nel tempo e nell’eternità.

Don Bosco

Work Lab: Avvio a Casale Monferrato

A Casale Monferrato è in partenza fra gennaio e febbraio 2023 un Work Lab, inserito all’interno del progetto Labs To Learn, per professionalizzare i giovani nel settore dell’addetto incastonatore di gemme preziose.

Un percorso formativo breve della durata di 100 ore a frequenza intensiva che si articola in:

  • circa 40 ore di formazione in aula (sicurezza, rinforzo alfabeti di base, competenze teoriche del settore di riferimento, organizzazione aziendale)
  • circa 60 ore di formazione in azienda (competenze tecnico professionali specifiche del settore di riferimento)

Per tutta la durata del percorso è previsto un accompagnamento educativo a supporto dei partecipanti. Al termine, a fronte degli esiti e di una valutazione condivisa, i partecipanti avranno la possibilità di accedere ad un tirocinio extracurriculare.

Il percorso professionalizzante è stato creato in base alle esigenze espresse da questo settore nel territorio e prevede la stipula di un Patto Educativo fra i partecipanti, le famiglie o i tutori, la scuola e gli enti invianti, l’ente di formazione professionale, gli educatori che accompagneranno il percorso.

L’attività è promossa dall’Istituto Salesiano Sacro Cuore e si realizzerà in collaborazione con l’agenzia formativa CNOS-FAP sede di Alessandria e con un’azienda specializzata nel settore che ospiterà i partecipanti per l’attività di formazione pratica.

È rivolta ai minori che abbiano 17 anni e 6 mesi (circa), in possesso di un livello di conoscenza della lingua italiana almeno A2, e dei seguenti documenti: codice fiscale, documento identità, permesso di soggiorno validi, ISEE.

Il Work Lab ha come obiettivo l’acquisizione di competenze quali le tecniche di incisione, tecniche di incassatura, nonchè gli aspetti legati all’orientamento e alla consapevolezza delle soft skills di base relative allo specifico settore di indirizzo e il rinforzo delle competenze trasversali necessarie per l’inserimento dei partecipanti nel mondo del lavoro.

Come iscriversi

Per l’iscrizione sarà necessario compilare la preadesione presente nella landing page dedicata entro il 20 gennaio 2023.

Riferimento email:

Labs To Learn: laboratorio di falegnameria “A tempo di legno” per il Maker Lab di Casale Monferrato

L’Oratorio salesiano Don Bosco del Valentino, a Casale Monferrato (Corso Valentino, 66 · 15033 – Casale Monferrato) propone un Maker Lab, inserito all’interno del progetto Labs To Learn, che punta al rinforzo delle competenze trasversali attraverso la creazione di manufatti di falegnameria.

Le ragazze e i ragazzi di seconda media avranno l’opportunità di fare un’esperienza didattica diversa da quella tradizionale, potranno imparare attraverso l’esperienza pratica ed il gioco, interessante per chi ama la manualità e l’arte.

L’Oratorio salesiano Don Bosco oltre a spazi e strumenti, mette a disposizione persone competenti e appassionate, disponibili a co-progettare le attività insieme alla scuola per offrire ai ragazzi un’esperienza di apprendimento e crescita significativa.

Il percorso è costituito da 10 incontri di 3 ore ciascuno. Il calendario degli incontri è stabilito con gli insegnanti della scuola di origine dei ragazzi, con un 1° gruppo da novembre a febbraio 2023 e un 2° gruppo da marzo a maggio 2023.

Cos’è il Maker Lab

Il Maker Lab è un atelier attrezzato con strumenti per la lavorazione del legno all’interno dell’oratorio salesiano, ideato per far vivere ai giovani l’esperienza educativa dell’imparare facendo (learning by doing). Si tratta di un luogo dove poter esprimere se stessi e scoprire la proprie potenzialità sperimentando attività divertenti e creative.

Sperimentandosi come giovani apprendisti di una bottega artigianale che cooperano per costruire oggetti (giochi da tavolo, orologi e molto altro) impareranno:

  • A fare gioco di squadra
  • Ad acquisire autonomia
  • A progettare e costruire con il legno
  • A cercare soluzioni a situazioni problematiche
  • A stare in relazione con senso di responsabilità e solidarietà

Contatti

Don Bosco Casale: festa della comunità di inizio anno

I salesiani della comunità di Casale festeggiano l’inizio dell’anno pastorale domenica 9 ottobre alle ore 10.30 con la Santa Messa in Basilica.

A seguire l’animazione per i bambini e la possibilità per i genitori di iscrivere i ragazzi al catechismo.

Alle ore 12.00 collegamento per seguire l’Angelus di Papa Francesco in occasione della canonizzazione del salesiano Artemide Zatti.

Per concludere alle ore 13.00 si farà pranzo insieme come comunità.

  • Menù adulti: 8 euro
  • Menù ragazzi e bambini: 5 euro (sotto i 5 anni gratis)

Prenotazioni dei buoni pasto presso la segreteria e in oratorio entro il 7 ottobre.

Per altre informazioni visitare il sito dei Salesiani Don Bosco Casale.

Maker Lab L2L: a lezione in falegnameria all’Oratorio del Valentino di Casale Monferrato

Il giornale La Vita Casalese ha dedicato una notizia ai progetti in corso presso la realtà salesiana del Valentino a Casale Monferrato, tra cui due nuovi Maker Lab nella falegnameria dell’Oratorio. Di seguito l’articolo:

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Con la ripresa delle scuole, sono ripartiti alcuni importanti progetti nella parrocchia del Valentino. Già da diversi anni un supporto alle famiglie viene fornito attraverso il progetto di doposcuola chiamato “Oltrescuola” rivolto ai ragazzi delle scuole medie. Scuola intesa come aiuto, integrazione e condivisione, quando le famiglie non possono o non sono in grado di seguire a casa i propri ragazzi. Così nello spirito di don Bosco, la chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù, al Valentino, prosegue la sua missione. Ricordiamo che nella parrocchia del Valentino da anni è operativa anche Harambeè, la casa di accoglienza per minori.

Dal doposcuola alla falegnameria per combattere la dispersione scolastica

Scuola non è solo eccellenza. Se in tutte le classi e nei vari ordini scolastici, sono presenti bambini che emergono (per meriti propri o per contesti familiari favorevoli), negli stessi gruppi si trovano spesso ragazzi in difficoltà che, trascorso il periodo delle elementari, si trovano catapultati in una realtà, quella delle scuole medie, che appare subito più difficoltosa. Cambiano gli orari, le materie di studio, gli insegnanti.

Il doposcuola del Valentino interviene proprio in questa fase delicatissima: grazie ad alcuni volontari (sono giovani studenti universitari, docenti in pensione) coordinati dall’educatrice Barbara Corino tutti i giorni, dalle 14 alle 17, nei locali dell’oratorio i ragazzi vengono aiutati a fare i compiti e a studiare in un ambiente idoneo;

al termine dello studio possono poi rilassarsi in momenti di svago. Proprio da queste attività e dall’idea di supportare i ragazzi negli anni difficili dell’adolescenza, anche in vista della futura scelta professionale, lo scorso anno è decollato il bel progetto chiamato “Maker lab” (un laboratorio per costruire) che quest’anno verrà ampliato. L’iniziativa è ben sintetizzata dall’orologio appeso nell’ufficio del direttore della comunità salesiana a Casale, don Alberto Lagostina: un laboratorio di falegnameria allestito nei locali dell’oratorio, progetto che rientra in quelli più ampi chiamati “Labs to learn” (laboratori per imparare facendo) presenti anche in molte realtà salesiane in tutto il Piemonte.

Quest’anno partono due laboratori “Maker lab”

In collaborazione con AGS (Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio) e Federazione SCS/CNOS (Servizi Civili e Sociali – Centro Nazionale Opere Salesiane), quest’anno il progetto organizzato al Valentino “Maker lab” verrà rivolto a dieci ragazzi della scuola media Dante e a dieci dell’Istituto Francesco Negri (delle classi seconde e terze), in due turni, nel primo e secondo quadrimestre, e sarà coordinato dall’educatore e falegname Roberto Paparella.

La particolarità di queste lezioni è che si svolgeranno al mattino, durante il normale orario scolastico. Una sorta di alternanza “scuola-lavoro” (o meglio di lezioni pratiche sul campo) che si svolgeranno anziché nelle aule tradizionali delle due scuole medie nel laboratorio di falegnameria dell’Oratorio del Valentino.

Don Lagostina mostra orgoglioso i locali del laboratorio e i lavori realizzato nei mesi scorsi dai ragazzi: una scacchiera, il gioco dell’oca ispirato alla Divina Commedia e diversi altri.

“L’idea vincente è quella che attraverso la realizzazione di oggetti in legno si possono apprendere anche nozioni di altre materie: letteratura, geometria, matematica”.

dice ancora il direttore dell’Oratorio del Valentino

“In questo senso l’attività di falegnameria ha importanti risvolti didattici. Ci saranno poi vere e proprie valutazioni dei lavori svolti, sarà un’attività scolastica in piena regola, naturalmente con il supporto degli insegnanti, e con il benestare delle famiglie dei ragazzi coinvolti nel progetto”.

Come detto, questo tipo di laboratori oltre che a Casale, si svolgono anche a Torino, Bra, Vercelli e Alessandria. L’obiettivo è quello di potenziare le competenze cognitive e sociali dei ragazzi in questa fascia di età e di introdurli in percorsi per ridurre gli insuccessi scolastici, incrementare i rientri in formazione e favorire l’inserimento lavorativo.

Il progetto “Contesto” per intercettare il disagio nelle scuole

Dallo scorso anno è partito anche il progetto “Contesto”. Direttamente a scuola, attraverso gli insegnanti (l’iniziativa è stata attivata alla Dante Alighieri e alla Negri) viene sottoposto un mini questionario dove si cercano di intercettare le necessità di ragazzi che hanno difficoltà nello studio.

“Il tutto viene seguito direttamente degli insegnanti e viene sottoposto naturalmente all’attenzione delle famiglie attraverso un piccolo questionario”.

spiega don Alberto Lagostina

“Già lo scorso anno abbiano organizzato degli incontri con una psicologa che è andata direttamente nelle classi prime e seconde per aiutare a organizzare un valido metodo di studio. Ora quest’anno il progetto verrà ripetuto e ampliato: verranno organizzati una decina di incontri di due ore ciascuno con la psicologa Federica Friggi”.

Don Bosco Casale: conclusione del Metodo di Studio “Accorciamo le distanze”

All’interno del progetto “Accorciamo le distanze” si è concluso il laboratorio sul Metodo di Studio presso la realtà salesiana di Casale. Di seguito l’esperienza degli incontri vissuti, i quali sono volti al termine il 30 maggio scorso.

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Il percorso è iniziato in data 11/03/22 e si è concluso il 30/05/2022.

Tutti gli incontri presentano una struttura simile, che viene condivisa con i ragazzi durante i primi incontri:
1. RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI
2. BRAINSTORMING SULLA TEMATICA CHE VERRÀ AFFRONTATA
3. BREVE INTRODUZIONE TEORICA
4. Pausa / Gioco
5. ATTIVITÀ PRATICA
6. FEEDBACK E RIASSUNTO DELL’ATTIVITÀ SVOLTA

1° INCONTRO – presentazioni
Il primo incontro ha come obiettivo conoscere il gruppo, illustrare il percorso e presentare il tema “Metodo di studio”.

2° INCONTRO – organizzazione del tempo
Il secondo incontro ha come obiettivo presentare, riflettere e far sperimentare l’utilizzo del planning, lavorare sul concetto di ORGANIZZAZIONE del tempo, PIANIFICAZIONE settimanale e mensile, utilizzo del planning come strumento utile per la gestione del tempo scolastico e del tempo libero.

3° INCONTRO – organizzazione del materiale e del momento studio
Il terzo incontro ha come obiettivo riflettere e comprendere meglio come ORGANIZZARSI DURANTE LO STUDIO A CASA. Dopo una condivisione su come ciascuno studente si organizza, è stata presentata la TECNICA DEL POMODORO: alternare periodi di studio a piccole pause per gestire meglio energie e concentrazione. Nella seconda parte della mattinata ci si è concentrati principalmente sull’ORGANIZZAZIONE DEL MATERIALE quindi su TO DO LIST e CHECK LIST.

4° INCONTRO – prelettura, lettura e comprensione del testo
Il quarto incontro introduce il percorso che porta i ragazzi DAL TESTO ALLA MAPPA: grazie alla PRE-LETTURA e alle 5W + HOW i ragazzi comprendono come rielaborare efficacemente il materiale e come approcciarsi ad un testo: selezionare e cogliere gli aspetti principali e concetti chiave.

5° INCONTRO – selezione degli aspetti principali di un testo, il riassunto
Il viaggio dal testo alla mappa continua nel quinto incontro, dopo pre-lettura e lettura, per poter utilizzare al meglio le informazioni contenute in un testo, è fondamentale la comprenderlo per poter selezionare in maniera più accurata le informazioni chiave

6° INCONTRO – mappe ed esposizione
Il sesto incontro rappresenta l’ultima tappa del viaggio dal testo alla mappa: pre-lettura, lettura e comprensione, sottolineatura permettono di ricavare i concetti chiave che possono essere organizzati in MAPPE E SCHEMI, utili allo studio, al ripasso ed alla reiterazione. A ciascuno la propria mappa! I ragazzi vengono guidati alla ricerca delle caratteristiche della mappa adatta al loro modo di apprendere (uso del colore, delle forme, degli stili di scrittura, delle immagini, …)

7° INCONTRO – emozioni e apprendimento
Il settimo incontro ha come obiettivo comprendere cosa sono le EMOZIONI, da dove e come nascono e come influenzano la nostra vita. Ci si è concentrati principalmente su ANSIA e PAURA, come riconoscerle, come dar loro un nome, come accoglierle e come poterle gestire perché non ostacolino le esperienze della nostra vita. Per far ciò si pone l’attenzione all’ABC delle emozioni (situazione – pensiero – emozione – effetto).

8° INCONTRO – problem solving
Con l’ottavo incontro si inizia l’approfondimento di quelli che possiamo definire FORMULARI, intesi in senso più ampio. Si affronta anche il tema degli SCHEMI PROCEDURALI, ovvero strategie che permettono di recuperare i differenti passaggi messi in pratica, a volte automaticamente, per raggiungere un obiettivo…dal fare la pizza, alla risoluzione di un problema. Tali strumenti permettono di lavorare sulla pianificazione e sul problem solving: competenze cognitive molto utili, anche al di fuori della vita scolastica.

9° INCONTRO – conclusione e cassetta degli strumenti
Ultimo incontro del percorso, i ragazzi costruiscono le flash cards di inglese e costruiscono la loro “cassetta degli strumenti”, una tabella che riporta tutti gli strumenti incontrati durante il percorso. L’incontro si conclude con la costruzione di un segnalibro motivazionale, che possa aiutare nei momenti di maggiore difficoltà. Seguono i saluti e una piccola festicciola di arrivederci.

Il gruppo si dimostra in generale molto partecipe e coinvolto, gli interventi e le condivisioni sono ricche e le argomentazioni sono molte. Le attività vengono affrontate con curiosità e attenzione, mai in maniera superficiale. Soprattutto negli incontri finali si è venuto a creare davvero un buon clima di gruppo con dinamiche certamente positive. I ragazzi e le ragazze partecipavano attivamente, condividevano moltissimo e “facevano propri” gli strumenti proposti.

Lavorando con giovani studenti e studentesse sul metodo di studio sto osservando come strategie funzionali di organizzazione del tempo e di rielaborazione attiva del materiale possano rendere efficace lo studio.
Un buon metodo di studio permette di sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti della scuola e nelle sfide che essa propone.
Tuttavia è importante tenere a mente che la scuola non è “solo studio” e che lo studio non è “solo leggere e ripetere”.
Lo studio e la scuola sono momenti e ambienti ricchi di relazioni, emozioni e sentimenti, come tali generano pensieri e vissuti che possono condizionare la vita dei ragazzi e delle ragazze. Sta a noi presentarli come strumenti di vita, che forniscono le competenze utili ad affrontare l’esistenza e le sfide che l’ambiente e la società propongono, dunque non sono solo un “modo per superare una verifica”.

Dottoressa
ELISABETTA GOVONI

Albo degli Psicologi del Piemonte

Don Bosco Casale: partito il percorso del Metodo di studio “Accorciamo le distanze”

Il gioco come strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

L’11 marzo scorso, presso la realtà salesiana di Casale, sono partiti gli incontri del Metodo di studio del progetto “Accorciamo le distanze” dedicati a ragazzi/e dalla prima alla terza media. Il prossimo appuntamento è previsto per il 25 marzo dalle ore 15.00 alle ore 17.00 presso l’oratorio in Corso Valentino 66, 15033 Casale Monferrato.

Di seguito il programma:

  • 11/03/22 Presentazioni;
  • 25/03/22 Organizzazione del tempo;
  • 8/04/22 Organizzazione e rielaborazione del materiale;
  • 22/04/22 Pre-lettura, lettura, comprensione, mappa metacognitiva, 5W, HOW, sottolineatura;
  • 29/04/22 Produzione del testo e selezione degli aspetti principali: il riassunto;
  • 06/05/22 Mappe ed esposizione orale;
  • 13/05/22 La Paura di non farcela;
  • 20/05/22 Risoluzione dei problemi;
  • 27/05/22 Il formulario incontra le lingue straniere;
  • 30/05/22 Feedback e saluti.

Sportello di Sostegno Psicologico

Aperto alle famiglie dei ragazzi dell’oratorio

Le famiglie dei ragazzi dell’Oratorio potranno usufruire di uno spazio di ascolto e di confronto all’interno del centro, che verrà erogato da una psicologa qualificata a sostegno dei percorsi intrapresi dai ragazzi.

Su appuntamento:
federica.friggi.psi@gmail.com
3409050560

 

Il progetto “Accorciamo le distanze”, che vede come ente capofila il Comitato interregionale dell’Associazione Salesiani per il Sociale di Piemonte e Valle d’Aosta e il coinvolgimento della Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio AGS, nasce dal bisogno di riqualificare l’offerta educativa extrascolastica. In risposta agli effetti che la pandemia ha generato, sia a livello didattico che psicologico e sociale, la presente iniziativa intende implementare azioni volte alla cura e al supporto educativo ma che privilegia, allo stesso tempo, quello sociale dei ragazzi vittima del distanziamento sociale. Dunque il gioco diviene strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

Don Bosco Casale Monferrato: “Don Bosco Pub!” – La vita Casalese

Un serata di giochi e di festa in stile salesiano all’Oratorio del Valentino di Casale. Di seguito l’articolo pubblicato su La vita Casalese.

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DON BOSCO PUB!
Serata di giochi e festa insieme in stile salesiano. Un centinaio di ragazzi e animatori al Valentino.

Che cosa si inventerebbe oggi don Bosco per far stare allegri i suoi ragazzi?
Partendo da questo interrogativo gli animatori dell’Oratorio del Valentino sabato scorso hanno organizzato per i ragazzi delle medie e del biennio una splendida serata di giochi e divertimento. E hanno pensato proprio a tutto, persino alla cena in perfetto stile pub: hamburger, patatine, bibite e gelato, per la gioia di tutti i palati.

E dopo la cena insieme, via ai giochi che hanno animato tutti gli spazi dell’Oratorio: dal karaoke ai giochi da tavolo, dalla Play Station al ping pong, alla pallacanestro, al calcetto; e poi Twister e Just Dance, per far scatenare con il ballo soprattutto le ragazze.
Il tutto si è svolto rispettando le regole imposte dal momento, e grazie agli ampi spazi di cui dispone l’Oratorio del Valentino, il “Don Bosco Pub” ha accolto un centinaio di partecipanti che si sono alternati alle varie postazioni gestite dagli animatori, sperimentando tutte le proposte ludiche della serata. Al termine un bel cerchio in cortile per la preghiera di ringraziamento e, perché no, per darsi appuntamento alla prossima occasione!

“Creare alleanze educative” – Intervista a don Alberto Lagostina

La Vita Casalese di giovedì 20 gennaio riporta un’intervista a don Alberto Lagostina, direttore dell’Opera salesiana di Casale Monferrato. Di seguito l’articolo.

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Coordinatore del lavoro missionario dei salesiani e dei laici della parrocchia del Valentino
Creare alleanze educative
Chiacchierata con don Alberto Lagostina, direttore dell’Opera salesiana

CASALE – Pubblichiamo un’intervista a don Alberto Lagostina, direttore dell’Opera salesiana, giunto nella parrocchia del Valentino a settembre 2021.

Ti presenti?

Sono don Alberto Lagostina, ho 62 anni, sono di Gravellona Toce (Vb), Diocesi di Novara. Dopo aver vissuto intensamente gli anni giovanili nel mio Oratorio e nel cammino della Pastorale giovanile della diocesi, sono entrato tra i Salesiani di Don Bosco con i primi voti religiosi nel 1981. Qui a Casale ho il mandato di Direttore della Comunità religiosa dei salesiani, dell’Oratorio e sono Amministratore parrocchiale. In pratica sono chiamato a coordinare il lavoro missionario dei Salesiani e dei Laici corresponsabili di questo territorio.

Qual è stata la tua esperienza di salesiano sacerdote?

Sono stato ordinato sacerdote nel 1989 ad Alessandria e ho svolto la mia missione tra i giovani in diversi oratori del Piemonte, Biella, Alessandria, Novara, Torino Michele Rua, Asti, Torino San Paolo.

Ho insegnato per diversi anni religione nelle scuole statali in collegamento con la pastorale dell’oratorio e a contatto con minori in situazioni di disagio sociale, italiani e non.

A Torino ho assunto la responsabilità di superiore della comunità religiosa e, oltre all’attività pastorali ordinarie di un oratorio, ho condiviso il lavoro d’equipe con educatori professionali per la gestione di un Centro diurno aggregativo e di una Comunità per minori stranieri non accompagnati. Ringrazio il Signore del percorso vocazionale in cui mi ha condotto: ho incontrato tanti giovani generosi e altri più bisognosi di un sostegno nella vita. Tutti, giovani e adulti, mi hanno insegnato qualcosa.

Che ambiente hai trovato qui a Casale (criticità, risorse…)?

L’inserimento qui a Casale è stato facilitato dalla ricchezza dell’ambiente che ho trovato, molto in sintonia con le mie precedenti esperienze pastorali ed educative. Ho trovato una comunità cristiana composta da adulti e giovani che hanno interiorizzato il sistema preventivo di don Bosco: un cammino spirituale con un’attenzione privilegiata all’accompagnamento delle giovani generazioni e l’attenzione ai più poveri. E’ interessante raccogliere i frutti di un cammino centenario di una comunità che attraverso l’oratorio e la parrocchia ha consolidato una tradizione che si proietta nel futuro con l’accoglienza dei giovani di oggi, così come sono, per fare con loro un pezzo di strada.

Preziosa è l’esperienza di 25 anni di comunità residenziale per minori, di gruppo appartamento per i minori stranieri non accompagnati che ha intessuto un interessante rete con il territorio. Queste presenze vogliono essere per la nostra comunità un segno di accoglienza e di condivisione in un mondo che vive ondate di chiusura, muri, pregiudizi. Notevole è il lavoro di sostegno dei volontari della Caritas parrocchiale per tante famiglie bisognose, in collegamento con la Caritas diocesana.

Sono provocato positivamente dalla presenza di ragazzi in cortile dell’Oratorio e nei cammini formativi di ragazzi non battezzati o di altre religioni.

Rispetto al tema dell’educazione, secondo te, di cosa c’è più bisogno?

Più in generale ritengo che nel campo dell’educazione siano gli adulti ad essere disorientati. Figli di un mondo consumista, individualista e relativista, Il mondo variegato degli adulti dà segnali di difficoltà a dare orizzonti di ampio respiro e si trova spesso impreparato ad accompagnare i giovani nella loro crescita. La stessa riflessione della Chiesa vissuta nel Sinodo dei Vescovi sui giovani ha dovuto vivere un vero proprio capovolgimento di prospettiva. Si è passati da una domanda iniziale sul “Cosa deve fare la Chiesa per i giovani?” a “Come dobbiamo essere come Chiesa a fianco ai giovani?”. È quindi essenziale mettersi in discussione e verificare il modo di essere e di agire del mondo adulto ecclesiale.

Occorre mettersi in ascolto dei giovani: troppe volte noi adulti offriamo loro dei progetti preconfezionati o riversiamo su di loro un bagaglio di idee, di valori che sentiamo il dovere di comunicare, senza chiederci quale sia il loro vissuto, quali domande portano nel cuore e quali valori stanno vivendo. I giovani di oggi sono certamente cambiati e sono in continuo cambiamento rispetto al passato. Non abbiamo ancora realizzato quali cambiamenti antropologici stia portando l’evoluzione tecnologica dei mezzi di comunicazione (internet, social…)

I giovani sono, di fatto, portatori di valori che vanno riconosciuti e accolti, sono disponibili al dialogo e cercano adulti autorevoli che, con il loro vissuto coerente, siano disponibili a “perdere del tempo” con loro. Essi hanno bisogno di un vero e sano protagonismo, dove diventano, anche con fatica e sacrificio, costruttori di progetti che sentono significativi.

Hanno bisogno di uscire da sé per vivere esperienze di solidarietà. A noi adulti, oltre a diventare esperti di ascolto e capaci di lasciare il giusto spazio a loro, tocca costruire alleanze educative che testimoniano valori, fraternità e ricerca del bene comune, sia all’interno della comunità ecclesiale, sia nel rapporto con le altre agenzie che incontrano i giovani.

È una sfida che può essere affrontata solo con un’autentica spiritualità, un serio discernimento comunitario e un cammino sinodale a vari livelli.

Noi sacerdoti abbiamo il dovere di promuovere e accompagnare questo processo anche con attente azioni di governo che facilitino il percorso. s.d.

Casale Monferrato: i festeggiamenti per San Giovanni Bosco

Di seguito il programma dei festeggiamenti dedicati a San Giovanni Bosco presso la realtà salesiana di Casale Monferrato: la novena in preparazione alla festa dal 22 al 30 gennaio, l’incontro comunitario di domenica 23 gennaio, la festa di San Francesco di Sales di lunedì 24 gennaio in occasione dei 400 anni dalla morte, l’incontro comunitario di preghiera di venerdì 28 gennaio ed infine le principali celebrazioni di domenica 30 e lunedì 31 gennaio.