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CFP Vigliano Biellese: “C’è un mondo dentro e fuori di me”, Giornata del Benessere 2024

Notizia a cura del CFP di Vigliano Biellese.

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Venerdì 5 aprile, i ragazzi e le ragazze delle classi 1^ e 2^ Operatore del Benessere – Acconciatura del CNOS-FAP di Vigliano Biellese, hanno aperto le porte della loro scuola per una giornata dedicata al benessere e alla solidarietà.

Il laboratorio di acconciatura ha visto così l’ingresso di molte persone che, venute a conoscenza dell’iniziativa promossa dai ragazzi, hanno partecipato con piacere a questa giornata dalla doppia valenza: dare ai ragazzi la possibilità di mettere in gioco le proprie competenze professionali prendendosi cura delle persone e, allo stesso tempo, raccogliere offerte per sostenere un progetto missionario in Uganda.

Questa giornata “speciale” è stata il frutto di un percorso nato in collaborazione tra alcuni formatori del Settore Benessere del Centro di Formazione con il Centro Missionario Diocesano di Biella (CMD) che, durante il periodo della Quaresima, ha portato nelle classi la missione attraverso il gioco, la testimonianza di ragazzi rientrati dalla missione e i racconti di altrettanti giovani attualmente in terra di missione, per riflettere insieme provando ad alzare lo sguardo e riconoscendo che “C’è un mondo dentro e fuori di me”.

Questa frase, infatti, è stata il titolo e il filo conduttore di questo progetto, perché è stato proprio con questo intento che si è voluto parlare ai ragazzi: ognuno di noi ha un talento, una passione, un insieme di valori che lo portano a muoversi verso l’esterno, verso l’altro, perché è solo attraverso l’incontro con l’altro che tutto ciò che abbiamo può trasformarsi e assumere un nuovo valore, più grande, autentico e senza confini. Aprirsi al mondo, aprirsi all’altro e aprirsi a Dio, significa proprio questo: guardarsi dentro, capire che tutti abbiamo un dono e provare a coltivarlo, affidando a Dio la nostra strada, perché è così che potremo rendere straordinaria la nostra vita.

Ed è stato proprio così che, grazie alle riflessioni nate durante gli incontri tra il CMD di Biella e i ragazzi del CNOS-FAP, è nata l’idea di organizzare una giornata del benessere finalizzata alla raccolta di offerte per aiutare concretamente un progetto missionario. Dopo aver conosciuto più da vicino alcune realtà missionarie, i ragazzi hanno scelto di provare a contribuire alla costruzione di un ambulatorio pediatrico a Rwentobo, in Uganda, in una missione in cui operano tre missionari biellesi: Sara Pasqual Cucco, Marco Berutti e Chiara Canova. L’obiettivo del progetto è quello di costruire la prima clinica pediatrica del villaggio per accogliere bambini con problematiche e complicazioni della salute offrendo la presenza sul territorio di un medico.

La giornata per i ragazzi è iniziata alle 13.10 allestendo e preparando con cura tutte le postazioni. Alle 14.00, il “Via!”, i primi ingressi e l’accoglienza cordiale e attenta di alcuni studenti, hanno fatto sì che il clima diventasse subito disteso, rilassante e sereno. A ogni cliente, veniva tolta la giacca e mostrata la postazione in cui potersi accomodare per il lavaggio dei capelli.

Dopo questo primo passaggio, la studentessa o lo studente, accompagnavano la persona in un’altra postazione per proseguire con la piega e l’acconciatura. Durante questo momento di relax, tra i ragazzi che facevano ricevimento, vi era chi passava nelle varie postazioni per offrire qualcosa da bere o dei cioccolatini, assicurandosi che le clienti si sentissero a proprio agio e che tutto procedesse bene.

Terminato il proprio lavoro, la studentessa, con gratitudine e gentilezza per il momento condiviso insieme, riaccompagnava la cliente all’ingresso, dove, dopo aver scattato una foto ricordo insieme, le veniva raccontato il senso di ciò che i ragazzi stavano facendo, mostrando alcuni video del progetto missionario che intendevano promuovere e ringraziando per aver scelto di contribuire attivamente a sostenere questo loro desiderio. Come segno di condivisione e collaborazione, i ragazzi hanno pensato di lasciare, come ricordo ad ogni cliente, un sacchettino contenente un bulbo da poter piantare, simbolo di un fiore che, grazie a questa giornata vissuta insieme, sboccerà sia qui che in Uganda.

Di seguito le risposte ricevute a seguito delle interviste che alcune studentesse hanno fatto ai compagni di laboratorio, ai professori che le hanno accompagnate nella realizzazione dell’evento e alle persone che si sono messe in gioco come “clienti”.

Pensi di aver lavorato bene e di aver dato tutta te stessa? Cosa vorresti migliorare?

“Ho cercato di dare tutta me stessa ma essendo la prima volta, ero molto in ansia e agitata, infatti vorrei migliorare di più questo aspetto e sentirmi a mio agio con i clienti”.

-Studente

Come ti sei sentito a dedicare tempo, impegno e lavoro per aiutare chi ha più bisogno? Perché?

“So che io e i miei compagni abbiamo fatto un gesto molto importante e significativo per queste persone bisognose”.

-Studente

Cosa ti hanno trasmesso i ragazzi? Ti hanno fatto sentire a tuo agio?

“Mi hanno trasmesso passione per il loro mestiere, generosità d’animo e disponibilità a mettersi a disposizione per una causa nobile. Sono stati accoglienti, professionali, delicati nel mettermi a mio agio”.

-Cliente

Cosa pensi rispetto a questo tipo di iniziativa promossa dai ragazzi? Hai suggerimenti o proposte per aiutarci a migliorare l’attività?

“Credo sia importante l’apertura di mente e di cuore verso gli altri, vicini o lontani che siano. Il bene genera sempre bene e va coltivato con generosità cura, dedizione e attenzione. Grazie per ciò che avete fatto mettendo a disposizione, ciascuno per la sua parte, il vostro talento e il vostro tempo.”

-Cliente

 

“Penso sia un’iniziativa straordinaria, capace di unire il desiderio dei ragazzi di mettersi in gioco e collaborare insieme per un obiettivo comune molto bello, quello di farsi conoscere alle persone sotto una nuova veste, raccogliere offerte per chi nel mondo è meno fortunato e testimoniare agli altri che, nella vita, a volte basta fare una scelta per dare una piega diversa non solo alla propria vita, ma anche a quella di chi vive lontano. Proporrei altri incontri di questo tipo perché vedere i vostri ragazzi così felici e con gli occhi luminosi, mi ha fatto bene al cuore! Sapere che hanno scelto di unire le loro forze, dedicando il loro tempo e le loro competenze per aiutare chi ha bisogno, mi ha reso davvero orgogliosa di loro! GRAZIE!”.

-Cliente

Ha visto impegno da parte degli alunni? Li ha visti diversi rispetto al contesto di classe? Cosa ha apprezzato in loro?

“Ho visto i ragazzi molto motivati, mi sono piaciuti moltissimo. Noi insegnanti abbiamo apprezzato davvero tanto la loro professionalità e il loro entusiasmo nel rapportarsi con la clientela.”

-Insegnante

La giornata si è svolta come si aspettava?

“Sì, è stata un’esperienza che a noi formatori è piaciuta molto! La giornata è stata davvero bella per tutti!

-Insegnante

Ci auguriamo che questo progetto possa contribuire ad aiutare i bambini del villaggio di Rwentobo in Uganda e che possa aver lasciato, nelle persone che abbiamo incontrato, un messaggio di speranza e il desiderio di continuare ad aiutare il prossimo.

Per la 1^ Acconciatrici
Alice Cabria, Letizia Dazza, Alice Cabria, Noemi Trotta e Greta Spina
Per il Centro Missionario di Biella
Debora Toppan

Storie belle! Kevin Loscalzo dal CNOS-FAP a Lamborghini passando per Ferrari

Dal CFP di Vigliano.

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Ci sono storie belle, storie che riempiono di orgoglio, storie che emozionano, che motivano, che ispirano. Oggi raccontiamo una di queste storie, la storia bella di un ex allievo, diplomato nel nostro centro nel 2020: Kevin Loscalzo.

Dopo aver frequentato il corso di qualifica triennale per Operatore Meccanico Kevin ha proseguito la sua formazione frequentando, presso il CFP di Vigliano B.se, il quarto anno conseguendo il Diploma Professionale in Conduzione e Manutenzione di Impianti Automatizzati.

Oggi Kevin sceglie di destinarci un po’ del suo tempo rispondendo alle nostre domande.

D: Kevin cosa hai fatto una volta diplomato?

R: I primi anni dopo il Diploma Professionale che ho acquisito al CNOS-FAP di Vigliano li ho trascorsi in alcune aziende biellesi lavorando e facendo esperienza in particolare sulle macchine a Controllo Numerico. Ero sempre alla ricerca di nuove sfide perché era forte in me il desiderio di migliorarmi in un settore che al CFP ho imparato ad amare. É così che ho provato a cercare altre opportunità inviando curriculum ad aziende e agenzie. All’improvviso, un’agenzia mi chiamò perché alla ricerca di giovani talenti del settore meccanico da inserire in Ferrari.

D: Come ti sei sentito quando ti hanno fatto questa offerta?

R: La prima reazione è stata di stupore. State cercando proprio me? E poi di grande orgoglio ed onore per poter lavorare in un’azienda dalla storia straordinaria. Un sogno incredibile mi veniva offerto e io ero quasi incredulo. Dopo un primo colloquio con l’agenzia sono stato selezionato per la “seconda fase della selezione” sostenendo altri due colloqui direttamente in azienda, in Ferrari. Il primo colloquio in Ferrari, lo ricordo chiaramente, è stato da “pelle d’oca”. Mi hanno fatto domande sul disegno Tecnico, sulle tolleranze e sulla conduzione delle macchine a Controllo Numerico. Per me si apriva una prospettiva nuova, avrei potuto dovermi trasferire a Modena, lontano dalla famiglia e dagli amici, trovare un appartamento e iniziare una nuova vita da solo. Ma non mi sono preoccupato più di tanto ed alla fine avevo una straordinaria opportunità di crescere e maturare. Avercela fatta è per me motivo di grande orgoglio.

D: A quanto abbiamo capito allora devono essere andati bene questi colloqui

R: Direi proprio di si: mi hanno assunto! Ed è andata anche meglio del previsto perché ho utilizzato Macchine Utensili a Controllo Numerico a 5 assi per la lavorazione di pezzi in composito (carbonio). Realizzavo sospensioni, tiranti di sterzo, pedali di acceleratore e freno ed anche telai delle vetture di F1. Si! Perché il carbonio si fresa, ed anche parecchio! Dopo quasi due anni la stessa agenzia mi ha ricontattato con un’altra proposta incredibile. C’era un posto in Lamborghini sempre nelle lavorazioni a Controllo Numerico. Com’è andata? Da pochi mesi ho iniziato questa nuova sfida, ed è bellissimo.

Che dire Kevin? Bravo! Sei motivo di grande orgoglio per il nostro Centro e per i tuoi formatori. Sapere di aver contribuito alla realizzazione di questo bel sogno che è diventata la tua realtà ci riempie di gioia e anche di gratitudine. Ci auguriamo che la tua storia possa essere di stimolo per i nostri allievi affinchè sappiano “sognare alla grande” come hai sognato tu e come certamente ti ha inseganto a sognare Don Bosco che in questi giorni ci apprestiamo a festeggiare e che certamente sarà orgoglioso di te.

A 16 anni gira un film sul bullismo – L’Eco di Biella

Si pubblica di seguito l’intervista apparsa su L’Eco di Biella a Luca Pisu, giovane studente del CNOS-FAP di Vigliano Biellese, che ha deciso di girare un film sul bullismo.

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A 16 anni gira un film sul bullismo

Intervista a Luca Pisu, studente del CNOS-FAP di Vigliano Biellese

Mostrare al mondo che la diversità è un pregio e non un difetto. Con questo obiettivo il giovanissimo Luca Pisu, 16 anni, residente a Vigliano Biellese, ha deciso di girare un film trattando la delicatissima tematica del bullismo.

Un fenomeno che il giovane, studente delle scuole superiori, ha vissuto in prima persona. E che ha intenzione di affrontare non solo dal punto di vista della vittima, ma anche da quello del bullo, offrendo così al suo pubblico una visione il più possibile ampia.

Studente del CNOS-FAP di Vigliano Biellese, scuola per la formazione professionale, è sempre stato appassionato di film, sin da piccolo.

“Ho esperienze nel mondo del cinema e del teatro – racconta – studio teatro da due anni, ho partecipato a diversi spettacoli come attore, ho recitato in cortometraggi con Storie di Piazza, l’ultimo dei quali, condotto da Maurizio Pellegrini, è stato girato tra la fine di settembre e i primi giorni di ottobre a Bioglio. Proprio con esso, “La villa della carta colorata“, in cui ricopro il ruolo del protagonista, Elia, ho dato un aiuto nella stesura del copione”.

È stato proprio Luca ad avere l’idea:

“Ho tratto spunto – racconta – da alcune mie esperienze passate. Spero che possa avere uno scopo educativo. Spero di poter dimostrare che la diversità non è affatto un difetto, bensì un pregio”.

Luca Pisu ha bene in mente a chi è destinato il film:

“Vorrei che venisse fatto vedere ai ragazzi delle scuole – afferma – ma spero che venga diffuso anche sui social e su YouTube”.

La prima fase di brainstorming si è conclusa pochi giorni fa:

“Una ventina di giovani – racconta Pisu – ragazze e ragazzi adolescenti mi hanno raccontato la loro storia e le conseguenze che hanno avuto e così mi hanno dato lo spunto su come impostare il copione. Tra i temi più importanti sono emersi la timidezza fisica, la paura di esprimersi tra i compagni di classe, la timidezza nel modo di vestirsi e sull’identità di genere”.

Il suo film non avrà un lieto fine:

“In molte tra le persone con cui ho parlato – spiega – mi hanno detto che sicuramente non vorrebbero vedere un lieto fine, altrimenti il lavoro fatto perderebbe il senso. Siamo tutti abituati a vedere un lieto fine. Ma è importante capire che se una persona viene offesa, anche con il passare del tempo la situazione non cambia, se non cambiare la persona. L’offesa serve solo a renderla più introversa, ma non si pensi che ci si dimentichi di tutto”.

A giorni partirà la seconda fase del progetto, con la stesura vera e propria del copione:

“In molti – racconta Luca Pisu – si sono offerti di aiutarmi, anche scrittori che scrivono testi nella vita reale. Sono contento”.

Infine il terzo step: la realizzazione del film.

“Ad occuparsi delle riprese – spiega Luca – sarà Maurizio Pellegrini, fondatore di Storie di Piazza. Fino ad ora mi è stato possibile portare avanti tutto questo grazie anche a degli aiuti esterni dello Spaf con la pubblicità e il coinvolgimento dei giovani, il Drop in Biella che mi ha dato il luogo per il brainstorming e l’accademia Unidee che mi ha dato disponibilità per un aiuto con le riprese nel loro studio. Sono certo che con l’aiuto di tutti verrà un bel lavoro”.

CFP Vigliano Biellese: giornata del benessere “Un ricciolo per la Siria”

Dal CFP di Vigliano Biellese, il resoconto della giornata del benessere “Un ricciolo per la Siria” dello scorso 31 marzo 2023: una raccolta fondi per i terremotati in Siria. Di seguito i dettagli.
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“Ragazze cosa ne dite se mettiamo a disposizione tempo e competenze tecniche per fare del bene?”  “Cosa intende prof.?” “Intendo che potremmo organizzare una giornata del benessere per raccogliere dei fondi, ci state?” 
Così è iniziato tutto… alcune ragazze della 3a Operatore del Benessere – Acconciatura si sono lasciate coinvolgere e hanno preso parte alla giornata del benessere che è stata organizzata venerdì 31 marzo per raccogliere fondi a favore dei terremotati in Siria.
È stata una bella giornata e le ragazze hanno lavorato con professionalità e grazie alla generosità di molte persone siamo riusciti a raccogliere una bella somma da destinare ai salesiani di Aleppo.

Le ragazze hanno poi ricevuto un video-messaggio da don Pier Jabloyan, salesiano di Aleppo, per un saluto e per ringraziarle di quanto fatto.
 
“Il vostro aiuto è sicuramente prezioso ma lo è ancora di più questo slancio che si vedeva nel filmato e nelle foto che ho ricevuto mentre lavoravate per questa causa. Durante la guerra abbiamo vissuto tanti momenti difficili e io dicevo sempre che verranno giorni in cui ci dimenticheremo di coloro che hanno fatto del male ma impossibile sarà dimenticare coloro che ci hanno aiutato. Ecco il vostro “ricciolo per la Siria” darà vita a tanta gente.”
don Pier Jabloyan
Ancora una volta abbiamo avuto conferma che il BENE GENERA BENE e che i ragazzi se provocati a fare bene il bene… sanno starci! Con serietà e responsabilità.