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CFP Vercelli: La Formazione Professionale Salesiana – Lavoro a colpo sicuro

Vercellioggi.it pubblica nella giornata del 15 dicembre un articolo dedicato al Centro di Formazione Professionale del Belvedere in merito alle ottime possibilità per i neo-diplomati del centro di trovare un’occupazione nel proprio settore.

Si riporta di seguito l’articolo pubblicato.

VERCELLI, LA FORMAZIONE PROFESSIONALE SALESIANA: LAVORO A COLPO SICURO

L’80 per cento dei Diplomati Cnos Fap del Belvedere trova subito occupazione nel settore – Viaggio nella realtà del Centro vercellese

Nella mani un lavoro, nella mente l’istruzione per formarsi opinioni indipendenti, nel cuore la fiducia nella Madre di Dio, Maria Ausiliatrice.

Quando si parla di formazione professionale, la mente corre subito alla grande realtà salesiana.

Sappiamo come andarono le cose.

Il Santo del Valdocco, San Giovanni Bosco, comprese subito che nella Torino della seconda rivoluzione industriale, per dare una concreta opportunità di integrazione sociale si ragazzi più poveri e proveniente da situazioni familiari disperate, bisognasse mettere nelle loro mani capacità di lavoro, nelle loro menti quella cultura necessaria per acquisire una reale indipendenza di giudizio e, soprattutto, nei loro cuori la fiducia in Dio, nella misericordiosa carità di una Provvidenza sempre benigna, anche quando misteriosa nei suoi disegni. E, insieme, un affidamento a Maria, Maria Ausiliatrice, che mai smetterà di cercarci, anche quando noi stessi andiamo a perderci nei territori più impervi della vita.

Così impervi ed abbandonati che più nessuno vi si vuole avventurare per sapere qualcosa di noi, talvolta nemmeno la Chiesa.

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E, da allora, ecco fiorire la realtà di laboratori, lungimiranti, per non dire profetiche, forme di alternanza tra Scuola e lavoro.

Fino ad oggi, quando Vercelli festeggia questo Open Day del Centro di Formazione Professionale al Belvedere.

Fondato subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, inizialmente con le attività e laboratori di falegnameria, è diventato punto di riferimento ed approdo per tanti ragazzi e ragazze.

Insieme all’Open Day, che ha illustrato il ventaglio di opportunità formative, la mostra illustrativa di questi 70 anni di vita di una Vercelli dalla quale, ormai, generazioni di vercellesi hanno ricevuto del bene.

La mostra è ancora aperta oggi, domenica 15 dicembre.

Si possono ammirare tanti ricordi e reperti storici che sono una tessera importante del mosaico della Vercelli migliore.

Partita di calcio con i ragazzi del progetto SPERAnza

Il 12 dicembre scorso, alcuni ragazzi del Progetto SPERAnza hanno preso parte ad una partita di calcio organizzata presso il campo da calcio dell’Oratorio di Valdocco.

Il progetto SPERAnza nasce da una collaborazione tra la Pastorale Giovanile e la Formazione Professionale dei Salesiani del Piemonte, Cln group ed alcune altre aziende del territorio.

E’ un progetto che nasce per aiutare ad entrare nel mondo del lavoro ragazzi italiani e stranieri che non sono riusciti a trovare altre opportunità.

Ragazzi che spesso non sono abbastanza scolarizzati o che in questo momento della loro vita non riuscirebbero a sostenere un intero corso di formazione professionale.

SPERAnza è un percorso breve inserito nei percorsi del mercato del lavoro che prevede una parte formativa teorica (metà delle ore previste), una formazione in azienda ed un eventuale successivo tirocinio.
Le aziende coinvolte si sono rese disponibili sia ad ospitare i ragazzi che a co-progettare l’intervento: l’educativo e il lavoro insieme.

I ragazzi di questo percorso, che termina oggi la sua parte teorica, sono 18, ognuno con provenienze, esperienze e percorsi di vita diversi.

Cnos-Fap Savigliano: Presepe fatto in pasta di pane – Il Saviglianese

La collaborazione tra l’ipermercato Conad di Savigliano ed il centro di formazione professionale salesiano Cnos-Fap di Savigliano ha consentito per il terzo anno consecutivo la realizzazione di un presepe realizzato con statuine e casette in pasta di pane.

Si riporta l’articolo pubblicato dal settimanale “Il Saviglianese” in data odierna.

Presepe fatto in pasta di pane

La collaborazione tra l’ipermercato Conad di Savigliano ed il centro di formazione professionale salesiano Cnos-Fap di Savigliano ha consentito per il terzo anno consecutivo la realizzazione di un presepe realizzato con statuine e casette in pasta di pane (al sale) e pan di spagna realizzato dai ragazzi e ragazze della seconda agroalimentare della sede di Savigliano.

Il presepe è stato allestito con la collaborazione dei professori Matteo Sorasio e Codrin Simota e del maestro panettiere Giorgio Giacardi ed è collocato all’ingresso dello spazio commerciale dell’ipermercato: sarà visibile per l’intero periodo delle festività natalizie.La collaborazione,fortemente voluta dal direttore del Conad Andrea Brunetto e appoggiata dal direttore del Cnos-Fap Gianluca Dho, simboleggia l’attenzione che queste due realtà hanno verso la comunità saviglianese ed è un modo augurare un felice periodo festivo a chi avrà la possibilità di soffermarsi, oltre a dare visibilità al lavoro svolto dai ragazzi nei laboratori del settore agroalimentare. Il Cnos-Fap di Savigliano realizzerà anche un presepe, sempre con le medesime caratteristiche, nello spazio Agorà di via Torino, all’interno della mostra di presepi che tutti gli anni l’associazione Mondopresepe organizza nel quadro delle manifestazioni natalizie della Consulta Cultura e Promozione del Territorio.

CFP Fossano: le vetrine di Natale

I ragazzi del salone di acconciatura del Centro di Formazione Professionale di Fossano hanno allestito gli ambienti del Cnos-Fap con alcune “vetrine” in tema natalizio. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato oggi dal sito dell’opera, con le immagini degli allestimenti realizzati.

Da qualche giorno gli ambienti del CNOS ospitano le vetrine di Natale realizzate dai ragazzi di 2^ acconciatura con la prof Cristiana Chiaramello. Un’esperienza formativa che ha permesso di esercitare la creatività, di imparare ad organizzarsi e di accrescere le competenze utili per il lavoro nel salone di acconciatura.

Bravi ragazzi! Brava prof!

E… Buon Natale a tutti!

Libero Quotidiano: intervista a don Enrico Peretti

In data odierna, il quotidiano Libero, ha pubblicato un’intervista fatta al Direttore Generale CNOS FAP, don Enrico Peretti, che parla del modo con cui formare i ragazzi nei Centri di Formazione Professionale, per far sì che diventino persone più responsabili a livello educativo e formativo.

Si riporta di seguito l’articolo pubblicato a cura di Giulia Cazzaniga.

«Bisogna avere il coraggio di copiare quel che funziona»

Peretti: «Il Mezzogiorno dev’essere aiutato a recuperare terreno»

Enrico Peretti: lei è un sacerdote, direttore nazionale di un ente storico, il Cnos-Fap, che coordina i Salesiani d’Italia impegnati nella formazione e aggiornamento professionale. Il messaggio di don Giovanni Bosco è ancora attuale?

«Di più: credo sia una delle necessità essenziali oggi. Don Bosco parlava di “buoni cristiani e onesti cittadini”, affiancando a una dimensione spirituale la necessità che i giovani diventino capaci di assumersi responsabilità. La competenza lavorativa non è solo un ambito economico, o politico, ma antropologico: solo una persona matura riesce a costruirsi la vita. Il nostro obiettivo è recuperare la dimensione educativa e formativa».

Un messaggio che vale per i ragazzi più fragili?

«Non solo. In questi 150 anni di storia, la formazione professionale è cambiata. Il 40% dei nostri ragazzi è in situazione difficile espulsi dalla scuola, con famiglie complesse, o immigrati – ma ben il 60% si rivolge a noi come prima scelta dopo un percorso di istruzione nella scuola. Il 50% di loro va a lavorare dopo il triennio e il 35% rientra in percorsi educativi, o per frequentare il quarto anno o in altri ambiti scolastici. Il successo formativo della nostra azione si avvicina al 90%».

Merito dell’impostazione?

«Ne sono certo, e anche del fatto che il 30% delle competenze professionali richieste dal mercato oggi passano dalla formazione professionale. La IeFP in tutte le Regioni è inoltre garanzia di riduzione della dispersione scolastica, ridotta infatti ai minimi nel Nord del Paese».

Nello Stivale c’è una grande frammentazione. Perché al Sud soprattutto la formazione è meno diffusa?

«C’è una corrispondenza con le aree più o meno sviluppate nel mercato del lavoro e si genera purtroppo un circolo vizioso. Le aziende hanno bisogno di 30mila saldatori in tutta Italia, 300 solo a Napoli, dove quest’anno abbiamo riaperto una sede. Quei saldatori non si trovano: mancano le persone qualificate. Anche l’aeronautica non riesce a trovare meccanici a Bari, per fare un altro esempio. Così, un nostro corso di logistica è stato apprezzato dalle compagnie navali, che si sono subito rese disponibili ad accogliere i ragazzi o direttamente o nell’indotto. Così avviene per altre figure in altre Regioni meridionali. Vedo una situazione fortemente differenziata tra le Regioni. In alcuni casi è questione di pigrizia: non si va a verificare come la IeFP funzioni – bene – in altre Regioni e si temono gli investimenti».

Avete un forte rapporto con le aziende: la finalità è portare i giovani al lavoro?

«Le imprese stanno diventando capaci di progettare il loro futuro, sia attraverso la formazione iniziale sia con quella continua. L’apprendistato duale è una grande opportunità. Ci siamo resi inoltre disponibili anche per la riqualificazione dei dipendenti: le imprese ne avranno forte necessità e sarebbe bello se i centri di formazione stessero aperti 10 ore al giorno anche per il personale dipendente. Questo sì che è un circolo virtuoso: le aziende riconoscono in noi fornitori di servizi positivi».

E le soft-skills che oggi sono ricercate dai selezionatori…

«Noi da sempre le insegniamo con la formazione laboratoriale. Perché i nostri ragazzi hanno l’intelligenza nelle mani. Non si insegna loro la regola, la scoprono applicandola. Così le competenze linguistiche e comunicative si imparano attraverso un libretto di istruzioni, ad esempio. L’indagine “Ocse-Pisa 2018” ci assegna risultati vicini a quelli ottenuti da un istituto tecnico: è il riconoscimento che il cammino è qualificante a tutti gli effetti».

CFP Bra: parte la terza edizione del corso di Tecnico Trasfertista

Parte la terza edizione del corso di Tecnico Trasfertista presso il CNOS-FAP di Bra. Ventuno gli allievi iscritti e dodici le aziende partner del corso finanziato dalla Regione Piemonte. Si riporta di seguito l’articolo gentilmente fornito alla nostra redazione da parte di Franco Burdese.

TECNICO TRASFERTISTA TERZA EDIZIONE

E’ partita a Bra, presso il Centro di Formazione Cnos-Fap dei Salesiani di viale Rimembranza, la terza edizione del corso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore IFTS Tecnico Trasfertista. Ventuno gli allievi iscritti e dodici le aziende partner che oltre al Politecnico ed all’IIS Vallauri di Fossano hanno contribuito alla progettazione del corso finanziato dalla Regione Piemonte.

“Siamo grati ai funzionari della Regione Piemonte – ha affermato il Direttore del CFP Valter Manzone – ed in particolare alla dottoressa Ivana Morando per la grande collaborazione che ha reso possibile l’avvio del corso giungendo in tempi celeri alla firma dell’Associazione Temporanea di Scopo, atto notarile fondamentale per la partenza del percorso Tecnico Trasfertista. Non da meno è stata la partecipazione del Politecnico di Torino per cui ringraziamo il Rettore prof. Guido Sarracco. Con l’avvio del corso di lunedì 11 dicembre diamo pieno compimento al mandato di aziende di primaria eccellenza per condividere con loro la formazione di Tecnici che, nonostante giunti alla terza edizione, sono fondamentali per lo sviluppo e la crescita delle nostre aziende partner.

Sono la Gai di Ceresole, l’Arol e Robino&Galandrino di Canelli, la Tosa di Santo Stefano, la Rolfo, la Tesi Squere, l’Elcat e l’Omler 2000 di Bra, la Cemas di Carmagnola, la Meccanica 97 di Sommariva Bosco, la Bianco, la Dromont e Oripan di Alba, la Bottero e Merlo di Cuneo, le aziende che hanno supportato il percorso.

“Siamo grati ai Salesiani – ha commentato Guglielmo Gai AD della Gai Macchine Imbottigliatrici – perché oltre a educare molti giovani che poi abbiamo assunto, sono un centinaio i nostri collaboratori che hanno studiato ai Salesiani di Bra, si sono fatti carico di aggregare tante aziende, il Politecnico ed il Vallauri per dare vita ad un corso unico. Non trovavamo trasfertisti ed ora grazie a questa azione formativa stiamo dando risposta ad una carenza. Non fermiamoci però perché queste figure, essenziali per noi che esportiamo macchinari nel mondo, sono una risorsa fondamentale che deve crescere costantemente nel tempo.”

L’avvio del corso ha previsto una fase di analisi da parte degli allievi delle aziende che andranno ad ospitare l’alternanza. Otto allievi del corso sono stati assunti in apprendistato mentre gli altri seguiranno l’alternanza. Tra le aziende che sono state visitate la Tosa Group di Santo Stefano che nella seconda edizione del corso ha avuto l’inserimento di tre Tecnici Trasfertisti.

“Siamo molto soddisfatti – ha commentato Serena Tosa – della partecipazione al percorso Tecnico Trasfertista. Il nostro è un territorio dove sono troppo pochi i giovani che studiano per diventare dei tecnici. Inoltre siamo diverse le aziende della zona nostra e del canellese alla ricerca di questi nostri futuri collaboratori. Ci auguriamo di potenziare questi percorsi IFTS nella speranza che la nostra ricerca di queste figure diventi costantemente appagata. E’ un appello che mi sento di fare alle famiglie del nostro territorio quello di indirizzare i propri figli a studi tecnici. Lo sviluppo della Tosa e delle diverse ditte che collaborano al progetto Tecnico Trasfertista passa proprio dai numeri dei giovani che accolgono questa proposta. Offriamo un lavoro appagante, di qualità, che porta i tecnici a girare il mondo ed ad essere remunerati per un impegno che sappiamo essere fondamentale per le nostre aziende.”

Ai ventuno iscritti se ne potrebbero aggiungere ancora dopo una valutazione della candidatura. Le candidature possono pervenire al sito www.tecnicotrasfertista.it

Franco Burdese

CFP Valdocco: Cerimonia di consegna degli attestati di Qualifica e Diploma

Il Centro di Formazione Professionale di Valdocco segnala per domani sera la Cerimonia di consegna degli attestati per i corsi di Qualifica e Diploma Professionale per Grafici, Cuochi ed Elettricisti. L’evento avrà luogo presso il Centro di Valdocco (Via Maria Ausiliatrice 36, Torino) alle ore 18.00.

Programma

Saluto di accoglienza:

  • Don Alberto Martelli, Direttore dell’Opera Salesiana;
  • Marco Gallo, Direttore del Centro di Formazione Professionale di Valdocco.

Intervento di:

  • Prof.ssa Antonietta Di Martino, Assessore Istruzione Comune di Torino;
  • Dr. Dimitri De Vita, Consigliere Città Metropolitana di Torino con delega alla formazione professionale;
  • Prof.ssa Barbara Azzarà, Consigliere Città Metropolitana di Torino con delega all’Orientamento;

Consegna degli attestati agli Allievi

Buffet preparato dai ragazzi del CFP

Salesiani Bra: I panettieri all’Aghav di Bra

A fine Novembre gli allievi del terzo anno di Panetteria del CFP di Bra, accompagnati dal formatore Claudio Vaira, hanno visitato il centro diurno dell’associazioneAghav“, con la quale hanno collaborato e animato con gli ospiti.
Si riporta l’articolo pubblicato dal Centro di Formazione Professionale di Bra, in data 5 dicembre, a cura di Fabrizio Venere.

BRA Gli allievi e le allieve del terzo anno del corso <Panetteria, pasticceria e pizzeria>, accompagnati dal formatore Claudio Vaira e dal direttore del Cfp Valter Manzone, hanno visitato il centro diurno dell’Aghav (associazione genitori handicappati volontari), con il quale hanno avviato una collaborazione quindicinale, per animare con gli ospiti, un mini-laboratorio di pasticceria e pizzeria. Accolti dai 22 frequentatori e dal personale cela struttura,  gli allievi sono stati accompagnati dalla coordinatrice Sonia a visitare tutti gli ambienti della struttura di via Molineri (soggiorno, aula didattica, aula per motricità, palestra) prima dell’incontro con tutti i frequentatori del centro. Significativo lo scambio di informazioni e di saluti; intanto i 3 allievi che si trattenevano per il laboratorio e il docente, avevano indossato la divisa, pronti per preparare il tronchetto alla Nutella. Dopo la classica foto di gruppo, il saluto al resto della classe che tornava al Cfp e l’avvio dei lavori.

Valter Manzone Direttore CFP Bra

CNOS-FAP San Benigno Canavese: Buono per servizi al lavoro per disoccupati

Il Centro di Formazione Professionale di San Benigno Canavese promuove il “Buono per servizi al lavoro per disoccupati da almeno 6 mesi” finanziato dalla Regione Piemonte, per favorire l’inserimento occupazionale. Si riporta l’articolo pubblicato ieri sul sito del centro, a cura di Agostino Albo.

BUONO per SERVIZI al LAVORO PER DISOCCUPATI

Sei disoccupato da almeno 6 mesi?
Hai compiuto 30 anni?
Hai la residenza o il domicilio in Piemonte?

Allora sei un possibile destinatario del BUONO per SERVIZI al LAVORO PER DISOCCUPATI DA ALMENO 6 MESI, una misura finanziata dalla Regione Piemonte per favorire l’inserimento occupazionale. Si tratta di un insieme di SERVIZI ALLA PERSONA, personalizzato sulle caratteristiche dell’utente, per l’accompagnamento alla ricerca di impiego.

E’ composto da un numero di ORE DEDICATE, da far fruire, in forma individuale o per piccoli gruppi, alle persone disoccupate per accompagnarle nella ricerca attiva di lavoro. Le attività proposte tengono conto delle caratteristiche individuali di ognuno, valorizzandone il profilo professionale e personale.

I servizi disponibili sono:

  • ORIENTAMENTO DI PRIMO LIVELLO
  • ORIENTAMENTO SPECIALISTICO
  • RICERCA ATTIVA E ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO
  • INSERIMENTO IN IMPRESA, con l’accompagnamento di un tutor.

Per maggiori informazioni è sufficiente mettersi in contatto con l’UFFICIO SAL (Servizi al Lavoro) del nostro centro, che vi aiuterà nel verificare se siete in possesso dei requisiti richiesti e nella presentazione della domanda.

CFP Agnelli: Open Day

Il Centro di Formazione Professionale dell’Agnelli presenta le prossime date dell’Open Day, per il periodo invernale 2019-2020, che coinvolge gli allievi con le proprie famiglie.

Si riporta di seguito l’articolo pubblicato dal Cnos-Fap dell’Agnelli, in data 10 dicembre 2019, a cura di Stefano Gorno.

Sabato mattina 14 dicembre è ancora Open Day all’Agnelli, un momento di incontro e approfondimento delle attività del centro a cui possono partecipare famiglie, allievi e aziende. Quello del 14 è il terzo e penultimo incontro organizzato per far conoscere da vicino le attività del CFP. Vi aspettiamo numerosi!

Prossimi appuntamenti Open Day:

  • Sabato 14 Dicembre 2019
  • Sabato 18 Gennaio 2020