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Michele Rua: fatti prendere in castagna!

Dal sito dei Salesiani del Michele Rua.

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Grande festa al Michele Rua domenica 29 ottobre, in occasione della tradizionale castagnata.

Si partirà la mattina con la Santa Messa delle ore 10.00, a cui seguirà l’accoglienza per il pomeriggio di festa alle ore 14.30.

Alle ore 15.00 l’inizio dei giochi e dell’animazione, per culminare con la distribuzione delle castagne alle ore 16.15 (al costo di € 2 al sacchetto).

Alle ore 16.00 verrà inoltre proiettato al cinema Monterosa il film d’animazione “Yakari, un viaggio spettacolare” il cui biglietto d’ingresso unico di € 3,50 include anche le castagne in oratorio! L’iniziativa è collegata alla rassegna “Cinema al Cinema“.

Durante tutta la giornata sarà allestito il Banchetto delle Golosità, curato dal laboratorio degli uomini e dai salesiani cooperatori.

Vi aspettiamo!

Il Cinema Monterosa premiato fra le migliori sale della prima edizione di “Cinema al Cinema”

Notizia a cura dei salesiani della Casa del Michele Rua.

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Questa mattina, nella sede storica torinese dell’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, sono state premiate le sei migliori sale della prima edizione 2022-2023 di “Cinema al Cinema” per famiglie.

Si tratta dei cinema piemontesi che hanno saputo coinvolgere con i migliori risultati i propri spettatori.

Anche il Cinema Teatro Monterosa è stato premiato insieme alle sale ACEC di Carmagnola (Elios) e di Asti (Lumiere) e alle sale ANEC di Avigliana (Cinema Fassino), di Alba (Cine4 Cityplex) e di Candelo (Verdi).

Domenica 29 Ottobre il CINEMA MONTEROSA inaugurerà la seconda edizione della rassegna e la visione del film si concluderà con una castagnata per tutti i partecipanti!

Cineteatro Monterosa: Arena Estiva 2023

Dal sito del Michele Rua di Torino l’annuncio della ripartenza, da giugno a settembre 2023, dell’Arena Estiva Cinematografica del Cineteatro Monterosa, inserita all’interno del progetto “Barriera a Cielo Aperto 2023“.

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Torna da giugno a settembre la programmazione dell’Arena Estiva Cinematografica del Cineteatro Monterosa di Torino, inserita all’interno del progetto “Barriera a Cielo Aperto 2023“.

In questa edizione sono stati organizzati  alcuni eventi speciali:

  • Una festa di inaugurazione, il 16 Giugno, in Piazza Foroni, dalle 17.00 alle 24.00, dove alle 21.30 verrà proiettato il film “Grazie Ragazzi
  • Due appuntamenti dedicati al Family, per coinvolgere ragazzi e genitori
  • In occasione di una ricorrenza particolare, il 7 Luglio ci sarà la sonorizzazione live di un film muto della storia del cinema torinese.

Alcune delle serate in arena saranno ad ingresso gratuito. A questo si aggiunge l’iniziativa del Ministero “Cinema Revolution” per cui il costo del biglietto per film italiani ed europei sarà di € 3,50 a persona.

 

Il “DON BOSCO” di Goffredo Alessandrini (1935) al CINETEATRO MONTEROSA

Nell’ ambito della 39 Edizione del TORINO FILM FESTIVAL, domenica 5 Dicembre, alle ore 16.00 presso il CINEMA MONTEROSA, verrà proiettato il primo film su DON BOSCO, per la regia di Goffredo Alessandrini. Restauro digitale a cura di CSC – Archivio nazionale del cinema d’impresa, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, la Cineteca di Bologna e il George Eastman Museum di Rochester.

Di seguito il Comunicato Stampa.

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COMUNICATO STAMPA
Il “DON BOSCO” di Goffredo Alessandrini (1935) al CINETEATRO MONTEROSA

Nell’ ambito della 39 Edizione del TORINO FILM FESTIVAL, domenica 5 Dicembre, alle ore 16, verrà proiettato presso il CINEMA MONTEROSA, unica proiezione al di fuori delle sale del festival, il primo film su DON BOSCO, per la regia di Goffredo Alessandrini.

Restauro digitale a cura di CSC – Archivio nazionale del cinema d’impresa, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, la Cineteca di Bologna e il George Eastman Museum di Rochester.

BIGLIETTERIA
Ingresso unico 6 Euro.

I biglietti si possono acquistare online sul sito www.teatromonterosa.it oppure direttamente alla cassa del cinema prima della proiezione.

La nuova vita di Don Bosco: sul set del Tff salesiani autentici
La sezione “Back to Life” sui film restaurati propone il lavoro di Goffredo Alessandrini del 1935

Nell’epoca dei film in digitale, il restauro delle vecchie pellicole resta l’ultima occasione per maneggiare quelle lunghe strisce di celluloide che hanno fatto sognare generazioni di spettatori. È un lavoro super-specialistico, che solo le cineteche e gli archivi sono in grado di fare. Il Torino Film Festival ci ha costruito intorno una sezione, «Back to Life», che presenta cinque gemme d’altri tempi riportate a nuova vita. La più antica è «Don Bosco», girato nel 1935 da un Goffredo Alessandrini poco più che trentenne, una professionalità creata tra Torino, Castelnuovo e il Monferrato (e gli studi Fert-Microtecnica per gli interni).

Gli interventi di ricostruzione, digitalizzazione e ripulitura dell’immagine sono stati realizzati per l’Archivio nazionale del cinema d’impresa da Ilaria Magni, Diego Pozzato e la responsabile Elena Testa, con il contributo del Museo Nazionale del Cinema, della Cineteca di Bologna e dell’americano George Eastman Museum di Rochester.
Il risultato che si vedrà in sala è un’ operazione che parte da lontano. Quelli erano ancora i tempi di Sergio Toffetti nel ruolo di responsabile dell’archivio di Ivrea.

«Avevamo acquisito l’intero fondo cinematografico dei salesiani, che contava 500 film di ogni genere, anche etnico», racconta lo storico del cinema. «Tra quelle pellicole c’era il “Don Bosco” di Alessandrini, a lungo considerato perduto. È un lavoro interessante, che segna l’esordio nella produzione di Riccardo Gualino, prima ancora che fondasse la Lux Film. Il soggetto era di Onorato Castellino, professore di economia all’Università e per un certo periodo presidente della Compagnia di San Paolo».

Il budget è notevole, a disposizione due milioni di lire, con i quali vengono girati 40.000 metri di pellicola (di cui solo 2.500 montati). Racconterà tempo dopo il regista Goffredo Alessandrini: «Nel film c’è un solo attore professionista, gli altri erano presi dalla strada, come si dice. Ma i preti erano Salesiani autentici, che si prestarono tutti quanti. Mi ero interessato così tanto anche ai luoghi dove si girava. Mi ricordo certi conventi come quello di Chieri. E ho in mente che quell’inverno Torino era una città bianca di neve, ma con il sole e il cielo azzurro».

«Le parti davvero belle sono proprio le scene di natura», conferma infatti Sergio Toffetti. «Sono girate in un bianco e nero molto suggestivo, contrastato, quasi macchiaiolo. Giovanni Bosco è impersonato da Gianpaolo Rosmino, attore di contorno in molti film muti, come “Ma l’amor mio non muore”. Il regista Alessandrini fino a quel momento aveva girato solo due commedie, mentre in seguito avrebbe diretto film molto belli come “Luciano Serra pilota”, “Giarabub”, “Noi vivi”. Oggi è un regista un po’ dimenticato, e proprio per questo la proiezione del suo “Don Bosco” è un’ottima occasione per rivalutarlo e conoscerne la storia cinematografica».