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“Quali salesiani per i giovani di oggi?”: intervista a don Angel Fernandez Artime

Sabato 10 dicembre dalle ore 9 alle ore 10, 15, il Rettor Maggiore Don Angel Fernandez Artime verrà intervistato da don Silvio Roggia sull’urgenza del “Da mihi animas cetera tolle”. L’intervista, appuntamento ormai annuale, fa parte del ciclo di incontri organizzato dalla Conferenza delle Ispettorie d’Italia (CISI) e dal Centro Studi “Opera dei Tabernacoli Viventi” sul tema “Quali salesiani per i giovani di oggi?”.

Quest’anno viene approfondita la seconda linea della proposta del Rettor Maggiore alla Congregazione Salesiana per il sessennio 2019-2025. L’intervista verrà trasmessa in diretta in lingua italiana sul canale YouTube e sulla Pagina Facebook dell’agenzia ANS e prevede la traduzione in inglese, spagnolo, francese e portoghese.

Il Rettor Maggiore rispondendo alle domande, a partire dalla visione di oggi e dalla conoscenza della realtà salesiana mondiale, ribadirà con forza:

«Per noi è necessario e urgente che la nostra Congregazione viva, respiri e cammini cercando di fare del “Da mihi animas, cetera tolle” una realtà nell’annuncio del Vangelo, a favore dei nostri giovani e per il bene di noi stessi».

Don Angel approfondirà quanto da lui espresso dopo il CG 28 con la sottolineatura di quattro urgenze: 1. dare priorità assoluta all’impegno per l’evangelizzazione dei giovani con proposte consapevoli, intenzionali ed esplicite. Siamo invitati a far conoscere loro Gesù e la Buona Novella del Vangelo per la loro vita; 2. aiutare i giovani (e le loro famiglie) a scoprire la presenza di Cristo nella loro vita come chiave per la felicità e il significato dell’esistenza; 3. accompagnare i bambini, gli adolescenti e i giovani nel loro processo di educazione alla fede, affinché possano aderire personalmente alla persona di Cristo; 4. essere “veri educatori” che, per esperienza personale, accompagnano il giovane nel dialogo con Dio nella preghiera e nella celebrazione dei sacramenti.

Sarà bello ascoltare di nuovo dire dal successore di don Bosco che senza il “da mihi animas, cetera tolle”, gli sforzi titanici della Congregazione tenderanno alla bontà della promozione umana e all’assistenza sociale – sempre necessari e appartenenti alla nostra identità carismatica – ma non ci porteranno alla prima ragione per cui lo Spirito Santo ha suscitato il carisma salesiano in Don Bosco:

«Fedeli agli impegni che Don Bosco ci ha trasmesso, siamo evangelizzatori dei giovani» (C.6).

La prima finalità della nostra pastorale giovanile è la conversione delle persone al vangelo di Gesù Cristo.

L’intervista andrà alla radice del nostro essere salesiani:

«Non c’è nulla di più solido, di più profondo, di più sicuro, di più consistente e di più saggio dell’annuncio di Gesù Cristo» (ChV, 214).

“Rimanere in Lui”: ultima tappa della formazione “Quali salesiani per i giovani di oggi?”

Sabato 23 aprile dalle ore 9 alle 10.15 ci sarà l’ultimo incontro del ciclo “Quali salesiani per i giovani di oggi?” promosso dalla CISI Formazione e dal centro Studio “Opera Tabernacoli Viventi”. Il tema è “rimanere in Lui” e l’intervista si soffermerà sulla relazione che c’è tra i frutti, da cui verremo riconosciuti, e la linfa che porta vita. Il Vangelo di Giovanni e l’esperienza di Vera Grita faranno da sorgenti di ispirazione per cercare suggestioni nuove e stimolanti. Gli interlocutori sono don Juan Josè Bartolomè SDB noto biblista, coordinatore della Formazione della Regione Mediterranea, che parlerà del “rimanere in me” nel Vangelo di Giovanni e Maria Rita Scrimieri, salesiana cooperatrice, coordinatrice del Centro Studi dell’OTV, che coglierà la prospettiva del “Rimanere in Gesù” nell’esperienza mistica di Vera Grita. Tutto il ciclo degli incontri ha avuto l’intenzione di approfondire la seconda linea del Rettor Maggiore dopo il CG28 sull’identità salesiana che si ancora su una relazione profonda con il Signore Gesù.
Già per il prossimo anno pastorale 2022-23 la CISI formazione e il Centro Studi stanno pensando di continuare ad approfondire un’altra linea del Rettor Maggiore riguardante la formazione di educatori-pastori al “da mihi animas” con un nuovo ciclo di incontri molto apprezzato dalle comunità e dai membri della Famiglia Salesiana.
L’incontro del 23 aprile sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook di don Bosco Italia.

Italia – La santità salesiana, un forte richiamo alla vita mistica: intervista a don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale, e alla dott.ssa Lodovica Maria Zanet

Tornare alla radice della vita consacrata salesiana è il compito implicito nel cammino di riscoperta dell’identità indicato dal Rettor Maggiore per questo sessennio. Papa Francesco ha più volte richiamato i consacrati tutti, e i salesiani in particolare, ad assumere la fatica della profezia del loro carisma.

Il quinto incontro del ciclo “Quali salesiani per i giovani d’oggi?” promosso dal Centro Studi Opera Tabernacoli Viventi, in collaborazione con la Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’Italia (CISI) – Settore Formazione, vedrà l’intervista da parte di don Flaviano D’Ercoli a don Pierluigi Cameroni, SDB, Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, insieme alla Dott.ssa Maria Lodovica Zanet, Collaboratrice della Postulazione e docente presso il Centro Studi Paolo VI di Nave (Brescia) affiliato alla Pontificia Università Salesiana. Tema dell’Incontro: La Santità salesiana, un forte richiamo alla vita mistica.

Anche alla luce della Strenna di quest’anno, ispirata alla figura di San Francesco di Sales, siamo chiamati a ravvivare il grande tema della chiamata universale alla santità (cf. LG 39). e a valorizzare nella Famiglia salesiana il patrimonio di santità scaturito dal carisma di Don Bosco. Da don Bosco fino ai nostri giorni, infatti, è attestata una tradizione di santità cui merita dare attenzione, perché incarnazione del carisma che da Don Bosco ha avuto origine e che si è espressa in una pluralità di stati di vita e di forme.

Si tratta di uomini e donne, giovani e adulti, consacrati e laici, vescovi e missionari che in contesti storici, culturali, sociali diversi nel tempo e nello spazio hanno fatto brillare di singolare luce il carisma salesiano, rappresentando un patrimonio che svolge un ruolo efficace nella vita e nella comunità dei credenti e per gli uomini di buona volontà. Come dicono le Costituzioni dei Salesiani “La testimonianza di questa santità, che si attua nella missione salesiana, rivela il valore unico delle beatitudini, ed è il dono più prezioso che possiamo offrire ai giovani”.

L’appuntamento, in diretta, è per sabato 12 marzo, dalle ore 9 alle ore 10:15 (UTC+1) sulla pagina Facebook di Don Bosco Italia, come sempre con la possibilità in diretta di rivolgerne altre domande per chi assisterà alla trasmissione.

La profezia della vita consacrata e le sfide moderne: intervista con il sig. Paolo Zini per “Quali salesiani per i giovani d’oggi?”

L’identità dei Salesiani di don Bosco nasce dalla consacrazione religiosa: furono i giovani che accettarono di fare i loro voti con don Bosco a dare la forma originaria dell’identità salesiana. Tornare alla radice della vita consacrata salesiana è il compito implicato nel cammino di riscoperta della nostra identità indicato dal Rettor Maggiore per questo sessennio. Papa Francesco ha più volte richiamato i consacrati tutti, e i salesiani in particolare, ad assumere la fatica della profezia del loro carisma.
Il quarto incontro del ciclo “Quali salesiani per i giovani d’oggi?” promosso dal Centro Studi Opera Tabernacoli Viventi in collaborazione con la CISI formazione vedrà l‘intervista al signor Paolo Zini, salesiano, filosofo e preside del Centro Studi Paolo VI affiliato all’UPS,  sulla profezia della vita consacrata nella Chiesa e sulle sfide odierne per la vita consacrata salesiana di fronte ai giovani di tutto il mondo. Un percorso misterioso e accidentato dentro al quale ci può condurre un salesiano coadiutore, da sempre impegnato a studiare e comprendere il rapporto tra la fede cristiana e la vita moderna, tra l’idea di educazione di don Bosco e la giovinezza del nostro tempo, tra la coscienza credente e l’umanità secolarizzata.
L’appuntamento, in diretta, sarà per sabato 19 febbraio dalle ore 9 alle ore 10,15 sulla pagina Facebook di don Bosco Italia.

“Crescere nell’identità salesiana”: intervista al Rettor Maggiore per il secondo incontro di “Quali salesiani per i giovani d’oggi?”

Sarà Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei salesiani, il protagonista del secondo incontro del ciclo “Quali salesiani per i giovani d’oggi?”, organizzato dal “Centro studi Opera Tabernacoli Viventi”, in collaborazione con la Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’Italia (CISI) – Settore Formazione. Sabato 11 dicembre, dalle ore 10:30 alle ore 11:45 (UTC+1), il X Successore di Don Bosco approfondirà la prima linea programmatica del sessennio: “Crescere nell’identità salesiana” e i suoi interventi saranno visibili per tutti in diretta sulla pagina Facebook di “Don Bosco Italia”.

Nell’intervista, che verrà condotta da don Silvio Roggia, del Settore Formazione, Don Á.F. Artime risponderà alle domande sul perché è fondamentale per un salesiano tornare sempre a Gesù, su come farlo, su cosa significa essere innamorati di lui e imparare a vivere, attimo per attimo, la propria giornata con il Signore.

L’unione con Dio è stata la forza propulsiva di San Giovanni Bosco e continuerà ad esserlo anche per tutti coloro che, chiamati da Dio, vogliono seguirlo nell’evangelizzazione e nell’educazione dei giovani. Inoltre: come è possibile oggi vivere il duplice movimento di ascoltare il soffio dello Spirito e nello stesso tempo di essere “esperti di umanità”, fino a lasciarsi commuovere dal dolore e dai bisogni dei giovani? Perché la nostra Galilea passa per Valdocco? In che modo? E ancora: le ultime cause di beatificazione sono tutte di mistici, cosa dice questo dato significativo ai salesiani? E infine i mali: l’autonomia, l’autogestione, l’indipendenza, la gestione di sé e delle risorse economiche, il potere sono forme di malattia possibili nella vita salesiana, quali medicine consiglia il Rettor Maggiore?

Ecco le domande che si rivolgeranno in diretta; ma anche da casa, nell’ultima parte dell’intervista, si potranno rivolgere al Rettor Maggiore altre domande affinché “ogni salesiano possa diventare ciò che è chiamato ad essere”.

Non resta altro che restare sintonizzati sulla pagina Facebook di “Don Bosco Italia”.

RMG – “Quali salesiani per i giovani di oggi?”: nuovo ciclo di incontri promossi dalla CISI Formazione

Vista la sorprendente risposta dello scorso anno agli incontri di approfondimento sul sacramento della presenza, dal titolo “Quali salesiani per i giovani di oggi?”, la Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’ItaliaSettore Formazione e il Centro Studi “Opera Tabernacoli viventi”, promuovono una seconda edizione del percorso formativo, con un focus sull’identità del salesiano. Il percorso si svolgerà online, un sabato al mese, dalle 9 alle 10.15 (ora italiana) ed è proposto a tutte le comunità salesiane d’Italia.

Di seguito si riporta l’articolo pubblicato sul sito dell’Agenzia dell’Informazione Salesiana contenente tutte le informazioni riguardo il percorso di formazione.

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(ANS – Roma) – Dopo la sorprendente risposta dello scorso anno, con più di 15.000 accessi, agli incontri di approfondimento del Capitolo Generale 28 (CG28) sul sacramento della presenza, dal titolo “Quali salesiani per i giovani di oggi?”, anche nell’anno 2021-2022, la Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’Italia – Settore Formazione e il Centro Studi “Opera Tabernacoli viventi”, promuovono una seconda edizione del percorso formativo, con un focus sull’identità del salesiano.

Il motivo della scelta è legato alla prima linea programmatica del Rettor Maggiore al termine del CG28, quella fondamentale e di maggiore importanza, nella quale Don Ángel Fernández Artime sottolinea la necessità per ogni salesiano di crescere nell’identità carismatica:

“Il futuro della vita consacrata salesiana ha la sua ragion d’essere nel suo fondamento, che è Gesù Cristo. (…) E la sfida vocazionale è quella di tornare sempre a Gesù, rinunciando a tutto ciò che non è Lui o che ci allontana da Lui. (…) senza Gesù Cristo al centro del nostro pensare, sentire, vivere, sognare, lavorare…, non c’è futuro, e non possiamo offrire nulla di significativo”.

È significativa la scelta dell’immagine rappresentata nella locandina di presentazione: essa mostra un particolare del quadro che si trova proprio sotto la Basilica di Maria Ausiliatrice, non lontano dal luogo dove nel 1845 la Madonna ha indicato a Don Bosco il desiderio che fosse costruita una chiesa in suo onore. Il particolare è collocato nella cappella delle reliquie, proprio sopra l’altare dove è custodito il corpo di Don Rua. Qui si scorge un tratto peculiare dell’identità carismatica: non è mai statica, ma sempre dinamica; come diceva don Bosco :

“io stendo la brutta copia, voi farete la bella!!”.

È proprio quello che ha cercato di fare Don Rua: prendendo Don Bosco come padre, modello ed esempio, ha rilanciato il suo carisma educativo nel tempo in cui è vissuto, rafforzandolo, arricchendolo e adattandolo alle diverse situazioni storiche e geografiche. Sopra questo altare c’è il quadro dei santi fondatori di ordini religiosi: Francesco d’Assisi, Domenico, Benedetto da un lato e Filippo Neri, Giovanni Battista de la Salle, Ignazio dall’altro; al centro si staglia l’immagine di Don Bosco e San Francesco di Sales con dietro la croce all’interno della quale è iscritto il motto “Da mihi animas, cetera tolle”. Alla base del quadro i tre voti che caratterizzano la vita consacrata: obbedienza, castità, povertà. La locandina ha proprio voluto indicare nei due personaggi di Don Bosco e San Francesco di Sales, nella croce e nell’Eucaristia – posta davanti a loro nella locandina –, il centro dell’identità carismatica salesiana.

Il percorso di formazione online proposto a tutte le comunità salesiane d’Italia mira quindi a riprendere gli aspetti centrali della vita salesiana discutendone, a mo’ di intervista, con alcuni esperti significativi e dando la possibilità a coloro che seguono da casa di entrare in relazione attraverso delle domande ai relatori.

L’itinerario prevede di approfondire, un sabato al mese, sempre dalle ore 9 alle 10:15 (ora italiana):

13 novembre – La grazia di unità nella vita del salesiano di Don Bosco (Don Pascual Chávez);
11 dicembre – L’identità del salesiano oggi (Don Ángel Fernandez Artime);
22 gennaio – San Francesco di Sales e l’Eucaristia nella vita cristiana (don Morand Wirth);
19 febbraio – La Vita consacrata e la vita secolare: alla ricerca dell’unità oltre le fratture (signor Paolo Zini);
12 marzo – La Santità salesiana, un forte richiamo alla vita mistica (Lodovica Zanet e don Pier Luigi Cameroni);
23 aprile – Portare frutto nella missione salesiana: “Rimanete in me e io in voi” nel Vangelo di Giovanni e nell’esperienza di Vera Grita (don Juan José Bartolomè e Maria Rita Scrimieri).

Tutti gli incontri saranno trasmessi in diretta sulla pagina Facebook di Don Bosco Italia grazie al supporto tecnico di IME Comunicazione.

“Quali salesiani per i giovani di oggi?”: nuovo ciclo di incontri promossi dalla CISI Formazione e dal Centro Studi “Opera Tabernacoli viventi”

Dopo la sorprendente risposta dello scorso anno, con più di 15.000 accessi, agli incontri di approfondimento del CG 28 sul sacramento della presenza dal titolo “Quali salesiani per i giovani di oggi?”, anche nell’anno 2021-2022 la CISI formazione e il Centro Studi “Opera Tabernacoli viventi” promuovono una seconda edizione del percorso formativo con un focus sull’identità del salesiano.

Il motivo della scelta è legato alla prima linea programmatica del Rettor Maggiore al termine del CG 28, quella fondamentale e di maggiore importanza, nella quale don Angel Fernandez Artime sottolinea la necessità per ogni salesiano di crescere nell’identità carismatica: “il futuro della vita consacrata salesiana ha la sua ragion d’essere nel suo fondamento, che è Gesù Cristo. […]  E la sfida vocazionale è quella di tornare sempre a Gesù, rinunciando a tutto ciò che non è Lui o che ci allontana da Lui. […] senza Gesù Cristo al centro del nostro pensare, sentire, vivere, sognare, lavorare…, non c’è futuro, e non possiamo offrire nulla di significativo”.

E’ significativa la scelta dell’immagine della locandina di presentazione: essa si trova proprio sotto la Basilica di Maria Ausiliatrice, non lontano dal luogo dove nel 1845 la Madonna ha indicato a don Bosco il desiderio che fosse costruita una chiesa in suo onore. Il particolare del quadro è collocato nella cappella delle reliquie proprio sopra l’altare dove è custodito il corpo di don Rua. Qui si scorge un tratto peculiare dell’identità carismatica: non è mai statica, ma sempre dinamica; come diceva don Bosco “io stendo la brutta copia, voi farete la bella!!”. E’ proprio quello che ha cercato di fare don Rua, prendendo don Bosco come padre, modello ed esempio, ha rilanciato il suo carisma educativo nel tempo in cui è vissuto, rafforzandolo, arricchendolo e adattandolo alle diverse situazioni storiche e geografiche. Sopra questo altare c’è il quadro dei santi fondatori di ordini religiosi: Francesco d’Assisi, Domenico, Benedetto da un lato e Filippo Neri, Giovanni Battista de la Salle, Ignazio dall’altro, al centro si staglia l’immagine di don Bosco e San Francesco di Sales con dietro la croce all’interno della quale è iscritto il motto “Da mihi animas, cetera tolle”. Alla base del quadro i tre voti che caratterizzano la vita consacrata: obbedienza, castità, povertà. La locandina ha proprio voluto indicare nei due personaggi di don Bosco e San Francesco di Sales, nella croce e nell’Eucaristia, il centro dell’identità carismatica salesiana. 

Il percorso di formazione on line proposto a tutte le comunità salesiane d’Italia mira quindi a riprendere gli aspetti centrali della vita salesiana discutendone, a mo’ di intervista, con alcuni esperti significativi e dando la possibilità a coloro che seguono da casa di entrare in relazione attraverso delle domande ai relatori. L’itinerario prevede, in una scansione cronologica progressiva, di approfondire:

1. La grazia di unità nella vita del salesiano di don Bosco (don Pascual Chavez);

2. L’identità del salesiano oggi (don Angel Fernandez Artime)

3. San Francesco di Sales e l’Eucaristia nella vita cristiana (don Morand Wirth);

4. La Vita consacrata e la vita secolare: alla ricerca dell’unità oltre le fratture (signor Paolo Zini);

5. La Santità salesiana un forte richiamo alla vita mistica (Lodovica Zanet e don Pier Luigi Cameroni);

6. Portare frutto nella missione salesiana: “Rimanete in me e io in voi” nel Vangelo di Giovanni e nell’esperienza di Vera Grita (don Juan José Bartolomè e Maria Rita Scrimieri).

Tutti gli incontri saranno trasmessi in diretta sulla pagina Facebook di don Bosco Italia grazie al supporto tecnico di IME comunicazione.

 

 

Sabato 23 gennaio, per l’approfondimento del CG28 intervista a padre François-Marie Léthel

Continuano gli incontri di approfondimento del CG 28 organizzati dal Centro Studi “Tabernacoli Viventi” in collaborazione con la CISI formazione attraverso un’intervista a padre François-Marie Léthel carmelitano sul sacramento della Presenza Eucaristica, sabato 23 gennaio 2021 dalle ore 9 alle 10,15.

Padre Léthel è uno dei massimi esperti mondiali della teologia spirituale, consultore per la Congregazione delle Cause dei Santi, docente di spiritualità al Teresianum e predicatore degli esercizi spirituali a papa Benedetto XVI e alla Curia Romana nel 2011. Dopo aver ascoltato Lodovica Zanet sull’antropologia della santità salesiana, il Rettor Maggiore don Angel Artime sul sacramento salesiano salesiano della presenza il terzo incontro approfondirà il tema della presenza eucaristica. Padre Lethel parlerà della profonda “ferita eucaristica” causata dalla pandemia del covid 19, delineerà il cammino storico della Chiesa attraverso il Magistero e i santi riguardo alla Presenza Reale di Gesù nell’Eucaristia, per renderla sempre più vicina ai fedeli, farà riferimento al Magistero eucaristico dei santi Pontefici Paolo VI e Giovanni Paolo II e infine ricorderà alcuni testimoni recenti che hanno vissuto una relazione viva con Gesù Eucaristia: Chiara Lubich, il Cardinale Van Thuan, Vera Grita e Carlo Acutis. Padre Lethel verrà intervistato da don Silvio Roggia, membro del dicastero mondiale per la Formazione. Per partecipare all’incontro occorre collegarsi alla pagina Facebook di Don Bosco Italia.