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Tripletta per l’istituto Don Bosco di Châtillon

Notizia a cura dei salesiani di Châtillon.

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Tolmezzo (UD), Gara Nazionale per gli alunni degli Istituti Professionali: “Industria e artigianato per il Made in Italy: declinazione del percorso in arredo legno”, sorriso vincente quello di Simone Danchasaz alla premiazione per il primo classificato.

Il ragazzo, iscritto al quarto anno IPIA indirizzo falegnami, ha partecipato in trasferta per due giorni alla competizione organizzata dall’Istituto Statale di Istruzione superiore “Fermo Solari”. L’Istituto udinese, ha saputo creare attorno all’evento un ambiente coerente e adatto al tema di artigianalità della gara, ospitando i partecipanti all’interno di un interessante contesto di “albergo diffuso” con appartamenti ristrutturati in legno.

La prima fase della gara prevedeva cinque ore di progettazione in cui l’alunno si è cimentato con l’ideazione di una seduta con caratteri di artigianalità avanzata e riproducibilità in scala industriale. Il giorno seguente, si è svolta la seconda fase, con la realizzazione del prototipo nei laboratori della scuola.

L’alunno ha dimostrato di aver acquisito tutte le competenze grafiche e pratiche nonché di gestione e organizzazione del proprio lavoro.

«Infatti -racconta Danchasaz- è stato fondamentale saper gestire bene i tempi e avere chiara in mente una precisa scaletta da seguire per la realizzazione dell’oggetto». Un ruolo importante, poi, lo hanno giocato creatività e capacità di adattamento. «Sono partito senza nulla di preciso in mente. Delle molte idee che ho abbozzato, proprio l’ultima è quella che ho utilizzato. A dire il vero, un’idea vecchia, che inizialmente avevo pensato per la realizzazione di una lampada. Ho dovuto rivisitarla all’ultimo per adattarla al nuovo progetto ed è stata, inaspettatamente, un’operazione vincente». Tecnica, dunque, ma non solo: bisogna aggiungere anche visione e immaginazione. «I professori dell’area tecnica che hanno seguito le fasi del lavoro -racconta il prof. Chevron, che ha accompagnato il ragazzo in trasferta- hanno particolarmente apprezzato la capacità di gestione dei tempi, dei materiali e degli spazi dimostrata dal nostro allievo». 

E non è tutto. Danchasaz porta a casa, oltre al premio e alla gloria, il ricordo di un importante momento di scambio e condivisione:

«è stata una bellissima esperienza. Tra concorrenti ci siamo aiutati a vicenda e la competizione e il clima teso da gara sono passati in secondo piano. Confrontarmi con gli altri è stato interessante, ho scoperto realtà scolastiche molto diverse rispetto alla mia. Spero che questa occasione di crescita possa diventare un appuntamento fisso per il futuro». 

Ma i successi del Don Bosco di Châtillon non sono finiti. Hanno brillato, in questa fortunatissima seconda settimana di maggio, anche due allievi del CNOS-FAP, questa volta sul podio della Gara Nazionale organizzata dalla Federazione CNOS-FAP.

Simone Giacchino si è infatti aggiudicato il primo premio nel settore Automotive mentre Giulio Gallo ha conquistato il terzo posto nel settore Carrozzeria.

I ragazzi hanno partecipato da Lunedì 6 a giovedì 9 maggio, presso il CNOS-FAP Rebaudengo, all’Esposizione Nazionale dei Capolavori CNOS-FAP per i settori Automotive e Carrozzeria.

Nelle giornate indicate, i giovani provenienti dai centri CNOS-FAP di tutta Italia hanno messo alla prova le competenze raggiunte dimostrando quanto appreso durante il loro percorso formativo nelle strutture di appartenenza. Oltre alla grande soddisfazione e alle nuove amicizie instaurate, grazie agli sponsor di appartenenza, i ragazzi hanno portato a casa un buono spesa del valore di 300 euro, alcune attrezzature manuali e diversi DPI, oltre a vari gadget.

Che dire… questa prima, piovosa decade di maggiomariano”, al Don Bosco, sembra proprio illuminata dalla grazia.

Corriere di Saluzzo – Produzione per la mensa Caritas

Pubblichiamo l’articolo del Corriere di Saluzzo sull’accordo tra il CNOS Fap di Saluzzo e la Caritas diocesana per i pasti da distribuire alla mensa.

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SALUZZO Nelle settimane scorse il Centro salesiano di formazione professionale CNOS-FAP di Saluzzo e la Caritas diocesana hanno concluso un accordo finalizzato alla realizzazione di prodotti da utilizzare nella mensa della Caritas stessa in corso Piemonte. La partnership coinvolge anche l’Associazione volontari assistenza socio-sanitaria (Avass Odv) che collabora alla gestione della mensa e di altre attività della Caritas.

Di fatto si tratta di una convenzione finalizzata alla trasformazione di farina e materie prime in pane e pasta, da mettere in atto nei laboratori del CNOS-FAP. L’associazione Avass Odv consegna periodicamente al CNOS, in base alle proprie disponibilità, i quantitativi di farina o altre materie prime necessari alla preparazione di pane, pasta e altri prodotti da forno.

La tipologia dei prodotti realizzati viene concordata secondo le esigenze didattiche del CNOS e le necessità della mensa di Caritas/Avass. Il CNOS-FAP di Saluzzo ha dato ampio risalto all’iniziativa, anche attraverso i propri canali comunicativi social.

«Il nostro centro di formazione – spiegano dal CNOS – reputa che le attività di scambio con il territorio abbiano finalità sia di tipo didattico sia di crescita umana e professionale dei propri alunni e dei formatori del Centro».

La Federazione CNOS-FAP diventa “Fondazione CNOS-FAP ETS – Impresa Sociale”

Pubblichiamo il comunicato stampa del CNOS-FAP nazionale sulla trasformazione dell’ente in Fondazione.

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Assistiti dallo Studio Montanelli, alla presenza del Notaio Tuccari, la Federazione CNOS-FAP, fino ad oggi Associazione non riconosciuta, si trasforma in Fondazione denominata “CNOS-FAP – Centro Nazionale Opere Salesiane Formazione Aggiornamento Professionale – Ente di Terzo Settore, Impresa Sociale”; in forma breve: “Fondazione CNOS-FAP ETS – Impresa Sociale”), con sede in Roma, via Appia Antica 78.

Con la Fondazione i Salesiani affermano la volontà di sostenere il “servizio della Formazione Professionale, l’educazione, l’istruzione e, più in generale, le attività culturali di interesse sociale con finalità educativa, perseguito anche promuovendo rapporti di collaborazione su base continuativa con soggetti imprenditoriali e non, in particolare non profit” (art. 3 dello Statuto).

A guidare la Fondazione saranno salesiani indicati dall’Ente promotore CNOS (Centro Nazionale Opere Salesiane) e operanti su tutto il territorio nazionale.

La Fondazione, oggi, opera, con i suoi 63 Centri di Formazione Professionale, in 16 Regioni italiane, formando più di 25 mila allievi, di quali 16 mila sono giovani che assolvono il diritto-dovere. Con gli oltre 1.500 corsi e le oltre 850 mila ore di formazione compre i settori dell’agricoltura, del manifatturiero e del terziario avanzato. Per facilitare l’inserimento lavorativo ha attivato in tempi recenti 40 sportelli c.d. SAL (Servizi al Lavoro).

La Fondazione, che ha ereditato i punti di forza della Federazione, registra che il 92% gli allievi, ad un anno dal conseguimento dalla qualifica o il diploma professionale, è in “successo formativo”.

Fedeli allo spirito del fondatore, i Salesiani oggi ripetono quanto avevano scritto – con una espressione programmatica – i Salesiani dopo la morte di don Bosco: operare in ogni periodo storico “coi tempi e con don Bosco”.

 

Avvenire – La formazione professionale in udienza dal Papa: «Troppi giovani sfruttati»

Pubblichiamo un articolo da Avvenire, a firma di Paolo Ferrario.

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«Una valida formazione professionale è un antidoto alla dispersione scolastica e una risposta alla domanda di lavoro in diversi settori dell’economia. Il lavoro è fondamentale della nostra vita e della nostra vocazione. Eppure, oggi assistiamo a un degrado del senso del lavoro, che viene sempre più interpretato in relazione al guadagno piuttosto che come espressione della propria dignità e apporto al bene comune.

Un «incontro storico» – promosso in occasione del 25° di fondazione di Forma e del 50° di Confap – perché, per la prima volta, il Papa incontrerà esclusivamente i rappresentanti di questa importante espressione del sistema italiano di istruzione, composto da circa 160mila allievi tra i 14 e i 18 anni. Ragazzi che vogliono lasciare la propria «impronta nel mondo» attraverso il lavoro. « Noi non formiamo manodopera ma persone in opera», sottolinea don Massimiliano Sabbadini, presidente di Confap. «È motivo di grande gioia poterci presentare al Papa nella nostra specificità – aggiunge – che è aiutare i ragazzi a sviluppare tutte le loro caratteristiche e potenzialità. E siamo orgogliosi di accogliere nei nostri centri di formazione anche giovani che sono stati espulsi dalla scuola, dando loro una nuova dignità». Ragazzi con alle spalle «storie complicate che da noi ritrovano la propria strada», interviene Paola Vacchina, presidente di Forma e amministratore delegato di Enaip (Ente nazionale impresa sociale), fondato negli anni Cinquanta su iniziativa delle Acli. «Abbiamo il desiderio di sentirci abbracciati e incoraggiati da papa Francesco – aggiunge Vacchina – e sappiamo quanto il Santo Padre sia attento alla formazione dei giovani e alla costruzione di una società migliore in cui ciascuno, attraverso il proprio lavoro, possa contribuire al bene comune».

«Una valida formazione professionale è un antidoto alla dispersione scolastica e una risposta alla domanda di lavoro in diversi settori dell’economia. Il lavoro è fondamentale della nostra vita e della nostra vocazione. Eppure, oggi assistiamo a un degrado del senso del lavoro, che viene sempre più interpretato in relazione al guadagno piuttosto che come espressione della propria dignità e apporto al bene comune.

Pertanto, è importante che i percorsi di formazione siano al servizio della crescita globale della persona». Sono le parole con cui questa mattina, in Aula Nervi, Francesco s’è rivolto agli allievi e insegnanti nel corso di un’udienza «straordinaria ed esclusiva», promossa in occasione del 50° di fondazione di Confap e del 25° di Forma. «Questo incontro riveste un significato particolare poiché sottolinea il continuo impegno di Forma e Confap nel promuovere una formazione che non solo trasmetta competenze tecniche, ma anche valori di solidarietà, giustizia sociale e rispetto per la dignità umana. Inoltre, conferma l’importanza cruciale della formazione professionale nel contesto contemporaneo e l’impegno costante nel promuovere un’economia al servizio dell’umanità». Così, Forma e Confap sottolineano l’importanza dell’appuntamento di questa mattina in Aula Nervi, in Vaticano, dove è in programma un’udienza straordinaria ed esclusiva concessa da papa Francesco al mondo della formazione professionale.

Un «incontro storico» – promosso in occasione del 25° di fondazione di Forma e del 50° di Confap – perché, per la prima volta, il Papa incontrerà esclusivamente i rappresentanti di questa importante espressione del sistema italiano di istruzione, composto da circa 160mila allievi tra i 14 e i 18 anni. Ragazzi che vogliono lasciare la propria «impronta nel mondo» attraverso il lavoro. « Noi non formiamo manodopera ma persone in opera», sottolinea don Massimiliano Sabbadini, presidente di Confap. «È motivo di grande gioia poterci presentare al Papa nella nostra specificità – aggiunge – che è aiutare i ragazzi a sviluppare tutte le loro caratteristiche e potenzialità. E siamo orgogliosi di accogliere nei nostri centri di formazione anche giovani che sono stati espulsi dalla scuola, dando loro una nuova dignità». Ragazzi con alle spalle «storie complicate che da noi ritrovano la propria strada», interviene Paola Vacchina, presidente di Forma e amministratore delegato di Enaip (Ente nazionale impresa sociale), fondato negli anni Cinquanta su iniziativa delle Acli. «Abbiamo il desiderio di sentirci abbracciati e incoraggiati da papa Francesco – aggiunge Vacchina – e sappiamo quanto il Santo Padre sia attento alla formazione dei giovani e alla costruzione di una società migliore in cui ciascuno, attraverso il proprio lavoro, possa contribuire al bene comune».

Già 180 anni fa, nel 1842, don Giovanni Bosco seguiva i giovani apprendisti nelle botteghe di Torino e da quel seme è nata l’esperienza salesiana nel campo della formazione professionale. Porta la firma di don Bosco, infatti, il primo contratto di apprendistato della storia, siglato l’8 febbraio del 1852 tra lo stesso don Bosco, il datore di lavoro, il giovane apprendista e suo padre. Dal 1977, inoltre, la Federazione Cnos Fap è la struttura associativa che attualizza in Italia l’esperienza formativa di don Bosco e dei Salesiani. Una rete oggi composta da 63 centri, 16 sedi regionali, 1.593 operatori su tutto il territorio nazionale, 1.541 corsi, 23.332 allievi e 865.527 ore di formazione erogate. Inoltre, il tasso di occupazione dei diplomati Its (Istituti tecnici superiori) è del 94,2% per il sistema meccanica, dell’89,9% per la Mobilità sostenibile e dell’88,5% per l’Efficienza energetica. « Al Papa – dice don Giuliano Giacomazzi, direttore del Cnos-Fap nazionale – offriamo il nostro impegno per i ragazzi in maggiore difficoltà, il lavoro fatto con loro per collaborare alla costruzione del loro futuro, la collaborazione con le aziende per rispondere con la formazione professionale a un bisogno sempre più urgente nella nostra nazione, cercando di fare un match fra bisogni del mondo del lavoro, le esigenze dei ragazzi, le opportunità della formazione».

Avvenire – La formazione professionale dal Papa: «Il lavoro dei giovani cambia il mondo»

Dal quotidiano Avvenire, di Paolo Ferrario.

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«Questo incontro riveste un significato particolare poiché sottolinea il continuo impegno di Forma e Confap nel promuovere una formazione che non solo trasmetta competenze tecniche, ma anche valori di solidarietà, giustizia sociale e rispetto per la dignità umana. Inoltre, conferma l’importanza cruciale della formazione professionale nel contesto contemporaneo e l’impegno costante nel promuovere un’economia al servizio dell’umanità». Così, Forma e Confap sottolineano l’importanza dell’appuntamento di questa mattina in Aula Nervi, in  Vaticano, dove è in programma un’udienza straordinaria ed esclusiva concessa da papa Francesco al mondo della formazione professionale. Un «incontro storico» – promosso in occasione del 25° di fondazione di Forma e del 50° di Confap – perché, per la prima volta, il Papa incontrerà esclusivamente i rappresentanti di questa importante espressione del sistema italiano di istruzione, composto da circa 160mila allievi tra i 14 e i 18 anni. Ragazzi che vogliono lasciare la propria «impronta nel mondo» attraverso il lavoro. «Noi non formiamo manodopera ma persone in opera», sottolinea don Massimiliano Sabbadini, presidente di Confap. «È motivo di grande gioia poterci presentare al Papa nella nostra specificità – aggiunge – che è aiutare i ragazzi a sviluppare tutte le loro caratteristiche e potenzialità. E siamo orgogliosi di accogliere nei nostri centri di formazione anche giovani che sono stati espulsi dalla scuola, dando loro una nuova dignità». Ragazzi con alle spalle «storie complicate che da noi ritrovano la propria strada», interviene Paola Vacchina, presidente di Forma e amministratore delegato di Enaip (Ente nazionale impresa sociale), fondato negli anni Cinquanta su iniziativa delle Acli. «Abbiamo il desiderio di sentirci abbracciati e incoraggiati da papa Francesco – aggiunge Vacchina – e sappiamo quanto il Santo Padre sia attento alla formazione dei giovani e alla costruzione di una società migliore in cui ciascuno, attraverso il proprio lavoro, possa contribuire al bene comune». Un assaggio delle competenze apprese nei centri di formazione professionale e della passione dei giovani allievi saranno i doni presentati al Papa durante l’udienza.

«Simboli dell’impegno dei ragazzi capaci di produrre cose buone», aggiunge la presidente di Forma. Tra le opere donate al Pontefice, una lampada in legno realizzata dagli allievi del Cfp di Tesero, in Trentino, con i rami e i tronchi schiantati dalla tempesta Vaia dell’autunno 2018, «simbolo della vita che rinasce e della luce che si accende nche dopo le difficoltà». Un allievo ucraino porterà in dono alcune colombe, messaggere di pace, realizzate unendo legno dolce e duro, «simbolo di speranza e riconciliazione, richiamo potente all’importanza di costruire ponti di comprensione e solidarietà, affinché possiamo tutti vivere in un mondo di pace e armonia». «Nella cultura dello scarto in cui oggi viviamo, come dice papa Francesco – si legge nella presentazione dell’udienza pubblicata sul sito di Forma – i doni portati dai ragazzi ci raccontano un’altra realtà: il valore sta nelle mani di chi sa produrre e nelle menti di chi sa concepire. Ognuno restituisce al mondo il proprio valore, con un’impronta che rimane indelebile attraverso artefatti, opere e strumenti che raccontano il meraviglioso universo che risiede in ognuno di noi. L’unicità dei doni è l’unicità dei ragazzi che li hanno creati, il valore più grande che i centri di formazione professionale hanno: i propri allievi».

Già 180 anni fa, nel 1842, don Giovanni Bosco seguiva i giovani apprendisti nelle botteghe di Torino e da quel seme è nata l’esperienza salesiana nel campo della formazione professionale. Porta la firma di don Bosco, infatti, il primo contratto di apprendistato della storia, siglato l’8 febbraio del 1852 tra lo stesso don Bosco, il datore di lavoro, il giovane apprendista e suo padre. Dal 1977, inoltre, la Federazione Cnos Fap è la struttura associativa che attualizza in Italia l’esperienza formativa di don Bosco e dei Salesiani. Una rete oggi composta da 63 centri, 16 sedi regionali, 1.593 operatori su tutto il territorio nazionale, 1.541 corsi, 23.332 allievi e 865.527 ore di formazione erogate. Inoltre, il tasso di occupazione dei diplomati Its (Istituti tecnici superiori) è del 94,2% per il sistema meccanica, dell’89,9% per la Mobilità sostenibile e dell’88,5% per l’Efficienza energetica. «Al Papa – dice don Giuliano Giacomazzi, direttore del CnosFap nazionale – offriamo il nostro impegno per i ragazzi in maggiore difficoltà, il lavoro fatto con loro per collaborare alla costruzione del loro futuro, la collaborazione con le aziende per rispondere con la formazione professionale a un bisogno sempre più urgente nella nostra nazione, cercando di fare un match fra bisogni del mondo del lavoro, le esigenze dei ragazzi, le opportunità della formazione».

CNOS FAP Valle d’Aosta – Dal Cnos/Fap un corso gratuito da tecnico dell’amministrazione del personale

Dal sito Aosta Sera.

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Scadranno il 15 maggio 2024 le iscrizioni al corso di qualificazione post diploma di tecnico dell’amministrazione del personale. Dalla durata complessiva di 550 ore, comprensive di uno stage della durata di 150 ore presso studi/imprese del territorio regionale, il corso sarà erogato dal Cnos/Fap Regione Valle d’Aosta.

Il corso è totalmente gratuito e prevede l’erogazione di un’indennità di frequenza in favore dei partecipanti fino a 1.925 euro. Possono parteciparvi 10 persone in stato di disoccupazione, inoccupate, studenti, occupate in attività non complementari o connesse all’oggetto del corso.

Per la partecipazione è necessario aver conseguito in via prioritaria una Qualifica di III livello attinente e/o un Diploma di maturità quinquennale. Il corso sarà avviato il 29 maggio 2024 e si concluderà il 30 novembre 2024 con una pausa estiva a partire dalla metà di luglio e per il mese di agosto.

Al termine del corso i partecipanti potranno acquisire la qualifica di IV Livello EQF di Tecnico dell’amministrazione del personale.

Questa figura professionale svolge le attività connesse alla gestione del personale, curando le pratiche amministrative per le diverse fasi del rapporto di lavoro, dall’instaurazione alla cessazione, e gli adempimenti obbligatori di tipo previdenziale, fiscale e contributivo. Provvede, avvalendosi di appositi software, al calcolo della retribuzione, elaborando la busta paga e assicurando la corretta tenuta dei libri obbligatori.

Il corso prevede il rilascio di queste ulteriori attestazioni in esito:

  • Attestato sicurezza generale e specifica rischio basso;
  • Attestato per Addetti primo soccorso;
  • Attestato per Addetti servizio prevenzione incendi.

Sono previste, inoltre, le seguenti attività:

  • Riconoscimento crediti formativi;
  • Messa a livello – Recuperi in itinere;
  • Sportello di accompagnamento;
  • Sportello di ricerca attiva del lavoro;
  • Sviluppo Soft Skill e Competenze digitali.

Il corso rientra nell’ambito del progetto con codice FSE.41401.23AI.0.0004.FOR,  cofinanziato dalla Regione autonoma Valle d’Aosta attraverso il PO FSE+ 2021/2027 – Avviso 23AI e prevede il coinvolgimento di numerosi partner, tra cui le principali Associazioni di categoria regionali, gli Ordini professionali dei Dottori Commercialisti e dei Consulenti del Lavoro, Enti privati e Cooperative, nonché imprese e studi professionali.

CNOS-FAP, Esposizione Nazionale dei Capolavori dei Settori Professionali 2024

Pubblichiamo il comunicato stampa del CNOS-FAP sulla prossima Esposizione Nazionale dei Capolavori dei Settori Professionali.

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Dopo l’evento lancio “I giovani talenti di oggi, la nostra scommessa di domani” che si è tenuto a Milano lo scorso 29 febbraio alla presenza del Cardinale Ángel Fernández Artme, Rettor Maggiore Superiore dei Salesiani, di Simona Tironi Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia e Giovanni Brugnoli, Vicepresidente di Confindustria con delega al Capitale Umano, al via l’Esposizione Nazionale dei Capolavori dei Settori Professionali edizione 2024 che quest’anno coinvolgerà quasi 200 allievi provenienti da oltre 40 Centri di Formazione Professionale della Federazione CNOS-FAP nell’appuntamento che celebra l’innovazione, la creatività e l’impegno dei giovani in un evento che promuove e valorizza il legame tra il mondo della formazione e quello del lavoro, grazie anche al coinvolgimento di tante aziende nazionali e multinazionali.

L’Esposizione Nazionale dei Capolavori dei Settori Professionali, la cui prima edizione risale al 2008, si è dimostrata nel tempo una delle esperienze di maggior interesse per la vita della Federazione, un momento di collaborazione e scambio tra i CFP ed un’esperienza unica di condivisione e confronto per gli allievi. Il Capolavoro è lo strumento educativo che nella tradizione salesiana rappresenta la modalità migliore per stimolare gli allievi, il loro apprendimento, la loro creatività, il loro essere protagonisti del proprio processo formativo.

Il Capolavoro è il terreno di gioco in cui i giovani si misurano con il mondo delle imprese e del lavoro che a breve dovrà accoglierli e inserirli nei processi produttivi e valorizzarli nei propri talenti. L’Esposizione dei Capolavori è l’ambiente per eccellenza dove le aziende entrano in gioco da leader, protagoniste nel misurare il livello di preparazione professionale degli allievi e l’evento in cui si rafforza e consolida la sinergia tra il mondo del lavoro e il Centro di Formazione Professionale. Per ogni settore le aziende sostenitrici hanno collaborato alla realizzazione della prova e saranno presenti nelle commissioni esaminatrici che valuteranno i capolavori.

I primi Settori professionali coinvolti saranno l’Automotive a Torino Rebaudengo, la Ristorazione e i Servizi Al Lavoro ad Arese che si incontreranno dal 06 al 09 maggio inaugurando l’edizione 2024. Seguiranno il Settore della Meccanica Industriale a Vigliano Biellese e i Settori Energia ed Elettrico a Sesto San Giovanni dal 06 al  10 maggio. L’Esposizione del Settore Grafico avrà luogo a Verona dal 13 al 17 maggio, seguiranno il Settore Benessere, alla sua prima edizione, e Servizi al Lavoro a Fossano dal 14 al 16 maggio ed infine le Aree trasversali a Firenze dal 14 al 17 maggio.

Per seguire l’Esposizione Nazionale dei Capolavori dei Settori professionali edizione 2024, conoscere le aziende sostenitrici, il programma e i vincitori è possibile consultare il sito dedicato capolavori.cnos-fap.it e i canali social della Federazione CNOS-FAP.

Cena di Gala al CNOS-FAP di San Benigno organizzata dagli Allievi del terzo anno – Il Risveglio Popolare

Si riporta di seguito la notizia apparsa su Il Risveglio Popolare.

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Venerdì scorso, 12 aprile, gli allievi del terzo anno di Ristorazione presso il Centro Professionale Salesiano di San Benigno hanno organizzato una cena di gala invitando i loro familiari e parenti.

I giovani, insieme ai loro istruttori, hanno progettato e preparato dei piatti ricercati a base di pesce: antipasti al salmone, lasagnette con polpo, baccalà alla vicentina.

Per il servizio a tavola, ci hanno pensato gli allievi del terzo anno del corso Sala e bar.

È stato un momento molto bello, sia per i genitori che hanno apprezzato quanto preparato dai loro figli e hanno fatto i complimenti per il cibo e il servizio, sia per i giovani che hanno potuto mettere in campo tutta la loro competenza per realizzare al meglio la serata.

CFP Saluzzo: visite tecniche, accordo con Caritas e conclusione percorso Teen Star

Notizie a cura del CFP di Saluzzo.

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Visita all’Impianto di trattamento rifiuti A2A di Villafalletto

La visita didattica dell’11 Aprile, presso il centro di riuso e riciclo A2A di Villafalletto, è la parte finale di un progetto più ampio portato avanti dal gruppo CSEA (Plogging  School Challenge) finalizzato alla sensibilizzazione del  mondo giovanile in età scolare alla problematica  ambientale ed alla necessità di preservare il territorio  contro l’abbandono dei rifiuti.

Si tratta di un impianto completamente automatizzato per il trattamento dell’indifferenziato; la ditta proprietaria è la A2A, azienda con parecchi impianti analoghi in Italia e  all’estero; la capacità massima è di 60000 tonnellate di  rifiuti all’anno, il conferimento in discarica, dopo il  trattamento in impianto (essiccazione e parziale  trasformazione in combustibile) si riduce al 40 % di  quanto raccolto sul territorio.

Il recupero del gas metano che si sviluppa nella discarica permette di alimentare un impianto di produzione di energia elettrica che soddisfa completamente le esigenze energetiche dell’impianto stesso, ed in parte viene venduta alla rete elettrica nazionale.

Le classi Prime del Centro di Formazione Professionale CNPOS-FAP di Saluzzo hanno aderito al progetto che comprendeva: Plogging nel saluzzese (raccolta rifiuti durante delle passeggiate sul territorio), realizzazione del video, che dal 22 aprile sarà disponibile sul sito scuole.consorziosea.it nella sezione “Galleria” 3 e in ultimo Visita didattica alla discarica.

Visita tecnica a Horeca Expoforum

Lunedì 18 marzo 24 le classi prima Trasformazioni agroalimentari e prima Accoglienza turistica, si sono recate in visita a “Horeca Expoforum” , evento internazionale dedicato ai professionisti della ristorazione, presso il Lingotto Fiere di Torino.

Ad Horeca hanno potuto prendere parte a convegni, show cooking e degustazioni con ospiti da tutta Italia.

È stata un occasione per veder preparare dal vivo la pizza Verace Napoletana, scoprire ed assaggiare il gelato allo zabaione di Alberto Marchetti, oppure seguire la creazione di un nuovo piatto con prodotti locali quali il porro di Cervere direttamente dalle mani di uno chef stellato come Andrea Larossa.

Oltre all’esperienza i ragazzi sono tornati a casa con un premio vinto: dopo aver seguito la creazione di un pezzo artistico di cioccolato di 5 kg sono stati tra i fortunati vincitori dell’opera appena lavorata!

Teen Star

Il secondo anno del percorso di accoglienza turistica ha terminato con la formatrice Virginia Ponso, il percorsoTeen Star” iniziato a metà Gennaio e sviluppato in 10 moduli; nella gestione del progetto anno collaborato anche Suor Alice e Stefano Bodello sullo sviluppo di alcune tematiche.

Teen Star è un programma di educazione affettivosessuale che si avvale di un processo educativo rispondente alle modalità di conoscenza e di azione che contraddistinguono le nuove generazioni.

Un percorso che accompagna i ragazzi a riconoscere la bellezza e l’armonia di un corpo fatto per la comunicazione e la relazione.

L’intuizione alla base del Teen Star è che l’unità della persona si esprime attraverso ambiti diversi sul piano intellettuale, fisico, emozionale, sociale e spirituale.

L’integrazione di queste cinque aree della personalità nell’attuale contesto socioculturale non si realizza naturalmente, ma richiede un’educazione.

Accordo con Caritas Saluzzo per un reciproco scambio di farina e pane

Il CNOS-FAP di Saluzzo insieme alla CARITAS DIOCESANA DI SALUZZO (Ufficio Pastorale della Diocesi di Saluzzo) e allAssociazione A.V.A.S.S. ODV hanno stipulato una convenzione per l’attività di “trasformazione di farina in pane e pasta” da mettere in atto nei laboratori del CNOS-FAP stesso.

L’Associazione A.V.A.S.S.  ODV  consegnerà periodicamente  in base alle proprie disponibilità, presso i locali sede del corso di panetteria/pasticceria in Saluzzo in Via Griselda, 8  i quantitativi di  farina o altri prodotti AGEA, necessari alla preparazione di pane pasta o altri prodotti da forno; la tipologia di prodotti “trasformati” sarà concordata periodicamente dalle Parti sia secondo le esigenze didattiche di CNOS-FAP che delle necessità della mensa di Caritas/AVASS.

La convenzione avrà durata fino al termine dell’anno formativo 2023/2024, ma potrà essere prorogata anche negli anni a venire.

Il nostro centro di formazione si è reso disponibile a partecipare a questa collaborazione, perché reputa che le attività di scambio con il territorio abbiano finalità sia di tipo didattico che di crescita umana e professionale dei propri alunni e per i formatori del Centro.

Inoltre nell’ambito del coordinamento regionale dei settori professionali è stato progettato un percorso di aggiornamento per i referenti regionali e locali sulle competenze green, con particolare riferimento alle competenze in gioco nei percorsi di IeFp ed è nata quindi l’idea ai formatori del Centro di Saluzzo di inserire questo progetto con la Caritas nell’iniziativa che, come l’anno scorso si chiamerà “Green is now”.

L’obiettivo del Progetto di collaborazione è quindi quello di promuovere una mentalità orientata alla sostenibilità, aiutando a sviluppare le conoscenze, le abilità e le attitudini necessarie per pensare, pianificare e agire con empatia, responsabilità e attenzione per il nostro pianeta e la comunità.

Il Ministro del Lavoro, on. Calderone incontra i Salesiani nell’Opera Borgo Don Bosco a Roma

Pubblichiamo il comunicato stampa del CNOS-FAP nazionale sulla visita del ministro Calderone al Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma.

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Nella mattinata del 25 marzo 2024, il Ministro del Lavoro, on. Marina Elvira Calderone si è immersa nella realtà dell’attività educativa del mondo salesiano, svolta attraverso la Formazione Professionale e l’attività di contrasto al disagio giovanile, recandosi presso l’Opera del Borgo Ragazzi don Bosco a Roma, realtà in cui sono presenti sia il Centro di Formazione Professionale del CNOS-FAP, sia il Centro di Accoglienza Minori.

Una ricca mattinata di confronto e di dialogo, prima con i responsabili del Centro Minori e poi con la direzione nazionale della Federazione CNOS-FAP. Accolta da don Daniele Merlini, direttore dell’Opera, nel visitare i vari ambienti, il Ministro si è soffermata con diversi ragazzi e ragazze presenti nei laboratori per conoscere le loro esperienze e incoraggiarli nel percorso intrapreso, valorizzando il loro operato e definendo i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale come la chiave di volta per il Sistema Paese Italia.

In un clima di cordialità si è poi tenuto un confronto con don Giuliano Giacomazzi, direttore generale del CNOS FAP e con Paola Vacchina, presidente di FORMA. Il Ministro ha espresso il suo forte apprezzamento per l’intero mondo della Formazione Professionale definendola la risposta alla confusione dei giovani, utile strumento di inserimento nel mondo del lavoro e nella vita.