15/16 settembre – Ritrovo Campisti MGS al Colle don Bosco
Riprendono le attività dei giovani del Movimento Giovanile Salesiano.
Riprendono le attività dei giovani del Movimento Giovanile Salesiano.
Nel teatro adiacente al tempio che sorge al Colle don Bosco – dove nacque, nel 1815, San Giovanni Bosco, che dedicò la sua vita e le sue opere ai giovani in difficoltà – oggi, Venerdì 7 Settembre 2018, si celebra la formazione professionale piemontese che in 40 anni ha formato il futuro di migliaia di giovani.
Una riunione celebrativa del 40º Anniversario di fondazione dell’ente regionale Cnos-Fap – Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione aggiornamento professionale. Sono accorsi salesiani, educatori e allievi da 12 Centri di Formazione Professionale disseminati in tutto il territorio piemontese e anche valdostano.
Dopo un primo momento di raccoglimento, via al talk show che ha ripercorso le tappe principali di questi 40 anni di formazione che hanno “fatto la differenza” per i salesiani, per i formatori, per gli studenti; alcuni hanno testimoniato la loro esperienza nella formazione professionale per la quale “non basterebbe dire grazie“, come ha affermato un allievo nel corso della mattinata.
Tra gli interventi, sono emerse le sfide – Don Gabriele Miglietta, direttore dei CFP di Saluzzo e Savigliano, Mario Cena, Formatore della prima ora del CFP di San Benigno C.se, Vittorio Boin, ex-allievo del CFP di Vigliano B.se titolare della Microtech s.r.l. – che strizzano l’occhio al futuro: dall’accoglienza e l’integrazione rivolta a coloro che hanno nazionalità straniere, all’affinamento di competenze spendibili nel mondo del lavoro con un aggiornamento costante, dal riconoscimento della ricchezza che giace nel tempo libero e quindi l’impegno ad ampliare una competenza sulle nuove tecnologie che agevolino quel tempo e – ispirati dall’intervista a Papa Francesco, pubblicata dal Sole 24 Ore oggi in edicola, firmata da Guido Gentili, direttore del Sole 24 Ore – la sfida tesa all’attenzione, cara anche a Don Bosco, a costruire l’uomo e successivamente “se c’è la stoffa del tecnico, verrà esaltata”, come afferma uno degli ospiti.
«Dietro ogni attività c’è una persona umana. L’attuale centralità dell’attività finanziaria rispetto all’economia reale non è casuale: dietro a ciò c’è la scelta di qualcuno che pensa, sbagliando, che i soldi si fanno con i soldi. I soldi, quelli veri, si fanno con il lavoro. E’ il lavoro che conferisce la dignità all’uomo, non il denaro». Una sana economia «non è mai slegata dal significato di ciò che si produce e l’agire economico è sempre anche un fatto etico».
Spazio successivamente ai saluti istituzionali: dapprima, don Enrico Stasi, ispettore dei Salesiani e presidente del consiglio direttivo del Cnos-Fap Piemonte, il quale ha rivolto un ringraziamento ai salesiani che si sono lasciati prendere il cuore in questi 40 anni di formazione professionale e lanciando la sfida ad “accogliere e accompagnare i giovani nel percorso che conduce ad essere uomini, cristiani e professionisti. Uomini del futuro in mondo difficile per dargli dignità, nella consapevolezza che Don Bosco è con noi.”; poi l’assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Gianna Pentenero, che ha ricordato quanto è importante “celebrare questi momenti, perchè ci riporta alle radici“, inoltre ha sottolineato come la Formazione Professionale del Piemonte è un unicuum in tutto il territorio nazionale. Infine, l’assessora, ha fatto cenno alla situazione della dispersione scolastica che, grazie alla “santa alleanza” – come la definisce don E.Stasi – tra Cnos-fap e Regione Piemonte, il tasso è molto basso (sotto il 10 %), testimoniando che i risultati di questa sinergia sono positivi e importanti. Entrambi hanno salutato gli oltre 400 astanti sottolineando come si debba lavorare insieme sulla variabile tempo e sulla dignità umana.
Don Enrico Stasi ha fornito all’uditorio le indicazioni sulle strategie future dell’Associazione che, in “un ambiente che profuma di Vangelo” grazie alla qualità delle relazioni che ci sono nei centri di formazione professionale, deve ora “costruire delle vere e proprie comunità per i giovani, che devono essere sì formati ma anche accompagnati nel mondo del lavoro“.
La mattinata in teatro è volta al termine con l’intervento dell’Ing. Lucio Reghellin, direttore generale Cnos-Fap Piemonte, che ha presentato i numeri della formazione professionale a partire da quel 28 Giugno 1978, con l’allora Presidente, don Ferruccio Cagliari, ad oggi con: 13 sedi operative (4 per area e Novara), 3 sedi operative tra Châtillon e Aosta. Tempo agli auspici e incarichi del nuovo anno formativo, salutando con le parole di colui che ha creduto per primo alla formazione dei giovani, Don Bosco: “Allegria, studio, preghiera: questo è il grande programma che se praticherai, potrai vivere felice e fare molto bene all’anima tua“.
Spazio ancora ai ringraziamenti rivolti ai Soci Fondatori e alla consegna a 7 collaboratori degli Attestati di Fedeltà per i 25 anni di servizio svolti: Marco Caudana, Carla Bossolo, Claudio Cappelletti, Michele Caudano, Dario Cerutti, Antonino Gentile, Silvia Gentina.
Successivamente, alle ore 12.15, la Celebrazione Eucaristica nella Basilica di Don Bosco e, infine, l’evento è terminato con il pranzo condiviso tra tutti coloro che sono intervenuti.
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Si segnala la seguente notizia apparsa nella versione online del quotidiano “La Nuova Provincia” a cura di Daniela Peira, circa la visita di Papa Wojtyła a Colle don Bosco. Buona Lettura!
Anniversario oggi
Esattamente 30 anni fa, il 3 settembre 1988, al Colle Don Bosco una folla di 25 mila fedeli accoglieva festante l’arrivo di Papa Giovanni Paolo II, uno dei più pontefici più amati e popolari di sempre.
L’occasione era il primo centenario della morte di San Giovanni Bosco, il santo che ha lasciato in eredità il suo sistema educativo rivolto ai giovani ancor oggi perpetuato dalla comunità salesiana in tutto il mondo.
Prima al fonte battesimale di Don Bosco
La tappa astigiana di Papa Wojtyla iniziò in paese a Castelnuovo Don Bosco, sulla sommità del borgo antico dove sorge la chiesa parrocchiale di Sant’Andrea. Lì l’arrivo accolto dal parroco di allora, don Giorgio Palazzin e dalle note della banda musicale del paese. Il Papa si ritirò nella chiesa di Sant’Andrea per fermarsi a pregare al fonte in cui Don Bosco venne battezzato nell’agosto del 1815. Incontrò anche 18 bambini del paese nati negli ultimi mesi prima della sua visita.
La storica foto davanti alla “casetta”
Poi la seconda tappa, quella al cuore spirituale dell’opera salesiana, nella località Becchi di Morialdo dove sorge il Santuario dedicato al grande Santo Sociale. Arrivato sulla “papamobile” blindata, Giovanni Paolo II si era trovata davanti il piazzale interamente gremito di persone che attendevano la celebrazione della messa sul palco esterno. Una messa nel corso della quale venne beatificata Laura Vicuna, una ragazzina educata dalle Figlie di Maria Ausiliatrice, altra incredibile “invenzione” di Don Bosco. In più occasioni Papa Wojtyla ebbe ad elogiare l’efficacia e l’attualità del metodo educativo di Don Bosco. Ricevette anche i doni portati da parrocchiani e religiosi della zona fra cui spiccavano prodotti della terra di collina.
La visita al Colle proseguì, per il Papa, al Santuarietto di Maria Ausiliatrice e alla casetta in cui Don Bosco visse.
Si terrà presso Colle don Bosco, la riunione celebrativa del 40º Anniversario di fondazione dell’ente regionale Cnos-Fap – Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione aggiornamento professionale.
Venerdì 7 Settembre 2018 si riunirà tutto il personale dell’Associazione CNOS-FAP del Piemonte, a partire dalle ore 9.00, in un incontro, presieduto dal presidente, don Enrico Stasi, e tutto il suo Consiglio Direttivo, teso a ripercorrere i 40 anni dell’Associazione e avviare così il nuovo anno formativo.
I convenuti arriveranno dai 12 Centri di Formazione Professionale sparsi in tutto il Piemonte – Valdocco, San Benigno, Rebaudengo e Agnelli per l’area metropolitana di Torino, Bra, Fossano, Saluzzo e Savigliano per l’area Cuneese, da Vigliano B.se, Vercelli, Alessandria e Serravalle dell’area Piemonte Orientale – alla presenza dell’assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Gianna Pentenero.
La giornata sarà caratterizzata dapprima con un momento di raccoglimento e preghiera poi, presso il teatro del Colle Don Bosco a Castelnuovo Don Bosco, una sorta di talk-show animerà la giornata, grazie ad un video celebrativo realizzato per l’evento e una collezione di interviste a personaggi significativi e rappresentativi per rivivere il clima degli albori del Cnos-Fap, quindi rinfrescare la memoria circa le solide fondamenta necessarie per costruire il futuro!
A seguire, Don Enrico Stasi, fornirà all’uditorio le indicazioni sulle strategie future dell’Associazione e l’Ing. Lucio Reghellin, direttore generale Cnos-Fap Piemonte, presenterà il programma dell’anno.
Spazio ancora ai ringraziamenti rivolti ai Soci Fondatori e alla consegna a 7 collaboratori degli Attestati di Fedeltà per i 25 anni di servizio svolti. Successivamente, alle ore 12.15, la Celebrazione Eucaristica nella Basilica di Don Bosco e, infine, la giornata si concluderà all’insegna della convivialità presso l’attiguo Ristorante Mamma Margherita.
Sulle dolci colline astigiane i giorni di metà agosto non sono solo un tempo di riposo, ma anche un’occasione di commemorazione e gratitudine. Perché il 16 agosto 1815, nella frazione “Becchi” di Castelnuovo d’Asti, oggi Castelnuovo Don Bosco, da una famiglia di contadini, nasceva il piccolo Giovanni Bosco, che all’età di nove anni fece quel sogno che segnò l’intero corso della sua vita e delle sue opere. Alla ricorrenza del compleanno di Don Bosco quest’anno si è aggiunta la celebrazione del 100° anniversario del “santuarietto di Maria Ausiliatrice” e dell’insediamento della prima comunità salesiana al Colle Don Bosco.
Per l’occasione la comunità di Colle Don Bosco ha preparato una festa speciale, impreziosita dalla presenza del X Successore di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime, appena rientrato dalla sua visita di animazione alle Ispettorie brasiliane di Porto Alegre e Belo Horizonte.
Le attività celebrative hanno avuto inizio già il 15 di agosto, solennità dell’Assunzione di Maria, con un Messa presieduta dallo stesso Rettor Maggiore presso la chiesa della Madonna del Castello, nel cuore del borgo antico di Castelnuovo Don Bosco. Durante la celebrazione diversi giovani hanno anche pronunciato una preghiera di affidamento alla Beata Vergine e a Don Bosco.
Nella mattinata del 16 le attività si sono aperte con un incontro presso il Colle, sul tema “Tre luci sui primi 100 anni del santuarietto”. Il sindaco di Castelnuovo Don Bosco, dott. Giorgio Musso, ha fatto rivivere la storia dell’epoca in cui il santuario vedeva la sua costruzione, mentre l’architetto Carlo Faccio ha illustrato i principali aspetti architettonici, facendo risaltare le caratteristiche estetiche che introducono ed invitano alla fede. A conclusione don Ezio Orsini, Rettore del santuario del Colle Don Bosco, ha descritto i tratti della spiritualità salesiana propri di quel luogo.
A seguire Don Á.F. Artime ha presieduto la solenne concelebrazione nella basilica del Colle. Nel corso dell’omelia ha invitato i fedeli a vivere l’anniversario e la devozione verso Don Bosco con quel profondo senso di gratitudine che nasce dal riconoscimento della Grazia ricevuta attraverso il Santo dei Giovani.
“I ragazzi anche oggi hanno bisogno dei Salesiani. Hanno bisogno di trovarci in mezzo a loro. Don Bosco va vissuto nei secoli. Dal sentimento di gratitudine occorre passare all’essere noi Don Bosco oggi” ha affermato.
Il santuarietto venne inaugurato con una grandissima festa l’8 agosto del 1918. La sua costruzione era stata decisa tre anni prima come opera devozionale per ricordare il primo centenario dell’istituzione, da parte di Papa Pio VIII, della festa liturgica di Maria Ausiliatrice e per commemorare il primo centenario della nascita di Don Bosco.
L’opera fu finanziata dalla diocesi di Torino, dal Consiglio Superiore dei Salesiani, da quello delle Figlie di Maria Ausiliatrice, da Salesiani Cooperatori ed Exallievi.
Per costruirlo venne sacrificata la casa di Antonio, fratellastro di Don Bosco, e la prima pietra venne posta proprio nel giorno del primo centenario della nascita di Don Bosco, il 16 agosto 1915. “In quel giorno – scrive Elio Zemini in una ricostruzione delle cronache salesiane – don Albera (allora Rettor Maggiore) aveva aggiunto l’intenzione di ottenere, per intercessione di Maria Ausiliatrice, la cessazione del conflitto armato che causò tante morti e distruzioni in moltissime nazioni”.
Si pubblica la notizia di ANS – Agenzia Info Salesiana – relativa alla “II edizione della Scuola per Delegati Ispettoriali per la Pastorale Giovanile Salesiana”.
A tre anni dalla prima edizione, dal 6 al 18 maggio 2019 il Dicastero per la Pastorale Giovanile Salesiana torna a proporre una seconda edizione della Scuola per i Delegati per la Pastorale Giovanile rivolta a tutti quei Salesiani che sono stati nominati recentemente Delegati Ispettoriali per la Pastorale Giovanile Salesiana. Potranno partecipare anche quei Salesiani che si preparano ad assumere questa responsabilità in futuro.
Nella prima edizione, che si tenne a Roma nel maggio 2016, parteciparono circa 50 Salesiani provenienti da più di 40 Paesi diversi. Anche questa seconda edizione vuole essere espressione dell’internazionalità della Scuola. Le lingue ufficiali di lavoro saranno l’inglese, l’italiano e lo spagnolo. Sarà disponibile la traduzione simultanea, e i materiali saranno disponibili nelle tre lingue ufficiali.
La novità, tuttavia, è che la prossima edizione della Scuola si terrà al Colle Don Bosco e a Valdocco. Durante la prima settimana, quindi, i partecipanti saranno ospiti del Colle Don Bosco e seguiranno alcuni momenti direttamente nei luoghi Salesiani circostanti. La seconda e ultima settimana di lavoro, invece, si terrà a Valdocco. Anche qui, i partecipanti avranno modo di confrontarsi con la storia di Don Bosco e le risposte Salesiane alle sfide di oggi.
La Scuola si propone di promuovere una visione approfondita degli elementi fondamentali del patrimonio salesiano; fornire competenze adeguate e abilità chiave per l’animazione, la gestione e il coordinamento della pastorale giovanile ispettoriale; e, infine, favorire la crescita personale del Delegato, attraverso la riflessione sul proprio vissuto, l’interiorizzazione e la rielaborazione personale delle proprie motivazioni.
La metodologia dei lavori rifletterà la multidisciplinarietà della Scuola, alternando conferenze, tempi di confronto, dibattito, lavoro a gruppi, tempo per lo studio personale, momenti di cultura e spiritualità. L’organizzazione modulare prevedrà momenti dedicati a fare sintesi delle conoscenze teoriche, approfondimenti a partire dall’esperienza pratica e focus sul “saper fare” (know-how). Alcuni moduli, inoltre, saranno dedicati alla cura dello stile di vita e degli atteggiamenti personali del Delegato Ispettoriale per la Pastorale Giovanile Salesiana. Al termine di ogni giornata verrà proposto ad ogni partecipante di dedicare del tempo alla redazione di un “portfolio” personale.
Il numero di partecipanti è limitato, per garantire un efficace svolgimento della Scuola, secondo la metodologia sperimentata nella prima edizione. Occorre, pertanto, iscriversi il prima possibile per essere sicuri di potervi partecipare.
Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi ai contatti indicati nella locandina ufficiale: rcursi@sdb.org
La presenza Salesiana a Torino e la collaborazione con le altre istituzioni pubbliche e private presenti sul territorio della Città e della Regione fa risalire il suo inizio allo stesso don Bosco, oltre 150 anni fa. I Salesiani hanno fatto della loro presenza sul territorio piemontese un punto indiscusso del loro programma di lavoro, adattandosi in questo modo ai cambiamenti dell’assetto regionale ma allo stesso tempo mantenendo fede ai propri obiettivi e alla propria vocazione.
In questo momento, sono presenti nel territorio piemontese trentacinque comunità salesiane, corresponsabili, insieme a circa 1000 laici in vario modo legati da lavoro dipendente alle case salesiane, di numerose attività educative e pastorali.
Le attività che i centri Salesiani possono mettere a disposizione degli Istituti Scolastici, quindi, sono:
• varie, perché diverse sono le tipologie di intervento, i contesti educativi, le modalità di svolgimento;
• professionalizzanti, perché gli studenti in alternanza vengono affiancati a professionisti che a vario titolo operano nelle realtà salesiane;
• diffuse, perché radicate da anni su tutto il territorio di Torino e della Regione Piemonte.
Così, le comunità salesiane hanno attivato i percorsi di alternanza scuola-lavoro presso le strutture disseminate sul territorio, consentendo agli studenti di sviluppare non solo competenze strettamente professionali, ma anche e soprattutto competenze trasversali (le cosiddette soft skills), indispensabili per una crescita umana completa e certamente spendibili in una futura attività lavorativa. Le possibilità che i ragazzi possono trovare presso gli enti salesiani soddisfano qualsiasi tipologia di scuola, dai licei agli istituti tecnici, sviluppando le singole competenze che sono proprie degli obiettivi del percorso scolastico.
Inoltre, durante il percorso di alternanza, lo studente verrà costantemente affiancato da un tutor qualificato, formato in modo particolare per l’accompagnamento verso il futuro professionale del ragazzo.
I percorsi si rivolgono a tutti gli studenti che desiderano mettersi in gioco in un percorso di alternanza vero, che li porti a contatto con il tradizionale e quotidiano impegno sociale ed educativo.
Le attività delle nostre sedi sono diffuse su tutto il territorio della città di Torino, del Piemonte e della Valle d’Aosta, con una notevole varietà di esperienze e differenti modalità di impegno.
Nella brochure, qui di seguito, si possono consultare le specifiche dei progetti, buona lettura!
Torna anche quest’anno la “Giornata Provinciale del Pensionato Coldiretti”. Giunta alla quarta edizione, si terrà martedì 24 luglio a Castelnuovo don Bosco. Una manifestazione itinerante che ogni anno si arricchisce sempre più in partecipanti e spunti di interesse. Ecco la notizia a cura della redazione di ATnews.it:
Il programma prevede alle ore 9 il ritrovo, al Colle don Bosco, dei pensionati Coldiretti, degli amici, dei simpatizzanti e delle autorità. Seguirà la visita libera alla Basilica Pontificia, alla casetta di don Bosco e al Museo della Vita Contadina. Alle 11 nella chiesa superiore si terrà la solenne celebrazione Eucaristica. Come di consueto, la giornata si concluderà con il pranzo, presso il ristorante “Ciocca”, di Castelnuovo don Bosco, dove sono anche previsti intrattenimenti musicali.
Nel frattempo, il 27 giugno scorso, a Fénix in Valle d’Aosta, con una folta partecipazione fra cui anche un centinaio di pensionati provenienti dall’Astigiano, si è tenuta l’analoga Giornata a carattere interregionale con i pensionati di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
“Vista anche la partecipazione massiccia degli astigiani a Fénix – sottolinea Mario Raviola, presidente dell’Associazione Pensionati di Coldiretti Asti – siamo sicuri che martedì 24 luglio a Castelnuovo don Bosco ci saranno tutti gli ingredienti per passare un’altra giornata in allegria e armonia. D’altra parte la festa del pensionato rappresenta un’iniziativa importante ed un’occasione di riflessione in cui viene ricordato il prezioso e duro lavoro dei nostri pensionati che sono da esempio anche per i nostri giovani imprenditori. Siamo in stretta sintonia con Coldiretti che rappresenta una nuova agricoltura che concilia innovazione e tradizione, valorizzando al meglio il patrimonio di esperienza dei pensionati all’interno delle aziende agricole e dell’Organizzazione”.
“Incontri come quello in Valle d’Aosta e questo del 24 luglio prossimo a Castelnuovo don Bosco – rileva Marco Reggio, presidente di Coldiretti Asti – sono l’occasione per fare il punto sulle numerose progettualità. Coldiretti è consapevole di come i pensionati rappresentino un “patrimonio di saperi” e che si debba sempre fare riferimento alla loro saggezza e alla loro capacità di trasmettere i principi e i valori fondanti della nostra organizzazione. Sappiamo anche che l’Italia, con il Giappone, è tra i paesi con il più alto indice di sensibilizzazione, ma che purtroppo a volte il privilegio di vivere più a lungo si scontra con forti carenze nel welfare, per questo Coldiretti sollecita una politica più attenta nei confronti degli anziani, a cominciare dall’adeguamento delle pensioni minime”.
Per partecipare alla Giornata del Pensionato del 24 luglio prossimo o per ricevere ulteriori informazioni, gli interessati possono contattare la Segreteria provinciale dell’Associazione Pensionati Coldiretti al n° 0141.380.431 oppure rivolgersi ai Segretari di Zona Coldiretti.
SEDI DELLE GIORNATE DEL PENSIONATO COLDIRETTI
2015 San Damiano
2016 Nizza M.to
2017 Monastero B.da
2018 Castelnuovo don Bosco
Didascalia: Nella fotografia un’immagine dell’edizione dello scorso anno della Giornata provinciale del Pensionato Coldiretti, tenutasi a Monastero Bormida, quest’anno si terrà a Castelnuovo don Bosco il 24 luglio
Per la cosiddetta “Terra dei Santi” il 15 Agosto non è soltanto la celebrazione della solennità dell’Assunzione, perchè proprio in questa data – per la precisione, il 16 agosto 1815 – nella frazione Becchi di Castelnuovo d’Asti (oggi Castelnuovo don Bosco, dove sorge l’omonimo tempio), da una famiglia di contadini, nasceva il piccolo Giovanni Bosco, che all’età di nove anni fece quel sogno che segnò l’intero corso della sua vita e delle sue opere.
Alla ricorrenza del compleanno di Don Bosco, quest’anno si aggiunge la celebrazione del 100° Anniversario del Santuarietto di Maria Ausiliatrice e dell’insediamento della prima comunità salesiana al Colle.
Per l’occasione, l’attuale Comunità di Colle don Bosco ha preparato una festa speciale, impreziosita dalla presenza del X successore don Bosco, Don Ángel Fernández Artime.
Ecco il calendario dei festeggiamenti:
CASTELNUOVO DON BOSCO
Ore 18,00
Santa Messa
alla Chiesa della Madonna del Castello
presieduta dal X Successore di Don Bosco,
Rettor Maggiore dei Salesiani,
Don Don Ángel Fernández Artime
con Affidamento dei nostri giovani
A seguire:
Rinfresco e festa in paese
COLLE DON BOSCO
Ore 10,00
tre luci sui primi 100 anni del Santuarietto:
Storia: Dott. Giorgio Musso; Spiritualità: Don Ezio Orsini; Architettura: Arch. Carlo Faccio. Modera: Don Moreno Filippetto, Incaricato Nazionale Comunicazione Sociale Salesiani Italia.
Ore 11,00
Santa Messa in Basilica presieduta dal Rettor Maggiore