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Festa delle Scuole Medie 2022 al Colle Don Bosco

Venerdì 20 maggio, presso Colle Don Bosco, si è tenuta la Festa delle Scuole Medie rivolta a tutti i ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di primo grado dell’Ispettoria ICP: 3000 persone, di cui 2600 ragazzi delle scuole, 130 classi, 130 animatori e 6 tra giovani salesiani, prenovizi e universitari per animare il momento di preghiera in Basilica (15 minuti per gruppo).

Ad animare la giornata, 55 stands di gioco.

Un momento di grande coinvolgimento e un momento molto atteso e gradito dai ragazzi che oggi più che mai hanno bisogno di rincontrarsi. I ragazzi sono stati invitati ad essere “una stoffa buona“, come Domenico Savio, cercando di riflettere su quali siano i loro “sarti” grazie ai quali poter essere a disposizione degli altri per il bene di tutti.

Don Fabiano Gheller

 

Castelnuovo Don Bosco: Conclusione della Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano al Colle Don Bosco

Il 6 maggio, festa di San Domenico Savio, la Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano ha concluso il suo intenso ciclo di cinque settimane al Colle Don Bosco. Negli ultimi giorni, dedicati alla appropriazione personale del cammino fatto insieme e alla verifica, è emerso quanto ha inciso maggiormente sulla esperienza dei partecipanti. Dal 17 agosto al 19 settembre 2022 avrà luogo, sempre a Valdocco e al Colle Don Bosco, la seconda edizione della scuola, per i confratelli di lingua italiana, spagnola o portoghese. Vai alla notizia riportata dal sito ANS.

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(ANS – Castelnuovo Don Bosco) – La Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano che ha visto la partecipazione di 25 salesiani di lingua inglese da 15 diversi Paesi e 5 Regioni salesiane del mondo ha concluso il suo intenso ciclo di cinque settimane al Colle Don Bosco, venerdì scorso, 6 di maggio, festa di san Domenico Savio.

Negli ultimi giorni, dedicati alla appropriazione personale del cammino fatto insieme e alla verifica, è emerso quanto ha inciso maggiormente sulla esperienza dei partecipanti, accolto come un prezioso talento che questo tempo passato sui luoghi di Don Bosco affida a ciascuno perché ora venga impiegato e moltiplicato nelle Ispettorie di origine.

Ecco alcuni dei punti forti emersi sia nella valutazione, che nella video intervista realizzata l’ultimo giorno:

  • Si è scoperto un nuovo volto di Don Bosco, oltre quello popolarmente conosciuto della sua formidabile attività. La sua dedizione senza riserve a una missione così feconda e universale ha radici molto profonde. C’è un accompagnamento di grande valore che modella il suo spirito e la sua arte educativo-spirituale, fin dagli anni dei Becchi e poi attraverso tutte le tappe della sua vita, non meno intenso dopo la sua ordinazione sacerdotale di quanto lo sia stato prima. Nella vita di Don Bosco formazione e missione diventano un tutt’uno, così come Papa Francesco ci ha chiesto nel suo messaggio al CG28. E così lui farà con i primi salesiani, formandoli e accompagnandoli dentro una missione che produce santità. “Il lavoro di Don Bosco è fare santi” (Pio XI).
  • Si è appresa per esperienza l’arte dell’ascolto: di Dio, di sé, di qualunque fratello e sorella che cercano anzitutto questo tipo di disponibilità. Si è toccato con mano che c’è un cammino non facile di ascesi e disciplina per imparare ad ascoltare, prestando attenzione all’incontro sempre in atto tra Dio e il cuore di chi ci è dato di servire. Questo operare della grazia dentro il mistero di ogni libertà ha la priorità su piani, idee, consigli che chi si presta a fare da accompagnatore aveva già in serbo.
  • È stata soprattutto l’esperienza diretta a rendere ciascuno più disposto e convinto a mettersi in cammino per diventare un credibile compagno di viaggio per altri: gli esercizi spirituali personalmente guidati; le sessioni di practicum dove a turno ci si è esercitati nel guidare, essere guidati e fare da supervisori; i training per l’acquisizione di competenze.
  • Prima condizione: diventare guide guidate, come è stato per Don Bosco. Se senza di lui non riusciamo a immaginare Domenico Savio, senz’altro senza Cafasso non avremmo Don Bosco. Questo conferma che l’accompagnamento è essenzialmente MISSIONE per chi vive il carisma salesiano: è un modo di diventare come Don Bosco per i giovani e per tutti. Chi vive in un ambiente e con educatori capaci di incarnare questo tipo di prossimità educativo-pastorale ha buone chance di diventare a sua volta un accompagnatore di giovani nello stile di Don Bosco. Ecco perché è così importante vivere il Sistema Preventivo nelle case di formazione iniziale – che è poi un altro modo di definire l’accompagnamento spirituale salesiano. È infatti soltanto attraverso questa esperienza diretta vissuta che si può apprendere a riviverlo e moltiplicarlo, qualunque sia il coinvolgimento nella missione per la vita salesiana “fino all’ultimo respiro”.

La Scuola di Sccompagnamento Spirituale Salesiano ha seguito la stessa dinamica: si è intensamente vissuto sui luoghi di Don Bosco quanto si desidera praticare e vivere nelle tante Ispettorie e nazioni di provenienza, sperando che il seme porti frutto e si moltiplichi oltre le aspettative.

Dal 17 agosto al 19 settembre 2022 avrà luogo, sempre a Valdocco e al Colle Don Bosco, la seconda edizione della Scuola, per i confratelli di lingua italiana, spagnola o portoghese.

Colle Don Bosco: 24° edizione della Festa “Una Magia Per La Vita”, organizzata dalla Fondazione Mago Sales Onlus

Domenica 8 maggio 2022 al Colle Don Bosco (At), a due anni di distanza dall’ultimo raduno a causa della pandemia, ritorna con la 24° edizione la festa “UNA MAGIA PER LA VITA”, organizzata dalla Fondazione Mago Sales Onlus.

Ognuno di noi, dopo due anni di “sipari chiusi”, desidera “riaprire le finestre ai sogni” e riprendersi la gioia dei giochi. L’occasione, proposta dal mago Sales, è quella di trovarci al Colle don Bosco dove, all’inizio dell’800, un ragazzino di 12 anni era solito intrattenere i suoi coetanei con giochi di alta magia: Giovanni Bosco, conosciuto in tutto il mondo come l’apostolo della gioventù, a cui piaceva molto la musica, il teatro e i giochi prestigio, come mezzo per una sana ricreazione e per annunciare l’amore di Dio al mondo.

Infatti, dopo ogni sua esibizione, proprio nel prato in cui si svolgerà la festa di domenica 8 maggio, Giovannino era solito ripetere l’omelia domenicale e invitare i presenti a recitare una preghiera di intercessione per le necessità del mondo intero. Il raduno dei prestigiatori, clowns e giocolieri, al di là di ricreare un momento di sana allegria e indescrivibile meraviglia è anche quello di onorare quel luogo santo, con un momento di gioiosa liturgia.

Alle ore 12.00, dopo l’esibizione sul piazzale del tempio di tanti artisti di strada (prestigiatori, giocolieri e clown) don Silvio Mantelli celebrerà la Santa Messa nel santuario. Come sempre la liturgia domenicale sarà allietata dall’esecuzione di alcuni brevi e significativi giochi di magia, nel momento dell’offertorio. Al termine della celebrazione ci sarà la benedizione solenne a tutti i bambini presenti e la loro elezione a Patrimonio Mondiale Dell’Umanità (nuovo progetto educativo del mago Sales). Verrà anche fatta una speciale benedizione a san Giovanni Bosco, proprio nel luogo del sogno dei 9 anni, in cui, con la pratica della dolcezza e della comprensione e non con le percosse e con le bombe, le bestie feroci venivano trasformati in agnelli. Si terrà infine la presentazione della richiesta in Vaticano di eleggere don Bosco patrono dei prestigiatori e giocolieri e verrà fatta una raccolta fondi a favore dei bambini dell’Ucraina. La Fondazione mago Sales fino ad ora ha raccolto e versato per questo progetto 72.000 €.

Ecco il programma della manifestazione:

DOMENICA 8 MAGGIO

  • Ore 9.30 Accoglienza
  • 10.00 Inizio giochi e spettacoli sul sagrato del santuario (Esibizione di più di artisti dei vari
    circoli magici)
  • 12.00 Santa Messa, presieduta da don Silvio Mantelli
  • 15.00 Ci ritroviamo tutti quanti nel prato dei giochi di Giovanni Bosco, a fianco della casetta
    del sogno, per assistere a uno spettacolo di magia, presentato da Walter Rolfo, organizzatore del
    Masters of Magic, uno dei più grandi raduni internazionali di magia.

Ingresso libero – raccolta fondi a vantaggio dei bambini dell’Ucraina.

Info: don Silvio 335 473784 – info@sales.it

Castelnuovo Don Bosco: dall’esperienza personale di Dio all’accompagnamento di altri all’esperienza di Dio

La Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano, in corso attualmente al Colle Don Bosco, ha concluso la terza settimana del suo programma iniziata Lunedì dell’Angelo. Questa terza fase è consistita in una serie di stimoli e riflessioni consegnati in luoghi originali, che ponevano in luce il ruolo delle guide spirituali nella vita del giovane Giovanni Bosco. Secondo i partecipanti lo spunto fondamentale emerso in questa settimana è stato che la storia di ogni Figlio di Don Bosco corrisponde un po’ alla storia del fondatore della Congregazione – e questo costituisce un perenne invito ad aiutare i giovani affidati ai salesiani. Di seguito la notizia riportata dal sito dell’ANS.

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(ANS – Castelnuovo Don Bosco) – La Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano in corso attualmente al Colle Don Bosco ha concluso la terza settimana del suo programma. Dopo la prima settimana passata a ripercorrere la storia spirituale di Don Bosco presso Valdocco e le aree circostanti, il gruppo di 20 salesiani si è trasferito a Colle Don Bosco, dove è iniziato il ritiro spirituale. Il ritiro, guidato individualmente, è stato caratterizzato dal silenzio totale, essendo consistito in una sessione quotidiana di incontro dei partecipanti con le rispettive guide e con la sola celebrazione eucaristica come programma comune per tutti. Anche i pasti, infatti, sono stati consumati in silenzio, sebbene in comune.

Per la maggior parte dei partecipanti è stato questo il primo ritiro in silenzio totale della propria vita salesiana, e si è rivelato un’esperienza profondamente contemplativa. Il contesto ambientale del Colle Don Bosco e il contesto temporale della Settimana Santa hanno fornito le giuste coordinate per una profonda esperienza di Dio per quasi tutti. Le sessioni di incontro con le guide hanno fornito un eccellente modello di reale accompagnamento spirituale, che si distingue dal rendiconto, dalla confessione o dal counselling.

La terza settimana del programma è iniziata Lunedì dell’Angelo. Questa terza fase è consistita in una serie di stimoli e riflessioni consegnati in luoghi originali, che ponevano in luce il ruolo delle guide spirituali nella vita del giovane Giovanni Bosco. La sua prima guida spirituale fu, naturalmente, Mamma Margherita. E poi, quando il piccolo Giovanni Bosco dovette risiedere per tre anni alla Cascina Moglia a causa delle sue difficoltà ai Becchi, cercò una guida in don Francesco Cottino, presso Moncucco.

Dopo il suo ritorno ai Becchi, nel giro di pochi giorni incontrò provvidenzialmente don Calosso sulla strada da Buttigliera a Morialdo, che gli fornì il modello per i suoi incontri, negli anni successivi, con i vari Bartolomeo Garelli, Domenico Savio, Michele Magone, Francesco Besucco… Don Calosso che si trova a Morialdo per un malinteso, divenne il benefattore mandato da Dio nella vita di Giovanni Bosco, che lo portò a fare un grande passo avanti verso la realizzazione del suo sogno dei 9 anni. Infine, a Chieri, Giovanni Bosco torna alla formazione scolastica e seminaristica, sostenuto da tanti altri, materialmente, intellettualmente e spiritualmente.

Secondo la maggior parte dei partecipanti lo spunto fondamentale emerso in questa settimana è stato che la storia di ogni Figlio di Don Bosco corrisponde un po’ alla storia del fondatore della Congregazione – e questo costituisce un perenne invito ad aiutare i giovani affidati ai salesiani.

Attualmente, i partecipanti alla Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano sono in fase di formazione nelle competenze per offrire sostegno. Durante l’ultima settimana del programma avranno, infine, l’opportunità di fare delle sessioni pratiche di accompagnamento spirituale, supervisionati dall’équipe della Scuola.

Esercizi Spirituali per la scuola media al Colle Don Bosco

Il 7/8 aprile si sono svolti al Colle Don Bosco gli Esercizi Spirituali per circa una cinquantina di giovani della scuola media, provenienti da varie realtà.

Tra momenti di gioco, preghiera e deserto, i ragazzi hanno stretto amicizie e condiviso tanta grazia nello stile di Don Bosco, guidati dagli animatori del Movimento Giovanile Salesiano e dai loro accompagnatori.

Nonostante la brevità dell’esperienza, ne sono usciti tutti arricchiti e motivati a proseguire il cammino, pronti a coinvolgere anche i loro coetanei e amici nelle attività future!

Che i giovani non siano solo amati, ma che essi conoscano di essere amati

– Don Bosco

Gli Esercizi Spirituali del CFP al Colle Don Bosco

Nelle giornate di martedì 5 e mercoledì 6 aprile, si sono svolti presso Colle Don Bosco gli Esercizi Spirituali per i ragazzi e le ragazze dei CFP.

Il tema che ha guidato le due giornate è stato quello di “Amati e chiamati“.

Abbiamo avuto modo di riflettere sugli amori della nostra vita, sull’amore di Dio che abbraccia ogni uomo, ripercorrendo a piedi anche alcune tappe della vita di Giovannino Bosco, da Castelnuovo al Colle Don Bosco. Nella seconda giornata abbiamo riflettuto sul tema della chiamata: a cosa siamo chiamati, il sogno dei nove anni, l’esperienza di un salesiano sacerdote e l’esperienza delle chiamate che incontriamo nella nostra vita. Il tutto è stato animato da momenti di gioco, di svago e di divertimento. La profondità di questi giorni ha lasciato una traccia grande dentro di noi che ci porteremo dietro da qui in avanti.

Don Alberto Goia – Delegato di Pastorale Giovanile

ANS: Iniziata a Valdocco la Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano

Il 4 aprile 2022 è iniziata a Valdocco la Scuola di Accompagnamento Salesiano (SSA), un percorso di 5 settimane realizzato in lingua inglese per 20 salesiani provenienti per la maggior parte dall’Africa-Madagascar, Asia Est – Oceania e Asia Sud. La prima settimana si svolgerà a Valdocco, per ripercorrere lo sviluppo storico della spiritualità salesiana; la seconda settimana invece si svolgerà al Colle don Bosco, per un ritiro individuale e silenzioso; la terza settimana sarà dedicata alla visita di luoghi legati a don Bosco; la quarta settimana parlerà di altri spunti per l’accompagnamento spirituale e l’ultima settimana vedrà la messa in pratica delle loro esperienze.

Di seguito la notizia di ANS:

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(ANS – Torino) – La Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano (SSA, in inglese) è iniziata ieri, 4 aprile, a Torino-Valdocco. Sono 20 i salesiani che partecipano a questa edizione inglese della scuola: due partecipanti per le Circoscrizioni MYM e INK; uno ciascuno per quelle di TLS, FIN, FIS, KOR, AOS, AFE, AFW, ZMB, AET, INC, INT, INH, INM e SUO; e ancora due dal Centro Salesiano di Formazione per l’Africa e il Madagascar (SAFCAM) di Nairobi, in Kenya. Come si può facilmente osservare, la maggioranza dei partecipanti proviene dalle tre regioni salesiane: Africa-Madagascar, Asia Est – Oceania e Asia Sud; il numero di posti è stato limitato appositamente a 20 per permettere un’esperienza personalizzata.

La prima settimana del programma si svolge a Valdocco. Dopo una giornata di introduzione, i partecipanti vengono accompagnati in visita alla scoperta di Valdocco e delle realtà circostanti, per ripercorrere lo sviluppo storico della spiritualità salesiana vissuta e sviluppata da Don Bosco. Nella seconda settimana, che corrisponde alla Settimana Santa, si sposteranno al Colle Don Bosco, e lì inizieranno delle giornate di ritiro guidato, silenzioso e individuale.

Nella terza settimana del percorso i partecipanti alla SSA visiteranno altri luoghi legati alla vita e alla spiritualità di Don Bosco, rintracciandone le prime influenze. La quarta settimana consisterà in una serie di spunti e approfondimenti sull’accompagnamento spirituale; mentre nell’ultima settimana, i partecipanti avranno l’opportunità di mettere in pratica lo stile salesiano di accompagnamento spirituale lavorando in gruppi di tre.

Questa versione in lingua inglese della SSA è stata rimandata per due volte, a partire dal 2020, a causa della pandemia di Covid-19. La versione spagnola e italiana del medesimo percorso, invece, si sono potute realizzare nei mesi di agosto e settembre 2021. Un video documentario di 15 minuti contiene le testimonianze di alcuni salesiani che vi hanno partecipato.

La Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano è una delle modalità di attuazione delle raccomandazioni contenute nel testo “Giovani Salesiani e accompagnamento – Orientamenti e direttive”, così come della quarta linea programmatica offerta dal Rettor Maggiore a tutta la Congregazione dopo il Capitolo Generale 28°. L’urgenza della formazione di guide spirituali, inoltre, era stata espressa anche nella ricerca mondiale sull’Accompagnamento Personale Salesiano condotta nel 2016 e a cui parteciparono circa 4.000 salesiani.

Il programma della SSA viene condotto da un’équipe di 5 salesiani, guidata dal sig. Raymond Callo, SDB, del Settore per la Formazione. Diversi altri facilitatori – salesiani, religiosi di altri istituti e anche laici – offrono anch’essi il loro contributo per periodi più brevi.

Il Settore per la Formazione spera di poter offrire il percorso della SSA in inglese e in italiano-spagnolo con cadenza annuale, con un secondo e terzo modulo che potrebbe essere realizzati nelle diverse regioni.

Tutte le comunità e i confratelli salesiani sono invitati ad accompagnare con la preghiera la Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano.

Savio Club al Colle Don Bosco

Il 26 e 27 marzo, i ragazzi dalla prima alla terza media si sono riuniti al Colle Don Bosco per partecipare ai Savio Club.

Il tema della giornata è stato

Fare del bene a tutti e del male a nessuno

sul quale si è riflettuto con l’aiuto degli animatori e degli accompagnatori: l’importanza di donare il bene in giro per il mondo, senza farsi scoraggiare dal male, sempre pronto a far cadere in tentazione. L’importanza di avere buoni amici, attraverso l’esempio della Compagnia dell’Immacolata, fondata da San Domenico Savio quando aveva 12 anni, con lo scopo di darsi alcune regole per fare del bene agli altri con l’aiuto di Maria.

 

Cosa significa fare del bene? E quali sono i favori e il bene che ho ricevuto?

Grazie al confronto con i coetanei, la preghiera insieme e soprattutto i momenti di gioco, i ragazzi si sono concentrati sul dono di sè per e con gli altri, prendendo impegni concreti in vista della Pasqua.

Gli Esercizi Spirituali del Biennio al Colle Don Bosco

Nelle giornate di lunedì 14 e martedì 15 marzo, si sono svolti presso Colle Don Bosco gli Esercizi Spirituali per i ragazzi e le ragazze del biennio (1°-2° superiore).

L’appuntamento ha visto una buona partecipazione, con 30 ragazzi e 30 ragazze scelti e motivati, i quali si sono messi in gioco fin dall’inizio creando forti legami. A guidare gli esercizi, 2 equipe con 2 tematiche diverse. I maschi e le femmine hanno vissuto insieme i momenti dei pasti e delle preghiere, al fine di avere un affondo specifico.

Un dispiacere diffuso? La brevità dell’esperienza.

La garanzia di riuscita (da punto di vista dell’équipe)? La preghiera da parte delle loro comunità di appartenenza e da parte dei 36 monasteri che hanno sostenuto spiritualmente queste giornate.

Di questi 2 giorni, mi porto a casa le riflessioni di Suor Paola e Suor Chiara sul tema della felicità e dell’amore. Mi ha colpito il fatto che la felicità non è “appagamento”, non bisogna mischiarla che le cose materiali. Allo stesso modo l’amore: a differenza di tante altre cose, l’amore è qualcosa che rimane per sempre. Si può perdere tutto, ma l’amore rimane!

Le giornate sono state davvero ricche di momenti di riflessione, preghiera e giochi.

Ilaria – Don Bosco Borgomanero

Per me questa esperienza è stata utile e istruttiva, potendo anche conoscere nuovi ragazzi e ragazze della mia stessa età e di un anno più. Questi tipi di ritiro sono un alternarsi di gioco, di preghiera e di riflessione. Ho vissuto anche momenti preziosi di silenzio, che da un po’ di tempo mi mancavano.

Davide – Don Bosco Novara

L’esperienza degli esercizi spirituali MGS al Colle Don Bosco

Gli esercizi spirituali sono l’incontro tra due desideri: quello dell’uomo di incontrare Dio e quello di Dio di incontrare l’uomo.

Dammi da bere

é questa la Parola di Dio che Don Roberto Dal Molin (Presidente Cnos) ha messo al centro attraverso tre testi del Vangelo di Giovanni, per far riflettere i ragazzi universitari e giovani lavoratori, che l’11-12-13 marzo si sono incontrati al Colle Don Bosco per rivivere l’esperienza degli esercizi spirituali.

Questa volta è proprio Gesù che prende l’iniziativa e si mette alla ricerca dell’uomo per condurlo sul giusto cammino: nell’incontro con la Samaritana, è Lui che rompe gli schemi, accogliendo la donna a prescindere dal suo ruolo sociale, perché Dio non condanna, ma apre una porta; non ricatta, ma chiede per dare. L’acqua richiesta è la metafora della rivelazione: non toglie la donna dai suoi doveri quotidiani, ma rinnova e cambia la sua vita. Da quel momento diventa missionaria lei stessa, sorgente che zampilla e testimonia.

Il secondo incontro, di Gesù con l’amico Lazzaro, diventa prefigurazione della risurrezione del Signore. “Chiunque crede in me non morirà in eterno”: Egli non è venuto per liberare l’uomo dalla morte biologica, ma per darle un altro significato. Si arrabbia e infuria contro la potenza oscura della morte, vista come rivelazione del male, quando in realtà è un passaggio per la manifestazione della gloria di Dio.

Infine, attraverso la figura di Tommaso, l’uomo sperimenta che bisogna credere per vedere, non vedere per credere. Gesù ancora una volta accompagna l’uomo, non soddisfacendo le sue richieste, ma aiutandolo a fidarsi, perché possa un giorno gridare come l’apostolo: “Mio Signore e mio Dio!”, apice della vita del credente.

L’augurio è quello di fare verità attraverso la preghiera, che diventa una vera e propria relazione con il Signore, grazie ad alcuni elementi da affidare ogni giorno:

L’acqua da chiedere; l’anfora delle preoccupazioni da lasciare per fare ordine; la pietra che blocca da eliminare; la piaga da riconoscere e curare, per amare noi stessi; la parola da ricordare per fare spazio all’agire di Dio nella nostra vita.

Attraverso il silenzio, la condivisione, il gioco e la preghiera condivisa, i ragazzi hanno sperimentato il sentirsi parte di una comunità che è la Chiesa, in cui Gesù è presente.

Due giorni intensi, vissuti nella profondità e nell’allegria. Ogni giovane presente ha accettato la sfida di rallentare il proprio ritmo quotidiano e di prendersi del tempo per stare faccia a faccia con il Signore e con se stesso. Una vera boccata d’aria fresca.
Don Alberto Goia

 

Scopri tutte le iniziative dell’MGS sulla pagina dedicata.