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Salesiani Alessandria: “La croce torna a casa” – La Voce Alessandrina

Dopo la caduta della croce causata dal nubifragio avvenuto questa estate, da sabato 16 gennaio, una nuova croce è stata posta  sulla facciata della parrocchia di San Giuseppe Artigiano di Alessandria.
Si riporta di seguito l’articolo a cura di Guido Astori pubblicato oggi (giovedì 21 gennaio 2021) su “La Voce Alessandrina“, settimanale della diocesi di Alessandria, dedicato alla nuova croce e al pensiero di don Egidio Deiana.

“La croce torna a casa”

SAN GIUSEPPE ARTIGIANO
Si può essere contenti per una croce? La risposta a una tale domanda potrebbe risultare “complessa” e richiedere approfondimenti, precisi distinguo e appropriate argomentazioni di carattere psicologico, sociologico… e certamente anche teologico. Senza nulla togliere a tale approccio, ciò che la comunità parrocchiale di San Giuseppe Artigiano di Alessandria ha espresso nei giorni scorsi è una “semplice”, accorata, quanto immediata risposta affermativa di contentezza per il collocamento della (nuova) croce.

La croce in questione è infatti quella che da sabato 16 gennaio si erge nuovamente sulla facciata della Chiesa, in sostituzione di quella che la bufera di vento dello scorso 1° agosto aveva abbattuto (fortunatamente senza colpire persone). È stato don Egidio Deiana, a guida della comunità parrocchiale, a prodigarsi da subito insieme ai propri confratelli e ai tanti laici che collaborano con la Parrocchia per porre rimedio a quanto capitato, coagulando il desiderio di tutto il Centro don Bosco verso questa nuova opera: forse un semplice “ripristino”, per alcuni… ma anche (e soprattutto) la riaffermazione (pacifica) del simbolo per eccellenza dei Cristiani in una contingenza – quella della perdurante pandemia – che invita a concentrarsi su ciò che veramente è importante nella vita delle persone: l’amore, la dedizione, la generosità nell’aiuto fraterno, la speranza, anche attraverso la faticosa esperienza del sacrificio e del dono di sé.

La nuova croce veicola questi valori distintivi del credo cristiano e ci piace pensare che riesca a veicolare tali sentimenti pure a favore di coloro che, senza frequentare assiduamente i locali parrocchiali, transitano comunque numerosi da corso Acqui ove ha sede il Centro don Bosco. E di “salesiana impronta” in questa nuova opera si può certamente parlare. È lo stesso don Egidio che precisa come:

«la realizzazione è stata curata con grande competenza e disponibilità da Franco Cosentino, ex-allievo meccanico del Cnos-Fap di Alessandria, e dalla sua ditta Euromec di Fresonara. Ugualmente “salesiano” è stato anche l’intervento delle due piattaforme utilizzate per poter collocare la croce a cura della ditta alessandrina di Massimo Sciutto, un altro ex-allievo del Cnos-Fap».

La nuova croce è in ferro tubolare, di dimensioni di 4×1,5 metri, con finitura mediante zincatura a caldo e verniciatura a polvere in colore bianco (come la precedente), saldamente ancorata alla facciata con fissaggio mediante tasselli chimici. Non poteva essere scelto mese migliore per la collocazione del nuovo manufatto – un mese così ampiamente ricco di Santi Salesiani (Beata Laura Vicuna, 22 gennaio, San Francesco di Sales, 24 gennaio, San Giovanni Bosco, 31 gennaio) – e il riscontro da parte della comunità parrocchiale di San Giuseppe Artigiano non si è fatto attendere facendo pervenire diversi messaggi di contentezza direttamente a don Egidio. È il parroco stesso, interpellato a riguardo, a sottolineare che:

«quando la croce è caduta spezzata mi hanno segnalato grande dispiacere. Il giorno in cui la nuova croce è stata collocata ho ricevuto messaggi quali “Da casa mia sto vedendo l’opera di ricollocamento della croce: dentro ho avuto uno scatto gioioso!” oppure “Grazie, Don! Vedere nuovamente la croce sulla nostra Chiesa mi da serena fiducia!” o ancora, solo per citare qualche esempio, “La nostra Chiesa parrocchiale non sarà
una cattedrale ricca di arte, ma è la casa Dio e quindi di tutti. La croce esterna sulla chiesa richiama il messaggio del crocifisso subito all’ingresso: un segno dell’amore immenso di Gesù,
che accoglie tutti e non volta le spalle a nessuno”…».

Guido Astori

Exallievi Colle Don Bosco: dopo 40 anni alla croce della Rocca di San Bernolfo

Gli exallievi del Colle Don Bosco alla croce della Rocca di San Bernolfo dopo 40 anni: di seguito la testimonianza sull’avvenimento da parte di un exallievo (1980-83).

Domenica 5 luglio, un folto gruppo di exallievi del Colle Don Bosco si è ritrovato per la salita alla Croce che ricorda il terribile incidente stradale che ha stroncato tre salesiani del Colle Don Bosco il 17 giugno 1979. Lo sgomento e il dolore di quella vicenda si trasformarono nel desiderio di ricordare i tre giovani educatori con un’opera sulla Rocca di San Bernolfo che chiude la vallata della colonia estiva di Bagni di Vinadio (CN).

Ottavio Forzatti, Severino Candelo e tre exallievi, Salvatore, Gianni e Roberto si sono incontrati per riallacciare i contatti con chi ha partecipato alla posa della Croce e organizzare la significativa ricorrenza del quarantesimo. Telefonate, scambio di indirizzi, la formazione del gruppo Whatsapp, le preoccupazioni per il lockdown, e, finalmente, l’appuntamento:

“Domenica 5 luglio, ore 7, ci ritroviamo al ponte in frazione San Bernolfo…”.

E così è stato! Un bel numero di exallievi, qualcuno con la moglie, con i figli, con amici erano pronti per ritornare alla Croce! È stata una giornata di tante e di forti emozioni: l’incontro con persone perse di vista da tanti anni, il tornare in quei luoghi e sui sentieri frequentati da ragazzini, la fatica della salita fino a riabbracciare quella grande Croce che svetta sulla Rocca, la gioia di stare nuovamente insieme in una bella giornata di sole e il partecipare alla Messa nel primo pomeriggio con Don Flaviano.

Quella Croce ha un particolare: pur nella sua robustezza è come trasparente, grandi cerchi la compongono ma in forma leggera e si può vedere, attraverso ad essa, l’orizzonte. Così ognuno con la sua storia e il suo bagaglio di esperienze è tornato lassù, più vicino al cielo, attorniato da un panorama sempre splendido. Ognuno ha visto attraverso quella Croce il cammino di vita fatto; attraverso quella Croce abbiamo fatto memoria dei Salesiani, dei compagni e dei familiari che ci hanno lasciato; attraverso quella Croce abbiamo sperato e affidato il nostro futuro. E il pensiero corre a quarant’anni fa, alla giornata del montaggio della Croce!

Diverse le spedizioni prima del montaggio in vetta. Un primo gruppo di ragazzi ed educatori andò a fare il sopralluogo e visionare il terreno. Un secondo, formato da una ventina di ragazzi, portò la sabbia e le armature per realizzare il basamento; una terza spedizione di una dozzina di ragazzi si occupò dei sacchi di cemento e, infine, per fare la gettata venne usata l’acqua ottenuta dalla neve e dal ghiaccio sciolti sul posto.

La domenica precedente al montaggio, sulle spalle dei ragazzi, la grande Croce era stata portata dalla colonia alla chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, si era celebrata la Santa Messa ed era stato offerto un concerto serale diretto dal M° Sante Simioni per abitanti e villeggianti del paese.

Poi la Croce (250 kg. di ferro zincato) fu smontata e ogni pezzo fu messo negli zaini: sessanta ragazzi e dieci salesiani partirono per la Rocca di San Bernolfo all’alba di giovedì 17 luglio 1980 avvolti dalle nubi e da un cielo cupo e grigio. Sotto le direttive di Ottavio Forzatti, seguì il montaggio con un cielo sempre cupo. Ma terminato il montaggio, pregato e fatte le foto ricordo, il cielo si aprì e il sole permise di ammirare un panorama stupendo in uno scenario naturale veramente incantevole.

L’anno dopo, al centro della Croce venne posta la targa circolare con impresse queste parole:

CRISTO
ILLUMINA IL MONDO
I SALESIANI DEL COLLE DON BOSCO
A RICORDO DI
GIOVANNI BERNARDI, LEONARDO DEFEND, GIUSEPPE SCREMIN
17/07/1980

L’indimenticabile giornata a ricordo del quarantesimo non poteva che concludersi con l’arrivederci. Sì, perché nell’agenda è da segnare subito, per la prima domenica di luglio, l’appuntamento: “Salita alla Croce”, specialmente per gli exallievi del Colle Don Bosco!

Un exallievo (1980-83)

40 anni dopo si ritorna in vetta! Nel ricordo di Nane, Bepi e Leo

Quest’anno è il 40° della posa della Croce sulla Rocca di San Bernolfo a Bagni di Vinadio in ricordo dei tre confratelli del Colle Don Bosco, morti in un incidente a Povolaro (Vicenza): Giovanni Bernardi, Giuseppe Scremin e Leonardo Defend.

Si riporta di seguito il programma previsto per quest’estate per commemorare “Nane, Bepi e Leo” (emergenza sanitaria permettendo), gentilmente fornito alla nostra redazione da Ottavio Forzatti, coadiutore salesiano di Lombirasco.

Sabato 4 luglio 2020

  • ritrovo alla ex colonia ore 15.00
  • S.messa alle ore 18.00 e a seguire la cena (pasta per tutti e condivisione)

Domenica 5 luglio 2020

  • sveglia
  • colazione
  • ritrovo al ponte San Bernolfo alle ore 6.30
  • salita alla Croce
  • ritorno per il pranzo alle ore 14.00

Necessario: Sacco a pelo, materassino, secondo e dolce.

Info: è previsto una contributo di € 10 a persona.

Adesioni: entro il 10 giugno 2020