Scuola Media Valdocco: lettera ai genitori – gennaio
Il Coordinatore delle Attività Didattiche della Scuola Media di Valdocco, il prof. Davide Sordi, nella lettera di gennaio indirizzata ai genitori degli alunni, riporta una breve panoramica della situazione attuale, tra DAD e lezioni in presenza, con uno sguardo verso la festa di San Giovanni Bosco. Di seguito la lettera.
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Carissimi genitori,
con la stessa familiarità con cui vi accogliamo a Valdocco, vi racconto il momento che stiamo vivendo.
La ripresa dell’attività scolastica, dopo le festività natalizie, ha segnato un veloce peggioramento della situazione pandemica, coinvolgendo fortemente anche la nostra scuola. Ad oggi tre classi sono in DAD, altre cinque sono ai primi livelli delle disposizioni ministeriali, quattro insegnanti positivi, ma fortunatamente in fase di rientro ed un numero non calcolabile di allievi e genitori in quarantena per contatti casalinghi. Il quadro va peggiorando con il passare delle settimane. A complicare la situazione si aggiungono alcuni fattori di instabilità come il quadro normativo, che varia in brevissimo tempo e che non è di facile interpretazione, il black-out comunicativo tra ASL e scuola e la difficoltà dei medici di base nell’accompagnare questa fase. Ci sentiamo SOLI. Soli nella gestione dell’emergenza, soli nel prendere decisioni che riguardano le disposizioni, soli nel dare risposte ai genitori che, non trovando appoggi altrove, ci chiedono pareri che riguardano aspetti medico sanitari come quarantene, isolamenti e protocolli di contagio. Soli nel far fronte alla situazione straordinaria
mantenendo in vita l’ordinario scolastico.
Soli come Istituzione Scuola, ma non come Scuola Valdocco, perché compartecipando alle fatiche e alle difficoltà delle famiglie riceviamo di ritorno appoggio emotivo, affettivo, corresponsabilità nelle scelte e attestati di stima da tantissimi di voi. Tutto questo ci fa bene e ci aiuta a fare del bene ai vostri figli.
Nonostante questa fase di criticità e di incertezza gli allievi rimangono splendidi, proseguono la loro vita con coraggio, si distanziano e si riavvicinano mascherati, provando a riprogettarsi spazi di incontro e di relazione. Con loro, gli insegnanti, che con forza recuperano dalla realtà alcuni brandelli di normalità per riuscire a mettere in scena una rappresentazione del quotidiano che superi l’emergenza, la paura e la precarietà.
Siamo a gennaio, mese salesiano, ci avviciniamo al 31, festa di Don Bosco. Come salesiani siamo figli di un sognatore e come tali ci sentiamo autorizzati a guardare lontano, ben oltre l’orizzonte che si presenta oggi.
Invito tutti, genitori, allievi ed insegnanti a guardare lontano, con un atteggiamento di responsabile ottimismo che diventa speranza. La speranza di poter tornare, già in primavera, a riprendere la vita con quella sana normalità che da tanto tempo attendiamo.
Un caro saluto
prof. Davide Sordi