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Rivoli: serata in ricordo di don Luca Maschio, missionario Salesiano

Notizia a cura dei salesiani di Rivoli.

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Il 17 ottobre presso la casa di Rivoli, in onore del Mese Missionario di Ottobre, si è tenuta una serata in ricordo di don Luca Maschio, missionario Salesiano a trent’anni dalla morte.

Don Luca, nato nel 1963, aveva maturato la sua vocazione salesiana e missionaria all’oratorio di Rivoli. Chiese presto di partire per il Kenya. Quando parlava dell’Africa, don Luca non presentava immagini folkloristiche o visioni di bellezze naturali, ma il grido di aiuto dei poveri e le tragedie della loro situazione disumana. Condivise con loro la difficoltà di vivere, negli slums che visitava, nel campo profughi di Kakuma, nel centro salesiano, e trascorreva con loro quanto più tempo poteva. Ordinato sacerdote al Colle don Bosco nel 1991 da mons. John Njue, Vescovo di Embu, era immediatamente tornato in Kenya. Allegro e socievole, portato per la musica, era il regista apprezzato di ogni attività sia professionale come del tempo libero. Il Signore lo ha accolto nella vita definitiva il 19 settembre 1994 all’età di 31 anni, a seguito di un tragico incidente automobilistico. Quella mattina aveva detto ai giovani:

«Siamo una sola famiglia. Abbiamo tutti il nostro ruolo da svolgere per il bene degli altri».

I fratelli Silvia, Anna e Paolo accompagnati dai loro amici, dagli ex animatori, dai salesiani che all’epoca prestavano il loro servizio pastorale nell’opera di Rivoli, si sono ritrovati insieme ad una comunità di trecento persone per raccontare la storia di don Luca ai tanti giovani presenti in sala e a chi non lo aveva ancora conosciuto.

Angelo, Marco, Franchino, Maurizio, Tiziana, Mimmo, Franco, Gianni, Marina, Manuel e Don Mariano hanno animato magistralmente la serata tra allegre presentazioni, musica dal vivo e testimonianze. La serata si è articolata in diversi momenti:

  • La storia Salesiana
  • La vita in famiglia di don Luca
  • L’esperienza dell’oratorio
  • La missione in Africa
  • Uno sguardo verso il futuro

Ospiti speciali della serata: don Silvio Roggia, don Gianni Rolandi, Domenico Allasia salesiano coadiutore, don Giacomo Crotti, don Lucio Melzani, don Edoardo Serra, e soprattutto la mitica famiglia di Monica e Francesco con i loro sette figli presenti in sala e altri già in giro per il mondo.

Tre gli Interventi video: Fabio Germano dallo Sri Lanka in attesa di entrare in Myanmar per un progetto umanitario, Alfredo Ravara da Figline Val D’Arno ex compagno di noviziato e don Gianni Uboldi.

Diversi gli interventi in sala con Umberto Cerri, Patrizio Vargiu, Lucio Briccarello e la testimoniaza degli Amici OK del Rebaudengo.

Oggi, a 150 anni dalla prima spedizione missionaria di Don Bosco, il Signore non smette di chiamare i giovani, a noi il compito di accompagnarli e incoraggiarli nella risposta. Don Marco Cazzato, Responsabile dell’Animazione Missionaria Ispettoriale, ha presentato il percorso di formazioneNel cuore del mondo” che tutti gli anni permette a diversi gruppi di vivere durante l’estate esperienze di missione e di servizio ai più poveri.

Il direttore dell’opera don Gianmarco Pernice ha presentato uno dei tanti progetti locali che l’oratorio di Rivoli porta avanti per le famiglie più svantaggiate del territorio.

Luce che resta, sogno che va, oltre il confine dell’eternità.
Se una speranza accendi anche tu,
Luca sorride e cammina quaggiù!

Comunità Maria Ausiliatrice: giornata della CEP al Colle Don Bosco

Lunedì 27 giugno otto confratelli, in rappresentanza della comunità salesiana di Maria Ausiliatrice, insieme ai volontari, collaboratori e dipendenti della casa, si è recata in pellegrinaggio al Colle Don Bosco per vivere la giornata della Comunità Educativo Pastorale.

È stata una giornata fraterna ricca di condivisione e comunione, godendo della compagnia di tanti amici e colleghi di servizio, per tornare alle sorgenti del carisma salesiano laddove il piccolo Giovanni Bosco ha iniziato la sua vita terrena e ha seguito il soffio dello Spirito Santo per la sua missione futura.

La giornata è iniziata con il saluto del direttore della casa di Colle Don Bosco don Gianni Rolandi, a cui è seguita la presentazione, da parte del direttore della comunità Maria Ausiliatrice di Valdocco don Alejandro, di tutti i gruppi convenuti con la partecipazione di alcuni membri in rappresentanza di tutti gli altri che non potevano essere presenti per motivi personali o di lavoro.
Si è sottolineato come i veri pilastri di Valdocco che accomunano tutti siano don Bosco e Maria Ausiliatrice e che la presenza di ciascuno a Valdocco sia fondamentale, come è fondamentale di tanto in tanto prendersi spazi come la giornata al Colle per rigenerarsi con il Signore in fraternità, senza guardare troppo l’orologio o farsi sopraffare dalla fretta. Dopo alcuni giochi di conoscenza animati dall’estro festante e oratoriano di don Mike, che hanno favorito l’interazione tra i gruppi, ci sì è divisi in due gruppi più grandi per visitare i luoghi significativi del Colle guidati da don Enrico e don Mike.

Dopo la Celebrazione Eucaristica che si è svolta verso le 12.30 nella Basilica Inferiore, fonte e culmine dell’intera giornata, è seguito il pranzo fraterno e, dopo un ulteriore momento di relax, si è fatti ritorno a Torino Valdocco.

È previsto per il mese di settembre un ulteriore incontro di condivisione che coinvolga nuovamente i gruppi che ruotano attorno alla Comunità di Maria Ausiliatrice.

Incontro al Colle Don Bosco: Quarantennale della Croce sulla rocca di San Bernolfo

Sabato 9 ottobre al Colle Don Bosco, un gruppo di exallievi si è incontrato nella ricorrenza del 40° della posa della Croce sulla Rocca di San Bernolfo, a Bagni di Vinadio (CN).

Di seguito si riporta la testimonianza di  Roberto Toffanello, exallievo del Colle Don Bosco.

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“Grazie ai grandi organizzatori! Sarò un sentimentale… ma è stato bellissimo! Mi ha veramente aperto il cuore vedere che, nonostante siano passati tanti anni e soprattutto non ci si è più sentiti, è tutto come e più di allora! Amici per sempre. Grazie!”.

Questo il commento di uno dei partecipanti sul gruppo WhatsApp che testimonia la gioia dell’incontro e i legami profondi che si sono creati durante gli anni della formazione professionale.

Sabato 9 ottobre al Colle Don Bosco un bel gruppo di exallievi si è incontrato nella ricorrenza del 40° della posa della Croce sulla Rocca di San Bernolfo, a Bagni di Vinadio (CN). Un anniversario che a causa del Covid è stato più volte riprogrammato, ripensato e che fino all’ultimo ha messo a dura prova gli organizzatori.

Quella Croce era stata messa per ricordare tre Salesiani del Colle Don Bosco, vittime di un incidente stradale nel 1979; i loro nomi, mai dimenticati, hanno continuato a risuonare tra le mura dell’Istituto e nei cortili che li videro testimoni del carisma salesiano: Leonardo Defend, Giuseppe Scremin, Giovanni Bernardi.

Affinché la loro memoria rimanesse viva, gli exallievi del Colle Don Bosco continuano a ritrovarsi per salire a quella Croce ogni prima domenica di luglio e nel mese di agosto un altro gruppo di amici percorre in bici le strade dell’Italia e del mondo. Entrambi i gruppi fanno riferimento all’entusiasmo e all’organizzazione di Ottavio Forzatti e collaboratori.

E così sabato pomeriggio, in molti, di entrambi i gruppi, sono tornati al Colle! In cortile i saluti e i “riconoscimenti”… un abbraccio cancellava i tanti anni trascorsi senza più essersi visti. Ci si è trovati per la santa Messa presieduta da Don Flaviano Spagnolo venuto da Cuneo, con Don Elio Barbuio, exallievo del Colle e Don Danilo Allasia. Ci siamo trovati davanti alla grande statua del Cristo risorto che noi abbiamo visto arrivare da Ortisei nel 1982, quando si stava concludendo il Tempio superiore, ora Basilica di Don Bosco.

Abbiamo ricordato i nostri compagni ed educatori già tra le braccia del Risorto. E poi abbiamo condiviso in amicizia la cena a buffet preparata da validissimi e generosi cuochi di famiglia. Dopo cena, abbiamo rivisto alcuni filmati della posa della Croce e ricevuto in dono un DVD, preparato da Alessandro Bertocchi, con le immagini delle iniziative realizzate per ricordare i nostri tre educatori.

Ottavio Forzatti ha augurato:

“Continuate così… crescete i vostri figli con lo stesso spirito. Viva il Colle, ma viva Don Bosco. Lui continuerà a seguirci e ad aiutarci nella nostra vita!”.

La buonanotte del direttore, Don Gianni Rolandi, ha “sciolto le fila” per il ritorno in famiglia con il cuore pieno di emozioni. Agli organizzatori, che si erano attardati per pulire e sistemare la cucina e i locali utilizzati, venne poi l’idea pazza di andare a svegliare Don Flaviano Spagnolo che nel frattempo era andato a dormire, per ripartire per Cuneo il mattino successivo. A quella che voleva essere una sorpresa per lui è stato invece un dono per noi: una buonanotte speciale che ha spazzato via quarant’anni e ci ha fatto tornare ragazzini in ascolto di chi con simpatia si è trattenuto non poco per regalarci parole e battute.

La più bella quella di Don Bosco sempre attuale: “Studia di farti amare!”. Ora, a notte inoltrata, gli organizzatori possono tornare alle loro case da quella che continuano a sentire come la loro casa: il Colle Don Bosco.

 

Il Consigliere Generale per le Missioni lancia un sondaggio sui Musei Missionari Salesiani

Venerdì 1 ottobre 2021, don Alfred Maravilla, Consigliere Generale per le Missioni, in visita al Museo Etnologico Missionario del Colle Don Bosco, ha lanciato ufficialmente il sondaggio organizzato dal Settore Missioni sui Musei Missionari Salesiani. Tale indagine ha lo scopo di tracciare un quadro chiaro delle tipologie di musei missionari esistenti, al fine di favorire l’interscambio ed eventualmente elaborare delle linee guida sulla loro identità e finalità. Don George Menamparampil è stato incaricato come coordinatore del lavoro di ricerca.

Nella giornata, don Alfred Maravilla accompagnato da don George Menamparampil del Settore per le Missioni ha potuto incontrare don Gianni Rolandi, Direttore dell’opera del Colle Don Bosco, e la sig.ra Letizia Pecetto, responsabile del Museo Etnologico Missionario Don Bosco.

Il Museo Etnologico Missionario “Don Bosco” trova le sue origini nell’Esposizione Missionaria Vaticana del 1925 e nella Mostra sul Cinquantenario delle Missioni Salesiane nel 1926, a Torino. Nel gennaio 2000, in occasione del Grande Giubileo, venne inaugurato l’attuale allestimento, arricchito nel 2016 di nuovi contenuti multimediali.