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CFP Fossano: abbasso la droga, viva la vita!

Venerdì 17 febbraio i ragazzi del CFP di Fossano hanno assistito, presso il Teatro Toselli di Cuneo, allo spettacolo-testimonianza sulla dipendenza da droga ”Il posto giusto”. Di seguito l’articolo a cura del CFP.

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Venerdì 17 febbraio una moltitudine di allegri e rumorosi studenti delle classi 2^ elettro, 2^auto e 2^ e 3^ acconciatura, ha invaso il Teatro Toselli di Cuneo per assistere allo spettacolo-testimonianza del Progetto Diderot – We free – San Patrignano dal titolo ”Il posto giusto”.

Fischi e applausi hanno accolto sul palco una bella e sorridente ragazza di nome Verena, nata a Bolzano una ventina di anni fa e arrivata a San Patrignano quando di anni ne aveva soltanto quindici.

All’inizio sembrava una storia come tante, costellata di passi falsi e scelte sbagliate difficili da recuperare, portate in scena da una credibile e giovane attrice; un po’ alla volta però si è capito che non si trattava di finzione teatrale ma che su quel palco Verena stava condividendo emozioni, pensieri, parole di una storia reale: la sua.

Ha condiviso lo smarrimento e soprattutto la fatica fatta per riappropriarsi della sua vita e ritrovare il proprio posto, il posto giusto nel mondo.

Era proprio lei la Verena di questa brutta storia fatta di alcool, cannabis, cocaina e infine eroina.

Una rapida escalation iniziata alle scuole medie, a dodici anni provando per ‘curiosità’, passando attraverso bugie e atteggiamenti che hanno messo a rischio la propria vita, legandosi ad una dipendenza fisica e psicologica da cui è difficilissimo liberarsi.

Eppure lei ci è riuscita con sacrificio e costanza, anche se ogni mattino ancora oggi, al risveglio, il pensiero dell’eroina compare e lei deve farci i conti decidendo consapevolmente da che parte stare.

Oggi Verena ha ripreso a studiare, si vuole laureare per poi viaggiare e conoscerlo tutto il mondo che attrae tanto la sua curiosità.

Speriamo che i nostri giovani oggi e sempre, come lei fa ogni giorno da ormai alcuni anni, urlino a se stessi e al mondo.

ʍ LA DROGA, w LA VITA!

CNOS-FAP Vercelli: La forza della testimonianza!

I ragazzi del CNOS-FAP di Vercelli hanno potuto prendere parte al racconto di Alan, un giovane vercellese che è riuscito a riottenere la propria autonomia dopo un passato da tossico dipendente.

Di seguito si riporta la notizia del CNOS-FAP di Vercelli:

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Sguardo sereno, voce sicura e voglia di raccontarsi sono le caratteristiche che maggiormente ci hanno colpito di Alan, un giovane vercellese che ha portato una testimonianza importante ai nostri ragazzi, una testimonianza di vita vera.

In modo chiaro, semplice e diretto Alan ha scelto di aprirsi e di farsi conoscere attraverso il racconto del personale percorso che ha seguito per liberarsi dalla tossico dipendenza.

Un percorso che lo ha messo, talvolta, a dura prova, che lo ha visto rimettersi in gioco grazie all’aiuto di comunità e di persone che hanno sempre creduto in lui e nella sua rinascita.

La voglia di riafferrare la sua quotidianità,di tornare ad essere alla guida del proprio destino partono da un primo approccio al mondo del volontariato, tramite l’operazione Mato Grosso, fino a ricrearsi una stabile posizione lavorativa circondato dagli affetti della famiglia e degli amici.

Ai ragazzi Alan ha ricordato quanto sia importante avere buone relazioni, legami sani ed onesti che non ci facciano perdere la buona strada.

Attraverso i suoi occhi e le sue parole siamo stati coinvolti con il cuore,ci siamo sentiti avvolti dalla sua serenità e sincerità e siamo stati colpiti dalla naturalezza con cui ha scelto di renderci partecipi di pagine di vita non sempre serene!

Grazie Alan, é stato un vero piacere conoscerti.

A presto

 

 

Allarme di San Patrignano: Droga in aumento fra i minorenni

 

Droga in aumento fra i giovani, in comunità per disintossicarsi ci sono anche minorenni.
L’Osservatorio di San Patrignano lancia l’iniziativa “Mettiamoci il cuore”, rivolta ad oltre 50mila giovani, l’anno a favore della prevenzione e diffonde i dati che attestano come il consumo di sostanze stupefacenti sia aumentato tra i giovani.
«Purtroppo stiamo assistendo ad un ulteriore aumento in questo anno. A metà anno erano già 20 i minorenni entrati in comunità e temo supereremo di gran lunga il dato dei due anni precedenti, comunque in crescita. I giovani sono sempre più privi di riferimenti e per questo diventa indispensabile un lavoro sulla prevenzione» spiega Antonio Tinelli, il presidente della comunità San Patrignano.
Il progetto di prevenzione “Mettiamoci il cuore” si rivolge alle ultime classi delle scuole medie e a quelle delle superiori, età maggiormente critiche in quanto secondo i dati dell’Osservatorio l’età media del primo contatto con le sostanze è 14 anni.

Leggi l’articolo completo pubblicato su Avvenire.