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Don Bosco San Salvario: la conclusione dell’Estate Ragazzi

Conclusione dell’Estate Ragazzi: è andato tutto bene!

(Don Bosco San Salvario – 8 Settembre 2020, Giulia Venco)

E con la fine dell’8° settimana si è conclusa la straordinaria esperienza dell’Estate Ragazzi! Quest’anno è stata più straordinaria del solito anche per le nuove abitudini che si sono dovute create nel rispetto delle normative. Ma nessuno si è lasciato scoraggiare e affidando a Dio l’esperienza si è riusciti a vivere settimane ricche di amicizia e novità.

Grazie al progetto La Bella Estate della Compagnia di San Paolo si sono visitati numerosi musei e laboratori interattivi della città, riscoprendo bellezze e sane opportunità a due passi da casa.

Grazie a tutti i bambini e ragazzi che ce l’hanno messa tutta e ci hanno trasmesso la voglia di ricominciare, grazie alle famiglie che sono state collaborative con tutta l’organizzazione e grazie agli animatori, educatori e salesiani che si sono spesi ogni giorno con il cuore di don Bosco! Grazie a tutti possiamo dire che è andato tutto bene!

E’ stato una fine settembre ragazzi anche di saluti: ringraziamo suor Alba per tutti questi anni spesi in mezzo ai ragazzi con passione ed energia e le auguriamo un buon inizio di una nuova missione!

Sale Cuneo: Come sta andando l’Estate Ragazzi?

I Salesiani di Cuneo raccontano l’esperienza dell’estate ragazzi in corso in oratorio, spiegando la tipica routine giornaliera. Di seguito l’articolo dedicato, pubblicato sul sito dell’opera.

Come sta andando l’Estate Ragazzi?

Quanti si stanno chiedendo passando davanti ai Sale e sentendo tanta musica, risate e grida: “Chissà cosa succede dentro?”Oppure quanti hanno esclamato: “Vorrei essere lì con loro!”
Ebbene sì, ci stiamo divertendo tanto, e vorremmo avervi tutti qui! Per farvi assaporare qualcosina, vi raccontiamo la nostra routine. All’arrivo, dopo il triage in cui alcuni volontari misurano la temperatura, ci ritroviamo tutti insieme, non più in anfiteatro come gli scorsi anni, ma nel campo in erba, tutti distanziati.

Tra una risata e l’altra prendiamo posto, condividiamo insieme un momento di preghiera e poi, dopo esserci scatenati ballando l’inno che ci accompagna da inizio estate, ci dividiamo per le attività tra i gruppi. Il primo passo è un bel momento formativo, in cui, seguendo il tema Superterra, discutiamo e ci confrontiamo su alcuni temi tra cui l’ecologia, la sostenibilità, l’ambiente e tanto altro… Che cosa aspetta secondo voi dopo la serietà? Il gioco!

Tutti i giochi sono preparati con cura dagli animatori, affinché vengano rispettate le norme che sono state imposte. Questo non significa mettere da parte il divertimento, anzi!Gli animatori hanno progettato tante nuove attività, mettendo in gioco la fantasia e l’immaginazione.
Fantasia che non manca anche nei laboratori in cui, rimanendo in tema sostenibilità, spesso ci capita di utilizzare materiale di scarto per darne nuova vita in mille modi inimmaginabili!

Insomma, nonostante tutto, l’estate ragazzi di quest’anno non ha nulla in meno rispetto agli anni precedenti, al contrario, forse ha qualcosa in più, lo spirito di essersi ritrovati con la consapevolezza che davvero è più bello insieme! E possiamo affermarlo con certezza, basta passare davanti ai cancelli all’orario d’uscita: vedreste tante mascherine, ma altrettanti occhi di bambini che brillano di gioia!

Estate Ragazzi Sale Cuneo: come reinventare il divertimento

Dopo settimane di preparazione e formazione, gli animatori e gli educatori dell’Oratorio dei Salesiani di Cuneo si sono schierati per dare il benvenuto a tutti i partecipanti dell’estate ragazzi 2020.

Una parola per descrivere questa prima settimana di estate ragazzi? GIOIA!
Nonostante le distanze con gli altri gruppi, poter vedere gli amici dopo tanti mesi chiusi in casa è stato meraviglioso! E ai Sale si sentono di nuovo le risate e le urla di gioia dei ragazzi, che sono tanto mancate durante il periodo di quarantena.

(Sale Cuneo)

In oratorio, l’ingegno dei ragazzi riesce a reinventare il divertimento: per non rinunciare al gioco con la palla, si gioca con i lenzuoli, evitando così il contatto per rispettare le norme sulla sicurezza.

Video LaGuida.it – 26 giugno 2020

Don Bosco San Salvario: Oratorio Estivo 2020

Le attività di Estate Ragazzi 2020 a Don Bosco San Salvario stanno per ripartire e verranno svolte in collaborazione con gli oratorio del San Luigi, l’oratorio Santi Pietro e Paolo e l’oratorio Sacro Cuore di Maria. Si riportano di seguito le indicazioni presenti sul sito dell’opera.

Questo sarà un anno speciale e siamo felici di rivedervi tutti. Ti invitiamo a prendere visione del regolamento per conoscere i cambiamenti e le novità.

Una estate senza fili ci aspetta e insieme scopriremo le tante sorprese!

ll centro estivo inizierà il 29 Giugno e continuerà fino al 7 Agosto dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17 (pranzo al sacco) . Riprenderà poi dal 24 al 28 agosto.

Le attività si svolgeranno presso:

  • Oratorio Santi Pietro e Paolo, via Giacosa 8, dalla 1° alla 4° elementare
  • Oratorio San Luigi, via Ormea 4, la 5° elementare e le medie

Il contributo per la settimana è di 40 euro, esclusi eventuali costi aggiuntivi di gite e uscite.

Referente attività

Oratorio san Luigi

Telefono Referente

3387257105

Mail Referente

oratorio@sanluigitorino.org

Durata attività

Da giugno a settembre

Rivolto a

Bambini, ragazzi e giovani

Salesiani Casale Monferrato: “C’era un volta un pezzo di legno” – Estate 2020

Oggi, lunedì 15 giugno 2020, l’Oratorio don Bosco del Valentino di Casale Monferrato riparte con le attività estive!

Per i bambini dalla prima elementare (frequentata) fino ai ragazzi di terza media (frequentata) fino al 31 luglio 2020.

Anche quest’anno vogliamo condividere la gioia di stare insieme nel tempo estivo, per rivedere gli amici e giocare rispettando le regole necessarie per trascorrere in sicurezza le giornate di vacanza!
Riapriamo l’oratorio ma ci teniamo all’osservanza scrupolosa della legge: cerchiamo di esser “buoni cristiani” ma anche “onesti cittadini” nel rispetto delle indicazioni che ci arrivano dalle autorità civili e dai comitati degli esperti… però con spirito di iniziativa e con un po’ di coraggio desideriamo organizzare al meglio tutto ciò che ci permette la legge. Sarà una bella occasione anche per capire l’importanza delle regole e del corretto rispetto di esse. In questo ci aiuterà l’avventura di Pinocchio: un pezzo di legno che prende vita ed è chiamato a crescere e a vivere al meglio.
Ci proviamo tutti insieme, perché è importante divertirsi nel modo giusto per difendere la salute di tutti, piccoli e grandi. L’Oratorio si impegna a garantire gli spazi e tutti i requisiti richiesti per svolgere il Centro Estivo: sarà fondamentale che ciascuno faccia la sua parte per rispettare le poche ma importanti regole di comportamento necessarie per stare insieme in sicurezza. Vi aspettiamo!

Salesiani Cuneo: Estate ai Sale 2020

Da lunedì 22 giugno ripartono le attività estive all’Oratorio Salesiano Don Bosco di Cuneo! Di seguito le informazioni principali dell’Estate ragazzi 2020 disponibili sul sito dell’opera.

Fino a sabato 13 giugno sono aperte le pre-iscrizioni all’Estate ai Sale 2020.

Qui di seguito trovate (cliccate sul nome per aprire l’allegato corrispondente):

La nostra principale attività estiva si rivolge a un’ampia fascia di bambini e ragazzi che va da chi ha frequentato la 1a elementare a chi ha terminato la 1a superiore. La proposta educativa e pastorale si concretizza in varie attività: giochi, laboratori, gite, momenti di formazione e preghiera.

A fare da guida, ogni anno, viene proposta una storia che comunica valori ispirati al Vangelo, in comunione con le altre parrocchie della Diocesi di Cuneo.

L’attività estiva è diretta dall’incaricato dell’oratorio e coordinata dagli educatori, però i veri protagonisti sono gli animatori, tutti volontari, che con la loro creatività e la loro energia si impegnano nell’animare le giornate. Per la formazione degli animatori l’oratorio si appoggia al Corso Animatori Diocesano e ai campi animatori organizzati dalla Pastorale Giovanile Salesiana del Piemonte.

Estate ragazzi

Da lunedì 22 giugno a venerdì 31 luglio 2020.

Per chi ha frequentato dalla 1a elementare alla 2a media.

Fasce di età:

1a e 2a elementare (coordinatore: Veronica)
3a – 4a – 5a elementare (coordinatore: Luca)
1a – 2a media (coordinatore: Denise)

Estagiò

Da lunedì 22 giugno a venerdì 31 luglio 2020.

Per chi ha frequentato dalla 3a media alla 1a superiore.

Coordinatore: Giorgio (Joy).

Iscrizione e segreteria

Costi:

– Costo di iscrizione: 12 euro (comprende maglietta e assicurazione)
– Costo settimanale: un figlio 25 euro, due figli 45 euro, tre figli 60 euro
I posti a disposizione sono limitati.

RICHIESTA DI ISCRIZIONE

compilare il modulo on line su www.salecuneo.it entro sabato 13 giugno.

chi non avesse la possibilità di compilare il modulo on line, può recarsi in oratorio da mercoledì 10 a venerdì 12 giugno dalle 16,30 alle 18,30.

da lunedì 15 giugno le famiglie dei ragazzi ammessi saranno contattate personalmente.

l’iscrizione si considera completata solo dopo l’effettivo pagamento e la firma dei moduli.

Oratorio Don Bosco Lanzo Torinese: Estate Ragazzi 2020

Dal 22 giugno, inizia l’esperienza dell’Estate Ragazzi “Stand Up” all’Oratorio Don Bosco di Lanzo Torinese.

Di seguito tutte le informazioni pubblicate sulla Pagina Facebook dell’opera.

Stand Up – Scegliere di cambiare… ti cambia la vita

Estate Ragazzi 2020 Lanzo Torinese, dal 22 giugno al 31 luglio dalle 07.45 alle 17.00.

  • Per i bambini dalla 1° alla 5° elementare
  • Per i ragazzi dalla 1° alla 3°media

Iscrizioni in oratorio (dalle ore 15.oo alle 18.30):

  • 8-9-10 giugno residenti;
  • 11-12 non residenti;
  • dal 15 giugno tutti fino al raggiungimento numero.

I bambini e i ragazzi saranno suddivisi nei locali dell’oratorio e della scuola “F.Albert”. Tutte le attività, laboratori e giochi saranno svolte secondo le linee guida de DPCM del Ministero.

Prezzi Residenti:

  • Quota d’iscrizione: € 15.00 (maglietta, assicurazione, spese di segreteria)
  • € 25.00 a settimana
  • € 130 per 6 settimane
  • Agevolazioni solo sull’intero periodo di 6 settimane (2° fratello € 100, 3° fratello € 80 + € 15 euro quota)

Prezzi non Residenti:

  • Quota d’iscrizione: € 15.00 (maglietta, assicurazione, spese di segreteria)
  • € 30.00 a settimana
  • € 160 per 6 settimane
  • Agevolazioni solo sull’intero periodo di 6 settimane (2° fratello € 130, 3° fratello € 110 + € 15 euro quota)

Riunione con i genitori venerdì 5 giugno alle ore 21.00 presso la chiesa parrocchiale (1 persona per famiglia) rispettando le giuste distanze di sicurezza.

Oratorio Don Bosco

Piazza Albert 11, Lanzo Torinese

oratorio.lanzo@libero.it

Aperto per ferie: progetto per l’estate ragazzi in tempo di pandemia

“Aperto per ferie: progetto per l’estate ragazzi in tempo di pandemia” è il documento realizzato dal servizio nazionale per la Pastorale Giovanile della CEI, sottoscritto da Diocesi e associazioni cattoliche (tra i firmatari anche SDB e FMA) per l’attività estiva in tempo di emergenza sanitaria.

***

Premessa
Forse non è un azzardo affermare che il nuovo secolo inizia adesso. Questi primi vent’anni del nuovo millennio sono stati ancora espressione del percorso fatto nella seconda metà del secolo scorso. L’esperienza della pandemia ha fatto saltare tutti gli schemi. Quello che sarà è ancora sotto osservazione e andrà studiato con attenzione.
Per il momento c’è ancora un’emergenza da attraversare.
Tra le tante necessità, si impone quella di un ritorno a quella che chiamiamo “vita normale” (cosa sarà normale, lo vedremo…) che per il momento deriva a sua volta da due esigenze molto forti: far ripartire l’economia e la vita sociale. Entrambi questi aspetti hanno conosciuto un “inverno” inedito: a congelare l’economia non è stato un disastro finanziario, così come a mettere in crisi le relazioni non è stato uno scontro o una rottura di incontri. Tutto è nato da una “sospensione” che ora non riporterà a una ripresa da “dove ci eravamo lasciati”, perché ci ritroveremo diversi dovendo capire in quale senso si manifesta questa diversità.

1. Bisogni e risorse
In questo contesto appena accennato, si impone un tema urgente sotto molti punti di vista: il tempo estivo. Normalmente esso si presentava come tempo di interruzione dell’attività più importante della vita di un fanciullo, di un preadolescente e di un adolescente. Lo spazio aperto dalla “vacanza” della scuola, si era offerto come spazio utile a un’esperienza diversa di vita comunitaria. È un’esperienza che si radica fin dai primi decenni del secolo scorso, quando i “bagni di sole” vengono aperti un po’ ovunque, anche nelle campagne e nelle città. Negli anni ’70 queste esperienze assumono caratteristiche diverse: si passa a connotare l’esperienza di vita comunitaria, si comincia a uscire entrando in contatto con il territorio, andando in montagna, pedalando insieme in bicicletta.

In questa situazione, del tutto nuova, alcune caratteristiche oggi sembrano essere un bisogno emergente e urgente. Proviamo a segnalarne tre:
• Anzitutto il bisogno di affidare i propri figli a qualcuno. I piccoli sono rimasti in casa per molte settimane, un fatto inedito. Ma un conto è tenerli in casa nel mese di marzo, un conto è farlo nel mese di luglio. I genitori che dovranno andare al lavoro, non sapranno a chi affidarli: i nonni sono quelli più fragili e forse la categoria che, ancora, avrà bisogno di rimanere il più possibile lontano dai contatti con altre persone. Le famiglie hanno avuto una grande tenuta in
queste settimane: molte di esse hanno dovuto condividere spazi ristretti e mai hanno avuto la possibilità di passare così tanto tempo insieme: bello, ma faticoso.
• Il secondo bisogno è quello di avere un occhio di riguardo per gli adolescenti. Non sono più ragazzi piccoli, non sono ancora giovani che da casa possono provvedere al proprio futuro. La sospensione della scuola ha aperto lunghi tratti di tempo senza finalità che per loro sono importanti. Gli adolescenti delle scuole superiori sono da molto tempo il sostegno di riferimento per le attività estive degli oratori: pur non essendo ancora al livello di veri e propri educatori, ne rappresentano l’anima che muove le tante attività. Poter tornare a offrire loro il richiamo di un tempo di impegno, il richiamo di un affidamento della comunità alla loro presenza e alla loro creatività, è un passaggio educativo importante. Anche per non lasciarli a casa nell’inedia.
• Il terzo bisogno è quello di non rinunciare alle attività educative dell’oratorio a oltranza. L’estate ragazzi rappresenta da tempo un collante per tutta la comunità, un luogo generativo di relazioni, incontri, legami. Da settimane i cortili dell’oratorio sono deserti e probabilmente lo saranno ancora a lungo. Ma c’è bisogno di far riprende la circolazione delle relazioni che aiuti la comunità a ritrovarsi, pur sapendo che non sarà più la stessa e che non sarà possibile (almeno nell’immediato) fare le cose di sempre. Anche i preti, infine, vivono una situazione simile a quella degli adolescenti: garantiti nel pane quotidiano (il loro stipendio non conoscerà interruzioni), hanno però bisogno di poter dare significato alla loro presenza nelle comunità.
Ovviamente tutto questo deve tenere in conto la situazione particolare che stiamo vivendo: la pandemia chiederà modalità nuove che dipenderanno molto dagli spazi che il mondo della sanità e le decisioni politico/amministrative decideranno di concedere oppure no.

I tre bisogni sopra descritti, rivelano contemporaneamente alcune opportunità.
Quella principale può essere identificata nella figura degli adolescenti animatori. Un tempo e una situazione del genere porta spontaneamente ad “affidarsi” a loro: sono i più sani (si ammalano meno di chi è adulto), hanno capacità tecnologiche molto più alte (vedremo che saranno necessarie), hanno creatività e flessibilità. Questo ci mette in un atteggiamento di partenza che è di responsabilizzazione e di fiducia nei loro confronti. Dovrebbe esserlo sempre, altrimenti non si diventa grandi. Ma potrebbe esserlo particolarmente oggi, dove le alternative non ci sono e quindi c’è un clima di maggiore disponibilità da parte degli adulti nel comprendere che le prime messe alla prova devono prevedere anche incertezze e sbagli.
La seconda opportunità riguarda i bambini e i ragazzi che, stanchi di essere relegati in casa, hanno bisogno di ricuperare il loro spontaneo istinto alle relazioni e agli incontri. C’è una carica, dentro di loro, che è andata via via accumulandosi e che ora chiede di essere spesa in qualche modo. Poterli rimettere in relazione fra loro, dovrebbe essere generativo anche di narrazioni e di storie che possono sostenere gli stessi adulti nella fatica di riprendere in mano una vita quotidiana non facile.
La terza opportunità riguarda la vita degli oratori. Già negli ultimi tempi molte fatiche venivano espresse rispetto alla forma e al tipo di presenza nella società: la forma ha chiesto di essere rivista in continuazione, perché il cambiamento d’epoca è stato più evidente nelle nuove generazioni e nelle azioni educative. Ma ora il passaggio è più che epocale: è un dopoguerra, dove c’è un clima da ricostruzione. Un contesto del genere può offrirsi come l’opportunità di un laboratorio per scoprire
il futuro, a patto di imparare ad agire pensando, raccogliendo le indicazioni utili che possono emergere e per non ritrovarci domani a viaggiare ancora a fari spenti.
Tutto questo ci porta a individuare una finalità generale che potremmo esprimere con uno slogan: in questo momento non ci interessa riaprire gli oratori; ci interessa la vita dei ragazzi.

2. Obiettivi e strategie
Questa parte di pensiero e progetto è la più faticosa, perché appoggia sull’incertezza delle scelte possibili. In questo momento esse sono particolarmente limitate; un po’ alla volta potrebbero aprirsi spazi di possibilità diverse: vedremo. Per non doverci trovare nella situazione di pensare e agire di fretta e all’improvviso, proviamo a ragionare per “fasi”: è un termine utilizzato negli ultimi tempi che ci permette di trovare subito un terreno di intesa.
Strategia di fondo è immaginare di organizzare l’esperienza estiva attorno all’idea di piccoli gruppi: uno/due animatori (adolescenti) con un gruppo di 8/10 ragazzi. Ovviamente questi animatori avranno bisogno di essere seguiti da educatori più grandi (i giovani disponibili).

Fase 0: la formazione dei gruppi
Premesso che bisognerà trovare una forma di iscrizione (la segreteria parrocchiale avrà il suo lavoro), si dovrà passare alla formazione dei piccoli gruppi. Ovviamente non è impossibile immaginare di mantenere gli schemi che più hanno funzionato nelle esperienze degli anni precedenti: un criterio è quello delle fasce d’età, ma non è l’unico.
Andranno suddivisi i bambini/ragazzi e assegnati a un animatore che si prenderà del tempo per incontrarli a distanza, cominciando a utilizzare i dispositivi e le piattaforme web.

Fase 1: attività gestite via web
Quando sarà tempo, è bene che l’attività estiva abbia un suo inizio ufficiale e condiviso con tutta la comunità. Per esempio si potrebbe far sì che esista una “festa di inizio” a distanza, uscendo sui balconi. Importante è che ci sia qualcosa di percepibile che dia l’idea dell’avvio di un percorso condiviso.
Da lì in avanti le attività nelle giornate si svolgono sotto la guida degli animatori che convocano i ragazzi utilizzando la rete internet. Possiamo suddividere le attività seguendo gli schemi classici:
• laboratori manuali: guidati dagli animatori, ogni giorno i ragazzi preparano qualcosa, facendolo insieme. Alla fine potrebbe essere importante che ciascuno presenti agli altri ciò che è riuscito a fare mostrando agli altri il proprio lavoro e raccontando cosa è accaduto mentre lo faceva.
• laboratori espressivi: è possibile cantare insieme, fare teatro recitando insieme fiabe, storie di film famosi oppure, per i più grandi, pagine di letteratura; si possono organizzare giornali di comunità raccogliendo notizie dal quartiere/paese, si possono fare esercizi di scrittura creativa.
• giochi: caccie al tesoro virtuali, sfide che mettano in rete tutto l’armamentario di piattaforme che i ragazzi hanno già in casa.
• la preghiera potrebbe essere all’inizio e/o alla fine della giornata e potrebbe essere che sia in collegamento con tutti. È il momento utile per il don o per i coordinatori adulti della comunità
per avvisi, comunicazioni, scambi di notizie/informazioni sulla vita dei singoli gruppi che si raccontano.
• Andare in gita effettivamente sarebbe difficile, in questa fase. Ma perché non si potrebbero scoprire storie legate alla propria comunità che vengono riprese attraverso interviste (sempre da fare in sicurezza) e condivise in rete? Perché non intervistare lo storico del posto che racconta ai ragazzi le vicende della propria comunità e del territorio circostante? Obbligati a spazi ristretti, i ragazzi sarebbero sicuramente più disponibili all’ascolto.
Fase 2: se/quando sarà possibile uscire e ritrovarsi a piccoli gruppi
Ipotizziamo uno scenario che un po’ alla volta si apre. Lo immaginiamo a luglio, oppure ad agosto quando difficilmente ci sarà l’esodo degli italiani verso le località di mare o montagna. O comunque (posto che ce ne sia la possibilità) le risorse economiche terranno i più a casa.
Le stesse attività sopra spiegate si possono continuare a vivere a piccoli gruppi: lo stesso animatore che ormai incontra e conosce i suoi ragazzi da qualche tempo, inizia ad accompagnarli in luoghi “spalmati” sul territorio in modo che avanzi l’idea di un oratorio diffuso in vari ambienti della comunità: l’oratorio stesso (utilizzato per fasce orarie, alla presenza di numeri contingentati e seguendo le precauzioni del caso – quest’anno niente cappellini: mascherine colorate!), gli ambienti scolastici, le palestre comunali, i parchi, i cortili, le piazze, i centri sportivi. Nasce l’idea di un oratorio “arcipelago”, sia nella gestione dei tempi (potrebbero essere necessarie fasce orarie diverse) che degli spazi: ovviamente occorrerà raccordarsi con le amministrazioni locali.
Questa fase va per il momento tenuta nel cassetto: potrebbe non aprirsi questa estate, ma potrebbe anche essere che si renda possibile. Sarà importante non farsi trovare impreparati e sarà compito, soprattutto, di un gruppo di giovani/adulti organizzarla con precisione in modo che i vari piccoli gruppi possano muoversi rispettando condizioni e regole che verranno offerte.

3. Due azioni imprescindibili
Questo progetto (che chiede di essere ripreso e rielaborato dai diversi territori – non è impossibile che la prossima estate l’Italia abbia condizioni di vita diverse a seconda delle regioni) prevede due azioni fondamentali e decisive.
La Chiesa non chiude
La prima è il messaggio, chiaro, che la Chiesa non chiude, che non abbandona i ragazzi a sé stessi, che chiede ai suoi preti e alle comunità educanti di rinnovare il proprio impegno di cura e accompagnamento. Soprattutto in questo momento. Non sarebbe un buon messaggio quello di concentrare tutta l’attenzione della Chiesa solo sulla liturgia (di cui tutti sentiamo necessità) o sulle attività caritative che incontrano i bisogni dei più poveri (che non passano in secondo piano). La maggior parte dei preti nei territori e nelle parrocchie sa che in questo momento la cura dei ragazzi e adolescenti non può rimanere solo in carico alle famiglie.
Per questo sarà importante sostenere una comunicazione forte che inviti le Diocesi ad attivarsi per una estate ragazzi possibile nelle forme che ciascuno riconoscerà come fattibili per sé nel rispetto delle normative governative.
La formazione degli animatori
Un lavoro del genere chiede agli animatori di reinventarsi. Posto che ogni anno la formazione andrebbe ripresa, quest’anno c’è bisogno di un’attività formativa diversa. Sarà cura del Servizio nazionale per la pastorale giovanile (lasciando la libertà ai territori e a quelle realtà che già hanno i loro percorsi) sviluppare moduli formativi on line che possano essere spesi e utilizzati anche dalle realtà più piccole e meno provviste di altri supporti.
Conclusione
Questo progetto nelle prossime settimane avrà uno sviluppo attraverso la stesura di strumenti che ne permettano la fattibilità. Si tratterà di sussidi che aiuteranno le realtà educative ecclesiali a mettere in atto azioni di cura nel rispetto delle norme che verranno via via indicate.
Preme dire, soprattutto, che il progetto è stato condiviso con gli incaricati regionali di pastorale giovanile di tutte le regioni ecclesiastiche italiane oltre che con i rappresentanti delle Associazioni e dei Religiosi e delle Religiose che hanno a cuore l’oratorio e partecipano a vario titolo al Forum degli oratori italiani, tavolo di lavoro permanente che fa riferimento al Servizio Nazionale per la pastorale giovanile della Conferenza episcopale italiana.

In particolare hanno condiviso e sostengono questo progetto:
ACR – Azione Cattolica Italiana ragazzi
AGESCI – Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani
ANSPI – Associazione nazionale San Paolo Italia
FSE – Scout d’Europa
CSI – Centro Sportivo Italiano
Congregazione San Filippo Neri
COR – Centro Oratori Romani
Figli della Carità – Canossiani
FMA – Figlie di Maria Ausiliatrice
Giuseppini del Murialdo
NOI Associazione
SDB – Salesiani don Bosco

Salesiani Cuneo: le Settembriadi – il “recupero” di Estate Ragazzi

Prima che riprenda la scuola, i Salesiani di Cuneo riaprono i battenti con un “recupero” di Estate Ragazzi grazie alle “Settembriadi“,  un modo per ritrovare i tanti amici con cui si è condiviso giugno e luglio e cominciare con il sorriso l’anno scolastico imminente.

Da lunedì 2 a venerdì 6 settembre 2019 l’appuntamento è previsto presso l’oratorio dei Salesiani di Cuneo con il seguente orario: inizio attività ore 9, pausa pranzo alle 12,15, ripresa attività alle 14,30 e chiusura alle 17,30. L’oratorio in ogni caso sarà aperto dalle 7,30 del mattino fino alle 19, per chi ne avesse necessità.

Il programma prevede giochi, laboratori, compiti, tornei, gare sportive, la visione di un film a tematica sportiva (quest’anno sarà “Herbie – il super maggiolino!”).

. Mercoledì 4 settembre, passeggiata con partenza dai Sale e ritorno nel pomeriggio (pranzo al sacco per tutti!)

. Venerdì 6 settembre si chiude il periodo di Estate Ragazzi con la gita alle Cupole.

Per chi non si fosse ancora iscritto, vi è ancora la possibilità di farlo lunedì mattina (non oltre le 9,30).

Alice a Sanca, paese di Meraviglie

Il racconto dello spettacolo teatrale “Alice a Sanca, paese di Meraviglie”, tenutosi presso l’oratorio San Cassiano, nelle parole dell’animatrice Livia Popa a cui va il ringraziamento della redazione.

Venerdì 26 luglio i ragazzi dell’”Estate all’Oratorio” di S. Cassiano in Riva, hanno offerto alle loro famiglie e agli amici un simpatico spettacolo di mezza estate che riproponeva le tematiche educative messe in atto durante questo periodo.

Alice e un ragazzo che rappresenta gli animatori del centro estivo, si sono persi in un paese strano, fatto di giochi di ogni genere, con tanti personaggi della saga di Lewis Carrol. Come uscirne? Naturalmente attraverso giochi ai quali ci si deve adattare e vincere…Ma il cammino è molto arduo, perché non è facile vincere il Re degli Scacchi o la Regina di Cuori. .. I nostri eroi ci riusciranno, con impegno e fatica, perché alla fine è comunque bello sapersi mettere in gioco e superare gli ostacoli che sovente la vita mette davanti!

Si è ripercorsa quindi l’avventura di una bella e simpatica estate che l’oratorio sta ancora vivendo e che durerà fino all’inizio dell’anno scolastico. La storia, più che raccontata e recitata, è stata cantata e soprattutto danzata con le coreografie dei nostri ragazzi e bambini, preparate dagli stessi giovanissimi animatori che si sono distinti per impegno e professionalità non comuni.

Il “Piccolo Coro “ dell’oratorio è stato diretto da Maria Scotellaro, la parte recitata da Chiara Ogliaro e Livia Popa, mentre le splendide coreografie sono di Alessio Iervasi, Annachiara Franco e Linda Guiati. Alla consolle, luci, musiche e parte tecnica Roberto Ragazzo con una folta schiera di super-giovanissimi aiutanti. Alla regia Simone Trada e Chiara Ogliaro. La parte fotografica e video, preparata da Livia Popa, ha ripercorso gli episodi più belli di un’estate, vero “Paese delle Meraviglie”, che ha messo tutti quanti in gioco, a partire dall’ esperienza del soggiorno alpino a Doues (AO), ai giochi d’acqua di Cigliano e Lessona, alle corse nei parchi , alla fantastica “apericena” con i genitori il giovedì 11 luglio.

E non è finita: questa prima parte si chiude venerdì 2 agosto e si riprenderà dal 19 agosto fino al 6 settembre, con la fantastica avventura delle “Olimpiadi ‘19” . Un’occasione da non perdere per tutti i ragazzi e bambini che amano lo sport che unisce.

Lo spettacolo di Sanca è terminato con il coro di ragazzi e genitori che hanno cantato insieme il tormentone di questa estate, composto ben 51 anni fa da un ragazzo che frequentava l’oratorio salesiano di v. Gluck a Milano.

E il cielo di Sanca si è colorato di Azzurro!