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Esposizione Nazionale dei Capolavori 2024: I giovani talenti di oggi, la nostra scommessa di domani

Pubblichiamo il comunicato stampa del CNOS-FAP nazionale sull’evento di lancio di presentazione dell’Esposizione dei Capolavori, che si svolgerà a Milano, Istituto Salesiano San Ambrogio giovedì 29 febbraio alle ore 10.

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Il concetto di Esposizione e di Capolavori risale al tempo di don Bosco, quando nel 1884 partecipò all’Esposizione Nazionale della Scienza e della Tecnica di Torino con il suo padiglione denominato: Don Bosco – fabbrica di carta, tipografia, fonderia, legatoria e libreria salesiana; un gioiello di innovazione e tecnologia in cui i protagonisti erano i giovani di Valdocco.

Il Capolavoro è lo strumento educativo che nella tradizione salesiana rappresenta la modalità migliore per stimolare gli allievi, il loro apprendimento, la loro creatività, il loro essere protagonisti del proprio processo formativo.

Il Capolavoro è il terreno di gioco in cui i giovani si misurano con il mondo delle imprese e del lavoro che a breve dovrà accoglierli e inserirli nei processi produttivi e valorizzarli nei propri talenti.

L’Esposizione dei Capolavori è l’ambiente per eccellenza dove le aziende entrano in gioco da leader, protagoniste nel misurare il livello di preparazione professionale degli allievi, e l’evento in cui si rafforza e consolida la sinergia tra il mondo del lavoro e il Centro di Formazione Professionale.

È una opportunità formativa che persegue la promozione della qualità della Istruzione e Formazione Professionale integrando in un unico evento tutti gli aspetti elencati, fornendo ai giovani la possibilità di un confronto con l’esterno sul valore di quanto realizzato, delle conoscenze acquisite nei percorsi formativi, sollecitando i Centri di Formazione Professionale ad uno scambio qualificante per saggiare le loro capacità, coinvolgendo le aziende nell’opera di validazione del lavoro formativo svolto.

Nel contesto Salesiano, il Capolavoro è sia uno strumento di apprendimento sia una prova mediante la quale l’allievo dei corsi di istruzione e formazione professionale dimostra di possedere le competenze necessarie a fronteggiare i compiti ed i problemi per l’ambito professionale in cui si è formato e si accinge a meritare una qualifica professionale. Il valore formativo e valutativo del capolavoro indica la competenza intesa come la padronanza della persona dimostrata nell’azione, esprime la capacità di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini personali in situazione di lavoro.

Il 29 febbraio 2024 alle ore 10,00 a Milano presso l’Istituto Salesiano S. Ambrogio (via Copernico, 9) si svolgerà l’Evento Lancio dellEsposizione Nazionale dei Capolavori – edizione 2024, iniziativa che la Sede Nazionale del CNOS-FAP (Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione Aggiornamento Professionale) promuove dal 2008.

Alla presenza del Cardinale Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore Superiore dei Salesiani, per sottolineare come si innova la tradizione di don Bosco e raccontare la visione salesiana del mondo della formazione professionale e della dignità del lavoro.

Alla presenza dell’Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia Simona Tironi, rappresentante dell’Istituzione Regionale che investe ingenti risorse nel Sistema dell’Istruzione e Formazione Professionale scommettendo sui giovani talenti e su un Sistema Regionale forte.

Alla presenza di Giovanni Brugnoli, Vicepresidente di Confindustria con delega al Capitale Umano, rappresentante significativo di quel mondo produttivo, che denuncia un mismatch tra domanda e offerta di lavoro, che dovrà valorizzare i giovani talenti di oggi in una scommessa di crescita per il domani di tutti.

Con la partecipazione di grandi imprese e aziende nazionali e internazionali che quotidianamente sono stakeholders dei Centri di Formazione Professionale salesiani del CNOS-FAP e collaborano per il raggiungimento degli obiettivi formativi dei giovani attraverso l’innovazione tecnologica e il know-how dei propri professionisti.

Rebaudengo, un corso al lavoro per giovani rifugiati – La Voce e il Tempo

Si riporta di seguito l’articolo apparso su La Voce e il Tempo.

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Lo scorso novembre, presso il CNOS-FAP Rebaudengo di Torino, ha preso il via un corso di formazione professionale per giovani rifugiati in collaborazione con l’Unione industriale di Biella e con la Croce Rossa italiana.

Si tratta di un progetto che in primo luogo vuole rispondere alla necessità di reperire lavoratori nel settore meccanico-tessile, che negli ultimi anni vive una crisi di produzione dovuta, primariamente, alla mancanza di manodopera connessa alle richieste – spesso troppo selettive – delle aziende.

Il progetto è coordinato dai tre partner sopra citati, che si occupano ciascuno di un aspetto specifico: il CNOS-FAP della parte di formazione, l’Unione Industriale di Biella della selezione delle aziende interessate e la Croce Rossa dell’individuazione delle persone da inserire nel progetto.

Tutti gli allievi infatti (15 in totale) provengono dal Campo migranti Fenoglio di Settimo, gestito dalla Croce Rossa, e hanno un’età compresa tra i 20 e i 40 anni.

Il corso prevede 120 ore di formazione professionale in ambito meccanico tessile, che hanno preso il via a dicembre, a cui si sommeranno le ore dedicate al corso sulla sicurezza e, infine, da gennaio un accompagnamento all’inserimento abitativo e lavorativo nella città di Biella seguito da un responsabile messo a disposizione dall’Unione Industriale.

«Finora», spiega Agostino Albo, direttore del centro di formazione professionale Rebaudengo, «non abbiamo registrato alcuna assenza da parte degli allievi; c’è una forte motivazione e volontà di portare a termine il percorso»

Non si tratta di un progetto isolato: l’anno scorso sempre al Rebaudengo si è svolto un corso simile rivolto ad immigrati nell’ambito della carrozzeria: su 14 allievi ad oggi tutti hanno trovato occupazione.

L’obiettivo ultimo di questo progetto, oltre che rispondere ad una richiesta di lavoratori specializzati nel settore di riferimento (in questo caso quello meccanico-tessile), si inserisce in quella che è una delle mission della formazione professionale salesiana, ossia formare gruppi di persone inoccupate, che per svariate motivazioni legate al loro status non riescono a trovare un’occupazione stabile, fornendogli una specializzazione e accompagnandoli nell’inserimento lavorativo.

Fondamentale l’impegno della Croce Rossa del Campo Fenoglio che monitora con attenzione l’andamento dell’attività, le presenze e, tra le altre cose, ha fornito l’abbonamento ai mezzi pubblici degli allievi per agevolare gli spostamenti.

Quattordici mestieri e 350 ragazzi nella casa di don Bosco a Valdocco – Il Sole 24 Ore

Si riporta di seguito l’articolo apparso su Il Sole 24 Ore a cura di Filomena Greco.

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Più di 350 ragazzi che imparano un mestiere in quella che è stata la “casa” di don Giovanni Bosco, nel cuore della Torino dei Santi, alla Consolata.

«Qui ci sono quegli allegri tamarri dei grafici, lì ci sono gli elettricisti, in divisa vedi i panettieri e i cuochi»

descrive sorridendo Giuseppe Puonzo che segue la comunicazione e il marketing per CNOS-FAP, l’ente per la formazione professionale dei Salesiani.

Anche lui, come molti, ha deciso di “cambiare vita” per dedicarsi ad una avventura che va al di là del lavoro.

Suona la campanella, al bar c’è la merenda preparata dai compagni nei laboratori di cucina tirati a lucido. Il cortile al centro, le aule intorno.

Per i ragazzi che si formano nella sede della Consolata il tempo scuola è un tempo lungo, grazie ai rientri e alle attività, e questo aspetto molto spesso rappresenta una chiave importante per motivarli, tenerli in un ambiente sicuro e familiare e aiutarli ad andare avanti.

«Abbiamo spesso ragazzi fragili, per questo servono regole molto chiare, ma in un clima familiare»

aggiunge Puonzo. Con un principio forte che tutti ripetono come un mantra:

«Qui non diciamo di no a nessuno».

E con un metodo di formazione che parte da una

«capacità diversa dei nostri allievi di imparare – spiega il direttore Fabrizio Berta – gli si offre una opportunità diversa perché un sistema formativo completo deve essere inclusivo e non dare a tutti la stessa cosa in ingresso, ma dare la stessa opportunità in uscita».

Si lavora dunque sui metodi di apprendimento più adatti alle diverse capacità e inclinazioni, si parte dall’esperienza per ricavare conoscenza e competenza, in base a unità didattiche di apprendimento.

Altro pilastro è l’esperienza in azienda, con percorsi di alternanza e apprendistato duale.

Infine, terzo aspetto essenziale è il lavoro sulle competenze, al di là di voti e giudizi.

«Questi sono i principi su cui si basa il lavoro degli Its e, in generale, la formazione terziaria professionalizzante»

conclude Berta. Percorsi, quelli legati alla formazione professionale, che portano all’autonomia, al lavoro, ma che spesso accendono nei ragazzi la voglia di continuare a studiare, come Pamela che è diventata parrucchiera, poi ha fatto il servizio civile, ha deciso di studiare Scienze dell’Educazione e oggi fa esperienza come educatrice.

«In un contesto di inverno demografico – aggiunge Carlo Vallero responsabile della pianificazione e dello sviluppo – davvero tutti noi siamo proiettati a non lasciare indietro nessuno. Tra l’altro le aziende chiedono 10 profili e noi possiamo offrirne due. È necessario dunque lavorare sulla dispersione scolastica e sulla fascia dei Neet, che in questa area ha numeri tremendi».

Nei corsi professionali organizzati in tutta Italia dai CNOS-FAP – 13 sedi in Piemonte, con 3.500 ragazzi, ma la presenza è diffusa in tutto il mondo con 40mila studenti – ci si forma fino ai 16 anni (età dell’obbligo scolastico), con la possibilità di un quarto anno formativo, seguendo i dettami della “Intelligenza nelle mani” tanto cara a don Bosco, con il 70% di formazione fatta in laboratorio o in stage, il resto in aula.

Quattordici i mestieri, nelle aree Food, Industria e Beauty.

«Sono 9mila le aziende presenti nel nostro database, con cui collaboriamo per le attività formative e per l’inserimento lavorativo dei ragazzi, dalle multinazionali fino ai singoli artigiani»

dice il direttore, Fabrizio Berta. Due i piani di collaborazione con le imprese, uno a livello nazionale, grazie ad accordi con aziende leader dal punto di vista tecnologico, un secondo locale, con reti miste costituite da aziende medie e piccole.

Il CNOS-FAP lavora nella formazione professionale con la Regione Piemonte dal 1978. Tra i mestieri ce n’è uno che forse più degli altri rimanda alla storia di don Bosco ed è quello di tipografo, oggi adattato grazie alle tecnologie più moderne, che si affianca al nascente Polo grafico, iniziativa che punta a diventare vera e propria impresa formativa, in collaborazione con le aziende del polo grafico di Torino.

Sui mestieri metalmeccanici, racconta Berta,

«abbiamo tenuto duro in passato, mantenendo nove corsi, e oggi davvero assistiamo ad una esplosione di richieste grazie a Industria 4.0, c’è stata una grande riscoperta».

In alcuni casi dunque serve guardare al di là della contingenza di mercato e attivarsi per rendere alcuni territori o filiere attrattive per giovani e lavoratori.

L’impresa formativa dei Salesiani, numeri alla mano, si può considerare una esperienza di successo, con un forte posizionamento sull’apprendistato duale, con oltre il 90% di successo formativo sia che si tratti di percorsi lavorativi sia che si consideri la scelta di proseguire gli studi.

E così capita che “l’ultima spiaggia” come spesso è considerata la formazione professionale diventi davvero una occasione di riscatto sociale grazie ad un mix di competenze, autostima e motivazione personale.

L’esperienza dei Salesiani nella formazione ha contribuito al successo di diversi percorsi formativi anche per target più adulti, si pensi alla formazione di oltre 500 addetti di Leonardo nella fabbrica di Cameri o all’esperienza legata all’ex Moi, con i percorsi di qualificazione professionale e di inserimento lavorativo per le persone straniere da anni residenti in quegli spazi.

L’area di azione dunque si allarga a progetti ad alto impatto sociale e formativo in capo al Centri di Formazione professionale, impegnati anche sul fronte delle Academy regionali per la qualificazione dei lavoratori adulti.

Claudio Belfiore, responsabile del personale, fa pesare la questione demografica come una variabile pesante per la formazione.

«Ci sono i fondi e le progettualità ma spesso mancano gli utenti»

aggiunge. Da qui una rinnovata attenzione verso i lavoratori matura che ad esempio hanno bisogno di reskilling e riqualificazione.

La chiave per la formazione professionale, nell’ottica di una esperienza molto radicata in Piemonte, è quella di essere un servizio territoriale, spiega Berta,

«che agisce in ottica di sussidiarietà, grazie a una forte collaborazione con enti locali e Regione e richiede una struttura solida e affidabile».

A Valdocco studiano anche i formatori:

«Più della metà degli spazi sono dedicati ad attività destinate agli educatori– spiegano – con un piano di riorganizzazione per rendere le persone capaci di diventare punto di riferimento per gli studenti e di attrarre i ragazzi che sono rimasti indietro».

E con gli Sportelli Lavoro, aggiungono i responsabili del CNOS-FAP,

«stiamo raccogliendo valanghe di richieste di aziende e persone che vogliono rimettersi in pista».

La cultura della persona e del lavoro promossa nei corsi del CNOS-FAP – La Stampa

Si riporta di seguito l’articolo apparso su La Stampa.

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CNOS-FAP è la formazione professionale dei Salesiani di Don Bosco, che dal 1978 raccoglie molti centri operanti in Piemonte con le attività di orientamento, formazione e inserimento al lavoro.

L’esperienza richiama l’opera del santo, che già intorno al 1850 a Valdocco si prese cura dei giovani con l’obiettivo di insegnare loro a leggere, scrivere e far di conto, ma anche a trovare un mestiere affinché potessero inserirsi nella società.

Da decenni CNOS-FAP fornisce maestranze qualificate alle aziende operanti nel vasto territorio della provincia di Cuneo: l’obiettivo primario è quello di assicurare agli allievi i mezzi e i valori per inserirsi nel mondo del lavoro con una forte qualificazione e motivazione.

Nel progetto educativo CNOS-FAP la formazione tecnica ha rilevanza, ma non si esaurisce nell’insegnare un «mestiere», perché promuove la «cultura della persona e del lavoro», collegandola al contesto economico e sociale da cui provengono gli allievi e alle loro specifiche potenzialità ed esigenze formative.

Le quattro sedi CNOS-FAP della provincia di Cuneo propongono, già da domani, giornate di Open Day per favorire l’orientamento e supportare i ragazzi nella scelta del proprio percorso.

La formazione professionale salesiana si sviluppa nelle quattro sedi di Bra, Fossano, Saluzzo e Savigliano, con decine di corsi, dall’automotive alla panificazione, dalla meccanica industriale all’acconciatura.

«La nostra caratteristica – ricorda Gianluca Dho, direttore della sede di Savigliano – è quella di essere vicini al territorio: sia per quel che riguarda le famiglie e gli studenti, sia per la richiesta formativa richiesta dalle aziende e dal tessuto economico della zona. Essere aderenti al mercato locale è fondamentale, perché significa preparare i ragazzi all’ingresso nel mondo del lavoro che cerca quelle figure professionali».

Nell’anno scolastico appena iniziato sono stati confermati tutti i corsi attivati e si è consolidata la crescita del numero di studenti.

Domani gli orari di apertura al pubblico per visitare i laboratori e gli ambienti degli istituti senza necessità di prenotazione, saranno diversi per ogni sede.

Dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 sarà visitabile la sede di Savigliano, in vicolo Orfane 6, dove sono proposti corsi di formazione professionale in operatore delle produzioni alimentari e della ristorazione e i corsi di diploma tecnico professionale in tecnico delle produzioni alimentari e tecnico dei servizi di sala e bar.

A Saluzzo, in via Griselda 8, dalle 9 alle 13 porte aperte sui corsi di formazione professionale nel settore del benessere fino alla qualifica di tecnico dell’acconciatura, nel settore turistico per i servizi di accoglienza e strutture ricettive, nel settore delle trasformazioni agroalimentari con il corso triennale di panetteria e pasticceria.

Dalle 8,30 alle 12,30, a Fossano in via Verdi 22, per i corsi di operatore in area meccanica, termo-idraulica, automotive, meccanizzazione agricola, elettrica, servizi alla persona e operatori del benessere in acconciatura ed estetica.

E infine il centro di formazione professionale di Bra, in viale Rimembranze 19, dalle 15 alle 18 aprirà le porte dei settori automotive, meccanica-industriale, termoidraulica, panetteria e pasticceria, servizi alla persona.

Seguiranno, a dicembre e gennaio, altre giornate di apertura per l’orientamento, pubblicizzate sulle pagine social delle sedi.

Scegliere CNOS-FAP non significa comunque precludere un percorso di studi più ampio: la maggior parte dei corsi triennali può essere completata con l’offerta formativa del quarto e anche del quinto anno, per integrare la qualifica professionale con il diploma professionale o l’esame di Stato.

Sono aperte anche le iscrizioni ai percorsi di qualifica per giovani e adulti con più di 18 anni, con un’offerta formativa finanziata interamente da Regione Piemonte, Fse, Fse plus e progetto Gol.

Tutte le informazioni sulle singole sedi sono rintracciabili dal sito generale.

 

Indagine. In crescita le spese per formazione e politiche attive – Avvenire

Si riporta di seguito l’articolo apparso su Avvenire.

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Secondo l’Osservatorio digitale, nel 2022 sono stati investiti dalle Regioni 3,4 miliardi di euro.

“Eppur si muove” potrebbe essere la sintesi dell’analisi sui dati dall’Osservatorio digitale che monitora i bandi sulla formazione professionale e le politiche attive del lavoro in Italia.

La piattaforma, ideata da CNOS-FAP Centro nazionale opere salesiane Formazione aggiornamento professionale e da Ptsclas, evidenzia come gli impegni di spesa in Italia dei bandi per la formazione professionale e le politiche attive del lavoro siano cresciuti, registrando quindi una tendenza positiva.

Infatti, l’Osservatorio digitale esplicita che nel 2022 ci sono stati oltre 1,2 miliardi di euro investiti nella formazione, per lo più ordinamentale, in leggero aumento rispetto agli 1,1 del 2020; mentre più evidente risulta la crescita dei finanziamenti dedicati alle politiche attive del lavoro con 2,2 miliardi del 2022 rispetto agli 822 milioni del 2020.

Questo è quanto risulta dallo studio di 262 avvisi pubblicati dalle Regioni, di cui 159 riguardanti le politiche della formazione e 103 relativi alle politiche attive del lavoro. Si può affermare quindi, che la tendenza delle politiche europee e nazionali è quella di implementare gli investimenti in questi ambiti, ritenuti ormai determinanti per lo sviluppo dell’occupazione.

In merito alla recente riforma degli istituti tecnici e professionali, si è analizzato il potenziamento degli Its academy e la proposta di sperimentazione della nuova filiera formativa tecnologica-professionale, così tanto voluta dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Riforme e risorse che possono servire a superare certe reticenze e disegnare un nuovo sviluppo del Paese basato sulle competenze.

«Siamo di fronte – spiega Giuliano Giacomazzi, direttore generale del CNOS-FAP – a una nuova sfida con la riforma del ministro Valditara. Auspichiamo che questa possa concorrere nella direzione di un pieno riconoscimento della IeFP-Istruzione e formazione professionale, delle sue peculiarità e della sua propria identità, alla pari dei percorsi scolastici. Il Cnos-Fap rileva un apprezzamento per la crescita e il consolidamento di tale filiera, che ha raggiunto un buon livello e che deve determinare gli ultimi tasselli per arrivare ad una sua piena realizzazione, ma mancano però ancora interventi strutturali che aiutino a superare le forti disomogeneità regionali. L’attenzione sullo sviluppo degli Its mette bene in evidenza la ricchezza formativa ed educativa della filiera lunga della formazione tecnico-professionale, come elemento conclusivo e di eccellenza».

 

 

Open Day CNOS-FAP: le date dei prossimi appuntamenti in giro per il Piemonte

Si riportano di seguito le date dei prossimi Open Day dei CFP sparsi per il Piemonte.

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Torino Agnelli

Il Centro di Formazione Professionale Agnelli è pronto per accogliere famiglie e futuri studenti allo scopo di presentare i suoi percorsi professionali:

  • Automotive – riparazione veicoli a motore
  • Saldocarpenteria
  • Meccanica industriale

Durante gli open day verrà presentata l’offerta formativa del centro, potrete visitare il centro con un nostro formatore ed infine sarà possibile usufruire di un colloquio di orientamento con i nostri orientatori esperti.

Vi aspettiamo ai prossimi open day:

  • 11 novembre 2023
  • 16 dicembre 2023
  • 20 gennaio 2024

Primo turno: dalle 9 alle 10:30
Secondo turno: dalle 10:30 alle 12:00

La prenotazione è obbligatoria!

Affrettati e prenota subito:

VI ASPETTIAMO NUMEROSI!

Novara

Al CFP dei Salesiani di Novara la formazione professionale ha aperto lo scorso anno anche agli allievi in uscita dalle scuole medie e quest’anno ha raddoppiato con l’inizio del nuovo triennale di ristorazione.

“Dopo la terza media” c’è anche la qualifica professionale e poi il diploma.

Un modo per acquisire competenze ed entrare nel mondo del lavoro.

In via Don Bosco 2/A puoi già prendere appuntamento per capire come funziona “il mestiere del cuoco” e sperimentarlo con le tue mani sotto l’attenta guida dei formatori.

Prenotati già adesso!

(Utilizza il modulo di prenotazione cliccando qui)

Le attività formative sono principalmente incentrate sulla pratica in laboratorio, ma non mancano nel corso del triennio le materie, che si chiamano unità formative: l’Italiano, l’inglese, la matematica e le scienze, la storia, la sicurezza, l’informatica che sono rivolte alla professione del cuoco e più in generale di chi vuol imparare un mestiere nel settore turistico alberghiero.

Il progetto formativo che nel CFP portiamo avanti è incentrato sull’attenzione alla persona secondo il sistema preventivo salesiano di Don Bosco.

Ti aspettiamo!

Scarica qui la cartolina di invito!

Fossano

Visite guidate in presenza senza necessità di prenotazione:

  • sabato 25 novembre dalle 8.30 alle 12.30
  • sabato 2 dicembre dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00
  • sabato 13 gennaio dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00

Serata di presentazione dell’offerta formativa del centro: martedì 28 novembre alle ore 18.00 in presenza presso la sede.

Possibilità di partecipare ad una lezione di laboratorio (scegliendo il settore professionale di interesse) il giovedì  pomeriggio. A breve verrà pubblicato il modulo di richiesta.

Possibilità di richiedere un colloquio informativo o altro appuntamento per visita scrivendo a: orientamento.fossano@cnosfap.net

San Benigno

Ecco le date dei nostri Open Day:

Ricordiamo alle gentili famiglie che è preferibile prenotare il proprio “turno”, telefonando alla segreteria didattica del centro.

CFP Bra, convegno con Confartigianato: Formiamo il futuro in ditte responsabili – La Gazzetta di Alba

Da La Gazzetta di Alba.

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Questo documento, «che è nato dal dolore e con tanta fatica, vuole essere un libro aperto e oggi (sabato 30 settembre, ndr) abbiamo aggiunto una nuova pagina». Maria Elena, mamma di Lorenzo Parella – morto a Udine il 21 gennaio 2020, mentre viveva il suo ultimo giorno di stage in un’azienda – accompagnata dal papà Dario, è intervenuta al convegno organizzato da Confartigianato Cuneo insieme al Centro di formazione professionale dei Salesiani di Bra, come corollario della due giorni dedicata al tema “Formiano il futuro”, iniziativa che ha coinvolto oltre 250 studenti delle terze medie di Bra e del territorio. Tante sono state le presenze istituzionali, molti di più i ragazzi. Accanto allo stato maggiore di Confartigianato Cuneo (il presidente Luca Crosetto, il vice Michele Quaglia, il direttore Joseph Meineri, il coordinatore sindacale Fabio Bertino, l’addetto stampa Paolo Riba), c’erano i vertici della sezione braidese con il presidente Luigi Capocchia e il vice Paolo Campigotto; poi rappresentanti della Regione, della Provincia, del sindacato, dello Spresal e del Comune. Sono stati accolti dal padrone di casa, don Riccardo Frigerio, e dal direttore del Cfp Davide Busato, anche tutti gli allievi del terzo anno del Cfp braidese, che ha cinque settori: meccanica industriale, meccanica auto, acconciatori, termoidraulici e agroalimentari con tanti formatori.
Il tema della sicurezza sul lavoro, con uno sguardo particolare alle esperienze di stage e di alternanza tra scuola e lavoro, è stato declinato in diversi modi, con alcune “parole chiave” ricorrenti: responsabilità, prevenzione, informazione e formazione. Si è sottolineata l’importanza di un «patto di alleanza» tra il mondo delle imprese, quello della scuola e le  famiglie degli studenti. La Carta di Lorenzo , nata a cura dei genitori con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, delle istituzioni di quel territorio e della formazione professionale salesiana – che si ispira in larga misura alla nostra Costituzione – è stata molto apprezzata da tutti i presenti in sala.

Siglata partnership fra Confindustria Moda e la Federazione CNOS-FAP

Pubblichiamo il comunicato stampa del CNOS-FAP Nazionale sull’accordo siglato ieri a Torino con Confindustria Moda.

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Torino, 26 settembre 2023 – Secondo le stime del Censis, in Italia entro il 2030 andranno in pensione 1.9 milioni di lavoratori, di cui circa il 6% nell’industria della Moda ed Accessorio. Nello stesso arco di tempo, si stima che la crisi demografica porterà ad avere 1.3 milioni di studenti in meno.

Per prevenire l’aggravarsi delle difficoltà che gli imprenditori già incontrano nel trovare nel mercato del lavoro operatori con le giuste competenze, Confindustria Moda, la federazione che riunisce le sette associazioni italiane della Moda e dell’Accessorio, e CNOS-FAP, Federazione Nazionale dei Centri di Formazione Professionale Salesiani, annunciano la firma di un accordo triennale di partenariato per promuovere la formazione professionale nell’industria della Moda e dell’Accessorio in Italia e nel mondo.

L’obiettivo di questa partnership è promuovere l’occupazione giovanile nel settore, fornendo una formazione professionale di alta qualità, soprattutto per ragazze e giovani in Italia, anche provenienti da altri Paesi. Gli obiettivi specifici includono l’attrazione dei giovani verso la formazione professionale, il potenziamento delle competenze degli studenti e dei formatori nel settore moda e accessorio, e lo sviluppo di percorsi formativi dedicati a questo settore in varie regioni italiane.

Il progetto prevede anche lo scambio internazionale attraverso la rete dei DBTech Salesiani per facilitare l’inserimento occupazionale di giovani stranieri nel settore moda ed accessorio, formati nei Paesi d’origine nelle scuole salesiane. Il coordinamento di questa partnership sarà gestito da un Comitato di Coordinamento composto da rappresentanti di Confindustria Moda e CNOS-FAP.

L’accordo avrà una durata di tre anni, dal 2023 al 2026, con possibilità di rinnovo.

“Questo accordo rappresenta per noi l’apertura di un nuovo fronte per la nostra missione salesiana” afferma don Giuliano Giacomazzi, Direttore Generale della Federazione CNOS FAP. “Con esso inizia una collaborazione strategica con il mondo della Moda e dell’Accessorio inserendosi nel processo di valorizzazione del Made in Italy. La speranza è di offrire alle ragazze e ai ragazzi un accompagnamento formativo ed educativo che promette sbocchi lavorativi particolarmente promettenti e aperti all’innovazione, secondo la ricca tradizione di don Bosco e dei Salesiani, in una comune visione condivisa con Confindustria Moda, a cui esprimiamo tutta la nostra gratitudine.”

“Siamo orgogliosi di firmare questo accordo con una realtà quotidianamente impegnata nel supportare l’integrazione nella società dei giovani di tutto il mondo come CNOS-FAP” commenta Ercole Botto Poala, Presidente di Confindustria Moda “La sfida della formazione è particolarmente sentita oggi nell’industria della Moda e Accessorio, motore fondamentale dell’economia italiana, per la difficoltà
sempre crescente nel trovare nel mercato i professionisti con le competenze necessarie. Con questa partnership compiamo un importante passo avanti per aiutare le imprese nelle loro sfide quotidiane, contribuendo anche alla nobile missione dei Salesiani di promuovere una giusta integrazione”.

Questo accordo è promosso dal Comitato Education di Confindustria Moda, che da anni è impegnato nel contatto del mismatch fra la domanda di competenze delle imprese e l’offerta del sistema educativo. I successi ottenuti negli anni dal Comitato Education, presieduto da Paolo Bastianello, sono ulteriore conferma dei risultati che il settore può raggiungere lavorando come sistema.

CFP Alessandria: tanti nuovi corsi in partenza con il Progetto GOL

Dal sito dei salesiani di Alessandria.

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GOL, “Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori”, è il programma introdotto per provare a rilanciare l’occupazione in Italia e combattere la disoccupazione.

Il programma GOL è il fulcro dell’azione di riforma delle politiche attive del PNRR e si affianca al Piano per le nuove competenze, al potenziamento dei centri per l’impiego e allo sviluppo dell’alternanza formazione/lavoro.

Al CFP di Alessandria sono in partenza i seguenti corsi, aderenti al programma:

CFP Novara: storie dei ragazzi che scelgono la formazione professionale

Dal sito del CFP di Novara.

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Via Don Bosco 2/A

Qui a Novara prendono le mosse alcune delle storie dei ragazzi che scelgono la formazione professionale.

Un portoncino con davanti una rampa per consentire a tutti l’accesso. Ma proprio a tutti.

Il logo CNOS-FAP Piemonte con il colore azzurro di Novara. Sopra le bandiere dell’Europa, dell’Italia e del Piemonte, che stanno ad indicare che si tratta di un luogo pubblico. È un Centro di Formazione Professionale.

Una scuola: se volete chiamatela pure così. Importante sapere che è un luogo dove si impara un mestiere in laboratorio, e nel mentre si impara a stare insieme con altre persone della stessa età, rispettando le regole.

Ad esempio la regola delle 3 P: Presenza, Puntualità e Partecipazione. C’è infatti un regolamento, si sottoscrive un patto educativo con l’allievo, la famiglia e i formatori. Ma di questo vi parlerò un’altra volta.

I Salesiani a Novara

Un’offerta formativa che va dalle “medie” al “liceo Scientifico” a cui da quest’anno si è aggiunta quella del percorso triennale di qualifica professionale.

È il primo titolo di studio che si può conseguire nell’Istruzione e Formazione Professionale ed è gratuito. E poi si può anche continuare oppure andare a lavorare.

Si spera e per questo si lavora, con il supporto dei loro genitori.

Il progetto di formazione professionale salesiano “dopo la terza media”

Nel loro progetto, le ore di formazione in laboratorio sono tante, quasi la metà delle 990 annuali. Al terzo anno andranno in stage, ma già prima potranno fare delle esperienze di tirocinio formativo in aziende.

Si impara ad usare le mani, ma si impara anche ad usare la testa perché al CFP si studia anche italiano, inglese, matematica, scienze, diritto, storia, economia, organizzazione aziendale, sicurezza.

L’insegnante, quello che a liceo o all’istituto tecnico si chiama “il professore”, qui è “il formatore”. E accompagna gli allievi al successo formativo. Ossia li farà diventare dei cuochi o comunque ci proverà e sicuramente ci andrà molto vicino.

Non mancano gli intervalli per rifiatare in sala giochi o nei campetti di calcetto e basket. Né le uscite sul territorio circostante per visitare qualche azienda o qualche luogo particolare.

I corsi per i maggiorenni

Al CFP, così chiamiamo il Centro di Formazione Professionale, ci sono anche dei giovanotti più cresciuti, maggiorenni che sono disoccupati e attraverso un percorso breve di formazione e stage in azienda si preparano ad entrare nel mondo del lavoro. Anche qui si tratta di un corso gratuito. Anche loro sono sempre presenti e puntuali.

Tutti hanno ricevuto l’abbigliamento da lavoro, la giacca (con lo stemma) e il pantalone, “sale e pepe”, il grembiule, il torcione, gli zoccoli bianchi con il puntale e il tradizionale ed immancabile cappello da cuoco che portano nello zaino di ordinanza con tanto di logo CNOS-FAP.

Mentre un gruppo è in laboratorio, l’altro è in aula di informatica (un pc ciascuno ovviamente!) oppure nell’aula didattica dotata di videoproiettore, a fare lezione.

Come voleva Don Bosco per i suoi ragazzi, che sapessero leggere, scrivere, far di conto ed avere un mestiere nelle mani per andare a testa alta nella vita.

Gli altri corsi

Da Via Don Bosco entrano anche i giovani dell’ITS “Trasporto e Logistica Sostenibili” e gli apprendisti. I primi sono diplomati che invece di proseguire con l’università frequentano un corso biennale per specializzarsi nel settore. Gli altri sono lavoratori neo assunti con contratto di apprendistato professionalizzante che devono svolgere la formazione finanziata.

E tutto questo succede dietro il portoncino di Via Don Bosco 2/A.

PS:
Succede che gli allievi di Via Don Bosco 2/A, vengono inseriti in un progetto che li accompagna da prima che entrino a dopo.

Che non è solo una scuola, che la relazione con il mondo del lavoro è reale e stretta, che é un cammino che offre tante opportunità per tutte le esigenze, chi più brevi chi più lunghe.