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Chi sono i genitori? Formazione e confronto con Amici di Don Bosco

La Voce e il Tempo di questa domenica, 14 giugno, dedica un articolo all’incontro online che si è svolto lo scorso 6 giugno da parte dell’Associazione Amici di Dosco sul tema “Chi sono i genitori?“. Si riporta di seguito l’articolo a cura di F. Bel.

CORRELAZIONI – IL 6 GIUGNO INCONTRO ON LINE DELL’ASSOCIAZIONE IMPEGNATA NELLE ADOZIONI INTERNAZIONALI

Chi sono i genitori?

Formazione e confronto con Amici di Don Bosco

Il bambino e la sua crescita, la sua educazione sono il cuore della missione salesiana: negli oratori, nelle scuole, nei luoghi dove le famiglie sono in difficoltà o non ci sono. Così il campo dell’adozione internazionale è ambito di impegno per chi si ispira al carisma di don Bosco e in particolare dalla seconda metà degli anni ‘80 lo è attraverso l’associazione Amici di Don Bosco.

Se al centro c’è il bambino e la sua crescita, la famiglia che lo accoglie e le sue relazioni, fondamentale è il percorso di formazione e sensibilizzazione, anche in tempo di distanziamento sociale. Così è nata l’idea di mantenere attraverso il web i contatti e gli obiettivi del cammino e l’Associazione ha proposto sabato 6 giugno il primo incontro on line (dopo una puntata ‘zero’ in aprile) di «CorRelazioni», il ciclo di appuntamenti che era previsto in questo anno «per esplorare insieme il mondo delle relazioni che si intrecciano attorno all’adottato». «Abbiamo iniziato», spiegano i referenti dell’associazione, «con la relazione per eccellenza, quella tra genitori e figli. E quando si parla di adozioni le sfumature si fanno più importanti e le figure genitoriali di cui tenere conto aumentano».

Ad aprire la condivisione: Giovanni Berton, Francisca Noha e Aroti Shrimati Bertelli del gruppo di adottati adulti dell’associazione, che hanno focalizzato la riflessione a partire da «quanti e quali» genitori entrano in gioco. «Ci sentiamo dire che genitore è chi cresce, ama, si prende cura. Ma questo esclude un seppur breve tratto della nostra vita che sono le origini», ha sottolineato Aroti.

Ai papà, che tante volte rimangono sullo sfondo, si è dato voce e spazio con l’esperienza di Enzo Alfano, genitore di una ragazza di origini indiane e di un ragazzo di origini filippine, che ha evidenziato come oggi sia impensabile non tenere conto della storia degli adottati: nel 2019, infatti, l’età media dei bambini in adozione internazionale è stata di 6,6 anni e non si può pensare di trascurare una fetta così importante della loro vita.

La ricchezza delle narrazioni condivise sabato scorso è stata anche la varietà delle esperienze riportate. «Mamma io l’ho detto a una sola persona nella mia vita, così come papà», ha detto Giovanni, adottato a pochi mesi.

Mentre Aroti, adottata all’età di 9 anni, ha faticato a riconoscere nelle persone che l’hanno adottata i suoi genitori: non poteva fare finta che tutto fosse immediato e normale, perché sarebbe stato come tradire il suo passato e chiamarli «mamma» e «papà» sarebbe stato come negare una parte di sé di cui conservava un ricordo molto vivo. Quanto è stata inclusa la famiglia d’origine nella loro storia? E come la narrazione del passato delle origini ha influenzato il legame con la famiglia adottiva? A casa di Giovanni è stato molto naturale parlarne («sentivamo di essere un dono l’uno per l’altro»), mentre per Francisca «non parlarne ha facilitato in un primo momento la costruzione di una relazione più intima, più nostra». Ma crescendo ha avvertito una mancanza e il bisogno di colmare dei vuoti.

Per una buona cultura dell’adozione è indispensabile il passaggio da «ti ho amato come se fossi mio figlio a ti ho amato perché sei mio figlio» o meglio ancora con il tempo verbale al presente: «ti amo perché sei mio figlio». Con l’adozione insieme al figlio infatti nascono una mamma e un papà. «Il bambino», sottolineano, «è una risposta nuova a un percorso nuovo. Ed è un percorso che dura tutta la vita».

Infine, si è parlato di due sentimenti molto presenti nel racconto dell’adozione, ovvero la rabbia e a gratitudine. La rabbia verso i genitori biologici per la ferita dell’abbandono e verso i genitori adottivi per i silenzi e i segreti tenuti nascosti. Ma anche la trasformazione di questa rabbia in energia, impulso vitale e comprensione, nella consapevolezza che l’abbandono non è facile neanche per chi lo mette in atto.

Tante condivisioni, domande e risposte che non si possono esaurire in un incontro e per questo il cammino dell’Associazione prosegue (in ottobre con incontri anche in presenza) con la consapevolezza di aver aggiunto, in un sabato pomeriggio, un altro tassello a quello che è il percorso delle famiglie che vivono l’esperienza dell’adozione, mai conclusa «perché l’amore si espande sempre».

Per approfondire le iniziative dell’Associazione: www.amicididonbosco.org

F.BEL.

«TUTTO CONCORRE AL BENE»: programma di incontri on line per le realtà parrocchiali di Piemonte e Valle d’Aosta

Si riporta di seguito l’articolo a cura di don Luca Ramello dedicato al progetto formativo “Tutto concorre al bene” proposto dalla Diocesi di Torino per la Pastorale giovanile del Piemonte e della Valle d’Aosta. A seguire, le informazioni utili e la locandina con il programma.

Il primo incontro formativo online previsto per domani, venerdì 12 giugno 2020, alle ore 21.00, dal tema “questo tempo non sapete valutarlo? (Lc 12,56)” sarà disponibile sulla Pagina Facebook MGS Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania.

Il laborioso e complesso cammino di ripartenza degli Oratori dopo il lungo lockdown per la pandemia da Covid-19, sta giungendo finalmente alle sue battute finali.

Ciò non significa che tutti gli Oratori diocesani e regionali potranno riaprire nell’immediato: alcuni inizieranno le attività estive a partire già dalla prossima settimana, altri dal 22 giugno o nel mese di luglio, molti altri invece riapriranno a settembre. Come si era già precisato nei passati interventi su «La Voce e il Tempo», sono tre i criteri pastorali di fondo per le attività degli Oratori dei prossimi mesi: la modularità circa le attività proposte, la gradualità della riapertura in ragione della preparazione e la differenziazione in relazione alle forze educative disponibili.

Tuttavia – ed è il senso di questa nuova comunicazione – il progetto formativo nato dall’intenso lavoro di queste settimane e dagli incontri con tutto il clero – l’ultimo proprio mercoledì u.s. – non riguarda solo chi farà attività estive ma sarà un’occasione preziosa per tutti gli Oratori che, in questi mesi o in autunno, vorranno riprendere le loro attività pastorali.

È un appello sincero ai parroci, ai preti giovani (ai quali si esprime sincera gratitudine per la pronta collaborazione e la partecipe condivisione) e a tutti i responsabili di Oratorio: il progetto formativo «TUTTO CONCORRE AL BENE» (Rm 8,28), offerto a tutta la nostra Regione Ecclesiastica, Piemonte e Valle D’Aosta, è un’occasione preziosa da non perdere, per poter rimettere in moto i cuori, le menti e le volontà delle nostre comunità educanti.

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PROGETTO FORMATIVO ORATORI ESTIVI 2020

Facendo tesoro del lavoro di queste settimane, degli incontri con tutto il clero e in relazione alla nuova documentazione, è stato preparato un progetto formativo, offerto a tutta la nostra Regione Ecclesiastica, Piemonte e Valle D’Aosta.

È una proposta: molti Oratori stanno già facendo la loro formazione, per cui i moduli qui presentati sono un’opportunità, anche a integrazione dei singoli percorsi.

In allegato la descrizione del progetto e la locandina con il programma dettagliato.

VADEMECUM ORATORI ESTIVI 2020

A partire dai moduli formativi e con il lavoro delle Commissioni, si preparerà un vademecum per la riapertura degli Oratori. Resta ovviamente necessario risolvere un’ampia serie di dubbi e incertezze, per le quali il Tavolo Oratori è continuamente operativo, in stretto contatto con le Istituzioni, tra cui l’avvio dei campi estivi e le attività AGESCI. Su questi aspetti confidiamo di poter avere indicazioni chiare nel più breve tempo possibile.

CONSULENZA E ACCOMPAGNAMENTO

L’Ufficio di Pastorale Giovanile e la NOI TORINO restano a disposizione per chiarimenti, sostegno e accompagnamento dell’avvio delle attività estive, sia dal punto di vista educativo quanto normativo.

Per ulteriori info: