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Lettera dell’Ispettore – Settembre 2022

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di settembre 2022 in occasione dell’inizio dell’anno nella scuola e nei centri di formazione professionale (CFP).

Valdocco, 12 settembre 2022

A Direttori, Presidi, Docenti, Personale
delle Scuole Salesiane di Piemonte e Valle d’Aosta

e

A Direttori sdb, Direttori di Centro, Formatori e
Personale dei CFP di Piemonte e Valle d’Aosta

Eccoci di nuovo ai blocchi di partenza! Credo con una porzione di speranza in più, visto che almeno la pandemia sembra aver allentato la sua morsa. Certo, il mondo continua ad abbracciare il suo fardello di sofferenza: basti pensare alla guerra in Ucraina che tante conseguenze porta anche alla nostra vita quotidiana, per non parlare delle conseguenze che porta sul campo di battaglia, a tanta povera gente, soldati, famiglie… La speranza quest’anno è alimentata anche da una novità inattesa, che illumina il primo mese di scuola;

l’annuncio della canonizzazione del primo santo coadiutore salesiano, il Sig. Artemide Zatti: emiliano, emigrato in Argentina nel 1897 (a 17 anni) e lì diventato salesiano. Il 9 ottobre prossimo a Roma Papa Francesco, che da tempo ne apprezzava le virtù e ne invocava l’intercessione, lo canonizzerà. Un santo infermiere, che ha curato tanta gente in zona di missione, con dedizione totale, cercando di riconoscere ogni volta nelle persone ammalate la presenza del Signore.

Sorella, ha un vestito per un Gesù di 12 anni? Chiedeva alla suora addetta quando un ragazzo ammalato arrivava in ospedale. Oggi e nei giorni a seguire entrano o rientrano da noi tanti “Gesù” di età diverse. I più non hanno bisogno del vestito di stoffa; sono da “vestire” in altro modo: certamente di cultura e di professionalità, di vicinanza e di comprensione, di dialogo e di orientamento, di concretezza e di speranza nel futuro, di crescita nella capacità di amare e di fede nel Signore della Vita. In un certo senso nei nostri consigli di classe ci diciamo: Collega, hai/abbiamo un po’ di cultura per un Gesù di 10 anni? Hai/abbiamo un po’ di amorevolezza per un Gesù di 14 anni? Hai/abbiamo un po’ di fede per un Gesù di 18 anni? Il tema del “vestito” inteso come frutto di un percorso educativo non è nuovo nella tradizione salesiana. Quando Domenico Savio domanda a Don Bosco: Mi condurrà a Torino per studiare? Don Bosco gli risponde: Mi pare che in te ci sia una buona stoffa. Domenico replica: E a che cosa può servire questa stoffa? – A fare un bell’abito da regalare al Signore. Dirà Don Bosco. E Domenico concluderà: Dunque io sono la stoffa e lei sia il sarto. Dunque mi prenda con lei e farà un bell’abito per il Signore. Siamo chiamati a confezionare abiti educativi per i nostri Gesù.

Consapevoli di questa missione “sartoriale”, eccoci pronti ad accogliere i ragazzi. Alcuni li accogliamo più volentieri; con altri invece, facciamo più fatica, perché Gesù in loro sembra nascondersi davvero bene! Eppure tutti sono stati messi sulla nostra strada dalla Provvidenza per essere vestiti, formati, orientati, accompagnati, guidati, nel mare affascinante, ma anche talora tempestoso e certo misterioso della vita. Buon anno allora a tutti/e voi, e buon lavoro sartoriale, con questo stuolo di Gesù, uno diverso dall’altro, che si presentano davanti ai nostri occhi e che si intrufolano inevitabilmente nel nostro cuore.

Chiediamo a Maria Ausiliatrice e a Don Bosco, con il supporto di Artemide Zatti, di essere pronti a vestire, nel modo più adatto a ciascuno, i tanti Gesù che varcano anche quest’anno le porte delle nostre scuole e dei nostri CFP.

Con grande stima, affetto e riconoscenza,
Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP

 

Lettera dell’Ispettore – Luglio 2022

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di luglio 2022.

Valdocco, 24 luglio 2022

A confratelli e laici corresponsabili di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania

Carissimi/e, 

vi scrivo in un momento dell’anno in cui alcuni ambiti pastorali stanno andando  gradualmente a limitare il proprio volume di attività, mentre altri continuano a pieno ritmo:  Estate Ragazzi, campiscuola locali e ispettoriali, pellegrinaggi, vacanze studio o vacanze  comunque pensate con intelligenza pastorale. Le parrocchie poi (come altri ambiti pastorali, 

quali per esempio case famiglia e comunità per MSNA) non vanno mai in ferie, anche se in  queste settimane diminuisce la mole di iniziative abitualmente proposte. Tra le diverse  attività in corso o prossime a realizzarsi vi invito ad accompagnare con particolare affetto e  preghiera le esperienze missionarie in Lituania, Romania e Albania

Colgo l’occasione per salutarvi e augurarvi un’estate serena e speriamo anche riposante,  abitata da una visita ai propri familiari e da qualche giorno di sano stacco dal lavoro quotidiano. Insieme a questo approfitto per darvi alcune comunicazioni relative alla vita  dell’Ispettoria.  

Una prima importante comunicazione che devo darvi riguarda la nostra opera di San  Benigno: il 12 luglio scorso il Rettor Maggiore ha approvato la nostra richiesta di riconsegnare la parrocchia “Santa Maria Assunta” alla Diocesi di Ivrea a partire dal 1°  settembre 2022. Affidata ai salesiani nel 2015, dopo che per più di un anno essa era rimasta  senza una cura pastorale continua, ora essa torna alla cura pastorale della Diocesi. Approfitto  per ringraziare il parroco e tutti i confratelli della comunità di San Benigno che in questi anni  hanno offerto il loro servizio pastorale per il bene dei fedeli. È naturale che la comunità  continuerà a rendersi disponibile nei limiti del possibile di fronte alle richieste di aiuto che  potranno arrivare dal nuovo parroco diocesano.  

Una seconda comunicazione riguarda il Noviziato del Colle Don Bosco. A seguito della  recente decisione del Rettor Maggiore e del suo Consiglio (09 06 2022) di chiudere il  Noviziato di Genzano a partire dall’anno 2022-2023 e di avere in Italia un unico Noviziato al Colle Don Bosco, scaturisce come conseguenza che tutte le ispettorie del Curatorium di  Genzano (CRO, ICC, IME, ISI, MOR, POR, SSM, SMX), invieranno adesso i loro novizi al  Colle Don Bosco. Il 6 settembre prossimo dunque (guidati sempre dal Direttore – Maestro  Don Enrico Ponte) inizieranno il Noviziato 17 giovani di varie ispettorie, tra cui anche i nostri  3 prenovizi Damiano Bollati, Roberto Tufilli e Riccardo Usai, ai quali va il nostro saluto  affettuoso unito alla preghiera perché il cammino di “immersione” nel carisma salesiano possa aiutarli a discernere il meglio possibile come il Signore desidera che fiorisca la loro vita  nella Chiesa e nel mondo. 

Proprio all’interno di questo cammino di discernimento è scaturita una settimana fa la scelta  del novizio ICP Luca Cordone di interrompere il Noviziato. Continuiamo ad accompagnare Luca con tanto affetto e stima, e affidiamo al Signore il proseguimento del suo cammino di  discernimento.  

La terza comunicazione riguarda alcuni prossimi appuntamenti.  

Innanzitutto, come già scritto nella lettera di giugno, ricordiamo Don Franklin Amal, che  sarà ordinato presbitero il 6 agosto a Chennai, in India. A lui indirizziamo i nostri auguri  affettuosi e assicuriamo la nostra preghiera. Io avrò la grazia di partecipare in presenza  all’ordinazione.  

Un’altra data significativa che dobbiamo appuntarci, oltre alle tradizionali Prime  Professioni del Novizi, è senz’altro quella delle Professioni Perpetue: il 10 settembre 2022  al Colle Don Bosco tra gli altri emetteranno i voti perpetui Mariano Licciardi, Vytautas  Markunas ed Elvis Yuonfaa, che appartengono alla nostra ispettoria (Elvis in convenzione  con AOS). Con loro celebreranno la Professione Perpetua anche Oliver Katongo (ZMB),  Jose M. De Jesus e Alarico Lopes (entrambi TLS), studenti di teologia alla Crocetta. Per  tutti loro chiediamo un’offerta completa di sé al Signore ed un cuore che si lasci plasmare su quello di Gesù Buon Pastore. 

Vi segnalo poi che nel pomeriggio del 2 settembre si svolgerà il tradizionale incontro con  i Consigli delle CEP, al termine del quale, specialmente con quanti appartengono alla  arcidiocesi di Torino, saluteremo Mons. Cesare Nosiglia e lo ringrazieremo del suo servizio  episcopale e della bella apertura che lui ha sempre manifestato nei confronti del mondo  salesiano.  

Vi preannuncio infine che, nella mattinata del 3 settembre, ci riuniremo online con le varie  comunità dell’ispettoria.  

Su tutti gli appuntamenti citati arriveranno indicazioni più dettagliate in futuro. 

Carissimi/e, per ora è tutto. Il Signore ci accompagni e ci benedica con i doni di cui  abbiamo più bisogno: tra gli altri doni che invochiamo mi vengono in mente la pace, la  stabilità politica, una sempre rinnovata passione apostolica… ed anche un po’ di pioggia, ma  possibilmente non tutta insieme! 

 Con grande affetto in Don Bosco 

 Don Leonardo Mancini

Lettera dell’Ispettore – Giugno 2022

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di giugno 2022.

Valdocco, 3 giugno 2022 

Carissimi/e,

un saluto cordiale a tutti voi. Vi scrivo all’indomani della chiusura del 10° Capitolo ispettoriale ICP, per salutarvi, e darvi alcune comunicazioni riguardanti la vita dell’ispettoria in questo mese di giugno.

Innanzitutto intendo ringraziare tutti quelli che a diverso titolo hanno contribuito al buon esito del Capitolo: prima di tutto il Regolatore, Don Fabiano Gheller! Il Segretario Don Michael Pagani con il suo staff; il gruppo redazionale, coordinato da Don Alberto Martelli; Don Riccardo Frigerio, che ci ha aiutato a risparmiare tempo e alberi, proponendoci un inedito sistema di votazione; Don Giorgio Degiorgi, che ha curato la logistica e Don Michele Molinar che ha guidato la preghiera; i presidenti ed i segretari di commissione; e naturalmente tutti i partecipanti: principalmente i capitolari SDB; ma pure le FMA, i laici e i giovani corresponsabili, che hanno aiutato nella fase del discernimento e del confronto a Mornese.

Con loro ringrazio le comunità salesiane e le CEP che hanno riflettuto previamente sui temi richiesti. Lodiamo insieme il Signore perché le indicazioni cui siamo giunti ci rafforzano in alcune convinzioni ispirate dal carisma salesiano e ci spingono ad agire con sempre maggiore determinazione. Si tratterà adesso di dare gambe agli orientamenti, perché possano essere realizzati. Parte delle indicazioni offerte credo e spero che possa confluire nel nuovo Progetto Organico Ispettoriale, la cui elaborazione inizierà a settembre prossimo. Auguri di buon lavoro e preghiera assicurata a tutti/e voi, impegnati/e nei diversi ambiti educativo-pastorali, durante il periodo estivo, in attività di frontiera o diretroguardia; e accomunati/e dallo stesso desiderio di far del bene ai ragazzi e alla gente nel nome di Gesù e di Don Bosco.

Siamo in giugno e dunque in una fase di chiusura dell’anno formativo e scolastico. A chi lavora nella Scuola e nella FP desidero augurare giornate nelle quali si possano raccogliere i frutti del tanto lavoro svolto durante l’anno. Mentre parlo di anno scolastico approfitto per comunicarvi che il mondo della Scuola vedrà a settembre un avvicendamento importante, il cambio dell’Incaricato ispettoriale della Scuola e delegato CNOS/Scuola. Dopo molti anni di servizio intelligente, generoso e sacrificato, il Prof. Mauro Pace, attuale preside di Valsalice, passerà il testimone al Prof. Davide Sordi, attuale preside di Valdocco. Al Prof. Pace va il ringraziamento sentito e unanime di tutti noi; al Prof. Sordi va l’incoraggiamento per il nuovo lavoro che andrà a cominciare.

Buon lavoro alle nostre Case di Formazione, ma anche alle Università e ai CUS: per molti è tempo di esami, di impegno sistematico di docenti e studenti. Buon lavoro a chi è impegnato più direttamente in attività dirette al disagio giovanile, un ambito che – come altri – non va mai in vacanza… e dove è importante far sentire la vicinanza proprio nei momenti in cui si fermano le attività di educazione sistematica. In giugno iniziano poi tante attività significative per gli Oratori e le Parrocchie: Estate Ragazzi, campi estivi, momenti di formazione e di svago, nonché la cura per chi rimane da solo. Non posso che assicurare preghiera e augurare buon lavoro, in una anno in cui, se Dio vorrà, ci avviciniamo ad una ripresa piena delle modalità pre-covid.

Buon lavoro infine anche a chi il compito dell’accoglienza: in ogni persona ospitata possa vedere il Signore. Giugno 2022 è anche il mese che purtroppo vede segnare il 100° giorno di guerra tra Russia e Ucraina. A questo proposito vi comunico che continua la raccolta fondi, sul conto ispettoriale già più volte indicato. Continua l’accoglienza dei profughi: a Chieri; a Valdocco presso la struttura di accoglienza “Mamma Margherita” e presso “Casa Michele Magone”; e a breve presso l’Agnelli, dove è previsto l’arrivo di 12 orfani con i loro educatori.

La preghiera per la pace continua, più però a livello locale e personale che tramite iniziative ispettoriali. Il centro di raccolta attivato presso la nostra opera di TO-Monterosa va verso la chiusura, perché il flusso di materiali è diminuito in modo consistente e gli ambienti a breve serviranno per la Estate Ragazzi. Eventuali raccolte di materiali potranno essere convogliate o presso il Sermig, o mettendosi in comunicazione con gli Uffici ispettoriali.

Termino questa mia lettera invitando tutti ad implorare il dono abbondante dello Spirito per i futuri diaconi della Crocetta che saranno ordinati l’11 giugno prossimo nella Basilica di Maria Ausiliatrice dal neo-arcivescovo Mons. Roberto Repole; e per i futuri presbiteri, che saranno ordinati sempre a Maria Ausiliatrice e sempre dall’arcivescovo di Torino, il 25 giugno prossimo: in modo particolare a Don Caius, Don Gerald, Don Marco e Don Matteo, va il nostro augurio e la nostra preghiera. Non possiamo qui dimenticare Don Franklin, che sarà ordinato presbitero il 6 agosto a Chennai, in India. Anche a lui indirizziamo i nostri auguri affettuosi e assicuriamo la nostra preghiera.

Per tutti loro chiediamo, nel mese in cui si festeggia il Corpus Domini e il Sacro Cuore, un’offerta completa di sé al Signore ed un cuore che si lasci plasmare su quello di Gesù Buon Pastore.

Carissimi/e, lo Spirito Santo possa continuare a scendere in abbondanza su di noi, su tutte le persone che frequentano le nostre opere, e su tutto il mondo, che ha tanto bisogno di pace, di solidarietà e di capacità di discernimento. Auguro di cuore una santa Pentecoste Con grande affetto in Don Bosco.

Un abbraccio fraterno in Don Bosco

Don Leonardo Mancini

Lettera dell’Ispettore – Solidarietà con l’Ucraina

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per un aggiornamento sulle iniziative di solidarietà attivate per l’Ucraina.

Annecy, 25 marzo 2022 

Carissimi confratelli e laiche/ci corresponsabili,  

come annunciato durante il recente incontro con i Consigli delle CEP, vi invio un  aggiornamento sulle iniziative di sostegno che stiamo realizzando in ispettoria a favore  di confratelli e famiglie delle nostre presenze salesiane in Ucraina.  

RACCOLTA FONDI 

Finora (25 03) abbiamo ricevuto da case salesiane e da tanti privati € 219.254,40; di questa  cifra abbiamo inoltrato alla Visitatoria Ucraina € 196.195,00

Ricordo a chi volesse contribuire, che si possono inviare le offerte a 

CIRCOSCRIZIONE “MARIA AUSILIATRICE” PIEMONTE E VALLE D’AOSTA presso Banca INTESA SAN PAOLO, 

codice IBAN: IT80B0306909606100000115761 

indicando nella causale la descrizione “Offerta per Ucraina”. 

ACCOGLIENZA PROFUGHI 

Ad oggi sono circa 200 le famiglie e numerose le comunità salesiane che hanno dato  disponibilità per l’accoglienza, e penso che alcune di queste presto saranno chiamate a dare inizio all’esperienza di ospitalità solidale.  

Per facilitare l’organizzazione delle diverse fasi dell’accoglienza abbiamo ampliato il  gruppo di coordinamento, affiancando alla Sig.ra Valentina Bellis anche la Sig.ra  Francesca Ciardiello ed il Sig. Emil Voyat. Tale gruppo opera a stretto contatto con Don  Alberto Goia, Don Giorgio Degiorgi ed il sottoscritto. 

È utile ricordare che i profughi possono giungere a noi attraverso due canali: quello del  coordinamento nazionale di Salesiani per il Sociale e della Protezione Civile regionale; e  quello più informale dei nostri confratelli in Ucraina. Di fatto dal primo “canale” non  abbiamo ricevuto ancora richieste di accoglienza. Dal secondo sì: sono stati gli stessi  confratelli ucraini a chiederci di ospitare alcuni profughi (i 31 presenti a Chieri e i 38  accompagnati in Italia da Missioni Don Bosco ed ospitati per ora presso la struttura 

“Mamma Margherita”, in Valdocco).  

Faccio presente che inizia ad essere frequente la richiesta di accoglienza di alcuni dei  ragazzi ucraini nelle nostre scuole (non mi riferisco solo a quelli da noi ospitati). A questo  proposito esiste un protocollo che il Prof. Mauro Pace ha inviato e che è bene visionare e  tenere presente. Similmente si sta presentando la stessa necessità anche nei nostri CFP: la  sede regionale sta fornendo tutte le indicazioni necessarie per questo tipo di eventualità.

RACCOLTA DI GENERI DI PRIMA NECESSITÀ 

Da lunedì 28 marzo presso la nostra opera di Torino – Michele Rua, che ringrazio molto per la disponibilità, sarà operativo un centro di raccolta ispettoriale per i seguenti  generi di prima necessità: 

  • Medicine (lacci emostatici, antiemorragici, antidolorifici, stecche, bende, medicine  di primo soccorso, medicine per la chirurgia, ecc.) 
  • Prodotti per l’igiene personale 
  • Cibi a lunga conservazione 

I giorni in cui si potrà portare il materiale raccolto sono: 

  • Lunedì ore 16.30-20.00 
  • Mercoledì ore 16.30-20.00 
  • Sabato ore 09.00-13.00 

Prima di portare i prodotti è necessario comunicare il proprio arrivo all’indirizzo e-mail:  aiutiumanitari@michelerua.it 

Per rendere più snello il processo organizzativo è opportuno che i materiali vengano  raccolti prima all’interno delle singole opere dell’ispettoria, e poi portati dalle diverse  case al Michele Rua. 

Verrà predisposto un registro cartaceo con merce in entrata e in uscita. Chi porta la merce  dovrà dare indicazioni all’operatore riguardo alla tipologia e quantità di prodotti che consegna, così che questi vengano registrati in entrata; e possibilmente dovrà arrivare con  tali prodotti già inscatolati. 

Per completare il Centro di raccolta l’opera del Michele Rua chiede alle case se  hanno tavoli o pedane ora inutilizzati da prestare, perché vi possano essere posizionati i  prodotti in arrivo.  

PREGHIERA 

Oltre a tutte le iniziative locali che abbiamo o vorremo mettere in atto – prosegue  l’iniziativa organizzata dalla Segreteria Regionale del MGS che ci ha visto e ci vedrà online  ogni lunedì sera di quaresima alle 21.00 per pregare insieme il Rosario per la Pace.  

Questo per ora è tutto. Mentre continua il nostro impegno di solidarietà, ricordo che  quanto stiamo realizzando è importante che sia vissuto coinvolgendo tutta la CEP.  Continuiamo ad invocare il dono della pace e la conversione dei signori della guerra, in  Ucraina come in qualsiasi altra parte del mondo. 

Un abbraccio fraterno in Don Bosco

Don Leonardo Mancini

I Consigli delle CEP delle comunità a Valdocco

Nella mattinata di sabato 16 marzo, si è tenuto presso il teatro grande di Valdocco il secondo incontro per i Consigli delle CEP delle comunità.

Circa 200 tra Confratelli e laici hanno accolto l’invito che ha comportato un intervento formativo di don Fabio Attard sul tema della Sinodalità riletto in chiave salesiana secondo le dinamiche della Comunità Educativo Pastorale.

Dopo l’intervento contenutistico sono seguiti i lavori per singoli Consigli e quindi le domande al relatore.

Le informazioni inerenti alla situazione di accoglienza profughi ucraini in Ispettoria sono state date dall’Ispettore don Leonardo Mancini durante l’incontro.

Valsalice: 5 domande a don Leonardo Mancini – Il Salice

La Redazione de Il Salice del liceo salesiano di Torino-Valsalice ha avuto modo di intervistare nelle scorse giornate l’Ispettore ICP don Leonardo Mancini.
Di seguito la notizia riporta sul sito dell’opera con il video-intervista.
***
Intervista a cura di Lodovica Naddeo e Federico BasagliaVideo a cura di Serena Xu, consulenza tecnica di Alice Correndo, Carlotta Marian, Federica Molinero.
Durante il suo regolare programma di visite nelle realtà salesiane tra Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania l’Ispettore Salesiano Don Leonardo Mancini ha fatto tappa anche nella nostra Valsalice, ventisettesima visita da inizio mandato.

 

Ovviamente i nostri redattori non si sono fatti sfuggire l’occasione di fargli alcune domande i cui temi spaziano dal suo ruolo istituzionale al rapporto con i giovani, tenendo comunque un occhio di riguardo per l’attualità, il tutto in cinque rapide domande.

Lettera dell’Ispettore novembre 2021

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di novembre.

A confratelli di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania 

Carissimi confratelli, 

vi  raggiungo  per  una  breve  condivisione  sulle  attività  dell’ispettore  in  questa  prima  parte  dell’anno, e per due eventi di Congregazione che vorrei segnalarvi. 

Per quanto riguarda l’attività del sottoscritto, dopo essere stato in Lituania a fine agosto, aver  partecipato in settembre alle due giornate per i Consigli delle CEP, ai numerosi insediamenti di nuovi  direttori (13) e  ad  alcune  giornate  di  formazione  per  sdb  e  laici, a partire  da  inizio  ottobre ho compiuto la Visita ispettoriale in 8 comunità: Lanzo, Avigliana, Torino-San Francesco di Sales, Bra,  Cuneo, Alessandria, Vigliano Biellese e Rivoli. Quello che ho potuto constatare nelle visite è che la  vitalità della  nostra  ispettoria  è  grande e  tanti  sono  i  giovani  raggiunti  dalla  nostra  missione. Ringrazio tutti i confratelli e i laici corresponsabili per il grande impegno profuso nel ripartire con le  attività educativo-pastorali in questa fase in cui la pandemia rimane un rischio oggettivo, anche se  tale rischio appare gestito nelle diverse opere con serenità, buon senso e fedeltà alle regole.  

Le visite ispettoriali per ora si sono interrotte, e così sarà per quasi tutto il mese di novembre,  occupato da diversi eventi di carattere ecclesiale, spirituale e di Congregazione.  La  settimana  scorsa infatti  per 4  giorni  ho  partecipato  all’Assemblea  nazionale della CISM (Conferenza  Italiana  Superiori  Maggiori;  quest’anno  celebratasi  proprio  a  Valdocco, con  la  partecipazione di circa 70 provinciali italiani) dal titolo: Pandemia e rivoluzione della vita fraterna:  come dare forma al nuovo che sta accadendo. Dal 18 al 23 invece si svolgono, sempre a Valdocco, gli esercizi spirituali per i consigli ispettoriali delle 10 ispettorie della Regione Mediterranea, predicati  dal Rettor Maggiore. Terminati gli esercizi, parteciperò in successione ai Curatorium del Noviziato  del Colle, della Crocetta e di Nave. E dal 26 al 28 novembre si celebrerà, sempre a Valdocco, l’incontro  degli ispettori d’Europa. Seguirà l’incontro dei direttori ICP, prima accompagnati dai giovani  (nel  pomeriggio del 28) e poi in plenaria il giorno successivo. 

Questo il quadro sintetico dei primi tre mesi dell’attività dell’ispettore. 

Desidero a questo punto farvi presente che nei prossimi giorni verranno celebrati a Valdocco due eventi di  Congregazione particolarmente  significativi: ve li segnalo, anche  in  vista di una  vostra eventuale partecipazione, o in presenza o tramite i canali social

Del primo evento avete già ricevuto notizie, perché è stato più volte pubblicizzato dall’Ufficio di  Comunicazione  Sociale  nei  mesi  scorsi:  si  tratta  del “Don  Bosco  Global  Youth  Film  Festival”  (DBGYFF). Il  DBGYFF è  un  progetto di  Congregazione unico  nel  suo  genere, pensato per  coinvolgere i giovani di tutti i Paesi e le latitudini nell’elaborazione di cortometraggi sul tema della  speranza, oggi più che mai necessaria in un mondo segnato dalla pandemia, da guerre e calamità  naturali.

Il Rettor Maggiore ne ha illustrato il significato profondo: dare la parola ai giovani perché  possano esprimersi, perché di fronte ai drammi generati dal Covid-19 possano avere l’occasione di  dire  la  loro,  di  diffondere  la  loro  voce. “Tante  volte  noi  adulti  diciamo  ai  giovani  cosa  riteniamo  importante e come devono vivere. No, i giovani ci hanno risposto: ‘noi abbiamo la capacità di pensare  e sappiamo come esprimerci’” ha detto Don Ángel. 

Essendo un’iniziativa rivolta ai giovani, e traendo spunto da quello che proprio la pandemia ha  insegnato, è un festival interamente digitale, con i giovani e le giurie che hanno potuto realizzare  ogni fase di lavoro tramite la piattaforma www.dbgyff.com. 

Dopo che gli organizzatori hanno ricevuto oltre 1.600 video da tutto il mondo, il 19 novembre il  Festival verrà realizzato in centinaia di luoghi diversi, in tantissimi Paesi del mondo, lungo tutti i fusi  orari,  presentando  ufficialmente  al  pubblico  i  video  finalisti. Ma  la  cerimonia  conclusiva del  DBGYFF si  terrà a Torino il 19 novembre presso  il Teatro Grande di Valdocco. L’evento avrà  inizio alle ore 18.00 (per concludere verso le 19.30) e potrà essere seguito in diretta sui canali  social dell’agenzia ANS e del DBGYFF IT

La  partecipazione  all’evento  è gratuita  e  aperta  al  pubblico fino  ad  esaurimento  posti  disponibili,  secondo  le  recenti  norme  di  prevenzione  sulla  diffusione  del  Covid-19,  previa  presentazione del Green Pass. 

Un  secondo  evento  molto  significativo  in  questi  giorni  sarà la  celebrazione  della  152a Spedizione  Missionaria,  che  si  svolgerà a  Valdocco  nella  basilica  di  S.  Maria  Ausiliatrice  domenica prossima 21 novembre durante l’eucaristia delle ore 12.30. Saranno 23 i Salesiani che riceveranno la croce missionaria insieme a diverse Figlie di Maria Ausiliatrice. Per svariati motivi l’evento non ha avuto una grande pubblicità. Chi volesse partecipare in presenza naturalmente potrà  farlo; a tutti certamente sarà però possibile accompagnare con la preghiera i Salesiani e le Figlie  di Maria Ausiliatrice che partiranno per la missione ad gentes.  

Questo  per  ora  è  tutto.  Mentre  continua  nelle  Case  e  nella  Commissione  precapitolare  la  preparazione del 10° Capitolo Ispettoriale, io vi auguro una buona conclusione dell’anno liturgico ed un Tempo di Avvento proteso intensamente e gioiosamente verso il Natale del Signore. 

Valdocco, 16 novembre 2021

 

 

Con affetto in Don Bosco

Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP

La visita ispettoriale di don Leonardo al CFP di Bra

Dal 19 al 21 ottobre scorso, l’Ispettore don Leonardo Mancini si è recato in visita presso la Casa Salesiana di Bra, incontrando i ragazzi e le ragazze del Centro di Formazione Professionale dell’opera. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito del CFP di Bra.

***

L’Ispettore salesiano della Circoscrizione speciale Piemonte don Leonardo Mancini, che riveste anche la carica di Presidente dell’associazione Cnos Fap Regione Piemonte, è stato in visita nell’istituto braidese da martedì 19 a giovedì 21 ottobre. Al suo arrivo ha subito incontrato per il «Buongiorno» le classi terze, alle quali ha augurato di finire al meglio il loro percorso, cercando ogni giorno di mettere un nuovo mattone per costruire il loro futuro.

Poi una serie di incontri – oltre a quelli previsti con la comunità salesiana – anche con l’equipe pastorale del Cfp, con la staff allargato, con il direttore del centro e con il coordinatore, sempre per offrire un incoraggiamento a continuare nella mission del nostro fondatore per i tanti giovani che vivono questo Cfp.

Anche il «Buongiorno» alle classi prime è stata occasione per spronarli, all’inizio del loro triennio, ad affrontare le giornate formative con entusiasmo e con grinta.

Nella giornata di giovedì, dopo aver ancora incrociato qualche allievo e qualche formatore, il congedo.

Lettera dell’Ispettore maggio 2021

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte e Valle d’Aosta don Leonardo Mancini per il mese di maggio.

A confratelli e laici corresponsabili di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania 

Carissimi/e,

un saluto cordiale a tutti voi. 

Siamo  a  maggio,  mese che  inizia con San  Giuseppe  (lavoratore)  ed  è  intriso  della  presenza di Maria; mese tanto ricco anche di “memoria” salesiana. 

Il contesto storico nel quale ci muoviamo segna una lenta ripresa. Ce lo auguriamo, e  nello stesso tempo preghiamo, invitati anche da Papa Francesco, perché la pandemia continui  ad allentare la sua morsa sull’Italia e sul mondo.   

Maggio è iniziato appunto con la memoria liturgica di San Giuseppe lavoratore, che ci  ricorda la figura di un santo “sognatore”. In realtà anche l’altro Giuseppe della Bibbia, il figlio  di Giacobbe, è particolarmente capace di cogliere la volontà di Dio attraverso i sogni. E il nostro  padre  Don  Bosco,  quanto  a  sogni che  suggeriscono  la  volontà  di  Dio, mi  pare  si  ponga  decisamente sulla scia dei Giuseppe sopra citati. 

Abitualmente quando parliamo di sogni, ci riferiamo a qualcosa di bello che vorremmo  si  realizzasse. I sogni  simili  a  quelli  di  Giuseppe, invece, non  sono  momenti  estatici,  particolarmente  gradevoli,  che  ci  dispiace  lasciare  quando  ci  risvegliamo.  Ma  sono  vere  e  proprie sfide destabilizzanti, inviti a cambiare il proprio modo di essere e di fare anche  in forma radicale

I sogni di Giuseppe il  falegname contengono le risposte ad alcune domande che  lui  porta  nel  cuore,  e  che  richiedono un discernimento  profondo;  discernimento dove il  suo  desiderio di compiere la volontà di Dio si incontra con una realtà difficile da decifrare; anzi, il  più  delle volte la realtà che gli si presenta davanti è davvero ostica e/o incomprensibile

come il venire a sapere che la propria  futura sposa è incinta, o comprendere che il Bambino appena nato rischia di morire se non si fugge nottetempo da Betlemme. 

Mi pare che talora anche noi ci troviamo in situazioni analoghe. Certo, quanto vissuto  da  San  Giuseppe  è  assolutamente  unico;  ma  credo  di  poter  affermare  che  in  determinate  circostanze pure noi portiamo nel cuore  il desiderio di  fare  la volontà di Dio, da  figli nel  Figlio; ma ci incontriamo con situazioni difficili da comprendere e risolvere, situazioni che  riguardano noi o le persone a noi vicine, i ragazzi in particolare. E non riusciamo a capire il da  farsi.  Il  discernimento  nello  Spirito può   portarci  a  comprendere  che  la  soluzione  non sempre si  trova  nella  direzione  che  uno  aveva  immaginato,  progettato, desiderato,  costruito. Anzi, talora la risposta suggerita consiste in qualcosa di completamente nuovo,  di imprevisto, di impensato. Ed effettivamente, i sogni di San Giuseppe contengono  in sé  l’invito a riformulare  il percorso, a ripensare se non gli obiettivi (ma in parte pure quelli),  almeno le strategie dell’intera vita! 

Credo che il confronto con la pandemia ci chieda di sognare sì, ma sognare come  sognava San Giuseppe. Abbiamo bisogno di riformulare almeno in parte il nostro percorso,  facendo tesoro delle novità che questa ha portato nella nostra vita ed in quella della gente e dei  giovani. Vai nella pandemia e guardati attorno, sembra suggerirci Don Bosco.  

Quali dovrebbero essere gli ingredienti del sogno che ci viene richiesto? Almeno due.  Da  una  parte  siamo  invitati  a  metterci  di  fronte  alla  realtà cosı̀  come  si  presenta  oggi, 

caratterizzata da alcune nuove ferite e nuove domande che si trovano nella vita di tante persone,  giovani compresi; e dall’altra siamo invitati a metterci in ascolto della Parola di Dio e del  carisma salesiano, domandandoci che cosa lo Spirito voglia suggerirci in questa situazione,  che  cosa  ci  chieda.  Senz’altro ci  chiede di  stare  sul  pezzo,  di  non  mollare; di  continuare  ad  accompagnare  ragazzi e giovani  con  rinnovata energia,  con la  nostra vocazione  di educatori 

instancabili; può  darsi però  che  ci  chieda  anche  di  percorrere  qualche nuovo  sentiero,  perché la realtà che si presenta davanti a noi è in parte nuova, e nuove potrebbero essere le  strade per rispondere alle domande di senso che essa si porta dentro. 

Per sognare come San Giuseppe abbiamo bisogno dello Spirito, e giunge a breve la  solennità di Pentecoste, per ricordarci che è il Paraclito a condurci alla verità tutta intera.  E  giunge  subito  a  ruota  anche la  solennità  di  S. Maria  Ausiliatrice!  Lei  è  l’Aiuto  dei  cristiani; a Lei, capolavoro dello Spirito e sposa di Giuseppe, possiamo rivolgerci perché  interceda presso  il suo Figlio amatissimo,  affinché lo  Spirito  soffi  forte  in noi  e  tra noi,  e soprattutto affinché noi  ci lasciamo interpellare,  plasmare,  guidare da  Lui. L’articolo  1  delle  Costituzioni Salesiane recita cosı̀: Per contribuire alla salvezza della gioventù, “questa porzione  la più delicata e la più preziosa dell’umana società”, lo Spirito Santo suscitò, con l’intervento  materno di Maria, san Giovanni Bosco. /…/ Da questa presenza attiva dello Spirito attingiamo  l’energia per la nostra fedeltà e il sostegno della nostra speranza

Noi  crediamo  che  lo  Spirito  continua  a  soffiare e  a  suscitare,  con  l’intervento  materno  di  Maria,  educatori ed  educatrici  che  desiderano la  salvezza  dei  giovani.  E, convinti di  doverci  lasciare  interpellare  dalla realtà, rinnoviamo  la  nostra  disponibilità  ad ascoltare insieme lo Spirito, pronti a percorrere anche strade impreviste, se necessario, come  capita nei sogni di Giuseppe.  

Affidiamo a Maria, nella Novena a lei dedicata (che corre quasi intrecciata con quella  allo Spirito Santo)le intenzioni di questo periodo speciale, periodo in cui si tirano le fila degli  ambienti di educazione sistematica e della catechesi parrocchiale, e si preparano con rinnovato  entusiasmo le attività estive degli oratori ed i campi ispettoriali.  

Le affidiamo inoltre le future ordinazioni sacerdotali di Don Matteo Rupil, Don Linus Onyenagubor, Don Giovanni Marchetti, Don Peter Bosko; e le ordinazioni diaconali (di Luca,  Marco,  Sanijn,  Mark,  Gerald,  Franklin,  Misha, Damiano,  Caius a Torino; e  di  Matteo  a  Gerusalemme). 

Le affidiamo tutti i  confratelli  (tra  cui  sottolineo quelli ammalati  o in quarantena); le  affidiamo infine i due confratelli che recentemente sono stati inviati dal Rettor Maggiore alla  nostra ispettoria: Don Daniel Antunez, nuovo responsabile della Procura missionaria di Torino (giunto qualche giorno fa a Valdocco) e Don Joseph Maria Sabé Colom, futuro economo del  Colle Don Bosco Istituto (che arriverà in estate). Li accogliamo fraternamente e auguriamo loro buon lavoro; e avremo modo di ringraziare il Sig. Giampietro Pettenon e Don Américo Raùl  Chaquisse per il servizio prezioso che hanno reso all’ispettoria e alla Congregazione. 

Ma a Maria domandiamo anche il dono di sognare come  il suo sposo; e di saper guardare oltre il consolidato e dentro il cuore dei giovani. Don Bosco diceva: Solo in cielo  potremo, stupefatti, conoscere ciò che ha fatto Maria per noi (MB X, 1978): dunque osiamo senza timore chiedere l’intercessione di Maria, sposa di Giuseppe; e insieme con Lei, come nel  Cenacolo il giorno di Pentecoste, invochiamo il dono dello Spirito.  

Valdocco, 15 maggio 2021
Inizio della Novena a Maria Ausiliatrice

Con grande affetto in Don Bosco

Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP

Lettera dell’Ispettore marzo 2021 con gli auguri pasquali

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte e Valle d’Aosta don Leonardo Mancini per il mese di marzo con gli auguri di Pasqua.

A confratelli e laici corresponsabili di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania

Carissimi/e, 

un saluto cordiale a tutti voi. 

Siamo prossimi alla festa di Pasqua; la liturgia in questi giorni ci sta facendo ripercorrere  le vicende della vita di Gesù relative alla sua Passione, Morte e Risurrezione. E noi siamo  invitati  a maturare  la  convinzione  che  quanto  viene  raccontato  ci  riguarda direttamente;  riguarda la mente, il cuore, le mani; riguarda ogni meandro fisico e spirituale della nostra vita.  

E non solo perché questo tempo di pandemia è per tanti versi – specialmente per alcuni,  giovani compresi – un tempo di “passione”, ma perché la nostra vita è chiamata a diventare  “una” con la vita di Gesù; è chiamata a scoprire nel volto di Gesù  le fattezze del proprio volto; è  chiamata, immedesimandosi in  Lui, a  portare  alla  luce il  codice  attraverso  cui  decifrare il  mistero che si porta dentro e che le può permettere di “rinascere dall’alto”.  

Questa operazione interiore di condivisione della vita di Gesù è possibile se percorriamo  i  suoi  sentieri,  e  lo  seguiamo  anche  nella sua Passione, Morte  e  Risurrezione, disponibili  a  morire e risorgere misticamente con Lui.  

Ma siamo già stati battezzati – dirà giustamente qualcuno – ; il passaggio dalla morte alla risurrezione  lo  abbiamo  vissuto  in  quel  sacramento misterioso  e  bellissimo,  ricevuto  presumibilmente quando eravamo in braccio a nostra mamma. Vero, ma il Battesimo è seme,  più  che  frutto;  innesca  un  processo,  abilita  a  compierlo…  ma  attende  la  nostra  risposta,  l’adesione del cuore. 

Seguire Gesù,  immedesimarsi  sempre  più  con  Lui; lasciare  che Lui entri  in  noi,  perché noi entriamo in Lui; e ricevere così il dono gratuito e impagabile della vita nuova… rinascere nuovi: questi sono alcuni aspetti  fondamentali del progetto di vita al quale siamo  invitati dalla celebrazione del Mistero Pasquale.  

Nel presentare a ottobre scorso la necessità di un Patto Educativo Globale ci è stato ricordato come sia necessario – per educare integralmente i ragazzi – sanare alcune fratture che  il  nostro  tempo  si  porta  dentro:  una  di  queste  fratture  è  quella  tra  educazione  e  trascendenza.  Cito  da  una  conferenza sul  tema di  Mons. Vincenzo  Zani,  Segretario  per  la  Congregazione per l’Educazione Cattolica: Se è vero che l’uomo non è limitato al solo orizzonte  temporale  ma,  vivendo  nella  storia,  conserva  integralmente  la  sua  vocazione  eterna,  allora  l’educazione è  introdurre  i ragazzi e  i giovani nella realtà  totale, di cui una dimensione  fondamentale è l’apertura al trascendente, apertura che rende possibile dischiudersi alla  speranza. Per sanare questa frattura verticale tra l’uomo e l’assoluto, è necessario avere come  punto di riferimento un’antropologia “integrale” e allo stesso tempo “concreta” che permetta  alla persona umana di guardare oltre, di dilatare gli orizzonti della ragione e del cuore

Vuol dire che ragazzi e giovani (come noi) per raggiungere pienezza di vita e di gioia  hanno bisogno di indagare e scoprire il mistero che li abita; e solo in Cristo questa scoperta  è veramente possibile; scriveva Don Bosco nella cosiddetta “Circolare sui castighi”:

Ricordatevi che l’educazione è cosa del cuore, e che Dio solo ne è padrone, e noi non potremo riuscire a cosa  alcuna, se Dio non ce ne insegna l’arte, e non ce ne mette in mano le chiavi. Invece  spesso  constatiamo  che molti  giovani – ma  forse ogni  tanto anche  noi  – ritengono che la vita piena e la gioia abitino presso indirizzi lontani dalla fede cristiana;  o che vita e gioia non siano motivate ad interrogare il Vangelo per rigenerarsi o implementarsi.  Alla frattura tra educazione e trascendenza si aggiunge oggi un’altra frattura che come  educatori  certamente  non  stiamo  ignorando: la frattura educativa, provocata  dall’emergenza  sanitaria.  Cosı̀  si  esprimeva  il  Cardinal  Bassetti  all’ultimo  Consiglio  permanente della CEI, il 22 marzo scorso: In una situazione oggettivamente inedita e complicata,  ci è chiesto di continuare a coltivare un rapporto educativo capace di relazione, prossimità,  ascolto,  attenzione,  supporto,  fiducia.  È un  atto  di  responsabilità  nei  confronti  della  nuove  generazioni; è un atto cruciale di speranza

Facendo sintesi

Da  credenti,  la  Pasqua  è  per  noi  uno  scrigno pieno  di  tesori unici,  irripetibili,  straordinari; la cui chiave si trova solo se accettiamo di seguire Gesù , di lasciarlo entrare in noi  e noi di entrare in Lui, di morire e rinascere con Lui, di diventare nuovi. 

Da educatori, il percorso che possiamo desiderare e proporre ai ragazzi – per quel che è  possibile – è lo stesso: siamo invitati a riavvicinare – per loro – la terra con il Cielo, a sanare la  frattura tra educazione/vita  quotidiana  e trascendenza; chiamati  ad  aiutarli  a  dilatare  gli  orizzonti della ragione e del cuore; ricordargli che la chiave per entrare nel loro cuore e per  “accendere” la loro maturazione è custodita nel mistero di un Dio crocifisso e risorto; e  che solo immergendosi in quel mistero si comprende in pienezza il nostro personale mistero. E  sappiamo che quando non ci stanchiamo di coltivare un rapporto educativo capace di relazione,  prossimità, ascolto… il cuore dei giovani respira meglio, ed in loro si accende la speranza

So  che  questo  è  l’impegno  quotidiano  di  tutti  voi,  carissimi confratelli  e  laici  corresponsabili, operanti a diverso titolo nell’educazione e nell’evangelizzazione. So bene che  questo impegno da  oltre  un anno viene messo duramente alla prova dall’attuale emergenza  sanitaria. Ma so anche che tale impegno è veramente  fecondo, e sta costruendo futuro per la  Chiesa e la società . Io non posso che ringraziarvi per il servizio che svolgete; ma desidero 

nel contempo incoraggiarvi, sostenuto dal messaggio della Pasqua. La Pasqua ribadisce con  forza che la vittoria di Gesù  sulla morte e sul peccato dona vita in abbondanza! Se continuiamo  a metterci umilmente  e  fiduciosamente  alla sequela  del Risorto,  Lui viene  ad  abitare in noi,  dentro la nostra vita, dentro la nostra storia; e viene ad abitare nei giovani, dentro la loro vita,  dentro la loro storia. E la vita nuova del Risorto, rende possibile a ciascuno di noi, come ai  ragazzi, di diventare nuovi! 

Con l’impegno  di  ricordare nella  nostra preghiera e  di  farci  prossimi  a quanti oggi  si  trovano in condizioni di sofferenza  fisica e spirituale, ma anche ulteriormente spronati dalle  parole pronunciate da Don Bosco all’Arcadia nel Venerdı̀ Santo del 1876 (MB XII 641): Egli solo  colla sua Passione e Morte ci ha fatti figli di Dio, suoi fratelli, membri dello stesso suo Corpo, eredi  dei medesimi tesori del Cielo

vi auguro di cuore una serena e santa Pasqua di Risurrezione

Valdocco, 31 marzo 2021

Con grande affetto in Don Bosco
Don Leonardo Mancini