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La cultura della persona e del lavoro promossa nei corsi del CNOS-FAP – La Stampa

Si riporta di seguito l’articolo apparso su La Stampa.

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CNOS-FAP è la formazione professionale dei Salesiani di Don Bosco, che dal 1978 raccoglie molti centri operanti in Piemonte con le attività di orientamento, formazione e inserimento al lavoro.

L’esperienza richiama l’opera del santo, che già intorno al 1850 a Valdocco si prese cura dei giovani con l’obiettivo di insegnare loro a leggere, scrivere e far di conto, ma anche a trovare un mestiere affinché potessero inserirsi nella società.

Da decenni CNOS-FAP fornisce maestranze qualificate alle aziende operanti nel vasto territorio della provincia di Cuneo: l’obiettivo primario è quello di assicurare agli allievi i mezzi e i valori per inserirsi nel mondo del lavoro con una forte qualificazione e motivazione.

Nel progetto educativo CNOS-FAP la formazione tecnica ha rilevanza, ma non si esaurisce nell’insegnare un «mestiere», perché promuove la «cultura della persona e del lavoro», collegandola al contesto economico e sociale da cui provengono gli allievi e alle loro specifiche potenzialità ed esigenze formative.

Le quattro sedi CNOS-FAP della provincia di Cuneo propongono, già da domani, giornate di Open Day per favorire l’orientamento e supportare i ragazzi nella scelta del proprio percorso.

La formazione professionale salesiana si sviluppa nelle quattro sedi di Bra, Fossano, Saluzzo e Savigliano, con decine di corsi, dall’automotive alla panificazione, dalla meccanica industriale all’acconciatura.

«La nostra caratteristica – ricorda Gianluca Dho, direttore della sede di Savigliano – è quella di essere vicini al territorio: sia per quel che riguarda le famiglie e gli studenti, sia per la richiesta formativa richiesta dalle aziende e dal tessuto economico della zona. Essere aderenti al mercato locale è fondamentale, perché significa preparare i ragazzi all’ingresso nel mondo del lavoro che cerca quelle figure professionali».

Nell’anno scolastico appena iniziato sono stati confermati tutti i corsi attivati e si è consolidata la crescita del numero di studenti.

Domani gli orari di apertura al pubblico per visitare i laboratori e gli ambienti degli istituti senza necessità di prenotazione, saranno diversi per ogni sede.

Dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 sarà visitabile la sede di Savigliano, in vicolo Orfane 6, dove sono proposti corsi di formazione professionale in operatore delle produzioni alimentari e della ristorazione e i corsi di diploma tecnico professionale in tecnico delle produzioni alimentari e tecnico dei servizi di sala e bar.

A Saluzzo, in via Griselda 8, dalle 9 alle 13 porte aperte sui corsi di formazione professionale nel settore del benessere fino alla qualifica di tecnico dell’acconciatura, nel settore turistico per i servizi di accoglienza e strutture ricettive, nel settore delle trasformazioni agroalimentari con il corso triennale di panetteria e pasticceria.

Dalle 8,30 alle 12,30, a Fossano in via Verdi 22, per i corsi di operatore in area meccanica, termo-idraulica, automotive, meccanizzazione agricola, elettrica, servizi alla persona e operatori del benessere in acconciatura ed estetica.

E infine il centro di formazione professionale di Bra, in viale Rimembranze 19, dalle 15 alle 18 aprirà le porte dei settori automotive, meccanica-industriale, termoidraulica, panetteria e pasticceria, servizi alla persona.

Seguiranno, a dicembre e gennaio, altre giornate di apertura per l’orientamento, pubblicizzate sulle pagine social delle sedi.

Scegliere CNOS-FAP non significa comunque precludere un percorso di studi più ampio: la maggior parte dei corsi triennali può essere completata con l’offerta formativa del quarto e anche del quinto anno, per integrare la qualifica professionale con il diploma professionale o l’esame di Stato.

Sono aperte anche le iscrizioni ai percorsi di qualifica per giovani e adulti con più di 18 anni, con un’offerta formativa finanziata interamente da Regione Piemonte, Fse, Fse plus e progetto Gol.

Tutte le informazioni sulle singole sedi sono rintracciabili dal sito generale.

 

John Elkann in visita all’istituto Agnelli di Torino, inaugurata la nuova biblioteca – La Stampa

Si riporta di seguito la notizia apparsa su La Stampa.

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Il presidente di Stellantis e della Fondazione Agnelli era accompagnato dal figlio Oceano e ha visitato i laboratori di informatica, meccatronica ed elettronica.

Sabato speciale per l’Istituto Edoardo Agnelli di Torino, l’Opera Salesiana di corso Unione Sovietica, che oggi ha ricevuto la visita privata di John Elkann, presidente di Stellantis e della Fondazione Agnelli.

Elkann era accompagnato dal figlio Oceano e ha potuto vedere i laboratori di informatica, meccantronica ed elettronica allestiti con il contributo della Fondazione. Poi ha incontrato alcuni studenti in occasione dell’inaugurazione della nuova biblioteca.

Gli studenti hanno allestito anche dimostrazioni pratiche nel centro di formazione professionale, e nei laboratori di automotive e di energia.

All’incontro erano presenti anche il direttore dell’Opera salesiana, don Enrico Stasi, il preside della Scuola Superiore (Istituto Tecnico Tecnologico e Liceo scientifico) Giovanni Bosco, il preside della Scuola Media, Luigi Ferrando, la direttrice del Centro di Formazione Professionale, professoressa Erika Naretto, e il direttore dalla Fondazione Agnelli, Andrea Gavosto.

Formazione dei salesiani da record, successo scolastico del 90% – La Stampa

Si riporta di seguito la notizia relativa all’articolo dedicato al CNOS-FAP Agnelli apparso su La Stampa.

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Una bella fotografia dell’impegno quotidiano del team dei Servizi al Lavoro che, con determinazione e costanza, seguono gli allievi nei loro percorsi di inserimento lavorativo, per accompagnarli in questa delicata fase.

Ricordiamo che il nostro Sportello Servizi al Lavoro è aperto al pubblico e gratuito per tutte le persone che vogliano essere seguite nella ricerca di una nuova occupazione.

Orari:

  • Lunedì dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.00
  • Giovedì dalle 14.30 alle 16.30
  • Negli altri giorni si riceve solo su appuntamento, previa prenotazione.

Per appuntamenti: contattare il numero 0116198411 o inviare una e-mail a servizilavoro.agnelli@cnosfap.net.

CFP Vercelli: Gara-sfida per gli allievi del Cnos-Fap – La Sesia, La Stampa

I giornali La Sesia e La Stampa hanno pubblicato due articoli in cui raccontano l’Esposizione nazionale dei capolavori dei settori professionali a cui parteciperanno gli allievi del CFP di Vercelli.

 

Michele Costa – La Sesia:

Da quindici anni il Cnos-Fap indice una competizione a forte valenza didattica: l’Esposizione nazionale dei capolavori dei settori professionali con l’obiettivo – secondo quanto spiegano gli organizzatori – di “valutare le abilità dei suoi giovani allievi e sfidarli a misurarsi in prove dal vivo di fronte a un pubblico esterno e tecnico di professionisti e imprenditori: una gara in cui occorre dimostrare di essere in grado di risolvere i problemi che possono insorgere nel lavoro quotidiano“.

L’Esposizione dei capolavori si terrà dal vivo dall’8 al 12 maggio.

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Raffaella Lanza – La Stampa.it (ed. Vercelli)

Tutto pronto per l’Esposizione nazionale dei capolavori 2023 nel settore della meccanica industriale, che si terrà da lunedì 8 a venerdì 12 maggio al Centro di formazione professionale CnosFap Don Bosco di Vercelli.

«È la prima volta che si tiene a Vercelli. I ragazzi – spiega il direttore del CnosFap don Gabriele Migliettasi cimenteranno in un progetto reale di meccanica industriale, il cuore pulsante di questo centro. Il nostro ruolo di formatori di adolescenti e adulti in cerca di riqualificazione si basa sulla collaborazione con le aziende locali. Da sempre ci occupiamo dell’intelligenza delle mani».

La manifestazione è organizzata dalla federazione nazionale CnosFap: 23 ragazzi iscritti al percorso di meccanica industriale provenienti da tutta Italia si cimenteranno in operazioni di tornitura e fresatura su un miscelatore orientabile presentato dalla ditta vercellese Gallazzini. Tra i partecipanti anche il vercellese Haimi Eddine El Mehdi: «I ragazzi dovranno produrre ‘il capolavoro’, che consiste nel montare alcuni componenti di un miscelatore con canna abbattibile per i casi in cui serve in cucina recuperare spazio – spiega Lorenzo Gallazzini, main partner -. Un lavoro di precisione. I pezzi verranno collaudati nella nostra azienda».

Mercoledì 10 ci sarà il montaggio e il collaudo, il giorno dopo a Varallo, all’azienda Gallazzini, lo studio del capolavoro e la valutazione da parte della giuria composta dai tecnici delle aziende partner.

Il concorso nazionale dei capolavori è una competizione a forte valenza didattica: «Obiettivo è valutare l’abilità degli studenti nell’esecuzione di prove pratiche e teoriche – dice Valentina Rinaldin, referente dei servizi al lavoro CnosFap -. Un battesimo in linea coi metodi adottati nella formazione. I partecipanti hanno la possibilità di mettersi in luce di fronte alle aziende. I vincitori diventano esempio d’eccellenza per i futuri studenti».

La premiazione delle eccellenze si svolgerà venerdì 12 maggio nella sede di Confindustria a Vercelli. «È importante la sinergia tra scuola e aziende. Si cercano sempre più figure specializzate – dice Filippo Sarasso, Confindustria -. A breve in Piemonte partiranno le Academy, che rivoluzioneranno la formazione».

L’evento è patrocinato da Comune e Provincia di Vercelli e Confindustria Novara Vercelli Valsesia. «L’azienda Gallazzini è main sponsor: ha curato la realizzazione tecnica e fornito i materiali – conclude Miglietta -. Tra gli sponsor anche Vieffe Meccanicat, WD-40, Omler 2000, Dmg Mori e marchi nazionali come Heidenhain, Iil-istituto italiano di saldatura, Meusburger, Randstad e Sandvik».

Borgomanero, nottata a scuola per vedere il festival di Sanremo – La Stampa e Orizzontescuola.it

Gli studenti dell’istituto salesiano di Borgomanero sono rimasti a scuola sabato sera per vedere insieme la finale di Sanremo.

Circa 70 studenti hanno discusso e riflettuto sui testi, la musica e lo stile degli artisti in gara, insieme ai loro insegnanti. Così come segnala La Stampa e Orizzontescuola.it, la serata è diventata occasione di “studio ed è proseguita fino a tarda notte.

Dopodiché alcuni studenti si sono fermati a dormire a scuola e hanno concluso con la colazione del giorno dopo.

 

Tirocini, stage, apprendistato, l’importanza del tutor aziendale – LA STAMPA

Il 30 giugno 2022, il quotidiano LA STAMPA nella sezione Tuttosoldi, a cura di Sandra Riccio, ha ripreso e pubblicato l’articolo dell’evento Step-Up progetto Erasmus+ svoltosi a Torino Valdocco.

 

Scrive così:

Si è svolto a Torino l’evento conclusivo dedicato a Step-Up progetto Erasmus+ nella Sala Sangalli dell’istituto salesiano Valdocco. L’evento, promosso dall’Associazione Cnos-Fap Regione Piemonte, ha permesso di presentare il percorso svolto da Step-up fino ad oggi nell’identificare un modello di formazione per i tutor aziendali che hanno in carico i giovani in tirocinio, stage, apprendistato e formazione duale. La formazione in impresa è infatti parte integrante del percorso formativo ed educativo dei ragazzi e delle ragazze; inoltre le figure chiave dei tutor aziendali sono la base per la buona riuscita di questa attività che ha come scopo finale l’inserimento lavorativo.

Dopo l’introduzione ai lavori di Fabrizio Berta della Direzione Generale Cnos-Fap Regione Piemonte, si è passati al primo momento di confronto sul tema «Il tutor aziendale fa la differenza se…» moderato da Andrea Gavosto, direttore Fondazione Agnelli, al quale hanno preso la parola il vice direttore Unione Industriali Torino Riccardo Rosi, la responsabile del Settore Studi, Statistica e Orientamento al lavoro e alle professioni della Camera di commercio di Torino Barbara Barazza, il direttore generale Api Torino Luca Sanlorenzo, e il direttore del Centro Einaudi Giuseppe Russo. […]

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Riapre a Capriglio il museo di Mamma Margherita – La Stampa

Inaugurato il 1 aprile 2022, giorno del compleanno di Mamma Margherita (Margherita Occhiena, madre di San Giovanni Bosco), presto il museo a lei dedicato, sito in località Capriglio, riaprirà al pubblico alla fine dei lavori di ristrutturazione. Di seguito l’articolo pubblicato lo scorso 25 maggio su La Stampa a cura di Irene Conte.

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Riapre a Capriglio il museo di Mamma Margherita, lassù dove ci si promette amore eterno

Pronti gli spazi dedicati alla madre di San Giovanni Bosco. Molte coppie di futuri sposi fanno visita alla chiesetta dove si sposò la Occhiena

Tutte le mamme sono speciali, ma alcune hanno avuto il merito di poter scrivere una pagina della storia dell’umanità. Tra queste c’è Margherita Occhiena, madre di San Giovanni Bosco, da tutti conosciuta come Mamma Margherita.

«Margherita era una donna semplice, di buon cuore e coraggiosa – spiega don Egidio Deiana, che per anni al Colle don Bosco ne ha approfondito la storia – Si è sempre distinta per l’attenzione alle diverse sensibilità dei tre figli (il primo, Antonio, figlio del precedente matrimonio di suo marito e i suoi due Giuseppe e Giovanni) e per averli saputi sostenere nelle proprie vocazioni senza mai essere invadente, assecondandoli con la sua presenza discreta».

Mamma Margherita non è stata, però, importante solo per il mondo salesiano, ma anche per gli abitanti del piccolo paese in cui è nata nel 1788: Capriglio. Proprio lì, nel 2006, è stato allestito un museo in suo onore, da un’idea dell’allora sindaco Gian Barberis e da Elisabetta Serra, dell’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano, presieduto in quegli anni da Mario Sacco: essi hanno progettato il tutto avvalendosi dell’aiuto degli architetti Massimo Siracusa e Giancarlo Transatto, nonché del disegnatore Massimo Braco, che ha illustrato i momenti topici della vita della donna tramite una raccolta di ex voto peculiarissimi.

«A quel punto – spiega Barberis – abbiamo coinvolto la popolazione, che ci ha portato oggetti che raccontassero la vita contadina di quegli anni, il contesto storico e sociale in cui Margherita aveva vissuto, ma anche foto di famiglia e molto altro».

Inaugurato il 1 aprile, giorno del compleanno di Margherita, il museo, che presto, dopo la ristrutturazione, riaprirà al pubblico, sorge nei locali dove il piccolo Giovanni Bosco frequentò i primi anni di scuola.

«Vennero pellegrini da tutto il mondo per visitarlo – aggiunge Barberis – tanto che solo il primo anno raggiungemmo le 28 mila presenze. Fu un modo anche di far conoscere il paese; per esempio arrivammo a Carlin Petrini che ci assegnò il presidio Slow Food per il nostro peperone».

Ad accogliere i visitatori, oltre a Barberis, anche Diego Occhiena, presidente dell’Associazione Amici del Museo di Mamma Margherita, che ricorda:

«Tra i vari gruppi che mi porto nel cuore, ci sono dei polacchi che la notte del 15 agosto 2015 sono partiti a piedi dal Colle e, incuranti del nubifragio in atto, sono arrivati a Capriglio entro la mezzanotte per poter cantare ‘tanti auguri’ a don Bosco nel giorno del suo duecentesimo compleanno».

E questo non è un caso isolato: molte le coppie che confermano la promessa di matrimonio nella Chiesa dove si sposò la Occhiena, molti i ragazzi che creano spettacoli teatrali sulla vita di mamma Margherita…

«Al momento Margherita è riconosciuta dalla Santa Sede come Venerabile – aggiunge Occhiena – ma siamo in contatto con il postulatore per la beatificazione e, successivamente, la santificazione, per le quali è però necessario che vengano riconosciuti dei miracoli a lei attribuiti».

Una possibile miracolata è la caprigliese Irma Margherita Occhiena vedova Massaia, che nel 2016 ha donato a Capriglio una statua bronzea raffigurante la sua compaesana illustre, realizzata da Riccardo Cordero.

«Questi due anni di pandemia ci hanno penalizzati – spiega la sindaca Tiziana Gaeta – ma non per questo ci siamo fermati. A giugno il museo riaprirà e sarà ancora più bello. Abbiamo rinnovato i locali, rendendone almeno una parte accessibile a tutti eliminando le barriere architettoniche presenti al piano terra. Inoltre abbiamo voluto dare un’impostazione più moderna all’esposizione e stiamo già pensando di organizzare mostre temporanee per far sì che vi sia sempre qualcosa di nuovo da scoprire. Questo rinnovamento non deve intendersi come una critica a chi ci ha preceduto, a cui anzi siamo grati, bensì un lavoro atto a ampliare un patrimonio cui siamo legatissimi, sia spiritualmente sia storicamente che socialmente».

Agasso Domenico portavoce del Papa e dei suoi messaggi incontra la Scuola Media di Lombriasco

Nella mattina di oggi, giovedì 17 marzo, i ragazzi della Scuola media Salesiana di Lombriasco hanno potuto assistere ad una lezione tenuta dal giornalista Domenico Agasso, Vaticanista de “La Stampa”, il quale ha raccontato la sua esperienza giornalistica come reporter dei viaggi del Papa, affrontando anche alcune tematiche di rilievo come la fraternità, la pace, il lavoro, l’accoglienza, l’immigrazione, la guerra e la salvaguardia dell’ambiente.

Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

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Il 17 marzo 2022, la Scuola media Salesiana di Lombriasco ha avuto l’occasione di ospitare Domenico Agasso. L’incontro con i ragazzi ha riguardato la sua esperienza giornalistica come reporter dei viaggi del Papa e del rapporto, diventato ormai amicale, con il Santo Padre.

Il quarantenne scrittore e giornalista del quotidiano “La Stampa“, ha raccontato, con calore e coinvolgimento, in che modo è riuscito nel proprio progetto di vita lavorativa (e spirituale) a diventare cronista-vaticanista per un giornale di portata nazionale, offrendo anche resoconti recentissimi sugli ultimi viaggi di Papa Francesco: le tappe a Lesbo e Cipro in Grecia, in Madagascar e in Iraq sono stati punti di arrivo e di ritorno, ma allo stesso tempo mete di discussione e di risoluzione. Viaggiando in queste terre, il Papa offre al mondo e alla politica messaggi di sensibilizzazione, rendendo conosciuti e documentati i problemi che queste nazioni “straniere” si trovano a dover affrontare.

Siamo tutti nella stessa casa comune, la Terra. Aiutare un nostro fratello di un altro Paese, in difficoltà, può portare ad evitare anche conseguenze difficili che possono sfociare nell’immigrazione. Non significa che l’immigrazione è un fatto negativo, ma come dice il Papa, l’immigrazione è qualcosa da gestire al meglio, per fare in modo che il razzismo non prevalga e che le persone fragili e povere non diventino vittime della malavita.

Nel suo intervento ai ragazzi, Domenico Agasso ha affermato che “viaggiare con il Papa” significa “sposare i suoi scopi di amore” in senso ampio e assoluto, conoscere realtà e vite, spingersi con la mente oltre le sicure soglie, avendo altresì una cura particolare per la terra e per l’ecologia.

Papa Francesco grida al mondo, a noi e a voi (che magari sarete i politici del futuro) che occorre pensare al mondo in un modo più aperto e fraterno, affinché non scoppino le guerre, avendo anche un occhio di riguardo dal punto di vista ambientale affinché non si arrivi ad effetti problematici per noi, i nostri figli e nipoti.

Durante l’incontro, è stata inoltre espressa l’attenzione verso la questione attuale dell’Ucraina e la linea netta e decisa di Papa Francesco sull’argomento, per la quale viene invocata una pace imminente e urgente.

Il Papa è molto turbato in merito alla situazione attuale dell’Ucraina. Ha voluto parlare con la Chiesa Russa. Durante l’ultimo Angelus ha pregato per il paese aggredito, ha chiesto di fermare l’invasione e soprattutto la guerra, ma senza tuttavia specificare nomi.
Il Papa sta cercando infatti di tenere a bada gli animi senza pronunciare nomi, dando segnali di pace, al fine di evitare rotture.
Il 25 marzo Papa Francesco consacrerà, alla protezione della Madonna, la Russia e l’Ucraina.

Infine, Domenico Agasso ha voluto lasciare ai ragazzi i tre principali consigli riportati nel libro “Dio e il mondo che verrà” di Papa Francesco:

Nel libro ci sono tre consigli per i giovani:
1- essere i giovani dell’amore (inteso in senso ampio) nella solidarietà, pensando al prossimo per non essere egoisti;
2- avere un’attenzione ecologica;
3 – essere i giovani della conoscenza: la conoscenza e la curiosità vi spingono sempre di più ad aprire gli orizzonti.

Non perdete mai è la voglia di sognare perché il sogno, insieme alla conoscenza, vi darà la forza per lottare.

Sulle tracce di Don Bosco assaporando fede e natura – La Stampa (Asti)

Il quotidiano La Stampa, nelle sezione di Asti, riporta un articolo dedicato all’itinerario sulle tracce di don Bosco da Valdocco a Castelnuovo con le sue tre varianti. Di seguito l’articolo pubblicato il 30/11/2021 su La Stampa a cura di Francesco Romano Pivetta.

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Quando la passione escursionistica si unisce alle bellezze paesaggistiche, alla storia e alla cultura il risultato sorprende. Lo testimonia il «Cammino di Don Bosco», un lungo itinerario di oltre 160 km che permette di scoprire, tappa dopo tappa, un territorio che si fa memoria, raccontando i luoghi che hanno scandito la vita del santo sociale San Giovanni Bosco. L’infanzia, l’adolescenza, la formazione del sacerdote di strada sono narrati a partire dai posti in cui ha vissuto, in cui ha formato generazioni di giovani, spendendosi per gli emarginati e gli ultimi. Lungo il tragitto, tutto parla del santo, del suo carisma, della sua fede , di quel modo di fare scuola fuori dalle aule, in modo diverso, innovativo, travolgente:

«Le cascine, i campi, le scuole, le città e i luoghi di culto che si incontrano percorrendo le tre vie (nelle quali è stato suddiviso il cammino) custodiscono il ricordo dell’uomo che qui maturò la sua autentica religiosità e i suoi metodi di persuasione», si legge sul sito-web Piemonte Outdoor.

Il Cammino è un percorso del progetto «Strade di colori e sapori». È stato realizzato dall’«Asd Nordic Walking Andrate. Inizia dal santuario di Maria Ausiliatrice (Casa Madre di Torino Valdocco, rione simbolo dei salesiani, dove è sepolto Don Bosco). Sono tre le vie che permettono, a seconda delle preferenze dei turisti di arrivare al santuario di Castelnuovo. Il Cammino alto: «Superga-Crea»; quello medio del lago di Arignano», il «Cammino basso o di San Domenico Savio». Esistono, inoltre, due varianti: la «quella della Canonica di Vezzolano e della Strada del Papa» e la «Variante di Buttigliera». Impiegando più giorni, si giunge a Colle Don Bosco. Qui sorge la Basilica di Don Bosco e la cascina in cui il santo nacque il 16 agosto 1815. Gli escursionisti provengono dal Piemonte, dalla Liguria, dalla Lombardia, ma anche dalla Svizzera. C’è anche una guida escursionistica «Cammino di Don Bosco».

CFP Vercelli: Open Day – Sabato 27 novembre

Sabato 27 novembre 2021, presso il Centro di Formazione Professionale di Vercelli si terrà una giornata di Open Day rivolta ai futuri studenti e ai loro genitori. L’accesso è previsto dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00. Si ricorda che l’ingresso è possibile soltanto muniti di Green pass. Di seguito la notizia pubblicata su La Stampa con le informazioni principali dell’Open Day.

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Speciale CNOS-FAP A.MANZONI & C. SERVIZIPROMOZIONALI CNOSFAP , FORMAZIONE PROFESSIONALE

Dalla termoidraulica all’acconciatura Sabato 27 open day alla scuola Don Bosco

Open Day al Cnosfap Don Bosco di Vercelli in programma sabato 27 novembre: l’istituto vercellese di formazione professionale aprirà le sue porte a futuri studenti e ai loro genitori per far conoscere la propria offerta formativa.

Una giornata che si svolgerà in presenza, a differenza di quanto accaduto lo scorso anno, quando l’evento si svolse interamente online a causa della pandemia. Come dice il responsabile marketing Flavio Ardissone, «sarà un momento di festa e di accoglienza, con tante iniziative, ospiti e sorprese. I ragazzi, con la loro famiglia, avranno modo di conoscere la nostra realtà». Sarà possibile scoprire i percorsi triennali gratuiti di qualifica professionale dopo la terza media. La prenotazione è obbligatoria attraverso il sito vercelli.cnosfap.net.

L’accesso, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16, è possibile soltanto con il Green pass. È già possibile effettuare l’iscrizione all’evento, che darà una consulenza orientativa per il successo formativo di ogni singolo ragazzo. Si potranno avere informazioni sui percorsi, dalla termoidraulica all’automotive, dall’acconciatura alla meccanica industriale, chiedendo spiegazioni ai docenti, ma anche agli allievi che frequentano o hanno frequentato il centro di formazione vercellese.

«Gli Open Day per noi sono momenti di festa – continua Flavio Ardissone -. La scelta del proprio futuro è importante: accogliamo tutti a braccia aperte».

Intanto al Cfp Don Bosco sono stati attivati nuovi corsi F. C. I. per lavoratori e imprese finanziati fino al 70%, accessibili tramite voucher o completamente gratuiti con Isee inferiore ai 10 mila euro.

Il primo corso è Elementi di Social media marketing – livello base: ha una durata di 32 ore, con svolgimento nelle ore serali. La quota a carico del partecipante è di 105,60 euro su un costo complessivo di 352 euro. Permette di ottenere la certificazione sulla validazione delle competenze.

Il secondo corso riguarda l’Aggiornamento informatico – IT security: ha una durata di 20 ore, in orario serale, con un costo di 66 euro a carico del partecipante. Permette di ottenere una certificazione sulla validazione della competenze. Al CnosFap Don Bosco sono attivi anche corsi per la Formazione per il lavoro: «Questi corsi sono una grande opportunità – spiega Flavio Ardissone – per i disoccupati».

Al centro di formazione professionale di Vercelli sono quattro le proposte: addetto alla saldocarpenteria (600 ore di corso con qualifica finale); tecnico meccanotronico delle autoriparazioni (500 ore con qualifica finale); installatore manutentore bruciatorista (600 ore con specializzazione finale); conduttore programmatore di macchine utensili a C. n. (500 ore con specializzazione finale).

Per maggiori informazioni è possibile contattare la segreteria in corso Randaccio 14 a Vercelli, telefonando allo 0161-257705 oppure scrivendo una mail a info.vercelli@cnosfap.net.