“È farina del mio taxi” – CFP Valdocco
Il 25 marzo 2021 di fronte al ristorante Del Cambio di Torino, è avvenuta la celebrazione del primo anno di attività dell’organizzazione Trasporto Sociale con l’iniziativa “È farina del mio taxi”. Per l’occasione, gli allievi del corso di grafica del CNOS-FAP di Valdocco si sono resi partecipi realizzando delle magliette con la scritta dello slogan “Farina del mio Taxi“. Questo progetto, vista la situazione di crisi che stiamo vivendo, permette di aiutare i più bisognosi. Di seguito riportiamo la notizia pubblicata il 26 marzo 2021, su “La Stampa“e su “CNOS-FAP di Valdocco“.
La collaborazione tra il ristorante dello chef Baronetto, i tassisti di “Trasporto sociale” e il convento di Sant’Antonio è iniziata un anno fa
Non una festa – «in questa situazione non c’è niente da festeggiare», diceva chef Baronetto – ma un reciproco ringraziamento, ricordando un anno duro per tanti. È in questo spirito che ieri, davanti al ristorante Del Cambio, si sono ritrovati ad un anno dall’inizio della collaborazione, lo stellato Matteo Baronetto, i tassisti volontari del “trasporto sociale” e i Frati minori francescani del Convento di Sant’Antonio da Padova, cioè chi produce ogni settimana nelle cucine del leggendario ristorante 60 chili di pane per i poveri, chi lo trasporta, e chi lo riceve e lo “mette in tavola” per aiutare chi vive in strada e famiglie in grave difficoltà. Un incontro di buone volontà iniziato in pieno lockdown la scorsa primavera.
«Tutto questo è il “ciclo della Provvidenza” e io, che sono il rappresentante finale di questo ciclo di solidarietà così importante per Torino, sono qui per ringraziarvi. Sono 400 i poveri che vengono ogni giorno a prendere il sacchetto da asporto alla nostra mensa. E 230 famiglie mensilmente ricevono un pacco spesa», ha detto fra Mauro Battaglino davanti alle auto bianche schierate e alla giovane squadra di panettieri e pasticceri del Cambio.
«Questa iniziativa – ha spiegato Baronetto – fa parte di “Cucine solidali”, un progetto che nasce con Andrea Chiuni di “Tre Galline” e altri colleghi. Tanti cuochi e tanti ristoranti, per essere d’aiuto e produrre pasti per chi è in povertà . Attraverso i taxi solidali abbiamo potuto raggiungere le persone che hanno bisogno. È una cosa che all’inizio non pareva realizzabile e invece si è consolidata e continuerà». Maicol Vitellozzi, chef patissier del Cambio e del caffè, La Farmacia, conferma: «Continueremo anche quando la pandemia sarà finita. Produciamo 30 chili di pane due volte la settimana con l’aiuto di tirocinanti e di giovani stagisti pienamente coinvolti nel progetto».
In piazza, con la scritta«Farina del mio taxi» sulla maglietta (realizzata dai ragazzi del corso di grafica del Cnos Fap di Valdocco), una rappresentanza dei tassisti volontari. «”Trasporto sociale” è nato lo scorso anno nei primi giorni del lockdown – racconta Ermanno Disabato -, quando panettieri e pasticceri volevano donare i loro prodotti ai medici e agli infermieri dei triage degli ospedali, ma non potevano circolare. Dopo, l’esperienza è continuata con il Ristorante Del Cambio. Il gruppo è partito con 26 colleghi, oggi siamo una settantina e aiutiamo anche altre realtà che si occupano di poveri, come la mensa di via Belfiore di don Adriano Gennari».