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Avviato il progetto “LABS TO LEARN”

L’Associazione Giovanile Salesiana Per Il Territorio avvia il nuovo progetto “Labs to Learn“, un progetto finanziato dall’Impresa Sociale con i Bambini a valere sul bando del 2018 “Un passo avanti” e che si prefigge di contrastare la dispersione scolastica e prevenire la povertà educativa incrementando il numero dei giovani con difficoltà che assolvono l’obbligo scolastico, accedono alla formazione superiore e/o all’inserimento lavorativo, avviando un percorso di crescita personale secondo le proprie inclinazioni e aspirazioni. Il progetto è rivolto a circa 1140 minori e adolescenti tra gli 11 e i 17 anni e le rispettive famiglie, nelle città di Alessandria, Bra, Casale Monferrato, Vercelli e Torino.

Labs to Learn è un progetto ambizioso, perché si propone di validare modalità innovative e non convenzionali per favorire l’apprendimento, sviluppare le competenze trasversali, rinforzare le reti di prossimità, e concorrere alla costruzione di comunità educanti propositive e consapevoli. Il progetto muove dall’esperienza degli oratori e dei centri di formazione professionale salesiani per proporre un’alleanza educativa con gli altri enti della comunità, con l’obiettivo di sperimentare percorsi di inclusione non convenzionali.

La situazione contingente data dalla pandemia ha amplificato la sfida educativa già ricca di stimoli e densa di ostacoli.

Il progetto propone:

  • Metodo di Studio: percorsi di rinforzo del metodo di studio nelle classi 1° delle 9 scuole secondarie di I° grado partner;
  • Maker Lab: percorsi di integrazione alla didattica in orario scolastico e laboratori extrascolastici all’interno di spazi innovativi per l’apprendimento esperienziale allestiti negli Oratori (coding, game design, realtà virtuale, stampa 3D e l’imparare facendo);
  • Work Lab: percorsi di formazione e accompagnamento al lavoro destrutturati di 100 ore, progettati, gestiti e realizzati dai formatori della formazione professionale, dall’impresa, con un accompagnamento educativo dedicato;
  • Community Lab: percorsi di attivazione di comunità e generatività sociale per costruire reti di prossimità ed alleanze educative con gli enti del territorio, coinvolgendo i minori e le relative famiglie.

Nelle prossime settimane, le diverse azioni cominceranno a prendere forma, al fine di offrire ai nostri ragazzi maggiori occasioni per sperimentare se stessi e crescere insieme.

Museo Casa Don Bosco: le giornate d’inaugurazione

Dal 2 al 4 ottobre scorso, presso il cuore salesiano di Valdocco, si è tenuta l’inaugurazione del Museo Casa Don Bosco.

Qui è nata l’opera salesiana. Qui è nato il carisma salesiano.
Qui don Bosco e sua mamma Margherita
hanno accolto i primi ragazzi di strada, i primi orfani.
Qui siamo nati noi, salesiani di Don Bosco.
Sono sicuro che questa casa ti racconterà il grande dono
che è Don Bosco per i giovani
e per la Famiglia Salesiana di tutto il mondo.

(Don Ángel Fernández Artime – Rettor Maggiore e X Successore di Don Bosco)

Tre giorni di appuntamenti che si sono sviluppati dapprima con la conferenza stampa di venerdì 2 ottobre per gli operatori della comunicazione e gli addetti ai lavori; sabato 3 ottobre con la presentazione del Museo e il taglio del nastro per le autorità civili e religiose della città; domenica 4 ottobre, infine, con l’apertura ufficiale al pubblico del Museo.

Tra gli ospiti d’onore che hanno preso parte all’inaugurazione, oltre al Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime, 15 ambasciatori e ambasciatrici presso la Santa Sede, dove lavorano i Salesiani nel mondo, Vittorio Sgarbi (critico d’arte, saggista, politico, personaggio televisivo e opinionista italiano), Anna Laura Orrico (Sottosegretario al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo) e Chiara Appendino (Sindaco di Torino).

Tra gli interventi che hanno caratterizzato l’evento, Sergio Sabbadini, Responsabile progetto architettonico Museo Casa don Bosco, Massimo Chiappetta, Responsabile progetto museografico Museo Casa don Bosco, Don Cristian Besso, Responsabile progetto museologico Museo Casa don Bosco e Stefania De Vita, Direttrice del Museo.

Il Museo Casa Don Bosco racconta la vita di un uomo che è intervenuto socialmente e urbanisticamente nel tessuto cittadino di Torino, e ne ha cambiato il volto e la storia. Attraverso i laboratori, il lavoro e il primo contratto di apprendistato, ha trasformato lo sfruttamento minorile in un impiego con diritti e regolamenti.

(Stefania De Vita – Direttrice Museo Casa Don Bosco)

Valdocco, il nuovo Museo Casa don Bosco

INAUGURAZIONE – NEI LUOGHI DELLE ORIGINI DEL SANTO, UN RINNOVATO ALLESTIMENTO MUSEALE

Non poteva non diventare un Museo la casa di don Bosco. Lo era già nella sua dimensione di santità e bontà che ancora oggi e per il futuro anima la famiglia salesiana presente in tutto il mondo. Ma ora, dopo alcuni anni di progettazione e restauro nel cuore della prima missione salesiana…

Aperto il Museo Casa Don Bosco: “Una perla preziosa che testimonierà la grandezza di Don Bosco”

(Torino, 6 ottobre 2020) – Il Capitolo Generale 27° chiese al Superiore Generale della Congregazione Salesiana, il Rettor Maggiore, e al suo Consiglio, di prendere in mano i Luoghi Salesiani e farne qualcosa di speciale per il mondo salesiano. Quella consegna ha dato origine ad una realtà nuova: il Museo Casa Don Bosco, inaugurato solennemente a Torino-Valdocco, con tre giorni di eventi, nello scorso fine-settimana…

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Inaugurazione Museo Casa Don Bosco: 2-3-4 ottobre 2020

Si rende noto che il  2-3-4 ottobre 2020, presso il complesso di Torino Valdocco, si terrà l’inaugurazione del Museo Casa Don Bosco (Via Maria Ausiliatrice, 32 TO).

L’apertura del nuovo Museo, il quale gode del patrocinio di Regione Piemonte e Città di Torino, rappresenta un’occasione unica per avvicinarsi alla storia salesiana e a quella della città di Torino, raccontando la storia di un uomo, don Bosco, e di un luogo, Valdocco, che hanno cambiato la storia di una città e la vita di migliaia di ragazzi dando loro una casa, una famiglia, un futuro.

La tre giorni di appuntamenti prevede:

Venerdì 2 ottobre – Conferenza stampa rivolta ad operatori della comunicazione e addetti ai lavori per una presentazione completa del nuovo percorso museale (su accredito ed invito);

Sabato 3 ottobre – Inaugurazione del Museo Casa Don Bosco alla presenza delle autorità civili e religiose (su accredito ed invito);

Domenica 4 ottobreApertura al pubblico del Museo Casa Don Bosco (ACCESSO LIBERO).

All’inaugurazione, tra gli ospiti d’onore che hanno confermato la loro presenza, oltre a Don Ángel Fernández Artime (Rettor Maggiore dei Salesiani), 15 ambasciatori e ambasciatrici presso la Santa Sede, dove lavorano i Salesiani nel mondo, Vittorio Sgarbi (critico d’arte, saggista, politico, personaggio televisivo e opinionista italiano), Anna Laura Orrico (Sottosegretario al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo), Alberto Cirio (Presidente della Regione Piemonte) e Chiara Appendino (Sindaco di Torino).

Interverranno all’evento Sergio Sabbadini (Responsabile progetto architettonico Museo Casa don Bosco), Massimo Chiappetta (Responsabile progetto museografico Museo Casa don Bosco), Don Cristian Besso e Stefania De Vita (Responsabili progetto museologico Museo Casa don Bosco).

Interviste “nel cuore del mondo”- Ritrovo MGS al Colle don Bosco

In occasione del ritrovo MGS che si è tenuto il 12 settembre scorso presso il Colle don Bosco, sono state realizzate delle brevi interviste con i ragazzi partecipanti, sul tema dello slogan dell’anno pastorale:

“Nel Cuore del Mondo” #LivetheDream

Di seguito il video-intervista:

Lettera dell’Ispettore per l’inizio del nuovo anno scolastico

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte e Valle d’Aosta don Leonardo Mancini dedicata all’inizio del nuovo anno scolastico 2020/2021.

A Direttori, Presidi, Docenti, Personale
delle Scuole Salesiane
di Piemonte e Valle d’Aosta

Partiti!
Mai come quest’anno la data di inizio della scuola è stata tanto attesa, desiderata, sperata… e insieme temuta, guardata con sospetto, esorcizzata!

Ma ora siamo partiti. E camminiamo allora con fiducia, nonostante i timori, che ci sono; nonostante le complicazioni, che sono tante (talora forse troppe); nonostante le resistenze (di chi vorrebbe ritardare, rimandare, sostituire la scuola in presenza con la scuola da remoto); nonostante… tutto il resto che vi viene in mente.

Siamo partiti e desideriamo non fermarci; speriamo di non fermarci; lavoriamo in modo da non fermarci. Lavoriamo con la speranza dell’agricoltore che semina, certo che qualcosa di buono crescerà (il 30, il 60, il 100%)…; lavoriamo con amore, quello educativo; con tutto l’amore possibile; lavoriamo con prudenza, che non è mai troppa, lo dice anche il proverbio; lavoriamo con competenza, che c’è ed è indiscutibile; lavoriamo con serenità, perché l’agitazione non dà buoni frutti, ma soprattutto perché abbiamo fatto tutto il possibile per cominciare e continuare bene.

Io sono stato poco o niente nella mischia degli inizi di questo anno scolastico, ma so che chi è stato e sta sul campo di battaglia in queste settimane tra temperature sì e no, mascherine sì e no, igienizzanti e igienizzazioni, banchi, distanza, ecc. ha veramente realizzato un lavoro immane, facendo la gimkana tra decreti, raccomandazioni, controlli, pareri di esperti, ecc..

Non posso che dire grazie a tutti voi, che avete preparato con cura l’arrivo dei nostri ragazzi e giovani, perché si trovassero il meglio possibile e potessero ricominciare in sicurezza la Scuola, dopo quell’ormai lontano 8 marzo 2020.

E se pure sorgesse in mente e nel cuore la – pur legittima – domanda: ma perché sta capitando tutto questo? Ma chi me (ce) lo fa fare? La risposta credo rimanga una sola: questo è il tempo che ci è dato da vivere, e qualunque cosa capiti cercheremo di viverlo il meglio possibile, come lo avrebbe vissuto Don Bosco al posto nostro. È proprio in questo tempo che il Signore ha scelto di abitare, anche oggi, anche qui. Non lasciamocelo sfuggire, il Signore. E ci benedirà, con abbondanza, con tenerezza. E qualsiasi cosa capiti, cercheremo di imitare Don Bosco che ripeteva: sono sempre andato avanti come il Cielo ispirava e le circostanze esigevano.

Grazie, grazie di cuore per quello che siete e per quello che fate con i ragazzi, questa porzione la più delicata e la più preziosa dell’umana società.

Il Signore vi e ci benedica, l’Ausiliatrice sia per tutti Madre e Maestra (titolo “scolastico”),
Don Bosco sia sempre modello di passione educativa

Con grande stima, affetto e riconoscenza
Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP

Valdocco, 14 settembre 2020

9 nuovi salesiani: le professioni religiose al Colle Don Bosco

Nella giornata di ieri, martedì 8 settembre, si sono tenute al Colle don Bosco le prime professioni religiose di 9 novizi.

Ringraziamo Dio per il dono della vocazione salesiana nella Chiesa e il dono di questi nuovi Salesiani di Don Bosco:

  • Fabio Alibrio (ISI)
  • Simone Bernava (ISI)
  • Fabio Checchi (ILE)
  • Domen Kos (SLO)
  • Simone Meggiato (INE)
  • Andrea Pesci (ILE)
  • Marco Piana (ISI)
  • Walter Riggio (ISI)
  • Antonio Squillace (ICP)

È possibile vivere tutta la vita come Salesiano di Don Bosco e felice?
Io vi dico: sì. Guardate – (indicando i confratelli presenti all’altare) – guardate accanto e guardate nel mondo agli altri 14 mila confratelli.
Certo, ma cosa fare? Io ho una risposta che mi sembra opportuna: vivere veramente innamorati della vostra vita, della vostra vocazione, di quello che portate nel cuore.

(Rettor Maggiore – don Ángel Fernández Artime)

 

“Fissò lo sguardo su di lui, lo amò…”
(MC 10,21)

Inizia il nuovo Anno Pastorale: i Consigli delle CEP

Nella giornata di ieri, lunedì 31 agosto, si è svolta a Valdocco la giornata di inizio anno pastorale con il raduno dei Consigli delle CEP (Comunità Educative Pastorali).

L’appuntamento ha avuto inizio al mattino con le Comunità Educative Pastorali esterne all’area di Torino, per poi proseguire al pomeriggio con quelle interne all’area di Torino.

L’incontro è stato guidato dall’Ispettore don Leonardo Mancini e da don Rossano Sala, segretario speciale per il sinodo sui giovani.

Tra gli argomenti trattati da don Rossano Sala con la relazione “IL DONO DEI GIOVANI – Chiamati a re-incontrarsi con la propria missione” troviamo:

  • Una breve introduzione delle linee programmatiche del Sessennio del Rettor Maggiore.
  • Lo spirito del Capitolo Generale 28°: preparazione, celebrazione e compimento attraverso i documenti che sono stati prodotti.
  • Il testo del primo nucleo presentato durante il CG 28 e approvato dall’assemblea capitolare – “PRIORITÀ DELLA MISSIONE SALESIANA TRA I GIOVANI DI OGGI”.
  • Qualche strumento per il discernimento nelle realtà educativo pastorali e la proposta pastorale del MGS per tutta l’Italia salesiana – NEL CUORE DEL MONDO. Discernere a partire dalla “proposta pastorale 2020-21”.

Tra gli argomenti trattati invece dall”Ispettore don Leonardo Macini con la relazione “Priorità della missione tra i giovani: DNA, Vangelo e Duc in altum. Linee per il 2020-2021“:

  • Breve analisi del contesto ecclesiale, salesiano e sociale nella quale ci sta muovendo.
  • La riflessione post capitolare (CG28) con l’approfondimento dei 3 nuclei principali per i prossimi 3 anni (2020/2021 “La priorità della missione salesiana tra i giovani di oggi”; 2021/2022 “Il profilo del salesiano oggi”; 2022/2023 “Insieme ai laici nella missione e nella formazione”).
  • La lettera Programmatica del Sessennio del Rettor Maggiore con gli 8 punti particolarmente importanti in relazione ai tre nuclei: (1) SALESIANO DI DON BOSCO PER SEMPRE. Un sessennio per crescere nell’identità salesiana; (2) In una Congregazione dove siamo invitati dal “DA MIHI ANIMAS, CETERA TOLLE”; (3)A vivere il “SACRAMENTO SALESIANO DELLA PRESENZA”; (4) La formazione per essere SALESIANI PASTORI OGGI; (5) PRIORITÀ ASSOLUTA per i giovani, i più poveri e i più abbandonati e indifesi; (6) INSIEME AI LAICI NELLA MISSIONE E NELLA FORMAZIONE La forza carismatica offerta che i laici e la Famiglia Salesiana ci offrono; (7) È L’ORA DI UNA MAGGIORE GENEROSITÀ NELLA CONGREGAZIONE. Una Congregazione universale e missionaria; (8) Accompagnando i giovani verso un FUTURO SOSTENIBILE).
  • Focus sul tema dell’anno “2020/2021 “La priorità della missione salesiana tra i giovani di oggi” e sulle applicazioni pratiche, soffermandosi in maniera particolare sul punto 5 della lettera programmatica Rettor Maggiore.
  • Alcuni punti toccati dal messaggio di Papa Francesco ai partecipanti del Capitolo Generale 28° dei Salesiani.
  • La proposta di 3 ambiti di conversione in cui continuare ad essere vigili: (1) La conversione comunitaria rafforzare l’identità della CEP a servizio della missione giovanile; (2) Una conversione pastorale: aumentare la capacità evangelizzatrice della nostra missione; (3) Una conversione strutturale: rispondere alle nuove esigenze della missione (e quindi della consacrazione e della fraternità).

Insediamento del nuovo Ispettore: benvenuto don Leonardo!

Sabato 29 agosto si è svolta la Santa Messa in occasione dell’insediamento del nuovo Ispettore per l’ispettoria del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania: don Leonardo Mancini.

La celebrazione, svoltasi presso la Basilica Maria Ausiliatrice alle ore 10.00, ha visto un grande numero di confratelli salesiani che, provenienti dai vari centri piemontesi e valdostani, sono giunti a dare sostengo e condividere questo momento di gioia per la comunità salesiana.

A celebrare la Messa, don Juan Carlos Pérez Godoy, Consigliere per la Regione Mediterranea.

A concelebrare, don Enrico Stasi, il quale ha voluto esprimere un sentito augurio al nuovo Ispettore e ai confratelli presenti:

Questo il mio augurio: camminate insieme al nuovo Ispettore per il bene dei giovani che ci sono affidati, il resto vi verrà dato. A te don Leonardo, carissimo fratello, dico le stesse parole che mi disse il Rettor Maggiore don Chávez quando mi convocò a Roma per affidarmi il compito di Ispettore: “Tu non hai nulla da preoccuparti, tu hai don Bosco e l’Auxiliadora”, così disse. Non temere don Leonardo. Don Bosco e l’Ausiliatrice ti proteggeranno sempre. L’ICP è sotto l’ombra delle loro ali. A voi cari confratelli, grazie, scusa e una preghiera per me.

Alcune parole del nuovo Ispettore, don Leonardo Mancini, durante l’insediamento:

Il primo ringraziamento doveroso è sempre al Signore che ci sorprende con le sue novità e ci chiede di volta in volta di riformularci, di ridisegnarci: lo ringrazio per la fiducia e per l’avventura nuova che chiede di farmi vivere.

Approfitto della presenza di Don Bosco che è qui vicino. Inizialmente mi veniva da dire: “Allora devo chiedergli la mente, il cuore, le mani…”. Poi ho detto: “No, questo glielo hanno chiesto già parecchie volte, quindi magari vuole sentire qualcos’altro”. Allora gli chiederei: il suo fazzoletto, perché io possa essere docile nella mani di Dio e nelle mani di Maria e possa essere docile ai richiami della storia, ai segni dei tempi, allo spirito; il suo borsellino, che è vuoto, lo sappiamo bene, ma proprio perché mi educhi alla provvidenza, ad essere più fiducioso alla provvidenza; la trasparenza del suo sguardo, perché mi renda persona capace di amare con limpidezza.

Lettera di saluto ai Confratelli dell’Ispettore don Enrico Stasi

Si riporta di seguito la Lettera di saluto ai Confratelli dell’Ispettore del Piemonte e Valle d’Aosta don Enrico Stasi al termine del suo mandato.

Carissimi Confratelli,
alla scadenza ormai imminente del mio mandato, desidero raggiungere ciascuno di voi con questo scritto di ringraziamento e di saluto. In questi sei anni ho spesso comunicato con voi attraverso queste lettere nelle quali ho cercato di raccontarvi la vita della nostra amata ispettoria offrendovi anche spunti di riflessione per la nostra consacrazione. Sono molto grato dell’opportunità che il Signore mi ha dato di conoscere il bene che si fa a migliaia di giovani nelle nostre case. C’è una vitalità, animata dallo Spirito, che ai più è sconosciuta ma è ciò che rende i Salesiani in Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania una forza educativa riconosciuta e stimata. Ma ciò che più conta è come ci vede il Signore. Lui “scruta e conosce i segreti del nostro cuore” e tutto il bene che facciamo quello riconosciuto e quello non riconosciuto è per glorificare il suo santo Nome. Non siamo a caccia di “like” ma solo di poter fiorire lì dove il Signore ci ha seminato.

Con tutto me stesso faccio mie le parole dell’Apostolo che abbiamo ascoltato nell’Eucarestia di martedì scorso: “Noi dobbiamo sempre rendere grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, per mezzo dello Spirito santificatore e della fede nella verità. A questo Egli vi ha chiamati mediante il nostro Vangelo, per entrare in possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo” (II Tess 2,3). Rendo grazie a Dio per voi fratelli amati dal Signore! Grazie per lo spirito di obbedienza, il sostegno e la comprensione che mi avete donato. Ci sono state anche delle spine, certamente, per me e per voi. Ma don Bosco ci aveva preavvisato: la nostra vita alla sequela di Gesù sulla strada tracciata dal nostro fondatore è un pergolato di rose! Ma se ci sono le spine è perché ci sono anche le rose! Ringrazio il Signore per le rose, che hanno allietato il mio servizio e per le spine che lo hanno purificato e reso aderente alla realtà e alla volontà di Dio.

All’inizio del mio mandato avevo fissato tre priorità che insieme abbiamo cercato di perseguire in questo sessennio: 1) Il consolidamento delle Comunità Educativo Pastorali; 2) il rafforzamento dell’animazione vocazionale, in particolare quella locale; 3) il perseguimento della sostenibilità economica. Credo che ogni confratello e ogni comunità possa e debba verificare i passi compiuti. Dal mio punto di vista posso affermare con certezza che le Comunità educative si sono sviluppate e sono una realtà assodata nella gran parte delle nostre case. I giovani in ricerca vocazionale che si sono affacciati alla nostra Comunità proposta sono aumentati e quest’anno, per il poco che questo dato può significare, siamo l’ispettoria italiana che manderà in noviziato più novizi (tre, a Dio piacendo). La cosa più importante, che mi auguro e che prego possa continuare, è che stanno nuovamente maturando vocazioni dai nostri ambienti educativi, sia oratori sia scuole. Dal punto di vista economico l’ispettoria è più sana rispetto a sei anni fa e nonostante le difficoltà finanziarie che la pandemia sta comportando, il segno più bello è stato quello di una grande solidarietà ispettoriale che ha permesso di aiutare le case con maggiori difficoltà.

Il programma del Rettor maggiore del prossimo sessennio che verrà presentato a breve alle comunità, frutto del Capitolo generale XXVIII, ha come prima e principale sfida quella di crescere nell’identità salesiana. Come Cagliero anche noi diciamo “frate o non frate io rimango con don Bosco”. Rimanere con Don Bosco significa ritornare alle radici della nostra vocazione: siamo del Signore per i giovani e tra questi quelli più poveri. Torniamo alla Strenna che ci ha accompagnato nell’anno del Bicentenario “Come don Bosco, con i giovani, per i giovani” e facciamo nostre le parole del Rettor maggiore: “Sono i giovani, le giovani, specialmente quelli che sono più poveri e bisognosi, che ci salveranno, aiutandoci a uscire dalla nostra routine, dalle nostre inerzie e dalle nostre paure, a volte più preoccupati di conservare le proprie sicurezze che tenere il cuore, l’udito e la mente aperti a ciò che lo Spirito ci può chiedere”.

Questo è il mio augurio e la mia preghiera per voi fratelli carissimi.

Vi chiedo la carità di pregare per me e di essere vicini con l’affetto e la preghiera a don Leonardo.

Torino, 28 agosto 2020

Don Enrico Stasi, Ispettore