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“Verso Loreto”: il pellegrinaggio degli universitari di Cuneo

Dal sito dei salesiani di Cuneo.

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Partiti da Cuneo prima dell’alba, inizia il pellegrinaggio dei giovani universitari di Cuneo per il centro Italiaguardando a Loreto come mèta finale.

Dopo le prime ore di viaggio, la prima tappa è il paese natale del novello santo Artemide Zatti, Salesiano di don Bosco.

DA CUNEO A BORETTO

«Da Nazareth può mai venire qualcosa di buono?» (Gv 1,46) è quello che, insieme a Natanaele, ci si potrebbe chiedere pensando a un paesino piccolo come Boretto (RE).

Eppure, questo paesello di poche centinaia di anime è stato protagonista della nascita del più recente santo della famiglia salesiana, il coadiutore Artemide Zatti.

Con la sua vita semplice ma piena, Zatti ci insegna che, prima cosa fra tutti, non è fare la nostra volontà, ma la volontà di Dio. Con un sogno ben preciso in mente, il novello santo coadiutore mostrerà al mondo come sia necessario, come san Giovanni Battista, mettere da parte il proprio io, per fare più spazio a Dio: “credetti, promisi, guarii”.

BRESCELLO, TEATRO DEL “MONDO PICCOLO”

La seconda tappa del pellegrinaggio è il piccolo paese di Brescello (RE), poco distante da Boretto, il quale accoglie pellegrini e turisti con una dedica al Mondo Piccolo, ai suoi protagonisti, don Camillo e Peppone, e al suo creatore, Giovanni Guareschi.

Gli scritti del Guareschi, sui quali si basano le celebri pellicole di “Don Camillo e Peppone”, occupano una posizione di rilievo, sia dal punto di vista storico che artistico, nella letteratura italiana del ‘900.

Spesso, tuttavia, viene sottovalutata o taciuta la profonda carica spirituale e il profondo significato teologico di cui queste opere sono pregne che descrivono, con una precisione quasi profetica, la profonda lotta interiore spirituale di ogni cristiano, quella fra uomo vecchio e uomo nuovofra la Chiesa di Cristo e il mondo.

Di fronte a questa lotta ogni cristiano dovrebbe chiedere al Signore Gesù, come don Camillo davanti al crocifisso: “Cosa possiamo fare noi?”, per lasciarsi poi stupire dalla risposta di Cristo stesso: «“Ciò che fa il contadino quando il fiume travolge gli argini e invade i campi: bisogna salvare il seme […]. Bisogna salvare il seme: la fede. Don Camillo, bisogna aiutare chi possiede ancora la fede a mantenerla intatta”».

SAN MARINO: LA TESTIMONIANZA DI SUOR MARIA GLORIA RIVA

Accolti dalla comunità salesiana locale, veniamo accompagnati al cuore pulsante della Repubblica di San Marino. Qui abbiamo la possibilità di visitare il piccolo centro storico della rocca per poi essere accolti nel monastero delle Suore Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento.

Ad accoglierci è Suor Maria Gloria Riva, appassionata di storia dell’arte, la quale ci dona una preziosa testimonianza: in un mondo e un tempo sempre più confusi, fumosi, è prezioso e fondamentale per la vita interiore di ogni uomo e donna intraprendere senza paura una incessante e convinta ricerca del bello, della Bellezza autentica, della Verità, quella che parla ad ognuno di noi.

Dopo la testimonianza ci dirigiamo per la notte verso l’oratorio salesiano, dove recuperiamo le forze per la seconda giornata di pellegrinaggio, direzione Rimini.

I GIOVANI SANTI DI RIMINI: ALBERTO MARVELLI E SANDRA SABATTINI

Cosa ci si potrebbe aspettare da un giovane cresciuto in oratorio salesiano, deciso fin da piccolo a scegliere come suoi amici dell’anima e modelli nientemeno che San Domenico Savio e, qualche anno dopo, il Beato Piergiorgio Frassati?

Di tutte le cose che si potrebbero dire sulla vita del Beato Alberto Marvelli, certamente quella che lascia più a bocca aperta non è tanto il suo impegno sociale e politico -senza dubbio di grande importanza, specie per un ragazzo così giovane, il cui aiuto è stato fondamentale per decine di migliaia di abitanti di una Rimini martoriata dalla guerra-, quanto più il suo intimo rapporto con Dio.

All’interno della chiesa parrocchiale di Sant’Agostino è possibile inginocchiarsi e pregare presso la sua tomba, domandando per noi la stessa fede e lo stesso slancio spirituale per raggiungere, insieme a lui, la santità: “salire, salire sempre nelle vie della perfezione, della purezza, della carità, della santità; voglio farmi santo.” (beato Alberto Marvelli)

È sempre nella città di Rimini che incontriamo una cristiana agguerrita, una brillante studentessa di medicina, una volontaria attivissima dell’associazione Papa Giovanni XXIII, la “santa fidanzata”, la beata Sandra Sabattini.

A presentarcela non sono solo i pannelli presenti nella chiesa parrocchiale di S. Girolamo -molto curati e dettagliati- ma alcune delle persone più importanti che sono state accanto a Sandra negli ultimi anni della sua vita.

Le preziose testimonianze di Guido, fidanzato di Sandra -il quale ha voluto partecipare attivamente al suo processo di beatificazione-, e delle sue amiche più strette, ci hanno permesso di conoscere Sandra nella sua vita ordinaria.

È grazie a loro se abbiamo potuto scoprire nella beata Sandra una giovane dalla vita “normale” -in famiglia, nelle amicizie, nello studio universitario, nella preghiera e partecipazione alla S. Messa quotidiane- innamorata di Gesù, che ogni giorno con fatica ha provato, riuscendoci, a dire il suo sì a Dio perché operasse cose sante in lei e con lei: “Non è mia questa vita. È tutto un dono. Abbi cura del regalo fattoti, rendilo più bello e pieno per quando sarà l’ora” (beata Sandra Sabattini)

LORETO: COMUNITA’ CENACOLO E LA SANTA CASA

Ultima tappa del pellegrinaggio è stato il comune di Loreto (AN). Dopo aver avuto la grazia di partecipare alla S. Messa celebrata da don Thierry all’interno della Santa Casa, siamo stati accolti dai giovani della Comunità Cenacolo di Loreto con una cena e una preziosa testimonianza che hanno reso questa seconda giornata di pellegrinaggio ancora più ricca.

Sotto la cupola della Basilica di Loreto si trova quella che la Tradizione cristiana, fin dagli albori della fede, considera la Santa Casa.

Qui è avvenuto il fatto che ha cambiato la storia del mondo: l’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele alla Vergine Maria e il successivo sì della fanciulla di Nazareth al progetto divino.

Queste mura sono state protagoniste nientemeno che della crescita di Nostro Signore, di quella che la teologia chiama “la vita nascosta” di Gesù: gli anni della sua infanzia, adolescenza e adultità, fino ad arrivare all’inizio della sua vita pubblica.

Secondo la Tradizione, la Santa Casa sarebbe stata portata in volo per mare dagli angeli del Signore, al fine di preservarla dalle profanazioni dell’invasione musulmana in Terrasanta.

Negli ultimi decenni, ricerche e studi archeologici sulla struttura e sui materiali della Santa Casa hanno portato ad una conclusione importante: quella di Loreto è, senza ombra di dubbio, la Santa Casa di Nazareth, mèta di pellegrinaggi fin dai primi secoli dell’era cristiana.

Fa sorridere constatare, ancora una volta, come la fede e scienza non siano in contrapposizione, ma come la seconda confermi la prima e le dia al contempo una forza maggiore.

Si compie quanto detto da Gesù: “vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre” (Lc 19,40).

Finita anche questa mattinata di visita al Santuario di Loreto, dopo una breve pausa pranzo, ci dirigiamo verso i nostri mezzi in direzione Cuneo.

Una sosta a Fontanellato (PR) nella comunità monastica delle Sorelle di Maria Stella del Mattino ci permette di partecipare alla S. Messa e di recuperare le energie per iniziare l’ultimo tratto di strada che ci porterà a casa.

Grati al Signore per questo pellegrinaggio ognuno di noi può cantare e inneggiare alla Vergine Maria, come riportato sulla parte interna della cupola maggiore della Basilica di Loreto, di fronte alla grande magnificenza del mistero divino:

“Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’etterno consiglio,

tu se’ colei che l’umana natura nobilitasti sì, che ‘l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l’amore, per lo cui caldo ne l’etterna pace così è germinato questo fiore”

(Dante Alighieri, Paradiso, XXXIII, I-IX)

Pellegrinaggio a Roma “di bella speranza”: in cammino verso il Sinodo

Essere di perduta speranza: questa sembrerebbe la deriva più diffusa nella gioventù d’oggi. Tuttavia, come il buon Sant’Agostino ricorda: “la speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle”. Di queste virtù è costituita la folta e vivace compagine di giovani del Movimento Giovanile Salesiano del Piemonte e Valle d’Aosta che, nonostante si consulti spesso con le paure e le difficoltà dei tempi moderni, nutre fiducia nell’avvenire e apre il cuore alla speranza.

“Giovani dell’MGS del Piemonte Valle d’Aosta di bella speranza” è tra le iniziative che spiccano nel calendario 2018 del Movimento Giovanile Salesiano: un itinerario pensato per il Cammino sinodale verso Roma, in programma per il prossimo agosto, rivolto a ragazzi e ragazze dalla 3° superiore terminata (o età corrispondente, per i bocciati), fino ai 25 anni.

 

Un percorso ponderato e scandito da tappe quotidiane per offrire ai ragazzi non solo un viaggio alla scoperta delle bellezze artistiche italiane, bensì un cammino nel cuore della tradizione cristiana che approderà dapprima a Firenze, il 7 e 8 agosto: qui verranno visitate le principali attrazioni turistiche fiorentine per poi coniugarle con “Il nuovo umanesimo in Cristo Gesù”, oggetto del 5° convegno ecclesiale nazionale della Chiesa Italiana del 2015, quando Papa Francesco invitava ad essere “Una Chiesa italiana non potente, ma inquieta, vicina agli abbandonati. La nostra sia una fede rivoluzionaria che cambia il mondo“, presentando con semplicità alcuni tratti dell’umanesimo cristiano, quello dei «sentimenti di Cristo Gesù» (Fil 2,5): umiltà, disinteresse, beatitudine.

Poi, il 9 e 10 agosto, si raggiungerà l’affascinante discrezione dell’umbra Assisi: ricca dal punto di vista culturale e artistico.
Qui si cercherà di riscoprire le radici della fede sulle orme di
San Francesco e di lasciarsi contagiare dalla candida bellezza di cui Assisi è intrisa.

 

L’11 e il 12 agosto si giungerà a Roma, ricca di cultura millenaria, toccando come tappe principali il Circo Massimo e San Pietro, dove si terrà l’incontro con il Papa, momento culminante del pellegrinaggio;

il 13 agosto, la tappa finale a Loreto: il cuore mariano della cristianità.

 

Il leit motiv dell’intera esperienza sarà dunque la Speranza, quel “sentimento di aspettativa di un bene futuro, di un fiducioso ottimismo lungimirante al proprio destino ed a quello del mondo…la speranza sarà la fedele “bella” compagna di viaggio di tutti i ragazzi che vorranno partecipare a questo pellegrinaggio” – così racconta Don Stefano Mondin, delegato Delegato di Pastorale Giovanile Piemonte e della Valle d’Aosta, nel suo accorato invito alla presenza – “come sintesi dell’esperienza di affidamento a Maria e spirito di fraternità e condivisione di vita“.

I costi per l’intero pellegrinaggio è di 280 € che include: pernottamenti (a terra con materassino e sacco a pelo personali), pasti e colazioni dalla cena di martedì 7 al pranzo di lunedì 13 inclusi, bus per tutto il periodo, offerte varie nei luoghi che ci ospiteranno, treno da Roma Ostiense alla prima periferia della capitale. Il Pacchetto CEI (incluso nella quota) comprende i pasti della cena (sabato), colazione e pranzo (domenica) e kit.
La quota di partecipazione non include il pranzo del primo giorno (al sacco), la cena dell’ultimo giorno (autogrill) e eventuali ingressi ai musei.

Le iscrizioni sono aperte e i pagamenti vengono effettuati al responsabile del singolo centro, che terrà personalmente i contatti con la Pastorale Giovanile.

 

 

 

 

Programma del Pellegrinaggio:

  • Martedì 7 agosto 2018

    Mattino: Ore 6.30 – partenza da Torino verso FIRENZE.
    Pranzo sacco (a casa) a FIRENZE sdb
    Pomeriggio: a FIRENZE
    Sera: Serata di animazione a FIRENZE sdb
    Pernottamento a FIRENZE sdb (Sistemazione in palestra)

  • Mercoledì 8 agosto 2018

    FIRENZE
    Mattino: percorsi di approfondimento guidato, in città
    N.B. Si ipotizza di riprendere i percorsi preparati per il Convegno della Chiesa italiana.
    Pomeriggio: percorsi cultural-liberi, a gruppi
    Sera: veglia dai sdb
    Pernottamento a FIRENZE sdb

  • Giovedì 9 agosto 2018

    Mattino:
    Ore 6.30 – sveglia
    Ore 7.00 – colazione e carico bagagli
    Ore 8.00 – partenza per ASSISI (3 ore scarse di viaggio).
    NB. Non è possibile pernottare con sacchi a pelo ad Assisi: le strutture come palestre e scuole hanno una capienza limitata e non flessibile, causa le strette leggi su sicurezza e sismi.
    Ore 11-13 –  prima tappa di visita ad Assisi
    Pranzo al sacco
    Pomeriggio: Visita alla città
    Nel tardo pomeriggio, partenza per Gualdo Tadino
    Sera: a Gualdo Tadino (con sistemazione per il pernottamento in saloni, con sacchi a pelo)

  • Venerdì 10 agosto 2018

    Mattino:
    h 6.30 – sveglia
    h 7.00 – colazione e carico bagagli
    h 8.00 – partenza per Assisi
    Mattino ad Assisi – seconda tappa
    Pranzo al sacco
    Pomeriggio:
    h 14.00 – partenza verso Roma (3 h)
    h 17.00 – ultimo pezzo a piedi, dai confini della città
    N.B. Salvo nuove disposizioni, l’accesso ai bus sarà consentito con un pedaggio MOLTO alto. Il percorso a piedi permetterebbe di
    entrare in stile-pellegrinaggio a Roma, ma anche di evitare la tassa eccessivamente costosa.
    Sera: h 20.00 – arrivo al Testaccio sdb e sistemazione
    Notte al Testaccio sdb

  • Sabato 11 agosto 2018

    Mattino: o evento MGS oppure Messa con le diocesi piemontesi a S. Filippo (zona Pantheon)
    N.B. In attesa di comunicazioni da Roma circa le attività mattutine definitive 
    Pomeriggio e sera: al Circo Massimo (organizzazione CEI)
    Notte al Testaccio sdb

  • Domenica 12 Agosto 2018

    Mattino: Messa col Papa in S. Pietro (organizzazione CEI)
    Pranzo al sacco (organizzazione CEI)
    Pomeriggio: si recuperano i bagagli al Testaccio e si prende il treno fino alle porte di Roma, da lì in bus verso Loreto
    N.B. La stazione Ostiense è vicina alla casa del Testaccio: raggiungeremo col treno più comodo la località più vicina. I bus ci
    attenderanno lì.
    Sera: Cena a Loreto (Centro Giovanni Paolo II) e pernottamento

  • Lunedì 13 Agosto 2018

    Mattino: a Loreto, incontro per centri di provenienza
    Messa in tarda mattinata
    Pranzo
    Pomeriggio: ore 15.00 circa partenza per Torino (6h, senza contare le tappe)
    Sera: Rientro in tarda serata

Per ulteriori informazioni: