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“Li amò sino alla fine”: una mostra temporanea al Museo Etnologico Missionario del Colle Don Bosco

Dal sito InfoANS.

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Nel Museo Etnologico Missionario (MEM) del Colle Don Bosco, a Castelnuovo Don Bosco, è stata allestita una nuova mostra temporanea, pensata per il tempo di Quaresima e Pasqua, riguardante la Morte e Risurrezione di Gesù.

Si tratta di un’esposizione di oggetti che mette in risalto come la fede cristiana abbia trovato la concretezza anche attraverso l’artigianato dei luoghi dove sono presenti i missionari salesiani.

Sculture e dipinti, realizzate con materiali e tecniche differenti tra loro, raffigurano Gesù nelle ultime ore della sua vita fino al momento glorioso della Risurrezione, secondo le fattezze e i costumi tipici delle popolazioni extraeuropee rappresentate nella vasta collezione del Museo.

La mostra, intitolata “Li amò sino alla fine” (Gv. 13,1), non è composta solamente dagli oggetti. Viene infatti contestualizzata alla luce del tema della Strenna del Rettor Maggiore per il 2023 “COME LIEVITO NELLA FAMIGLIA UMANA D’OGGI. La dimensione laicale della Famiglia di Don Bosco”.

Seguendo il suggerimento del X Successore di Don Bosco, che nella Strenna elenca le 25 figure di santità salesiana laicale appartenenti alla Famiglia Salesiana (tra Santi, Beati, Venerabili e Servi di Dio), si è scelto di esporre le loro figure a cornice della mostra, perché, come hanno ribadito i curatori dell’esposizione citando il Rettor Maggiore

“si tratta di uomini e donne, giovani e adulti, che hanno colmato la loro vita con il lievito dell’amore. Amore che si dona fino in fondo, fedele a Gesù Cristo e al suo Vangelo”.

Ciascuno di essi, in diversi modi e situazioni, ha offerto la propria vita per la causa del Vangelo. E l’unione alla Croce di Cristo, nella condivisione delle stesse sofferenze fisiche o spirituali, ha contribuito al concretizzarsi di quell’Amore per i fratelli “fino alla fine”.

Pur essendo dedicata al tempo di Quaresima e Pasqua, la mostra resterà comunque allestita fino ad ottobre 2023 ed è visitabile durante gli orari di apertura del MEM:

  • da martedì a sabato: 10:00 – 12:00 | 14:30 – 18:00;
  • domenica e festivi: 10:30 – 12:30 | 14:00 – 18:00.

Per ulteriori informazioni:

Il Museo Etnologico Missionario di Colle Don Bosco, da consultare e visitare

Nuovi progetti sono stati realizzati per il Museo Etnologico Missionario (MEM) del Colle Don Bosco, attraverso due canali web della Regione Piemonte: “Mèmora” e “L’arte con chi ne fa parte”. Di seguito l’articolo pubblicato dall’Agenzia di Informazione Salesiana ANS.

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“Mèmora” è la vetrina che mette a disposizione il patrimonio culturale di Musei, Istituti culturali e Archivi storici del territorio piemontese. È il luogo virtuale dove poter condividere risorse e agevolare, attraverso approfondimenti tematici, la lettura del patrimonio stesso da parte di un pubblico ampio e non limitato a soli specialisti del settore. La piattaforma è, infatti, fruibile gratuitamente da studenti, turisti o professionisti che possono utilizzarla in diversi modi trovando in essa beni museali, archivistici, fotografici e naturalistici oltre che a svariati percorsi tematici e di approfondimento.

In Mèmora il MEM presenta 92 oggetti scelti tra quelli conservati nelle vetrine dell’esposizione permanente e due percorsi legati al tema del gioco e della musica tra le etnie. Selezionando i vari menu, è possibile approfondire nuove conoscenze sul grande patrimonio culturale che comprende la collezione del Museo di Colle Don Bosco ma anche degli altri Musei ed Enti che hanno aderito al progetto.

Questa iniziativa, realizzata dal Consorzio del Sistema Informativo (CSI) Piemonte, è stata presentata e resa attiva agli utenti in occasione del XXXIII Salone Internazionale del Libro, svoltosi a Torino dal 14 al 18 ottobre scorso.

Per accedere a “Mèmora” basta semplicemente collegarsi al sito: https://www.memora.piemonte.it

“L’arte con chi ne fa parte”, invece, è l’iniziativa proposta, durante il periodo di lockdown, dall’Associazione Abbonamento Musei Piemonte, con la quale il MEM è convenzionato dal 2002.

Il progetto, rivolto ai Musei del territorio regionale, consisteva nell’individuare un personaggio di rappresentanza che raccontasse il Museo stesso sotto una chiave diversa, caratterizzata da aneddoti e curiosità.

Il MEM ha scelto come protagonista il Cardinal Giovanni Cagliero, perché primo missionario salesiano inviato da Don Bosco in Patagonia, nel 1875, e poi primo Cardinale della Congregazione nel 1915. Nessuno meglio di lui può introdurre ed accompagnare i visitatori attraverso il percorso espositivo che inizia proprio con la vetrina della Patagonia.

Partendo dal suo incontro con Don Bosco a Castelnuovo (2 novembre 1851), si percorre una sintesi della sua vita: gli anni dell’Oratorio, la decisione di rimanere “frate o non frate” comunque con Don Bosco, la partenza verso nuovi orizzonti di missione, l’incontro e il lavoro tra gli emigrati italiani prima e successivamente con i popoli indigeni, il rientro in Italia per la consacrazione episcopale.

La vita del Card. Cagliero, ovviamente, non incrociò “fisicamente” le origini e l’allestimento del MEM del Colle, di molto successivo. Ma si può dire che quello del Cardinale è un “coinvolgimento indiretto” in quanto il Museo è dedicato a lui che insieme ad altri coraggiosi salesiani ha realizzato il sogno di Don Bosco: dilatare sempre più l’orizzonte della sua opera fino ad abbracciare tutto il mondo.

Scheda descrittiva, date e orari riguardanti le visite guidate dedicate a questo tema, sono consultabili al link: https://piemonte.abbonamentomusei.it/Mostre-e-Attivita/Museo-Colle-Don-Bosco-Cardinal-Cagliero