“Renditi umile forte e robusto”: è così che si sono aperti gli esercizi spirituali per i ragazzi universitari e giovani lavoratori svolti durante il weekend del 4-5 dicembre 2021, presso Villa Lascaris di Pianezza, con la prospettiva di entrare ancora più a fondo nel Sogno dei 9 anni di Don Bosco, approfondendo il tema pastorale dell’anno.
Con l’aiuto di Don Alberto Martelli, si sono alternati momenti di catechesi a intensi momenti di deserto e silenzio, per riflettere a fondo sui temi affrontati, rapportarli alla propria vita personale e confrontarsi con le Figlie di Maria Ausiliatrice ed i Salesiani che accompagnavano il gruppo.
Umile, forte e robusto come metafora di un albero.
Ecco il cuore dell’esperienza vissuta dalla cinquantina di giovani che vi hanno partecipato:
Umile, come le radici che crescono nel terreno: l’uomo viene dalla terra e per guardare in faccia la Verità, deve chinarsi e piegarsi, seminando su terra buona e dando valore al sacrificio e alla fatica, perchè Gesù per primo si è spezzato per salvare gli uomini;
Forte, come tronco solido che regge tutta la pianta: è l’ora di decidersi, perchè non c’è più tempo. La vita è obbedire alla chiamata, decidere da che parte stare, seguendo la propria vocazione, la strada che Dio ha tracciato per ognuno di noi;
Robusto, come i rami dell’albero che si allungano verso il cielo: la parte più fragile esposta ai venti, alla pioggia, alla neve, con rischio costante di piegarsi e spezzarsi.
Così come sono gli uomini, deboli e preda delle tentazioni: c’è bisogno di fare le cose del Padre (così come ha affermato Gesù a Maria e Giuseppe quando l’hanno trovato nel tempio), perchè in fondo noi siamo quelli dell’Apocalisse, siamo chi ha scelto il discernimento, ha scelto il Signore.
Due i pilastri che hanno sorretto questi esercizi spirituali, sull’esempio di quanto vissuto da Don Bosco: la preghiera del rosario per chiedere l’intercessione della Madonna, che per prima si è irrobustita, si è fidata di suo Figlio e che è stata sotto la croce fino alla fine, e la comunione finale che a chiusura dei due giorni, ha permesso di ricordare gli impegni concreti che ognuno si è prefissato, per essere in tutto e per tutto discepoli del Signore, che per primo ha Amato gli uomini.
Attraverso la condivisione dei diversi momenti, da quelli di riflessione a quelli dei pasti, dal gioco alle risate insieme, i giovani hanno sperimentato che la fede è più forte se condivisa. É necessario fermarsi e decidere di stare, per far crescere la nostalgia della voce di Dio che, invece, il rumore della vita silenzia. L’augurio finale dell’esperienza, condiviso dai partecipanti, è stato quello di essere sempre umili, forti e robusti, perchè la vita è il dono più bello che Dio poteva fare all’uomo e bisogna viverla fino in fondo.
Il prossimo appuntamento degli esercizi spirituali è previsto nei giorni dall’11 al 13 marzo al Colle don Bosco. Keep in touch.