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Salesiani Cuneo: Don Osvaldo Gorzegno ritorna in Messico

Dopo 20 giorni a Cuneo, Don Osvaldo Gorzegno ritorna in Messico nella sua attività missionaria salesiana. Ha condiviso con noi questo tempo natalizio, ci ha aiutato a conoscere la presenza di Don Bosco e la missione della Chiesa in Messico. Nell’incontro di lunedì 13 gennaio ci ha raccontato la sua esperienza missionaria iniziata 51 anni fa e ha presentato alla comunità la spiritualità, la storia e la devozione alla Vergine di Guadalupe. Ti ringraziamo per la tua presenza, per la tua passione e la tua testimonianza gioiosa. Ci sentiamo uniti a lui insieme con tutti i missionari Salesiani partiti da Cuneo attraverso la preghiera, la solidarietà e l’impegno a sostenere coloro che da questa terra stanno portando il Vangelo nei paesi più lontani.

A Borgomanero due appuntamenti per la condivisione delle esperienze missionarie ghanesi

Si segnala l’iniziativa dei salesiani di Borgomanero tesa alla condivisione dell’esperienza in Ghana dei missionari partiti la scorsa estate. Di seguito, l’articolo a cura di Matteo Leonardi del Collegio “Don Bosco” di Borgomanero:

Don Alessandro, catechista del Don Bosco, e l’ex allieva Anna
Barattini testimoniano ai giovani la loro esperienza in Ghana.

Venerdì 13 ottobre all’oratorio di san Bartolomeo e Venerdì 20 al Don Bosco.

Venerdì 13 Ottobre 2017 alle ore 21, all’ oratorio di san Bartolomeo, in occasione della serata “Servizio, carità, missione” che inaugura l’anno di pastorale giovanile, saranno presentate tre esperienze estive. Don Alessandro Borsello, catechista al Don Bosco, e Anna Barattini, ex allieva dell’istituto salesiano, racconteranno il loro intenso mese di agosto in Ghana, presso la missione salesiana di Sunyani, una cittadina di circa duecentomila abitanti nel centro ovest del paese africano, insieme a una coppia di neo sposi e a tre giovani universitari piemontesi. I volontari italiani si sono inseriti nelle attività dell’Holiday Camp, un centro estivo che offre sostegno ai compiti (matematica, inglese), laboratori manuali e momenti di gioco a circa settecento ragazzi, con l’ausilio di un’ottantina di animatori. «Abbiamo avuto anche modo di visitare alcuni villaggi nei dintorni di Sunyani – spiega don Alessandro – dove le condizioni di vita sono decisamente più ostili per la mancanza di tutto e gli abitanti vivono in case di fango e paglia, senza acqua corrente». Per i giovani volontari l’esperienza si è collocata la termine del Corso Partenti, un percorso formativo promosso dal Movimento Giovanile Salesiano del Piemonte che dura tutto l’anno ed è fatto di incontri, testimonianze e brevi esperienze sul tema della missionarietà e della solidarietà. Altri giovani del corso hanno vissuto esperienze analoghe in Benin, in Romania ma anche in un centro di prima accoglienza per migranti italiano, in Sicilia. Nel corso dell’esperienza don Alessandro e gli altri volontari hanno anche conosciuto alcuni progetti di sviluppo, ad esempio il progetto delle Greenhouse, serre didattiche per un’agricoltura sostenibile, con corsi di formazione e micro-credito per sostenere gli agricoltori che intendono lavorare con queste attrezzature. Progetti finalizzati esplicitamente ad evitare un’emigrazione imprudente verso Libia ed Europa che esponga a grossi rischi mentre si va alla ricerca di fortuna. La presenza salesiana in Africa, negli anni, è diventata sempre più “africana” e meno “europea”: i consacrati del posto hanno nel tempo preso le redini delle missioni, acquisendo così la propria autonomia. «Un mese in missione non ti cambia la vita – commenta don Alessandro – ma cambia il modo in cui guardi la tua vita: è ciò che siamo andati a fare, o meglio a vivere in questo mese in Ghana».

L’esperienza sarà presentata anche agli studenti dei Licei del Don Bosco nella mattinata di Venerdì 20 ottobre 2017.

 

Alcuni estratti fotografici del diario di bordo che hanno caratterizzato l’esperienza ghanese, grazie a Marco Viadana:

Il sogno di Giovannino raccontato ai bambini è online!

“All’età di nove anni ho fatto un sogno, che mi rimase profonda­mente impresso nella mente per tutta la vita.”

Il sogno dei 9 anni di don Bosco raccontato ai bambini è online ed è scaricabile gratuitamente. Il primo e-colourbook, ideato da Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS e raccontato per immagini da Stefania Gagliano, illustratrice d’infanzia, pensato per i più piccoli, da leggere e colorare. Un racconto diviso in otto tavole illustrate per ripercorrere il sogno che San Giovanni Bosco fece all’età di 9 anni e che sarebbe poi diventato linea guida per tutta la sua vita trascorsa con e per i giovani. Non un semplice album da stampare e colorare ma uno strumento educativo per far conoscere ai bambini ,ma anche agli adulti, un sogno in cui il bene trionfa sul male.

Non c’è alcuna indicazione su come colorare, e nemmeno particolari suggerimenti sulla copertina – racconta l’illustratrice Stefania Gaglianoquesto perché i veri interpreti di questo strumento saranno loro, i bambini! Solo leggendo (o magari ascoltando il racconto letto da mamma e papà) il bambino saprà che probabilmente gli animali feroci saranno scuri e cupi, che la Madonna sarà candida e luminosa (come la bontà che irradia) e che Giovannino si confonderà con i colori dei prati e delle vigne della prima tavola. La palette di colori che ciascun bambino avrà a disposizione sarà la sua personale interpretazione ed associazione di pensieri e immagini.”

Don Bosco ed i sogni sono un binomio inscindibile che caratterizza il Santo dei giovani. “Nel ‘sogno dei 9 anni’ Gesù e Maria indicano a Giovanni, per grandi linee, la sua missione: il campo di lavoro (la gioventù povera ed abbandonata); il metodo educativo (non con le percosse ma con carità e mansuetudine); l’atteggiamento da assumere (renditi umile forte e robusto); la maestra e sostegno (Maria Ausiliatrice); i frutti di questo impegno (la trasformazione da lupi in agnelli). Tutti noi abbiamo dei sogni che portiamo nel cuore, e nostro compito è proprio quello di comprenderli e renderli concreti seguendo ciò che il Signore ci indica” queste le parole di Don Giovanni D’Andrea Presidente di Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS

Stefania Gagliano, 30 anni, illustratrice d’infanzia. Vive in Sicilia dove è animatrice e salesiana cooperatrice dall’agosto 2016. Insieme a Salesiani per il Sociale ha realizzato “Cosa ti direbbe lui? 30 cit.Azioni alla #DonBosco maniera” (2017). «Le illustrazioni che immagino mi accompagnano sempre sulle nuvole come un funambolo e, appena riesco a poggiare i piedi a terra, trasformo tutto ciò che vedo in disegni, storie e filastrocche».

 

 

Il logo di SYM Europe: un dono reale

Il coordinamento “Small Team SYM Europe” ha svelato il logo in vista del Confronto del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) Europa in programma dall’11 al 16 agosto del 2017.  Un logo suddiviso in tre “frecce” che rappresentano: visione – blu, passione – rosso, e missione – giallo. Tre parti che possono anche essere riferite alla Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo.

Nella scelta del logo per il Confronto lo “Small Team” ha effettuato una selezione tra le oltre trenta proposte, pervenute da Austria, Montenegro, Slovenia, Francia e Portogallo. In occasione della festa della beata Laura Vicuña (22 gennaio) –uno dei più insigni modelli di spiritualità giovanile salesiana – lo Small Team ha annunciato il logo vincitore: il disegno a cura di Anais e Anne-Florence del MGS Francia-Belgio Sud.

La descrizione del logo suggerisce alcune riflessioni. La Visione, ovvero la freccia blu in basso a sinistra, rappresenta l’invito ad essere da subito lungimiranti, sebbene sia necessario attingere dalle proprie radici: perciò la freccia è orientata verso il basso. Il colore blu inoltre esprime i sogni, il cielo, l’orizzonte.

La Passione, ovvero la freccia rossa in basso a destra, esorta al raggiungimento di un obiettivo con una forte energia, cuore pulsante della missione con i giovani. Questa seconda freccia è orientata verso il basso perchè questa è un energia da mettere in campo. Il rosso esprime quest’energia, ma anche l’amore che si mette nel raggiungere l’obiettivo con cuore, speranza ed entusiasmo (portando Dio dentro  di sé).

La Missione, ovvero la freccia gialla rivolta verso l’alto, necessita dello slancio per essere portata avanti con gioia e con il costante sostegno della visione e della passione, ecco perchè la freccia è rivolta verso l’alto.

Queste tre parti sono collegate da sentieri (linee bianche) che formano un piccolo cubo, in cui tutto converge verso un dono: Dio (al centro).

Vista nel complesso, la forma del logo può essere vista anche come un pacco dono, in quanto l’insieme di visione, passione, missione e Dio possano essere una reale offerta di un dono.

Rassegna stampa dal sito ANS

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