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Don Bosco Cumiana: incontro al Museo Storico Nazionale di Artiglieria

Al Museo Storico Nazionale di Artiglieria il Colonnello Michele Corrado incontrerà giovedì 21 aprile gli allievi/e delle terze medie della Scuola Don Bosco Cumiana per approfondire il cambiamento del modo di combattere nelle due Guerre Mondiali, con l’intervento di esperti riconosciuti a livello internazionale. Di seguito l’articolo pubblicato dal sito della Scuola Don Bosco Cumiana.

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Grazie alla disponibilità del Direttore del Museo Storico Nazionale di Artiglieria, Colonnello Michele Corrado, giovedì 21 aprile gli allievi/e delle terze medie della Scuola Don Bosco Cumiana avranno la possibilità di approfondire il cambiamento del modo di combattere nelle due Guerre Mondiali, correlato all’evoluzione della tecnologia, con esperti riconosciuti a livello internazionale.

Oltre al Col. Corrado, avremo come relatore anche il Primo Luogotenente Galletti, da sempre curatore del Museo e consulente per l’argomento anche nei più importanti documentari a livello nazionale e internazionale.

Da sempre il Don Bosco Cumiana crede che per approfondire i vari argomenti di studio sia indispensabile “toccarli con mano“.

Il Colonnello Corrado, grazie alla Sua grande disponibilità dimostrata da anni verso i ragazzi della nostra Scuola con visite presso il Museo e conferenze, si è fatto promotore dell’iniziativa con l’Esercito Italiano per garantire al Don Bosco Cumiana questa grande opportunità.

 

 

Scuola Don Bosco Cumiana: Visita al Museo Storico Nazionale d’Artiglieria di Torino

Il 27 novembre scorso, i ragazzi delle terze medie del don Bosco di Cumiana, hanno visitato il Museo Storico Nazionale d’Artiglieria di Torino. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato dal sito dell’opera.

Mercoledì 27 novembre i ragazzi delle terze medie del don Bosco di Cumiana, per il secondo anno consecutivo, hanno potuto visitare in forma esclusiva e privata il Museo Storico Nazionale d’Artiglieria di Torino. La visita di questo “Museo Capannone” nella sede provvisoria della Caserma Amione di Piazza Rivoli a Torino, è stata guidata dal Primo Luogotenente Galletti, tra i massimi esperti Nazionali oltreché consegnatario del Museo, e dal signor Hasley Hogg.

Con una magistrale lezione, partendo da una delle bombarde con cui Maometto II distrusse le mura di Costantinopoli per arrivare ai moderni fucili d’assalto come il kalashnikov, le due guide hanno aperto scenari di storia che hanno permesso ai nostri allievi di conoscere l’evoluzione tecnica applicata all’evolversi dei conflitti negli ultimi 600 anni.

I continui riferimenti storici sul progredire della scienza con avvenimenti noti, ha consentito ai ragazzi di apprendere in due ore quello che sarebbe stato difficilmente raggiungibile in aula.

Conoscere il modo di vivere nei secoli applicato agli scenari dei conflitti, ha messo in luce anche l’origine di alcune espressioni comunemente usate; affermare, ad esempio, che qualcosa “è inchiodato” per esprimere che è inservibile, risalirebbe all’atto di sabotaggio delle artiglierie nemiche, dove, per renderle inservibili, si piantava un chiodo nel posto in cui doveva passare la miccia di accensione della polvere (focone).

L’attenzione di ragazzi e ragazze, e la possibilità di toccare con mano le armi disattivate usate nei tanti conflitti, hanno permesso loro di capire la fatica e le privazioni sopportate dai loro bisnonni durante la Grande Guerra. Si è in questo modo raggiunto anche l’obiettivo di non far cadere nel dimenticatoio il sacrificio di tanti giovani ragazzi italiani ed europei che in essa dovettero confrontarsi e soccombere per gli ideali di Patria.

L’applicazione del metodo di “toccare con mano la storia”, particolarmente sentito al Don Bosco di Cumiana, consente di conoscere senza pregiudizi per formare una coscienza critica al fine di costruire gli onesti cittadini di domani.

Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la grande disponibilità del Comandante delle Truppe Alpine Gen. C.A. Claudio Stefano Berto, che, tramite la Sua catena di Comando (Col. Mulciri, Ten. Col. Corrado), ha permesso alla Nostra Scuola questo privilegio.