Articoli

Questo Natale con i ragazzi in carcere

Lettera inviata da Don Domenico Ricca, cappellano del carcere minorile Ferrante Aporti, al direttore del settimanale La Voce e il Tempo, pubblicata sul numero 1 dell’anno 2021.

Gentile Direttore,

quasi come un debito di riconoscenza per le tante volte che in un modo o nell’altro mi ha ospitato nelle pagine del suo giornale, vorrei contribuire alla riflessione generale in tempo di Covid 19, sempre dal mio piccolo angolo di visuale, di un cappellano del carcere minorile Ferrante Aporti.

Vorrei anche raccontare a quanti domandano notizie (tra cui molti suoi lettori) come stanno «i miei amici» del Ferrante.

La domanda ovvia è: come ve la cavate con il virus? Al termine di questo annus horribilis, come qualcuno l’ha definito, per poter guardare avanti è bene fermarsi, riflettere, ma soprattutto ringraziare. L’idea di scrivere mi è venuta il giorno di Natale. Quel giorno ho celebrato l’Eucarestia nella «Piazza Grande», come noi chiamiamo lo spazio dedicato ai grandi incontri, non perché fossimo in tanti, ma perché nella Cappellina non sarebbe stato possibile il distanziamento. Rispetto agli anni passati, quella di quest’anno è stata una scena abbastanza desolante, il celebrante là solo all’altare e poi a distanza i ragazzi…

E sì, per vedere la differenza basta guardare le foto del Natale 2019, che il suo giornale ebbe la bontà di pubblicare: c’era l’Arcivescovo Nosiglia a presiedere la Messa, con altri preti e diaconi, un coro nutrito di animatori e cantori liturgici. Come era usanza in quei momenti, partecipò alla Messa un folto gruppo di volontari e amici vari. Un’ottantina di persone in tutto. Mi ero sempre adoperato perché le nostre celebrazioni eucaristiche portassero il segno di un’unica comunità cristiana, capace di superare la barriera delle sbarre. Dicevo che dopo un anno di Pandemia occorre ringraziare, per la protezione del Cielo, la Vergine Maria sempre invocata da don Bosco. Lui dal fondo della Cappellina, nella statua che è lì da 5 anni, con sguardo paterno e accogliente sembra proprio che ci protegga. Quello di quest’anno è stato un percorso difficile, iniziato a marzo con il lockdown totale, con tante restrizioni – i colloqui in presenza con i parenti, nei primi mesi la scuola e poi tutte le attività chiuse, nessun ingresso di esterni. Si può dire che anche al Ferrante Aporti, come nelle nostre case, abbiamo imparato a convivere. Anche la celebrazione del culto era stata sospesa. Erano possibili solo momenti di colloquio individuale.

Finalmente domenica 6 giugno abbiamo ripreso. I ragazzi sono «tornati a Messa», aspettando con ansia e curiosità la celebrazione cui erano abituati, le strette di mano e due chiacchiere con i volontari e le volontarie… Niente di tutto questo, gli ingressi sempre in numeri contingentati.

Tuttavia, e mi sono stupito, i ragazzi hanno sempre chiesto di partecipare alla Messa. E così, senza la presenza di una comunità «esterna» ci siamo «arrangiati» con celebrazioni senza canti e chitarre, piccole catechesi sacramentali fatte di dialoghi, approfondimenti, possibili risposte alle domande di senso che in quella atmosfera contenuta sembravano sorgere spontanee. Ai ragazzi era richiesto di «fare domanda» in settimana per poter accedere alla domenica all’eucarestia. E ancor più che in «tempi normali» è toccato al pastore spingere un po’ le sue pecore. E siamo arrivati a Natale.
In quell’occasione, pur nella Piazza deserta, il mio sentimento è stato di ringraziamento. Il Covid ci ha migliorati un po’ tutti. Ci ha sollecitati a pensare risposte diverse a domande diverse. Sembra paradossale quello che dico, ma il Covid ha reso anche il carcere più famiglia. In genere ha aiutato un po’ tutti a pensarsi diversi dai soliti schemi, più disponibili a ripensare i nostri ruoli e funzioni. D’altra parte, non si era detto che questo Natale sarebbe stato un Natale autentico, più essenziale? Sì, al «Ferrante» è stato così, anche se diverso.

 

Il video augurio di Buon Natale dall’opera salesiana di Torino Agnelli

L’opera salesiana di Torino Agnelli ha realizzato un video augurio natalizio che si riporta di seguito insieme con il testo che lo accompagna.

Auguri di Buon Natale dalla nostra comunità salesiana, dai ragazzi dell’Housing Sociale, dai docenti, formatori e allievi delle nostre scuole (LICEO, ITT, MEDIA, CFP), dalla Parrocchia, dall’Oratorio e dal Cinema Teatro. Vi portiamo nel cuore e nelle nostre preghiere, per tutto il bene che fate ai giovani e alla casa di don Bosco all’Agnelli.

Le circostanze sanitarie ci portano a vivere questo Natale in forma ridotta e limitata, ma nella sua verità il Natale c’è tutto ed è per noi, proprio in questo tempo così difficile e incerto.

Chiediamo a Gesù Bambino di portarci Pace, serenità e tanto coraggio: DIO CI AMA ed è CON NOI e PER NOI! Per questo si è fatto bambino ed è nato nella storia, e mai più ci lascerà!

Auguri dall’AGNELLI!

Gli auguri di un Santo Natale, di don Leonardo Mancini, Ispettore dei Salesiani di Piemonte Valle d’Aosta e Lituania

Don Leonardo Mancini, Ispettore dei Salesiani di Piemonte Valle d’Aosta e Lituania, per questo Natale ha desiderato fare gli auguri con un messaggio video rivolto ai confratelli, ai laici corresponsabili nella missione, ai membri della Famiglia Salesiana ed ai giovani tutti.

CnosFap Vigliano Biellese: gli auguri di Natale in un video

Gli auguri di Buon Natale dal Centro di Formazione Professionale di Vigliano Biellese in un video. Di seguito il post pubblicato su Facebook rivolto ai genitori e agli allievi del centro e il video di auguri.

Carissimi genitori, carissimi ragazzi,
quest’anno purtroppo non è possibile organizzare la festa con la quale abitualmente ci scambiavamo gli auguri di Buon Natale e di un Sereno Anno Nuovo.
Il Direttore dell’Opera Salesiana, don Genesio Tarasco, il Direttore del Centro, Roberto Battistella e tutti i formatori e il personale del CFP hanno il desiderio di condividere questo breve video per farvi, in qualche modo, sentire la loro vicinanza e ringraziarvi per avere condiviso con loro questo tratto di cammino.
Buon Natale in Cristo e un Sereno 2021

Bra: panettoni e dolci braidesi preparati dagli allievi del Cfp

Pubblichiamo l’articolo della Gazzetta d’Alba sull’iniziativa della preparazione dei dolci natalizia da parte degli studenti del CFP di Bra.

***

BRA Ricca e soprattutto gustosa la produzione degli allievi del corso agroalimentare del Cnos-Fap della scuola salesiana braidese, diretta dal professor Valter Manzone.

Con i formatori Tommaso Elia, Giacomo Raffreddato e Claudio Vaira, gli studenti delle classi dalla prima alla terza, insieme ad altri ragazzi fuori dall’orario curricolare e fermatisi al Centro di formazione professionale con il consenso dei genitori fino al pomeriggio inoltrato, hanno prodotto squisiti panettoni con cioccolato, uvetta e canditi, Braidesi al rum, maraschino e nocciola, pastiglie di vari sapori.

Si è partiti come una vera e propria panetteria-pasticceria alle sei di un giovedì mattina, effettuando gli impasti e poi tutte le altre fasi, dal taglio alla pesatura, seguita dal riposo, la lievitazione in una nuova cella acquisita poco tempo fa, la cottura in forno per 40 minuti, la copertura di ogni panettone con il cioccolato e la granella di zucchero e il confezionamento. Una realtà quella della pasticceria che è un fiore all’occhiello del Centro di formazione professionale presente all’Istituto Salesiano braidese.