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CGS: weekend formativo a Torino

Pubblichiamo il racconto del weekend formativo del CGS – Cinecircoli Giovanili Socioculturali a Torino dal 29 ottobre al 1 novembre scorsi, nell’articolo a cura di Marianna Laganà.

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Vi siete mai chiesti come comunicano oggi il cinema ed il teatro? Come possiamo sfruttare al meglio questi mezzi per “educare” i ragazzi? Queste sono le domande su cui si è interrogata l’associazione nazionale “CGS – Cinecircoli Giovanili Socioculturali’ che da sempre utilizza anche mezzi di comunicazione come strumenti educativi per diffondere il messaggio di San Giovanni Bosco.

È qui che comincia la nostra storia: dal 29 ottobre al 1 novembre 2022, a Torino si è svolto un week-end di formazione per giovani animatori e dirigenti, che ha visto il coinvolgimento dei circoli locali CGS da tutta Italia, dalla Liguria alla Sicilia, passando per la Sardegna, le Marche e la Campania, con oltre quaranta partecipanti.

Varie le attività proposte, tutte rivolte a giovani animatori e dirigenti locali: un modulo formativo dedicato alle piattaforme streaming, a come esse organizzino la diffusione di contenuti seriali ma anche cinematografici; un laboratorio sul teatro avanguardista di Pirandello, visite guidate e momenti di condivisione.

L’incontro si è tenuto nella suggestiva sede dell’Arsenale della Pace “SERMIG” – Servizio Missionario Giovani – un luogo simbolo di rinascita e di pace. Nella cittadella infatti, si costruivano le armi per la II Guerra Mondiale. Dagli anni ’80 in questo luogo bellissimo e curatissimo, si costruiscono “legami di vita” grazie a 1000 volontari che si occupano di offrire amore, accoglienza, cure mediche, un pasto caldo nella più totale gratuità a chiunque ne abbia bisogno, appartenente ad ogni etnia o religione.

Il primo modulo formativo presentato ha mostrato come, attualmente, le piattaforme streaming (Netflix, Prime video e Disney + etc.) gestiscano la fruizione dei contenuti, adottando un modello comunicativo aziendale, sfruttando meccanismi di “fidelizzazione” per vendere il prodotto, avvalendosi spesso di volti di attori noti. Inoltre abbiamo appreso come il cinema, ci offra continuamente la possibilità di comprendere come il suo linguaggio cambi nel corso degli anni, aprendo un confronto tra vecchie e nuove generazioni, prerogativa molto significativa del CGS che vede tra i suoi tesserati soci di ogni età.

Molto interessanti anche le visite guidate. La prima al MUFANT, Museo del Fantastico e della Fantascienza, dove l’universo del cinema fantasy e fantascientifico, che ha accompagnato intere generazioni, prende vita. La seconda al Museo Nazionale del Cinema, situato all’interno della maestosa Mole Antonelliana, dove oltre a conoscere la storia del cinema, si ha la possibilità di apprendere gli strumenti e le varie fasi che la produzione di un film prevede: dalla creazione di uno storyboard legato al copione, come avveniva e avviene oggi il montaggio ed il modo in cui vengono applicati gli effetti speciali alla pellicola.

Il modulo di formazione si è concluso con la proiezione del film “Athena (in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2022), seguita da un dibattito. Il modulo formativo teatrale prevedeva invece l’analisi e la messa in scena di un testo di Pirandello, tratto da “Così è (se vi pare)”. Testo che offre molti spunti di riflessione e che ci aiuta ad empatizzare con la follia lucida dei personaggi dell’autore, che si interrogano su quale sia la reale verità: è forse quella di ogni personaggio o è quella percepita dall’ esterno? Grazie al laboratorio teatrale abbiamo sperimentato la potenza comunicativa del teatro.

L’ultima tappa del week-end si è svolta a Valdocco, luogo in cui è nata l’opera di Don Bosco, e per questo, luogo caro a tutti i Salesiani. La maestosa Basilica di Maria Ausiliatrice e la visita al nuovo Museo Casa Don Bosco ripercorrono la vita del Santo e le difficoltà che egli ha dovuto affrontare per costruire quello che oggi rappresenta il cuore pulsante del suo carisma.

Ed è proprio a Valdocco che si conclude il nostro viaggio. Il nostro non è stato solo un week-end formativo ma anche un momento per creare nuove reti e nuove amicizie, continuando a vivere il Sogno di Don Bosco: vedere i giovani felici nel tempo e nell’eternità, anche seguendo le loro passioni e mettendo le loro competenze a disposizione degli altri.

Marianna Laganá – CGS Ubuntu (Caserta)

“Sai sognare?”: eletto il nuovo coordinamento del MGS Italia

“Noi ci s(t)iamo”… lo hanno ribadito con entusiasmo i 38 partecipanti all’ultima Consulta del MGS Italia che si è radunata nella propria sede presso il Centro Nazionale salesiano di Roma dal 21 al 23 ottobre scorso.

Obiettivi del primo dei tre raduni annuali: mettere a fuoco identità e i compiti della consulta (composta dalle 7 Consigliere FMA di PG, dai 6 Delegati SDB di PG, dalla rappresentante dei Salesiani Cooperatori e da 24 giovani provenienti dalle 6 zone in cui è suddiviso il territorio italiano), condividere l’intensa vitalità estiva, predisporre il cammino di preparazione alla prossima GMG di Lisbona, elaborare la proposta pastorale per il prossimo anno e eleggere il nuovo coordinamento nazionale.

Giornate intense di confronto a gruppi provocate da quel “sai sognare?” che don Bosco rivolge a ciascun giovane perché nella vita non si accontenti di razzolare ma sappia puntare a mete degne dei “figli di Dio”. I sogni di don Bosco sono stati riletti come particolare forma con cui il Signore lo ha accompagnato diventando una vera scuola di spiritualità salesiana.

La Segreteria MGS uscente si è congedata tra i ringraziamenti commossi di tutta la Consulta che ha poi eletto il torinese Fabio come nuovo Coordinatore Nazionale. Elena, che ha coordinato in questi anni tutto il lavoro del MGS in Italia con una dedizione encomiabile, ha così salutato il nuovo coordinamento a nome della Segreteria che conclude il suo mandato: “Don Bosco è diventato parte della nostra vita; anch’io quando cucio un bambino dopo averlo operato (è chirurga pediatrica ndr) mi sento di prolungare l’azione di quel sarto che ci è padre, maestro e amico. Possiate anche voi sentirvi fieri di essere figli di don Bosco e rendergli onore vivendo nel mondo con quella fede, quella speranza e quella carità che lui ci ha trasmesso. Noi ci s(t)tiamo!”.

CGS, week-end formativo 2022 a Torino

Dal sito del CGS.

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Siamo lieti di presentare una nuova edizione del Week-end di formazione per giovani animatori e dirigenti organizzato dalla nostra Associazione, che si terrà a Torino dal 29 ottobre al 1° novembre 2022. Dopo la pausa forzata causata dalla pandemia e dopo la bella esperienza dell’Assemblea nazionale, siamo felici di riproporre la formula dell’incontro formativo in presenza, per la quale abbiamo scelto Torino, che rappresenta l’origine e la radice del nostro carisma.
Il week-end è rivolto a giovani animatori e dirigenti locali dai 18 anni in su, tesserati CGS, già impegnati in ambito associativo o comunque interessati all’esperienza, e prevede una parte dedicata ai laboratori teorico – pratici e alla creatività, alcune visite guidate e momenti informali da vivere insieme.
È un’occasione unica di confronto e di conoscenza con altri giovani che desiderano dedicare del tempo alla propria crescita personale e culturale, per mettersi a servizio della propria realtà associativa locale, in sintonia con la proposta pastorale salesiana per l’anno 2021/22 “Noi ci s(t)iamo“.
Saremo ospitati presso le strutture del SERMIG – Arsenale della Pace, e visiteremo insieme il Museo Nazionale del Cinema, il MUFANT – Museo lab del fantastico e della fantascienza e la cittadella salesiana di Valdocco (con il nuovo Museo “Casa Don Bosco”), e naturalmente i luoghi più significativi di Torino.
Il contributo di partecipazione per ciascuno è di € 120,00 e comprende: vitto, alloggio, visite guidate e ingresso ai Musei.

Di seguito il programma generale delle giornate.

Sabato 29 ottobre
Ore 18.00 arrivi e accoglienza presso Ospiteria Arsenale della Pace. Link Google Maps
Ore 19:00 presentazione delle giornate e introduzione al Week-end formativo
Ore 20:00 cena
Ore 21:00 passeggiata per la città e buonanotte
Domenica 30 ottobre
Ore 9:00 Santa Messa (cappella Arsenale della Pace)
Ore 10:00 modulo formativo: cinema e serialità
Ore 13:00 pranzo
Ore 15:00 visita al MUFANT – MuseoLab del fantastico e della fantascienza
Ore 19:00 rientro in sede
Ore 20:00 cena
Ore 21:00 serata insieme e buonanotte
Lunedì 31 ottobre
Ore 9:00 modulo formativo: teatro
Ore 13:00 pranzo
Ore 15:00 visita al Museo Nazionale del Cinema
Ore 19:00 rientro in sede
Ore 20:00 cena
Ore 21:00 serata insieme e buonanotte
Martedì 1° novembre
Ore 9:00 trasferimento a Valdocco
Ore 9:30 Santa Messa (Basilica di Maria Ausiliatrice)
Ore 10:30 visita dei luoghi salesiani e del Museo Casa Don Bosco
Ore 13:00 pranzo (a Valdocco), saluti e partenze

Per informazioni, contattare la nostra Segreteria nazionale (segreteria@cgsweb.it) esclusivamente mediante e-mail, comunicando eventualmente un recapito telefonico al quale essere ricontattati in caso di necessità.

Ti aspettiamo a Torino! Un caro saluto,

il Consiglio direttivo nazionale CGS

VIS, Salesiani per il Sociale APS e CNOS Fap, la risposta salesiana all’emergenza Covid-19 con gli aiuti di UsAid

Sull’edizione di oggi, martedì 10 novembre, dell’inserto “Buone Notizie” del Corriere della Sera, si parla del progetto Salesian Solidarity with Italy: the Emergency Response to Covid-19, finanziato da UsAid e portato avanti in Italia da VIS, Salesiani per il Sociale APS e Cnos-Fap. 

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La cooperazione internazionale? Si fa (anche) a casa nostra. Lo sa bene il Vis (Volontariato internazionale per lo sviluppo), che fino a ottobre 2021 sarà impegnato come capofila di Salesian Solidarity with Italy: the Emergency Response to Covid-19, il progetto finanziato da UsAid (U.S. Agency for International Development), l’agenzia che gestisce il programma di assistenza economica e umanitaria degli Stati Uniti in più di 80 Paesi del mondo.

L’organizzazione non governativa salesiana – che dal 1986 si occupa di cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale in Italia e in altri 40 Paesi del mondo – è stata scelta per rispondere e affrontare le conseguenze economiche, sociali ed educative della pandemia. Sedici le regioni italiane interessate; 24.480 le persone che verranno raggiunte, appartenenti a categorie vulnerabili; 380 le famiglie che riceveranno aiuti alimentari. E ancora, 249mila i dispositivi di protezione individuale (mascherine, gel, guanti); 7.500 i kit didattici e 470 i supporti informatici che saranno distribuiti.

Sensibilizzazione

Il progetto è sviluppato su tre componenti: risorse digitali (kit didattici, corsi online, video con lettura delle fiabe de «L’orizzonte alle spalle», il libro realizzato dal Vis sui racconti dei migranti) per promuovere percorsi di formazione rivolti a ragazzi, famiglie e insegnanti (#restiamoattivi ); sostegno a studenti vulnerabili che hanno subito una sospensione dei loro corsi salesiani di formazione professionale, perché anche a distanza possano proseguire i loro studi ( FormAzione per la ripresa ); infine, con #noicis(t)iamo , distribuzione di protezioni individuali e beni di prima necessità a famiglie bisognose (con una card per fare la spesa da soli e scegliere cosa acquistare, accompagnati da un’azione di sensibilizzazione sui consumi responsabili e sul riciclo) e sostegno a migranti e rifugiati nei centri della Sicilia.

«I salesiani di tutto il mondo si sono mobilitati fin da marzo per cercare di essere accanto ai più bisognosi, anche nei mesi del lockdown», spiega Nico Lotta, presidente di Vis: «Abbiamo convertito i nostri progetti in corso nel Sud del mondo per cercare di rispondere ai nuovi bisogni emersi con la pandemia. Allo stesso tempo ci siamo sentiti chiamati a intervenire in modo urgente anche in Italia». Per questo «ci siamo uniti ad altri tre enti salesiani, Salesiani per il Sociale Aps , Salesian Missions e CNOS-FAP , in un progetto che potesse rispondere alle conseguenze dell’emergenza sanitaria nel nostro Paese», aggiunge, richiamando quello che dalle origini è il focus di tutti gli interventi portati avanti: «Secondo il carisma di don Giovanni Bosco operiamo nella convinzione che solo attraverso l’educazione si possano promuovere i diritti, superare le disuguaglianze e combattere alla radice le cause della povertà. Per questo, ad esempio, anche nei progetti che riguardano più in generale l’ambiente o il contrasto alla migrazione irregolare, c’è sempre una componente legata alla formazione che permette una vera autonomia e un reale sviluppo delle persone e della comunità», conclude.

Innovazione

Non è, quindi, un caso se tra gli 83 progetti di cooperazione internazionale portati avanti si trovano anche Ghana Greenhouse , volto a introdurre le serre come strumento innovativo per permettere ai contadini di coltivare in un ambiente protetto anche piante non autoctone; Etiopia Since , destinato a mitigare il fenomeno migratorio creando opportunità di impiego per giovani tra i 18 e i 35 anni in condizioni di vulnerabilità, potenziali migranti e migranti di ritorno; o Palestina Nur , che vuole favorire l’impiego di fonti rinnovabili e l’autonomia energetica della Palestina con corsi di formazione e il posizionamento di pannelli solari negli edifici pubblici.

Lo spirito che anima questi progetti è ben sintetizzato nel motto «Insieme, per un mondo possibile» e nella spiga e nel ramoscello di ulivo nel logo del Vis, simbolo del diritto al cibo e a un’esistenza serena per ogni bambino e giovane sulla terra.