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Testimonianza da Novara: “Questa scuola mi ha insegnato a contare, ma soprattutto ciò che conta!”

Notizia a cura dei salesiani di Novara.

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Fin da quando ero bambino ho sempre nutrito un profondo interesse per la matematica e le materie scientifiche. Ogni formula che mi si presentava, ogni concetto apparentemente complicato suscitavano in me una forte ammirazione, nonostante non riuscissi pienamente a comprenderli. La svolta decisiva avvenne nell’estate del 2019, anno in cui lessi il mio primo libro di matematica e mi iscrissi al Liceo Scientifico San Lorenzo.

I miei anni qui al San Lorenzo sono stati determinanti per indirizzarmi verso gli studi matematici: non posso fare a meno di ringraziare tutti quei professori (ed ex professori) che nel corso di questi cinque anni si sono rivelati di grande aiuto per me, cercando di coinvolgermi e stimolarmi a fare sempre meglio. Il mio percorso parte fin dalla classe prima, con la partecipazione ai Pomeriggi Fisici, grazie ai quali ho avuto l’occasione di confrontarmi con una comunità coesa e motivata, costituita da tutti gli allievi e insegnanti del San Lorenzo che condividono la passione per le scienze matematiche/fisiche.

Ritengo che i Pomeriggi Fisici, con i suoi incontri finalizzati ad approfondire concetti scientifici spesso complicati,  rispecchino i valori del San Lorenzo, che offre ai suoi allievi sia un piano didattico classico sia un insieme di attività formative e stimolanti, in cerca della realizzazione completa della persona. Proprio a partire da queste opportunità sono riuscito a trasformare gradualmente l’interesse per la matematica in una vera e propria passione, anche grazie a esperienze di PCTO settoriali e approfondimenti individuali.

Il supporto ricevuto dalla scuola si è reso però sempre più evidente a partire dal quarto anno di liceo, anno in cui mi sono qualificato in finale nazionale delle Olimpiadi della Matematica per la prima volta: si è trattata di una novità anche per il San Lorenzo e gli insegnanti mi hanno seguito in maniera diligente, spesso rinunciando al loro tempo libero per correggere le dimostrazioni che preparavo oppure dedicandomi interi pomeriggi per fare esercizio insieme.

Grazie al loro supporto e ad una buona dose di impegno personale, quest’anno sono riuscito a qualificarmi in finale nazionale per la seconda volta consecutiva, conseguendo la “Menzione d’Onore”, un riconoscimento attribuito alle migliori dimostrazioni.

Sarò sempre riconoscente alla scuola e ai suoi docenti per avermi seguito in questi anni e per avermi offerto queste numerose opportunità: se il prossimo anno sarò studente di matematica o fisica è anche grazie a loro!

-Michele Dejana, 5B

I ragazzi della ristorazione di Novara incontrano la vera radio

Notizia a cura dei salesiani di Novara.

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Mercoledì 22 maggio i ragazzi della prima e seconda ristorazione del CFP di Novara hanno avuto l’onore di incontrare Luca Viscardi, voce nota della radio più ascoltata in Italia RTL102.5.

Viscardi è amico da lungo tempo con lo chef del centro Antonio Domenico Franco da tutti conosciuto come “Chef Tony”. Proprio in nome della vera amicizia e colpito dai racconti e dalle descrizioni delle storie del centro e dei singoli ragazzi ha voluto venire ad incontrarli e a chiacchierare con loro.

Viscardi è uno dei fondatori di RTL102.5 e oggi, oltre che continuare nella radiofonia, ha un suo podcast sulle innovazioni digitali ed incontra quotidianamente i grandi della musica più ascoltata.

Con i ragazzi ha avuto una lunga chiacchierata con tema il cibo nella musica. Partendo dagli anni ’60 ai giorni d’oggi in tantissime hit il cibo è protagonista: dai Beatles al Gianni nazionale.

Per i ragazzi è stata la possibilità di ascoltare canzoni e generi molto lontani da loro, e di ragionare sull’influsso della musica nella vita quotidiana e nelle esperienze lavorative. Non sono mancate domande di curiosità sui grandi della musica da Mike Jagger, alla Pausini, passando per Blanco e Fabri Fibra.

Alla fine dell’incontro foto di rito e servizio a pranzo nei locali del nostro nuovo centro, dove il dottor Viscardi ha potuto assaggiare un risotto toma e asparagi e un dolce al cioccolato bianco e passion fruit servito e preparato da alcuni ragazzi del secondo anno.

Anche questo incontro rimarrà come esperienza di vita per i nostri ragazzi che hanno potuto toccare con mano come le vere amicizie resistano al tempo e rimangano fedeli.

Novara: Donne di scienza 2024

Notizia a cura dei salesiani di Novara.

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Si è conclusa l’attività “Donne di scienza 2024”, iniziativa dell’Istituto San Lorenzo, patrocinata dal Ministero dell’Istruzione nell’ambito dei progetti PNRR e lanciata in occasione della giornata mondiale delle donne e delle ragazze nella scienza, lo scorso 11 febbraio.

Il progetto ha inteso fronteggiare la disparità di genere che ancora impera nel mondo STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), anche nelle proiezioni mentali delle stesse allieve, essendo ancora molto frequente nell’immaginario collettivo lo stereotipo secondo cui la scienza sarebbe “cosa da uomini”, augurando loro piuttosto di poter cancellare pregiudizi e scrivere la storia.

Le donne di scienza del San Lorenzo sono state poi immortalate in una foto che risponde a quella di quasi un secolo prima, della Conferenza di Solvay, in cui fra tutti gli scienziati più illustri al mondo in prima fila spicca – quasi come l’intruso da trovare – l’unica donna presente (Marie Curie).

Il progetto ha coinvolto dapprima allieve e allievi sia della scuola di I grado sia del Liceo scientifico, stimolando in loro l’interesse nei confronti di trentotto donne che si sono distinte nella scienza e che sono state impersonate dalle ragazze di terza media, dopo averne scandagliato vita e caratteristiche personali, ciascuna con l’aiuto di un compagno. Le classi che hanno poi ricevuto la loro visita avevano preventivamente ricercato notizie sul loro conto, a gruppi, in modo da poterle identificare quando le avessero incontrate “di persona”, con tanto di premiazione ufficiale per coloro che ci sono riusciti.

19 allievi e allieve della Scuola Secondaria di primo grado “San Lorenzo” di Novara hanno infine vissuto sabato 4 maggio una giornata interamente dedicata alla scienza, vivendo in modo laboratoriale e creativo un percorso organico che ha visto come mentori ideali Rosalind FranklinShafi GoldwasserMarjorie Rice e Sophie Germain, quattro donne di scienza, che hanno saputo contribuire ciascuna in modo assolutamente originale, una per ogni lettera dell’acronimo STEM.

Il percorso ha preso le mosse dai segreti del DNA e, da codice a codice, è passato per la crittografia, snodandosi poi attraverso le meraviglie tecnologiche delle tassellazioni e delle forme prescelte a tale scopo dalla natura (a conferma di quanto visto al mattino) e, da un problema aperto all’altro, fino ad approdare alla nota congettura di Goldbach.

Le ragazze e i ragazzi partecipanti hanno vissuto da protagonisti le attività laboratoriali che li hanno coinvolti, anche attraverso giochi contestualizzati con il percorso, scoprendo che la scienza è davvero affascinante ed è alla portata di chiunque voglia davvero a essa dedicarsi con vera passione e grande sacrificio. Chiunque.

La visita del Ministro Valditara al San Lorenzo di Novara

Notizia a cura dei salesiani di Novara.

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Lunedì 25 marzo il Ministro dell’istruzione e del merito, il prof. Giuseppe Valditara, è stato in visita alla scuola media e al Liceo scientifico San Lorenzo di Novara.

Poco dopo le 12.30, l’auto del Ministro si è fermata davanti al portone e ad attenderlo,  prontamente, con la gioia e l’allegria che la contraddistingue, c’erano studenti del liceo e delle medie. 

Successivamente, la visita del Ministro si è spostata in teatro dove ha ricevuto un’accoglienza “in pieno stile salesiano” grazie al canto “Un sogno che vola” eseguito dal coro della scuola media dell’Immacolata.

Dopo l’intervento dell’Ispettore salesiano del Piemonte e della Valle d’Aosta don Leonardo Mancini, che ha ricordato una corrispondenza fra don Bosco e il ministro Rattazzi, il ministro ha avuto modo di rispondere alle domande di alcuni studenti dell’Istituto. 

Le domande hanno toccato diverse aree d’interesse: dalla riforma scolastica, all’economia e, addirittura, al mondo del lavoro. Il ministro Valditara è stato molto disponibile nei confronti di noi ragazzi con le sue risposte condividendo, in parte, il suo piano di riforma nel mondo dell’istruzione. 

Si è mostrato molto propenso a sposare l’ideale salesiano di scuola che, secondo lui, permette una maggiore integrazione dello studente e una maggiore considerazione dell’individuo da parte dei professori, grazie ad un rapporto che viene coltivato anche al di fuori dell’orario di lezione. 

I ragazzi all’interno della scuola non devono essere dei numeri ma persone dotate, ognuno a suo modo, di un’intelligenza che deve essere stimolata da parte della scuola

ha spiegato il Ministro rispondendo ad una domanda posta da uno dei rappresentanti degli studenti, aggiungendo poi che

la scuola non deve essere un ambiente dove tutto si basa sul voto perché il merito di un ragazzo si basa anche sul suo impegno e sui suoi talenti”. 

Dopo i saluti da parte delle autorità, il Ministro Valditara si è reso disponibile a scattare un selfie con noi ragazzi e una foto con i nostri rappresentanti di istituto

Infine, la visita del Ministro presso la nostra scuola si è conclusa con un giro dell’istituto e delle aule e il pranzo preparato e servito dai nostri ragazzi del CFP ristorazione.

È stata una giornata importante e arricchente per la nostra scuola, che rimarrà per lungo tempo impressa nella nostra mente e nei nostri cuori e, ci auguriamo, anche in quello del ministro Valditara.

Festa di Don Bosco 2024 a Novara: una festa di famiglia

Dal sito dei salesiani di Novara.

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La Festa di don Bosco rappresenta una data fondamentale nel calendario della nostra scuola, sia per le medie che per il liceo, soprattutto quest’anno che ricorre il bicentenario del sogno dei nove anni.

Una giornata che non garantisce soltanto un motivo di svago e giochi con i propri compagni, ma che ci ricorda anche il motivo per cui don Bosco ha fondato i salesiani: la gioia del cuore.

La festa è iniziata con un momento formativo, nelle classi, riguardante la vita di don Bosco, e su come si è poi riflessa in quella dei giovani. In seguito, si è celebrata la S. Messa, che ha rappresentato un’ulteriore occasione di riflessione e preghiera riguardo al tema dei sogni, della loro importanza, delle loro difficoltà e del fondamentale aiuto che Dio può darci a realizzarli.

Dopo la tradizionale merenda a base di pane e salame i nostri giovani si sono dilettati in sfide tra classi, giochi gonfiabili, balli di gruppo e per finire in bellezza una combattuta gara di torte, a cui hanno seguito le premiazioni dei vari tornei.

Ai ragazzi quindi è stato permesso di vivere a pieno lo spirito e l’ambiente accogliente che la scuola cerca di offrire ogni giorno, non solo attraverso l’insegnamento, ma anche attraverso svago e preghiera, perché in fondo il San Lorenzo non è solo una scuola.

Nel pomeriggio un nutrito gruppo di liceali ed oratoriani si è portato a Torino Valdocco per celebrare la festa insieme ad altri 700 giovani del Movimento Giovanile Salesiano del Piemonte e Valle d’Aosta. Stare al centro del carisma salesiano permette di prendere coscienza di essere parte di una realtà più grande delle mura del San Lorenzo.

Da parte dei ragazzi poi, vogliamo esprimere un grande grazie agli insegnanti, educatori, animatori ed ex allievi, e tutti quelli che hanno lavorato dietro le quinte per rendere possibile questa giornata.

E dopo tutto questo divertimento ora si ritorna sui libri!

Novara: progetto RadioLAB nei “Pomeriggi fisici”

Dal sito dei salesiani di Novara.

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L’attività extrascolastica dei “Pomeriggi fisici” al San Lorenzo ha recentemente aderito al progetto “RadioLAB”, promosso dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) con l’obiettivo di formare e sensibilizzare gli studenti sulla tematica della radioattività ambientale.

A guidare gli studenti partecipanti al corso vi sarà la prof.ssa Marta Ruspa* dell’Università del Piemonte Orientale, che nella prima delle sue lezioni, tenutasi lunedì 15 gennaio 2024 nell’aula di fisica del San Lorenzo, ha presentato il tema delle radiazioni dal punto di vista storico, fisico e biologico, mostrando come piccoli eventi microscopici (per esempio l’emissione di radiazioni ionizzanti, in grado cioè di “strappare” alcuni elettroni della materia con cui interagiscono) possano dare vita a notevoli conseguenze macroscopiche: i bersagli più a rischio sono proprio gli organismi viventi che potrebbero contrarre mutazioni e malattie fino allo sviluppo di tumori e alla morte.

Il percorso proposto verte non solo sulla formazione e consolidamento delle conoscenze teoriche degli studenti ma soprattutto sullo sviluppo di competenze pratiche: a ciascuno di essi, a partire da lunedì 29 gennaio p.v., verrà assegnato un dosimetro, con il quale effettueranno varie misurazioni negli ambienti domestici.

Seguitamente a ciò, gli studenti saranno in grado di verificare l’eventuale presenza di radiazioni attive o passive del gas radon-222 indoor, talvolta presente nelle nostre cantine.

Gli ultimi incontri, previsti per il mese di maggio/giugno, sono finalizzati alla raccolta e analisi dei dati, che aiuteranno maggiormente gli studenti a crescere nella consapevolezza di tematiche non sempre affrontate nel contesto scolastico.

*Professore Associato di Fisica Applicata presso la Scuola di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale dove insegna a numerosi corsi di studio delle Professioni Sanitarie e ad alcune scuole di Specialità in Medicina. Svolge ricerca in fisica delle particelle al CERN di Ginevra e al Brokhaven National Laboratory di Long Island.

CFP Novara: incontrare Maestri

Dal sito dei salesiani di Novara.

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Don Bosco insegnava ai suoi ragazzi ad avere grandi sogni e augurava loro di trovare maestri da guardare, da cui imparare e a cui ispirarsi.

Il giorno 16 gennaio alcuni ragazzi della prima e della seconda ristorazione del CNOS-FAP di Novara hanno avuto la possibilità di incontrare proprio uno di questi maestri: lo chef Dushan WamaKulasuriya.

Lo chef Dushan guida la cucina innovativa del ristorante Moa presso il Centro del benessere di Caltignaga, la sua esperienza decennale nelle cucine stellate di Antonio Guida, Enrico Bartolini e Norbert NiederKoplfer hanno contribuito alla sua elevata preparazione culinaria.

Passione, sogno, fatica, volontà sono parole che spesso sono risuonate nel suo racconto. Come Giovanni Bosco anche lui è partito dal basso, ha imparato un mestiere, si è appassionato e ha scoperto che un sogno si realizza con la fatica, la determinazione, l’incontro di buoni amici e rimanendo fedele ai valori più importanti.

Ha ricordato ai ragazzi che lavorare in cucina richiede determinazione e spirito di sacrificio, che occorre una grande passione e un grande studio per diventare buoni chef, che occorre saper fare squadra, essere umili, educati e determinati.

Sicuramente la sua storia servirà di sprone ai nostri ragazzi che iniziano ora a sognare.

CFP Novara: un Natale di servizio

Dal sito dei salesiani di Novara.

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Nei giorni 20, 21 e 22 dicembre i ragazzi frequentanti i corsi di operatore alla ristorazione delle prime due annualità del CNOS-FAP di Novara sono stati impegnati in diversi servizi.

La serata del 20 è stata allestita una cena alla presenza del signor ispettore don Leonardo Mancini e della CEP della casa nei nuovi locali del laboratorio rinnovato.

Il profumo del risotto con fonduta di gorgonzola, il polpo arrosto e la bavarese al lime sono stati serviti con classe e molta attenzione e hanno allietato i palati e la vista di tutti i commensali.

Nella serata del 21 invece i ragazzi hanno servito durante il cenone del liceo all’incirca 600 persone e la serata successiva hanno preparato un apericena per gli 800 ospiti della scuola media.

Il carico di lavoro e impegno è stato davvero tanto ma scoprire che una vita al servizio degli altri rende felici e forse il regalo più bello che si possa desiderare a Natale.

Un piccolo aneddoto di queste giornate proviene da una conversazione rubata tra due ragazzi in cucina:

“Non mi sento più le gambe dalla stanchezza”

confidava uno e l’altro rispondeva:

“Non ti preoccupare, è tutto normale, don Bosco prometteva ai suoi ragazzi: pane, lavoro e paradiso!”.

È il nostro augurio per tutti.

Novara: l’insiemistica? Un gioco da… matemaghi!

Dal sito dei salesiani di Novara.

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Giocare a carte con Harry Potter per studiare l’insiemistica? Potrebbe sembrare un modo un po’ strano per imparare, ma è invece un’ottima strategia!

Quest’anno lo abbiamo toccato con mano! La nostra professoressa di matematica, per ripassare l’insiemistica, già affrontata durante il primo anno di scuola media, ha preparato per noi delle carte da gioco: le MagicSet Cards.

Si tratta di un mazzo di 27 carte, ispirate a Set, un gioco già esistente, ma riadattate al tema da noi preferito (Harry Potter) e adattate per poter giocare anche in una modalità tutta nuova.

Su ogni carta c’è uno fra 3 soggetti tratti dalla storia: il castello di Hogwarts, la cicatrice di Harry e il simbolo dei doni della morte.

Le carte variano per colore, per soggetto e per numero di soggetti rappresentati.

Si aggiungono poi altre 9 carte e 1 dado, sulle cui facce sono rappresentati il simbolo dell’unione, dell’intersezione e della differenza, utili per comporre la sfida da lanciare ai partecipanti al gioco: 3 carte estratte e 2 lanci di dado formeranno l’espressione insiemistica che i partecipanti dovranno ridurre, utilizzando il proprio mazzo di carte.

A mano a mano che si aumenta di livello ci sarà sempre meno tempo a disposizione per ragionare sulle operazioni e per eseguirle.

Questo gioco mi è sembrato un bellissimo mezzo per ripassare e capire ancora meglio i concetti dell’insiemistica!

Inoltre, non è cosa di tutti i giorni… giocare a carte nell’ora di matematica!

-Francesca Burlone 3C

Salesiani Novara: Heaven’s Night 2023

Dal sito dei salesiani di Novara.
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Alza lo sguardo che c’è qualcuno che ti guarda con amore

Al San Lorenzo, la sera del 31 ottobre non è mai una notte come tutte le altre. Infatti, ormai da anni, al calar del sole, si accendono nel nostro cortile le luci della più grande festa dell’anno: Heaven’s Night.

500 ragazzi della nostra scuola media e dell’istituto Immacolata delle FMA, quasi 100 animatori, i giovani cuochi del nostro CFP, professori, genitori e salesiani si danno appuntamento per vivere uno degli appuntamenti più attesi del nostro calendario.

Una serata piena di giochi, cibo e musica è infatti il miglior modo per prepararsi alla grande festa di tutti i Santi del giorno successivo. Sì, perché “santità” fa rima con “allegria” e questo, durante la serata, è stato ricordato più volte, sia con i fatti che con le parole.

Appena entrati, i ragazzi, accolti da un grande numero di animatori, tutti liceali o giovani universitari, si sono potuti immergere completamente in una versione notturna ma “illuminata” del nostro cortile: ad attenderli, più di 30 stand, balli, musica, e l’animazione guidata dal nostro storico Meme (che ha festeggiato il suo compleanno con noi), oltre che hamburger, patatine, crepes, zucchero filato e popcorn… ognuno ha potuto festeggiare nel modo migliore. E poi, il momento più atteso di tutti: la discoteca!

Infatti, per questa speciale occasione, parte della nostra palestra si è trasformata in una vera e propria sala da ballo, con tanto di palco e postazione dj e i ragazzi hanno potuto scatenarsi sulle note dei pezzi del momento e dei grandi classici del nostro oratorio.

Esattamente al centro di questa serata, però, il momento più importante, ovvero il saluto di suor Giuseppina, direttrice dell’Immacolata e don Fabio che, dopo un breve momento di preghiera, hanno ricordato ai ragazzi presenti che la santità non solo è possibile ma è anche un percorso diverso e speciale pensato per ciascuno di noi. E per capirci qualcosa di più basta alzare lo sguardo e fidarsi di chi, dall’alto, ci guarda con amore.

Un’immagine piccola e concreta di santità l’hanno sicuramente offerta i giovani animatori che hanno donato ben più di una serata per il divertimento di ragazzi più piccoli: chi ha animato i giochi, chi ha pensato al cibo, chi ha immortalato le emozioni della serata attraverso le foto, chi ha ballato sul palco e chi ha controllato che tutto si svolgesse nella massima serenità… ognuno ha testimoniato che per essere santi basta fare bene e con il sorriso il proprio lavoro.

Insomma, i sorrisi entusiasti, a fine serata, sono la prova che davvero la santità consiste nello stare molto allegri, come ci ricorda don Bosco. E non è finita qui! Perché i santi, soprattutto quelli di “casa nostra” ci ricordano che una missione speciale attende ognuno di noi.

Se non saremo allora proprio noi a compierla, chi lo farà al nostro posto?