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Oratorio San Luigi – TV2000 con il giovane Ousmhan

Intervistato un giovane ragazzo dell’oratorio San Luigi di Torino, Ousmhan, , che ha parlato della sua esperienza di vita a Torino. Qui di seguito riportato l’articolo del centro.

All’Oratorio Salesiano San Luigi è stata accolta una troupe d i TV2000. Essa ha raccolto informazioni di immagini e interviste creando un servizio televisivo. Il giovane Ousmhan ha raccontato cosa vuol dire per un giovane straniero non accompagnato vivere e crescere da solo e incontrare finalmente qualcuno che si è interessato di lui. Oggi è impegnato per la Comunità dell’Oratorio Salesiano San Luigi nel Servizio di Estate ragazzi e nel progetto San Lunc. Ousmhan attraverso i suoi racconti e il suo esempio diventa un maestro di vita e di amore per la vita per tutti i nostri giovani.

 

 

 

Sala Giovani DB: Lupus in sala

Metti alcuni studenti universitari, una grande sala spaziosa, il carisma salesiano … ed è subito festa. Alla nuova “Sala Giovani Don Bosco” di via Ormea 4, si è svolto Lupus in Sala, primo di una serie di eventi che ha visto alcuni giovani studenti universitari cimentarsi nel Lupus in Tabula, gioco di ruolo ambientato in una città (tabula) ove alcuni abitanti possono trasformarsi in lupi mannari: come nelle favole anche nel gioco la trasformazione avviene di notte e durante questo lasso temporale un innocente viene divorato. Da 3 a 10 giocatori, senza moderatore, senza eliminati, partite rapide e risate garantite. «Si tratta di un gioco – spiega Roberto, uno degli organizzatori – per poter aguzzare l’ingegno e sfruttare la psicologia per capire chi mente e a sua volta non far scoprire chi sei». Ha introdotto la serata, con una sua breve riflessione, il salesiano don Gianni Ghiglione, fondatore del progetto “Sala Giovani Don Bosco”.

 

È stata una bella serata, coinvolgente, di avvio del progetto della neonata “Sala Giovani Don Bosco”. Stare insieme è il primo passo per avviare attività insieme. Mi auguro che questo obiettivo coinvolga sempre un maggior numero di studenti universitari e non solo».

 

 

 

 

 

 

Il San Luigi: un abbraccio teso ad una sola comunità tra sport, oratorio, catechismo e comunità minori

Nelle scorse settimane il quotidiano torinese “La Stampa” si è interessato più volte alla realtà del San Luigi con interviste a don Mauro Mergola e alcuni operatori del San Luigi.

Mentre il Valentino continua ad essere, in alcune zone e in alcuni orari, un luogo considerato poco sicuro, l’oratorio San Luigi con l’attività di strada “Spazio Anch’io” al Parco del Valentino rimane un luogo di riferimento in cui il metodo preventivo di don Bosco viene applicato attraverso il calcio balilla e il pallone per aiutare i giovani, stranieri e italiani, a percorrere la via della legalità non sentendosi da soli.

E se più parrocchie devono dividersi uno stesso parroco, è proprio ai laici che viene chiesto un maggior coinvolgimento nella vita parrocchiale: sport, oratorio, catechismo, comunità minori…. abbracciare la missione evangelizzatrice creando una sola comunità.

Di seguito, si propongono gli articoli realizzati dal quotidiano La Stampa su:

  • "L‘oratorio che non c’è insegna ad avere fiducia"

    a cura di Lodovico Poletto: la legalità vince su quell’umanità dolente che popola il cuore del Parco del Valentino. Qui, il punto di vista è di un educatore di strada, nonchè padre di famiglia, che con “Spazio Anch’io” racconta una serie di episodi positivi di vittoria sull’illegalità.

  • 3 domande a don Mergola "Mai visto nulla di così grave. Adesso servono più telecamere"

    Don Mauro Mergola, parroco della Chiesa di SS. Pietro e Paolo in largo Saluzzo, viene interpellato, dal giornalista Massimiliano Rambaldi, riguardo l’accaduto delle cinque studentesse aggredite con un’arma da fuoco nel corso di un sabato sera al Parco del Valentino.

  • Don Mergola: "Anche i fedeli sono precari. La sfida è accogliere tutti"

    Ad un anno dal conferimento a Don Mauro Mergola dell’amministrazione parrocchiale del Sacro Cuore di Maria di Via Morgari: bilanci e sfide.

Una società che dà luce ad un futuro #Senzafiltri

Sabato 11 Novembre, ventitré rappresentanti della società civile torinese si sono ritrovati in via Sacchi 18 al Caffè Muller e hanno condiviso la propria “idea di futuro”. L’appuntamento, promosso da Cantiere Civico, aveva come ospiti personaggi di spicco come Paolo Stratta, il fondatore e direttore di Cirko Vertigo e l’attrice e scrittrice Sara D’Amario, il gastroenterologo Giorgio Saracco e il cioccolatiere Guido Gobino, l’organizzatrice teatrale Claudia Spoto e il giornalista di Repubblica Paolo Griseri, il preside del liceo Gioberti Vincenzo Pappalettera e il vicepresidente del Collegio costruttori Marco Rosso.

Don Mauro Mergola ha raccontato l’esperienza personale coi minori stranieri a San Salvario durante #Senzafiltri,  appuntamento dove «la società civile parla alla politica»: medici, imprenditori, artigiani, studenti, presidi, preti, detenuti, giornalisti, e altri chiamati a rappresentare strati e anime della città.

Essere qui in mezzo a voi, come segno che la chiesa dialoga con il territorio. Sono salesiano, e quindi secondo la mia tradizione e formazione, ho una particolare sensibilità ai ragazzi e ai giovani, in modo particolare a coloro che dalla vita hanno ricevuto di meno. Io, tra le varie responsabilità che ha un parroco, mi interesso, qui in San Salvario, dei giovani, dei giovani minori, degli stranieri non accompagnati, io stesso sono affidatario di 15 giovani che vivono con me in Oratorio dei quali cerco di interessarmi della loro formazione, affinché possano diventare cittadini del nostro territorio.

Secondo Don Mauro Mergola: “è cittadino a Torino chi costruisce la città chi  si mette a servizio della comunità, è straniero chi  la distrugge, chi pretende solo e chi la sporca. Anche i torinesi, se non adempiono ai loro doveri di cittadini, sono stranieri nella loro stessa casa”.
Ma come viene svolto questo lavoro? Aiutando i giovani immigrati nell’autonomia linguistica, e lavorativa, cercando di coniugare la loro identità a ciò che è frutto dei valori del loro paese d’origine con ciò che trovano nel nostro territorio.

All’interno dell’Oratorio San Luigi, in via Ormea 4, è stato istituito un percorso della tutela integrata “Provaci ancora Sam”: itinerario proposto a ragazzini che a 16 anni, purtroppo non hanno potuto concludere il loro percorso scolastico. Come aiutarli e inserirli in un percorso formativo? Se non si trova autostima difficilmente si inizia un percorso professionale.

E’ vero che il lavoro non è tutto, sono numerosi i giovani che pur lavorando fanno fatica a dare un senso alla propria vita, però è anche vero che se manca il lavoro, va a mancare una parte molto importante della loro formazione.

L’appello di Don Mauro Mergola è quello di promuovere percorsi di accompagnamento rivolto a minori italiani e stranieri che nella vita hanno ricevuto di meno e sopratutto hanno alle spalle famiglie difficili. Il primo passo dovrebbe essere l’istituzione di percorsi che possano coniugare insieme formazione ed educazione con un equilibrio che gradualmente viene modificato, partendo dall’educazione per giungere alla formazione e diventare sempre più autonomi.

L’Oratorio San Luigi si interessa anche dei giovani che vivono al parco del Valentino, un luogo che è rimasto nella penombra sociale, che svariate volte viene citato sui giornali per atti vandalici e cronaca nera. Presenti da 11 anni sopra “Natale in Giostra” con l’educativa di strada, i salesiani del San Luigi  ritengono che sia meglio investire nella prevenzione, piuttosto che nel recupero di ragazzi che, la maggior parte delle volte, finiscono in carcere.

Il discorso verteva anche su tematiche come giovani e movida,  un problema per i residenti e il territorio, e qui si è sviluppato quello che era il cuore dell’incontro: i giovani della notte cosa dicono alla società civile? Sono giovani che fanno fatica a “vivere con speranza il proprio futuro”?

Siamo una società che da futuro, o siamo una società che istiga a vivere al presente?

Se una politica è fatta a beneficio delle persone e dei giovani, e questa si interessa dei problemi del tempo presente, dovrà saper dar luce per poter avere speranza, poiché là dove si perde speranza, si perde una società.

 

 

Guarda il video 

16 novembre: inaugurazione nuova Sala Don Bosco

La presenza salesiana in San Salvario risale al 1847, grazie a don Bosco che vi fondò un oratorio per giovani che iniziavano a popolare anche quella zone della città. Oggi la presenza salesiana si articola in: Oratori (San Luigi, Santi Pietro e Paolo), Parrocchie (Santi Pietro e Paolo, Sacro Cuore di Maria), chiesa pubblica, cappellania dei filippini, Collegio Universitario.
Ci troviamo nella zona della movida dove i giovani universitari si ritrovano, in special modo la sera dei week end. All’interno della pastorale universitaria della zona presso l’Oratorio San Luigi di via Ormea 4, giovedì 16 novembre alle ore 20,45 verrà inaugurata la “Nuova Sala don Bosco” per giovani universitari. “Con questo nuovo progetto vogliamo dare la possibilità a tanti giovani, presenti sul territorio, di incontrarsi, stare insieme conoscersi, da cosa nasce cosa … “, queste le parole di don Gianni, incaricato salesiano della pastorale universitaria di questa zona. Vi aspettiamo numerosi, passate parola.

 

 

Dance Salvario Quarta Edizione

San Salvario è territorio di contaminazione culturale:
un palcoscenico naturale per arte, artigianato e gastronomia

 

Così sia apre la 4a edizione di “DanceSalvario” in programma a San Salvario sabato 4 e domenica 5 novembre. Saranno coinvolte all’interno della manifestazione che si volgerà  per le vie del quartiere anche la realtà oratoria e parrocchiana in diversi modi, in particolare domenica 5 novembre:

  • torneo di calcio multiculturale e multigenerazionale con le regole del football3, in via Ormea n.4
  • party senior, in via Giacosa n.8
  • musica elettronica composta per la Chiesa Santi Pietro e Paolo Ap. da Painè Cuadrelli sound designer docente del corso IED Sound Design Milano
  • taxi-risciò con i ragazzi della comunità Minori Stranieri Non Accompagnari ospiti all’oratorio San Luigi che aiuteranno gli spostamenti durante la festa

 

 

 

I Salotti del Venerdì Sera

Spazio Anch’Io è un’area situata al parco del Valentino e gestita dall’Oratorio San Luigi e dai suoi educatori per svolgervi diverse attività, dalla scuola di italiano allo sportello lavoro, dai laboratori creativi ai tornei sportivi .
il progetto prende le forme di “un’educativa di strada che si è fermata” all’interno del parco del Valentino proprio al centro, nella zona del campo in erba sintetica (compresa tra via delle medaglie d’oro e via Carlo Ceppi. Dal 2006 a oggi l’Educativa di strada dell’Oratorio Salesiano San Luigi opera sul territorio di San Salvario, dei Murazzi del Po e di altre zone nevralgiche di Torino. In particolare per quanto riguarda il quartiere di San Salvario, dal mese di febbraio 2013 a oggi, educatori, psicologi, volontari e salesiani lavorano con ragazzi italiani e stranieri che frequentano questo territorio interessato, attualmente, dal fenomeno della cosiddetta movida torinese. 

La manifestazione nasce con l’intento di offrire ai giovani modalità di divertimento alternative a quelle in cui prevale l’abuso di sostanze stupefacenti e/o l’assunzione smodata di bevande alcoliche, fornendo spunti di
riflessione, di dialogo e di confronto. Ci saranno numerosi ospiti, il cui obiettivo infatti è quello di andare al di là degli aspetti formali legati al ruolo ricoperto e di presentare la persona, il suo vissuto e il suo personale punto di vista in merito ai temi trattati. Gli interventi dei relatori e il successivo confronto con il pubblico presente dureranno all’incirca 1 ora ed inizieranno alle ore 23, terminando intorno alle ore 00.00.

Date degli Eventi 

  • 29 Settembre 2017

    Educazione Finanziaria e presentazione della piattaforma “CeloCelo”

  • 6 Ottobre 2017

    Con la parteciperazione di Don Mauro

  • 13 Ottobre 2017

    Con la partecipazione di Don Domenico Ricca (detto anche Don Mecu), che presenterà il suo
    libro sul carcere minorile di Torino: “Il cortile dietro le sbarre: il mio oratorio al Ferrante Aporti.”

Venerdì 14 Luglio – Largo Saluzzo a Torino – “Movida giovane per i giovani”

Venerdì 14 luglio, dalle 21.30 in avanti Largo Saluzzo si riempirà di colori, musica, arte e umanità.

“È vero, anche la musica può ubriacare, ma di gioia. Anche la musica crea dipendenza, ma senza effetti collaterali.” (cit. Alice Facchini, blogger del gruppo Arte Migrante Bologna).

Il Progetto “Prossima-mente in rete”, che promuove coesione sociale in diverse aree della città, scenderà in piazza per dare un segnale forte: i giovani che si riuniscono in strada sono la dimostrazione che c’è voglia, necessità, esigenza di stare insieme e che la musica, colonna sonora della vita, conferisce bellezza a tutto ciò che sta intorno. L’arte crea aggregazione, genera incontri, permette a persone che parlano lingue diverse di comunicare, permette di superare l’individualismo attraverso il collante del linguaggio universale sperimentato dalle arti performative.

Una “movida” alternativa ricca di dialogo, scambio, amicizia, condivisione, arte e “alcool-free” è possibile, venerdì 14 luglio Largo Saluzzo saprà dare risposta concreta all’esigenza di stare insieme.

Oltre a performance e testimonianze si svolgerà un’azione di retake urbano (movimento spontaneo di cittadini che promuove il decoro urbano in molte città) insieme agli animatori dell’educativa di strada del San Luigi, per prenderci cura tutti e tutte di Largo Saluzzo.

La serata è organizzata grazie alla collaborazione degli artisti di Arte Migrante, dell’Educativa di Strada dell’Oratorio San Luigi di Via Ormea 4 e della Parrocchia Santi Pietro e Paolo.
“Prossima-mente in rete: comunità protagoniste di azioni solidali”, è un progetto promosso dal Cicsene in partenariato con le associazioni Lvia, Obiettivo Fraternità e Prati-Care Onlus, con il contributo di Compagnia di San Paolo.

 

Il San Luigi su Radio Vaticana

Oratorio salesiano: un’esperienza di accoglienza e dialogo

Tantissime le esperienze di oratori estivi inaugurate in questi giorni nelle parrocchie di tutta l’Italia. I Grest si presentano come momenti di accoglienza e aggregazione, specialmente per chi proviene da contesti culturali e religiosi differenti: le porte sono aperte nei quartieri più problematici delle nostre città, offrendo occasioni di crescita per giovanissimi e adolescenti. L’oratorio salesiano San Luigi, che si trova a San Salvario, a Torino, porta avanti da molti anni una proposta educativa di conoscenza e integrazione: don Mauro Mergola, parroco e responsabile della struttura, ne ha parlato con Giulia Bedini:

R. – L’oratorio salesiano San Luigi è uno degli oratori storici fondati da don Bosco: quest’anno compie 170 anni. Don Bosco arrivò nella zona San Salvario nel 1847 ed aprì questo oratorio per i giovani immigrati dell’epoca e noi, su quella linea, stiamo continuando la nostra missione. C’è una collaborazione ecclesiale tra i slesiani e la parrocchia: ci sono attività giovanili diverse ma con un unico progetto, nella condivisione dei carismi. Inoltre, esistono delle proposte differenziate per fasce d’età: una di quste si chiama “Spazio anch’io”, un’attività educativa di strada dell’oratorio. Si svolge nel Parco del Valentino, dove noi siamo presenti tutto l’anno per incontrare soprattutto i giovani immigrati che risultano ancora disorientati. Qui si propongono percorsi di integrazione, di insegnamento della lingua italiana, attività aggregative, ludiche, formative per questi giovani, affinché vedano il Parco del Valentino come un luogo di riferimento. L’obiettivo è quello di fare di queste esperienze un luogo in cui l’incontro anche tra esperienze religiose, culturali e sociali diverse generi l’idea di una comunità in cui ciascuno venga accolto per quello che è.

D. – Quanto è importante tenere aperte le parrocchie durante i mesi estivi, soprattutto nei quartieri più problematici?

R. – Certamente l’estate è un momento i cui chi è povero si sente ancora più povero; chi è solo patisce maggiormente l’abbandono e la marginalizzazione; chi non ha l’opportunità di sentirsi accolto per poter investire sulla propria vita, si sente sempre più inutile. Se c’è un periodo in cui le parrocchie, in modo particolare, rappresentano luoghi di accoglienza è proprio l’estate: durante questo periodo la bellezza della vacanza non è per ciò che si fa ma per le persone che ci stanno intorno.

D. – Quali sono i punti di forza di queste esperienze di oratori estivi, soprattutto perché rivolti ai giovani che sono sempre più lontani dall’ambiente parrocchiale?

R. – L’oratorio estivo non è una parentesi dell’anno: noi non vendiamo dei servizi, ma promuoviamo progetti, processi di crescita. Quindi l’estate è un tassello importate. Il secondo elemento forte è l’esperienza di sevizio di volontariato: l’oratorio crede molto nel dare protagonismo, dare fiducia, nei ragazzi e nei giovani perché percepiscano ciò che hanno ricevuto e sentano la responsabilità di restituire ad altri quello che ha arricchito la loro vita. E noi siamo sempre confortati positivamente in questa esperienza, che vale non soltanto per i giovani di matrice cristiana ma anche per i giovani musulmani. Questo per noi è molto bello: è un momento in cui una persona fa l’esperienza del dono di sé. Infine, l’oratorio estivo risulta molto prezioso per le parrocchie perché durante il periodo estivo essa scopre il tesoro più importante che durante l’anno fa fatica a incontrare: i ragazzi, i giovani e le famiglie.

I ragazzi dell’Auxilium San Luigi, premiati alla finale di Coppa Italia

La squadra Auxilium San Luigi di Torino è stata premiata, allo Stadio Olimpico di Roma, in occasione della Finale di TIM Cup prima di Juventus-Lazio, come vincitore del percorso “Campioni nella Vita”. L’iniziativa ha visto le società sportive oratoriali della Junior TIM Cup impegnate in attività sociali e azioni di volontariato.

I ragazzi torinesi si sono distinti per uno straordinario gioco di squadra, attraverso l’organizzazione di attività sportive, coinvolgendo i loro coetanei con disabilità dell’Associazione InSuperAbili di Grugliasco (TO).

Tra molti anni questi ragazzi non si ricorderanno quante partite avranno vinto o perso ma rimarrà sempre in loro, anche da grandi, il ricordo di avere partecipato ad eventi straordinari e vissuto con i loro coetanei istanti che, per i luoghi in cui si sono svolti e per le modalità, sono irripetibili e rimarranno quasi come un sogno divenuto realtà“, queste le parole del Presidente del CSI Nazionale Vittorio Bosio che, insieme a Marco Brunelli Direttore Generale della Lega Serie A e Cristiano Habetswallner Responsabile Sponsorship di TIM, ha consegnato una targa di riconoscimento ai giovani calciatori della Junior TIM Cup, per il valore sociale dell’attività svolta.

Nel pre-gara di Juventus-Lazio, la Junior TIM Cup è stata protagonista anche di altri due momenti: un’amichevole tra degli oratori delle Parrocchie S. Atanasio e Gesù Bambino a Sacco Pastore di Roma; la consegna della fascia da capitano a Marcelo Salas, Ambasciatore della Finale di TIM Cup.