Nell’edizione del 29 Luglio 2018 de La Voce e il Tempo, Stefano di Lullo ha dedicato un articolo alla storia di Ousman, il diciannovenne gambiano intercettato dall’Oratorio Salesiano San Luigi che oggi, grazie al progetto “M’interesso di te“, si occupa di aiutare gli educatori nel corso dei campi estivi.
SAN SALVARIO – LA STORIA DI OUSMAN, «RINATO» GRAZIE ALL’ORATORIO S. LUIGI
Dal barcone ad animatore all’estate ragazzi
Dal viaggio della speranza sul barcone ad animatore in un oratorio estivo torinese dove è punto di riferimento per bambini, ragazzi e famiglie, pienamente integrato con i propri coetanei.
È la bella storia di integrazione di Ousman S., 19 anni, arrivato dal Gambia sul barcone a Pozzallo in Sicilia nel marzo 2017. Dopo varie peripezie si trova a Torino dove, ancora minorenne, dorme nella stazione di Porta Nuova. Qualche lavoretto come venditore ambulante abusivo sotto i portici fino all’incontro con gli educatori salesiani che lo intercettano, lo accolgono in oratorio per due chiacchiere, una doccia, qualcosa da mangiare, qualche vestito pulito.
Da quel momento Ousman non è più «invisibile»: viene accompagnato dalla comunità salesiana di San Salvario grazie al progetto nazionale «M’interesso di te», piano partito in forma sperimentale a Torino, Napoli, Catania, finanziato dalla Federazione Scs/Cnos, Salesiani per il Sociale, grazie al fondo di beneficienza Intesa Sanpaolo, rivolto a quei ragazzi migranti soli usciti da qualsiasi servizio di accompagnamento: giovani che non sono mai entrati nelle comunità di accoglienza o che le hanno abbandonate perché troppo «strette» per loro. Di fatto, come lo era per Ousman, si trovano per strada dove vengono adescati nelle reti della criminalità e dello sfruttamento.
A Torino, come accennato, il progetto viene gestito dall’oratorio salesiano San Luigi guidato da don Mauro Mergola che segue circa 50 tra minori e neo maggiorenni stranieri soli dove è presente anche una comunità di minori stranieri non accompagnati (Msna.) «Per favorire l’integrazione», sottolinea don Mauro Mergola, è necessario prima di tutto non tenere separate le diverse attività. Se i ragazzi in difficoltà stanno sempre nel solito giro non si integrano. Ed ecco la bellezza del cortile come lo intendeva
don Bosco, dove tutti si possono incontrare in un luogo educativo. Chiediamo ai ragazzi di dare una mano nelle diverse attività, di mettersi in gioco. In questo modo si sentono ancora più parte di una comunità, la loro casa».
Anche i ragazzi migranti della comunità di accoglienza del San Luigi si sono recati a dare una mano ai campi estivi in montagna.
«L’oratorio non è chiuso dentro quattro mura», evidenzia Matteo Aigotti, uno degli educatori, «è aperto sul territorio e proprio grazie alla rete e alle risorse del quartiere e della città è capace di proteggere e accompagnare i ragazzi».
L’estate ragazzi di Ss. Pietro e Paolo e San Luigi si conclude venerdì 27 luglio e riprende da lunedì 27 agosto a venerdì 7 settembre. La postazione dei salesiani «Spazio Anch’io» al Parco del Valentino, invece, rimane attiva tutto il mese di agosto.