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Estate 2018: le gallerie fotografiche dei campi animatori

Dopo gli impegni scolastici e il fatidico ultimo giorno di scuola, una folta compagine di ragazzi  – dalla prima superiore in poi – ha colto l’opportunità di immergersi, confrontarsi e sperimentarsi nella dimensione oratoriana con i Campi Animatori.

I Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice di Piemonte e Valle d’Aosta hanno organizzato 4 proposte diverse in base alle fasce d’età per donare a tutti – “nessuno escluso!”, come recita il leit motiv che ha accompagnato l’anno pastorale che va concludendosi – la possibilità di coltivare il proprio talento da animatore con il cuore, lo stile e l’allegria di Don Bosco.

CAMPO BASE UNO Gressoney

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CAMPO BASE UNO Pracharbon

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CAMPO BASE DUE Cesana  

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CAMPO DUE Gressoney

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Don Ricca: una Pastorale che abbia «l’odore dei detenuti»

Come coinvolgere i giovani detenuti che popolano le carceri italiane e gli Istituti di pena minorili nel cammino del Sinodo dei giovani? Una delle domande dell’intervista a Don Domenico Ricca, cappellano del «Ferrante Aporti» di Torino, realizzata dalla redazione de La Voce E Il Tempo, in edicola domenica 6 Maggio 2018, a cura di M. Lomunno. Buona Lettura!

INTERVISTA – IL CAPPELLANO DEL «FERRANTE APORTI» E IL COINVOLGIMENTO DEI RECLUSI DEGLI ISTITUTI DI PENA MINORILI NEL CAMMINO DEL SINODO DEI GIOVANI

«I giovani hanno bisogno non di un’idea, ma di un sentimento, di
un’emozione che fa fatica a tradursi in operatività, in voglia di cambiare»

Come coinvolgere i giovani detenuti che popolano le carceri italiane e gli Istituti di pena minorili nel cammino del Sinodo dei giovani? Lo chiede, a nome dei cappellani degli Istituti penali per i minori, don Raffaele Grimaldi, Ispettore generale dei cappellani, in una lettera inviata nei giorni scorsi agli incaricati degli Uffici di pastorale giovanile delle diocesi italiane. Scrive don Grimaldi: «Il Sinodo può essere l’inizio di un progetto di collaborazione tra il Servizio di pastorale giovanile diocesano e la realtà dell’Istituto penale per minori e delle carceri… Un seme che nasce in questa occasione può diventare il segno di un cammino comune che va avanti in tempi ordinari. I giovani che escono dal carcere hanno bisogno di aiuto concreto, sono essi stessi ‘opere segno’ di cui tanto si parla nella Chiesa. Hanno bisogno di casa, lavoro ma soprattutto di accoglienza nelle nostre comunità».

Abbiamo chiesto a don Domenico Ricca, salesiano, da 38 anni cappellano del carcere minorile torinese «Ferrante Aporti» di commentare queste sollecitazioni, convinti, come più volte richiama papa Francesco, che la pastorale
giovanile deve rivolgersi a tutti, non a «categorie» di giovani siano essi neet, lavoratori, educatori parrocchiali, universitari, disoccupati, stranieri, detenuti…

Durante il Giubileo della misericordia il nostro Arcivescovo ha aperto una Porta santa anche nella cappella del «Ferrante Aporti», nell’intento di far sentire i ragazzi ristretti parte di una comunità. Ora voi cappellani proponete di rendere parte attiva i vostri ragazzi nel Sinodo dei giovani. Quale pastorale giovanile è possibile dietro le sbarre e come parlare ai detenuti di un Sinodo dedicato anche a loro?

L’apertura di una Porta santa al «Ferrante Aporti» è stato certamente un evento di alto valore simbolico, oserei dire
più per la comunità diocesana che per i ragazzi. Il messaggio dell’Arcivescovo era rivolto ai ragazzi per testimoniare loro che in Gesù trovano sempre la misericordia, ma soprattutto un «avvocato», parola che a loro, in quanto detenuti, parla direttamente, che li ascolta, li accoglie. Sulla porta della cappella del nostro carcere c’è il Buon Pastore, quell’affresco  datato II secolo d.C., dipinto su una volta delle catacombe di San Callisto a Roma. La scorsa domenica, dedicata appunto al Buon Pastore, è stata oggetto delle nostre riflessioni durante la Messa con i ragazzi del «Ferrante». Abbiamo anche condiviso l’immagine del pastore di papa Francesco che, nella Messa del Crisma del 28 marzo del 2013, invitava i sacerdoti a «essere pastori con ‘l’odore delle pecore’». «Questo io vi chiedo», ha detto il Papa, «siate pastori con ‘l’odore delle pecore’, che si senta quello». Per questo, venendo alla domanda «quale pastorale giovanile è possibile dietro le sbarre», oserei rispondere: una pastorale giovanile che abbia «l’odore dei detenuti», dei ragazzi minorenni e giovani adulti in attesa di giudizio o in sconto pena. Un pubblico variegato, multi-
forme, complesso, ma sempre adolescenti. Occorre prendere il loro odore, che è lo stesso delle periferie esistenziali, delle comunità per minori e delle accoglienze dei minori stranieri non accompagnati.

Come coinvolgere, secondo la sua esperienza, la Pastorale giovanile nelle carceri (non solo minorili: i giovani stanno anche delle carceri degli adulti), che tipo di percorsi di fede si possono pensare per i ristretti «giovani» tenendo conto anche delle diverse religioni della popolazione carceraria?

Nella lettera che lancia l’iniziativa del Sinodo dietro le sbarre, l’Ispettore generale dei cappellani delle carceri, don Raffaele Grimaldi, a nome di noi cappellani richiama come il Sinodo possa essere l’inizio di un progetto di collaborazione tra il Servizio di pastorale giovanile diocesano e la realtà degli Istituti penali per minori. Una collaborazione che non si estingua con l’evento Sinodo, ma che duri nel tempo. Certo, nel tempo i ragazzi cambiano: i nostri cancelli sovente per i più sono dei tornelli. Ma la comunità cristiana, la Pastorale giovanile, non può essere un tornello di ingresso e di uscita veloce. Se vuole avere senso e significato deve garantire continuità, anche piccola, come quei ragazzi che animano da più anni la nostra Messa festiva al «Ferrante», magari sottraendo qualcosa al loro oratorio. Ma non è un sottrarre, è un aggiungere.

L’immagine scelta per il Sinodo è quella del discepolo amato: come trasmettere dietro le sbarre questa certezza, e che cioè Gesù ama tutti i giovani indistintamente e che è in qualche modo dietro le sbarre, è il loro «difensore»?

Questione difficile e poco verificabile, per la diversità dei linguaggi, per la multiformità delle simbologie che la storia
di ogni ragazzo porta con sé a partire dal loro Paese, cultura e religione. Non facile anche per i giovani italiani, dove la riscoperta del religioso che è in loro si anima di immagini dei percorsi di catechesi della fanciullezza, di presenze in oratorio a volte, forse, di disturbo, di quello stare sulla porta perché curiosi di un mondo che sprizza gioia, allegria, con la paura di esserne esclusi. Ma anche incapaci di far scelte che durino nel tempo. Sulla porta perché positivamente «presi» da figure di preti, di parroci, forse poco clericali, ma tanto «persone». Preti e suore che sanno amare, che non disdegnano l’odore della strada, della periferia. I giovani hanno bisogno non di un’idea, ma di un sentimento, di un’emozione che fa fatica a tradursi in operatività, in voglia di cambiare. E dove non ce la fa ad arrivare Gesù, ci arriva la figura della Vergine. L’Ave Maria, quell’Ave Maria di don Bosco…

Don Ricca, lei è salesiano e più volte ha spiegato che ha impostato la sua presenza in carcere come quella in un oratorio: come parlerebbe don Bosco del Sinodo dei giovani in carcere?

Don Bosco tornerebbe in prigione, tornerebbe alla Generala… si inventerebbe l’uso dei social. Creerebbe gruppi su Whatsapp e Instagram! Lui che ha inventato le «Letture cattoliche» per rendere accessibile a tutti, specie al ceto popolare, le ricchezze della cultura religiosa e della cultura in generale, cosa non inventerebbe oggi perché ai suoi ragazzi, «i discoli e i pericolanti», non venisse negato il diritto alla bellezza! È la lezione di don Milani: le forme sono del tempo, ma quello che ci ha lasciato è la voglia di rischiare, di chiedere di più, di non sedersi: direbbe papa Francesco «di non condurre una vita mondana». Don Bosco manderebbe in carcere i suoi preti e chierici più ardimentosi, giovani, li sosterrebbe anche nelle loro intemperanze. Ma soprattutto sarebbe padre, amico e fratello dei ragazzi reclusi e ripeterebbe anche oggi il suo monito della «Lettera dei castighi»: «Amateli i ragazzi. Si otterrà di più con uno sguardo di carità, con una parola di incoraggiamento che con molti rimproveri» perché «tutti i giovani hanno i loro giorni pericolosi, e voi anche li avete. Guai se non ci studieremo di aiutarli a passarli in fretta e senza rimprovero».

I giovani che sono in carcere sono l’anello debole di una catena, ma tanti «fuori» sono in preda al disagio e alla ricerca di senso. Come può il messaggio del Sinodo arrivare anche ai giovani che non sanno neppure cos’è un Sinodo e sono lontani dalle nostre parrocchie?

La domanda mi rasserena perché dà voce a tutte le mie perplessità, mi fa sentire meno extraterrestre…Perplessità che poi rimuovo perché temo siano le solite lamentale di chi sta con i giovani, ma non è più giovane, di chi li osserva, li ascolta, li fa parlare. Ma i dubbi permangono, neanche il «classico» antidoto dell’ottimismo salesiano riesce a fugarli. Forse noi siamo troppo abituati a pensieri compiuti, logici, razionali, completi. Ma non è più il parlare dei giovani, il linguaggio dei social, delle abbreviazioni, dei molti errori di ortografia e di sintassi che quando li leggiamo siamo tentati di rimandarli al mittente corretti. Il conversare sullo smarthphone, con le faccine sorridenti o con le
lacrime, con il pollice verso, con gli emoticon e quant’altro… Quando la domenica in parrocchia mi trovo davanti un folto gruppo di ragazzi, allora privilegio il loro linguaggio, l’alfabetizzazione delle verità di fede, la semplicità della narrazione biblica, ma soprattutto cerco con gli sguardi e le domande di capire se hanno capito. Alla fine poi è un predicare che è molto gradito anche agli adulti…

In una parola, dobbiamo correggere il nostro comunicare. La scommessa non è di saper ridire ai ragazzi l’alfabeto della fede, di condividere con loro una nuova grammatica del parlare di Dio e con Dio?

Se non ne siamo consapevoli il nostro sarà solo un balbettìo. Partiamo da questo nuovo alfabeto. L’alfabeto della vita che supera le distanze, i confini e le barriere geografiche, ma anche quelle generazionali.

#CampiMGS 2018: per animare la Vita con i Campi Animatori

La timidezza di questa Primavera sboccia con una serie di proposte rivolte ai giovani proprio per l’incombente bella stagione. Fervono, dunque, i preparativi per le numerose attività che coloreranno gli Oratori non appena l’anno scolastico terminerà, compresa l’opportunità formativa per tutti coloro che desiderano immergersi ulteriormente nella dimensione oratoriana per coltivare il proprio talento da animatore con il cuore, lo stile e l’allegria di Don Bosco.

Con queste finalità, la Pastorale Giovanile del Piemonte e Valle d’Aosta propone, a tutti i ragazzi dalla prima superiore in poi, dei percorsi formativi – organizzati da Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice di Piemonte e Valle d’Aosta – articolandoli in proposte diverse in base alle fasce d’età.

>>> Campi della Parola
per le MEDIE e per il BIENNIO
15-21 e 22-27 Luglio 2018, clicca qui

 

In continuità con quanto fatto negli scorsi anni, i cosiddetti “Campi per Animatori” si terranno nelle prime settimane successive al termine della scuola, qui di seguito tutte le informazioni.

 

CAMPO BASE UNO
(per giovani che hanno terminato la prima superiore)

CAMPO BASE DUE
(per giovani che hanno terminato la seconda superiore)

CAMPO UNO
(per giovani che hanno terminato la terza superiore)

Pracharbon (ex Les Combes) 10 – 14 giugno (pagina Facebook) (Iscrizioni – valide solo se inviate dal responsabile del centro, clicca qui per accedere al FORM)

 

CAMPO DUE
(per giovani che hanno terminato la quarta superiore)

Gressoney, 10 – 14 giugno (pagina Facebook) (Iscrizioni – valide solo se inviate dal responsabile del centro, clicca qui per accedere al FORM)

INFORMAZIONI DI SERVIZIO

Tutti i Campi Animatori aprono alle 16:00 del primo giorno e chiudono alle 14:00 dell’ultimo giorno. Non è previsto il servizio pullman per raggiungere la sede dei Campi o per il ritorno.
La chiusura delle iscrizioni è fissata per il 30 Maggio. Per informazione maggiori o per l’iscrizione rivolgersi al responsabile del proprio centro. Per i partecipanti occorre portare: sacco a pelo / lenzuola, federa, asciugamani e necessario per l’igiene personale.

COSTO: € 110,00 (caparra € 50,00)
N.B. L’iscrizione si riterrà valida con la consegna della caparra (che non verrà restituita, se non per motivi seri, a causa di diverse defezioni riscontrate durante l’edizione passata)

ORGANIZZAZIONE E COORDINAMENTO

www.pgdonbosco.it
don Stefano Mondin
cell. 349.3834059 – Uff. 011.5224238
stefano.mondin@salesianipiemonte.it

www.fmapiemonte.it
suor Carmela Busia
cell. 338.7811936
carmelabusia@gmail.com

Trova le case di montagna dove si terranno i campi animatori e fatti aiutare da Google Maps per raggiungerle:

 

Anima MGS: si conclude la #SecondaTappa

Si è tenuto, durante lo scorso 6 e 7 aprile 2018, il secondo appuntamento targato “Anima MGS“, il percorso formativo, con professionisti della comunicazione e delle arti performative, teso a valorizzare ciascun talento e a promuovere il protagonismo giovanile negli oratori.

Ecco un video-racconto della due giorni:

Accedi alla galleria fotografica

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Un cammino di Quaresima verso la Pasqua

Un cammino di Quaresima con le novità della Elledici:

VIA CRUCIS – Risorgere ogni giorno
di Valerio Bocci con tavole di Ugo Nespolo

Questo testo è un cammino di preghiera rivolto a tutti i credenti che vogliono meditare sull’amore di Gesù per noi, fortificato a ogni stazione della Via Crucis. Nel libretto troviamo: un commento dell’autore su un verbo inerente a ogni tappa del Salvatore verso la sua sorte, una citazione di qualche personaggio significativo e una riflessione sull’attualità.

 

RITORNATE A ME CON TUTTO IL VOSTRO CUORE – Cammino di Quaresima
di Salvatore Esposito

Il volumetto offre un percorso di Quaresima “in pillole”, composto da brevi schemi di preghiera e proposte di riflessione e azione. Un cammino verso la Pasqua fatto di gesti quotidiani, con l’obiettivo di ricavare un momento di preghiera nelle ore di pausa dal lavoro, in treno, a casa, con gli amici e in parrocchia.

 

IL MISTERO DELLA TOMBA VUOTA – Un’indagine pasquale
di Giorgio Agagliati

Una proposta d’animazione per un incontro di preghiera e catechesi sulle tracce di un’esperienza affascinante: una tomba vuota, tante domande, pochi indizi. Un lavoro per investigatori volonterosi alle prime armi.

 

VERSO LA LUCE DI PASQUA – Itinerario dei bambini e dei ragazzi
per vivere la Quaresima e la Pasqua
di Gabriele Mecca

Trovare il tempo per pregare in famiglia, con tutti gli impegni della giornata, può essere difficile. Questo volumetto propone un percorso di Quaresima da “ritagliarsi” dopo colazione, nel cuore del pomeriggio, a cena o prima di dormire, per ritrovare insieme la gioia di avvicinarsi alla Pasqua.

 

PASSIO – Letture dialogate della Passione per la DOMENICA DELLA PALME
Anno A – B – C e il VENERDI’ SANTO

Il fascicolo contiene i testi della Passione di Gesù: secondo i quattro evangelisti, così: come vengono proclamati nei riti della Domenica delle Palme (anni liturgici A, B e C) e del Venerdì Santo, con tutte le indicazioni per la lettura a più voci e i testi delle “forme brevi” proposti dopo quelle complete. Una pratica pubblicazione “da leggio”, a caratteri grandi e particolarmente leggibili, pensata per l’uso direttamente nelle celebrazioni.

 

40 GIORNI A PASQUA In compagnia del Vangelo
Collana “Dossier Catechista”

Una grande immagine insieme seria e sorridente, adatta ai ragazzi di oggi e, sul retro, testi evangelici, riflessioni e attività per ogni domenica di Quaresima. Pensato per i gruppi di catechismo (in particolare degli ultimi anni delle elementari), questo poster è lo strumento ideale per accompagnare gli incontri verso la Pasqua, ma anche per “sostenere” le iniziative quaresimali, prima o dopo la messa domenicale, oppure nel momento della stessa omelia.

 

 

Seconda Edizione del progetto “L’arte di animare. Animare l’arte”

Riparte il progetto “L’arte di animare. Animare l’arte” realizzato dalla Pastorale Giovanile Piemonte e della Valle d’Aosta con il sostegno della Fondazione Agnelli: un percorso creativo in cui i giovani trovano uno spazio artistico e di animazione gestito da professionisti con cui fare esperienze di crescita personale e professionalizzante.

Un progetto per promuovere il protagonismo dei giovani negli oratori attraverso l’arte dell’animazione. Animare l’arte diventa una sfida essenziale per promuovere cultura e rendere le giovani generazioni più presenti, partecipi, in grado di esprimersi, di raccontarsi, di essere parte di nuove narrazioni culturali.

Per giovani dai 16 ai 25 anni

ISCRIZIONI #ANIMAMGS

Sul sito potrete reperire tutte le informazioni, scaricare il materiale, visualizzare foto e video degli eventi, conoscere i formatori, avere specifiche sui laboratori ….

I laboratori saranno a numero chiuso con un massimo di 15/20 persone

Fare riferimento al

RESPONSABILE DEL PROPRIO CENTRO

 I weekend di formazione saranno 3:

ATTENZIONE

Ci si potrà iscrivere solo ed esclusivamente su questa piattaforma.

Le iscrizioni sono a carico dell’incaricato/a, i dati devono essere completi.

Si potranno scegliere fino a tre laboratori dando un ordine di preferenza.

Le iscrizioni ai laboratori SPECIALE SPETTACOLO si possono realizzare solo mandando una mail con i nominativi a stefano.mondin@31gennaio.net 

Un caleidoscopio di attività: scopri il laboratorio che fa per te

 

BALLO, TRUCCABIMBI, SCULTURE DI PALLONCINI

Max – 15 / Requirement: No

Conduce:

Francesca Squadrito (Balli)
Federico Provaggi (Palloncini)
Nadia Cretier (Truccabimbi)

DESCRIZIONE

Un percorso multidisciplinare per chi vuole imparare 3 tecniche circensi per poi utilizzarle nei propri oratori nelle feste, animazioni …

SPECIALE SPETTACOLO

Uno spettacolo fatto da giovani con professionisti del settore 

  • 4 laboratori
  • In vista dello spettacolo del 19 Maggio a Valdocco
  • Nei tre weekend e oltre!
  • Le iscrizioni ai laboratori SPECIALE SPETTACOLO si possono realizzare solo mandando una mail con i nominativi a stefano.mondin@31gennaio.net

Non solo spettatori della propria esistenza, ma protagonisti!

 

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@pgvaldocco

#animarte

 

PERCHE’ ANIMA MGS?

Un percorso creativo in cui i giovani troveranno uno spazio artistico e di animazione gestito da professionisti con cui fare esperienze di crescita personale e professionalizzante. Tutti i laboratori avranno un doppio asse: la formazione diretta dei corsisti, con una didattica partecipativa, che li abilitasse a divenire, a loro volta, animatori dell’esperienza realizzata e portatori di nuove competenze acquisite. Per non disperdere le energie progettuali e rendere sostenibile un itinerario formativo che restituisce competenze e conoscenze ai contesti di provenienza dei giovani.

 

Donare sul campo

L’ 80,3 % dei partecipanti al corso di formazione svolge servizio di volontariato. Migliaia le ore di volontariato dedicate annualmente ai propri centri, ma non solo. Diverse azioni svolte anche all’esterno in ambito socio-educativo/sanitario. Un presidio di giovani che hanno compreso cosa vuol dire donare “sul campo” . Grazie alla dinamica della restituzione e della solidarietà questo processo continua ad alimentarsi.

Le voci dei ragazzi

I centri aggregativi devono ragionare sul coinvolgimento dei giovani in percorsi culturali accessibili a tutti, progettati in modo che la bellezza della cultura e dell’arte possano essere apprezzate, partecipate e prodotte. Inoltre, i giovani dichiarano che preferiscono partecipare ad un evento culturale con gli amici; la dimensione collettiva della fruizione culturale non è trascurabile.

Crescere insieme con gioia

I ragazzi descrivono l’animazione come divertimento e crescita, relazioni, stile salesiano, servizio e dono, partecipazione, soffio di vita. Non hanno timore di parlare di gioia, di restituzione e di appartenenza, di occasioni di crescita, di legami e di partecipazione. Il potenziale formativo dell’animazione è elevato, a livello personale e comunitario, e può promuovere il protagonismo giovanile e lo sviluppo di contesti inclusivi attraverso linguaggi molteplici.

   

Gennaio con Don Bosco: dal “vivacchiare” ad una vita buona, bella e sensata

In vista della preparazione al 31 gennaio, la Festa di Don Bosco, che animerà tutte le opere salesiane non solo del Piemonte ma di tutto il mondo, la Pastorale Giovanile dell’Ispettoria ha pensato di collezionare un ventaglio di proposte e attività ad hoc da spendere proprio in questo gennaio salesiano insieme ai ragazzi.

Una prima parte, deriva dai sussidi nazionali di animazione MGS 2017 – 2018; la seconda parte, realizzata dai giovani confratelli dell’Ispettoria, vuole offrire materiale utile per le molteplici attività dell’Animazione Vocazionale nel mese di gennaio.

Il tema generale comune ad entrambe le parti è “Dal vivacchiare ad una vita buona, bella e sensata“. Tutti i materiali sono pensati per fascia d’età dei ragazzi, dalle medie in poi, e perseguono la finalità di coltivare in loro una attitudine alla vita tesa a “non accontentarsi di “non fare male”, ma scegliere attivamente di fare il bene”.

– PRIMA PARTE –

MGS Italia

Testi di riferimento

Due testi fondamentali dai quali trarre ispirazione:

 

Video

Una selezione di video particolarmente significativi per l’innesco di un’attività, discussione e riflessione.

Dal mondo del piccolo e grande schermo

LA SOCIETA’ DELL’ALLEGRIA
“Vietato essere tristi!”

CAMMINARE A TESTA ALTA
“L’allegria è un tuffo nella primavera dell’anima”.

ALLA RICERCA DELLA FELICITA’
“Non permettere a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa”.

DONARSI AGLI ALTRI
Non lasciarsi influenzare dai desideri indotti dalla vita quotidiana consumista.

Dal mondo dello sport

La testimonianza di
ALAN RUSCHEL

Sopravvissuto alla tragedia aerea di Chapecoense, il calciatore ha detto: “Dio mi ha preso in braccio dicendomi che ho una missione sulla Terra”.

La testimonianza di
JAVIER ZANETTI

Il capitano dell’Inter si racconta, insieme a tutta la sua famiglia, così: «La fede per me è molto importante in tutto quello che faccio.»

La testimonianza di
DEREK REDMOND

Olimpiadi Barcellona ’92, titolo dei 400 metri: poco dopo la partenza, Derek accusa un dolore lancinante, ma vuole continuare la sua “corsa della vita”.

 

Canzoni

Una selezione di canzoni particolarmente significative per la preghiera e la riflessione.

– SECONDA PARTE –

Per una settimana vocazionale con Don Bosco

Video

“ChiAMATI per Nome”

L’Animazione Vocazionale della Pastorale Giovanile ha realizzato una collezione di video vocazionali dal titolo “ChiAmati per Nome” con coloro che hanno scelto di percorrere la strada della vita con don Bosco. Buona visione!

 

PERCHE’ DON BOSCO?

Per tutti i Video Vocazionali, clicca qui

 

Materiali

Chiamata | Ascolto | Risposta | Guida | Missione
Materiali per MEDIE E BIENNIO

I giovani confratelli dell’Ispettoria hanno realizzato una serie di materiali utili al fine di trascorrere questa settimana salesiana con i giovani, formulando per loro delle proposte mirate. L’obiettivo è quello di presentare loro la VOCAZIONE NELLA CHIESA, e nello specifico, la vocazione alla VITA CONSACRATA SALESIANA.
Si propone un percorso settimanale, dunque, ridotto a cinque giorni (scolastici o di attività oratoriana), ciascuno dei quali viene guidato da una parole chiave. L’impianto è strutturato in modo da offrire la possibilità di scegliere, a seconda dell’età dei ragazzi, degli obiettivi e delle possibilità, uno o più materiali al giorno (canzone, ppt, video, lettura) legati alla parola chiave.

Appuntamenti Vocazionali

Una selezione di appuntamenti dell’Animazione Vocazionale di questo gennaio salesiano!

20 – 21 Gennaio 2018

GR Discernimento (dalla 5 superiore),
clicca qui per aggiungerlo al calendario

20 – 26 Gennaio 2018

GR Discernimento (dalla 5 superiore) – Settimana Comunitaria,
clicca qui per aggiungerlo al calendario

27 – 28 Gennaio 2018

GRado (1-2 superiore), clicca qui per aggiungerlo al calendario
GR GxG (3-4 superiore), clicca qui per aggiungerlo al calendario

MERCOLEDI’ 31 GENNAIO 2018 – Festa di Don Bosco
Solenne Concelebrazione Eucaristica per i giovani del MGS

 

E se la fede (14/12): il video della catechesi

Si è svolto nella serata del 14 dicembre, presso la Basilica Maria Ausiliatrice, l’appuntamento mensile di preghiera e catechesi per giovani, E se la fede.

Di seguito il video integrale della catechesi (si ringrazia don Cipriano Demarie per la realizzazione):

III° Settimana di Avvento – Difficoltà e Speranza

Ecco la settimana che traghetterà direttamente alle celebrazioni natalizie. In questa terza settimana la proposta è quella di rivolgere l’attenzione a Maria “Madre della Speranza”: che tiene assieme la Difficoltà e la Speranza.
Qui di seguito i materiali per ragazzi delle scuole elementari, medie e delle scuole superiori. Inoltre, al fondo pagina, la possibilità di accedere all’area dedicata al materiale missionario e ai video del Commento del Vangelo di ciascun giorno dell’avvento, realizzato dai post-novizi salesiani dell’Istituto Teologico di Nave.

Disponibili, sempre online, i materiali per l’animazione missionaria dell’avvento:

Materiale Missionario

 

COMMENTO DEL VANGELO
Terza settimana di AVVENTO

Pellegrinaggio a Roma “di bella speranza”: in cammino verso il Sinodo

Essere di perduta speranza: questa sembrerebbe la deriva più diffusa nella gioventù d’oggi. Tuttavia, come il buon Sant’Agostino ricorda: “la speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle”. Di queste virtù è costituita la folta e vivace compagine di giovani del Movimento Giovanile Salesiano del Piemonte e Valle d’Aosta che, nonostante si consulti spesso con le paure e le difficoltà dei tempi moderni, nutre fiducia nell’avvenire e apre il cuore alla speranza.

“Giovani dell’MGS del Piemonte Valle d’Aosta di bella speranza” è tra le iniziative che spiccano nel calendario 2018 del Movimento Giovanile Salesiano: un itinerario pensato per il Cammino sinodale verso Roma, in programma per il prossimo agosto, rivolto a ragazzi e ragazze dalla 3° superiore terminata (o età corrispondente, per i bocciati), fino ai 25 anni.

 

Un percorso ponderato e scandito da tappe quotidiane per offrire ai ragazzi non solo un viaggio alla scoperta delle bellezze artistiche italiane, bensì un cammino nel cuore della tradizione cristiana che approderà dapprima a Firenze, il 7 e 8 agosto: qui verranno visitate le principali attrazioni turistiche fiorentine per poi coniugarle con “Il nuovo umanesimo in Cristo Gesù”, oggetto del 5° convegno ecclesiale nazionale della Chiesa Italiana del 2015, quando Papa Francesco invitava ad essere “Una Chiesa italiana non potente, ma inquieta, vicina agli abbandonati. La nostra sia una fede rivoluzionaria che cambia il mondo“, presentando con semplicità alcuni tratti dell’umanesimo cristiano, quello dei «sentimenti di Cristo Gesù» (Fil 2,5): umiltà, disinteresse, beatitudine.

Poi, il 9 e 10 agosto, si raggiungerà l’affascinante discrezione dell’umbra Assisi: ricca dal punto di vista culturale e artistico.
Qui si cercherà di riscoprire le radici della fede sulle orme di
San Francesco e di lasciarsi contagiare dalla candida bellezza di cui Assisi è intrisa.

 

L’11 e il 12 agosto si giungerà a Roma, ricca di cultura millenaria, toccando come tappe principali il Circo Massimo e San Pietro, dove si terrà l’incontro con il Papa, momento culminante del pellegrinaggio;

il 13 agosto, la tappa finale a Loreto: il cuore mariano della cristianità.

 

Il leit motiv dell’intera esperienza sarà dunque la Speranza, quel “sentimento di aspettativa di un bene futuro, di un fiducioso ottimismo lungimirante al proprio destino ed a quello del mondo…la speranza sarà la fedele “bella” compagna di viaggio di tutti i ragazzi che vorranno partecipare a questo pellegrinaggio” – così racconta Don Stefano Mondin, delegato Delegato di Pastorale Giovanile Piemonte e della Valle d’Aosta, nel suo accorato invito alla presenza – “come sintesi dell’esperienza di affidamento a Maria e spirito di fraternità e condivisione di vita“.

I costi per l’intero pellegrinaggio è di 280 € che include: pernottamenti (a terra con materassino e sacco a pelo personali), pasti e colazioni dalla cena di martedì 7 al pranzo di lunedì 13 inclusi, bus per tutto il periodo, offerte varie nei luoghi che ci ospiteranno, treno da Roma Ostiense alla prima periferia della capitale. Il Pacchetto CEI (incluso nella quota) comprende i pasti della cena (sabato), colazione e pranzo (domenica) e kit.
La quota di partecipazione non include il pranzo del primo giorno (al sacco), la cena dell’ultimo giorno (autogrill) e eventuali ingressi ai musei.

Le iscrizioni sono aperte e i pagamenti vengono effettuati al responsabile del singolo centro, che terrà personalmente i contatti con la Pastorale Giovanile.

 

 

 

 

Programma del Pellegrinaggio:

  • Martedì 7 agosto 2018

    Mattino: Ore 6.30 – partenza da Torino verso FIRENZE.
    Pranzo sacco (a casa) a FIRENZE sdb
    Pomeriggio: a FIRENZE
    Sera: Serata di animazione a FIRENZE sdb
    Pernottamento a FIRENZE sdb (Sistemazione in palestra)

  • Mercoledì 8 agosto 2018

    FIRENZE
    Mattino: percorsi di approfondimento guidato, in città
    N.B. Si ipotizza di riprendere i percorsi preparati per il Convegno della Chiesa italiana.
    Pomeriggio: percorsi cultural-liberi, a gruppi
    Sera: veglia dai sdb
    Pernottamento a FIRENZE sdb

  • Giovedì 9 agosto 2018

    Mattino:
    Ore 6.30 – sveglia
    Ore 7.00 – colazione e carico bagagli
    Ore 8.00 – partenza per ASSISI (3 ore scarse di viaggio).
    NB. Non è possibile pernottare con sacchi a pelo ad Assisi: le strutture come palestre e scuole hanno una capienza limitata e non flessibile, causa le strette leggi su sicurezza e sismi.
    Ore 11-13 –  prima tappa di visita ad Assisi
    Pranzo al sacco
    Pomeriggio: Visita alla città
    Nel tardo pomeriggio, partenza per Gualdo Tadino
    Sera: a Gualdo Tadino (con sistemazione per il pernottamento in saloni, con sacchi a pelo)

  • Venerdì 10 agosto 2018

    Mattino:
    h 6.30 – sveglia
    h 7.00 – colazione e carico bagagli
    h 8.00 – partenza per Assisi
    Mattino ad Assisi – seconda tappa
    Pranzo al sacco
    Pomeriggio:
    h 14.00 – partenza verso Roma (3 h)
    h 17.00 – ultimo pezzo a piedi, dai confini della città
    N.B. Salvo nuove disposizioni, l’accesso ai bus sarà consentito con un pedaggio MOLTO alto. Il percorso a piedi permetterebbe di
    entrare in stile-pellegrinaggio a Roma, ma anche di evitare la tassa eccessivamente costosa.
    Sera: h 20.00 – arrivo al Testaccio sdb e sistemazione
    Notte al Testaccio sdb

  • Sabato 11 agosto 2018

    Mattino: o evento MGS oppure Messa con le diocesi piemontesi a S. Filippo (zona Pantheon)
    N.B. In attesa di comunicazioni da Roma circa le attività mattutine definitive 
    Pomeriggio e sera: al Circo Massimo (organizzazione CEI)
    Notte al Testaccio sdb

  • Domenica 12 Agosto 2018

    Mattino: Messa col Papa in S. Pietro (organizzazione CEI)
    Pranzo al sacco (organizzazione CEI)
    Pomeriggio: si recuperano i bagagli al Testaccio e si prende il treno fino alle porte di Roma, da lì in bus verso Loreto
    N.B. La stazione Ostiense è vicina alla casa del Testaccio: raggiungeremo col treno più comodo la località più vicina. I bus ci
    attenderanno lì.
    Sera: Cena a Loreto (Centro Giovanni Paolo II) e pernottamento

  • Lunedì 13 Agosto 2018

    Mattino: a Loreto, incontro per centri di provenienza
    Messa in tarda mattinata
    Pranzo
    Pomeriggio: ore 15.00 circa partenza per Torino (6h, senza contare le tappe)
    Sera: Rientro in tarda serata

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