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Rapporto ACS. “Perseguitati più che mai. Focus sulla persecuzione anticristiana”

Nel mondo un cristiano ogni 7 vive in un Paese di persecuzione. È quanto emerge dallo studio sulla persecuzione anticristiana della fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre ACS dal titolo “Perseguitati più che mai. Focus sulla persecuzione anticristiana tra 2017 e 2019 ” che è stato presentato il 24 ottobre scorso a Roma nella Basilica di San Bartolomeo all’Isola.

La fotografia che emerge dalla XIV edizione del Rapporto sulla libertà religiosa è fortemente allarmante, in quanto quasi 300 milioni di cristiani vivono in Paesi di persecuzione.

Nel periodo preso in esame dal Rapporto – dal giugno 2016 al giugno 2018 – si riscontra un aumento delle violazioni della libertà religiosa in molti Stati.

In totale sono stati identificati 38 Paesi in cui si registrano “gravi o estreme violazioni della libertà religiosa“.

«Questo Rapporto che abbiamo tra le mani e che viene presentato oggi, insieme a quello sulla Libertà Religiosa, è uno strumento prezioso», ha affermato il cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, valutando in positivo il «cammino decennale di Aiuto alla Chiesa che Soffre che abbatte i confini delle Nazioni – penso a quanto è diffusa nel mondo – e delle confessioni cristiane, aiutando indistintamente cattolici e non, e che unisce la dimensione della conoscenza, della sensibilizzazione e talora della giusta pubblica denuncia, a un cammino di carità operosa che risana, costruisce, progetta, aiuta insomma a far rifiorire».

Restaurata una pellicola del ’31: proiezione speciale al Cinema Massimo di Torino

I 26 martiri del Giappone
di Tomiyasu Ikeda
(Junkyo kesshi nihon nijuroku seijin, Giappone, 1931, didascalie in italiano, durata 66’)

Martedì 23 maggio alle ore 20.30 sarà presentato, per la prima volta a Torino, nella Sala Tre del Cinema Massimo, il film “I 26 martiri del Giappone”, diretto nel 1931 da Tomiyasu Ikeda, sulla persecuzione e il martirio dei cristiani in epoca Tokugawa.

Perfetto esempio del genere “jidai-geki”, i drammi storici resi celebri in tutto il mondo da autori come Akira Kurosawa e Kenji Mizoguchi, “I 26 martiri del Giappone” anticipa la ricostruzione di una vicenda storica narrata nel romanzo Silenzio (Chinmoku) dello scrittore Shūsaku Endō, portato al cinema una prima volta da Masahiro Shinoda nel 1971, e ora da Martin Scorsese in Silence (Usa, 2016).

La trama, con ampie ellissi tipiche del cinema muto, è ambientata nel 1597, e racconta la fine dell’esperienza della prima evangelizzazione del Giappone, iniziata nel 1549 dal gesuita San Francesco Saverio. Il film inizia infatti con lo sbarco in Giappone del francescano spagnolo Pedro Bautista, inviato dal governatore delle Filippine, e si chiude – dopo la decisione del governo imperiale di porre fine alle conversioni e perseguitare i cattolici – con il martirio finale di sei francescani, tre gesuiti e diciassette terziari, compresi quattro bambini.

Il regista Tomiyasu Ikeda, mette in scena con grande vigore drammatico la ricostruzione del terremoto, il calvario dei perseguitati e la crocifissione finale che accanto alla testimonianza di fede dei missionari, mostra – con un chiaro riferimento evangelico – il dolore di una madre di fronte al martirio del proprio figlio.

Il film è stato recentemente identificato dall’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa all’interno del fondo filmico della Congregazione Salesiana, proprietaria del fondo che recentemente è stato depositato presso gli archivi di Ivrea. Il responsabile dell’Archivio Centrale Salesiano autorizza la proiezione del film.

La versione originale in nitrato, è stata scannerizzata a 4K e restaurata in digitale dall’Archivio, con il supporto dell’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte e della Compagnia di San Paolo.

La proiezione sarà preceduta da un incontro con Stefano Boni (Museo Nazionale del Cinema), Sergio Toffetti (Archivio Nazionale Cinema d’Impresa) e Dario Tomasi (Università degli Studi diTorino).

INGRESSO 3 €.