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LA FONDAZIONE SCHNEIDER ELECTRIC FINANZIA PROGETTI DELLE SCUOLE SALESIANE NEL MONDO

La Fondazione di Schneider Electric donerà 2 milioni di euro per finanziare 5 progetti di Formazione
Professionale Salesiana selezionati fra le numerose scuole tecniche e professionali presenti in tutto il
globo. La firma dell’accordo è avvenuta presso l’Istituto Salesiano del “Sacro Cuore” che è la prima Opera
romana fondata da Don Bosco. La collaborazione fra i Salesiani e la Schneider Electric nasce circa sedici
anni fa da una comune visione della persona come protagonista attiva dello sviluppo umano e sociale. Un
sodalizio che si è poi articolato all’interno dei rapporti fra i Centri di Formazione Professionale Salesiana del
CNOS-FAP e l’azienda francese. La firma dell’accordo rafforza una lunga collaborazione che si è
concretizzata con l’incontro fra i vertici dell’azienda e il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime
(decimo successore di Don Bosco). Successivamente tutto il mondo salesiano legato alle opere di
Formazione Professionale, si è attivato per presentare progetti di sviluppo sui temi delle energie rinnovabili
e della sostenibilità, che sono stati selezionati dal Consiglio Generale dei Salesiani e visionati dalla Sede
Nazionale del CNOS-FAP, da Schneider Electric Italia e da Schneider Electric Foundation.

(www.schneiderelectric.com)

MESSAGGIO DEL RETTOR MAGGIORE agli Amici di Don Bosco

MESSAGGIO DEL RETTOR MAGGIORE agli Amici di Don Bosco

25 giugno 2017 – Desidero inviare a ciascuno un cordiale saluto e allo stesso tempo informarvi in merito ad alcune notizie che certamente avrete appreso dalla stampa e dai mezzi di informazione. Venerdì 23 giugno 2017 è stata emessa la sentenza del processo penale riguardante il “caso Gerini”. Si tratta di un processo penale iniziato alcuni anni fa e che ha visto coinvolte la Fondazione “Gerini” e la Direzione Generale. Il Pubblico Ministero aveva chiesto l’undici di maggio la condanna dei tre imputati accusati di truffa. Il Giudice, nella sentenza, ha dichiarato assolti i tre imputati perché il fatto non sussiste. Questo processo, pertanto, è concluso. Il processo civile, invece, continua in attesa della sentenza della Corte di Cassazione.

Con questo mio scritto desidero ringraziare, per la solidarietà e la vicinanza mostrate, tante persone che seguono con fiducia la sfida educativa nei confronti dei ragazzi e dei giovani alla quale cerchiamo di rispondere nel nome di Don Bosco in 132 paesi del mondo. L’argomento al quale mi sto riferendo concerne una questione giuridica e amministrativa riguardante la Fondazione “Gerini” e la Direzione Generale di fronte ai creditori. Tale questione nulla ha a che vedere con la missione salesiana nelle 1.856 presenze nel mondo, la maggior parte delle quali è al servizio dei più poveri.

È possibile, come accaduto in altre circostanze, che possiate ascoltare notizie sensazionalistiche al riguardo. Dichiaro che esse non corrispondono alla verità dei fatti e che sono divulgate con lo scopo di screditare il nostro ruolo educativo nel mondo.

Inoltre, desidero ribadire chiaramente che ogni forma di aiuto economico, che si riceve nel mondo salesiano da parte di persone generose e di buona volontà, fino all’ultimo centesimo è sempre destinato secondo la finalità dei donatori ai luoghi più poveri e bisognosi. Nell’affermare tutto ciò siamo assolutamente convinti.

Siamo dispiaciuti per questo contenzioso, che dura da circa dieci anni, perché ha impedito di concentrare i nostri sforzi e le nostre attenzioni nella missione salesiana.

Confidiamo che quanto prima si possa giungere alla conclusione di questa deplorevole vicenda. Siate certi che impiegheremo tutte le nostre energie per l’unico scopo importante per noi, come ci chiede Don Bosco: i nostri destinatari, i ragazzi e i giovani del mondo.

Ringrazio tutti voi per la vicinanza in questi momenti e per la speranza con la quale ci aiutate a guardare al futuro.

Con affetto e riconoscenza,

Ángel Fernández Artime
Rettor Maggiore

Il Rettor Maggiore a Torino per il ritrovamento della reliquia di Don Bosco

 

Il 17 giugno Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, ha voluto incontrare e ringraziare a Torino coloro che in questi 12 giorni dal trafugamento della reliquia di Don Bosco si sono impegnati con tutte le forze per il suo ritrovamento. Il Colonnello Bernardino Vagnoni di Asti, il Capitano Gianfranco Pino di Villanova d’Asti, il Luogotenente Vincenzo Finocchiaro, il Maresciallo Manlio Ebana del Nucleo operativo, dell’Arma dei Carabinieri. Il Superiore della Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta, don Enrico Stasi, SDB, il Rettore della basilica Don Bosco, don Ezio Orsini, SDB, il Direttore del Colle Don Bosco, don Luca Barone, SDB.

Queste le parole del Rettor Maggiore sull’accaduto:

“Siamo profondamente rallegrati per il ritrovamento della reliquia di Don Bosco. Ringraziamo Dio per la rapida e felice conclusione della vicenda, insieme a tutti coloro che ci hanno aiutato e sostenuto in questi giorni: i carabinieri di Asti, tutte le autorità che hanno collaborato e più in generale le migliaia e migliaia di persone che in questi giorni hanno pregato e ci hanno fatto sentire la loro vicinanza. Davvero, GRAZIE”

 

L’Ispettore Don Enrico Stasi commenta invece così il ritrovamento sul suo profilo Facebook:

Con i Carabinieri che hanno ritrovato l’urna di Don Bosco e con il Rettor Maggiore per un grande GRAZIE.

 

Dichiarazioni Don Cereda sul furto della reliquia di Don Bosco

Don Francesco Cereda, vicario del Rettor Maggiore, in merito agli accadimenti relativi al furto della reliquia di Don Bosco, si esprime così:

​”​A tutt’oggi non ci sono novità circa le indagini per risalire all’autore del furto della reliquia di Don Bosco; confidiamo nella magistratura inquirente che sta indagando a tutto campo.

La notizia del furto ha avuto risonanza in tutto il mondo, come espressione dell’amore a don Bosco. E’ questo il significato di una reliquia di un santo: offrire un elemento visibile e tangibile per favorire l’invocazione e l’imitazione del santo. Così è di don Bosco che continua a essere amato e invocato per i giovani, specialmente i più bisognosi e poveri.

Ci auguriamo e preghiamo perché questa reliquia possa ritornare presto al suo posto al Colle Don Bosco, precisamente nel luogo dove don Bosco stesso è nato.​”

Rettor Maggiore e gli eroi appassionati nel loro impegno missionario: il Video su ANSChannel

E’ stato pubblicato in rete il nuovo  video della rubrica “Cari Confratelli” curata dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, in collaborazione con l’équipe di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria del Paraguay, ad Ypacaraí, a margine della Visita d’Insieme alla regione salesiana America Cono Sud e a pochi giorni di distanza dalla sua visita in Cile per la celebrazione del  primo centenario della morte del pioniere missionario salesiano, mons. Giuseppe Fagnano.

Mons. Fagnano, come la missionaria delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Sr Angela Vallese, e i loro compagni e compagne missionari, “erano tutti veramente santi, eroi, appassionati nel loro impegno missionario” testimonia Don Á.F. Artime, “degli autentici appassionati di Dio”.

L’eroismo, la santità e la testimonianza dei grandi missionari Salesiani e della Famiglia Salesiana e il loro impegno profuso nel lavoro con i giovani è un esempio importante – come suggerisce il Rettor Maggiore –  in questo tempo di Pasqua ad andare incontro ai giovani “nei quali troviamo davvero la nostra pienezza con una vera passione educativa e pastorale, portando loro il fuoco e il calore di chi ha potuto incontrare Dio.”

Il video integrale di “Cari Confratelli” di aprile 2017 è disponibile sul canale ANSChannel di YouTube in Spagnolo, in Italiano e sottotitolato in altre 17 lingue.

Leggi l’articolo su ANS

 

Bollettino Salesiano di Aprile 2017: i salesiani come “dispensari di vita per tutti i giovani”

E’ disponibile online l’edizione del Bollettino Salesiano di Aprile 2017, il Mensile di informazione e cultura religiosa edito dalla Congregazione Salesiana di San Giovanni Bosco.

Nella sezione dedicata al Rettor Maggiore si trova il suo personale augurio alle celebrazioni pasquali con l’accorato invito a non abituarsi a guardare con insensibilità e noncuranza le persone che non sanno davvero che cos’è una “vita buona” e sottolinea che:

“Il mio pensiero vola alle tante presenze salesiane del mondo, perché il mio sogno è che siano veri dispensari di vita per tutti i giovani, una vita sovrabbondante, autentica, valida, che dia loro dignità e che li aiuti a sperimentare il grande dono che è Dio nelle loro vite.”

 

 

Il Rettore Maggiore, la PACE e i Giovani Migranti

Venerdì 17 Febbraio, il Rettor Maggiore dei Salesiani, don Ángel Fernández Artime, decimo successore di don Bosco, è stato in visita alla città di Napoli per inaugurare il percorso emozionale del MUSEO DELLA PACE – MAMT dedicato a “DON BOSCO: I GIOVANI APOSTOLI DEI GIOVANI”.

La giornata, densa di appuntamenti e di significati sociali e simbolici, ha raggiunto il culmine con le testimonianze di Alamin e Amadou, due giovani migranti accolti nella Comunità di Accoglienza “Il Ponte” per Minori Stranieri Non accompagnati, la prima struttura in città che continua instancabilmente a trovare soluzioni educative alle emergenze del presente.

Amadou, un ragazzo in fuga dalla fame e dalle ingiustizie della sua terra, accoglie don Ángel leggendo alcuni stralci di una lettera a lui indirizzata:

“Carissimo Don Angel Ciao e benvenuto al Napoli. Oggi siamo molto contenti di vederti qui a nome di tutte le persone che sono presenti davanti a questo monumento chiamato Totem della Pace. attraverso la vostra grandezza e la fedeltà date valore alla base del monumento dove si trova la tomba di un migrante sconosciuto. Il posto è molto significativo: il porto! Dove persone partano ed arrivano. Negli anni passati molti italiani sono partiti da questo porto in cerca di una vita migliore ed Oggi siamo dei giovani ragazzi che vengono qui in questo porto per rendere omaggio al nostro illustre sconosciuto. Avete davanti a voi figli minori che sono vittime della tragedia della migrazione . abbiamo vissuto molti momenti duri con il viaggio: il carcere, la tortura e l’emarginazione. Alcuni di noi, abbiamo perso fratelli e sorelle sul largo del Mediterraneo. quindi per noi questo monumento potrebbe avere un nome e un cognome. attraverso tutti questi dolori abbiamo rischiato la vita, ma Dio ci ha protetto. Lo stesso Dio dei cristiani e dei musulmani. Si certo, ognuno di noi uno giorno morirà, non respirerà più la vita. Ma l’anima resterà nel vento … e il vento soffia e resta sempre.”

Vedi la notizia sul Sito dell’Ispettoria Salesiana del Meridione.

Dopo le testimonianze di Amadu e Al Amin, don Ángel risponde ai due giovani ed alla platea con il discorso riportato nel video:

Messaggio del Rettor Maggiore ai giovani nella festa di Don Bosco (31 gennaio 2017).

Giunge per la Famiglia salesiana, per i giovani di tutto il mondo e per chi quotidianamente spende la propria vita per la missione educativa il messaggio Messaggio del Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime, ai giovani nella festa di Don Bosco.

Miei cari giovani di tutto il mondo salesiano, care ragazze e cari ragazzi,
ricevete il mio saluto di amico, fratello e padre; ve lo rivolgo nel nome di Don Bosco, mentre vengo a voi “bussando alla porta della vostra vita” in occasione della festa del nostro Amato Padre.

Qualche giorno fa Papa Francesco ha scritto una lettera ai giovani in occasione della presentazione del documento, che servirà per preparare la XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si celebrerà nel mese di ottobre dell’anno 2018. All’inizio della lettera il Papa vi dice che “ha voluto che voi siate al centro della attenzione perchè vi porta nel cuore”. So bene, per esperienza personale, che cosa vuol dire portarvi nel cuore e augurarvi ogni bene, anche se in molti casi non abbiamo ancora avuto la possibilità di salutarci personalmente.

Posso farvi una confidenza? Spesso, quando mi incontro con voi giovani nelle diverse parti del mondo e devo rivolgervi la parola, penso che cosa vi direbbe Don Bosco nel nome di Gesù.

Sono consapevole della grande diversità che vi è tra di voi secondo le nazioni e i continenti nei quali vivete; diversità anche in base alle culture, diversità per il tipo di preparazione alla vita, chi con studi di formazione professionale o di qualificazione per il lavoro, chi mediante studi universitari. Mi rendo conto che è diversa la situazione di chi dispone di risorse umane ed economiche per sviluppare i propri talenti, dalla condizione di chi ha molte meno opportunità, ecc. Sono però convinto che i vostri cuori giovani hanno tanto in comune e che, nonostante le differenze, sono molto simili, e per questo motivo credo che posso rivolgervi un messaggio comune, che vi raggiunga là dove vi trovate.

Il messaggio che oggi vi invio è in piena sintonia con quello che in diverse occasioni vi ha chiesto Papa Francesco: “Cari giovani, ho piena fiducia in voi e per voi prego. Abbiate il coraggio di andare contro corrente”.

Sono molti gli adulti che hanno piena fiducia in voi. Io sono uno di loro, miei cari giovani, e vi invito ad essere coraggiosi nella vostra vita. Vi stimolo ad avere la forza di andare “controcorrente” quando risuona con insistenza nel profondo del vostro cuore la chiamata ad essere fedeli a voi stessi e a Gesù.

Oggi il mondo ha bisogno di voi. Ha bisogno dei grandi ideali che sono propri della vostra gioventù e dei vostri sogni giovanili. Il mondo ha, oggi più che mai, necessità di giovani pieni di speranza e di coraggio, che non abbiano paura di vivere, di sognare, di cercare quella felicità autentica e profonda mediante la quale Dio abita nel vostro cuore. Giovani che sentano la voglia di impegnarsi e che siano capaci di impegnarsi e di amare “fino a soffrire”, come ha detto Madre Teresa di Calcutta, oggi santa. Giovani che, mossi dal loro impegno siano capaci di donare il loro tempo e di donare anche se stessi.

Ci sono però anche molti giovani “stanchi, annoiati o delusi”, o giovani che non si sono mai entusiasmati per niente, giovani deboli e fragili. Questi giovani hanno bisogno di altri giovani, hanno bisogno di voi, che parlando dell’esperienza e con un linguaggio che viene dalla vita, facciano loro vedere che ci sono altre strade e altre possibilità. Giovani che li aiutino a comprendere realmente che fuggire dalle sfide della vita non è mai la soluzione; giovani che anche come veri discepoli-missionari, li aiutino a scoprire Gesù nella loro esistenza e a credere in Lui. Un Gesù che, naturalmente, “non ti vende illusioni”, ma che offre Vita, quella autentica, quella sua; offre Se stesso.
Penso miei cari giovani che in questo 31 gennaio del 2017 Don Bosco potrebbe dirvi qualcosa di così semplice, con le parole e il linguaggio di oggi, come ve lo ha detto il Papa nella sua lettera: “Non abbiate paura … Un mondo migliore si costruisce anche grazie a voi, alla vostra voglia di cambiamento e alla vostra generosità. Non abbiate paura di ascoltare lo Spirito che vi suggerisce scelte audaci, non indugiate quando la coscienza vi chiede di rischiare per seguire il Maestro.”
Desidero con tutto il cuore che sia così per voi: che siate capaci di rischiare quando si tratta di Gesù e di Dio Padre nella vostra vita. Non vi mancherà mai la sua Presenza mediante lo Spirito e sarà garanzia sicura per il vostro cammino umano di felicità.
Vi saluto con affetto sincero e vi auguro una felice festa di Don Bosco e la protezione sempre materna della nostra Madre Ausiliatrice.

Ángel Fernández Artime, sdb
Rettor Maggiore

STRENNA 2017 – “SIAMO FAMIGLIA! Ogni casa, scuola di vita e di amore”

La tradizionale Strenna natalizia del Rettor Maggiore è dedicata al tema della famiglia.

Mi rivolgo a tutta la Famiglia Salesiana nel mondo con questa nuova Strenna, che intende mettere al centro della nostra attenzione le famiglie dei contesti più diversi nei quali siamo presenti. Il tema è suggerito, e non potrebbe essere diversamente, dalla priorità che la Chiesa vuole dare alla necessità di una sempre maggiore e più adeguata attenzione pastorale alle famiglie“. don Ángel Fernández Artime (X successore di Don Bosco)

Pubblichiamo il testo di commento ed il video dedicato.

 

 

Il Rettor Maggiore visita la Comunità salesiana Torino “Crocetta” UPS.

Mercoledì 28 settembre, il Rettor Maggiore ha visitato la comunità salesiana di Torino “Crocetta” UPS, durante la sua permanenza sui luoghi santi salesiani con gli Ispettori che sono a metà del loro mandato.

Accolto da Don Marek Chrzan, neo direttore della comunità salesiana Crocetta, Don Angel Artime è passato cortile dell’oratorio per salutare ragazzi e dopo nel aula magna ha incontrato la comunità per presentare lo stato di salute della Congregazione, mettendone in luce gli aspetti più positivi, come la crescita vocazionale specialmente in alcune parti del mondo, e la constatazione dell’entusiasmo con cui viene sempre accolto il successore di Don Bosco nelle sue visite pastorali.

Ha condiviso poi anche alcune preoccupazioni, tra le quali il rischio della “clericalizzazione”, spesso additato da Papa Francesco come uno dei mali più pericolosi per la chiesa di oggi. Per il Rettor

Maggiore anche i salesiani possono ammalarsi di “clericalismo”, dimenticando i primi destinatari cui essi sono mandati, i giovani, per favorire i soldi e una vita agiata; oltre alla tentazione di camminare da soli negli anni di formazione – ha messo in guardia don Artime – facendo a meno di un direttore spirituale e di un confessore.

Con la preghiera dei vespri, la visita è culminata con la cena vissuta in allegria, con canti tipici dei salesiani nigeriani e croati e alcuni doni per il successore di Don Bosco.

Don Artime: «Per me è una priorità visitare una comunità formativa. Spero di tornare presto».