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Salesiani Bra: “Ma che musica, Maestro!”

A dieci anni dalla scomparsa del maestro Umberto Balzan, è nata l’iniziativa da parte di un gruppo di ex allievi dei salesiani di Bra di ricordare il maestro e direttore della banda San Domenico Savio di Bra e della cittadina Giuseppe Verdi attraverso alcune serate a lui dedicate e la S.Messa nella chiesa dell’istituto di domenica 10 luglio. Di seguito l’articolo gentilmente fornito alla Redazione da parte di Teresio Fraire in merito all’evento.

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Ma che musica, Maestro!

Da tempo amici e conoscenti del sig.Umberto Balzan si chiedevano come commemorare il grande maestro e direttore della banda San Domenico Savio dell’istituto salesiano di Bra. In molti di loro è rimasto un grato ricordo per la dedizione che il maestro ha dedicato a ciascuno di loro quando, ancora ragazzini, iniziavano a provare il primo strumento musicale. Dopo poco tempo la Banda risultava composta da più di 80 membri, che allietavano le feste interne all’istituto, ma erano altrettanto presenti, tutti ben ordinati e preparati, anche negli eventi esterni, specie nelle ricorrenze cittadine. Memorabili furono le trasferte musicali a Roma dove hanno potuto esibirsi davanti al Papa, al presidente Pertini e al presentatore Corrado in una trasmissione di Canale 5.

Nei giorni scorsi il desiderio di ricordarlo in modo degno si è realizzato. Il decennale dalla scomparsa del maestro Balzan nella casa salesiana di Chatillon è stata l’occasione propizia. Un comitato organizzatore, composto dai fedelissimi della ex Banda, ha lavorato con impegno per ideare alcuni momenti commemorativi significativi. Si è cominciato con una serata musicale il 2 luglio ai Giardini della Rocca di Bra. Si sono esibiti sul palco allestito all’aperto vari gruppi musicali che hanno eseguito brani di varia tipologia, tutti di alta qualità. Erano presenti anche le autorità cittadine, in primis il Sindaco Gianni Fogliato che ha ricordato il ruolo importante che il maestro Balzan ha rivestito per la città.

Il secondo momento è stato il concerto della Banda Giuseppe Verdi della città di Bra nel grande cortile dell’istituto salesiano venerdì 8 luglio alle ore 21. Per l’occasione sono intervenuti alle prove e alla esecuzione finale anche diversi ex appartenenti alla Banda San Domenico Savio, i cui componenti nel tempo erano confluiti anche in quella cittadina. La brezza della sera, l’intensità dell’esecuzione e la varietà dei brani hanno catturato l’attenzione del numeroso pubblico. Dirigeva il maestro Enea Tonetti, che si alternava al compositore Lorenzo Pusceddu, che è intervenuto appositamente dalla Sardegna per questa occasione. A rendere la serata più famigliare hanno contribuito Valter Manzone e Franco Burdese,  entrambi exallievi, che nella veste di presentatori con aneddoti e riflessioni hanno ricordato il maestro Balzan con gratitudine e simpatia. Anche in questa occasione le autorità cittadine, a partire dal Sindaco, non hanno voluto far mancare la loro presenza.

Sabato 9 e domenica 10 luglio si è svolto un impegnativo master, che ha coinvolto musicisti anche da fuori regione. Grazie alla bravura e alla dedizione del maestro Pusceddu, hanno preparato un concerto eseguendo composizioni del maestro stesso, che ha presentato al pubblico i singoli brani. Nonostante molti musicisti non si conoscessero, sono riusciti ugualmente a formare un gruppo affiatato, che ha suonato con competenza e passione. Il pubblico presente ha apprezzato l’esecuzione, anche con numerosi e calorosi applausi.

Non poteva mancare il momento religioso. Con la celebrazione della Messa, presieduta dal direttore dell’istituto don Alessandro Borsello nella chiesa dell’istituto domenica 10 luglio, i numerosi partecipanti hanno voluto pregare per il loro maestro, che per tanti anni è stato guida di molti giovani, educati ai grandi valori della vita anche attraverso la musica. Al termine della celebrazione non poteva mancare una breve esecuzione dei componenti della ex Banda San Domenico Savio all’esterno della chiesa.

Poster della Strenna del Rettor Maggiore per il 2020

Si riporta l’articolo proveniente dalla ANS – Agenzia Info Salesiana, pubblicato in data odierna, riguardante il poster della Strenna 2020 che ricorda l’inizio dell’opera salesiana.

(ANS – Roma) – È disponibile da oggi in rete il poster della Strenna 2020, che sviluppa il motto: “Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra” (Mt 6,10). “BUONI CRISTIANI E ONESTI CITTADINI”. Il poster della strenna 2020 ferma nel ricordo la scintilla dell’inizio dell’opera salesiana.

C’era una scalinata vicina al grande mercato di Porta Palazzo dove i giovani si sedevano a ridere, scherzare e fare merenda. Don Bosco va ad incontrarli là. Là “fuori”, dove si ritrovano normalmente. Non tiene un predicozzo, offre semplicemente la sua amicizia.

Don Bosco non possedeva niente, solo quel suo grande cuore, che si rivelava nello sguardo indimenticabile: “Quel che in Don Bosco più spiccava era lo sguardo, dolce ma penetrantissimo, fino all’intimo del cuore, cui ap­pena si poteva resistere fissandolo” testimoniò un antico alunno.

Il poster è una pagina del Vangelo secondo Don Bosco: Gesù chiamò un bambino, lo mise in mezzo a loro e disse: “Vi assicuro che se non cambiate e non diventate come bambini, non entrerete nel regno di Dio. Chi si fa piccolo come questo bambino, quello è il più grande nel regno di Dio. E chi, per amor mio, accoglie un bambino come questo, accoglie me” (Mt 18, 1-5).

Don Bosco è tutto qui. Ha gli stessi occhi e lo stesso cuore di Gesù.

Aveva una convinzione riguardo ai giovani: “Questa porzione è la più delicata e la più preziosa della umana società, su cui si fondano le speranze di un felice avvenire”. È la sua scelta decisiva: “Tu sei la parte più importante della mia giornata”, “Tu sei speciale, e significhi molto per me” dice ai giovani che incontra. Imagine, finally, that two people are talking to each other about their inner lives. È in questa dinamica quotidiana che si costruisce la personalità dei giovani, è lì che c’è il cuore del processo educativo che riesce a formare “buoni cristiani e onesti cittadini”!

Il suo obiettivo è semplice e immenso: “Voglio che i giovani siano felici nel tempo e nell’eternità”.

Nel poster, in cima alla scalinata c’è una porta spalancata. È la porta della casa di Don Bosco, la porta della chiesa e la porta della vita. I giovani, oggi, trovano spesso solo porte chiuse. Don Bosco vuole che abbiano porte aperte. Quelle di un futuro e una vita felici e responsabili, quelle di una fede matura e appagante, quelle della gioia, della solidarietà, della libera creatività.

Per questo esiste la Famiglia Salesiana.

Il poster della Strenna, opera del disegnatore Stefano Pachi, è in spedizione in questi giorni a tutti gli abbonati di ANSFoto. La versione digitale, in sei lingue, è disponibile su ANSFlickr e qui.